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all`inizio di questo libro, il terzo della sua autobiografia, canetti ci appare circondato dai relitti fumanti del rogo in cui sono stati distrutti i libri di kien, il protagonista di "auto da fe`". attorno a se`, vede il deserto e un`incombente rovina. poi, a poco a poco, la scena ricomincia a popolarsi, e le figure che vi si mostrano sono memorabili. innanzitutto hermann broch, che ci viene incontro come . poi hermann scherchen, l`infaticabile direttore d`orchestra . poi anna mahler, figlia del compositore, con la quale canetti intreccia un complesso rapporto amoroso. poi lo scultore fritz wotruba, irruento e selvaggio, come . infine musil, , nel suo totale isolamento; e alban berg, che si espone al mondo nella sua totale gentilezza d`animo, mentre un lieve cenno di ironia gli sfiora la bocca. e, ogni volta, in questi ritratti in movimento, avvertiamo lo straordinario dono fisiognomico di canetti. un gesto, un modo di respirare, un accento, una reticenza, tutto diventa cifra di una figura, emblema di un qualcosa di unico, che pero` svela un tratto della natura di cui siamo fatti. dietro a quel dono riconosciamo una fonte inesauribile dello scrittore canetti: la sua . a mano a mano che si delineano i profili delle figure, risalta anche, come una presenza palpabile, lo sfondo: vienna. di questa citta`, vista nei suoi ultimi anni di grandezza, nessuno ha saputo tracciare un ritratto altrettanto preciso e affascinante. come la vienna dell`"uomo senza qualita`", sull`orlo della prima guerra mondiale, questa di canetti, negli anni che precedono l`annessione nazista, e` un sistema di orbite planetarie, dove conducono esistenze parallele alcune forme pure ed estreme del vero e del falso. per canetti, il vero erano sei o sette persone che

mirbeau, romanziere oggi dimenticato forse anche perche` "politicamente scorretto", racconta in questo romanzo un`avventurosa indagine nella solitudine di una coscienza sconvolta dalla malattia moderna per eccellenza, la nevrosi. e` l`incapacita` di reprimere i prorpi desideri a minare dall`interno la condotta del personaggio, rendendola contraddittoria e incomprensibile.

una voce alla radio riporta armida indietro nel tempo spingendola a ricordare volti di amici, sogni perduti e aspirazioni... riaffiorano alla memoria il matrimonio con paolo, l`amore difficile per miele, un festival internazionale per giovani a helsinki: un viaggio all`insegna della gioia e dell`entusiasmo. ma anche il ritorno a roma e la fine di un sogno. treni per helsinki, come quello di allora, non ce ne sono piu`. i festival della giovinezza sono tramontati, le utopie politiche sepolte chissa` dove. ma il mistero che quei momenti sembrano custodire forse non e` niente altro che il mistero stesso della vita, di un futuro che molti si aspettano catastrofico e che invece smentira`, ancora una volta, tutte le previsioni.

agli inizi degli anni ottanta manganelli si e` cimentato nella traduzione dei racconti di poe, mettendovi tutta la sua competenza di anglista e i suoi estri di scrittore. scrive manganelli: "poe e` scrittore assai piu` mobile e articolato di quanto siamo abituati a giudicare, talora sottile, talora plasticamente invadente, lentissimo e mercuriale. la sua dinamica e` il `cattivo gusto` che mescolato d`astrazione e stravaganza produce risultati `impossibili` assolutamente insuperabili".

ultimo e incompiuto romanzo di dickens (la stesura fu interrotta dalla morte dell`autore) viene qui presentato in una nuova traduzione cosi` innovativa da rendere pressoche` evidente la soluzione del giallo. perche` di giallo si tratta, con tanto di cadavere (forse...) scomparso e di personaggi che indagano. la vicenda, ambientata a rochester, e` quella di un matrimonio contrastato con il futuro sposo che misteriosamente scompare. la mancata sposa e` naturalmente contesa da laidi ed equivoci personaggi sui quali ricadono i sospetti della sparizione. l`affascinante indeterminatezza del tutto e` significativamente sottolineata ed esaltata dal ricorrente tema dei fumi dell`oppio: il testo si apre e chiude in una fumeria. l`assenza della "soluzione" e` forse metafora dell`apatia generata dalla droga? o piuttosto della caduta in dickens dell`illusione di poter descrivere la realta` con gli strumenti della letteratura?

eclettica e frenetica, multiforme e pulsante di vita e opportunita`, new york e` per antonomasia la citta` dove tutto puo` accadere e dove ogni sogno puo` divenire realta`. da centro portuale e di contrabbando a capitale oltreoceano del rock`n`roll, ha vissuto mille vite. e stata citta` di gangster e lotte operaie, covo di rivoltosi e rivoluzionari, teatro di scontri fra gang, approdo di immigrati e palcoscenico di lusso per alcune fra le piu` grandi rock band del pianeta. la colonna sonora di new york e` fatta di mille identita` musicali, dal folk di bob dylan al glam dei new york dolls, dai raffinati velvet underground a blondie, dai tenebrosi type o negative all`hardcore dal queens e da brooklyn suonato da sick of it all, misfits, biohazard e agnostic front, fino ad arrivare al thrash metal degli anthrax e alle contaminazioni dei beastie boys. tra chiese neogotiche, grattacieli, ricordi del proibizionismo, richiami cinematografici e nuovi quartieri di tendenza come williamsburg, scopriamo dove poter ascoltare musica alle 5 del mattino, dove sid e nancy si dissero addio per sempre nel sangue e dove, tra hells angels e decadenza, e` nato il punk e con esso il mito dei ramones.

il libro di "quei piaceri che chiamiamo, alla leggera, fisici", colette ebbe a dirne: "un giorno forse si riconoscera` che era il mio libro migliore".

scritto nel 1903, il racconto e` la storia del lento pervenire del giovane kroger alla coscienza della propria diversita` dai coetanei. in una condizione di totale isolamento la sua sensibilita` si dibatte nell`antinomia tra origini borghesi e attrazione per l`arte. il contrasto fra arte-malattia da un lato e borghesia-normalita` dall`altro - matrice della poetica di thomas mann - si manifesta nel silenzioso idillio con ingeborg holm e nell`incompresa amicizia per hans hansen: le due figure che costituiranno per sempre i limiti della solitudine e della gelosia di tonio. questo difficile equilibrio viene vissuto con drammatica inquietudine tra lubecca, dove il giovane scrittore e` nato e si e` formato, e monaco, dove diventera` celebre, senza sedare del tutto le proprie angosce.

(dalla prefazione di gabriele frasca)

And_Its_Still_Alright-Nathaniel_Rateliff
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Nathaniel RateliffFormato: CD16.50 € Aggiungi al carrelloRimuovi dalla wishlist

Dopo avere pubblicato dei dischi con la sua band, The Night Sweats, Nathaniel Rateliff torna a fare un album a suo nome, da solista.Come aveva fatto all’inizio della sua carriera.
E’ vero che And It’s Still Allright ha preso forma durante le session di scrittura fatte per Tearing At The Seams, nel 2017.
Dove ha scritto e poi messo in un cassetto What A Drag.
Poi, passati due anni, ha ripreso in mano il progetto, anche perché sconvolto dalla improvvisa scomparsa di Richard Swift, suo grande amico, ma anche produttore nel periodo coi Night Sweats.And It’s Still Allright ci mostra un Nathaniel Rateliff più tranquillo, ma la voce c’è sempre e la penna è ancora calda.
E canzoni come What A Drag, And It's Still All Right, In Memory of Loss, Rush On e Falling Faster Than You Can, lo stanno a dimostrare.

tutti vorrebbero la vita di anna e tom. un lavoro creativo senza troppi vincoli; un appartamento a berlino luminoso e pieno di piante; una passione per il cibo e la politica progressista; una relazione aperta alla sperimentazione sessuale, alle serate che finiscono la mattina tardi. una quotidianita` limpida e seducente come una timeline di fotografie scattate con cura. ma fuori campo cresce un`insoddisfazione profonda quanto difficile da mettere a fuoco. il lavoro diventa ripetitivo. gli amici tornano in patria. il tentativo di impegno politico si spegne in uno slancio generico. gli anni passano. e in quella vita cosi` simile a un`immagine - perfetta nel colore e nella composizione, ma piatta, limitata - anna e tom si sentono in trappola, tormentati dal bisogno di trovare qualcosa di piu` vero. ma esiste? vincenzo latronico torna alla narrativa con una storia lucida e amara di sogni e disillusioni, una parabola sulle nostre vite assediate dalle immagini dei social media e sulla ricerca di un`autenticita` sempre piu` fragile e rara.

art keller pensava che una volta scomparso adan barrera avrebbe trovato pace. si sbagliava. a prendere il posto che e` stato di adan, e prima ancora di suo zio don miguel angel, ci sono gia` los hijos, la terza generazione. e ora, a capo della dea, art si rende conto che in realta` i nemici sono dappertutto: nei campi di papavero messicani, a wall street, alla casa bianca. gente che cerca di farlo tacere, di sbatterlo in galera, di distruggerlo. gente che vuole ucciderlo. con "il confine" don winslow tira le fila di una storia di violenza e vendetta, corruzione e giustizia, ormai divenuta leggenda. e dipinge un ritratto di straordinaria potenza dell`america d`oggi.

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