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ripercorrendo allegoricamente le principali tappe della vita del profeta, l`autore costruisce una sorta di manifesto-manuale per i milioni di musulmani che vivono in terre occidentali, esortandoli a rafforzare una propria presenza politica e culturale del tutto autonoma dalle contaminazioni della civilta` cristiana e a coinvolgersi piu` integralmente nelle comunita` islamiche in cui si trovano a vivere. un invito avversato da piu` parti politiche che mette al centro del dibattito l`esigenza di considerare un islam non antagonista ma nemmeno collaborativo, difficilmente riconducubile alla logica occidentale della mediazione.

Ma appena ultimati gli studi di pianoforte e di composizione lasciò Vienna e si stabilì a Berlino, dove rimase fino all’avvento al potere di Hitler nel 1933. Molto stimato in Germania e poco noto nei paesi limitrofi, Schnabel svolse fino alla metà degli anni venti una dignitosa attività concertistica come solista, collaboratore di cantanti, componente di duo e di trio con archi, e praticò anche con passione la composizione. L’esecuzione a Berlino di tutte le Sonate di Beethoven nel 1927 e di un poderoso ciclo schubertiano nel 1928 lo imposero alla attenzione internazionale e la sua carriera spiccò il volo.

leo e` un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo ipod. le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori "una specie protetta che speri si estingua definitivamente". cosi`, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. ma questo giovane insegnante e` diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. leo sente in se` la forza di un leone, ma c`e` un nemico che lo atterrisce: il bianco. il bianco e` l`assenza, tutto cio` che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita e` bianco. il rosso invece e` il colore dell`amore, della passione, del sangue; rosso e` il colore dei capelli di beatrice. perche` un sogno leo ce l`ha e si chiama beatrice, anche se lei ancora non lo sa. leo ha anche una realta`, piu` vicina, e, come tutte le presenze vicine, piu` difficile da vedere: silvia e` la sua realta` affidabile e serena. quando scopre che beatrice e` ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, leo dovra` scavare a fondo dentro di se`, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di piu` grande.

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