



semiperiferia milanese. sembra una storia di ordinaria follia metropolitana. un`ingiunzione di sfratto ha un esito drammatico: l`inquilino si barrica in casa e spara sulla polizia. pur di non abbandonare l`abitazione, alla fine si uccide, ma prima dell`ultimo gesto disperato ha un lungo colloquio con un giornalista a cui racconta la sua storia. reso folle da rovesci esistenziali il protagonista aveva trasformato la sua casa in un sacrario, dove accatastava miseri oggetti quotidiani dotati per lui di un valore simbolico, tutte tracce di desitini perduti e senza senso che lui ricostruisce come in una realta` alternativa. gli e` fedele compagno un extracomunitario nero, anche lui un relitto sperduto, un senza destino.





all`inizio del trecento, e per mezzo secolo, firenze costruisce una serie di "terre nuove", tra cui san giovanni, castelfranco di sopra, terranuova, scarperia e fiorenzuola. si tratta di insediamenti-pilota per favorire i rapporti tra citta` e territorio, guidati da una serie di intenti che sono insieme strategici, economici e commerciali, e governati da una precisa idea urbanistica. in quel periodo anche firenze e` oggetto di una intensa revisione urbanistica, ma il rinnovamento si scontra fatalmente con i vincoli di quello che gia` esisteva. l`indagine di friedman intende offrire una lettura rivelatrice del ruolo di questi centri, in cui si realizza mirabilmente l`utopia della "citta` ideale".

sul finire dell`estate, in sardegna, la morte violenta di piero weiss sconvolge la tranquilla vacanza dei villeggianti. uno sparo e poi il fuoco avvolge il cadavere. ma la figlia del funzionario di polizia che indaghera` sull`omicidio e` amica del principale indiziato. l`indagine diventa cosi` occasione per una presa di coscienza del rapporto tra padre e figlia, un legame in apparenza esile, sfuggente, ma in realta` fortissimo.













"il turno" anticipa le prove piu` mature di pirandello romanziere. e un perfetto congegno narrativo in cui il caso, nel ruolo di protagonista, vanifica puntualmente le iniziative dei personaggi ridotti ad automi della "sciocca fantocciata che chiamiamo vita".

agli inizi degli anni ottanta manganelli si e` cimentato nella traduzione dei racconti di poe, mettendovi tutta la sua competenza di anglista e i suoi estri di scrittore. scrive manganelli: "poe e` scrittore assai piu` mobile e articolato di quanto siamo abituati a giudicare, talora sottile, talora plasticamente invadente, lentissimo e mercuriale. la sua dinamica e` il `cattivo gusto` che mescolato d`astrazione e stravaganza produce risultati `impossibili` assolutamente insuperabili".










in inglese "v.", cioe` versus, significa "contro", e presuppone una battaglia sportiva, ma allude anche a un tipo di poesia che fa scontrare senza paura il drammatico e il comico, l`aulico e il plebeo, temi e stili assai diversi tra loro. il tentativo di dare un senso alla nostra epoca rappresentando le sue contraddizioni piu` vistose ha fatto di questo poemetto, apparso nel 1985, un punto di riferimento per le generazioni della cultura postmoderna.








tra dublino e londra, le vite bruciate di una generazione ribelle, sempre in bilico tra sconfitta e salvezza. "questo libro ci racconta l`irlanda come terra di bombe, alcool, depressione e santita`, e di un`irlanda cosi` non si puo` fare a meno" (marco lodoli)

lo sguardo furtivo di una bella donna, un seno che si solleva oppresso dall`ansia d`amore, il gioco di una sofferenza sempre recitata e mai sincera: dalla realta` ovidio sembra voler togliere tutto quanto e` grave, per lasciare un mondo in cui vivano soltanto la bellezza e l`eleganza.


questo libro ricostruisce in modo esaustivo la storia della vetrata europea: chi erano gli artisti, quali tecniche utilizzavano, quali i committenti e i luoghi, come funzionava il cantiere, quale rapporto lega la vetrata all`architettura e cosi` via. ma anche, secolo per secolo, una vera e propria storia dell`arte del vetro che ricostruisce l`evoluzione degli stili, l`affermarsi di certi personaggi, la geografia, la nascita e l`elaborazione dei cicli piu` noti e meno noti.


autore di numerosi e fortunati libri per ragazzi, piumini ha dato prova di essere anche un narratore "per adulti", che ha il coraggio di affrontare temi di forte presa con uno stile di rara intensita`. questo libro raccoglie due racconti di genere diverso, ma profondamente legati per temi e situazioni, tanto da costituire un vero e proprio dittico. nella "storia del mago", l`autore adotta il tono a lui congeniale della favola lirica. "angelo in autostrada" e` invece un racconto di ambientazione contemporanea, scritto in una lingua in cui il mistero e la poesia si incrociano con il risentimento verso un mondo sempre piu` grottesco nella sua volgarita`.





questa edizione riprende in esame tutta la traduzione manoscritta e modifica sostanzialmente l`edizione barbi del 1932.


si tratta di una raccolta di poesie scritte nel milanese rurale di un paese di confine tra le provincie di milano e di como, al limite estremo della brianza. in questa edizione compare a fronte la traduzione dello stesso autore. paesaggi di natura, descrizioni di orti, di vigneti, ma anche semplicemente un fiore, una voce ("vus"), perdono le loro connotazioni concrete e in mano al poeta divengono fonte di suggestione, tra realta` e estraneita`.

ricco e saggio babilonese, zadig e` convinto di essere molto buono, molto bello, molto bravo, e ne deduce che tutto questo dovrebbe garantirgli ampiamente la felicita`. ma l`amore gli riserva delusioni, lo studio della natura gli procura guai con la giustizia, la stima dei suoi contemporanei si rivela effimera e capricciosa. la virtu`, dunque, non basta. chi non guarda le stelle finisce per restare a terra. ma chi va troppo in alto sara` ancora capace di vedere le miserie umane? si puo` lottare contro un destino avverso? un eremita svelera` a zadig il segreto di una provvisoria felicita`: sottomettersi ai disegni della provvidenza.



l`autore, dopo una serie di esperienze che sembrano costituire il tipico corredo dello scrittore americano "on the road" alla jack london, esordiva su "black mask", la rivista su cui doveva nascere l`hard-boiled di dashiell hammett e di raymond chandler. dopo essere tornato a esercitare altri lavori saltuari, nel 1933 mccoy si trasferiva a hollywood, diventando ben presto uno dei piu` apprezzati sceneggiatori cinematografici. il taglio filmico delle sue storie spiega come siano state spesso portate sullo schermo. anche questo "kiss tomorrow goodbye", uscito nel 1948, ha visto una trasposizione cinematografica di gordon douglas.

un uomo esce dalla pioggia e bruscamente chiede:"ma che cosa ci si fa con i libri?". la risposta in diciassette racconti costruiti sul tema della scrittura e della lettura, dai libri ai giornali, dai diari alle lettere, discretamente narrati da qualcuno che non ha la possibilita` di leggere ma solo quella di scrivere.

per gli antichi romani, "postumo" era il figlio che nasceva dopo la morte del padre. per giulio ferroni, la letteratura vive una condizione assai simile: e` qualcosa che nasce dopo cio` che l`ha prodotta. oggi che la letteratura sembra superata da altre forme di espressione, la condizione postuma dello scrittore e` ancora piu` radicale, e le stesse illusioni di chi vuole rivendicare la vitalita` e l`attualita` della letteratura non fanno che ratificarne la fine. per ferroni, se ne puo` uscire solo praticando una specie di "ecologia postuma" che elimini la chiacchiera culturale, gli esercizi di erudizione e le follie interpretative ristabilendo un rapporto diretto con i classici e cercando di riconoscere le poche parole che contano.


il grande eunuco dai tre gioielli, comandante della flotta imperiale cinese, sulla via del ritorno da una missione oceanica invia delle lettere al figlio adottivo affidandole a piccioni viaggiatori. le lettere, nella misura ridotta imposta dagli insoliti messaggeri, sono il testamento spirituale di un vecchio prossimo a morire, il congedo di un uomo potente e solo. ma la salute del grande eunuco va peggiorando di giorno in giorno, perche` qualcuno a bordo della nave attenta in modo subdolo alla sua vita. chi e` la spia assoldata dai burocrati della capitale?

l`ultimo tomo del secondo volume vede il passaggio dalla grecia delle poleis all`impero universale di alessandro magno, ai regni ellenistici dei diadochi, al dominio di roma: la perdita dell`indipendenza e` bilanciata dalla supremazia della cultura greca, che conquista il nuovo ordine mondiale imposto dai romani. i 48 saggi, integrati dal ricco apparato iconografico, sviluppano inoltre molti altri temi di grande interesse storico e culturale: dall`"uomo divino" all`ambizione di conoscere e controllare il futuro; dai commentari che riscrivono le enciclopedie del passato agli oratori itineranti che influenzano l`opinione pubblica.

siamo in un lebbrosario a sud dello stato pontificio, in un paese remoto. la lebbra e` ormai debellata, ma avanza un altro contagio ancora piu` terribile: la sifilide. nel lebbrosario retto da un giovane medico, arriva un drappello di nuovi malati: le due caste di contaminati si incontrano e si confondono. il medico e` attratto da una delle ospiti, bianca maria. la grazia e l`imprevedibilita` della fanciulla, silenziosa e accorta come una lepre, che sembra cosi` lontana da ogni immagine di contagio, accende nel distaccato medico uno scatenamento emotivo piu` forte del rischio della stessa vita.


completamente ritradotti, vengono riproposti i due classici libri di kipling, piu` due raccolte di racconti su animali scritti piu` tardi, alcuni dei quali inediti in italia. il volume e` arricchito dalle illustrazioni originali dello stesso kipling che era anche pittore e illustratore.

in cinque racconti caratterizzati da una sensibilita` tipicamente mitteleuropea, una spietata riflessione sulla natura piu` autentica dei rapporti umani.

che cosa succede quando un ateo, un ebreo, un induista, un buddista e un musulmano sono chiamati a confrontarsi e a raccontare ciascuno la propria verita`? ingaggiano un duro dialogo nel tentativo di convincere tutti dell`esatezza delle proprie ragioni. ma e` possibile arrivare alla verita`? la favola brillante dell`autore intende consentire di penetrare i contenuti delle religioni piu` conosciute e nella forma della narrazione tocca i nodi piu` profondi del dibattito teologico. il libro e` completato da una tavola sinottica e un quadro riassuntivo delle singole religioni.

annibale e` un barbiere stralunato che un giorno decide di mandare al diavolo rasoi e pennelli per seguire, magari sui pattini, le proprie fantasie di eterno adolescente ribelle. fra un mambo e una ninna nanna, la storia di annibale si dipana lieve, ma in filigrana racconta di un sentimento generazionale.


la narrazione di fiori ha la cadenza del racconto e narra i tormenti privati, la formazione intellettuale, le strenue battaglie di ernesto rossi la cui militanza si intreccia con cinquant`anni di storia italiana. vita privata e vita pubblica sono entrambe intense e drammatiche: le tragedie familiari, le gravi ferite subite in guerra, le oscillazioni politiche del primo dopoguerra, la confidenza con mussolini, poi l`incontro con salvemini e la svolta che lo porta nella cospirazione antifascista con i fratelli rosselli e calamandrei. studioso di economia liberale, si rivela un manager straordinario nella gestione degli aiuti del piano marshall e stimola la diffusione delle piccole e medie imprese.

l`estensione e la rapidita` con cui le nuove tecnologie penetrano nella vita produttiva, nella vita di relazione e in quella privata, e` sotto gli occhi di tutti. tanto che molti osservatori rilevano allarmati con quale difficolta` e lentezza la cultura diffusa, la morale e la politica, seguano il passo dell`innovazione tecnologica. riconoscendo le complesse interrelazioni che legano la tecnologia all`economia e alla societa`, gli autori del volume (tra cui l. gallino, a. touraine, d. landes ecc.) si domandano se il bilancio tra i vantaggi e gli svantaggi derivanti dall`innovazione tecnologica non dipenda in primo luogo dalle politiche e dai modi della produzione e della diffusione delle stesse tecnologie: cioe` dalla capacita` di governare lo sviluppo.



una storia della pittura italiana del novecento attraverso la lettura di alcuni quadri esemplari. come in una mostra sfilano opere di boccioni, carra`, de chirico, morandi, casorati, severini, de pisis, savinio, licini, carol rama, ma anche ce`zanne, rousseau, matisse, picasso, braque, cocteau, cecchi, longhi. perche` con tanta frequenza certi temi figurativi si ripetono? che significato attribuisce il pittore alla presenza di determinate figure che acquistano il rango di vere e proprie allegorie? il racconto del critico che accompagna lo spettatore a vedere dei quadri si trasforma in una discesa nelle emozioni piu` nascoste e nelle ossessioni espresse dalla pittura di un trentennio che ha affidato alle immagini le proprie ragioni piu` profonde.




il volume presenta sedici racconti di malamud e il suo romanzo incompiuto il popolo. in teoria il popolo va annoverato fra le sue opere piu` impegnative. in esso malamud narra la storia tragicomica di un popolo perseguitato e segnato dal destino, ovvero di una tribu` indiana dell`america nordoccidentale che, nel periodo successivo alla guerra civile, ripone le sue speranze di giustizia in yozip, un venditore ambulante e falegname a tempo perso che, pur rifiutando l`onere del comando, se lo vede affidare ugualmente e diventa il loro capo con il nuovo nome di josip. dei sedici racconti presentati nella prima parte del volume, dieci sono apparsi in riviste tra il 1943 e il 1985. i sei racconti inediti sono stati trovati fra le carte lasciate da malamud.

hess traccia l`avventura di questa danza della "coppia fissa". nato prima del rinascimento, il valzer si impone grazie alla rivoluzione francese, viene diffuso dalle forze armate napoleoniche e diventa istituzione a vienna con strauss. la chiesa l`ha considerato per secoli una danza demoniaca perche`, nel vortice del ballo, e` la prima affermazione della coppia di fronte al gruppo sociale. il volume e` corredato da un`appendice di notizie biografiche su autori, compositori e ballerini citati, e da una nota sull`origine delle parole valse e waltzers.
