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Nuova band di Los Angeles, nata atorno al talento dei due leaders: Barbara ed Ethan Gruska. Sono con loro turnisti di prim'ordine come Blake Mills e Mike Finnigan ed il sound sta tra i Fleetwood Mac anni settanta, Beatles e Simon & Garfunkel. Pure pop for today people. Sono tra i protagonisti del tributo a Bob Dylan: Chimes of Freedom.

Secondo album per la band dell'Arizona.

Nuovo album per la roots band.

Nuova Era 1993. 2CD + Libretto.

Dynamic 2000.

Berlin Classics 1996. 2 CD + Libretto.

Golden Age of Opera 1973. 2CD

Sony 1995.

BellaVoce 1996 (orig. 1961). 2CD No Mint.

Nuova Era 2000.

Arkadia 1994.

Millennium Classics 1997.

Westminster 2001.

Decca

Decca Editions L'oiseau-Lyre 2008.

Virgin 2007.

Golden Age of Opera 1961.

Decca 1996.

3 LP Box. Melodram, 1980, IT. Opera completa di Bellini eseguita il 27/3/ 1954 da Orchestra e Coro Del Teatro Metropolitan di New York diretti da Fausto Cleva e interpretata da Zinka Milanov (Norma), Blanche Thebom (Adalgisa), Gino Penno (Pollione), Cesare Siepi (Oroverso), Maria Leone (Clotilde) e Paul Franke (Flavio). 50 Interpretazioni Liriche Indimenticabili!

RCA 2015. 3CD.

Emi 1997.

Nuova Era 1991.

Bellowhead sono, in questo momento, la miglior band english folk in terra d'Albione. Pandemonium è l'antologia definitiva, infatti raccoglie canzoni da ogni disco della band.13 canzoni che definiscono alla perfezione il gruppo, che trae ispirazione dalle profonde tradizioni inglesi per portare poi la propria musica di fronte ad un pubblico molto preparato. In questo momento la scena folk inglese è in continua mutazione ed i Bellowhead sono il gruppo di punta di un suono in continua evoluzione.

Il miglior disco di una delle più ispirate formazioni di alternative country. Copia non sigillata.

Antologia di brani rari.Include inediti e alternate versions.

Cd antologico.Include 4 brani inediti.

Antologia di brani editi lalla Laurie,dalla Sabina e dalla United artists.

Jim Belushi & Dan Aykroyd rispolverano l'idea Blues Brothers e mettono a punto un disco intrigante tutto ritmo, feeling e sudore.
14 brani ad alto tasso ritmico tra cui classici come Time Won't Let Me, Polk Salad Annie, 300 Pounds of Joy etc.

Roots rock band dall'Indiana.Suono duro e chitarristico.


Il nuovo album, 2011, è una sorta di novità per il bassista bandleader. Al suo decimo disco da solista, Allison fa un album cover, rileggendo brani di Neil Young, PJ Harvey, Samuel Barber, Roger Nichols, Thelonious Monk ed altri.

Interessante album per il giovane bassista, accompagnato da un quartetto di prim'ordine: Ron Horton, Steve Cardenas, Jeff Ballard.

Nuovo lavoro per il promettente chitarrista, qui accompagnato da Michael Blake, Ron Horton, Steve Cardenas etc

Nuovo album per il promettente bassista jazz, qui con Shane Endsley, Jenny Scheinman, Steve Cardenas, Rudy Royston.

Folk rock, canzone d'autore, rock classico. Ben Arnold è lo specchio del migliore rock a stelle e strisce e questo album, edito in origine nel 1995 e ristampato da poco, è diventato un cult tra le nuove generazioni d'oltre oceano.

Non è un novellino, Ben Arnold. Ha già diversi dischi al suo attivo, tra i quali l'ottimo Almost Speeechless. Ora esordisce in Europa con il suo ultimo lavoro, un disco un cui canzone d'autore e musica rock vanno a braccetto, con gusto ed armonia. Simplify è il suo settimo lavoro e ci presenta una serie di canzoni che mischiano abilmente blue-eyed soul, piano rock, southern-style songwriting, r&b e tracce di blues.

Texano, Atkins esordisce in modo positivo per la Hightone, un marchio che è già una sicurezza. Country elettrico.

Ben Beckendorf arriva dal Texas. Il suo blues elettrico è solido e verace, e si ispira agente del calibro di Muddy Waters, Eric Clapton e Stevie Ray Vaughan. In questo disco, che è almeno il quinto della sua recente discografia, Ben si fa aiutare da musicisti del calibro di Reese Wynans, Monte Montgomery, Riley Osbourn, Steve Spangenberg, Terry Hale, Jeff Walker. Reperibilità scarsa.

Il meglio di Ben Bedford. Il meglio di tre dischi, per un cantautore che ha nel suo dna il suono di gente come Townes Van Zandt e Guy Clark. Portraits, ritratti, canzoni che rispondono a titoli come Lincoln's Man, John The Baptist, Amelia, Goodbye Jack. Guinevere is Sleeping. Per conoscere un autore di indubbio valore.

Ben Bedford è un cantautore. Non un cantautore normale, ma un grande musicista. Ha già tre dischi alle spalle ma è sopratutto con questo nuovo lavoro che mostra le sue qualità. Autore letterario, si ispira a John Steinbeck, Bedford trae la sua ispirazione anche dalla terra in cui vive, l'Illinois, ed usa una strumentazione simil classica come accompagnamento.Infatti, oltre alla sua voce ed alla sua chitarra, troviamo viola e violino ed un double bass. Tutto qui. Il resto lo fanno le canzoni: intense, poetiche, nostalgiche, struggenti. The Pilot and the Flyin Machine è una delle sorprese più belle di questo nuovo anno. Di nuovo disponibile.


Giovane singer rootswriter che ha aperto il recente tour di Lori McKenna. La stampa di settore Usa parla di un musicista che ha l'intensità di John Mellencamp, la vivacità dei primi Mumford & Sons e la professionalità di Bruce Hornsby. A monte di tutti questi giudizi, Danaher è un rocker, con venature roots, in grado di proporre buona musica. Basta ascoltare Hell or Highwater, Jesus Can See You, Fred & Jonell, la springsteeniana My Father's Blood e Over That Mountain. Da tenere d'occhio.

Ben Dickey, singer songwriter di Little Rock, Arkansas, è diventato famoso perchè ha interpretato, al cinema, la figura di Blaze Foley, nel film Blaze, diretto da Ethan Hawke. Dickey che, nella vita, fa il musicista, ha avuto così l'occasione di emergere ed ora riesce a proporre la sua musica in questo interessante lavoro, prodotto da Charlie Sexton per la nuova etichetta SexHawkeBlack Records,distribuita dalla Dualtone, etichetta lanciata da Sexton, Hawke, e dal fondatore di South By Southwest, Louis Black.Glimmer On The Outskirts ci permette di scoprire un cantautore di talento che, sino a poco tempo fa, non aveva avuto l'occasione di emergere.


Manufactured in the EU.

2 CD. Il meglio del periodo migliore di Ben E. King. I duetti con Lavern Baker e tutte le canzoni tratte dai dischi Spanish Harlem, Sings For Soulful Lovers e Don't Play That Song. Ci sono le famose Stand By Me e Spanish Harlem ma anche Sway, Besame Mucho, Don't Play That Song, Fever, Will You Still Love Me Tomorrow, Moon River, What A Difference A Day Made, It's All In The Game. 43 canzoni in totale, rimasterizzate ex novo. Da riscoprire assolutamente.

Dopo anni on the road e diversi dischi a suo nome, Ben Folds approda alla New West e fa un disco che non ha mai fatto. Una sorta di rilancio della sua carriera con un album in odore di ballata classica, molto basato sul piano. Otto canzoni di chamber rock e, nella parte finale, addirittura un concerto per piano ed orchestra, però secondo Ben Folds. Il brano, che dura più di venti minuti, crea un nuovo interesse attorno alla sua figura di musicista legato alle forme più classiche di pop.

Ormai più cantautore che bandleader, Ben Folds sta diventando un interprete raffinato ed un autore molto personale. Questo suo nuovo lavoro è destinato ad aumentare il suo culto.

L'attesa collaborazione tra il rocker americano e lo scrittore inglese. Un album dai risvolti letterari, con il pop di Folds che si fonde con le liriche piene di humor e di grande amore per la musica, del popolare scrittore inglese ( Alta Fedeltà ).

Attesa collaborazione tra il rocker americano e lo scrittore inglese. Un album dai risvolti letterari, con il pop di Folds che si fonde con le liriche piene di humor e di grande amore per la musica, del popolare scrittore inglese ( Alta Fedeltà ). Edizione limitata con un libro di 152 pagine, con quattro romanzi brevi di Hornby ed una serie di immagini dell'acclamato fotografo Joel Meyerowitz,

Dopo l'ambizioso progetto scritto e musicato assieme a Nick Hornby, Be Folds torna con la sua band per il primo disco dal vivo della sua carriera. Il piano trio, che non si esibiva assieme da almeno dieci anni, riprende una formula vincente e propone dal sano rock, semplice e lineare: piano, basso e batteria.

Ben Glover, affermato solista con alle spalle dischi di valore come Atlantic e The Emigrant, ed anche co-leader del super gruppo Orphan Brigade, approda finalmente al suo nuovo lavoro: Shorebound è un disco intenso, anche ambizioso, dove Glover coniuga la sua arte con una accentuata vena folk rock. Aiutato da musicisti di valore ( nel disco appaiono come ospiti Mary Gauthier, Amy Speace, Angel Snow, Gretchen Peters, Matt McGinn, Kim Richey, Ricky Ross, Robert Vincent ed Anthony Toner ), Glover porta a termine il suo lavoro più compiuto. Il CD contiene i testi, con traduzione in italiano.

Reduce dal disco Atlantic e, sopratutto, dall'esperimento decisamente riuscito di The Orphan Brigade, Ben Glover torna a fare il solista. Il giovane muscista irlandese espone la sua opinione, in modo decisamente personale, sull'immigrazione. Canzoni sospese tra musica folk tradizionale e ballate contemporanee, con Glover che scrive a quattro mani con Mary Gauthier e Gretchen Peters, tra gli altri. Edizione limitata in digipack, contiene anche i testi in italiano.

2 CD. Il nuovo album del musicista di colore, oggi considerato uno dei migliori autori della scena rock. Due dischi, il primo rock, quasi rollingstoniano, il secondo dedicato alle ballate. Le due facce di Harper.


Ben Harper sorprende tutti con il suo nuovo lavoro. Si tratta di un disco acustico, solo strumentale, in cui Ben mischia folk, blues e tradizione, in modo appassionato e decisamente inatteso. Una lettera d'amore nei riguardi dei suoi fans, che hanno sempre ammirato il suo virtuosismo come chitarrista.

C'era indubbiamente molta attesa per il nuovo album di Ben Harper, assieme a The Innocent Criminals, la band migliore con cui ha lavorato da diversi anni a questa parte. Il precedente lavoro coi Criminals risale a nove anni fa. Call It What It is è un disco solido e poetico al tempo stesso, rock ma anche tendente alla ballata, con una manciata di canzoni belle: dalla solare Shine (il titolo è già tutto un programma) a When Sex Was Dirty, ironica e graffiante, a How Dark is Gone, Pink Balloon etc. Ben Harper è finalmente tornato.

Sono almeno quattro anni, da I Forget Where We Are, che Ben Howard non fa un disco nuovo, almeno a suo nome. Cantautore personale, decisamente interessante, Howard si poteva avvicinare a John Martyn, se non chè, sopratutto in questo nuovo lavoro, ha aperto i suoi orizzonti verso sonorità innovative, rigenerate, personalissime. Inciso e prodotto assieme all'amico e partner Mickey Smith, negli ultimi due anni, Nonday Dream contiene brani diversi, come la lunga A Boat to An Island on The Wall, che apre la sua musica a nuovi orizzonti.

LP. Record Store Day 2021.
180g vinile Feat. 4 esibizioni acustiche delle tracce da “Collections From The Whiteout”
Limitato a 1200 copie nel mondo.

1994
m5

Australiano, ex Noise Addict, Lee ha una carriera di cantautore con già diversi dischi alle spalle. Rock e e pop: Lee ha collaborato con i Sonic Youth ed i Beastie Boys.

Pure pop for now people, come diceva Nick Lowe.

Molti, in Italia, si sono accorti di Ben Miller e della sua band, perchè hanno aperto i concerti dei ZZ Top. Noi lo aveva già presentato, tramite il suo disco precedente, Heavy Load. Ben Miller arriva dal midwest ed ha un suono decisamente personale che mischia l'urgenza del rock and roll, la frenetica energia del bluegrass, il soul del Delta blues con lo spirito della musica degli Appalachi. Una sorta di Americana fuori da ogni schema, personale e vigorosa.

Ben Miller e la sua band ( Scott Leeper, Doug Dicharry e, da questo disco, Smilin' Bob e Rachel Ammonds), sono un gruppo emergente che mischia in modo abile rock, blues e radici. Usano le armonie vocali per rendere più ricca la propria musica ( che presenta una strumentazione varia: banjo, chitarre, washboard, percussioni, armonica, mandolino ). Il risultato è una musica contaminata, che non è nè country nè blues, ma mischia elemnti vari rendendo il suono originale, anzi decisamente personale. E poi ci sono anche il folk degli Ozarks e la tradizione antica della propria terra. Da sentire, molto interessanti.

Ben Miller e la sua band ( Scott Leeper, Doug Dicharry e, da questo disco, Smilin' Bob e Rachel Ammonds), sono un gruppo emergente che mischia in modo abile rock, blues e radici. Usano le armonie vocali per rendere più ricca la propria musica ( che presenta una strumentazione varia: banjo, chitarre, washboard, percussioni, armonica, mandolino ). Il risultato è una musica contaminata, che non è nè country nè blues, ma mischia elemnti vari rendendo il suono originale, anzi decisamente personale. E poi ci sono anche il folk degli Ozarks e la tradizione antica della propria terra. Da sentire, molto interessanti. Vinile stampa EU, 180 grammi. Contiene downlod card.

Album solista per il leader dei Gomez. Co prodotto da Will Golden e registrato in California, il progetto mostra un autore sensibile, meno orientato al rock rispetto a quanto fa nella sua band.

Honeymind è il terzo album (ed il suo debutto su Interscope Records) da parte del musicista (è anche attore) Ben Platt. Intitolato Honeymind, dato il particolare momento in cui l'autore sta vivendo, il disco ha come produttore esecutivo niente di meno che Dave Cobb (Chris Stapleton, Brandi Carlile e moltissimi altri), ed è stato scritto con la collaborazione di Hillary Lindsey, Natalie Hemby ed Alex Hope. Il disco, tra country e folk, canzone d'autore e classic rock, è un album decisamente piacevole e molto interessante. Come dimostrano Andrew, Right Kind of Reckless, All American Queen e Treehouse (con Brandy Clark).

Ben Rector non è un novellino, ha diversi dischi alle spalle ( almeno cinque) e, almeno in Usa, una solida fama di autore e performer. Cantautore classico ma di stile molto mainstream, Rector incarna la classica canzone d'autore Usa, quella di James Taylor, tanto per fare un paragone. Musica di stampo classico, belle melodie, arrangiamenti pieni, solidi, molto curati. Lo possiamo affiancare a Drew Holcomb, se volete un termine di paragone diretto. D'altronde, come dice lo stesso Rector, la bellezza della vita appare nei momenti più comuni. più normali. E la musica fa parte di questi momenti.

Nuovo lavoro, 2003, per il pianista jazz

Dopo avere passato molti anni negli Everything But The Girl, con un solo album solista alle spalle, Ben Watt decide di tornare ad incidere, ma sono passati almeno trenta anni. Hendra ci presenta un autore diverso, più maturo se vogliamo, aperto a sonorità moderne, ma sempre in un ambito cantautorale. Con Bernard Butler, ex Suede, Ewan Pearson, produttore berlinese e David Gilmour, Pink Floyd, ospite in una canzone, dove canta e suona la slide guitar.


2 CD. Classiche registrazioni del grande sassofonista di colore.

Atteso debut album per una band inglese

Al suo secondo disco, il cantautore sudista Bendigo Fletcher è partito con il piede giusto. Il disco, prodottto da Ken Coomer ( Wilco) e registrato da Matt Ross-Spang [Jason Isbell, John Prine, Margo Price], è un solido album di canzoni tra rock e radici, con influenze country e blues molto equilibrate. Bella voce, Fletcher sa comporre ed il disco si ascolta con estremo piacere. Tutto da scoprire.

2 CD. Il duo Benevento - Russo, ora nelle grazie di Trey Anastasio, catturato dal vivo nel Dicembre 2005. Instant Live.

Tra Blues, soul, garage e rock and roll. Rolling Stones Usa lo ha messo tra i dieci artisti dell'anno da scoprire. Debut album, prodotto da Andrija Tokic, lo stesso produttore di Alabama Shakes ed Hurray for the Riff Raff.Booker arriva da New Orleans. Esegue un blues elettrico, scarnificato e diretto, con contaminazioni rock molto personali. L'autore annovera tra le sue maggiori fonti di ispirazione Robert Johnson, Marc Bolan & T. Rex ed i Gun Club.

Dopo l'esordio omonimo del 2014, Benjamin Booker non aveva più fatto parlare di sè. Ecco quindi il suo sceondo lavoro, accolto con molto interesse da chi ne aveva già seguito le gesta. Booker è un bluesman atipico, ma anche un rocker divers, mischia Chuck Berry e i Public Enemy coi Rolling Stones, passando per Sam Cooke e Robert Johnson. E' un personaggio molto interessante, un musicista eclettico, preparato ed anche molto considerato, visto che in questo disco c'è la grande Mavis Staples che appare alla voce nel brano che dona il titolo al disco.


Benmont Tench è il pianista degli Heartbreakers, la band di Tom Petty.Esordisce some solista con un disco di ottima fattura, influenzato dall'amico Tom, a cominciare dai titoli delle canzoni. E sono proprio le canzoni a fare la differenza: ballate pianistiche, ed alcune sono di grande spessore, per un disco che conferma il valore del musicista. Ci sono due brani strumentali che richiamano Nicky Hopkins, una paio di covers ( tra cui una splendida Duquesne Whistle di Dylan ), il resto è farina del sacco di Tench. Bello, quanto inatteso. Ora a prezzo di distribuzione italiana.