
come l`unicorno, animale mitologico piccolo ma invincibile, la poesia e` dotata di poteri magici. ci fa piangere e ridere, ci fa stupire e volare. la si trova ovunque, soprattutto quando e dove non te l`aspetti: sui muri dei bagni della stazione termini, in bocca al venditore di olive taggiasche del mercato rionale, nel circolo della bocciofila. nonostante i molti pregiudizi che la vogliono polverosa e antica, talvolta oscura e incomprensibile, la poesia e` viva, e anarchica. non sempre e` come uno se la immagina, e spesso fa arrabbiare, mette in crisi, turba, provoca. e amata dalle donne e dagli uomini, dai giovani e dai vecchi. la invocano poeti raffinati, giornalisti di cronaca rosa e nera, ragazzini in scimmia ormonale, aspiranti suicidi. centrale o marginale nell`intera storia dell`umanita`, non ha mai smesso di trasformare il presente, di fare apparire nel mondo cose che prima non c`erano, di anticipare e svelare il futuro rendendo concreto l`indicibile. insomma, di cambiare il nostro sguardo. tutti ne parlano, pochi la riconoscono. si offre e si nega, ed e` spesso vittima di enormi fraintendimenti, ma un fatto e` certo: quando se ne e` toccati qualcosa in noi muta per sempre. questo libro ci indica dove cercarla, come riconoscerla, e i tanti modi per usarla: per conquistare la propria bella (lirica amorosa) o protestare contro i potenti (poesia civile), per celebrare il proprio ombelico (lirica) o fare divertire un bambino (filastrocca), per mandare a monte un matrimonio sbagliato (invettiva) o cantare l`universo (laude). rendendo pero` sempre le nostre vite piu` ricche, piu` sensate, piu` profonde.










