
Mac DeMarco è passato, in tempi molto brevi, dallo status di musicista culto a performer di successo. Dischi nelle classifiche, sold out tours etc. Ma chi è Mac DeMarco e come è nato tutto questo interesse attorno a lui ? Risponde alla domanda questo nuovo album che raccoglie i demos delle canzoni che poi hanno dato vita ai suoi due dischi di maggiore successo: 2 e Salad Days.

Band canadese, roots and traditional album of the year

Band emergente, nell'ambito del suono Americana, i Mulligan Brothers sono qui al loro seordio. Vengono dall'Alabama, ma ora risiedono a Portland, Oregon, una delle città principe della nuova scena Usa. Si rifanno al suono di gente come Lumineers, Mumford and Sons e Dawes ed hanno le radici fortemente legate al suono di The Band. Un buon motivo per interessarsi a loro.

Registrato alla fine del 2012, per il tour dell'album Can Do, questo Live cattura l'axeman canadese Pat Travers e la sua band in un concerto di rock, rock blues ed hard rock di grande forza ed energia. Travers è uno che non va per il sottile ma la sua musica, seppure di grana grossa, ha molti estimatori.

Une delle sorprese di questo inizio 2015. Drew Holcomb & The Neighbors arrivano da Nashville, ma non sono una band country, Per niente. Assomigliano, vagamente, al Ryan Adams di Gold o al Tom Petty classico, ma hanno comunque un suono personale che si basa molto sulla voce e sulle canzoni di Drew e sull'uso accentuato di chitarre e pianoforte. Classic rock quindi, ma suonato alla grande e con una manciata di canzoni destinate a durare nel tempo. E, buon ultimo, non sono dei novellini, ma hanno già diversi dischi alle spalle. Copia non sigillata.

La band originaria di Bloomington, Indiana, la città anche di John Mellencamp, continua il suo percorso. Dopo l'interessante Bitter Drink, Bitter Moon, con questo nuovo lavoro, Big Dark Love, fa un bel passo avanti. Il suono è sempre rock, legato alle radici, ma con una maggiore propensione alle chitarre, al twang rock, liriche più drammatiche ed una bella dose di energia, che ben si combina con la maggiore personalità del gruppo. Sono maturi per il salto nella categoria superiore.

Per circa venti anni Jeff Austin è stato il cantante, ma anche il leader ed il mandolinista di Yonder Mountain String Band, gruppo molto noto nel circuito jam-gass ( stile String Cheese Incident etc ). Esordisce come solista con un disco che alterna sonorità jam grass a classiche ballate rock in puro stile Americana. Un disco maturo, che si avvale della partecpazione di gente del calibro di Danny Barnes ( Bad Livers ) al banjo, Ross Martin, chitarre, Eric Thorin, basso, Cody Dickinson ( North Mississippi All Stars ), batteria.

Father John Misty, qui al secondo lavoro, altri non è che J. Tillman, ex Fleet Foxes. Singer rockwriter, Tillman è un musicista che sa dosare ragione e sentimento e mischia il suo stile con quello degli autori che ama maggiormente: Dory Previn, Randy Newman, Scott Walker e Harry Nillson. Registrato nel corso degli ultimi due anni a Echo Park, Los Angeles, il disco mette in mostra la parte sentimentale dell'autore, le sue esperienze di vita.

Cantautore di vaglia, Martin Sexton è giunto al suo ottavo album.Un disco di canzoni, scritte e vissute sulla sua pelle, registrate dopo avere viaggiato lungo gli Usa, mischiando ricordi di vita vissuta e momenti di vita attuale. Ci sono echi delle sue passioni passate, come in Shut Up and Sing ( dedicata ia Grateful Dead ) o nella fluida Remember That Ride. Un vero singer songwriter. songwriter.

Peter Hammill, Guy Evans e Hugh Banton hanno girato assieme nel 2013 per una tournèe della loro band. Assieme ai brani del nuovo disco, A Grounding In Numbers, i VDGG ne hanno approffitato per inserire brani classici quali Flight, Gog ed A Plague at Lighthouse Keepers. Un ritorno molto atteso dai fan della band.

Dopo il fortunato Oh Fortune del 2011, torna l'artista di Vancouver.

Band di origine svedese che risiede a Los Angeles. Psichedelia gentile, con influenze di Jonathan Wilson ed impasti vocali alla CSNY. Eseguono una serie canzoni, dieci per più di cinquanta minuti, che ruotano attorno a maestosi riff di chitarre, melodie profonde e impasti vocali eleganti. Sono al secondo lavoro.

Tonitruante ritorno della band capitanata da Raul Malo, dopo il positivo In Time (2013), che li ha visti riunirsi per la seconda volta, i Mavericks sono tornati definitivamente. Come dimostra questo disco dove rock e musica cubana, svisate country e influenze messicane ( grande uso di fisarmonica ) si mischiano in modo unico. Vigoroso, potente, ritmato, il nuovo album dei Mavericks è il testimone di una band in piena salute, guidata dalla voce potente di Malo ed alle prese con una manciata di canzoni dove si fondono suoni, colori ed emozioni. Copia non sigillata.

Super gruppo, formato da musicisti che arrivano da Deer Tick, Los Lobos, Dead Confederate, Black Lips e Six Finger Satellites. John McCauley, Robbie Crowell, Ian Saint Pè, Steve Berlin, T. Hardy Morris e Bryan Dufresne. Non lontano dai Dick Tick, ma con accelerazioni rock, influenze roots, il nuovo progetto di McCauley è interessante ed anche stimolante. Sono al secondo album, ma con più influenze legate alle radici, anche se le chitarre roccano di brutto.
E poi la presenza di Steve Berlin dà al progetto un'aura di credibilità ancora maggiore.

Sulla scia del trionfale tour 2013, Andy Gill ha costruito i nuovi Gang of Four: John Gaoler Sterry, voce, Thomas McNiece, basso, Jonny Finnegan, batteria. Aggiunti in studio per questo disco: Alison Mosshart (The Kills, Dead
Weather), Robbie Furze (Big Pink), Gail Ann Dorsey ed il chitarrista giapponese Tomayasu Hotei. Un disco sempre molto intellettuale, ma reso più caldo dall'uso di varie voci, che danno al tutto un impatto molto più diretto.

Questo disco è il primo di una serie contenente canzoni inedite, home demos, rough recordings, live songs ed altre rarità che Sam Beam ( aka Iron & Wine ) ha sparso nel corso della sua carriera. Edito dalla sua etichetta personale, Archive Series volume 1, raccoglie una serie di registrazioni che risalgono al 2002, al tempo del primo album solista del cantautore, The Creek Drank The Cradle. Registrazioni inedite, ovviamente.

Nuovo album per la formazione psichedelica. Un disco diverso, anche più impegnativo, che sfrutta gli spazi per il suono, accentuando la ricerca e cercando di uscire completamente dai parametri della normalità. Brani lunghi, improvvisati, meditati, con ricerche sonore e risoluzioni innovative.Con la partecipazione di membri di Comets On Fire, Badgerlore e di Charlie Saufley, leggenda psichedelica in quel di San Francisco.

Sonny and The Sunsets sono un quartetto rock e pop from San Francisco. Il power pop sound dei Rockpile ma anche dei primi Modern Lovers di Jonathan Richman. Ma Sonny and the Sunsets vanno anche più avanti, mischiano Bob Dylan con una visione molto cinematografica dei testi, dando luogo ad un suono piacevole e diretto, contaminato dalla varie influenze e, al tempo stesso, personale nella struttura. Ballate limpide, canzoni dirette, chitarre in gran spolvero.

Melissa McClelland e Luke Doucet, uniti nella vita, hanno deciso di mettersi assieme anche a livello artistico. Questo è terzo disco che fanno come Whitehorse, ma è il primo che ha un forma più rock. I primi due erano decisamente folk, Qui invece le canzoni hanno una struttura elettrica e la bella scrittura di Doucet, giù molto bravo da solo, si compendia molto bene con la voce e le ballate che firma sua moglie. Il disco ha ricevuto grandi critiche oltreoceano e, in Canada, è entrato addirittura nelle classifiche di settore. Da rivalutare.

Una band giovane, sono tutti sotto i 21 anni, che arriva dalla Pennsylvania. Un rock classico, chitarre e chitarre, venato di blues. diretto, irriverente, ma pieno di energia. Non appartengono a nessuna corrente e si sono fatti notare già con il loro esordio di un paio di anni fa. Ma, proprio con questo disco, riviste di settore come Pitchfork ne hanno parlato molto bene, destando l'interesse del pubblico. Sicuramente si elevano dalla massa.

Dopo l'ottimo Good Luck che ha conquistato nuovi fans,sia in Usa che qui da noi, i bostoniani Girls Guns & Glory danno alle stampe un disco dal vivo che, per chi li conosce, è una sorta di consuetudine.Infatti, da diversi anni a questa parte, i Girls Guns & Glory sono soliti passare la sera di capodanno suonando canzoni del grande Hank Williams.Questo CD ci presenta la loro recente esibizione, fatta di chitarre, amore ed Hank Williams. Classici come Jambalaya, I Saw The Light, I'm So Lonesome I Could Cry, Your Cheatin' Heart, Hey Good Lookin' rifatti in modo rock, ma con grande, grandissimo cuore.

Fermo da qualche anno, Perkins torna con un disco carico di rock e di belle canzoni. Il disco è stato concepito e prodotto dallo stesso Perkins, e registrato con l'aiuto di amici e collaboratori come Nick Kinsey e Wyndham Boylan-Garnett.
Il risultato è un album fresco, che suona come lo stesso autore vuole che suoni. Rock and roll allo stato puro, chitarre libere ed una manciata di canzoni degne di tal nome.

Jack Ladder è australiano, ha una voce quasi baritonale. Cantautore, ma anche rocker, ha già una buona carriera in patria. Esordisce invece in Usa con questo album, via Fat Possum, a cui partecipa in veste di ospite la brava Sharon Van Etten. Ladder ed i suoi Dreamlanders fanno del rock, con canzoni forti ed intense, che mischiano attualità ed influenze musicali ad ampio raggio, humor a sagaci osservazioni sul quotidiano.

Band inglese, al secondo disco, molto ben criticata dalla stampa d'oltre manica. Fanno un cocktail di echi pink floydiani e psichedelia, uniti ad una solida dose di space music e fascinazione elettronica. Unici nel loro genere.

CD / DVD (Area 0). Incredibile jam session, registrata dal vivo alla Royal Albert Hall nel 2012. Con Ian Paice (Deep Purple) che dirige un plotone di musicisti. Alice Cooper, Brian Auger, Brian May. John Paul Jones, Uli Jon Roth, Mark King, Sandi Thom, Bruce Dickinson, Alfie Boe e molti altri.

Canadese, Amelia Curran non è certamente nuova per il nostro pubblico. Cantautrice solida, legata ai diritti civili, sostenitrice di cause giuste, è molto forte nella parte testuale, sorretta anche da colleghi/ amici che le danno una mano sostanziale. They Promised You Mercy mette a confronto Amelia con una bella serie di sidemen e musicisti canadesi che danno al suo disco un suono più aduito ed una forma decisamente più piocevole. Gente come Martin Tielli, William Carn, Gene Hardy ed Aaron Davis, che abbiamo sentito in decine e decine di dischi.

Thomas Anderson Brosseau non è nuovo sulle scene rock: arriva dal Nord Dakota ed ha già registrato diversi dischi a suo nome. Interessante dal punto di vista musicale, Brosseau ha dalla sua una forza non comune nelle liriche: profondo e pungenti, dimostrazione di una solida formazione letteraria e di un profonda preparazione a livello di scrittura.North Dakota, Tom Brosseau, Grass Punks alcune delle sue opere precedenti.

Dopo avere esordito con Let Down, un disco che in patria ha ricevuto critiche molto positive, la figlia di John Hiatt, Lilly, prosegue la sua avventura solista. Royal Blue è un disco, elettrico come il primo, musicalmente più aperto. Non va sulle orme del padre, nè potrebbe, ma cerca con personalità di muoversi in ambito musicale più consono ai suoi mezzi. Dotata di una buona voce, Lilly fa della sana musica rock, che trae ispirazione da un certo folk rock di matrice texana, ma anche dal rock tipico del Pacific Northwest. In questo è aiutata dalla produzione di Adam Landry (Deertick, Diamond Rugs, T. Hardy Morris).

Già leader dei Sea of Cake, Sam Prekop sta studiando, da qualche anno a questa parte, la sintesi modulare. Usando chitarre e tastiere riesce a creare dei suoni che filtra poi in un sintetizzatore, riuscendo a creare delle melodie decisamente innovative ed intriganti. Questo nuovo lavoro è una sintesi di ricerca melodica affascinante.

Bocephus King, poeta, songwriter trasognato, musicista originale, ci propone il suo nuovo disco. E, come gli succede da sempre, fa una cosa diversa. Qui mischia folk e rock, Dylan e Cohen, atmosfere notturne speziate da sonorità calde. Ed una manciata di canzoni di spessore, rese ancora più affascinanti da una base sonora ricca con violino e steel guitar, setar persiano e chitarra elettrica, flauto e pianoforte.

Sono texani ma, al contrario di gran parte dei loro conterranei, fanno una musica comoletamente diversa. Rock, filtrato con musica nera, psychedelia, intuizioni hard. Un suono trasversale, che attraversa la musica in modo decisamente nuovo. Niente di risaputo e, anche se sono di base ad Austin, hanno ben poco a che vedere coi musicisti locali. Li aiutano, in questo secondo album, glorie locali come Curtis Roush [guitar, vocals], Jack O'Brien [bass, vocals], Joseph Mirasole [drums ). Il mastering è opera dello specialista Greg Calbi ( Tame Impala e War on Drugs, tra gli altri).

Will Butler degli Arcade Fire, esordisce come solista. Will, che è l'autore di buona parte delle canzoni dei Fire, torna al rock, al suono di inizio carriera, con un disco composito, elettrico, potente, che richiama i migliori Arcade Fire, certamente non quelli danzerecci e piuttosto gonfi del recente Reflektor. Canzoni come Take My Side, What I Want, Witness sono sintomatiche in questo senso. Bentornato, mr. Butler.

Originari di Houston, Buxton sono una band rock, con forti radici texane ed elementi southern rock, in decisa ascesa. Il precedente lavoro, Anithing Here Seems Strange, li aveva fatti notare alla critica ed aveva fatto vincere alla band due Houston Press music awards, come band dell'anno. Il nuovo disco, in cui la figura del leader, Sergio Trevino (figlio di Rick Trevino) è sempre più importante (per via della voce particolare), può portare alla band molti nuovi fans.

Trio blues rock che arriva dal Kansas, una terra non molto musicale. I Midnight Ghost Train mischiano blues duro, southern rock con influenze hard, in un pampleth sonoro abbastanza personale. Radici solide, rock scuro e grezzo, voce forte. Midnight Ghost Train sono solo al terzo disco, ma sono giù dei veterani.

Nuovo album per la formazione di Scott McCaughey, una veterana nell'ambito del mercto indie rock. Questa volta il collettivo power pop comprende gente del calibro di Jeff Tweedy, Peter Buck e Ian McLagan. Contiene una bella versione di My Generation, proprio quella degli Who.

Joe Pug è un cantautore, nel senso più puro del termine. Ha iniziiato ad andare in giro solo con la sua chitarra e la sua musica, con un paio di EP come bagaglio. Poi, via via, ha registrato dei dischi, spostando il suo asse sonoro sempre più verso il rock. Balladeer, non rocker, Pug è comunque un cantautore vero, tra i migliori della nuova genrazione americana. Questo nuovo lavoro, elettrico, lo vede a contatto con gente come Pat Sansone ( Wilco ) ed altri sidemen di Chicago.

Al secondo lavoro, gli italiani Sugar Ray Dogs mostrano già di avere capito cosa si deve fare. Il disco che, rispetto all'album d'esordio, ha una struttura più solida e canzoni migliori, ha dalla sua anche il contributo di musicisti del calibro di David Hidalgo ( Los Lobos ), Joel Guzman e Patricia Vonne. Ballate desertiche, qualche reminiscenza waitsiana, e una serie di canzoni bruciate dal sole, insaporite da note speziate, rese ancora più intriganti dal contributo dei suddetti musicisti.

Interessante cantautore al suo esordio. Scrittura limpida pop - rock anni settanta Con Tim Buckley ma anche Harry Nillson e Fred Neil nel dna compositivo. Un musicista controcorrente che mischia arte e mestiere, ma che scrive materiale diverso, con forti richiami ai classici anni settanta

Seth Avett, il maggiore dei fratelli, e la cantante Jessica Lea Mayfield uniscono le forze per un disco inatteso: un tributo allo scomparso Elliot Smith. Un atto d'amore, verso un cantautore molto cultizzato, ma ignorato dal grande pubblico. Seguendo una propria estetica folk i due ragazzi del Sud giocano molto sulle armonie vocali, seguendo i dettami di Gillian Welch e David Rawlings, e rileggono le ballate di Smith in modo scarno ma con indubbia personalità.

From The Hills Below The City aveva rivelato al mondo la band di Matt Myers e Katie Toupin. Una band che arrivava dalla profonda provincia americana, ma con radici salde, legate al songwriting più puro, quello che risponde a nomi come The Band, Van Morrison, Bob Dylan, per citare i più significativi. Little Neon Limelight conferma tutto quanto era stato scritto, e mette in luce un songwriting ancora migliore.Degni eredi di chi vogliono rappresentare, gli Houndmouth sono uno dei gruppi di punta del suono Americana.

Nuovo lavoro come solista per l'ex frontman dei Poco. Sono anni che Richie ormai lavora fuori dalla band, ma questo è forse il suo primo disco (dopo Heartbeat of Love) in cui richiama palesemente quel sound. Sonorità country rock, bell'uso di voci, un manciata di canzoni solide. Non per nulla sono della partita anche Neil Young, Kenny Loggins e Keb' Mo'. Reperibilità difficoltosa. Edizione Usa.

Modern Grunge Fuzz Pop with 60’s aura. Così definisce lo stesso Gabbard la sua musica. Chi è Andy Gabbard?. Il leader di una delle formazioni emergenti di sixties sound, garage e psichedelia della attuale scena Usa: i Buffalo Killers. Gabbard non fa altro che dare seguito al suono della sua band con una manciata di canzoni solide, decise, ben costruite. Modern Grunge Fuzz Pop with 60's Aura, decisamente chiaro il messaggio. La prima tiratura del CD contiene quattro canzoni dal vivo, come bonus.

Non ci sono più nè la Warner, nè Dan Auerbach, dietro al nuovo lavoro dei fratelli Orral. Jeff The Brotherhood, band che proviene da Nashville ma che non fa country, questa volta conta della partecipazione di Ian Anderson, Jethro Tull. Classic rock, accenni psichedelici, un tocco garage e chitarre in evidenza. Rockin' the country.

Il nuovo album della band di Jon Spencer.

Duo folk rock, relativamente nuovo sulle scene, scoperto e prodotto da T-Bone Burnett. E già questo fatto è una garanzia di qualità. Sarah Zimmerman e Justin Davis mettono sul piatto delle belle armonie vocali, un songwriting onesto ed un modo di suonare decisamente innovativo. Se ci ha messo le mani T-Bone, bisogna sicuramente dargli un ascolto.

Nuovo lavoro per il cantautore canadese, a due anni di distanza dal precedente.Sexsmith mantiene la sua vena intima, personale, distaccata, molto cantautorale. Vena che gli ha conquistato la stima di gente del calibro di Elvis Costello e Paul McCartney. L'edizione in CD ciontiene due canzoni in più. tra cui la cover di un brano di Doug Sham: Is Anybody Going to San Antone ?

Il nuovo album dell'ex Roxy Music, 2015

Band canadese molto seguita. Fermatisi nel 2003, hanno ripreso nel 2010 conquistando ancora più adepti. Depositari di un suono psichedelico / progressive, mischiano rock con elementi musicali classici e persino di avant garde. Originali, diversi, sono una band che si è conquistata uno spazio grazie ad un suono fortemente personalizzato.

Nuovo lavoro, è il decimo disco a suo nome, per un autore in continua evoluzione. Debitore al suono Americana, Hoge ha sempre mischiato, e con sagacia, rock e radici. Ora sta a Nashville e, proprio in questo disco, si fa aiutare ( nello scrivere le canzoni ), da autori del luogo ( Gary Allan, Chris Stapleton su tutti ), per portare a termine un disco di ballate rock esemplari

Nel 2014, complice il fatto che avevano alcuni concerti nella capitale inglese, gli Umphrey's McGee hanno approfittato del tempo libero e sono andati a reghstrare nei mitici studi di Abbey Road. Hanno ripreso dei brani propri, li hanno riarrangiati per l'occasione in versione quasi unplugged, hanno messo anche in pista una serie di brani nuovi ed alcuni di cavalli di battaglia spesso eseguiti Live ma mai incisi in studio, come No Diablo e Cut The Cable. Un'occasione importante per la band ed una visualizzazione completamente diversa del loro repertorio.

Il nuovo album della band di John Popper, 2015. Un disco che passa dal rock all'hip hop, dal country al reggae, con ospiti di vario genere: Thompson Square, Plain White T's, 30H!3, Hanson, Jewel, Secondhand Serenade, JC Chaser, Bowling For Soup, New Hollow e Thomas Ian Nicholas.

Era dal 2008, da That Lucky Old Sun, che Brian Wilson, unico leader dei Beach Boys, non faceva un disco nuovo. E' vero, nel 2012 c'era stata la reunion della band ( That's Why God Made The Radio ) ma, a parte questo disco, Brian era inattivo da anni. No Pier Pressure è un album molto classico ( c'è solo un brano che stacca), con il nostro alle prese con del materiale molto Beach Boys Style. Armonie vocali superbe, una manciata di canzoni di indubbio spessore e la partecipazione di Nate Ruess, She & Him, Kacey Musgraves, Al Jardine, Blondie Chaplin, David Marks e Mark Isham. De Luxe edition

2 CD / DVD. Nel 2014 gli Eels hanno intrapreso un tour molto ambizioso: 53 date a livello mondiale, dove hanno toccato le città più importanti, ma anche le hall più belle. Non poteva mancare la Royal Albert Hall, location storica di Londra, dove hanno dato uno dei loro migliori concerti. 28 canzoni, che appaiono sui due CD e sul DVD, con classici a go-go ma anche belle sorprese. Cinque i membri della band, che suonano una valanga di strumenti, ed il risultato va al di là di ogni più rosea aspettativa.

Folksinger oscuro, originario di Nashville, Stone Jack non ha nulla a che vedere con il luogo in cui vive, ma fa musica che si sipira ai suoi eroi: Will Oldham, Mark Lanegan, Leonard Cohen, Iron & Wine. Love & Torture arriva dopo mesi di lavoro assieme al produttore Roger Moutenot (Yo La Tengo, Sleater-Kinney) ed è una sorta di miracolo, visto che l'autore ha rischiato di morire non una, ma ben due volte. Infatti in Usa dicono che è un sopravvissuto. Comunque sia, la sua musica musica è molto intensa e caratterizzata.

Era da un pò che Josh Rouse, un tempo tra i nostri favoriti, non faceva un buon disco. Ma questa volta, grazie anche alla produzione di Brad Jones ( Justin Townes Earle, tra gli altri) ma anche ad alcune canzoni peso, Rouse ha colpito nel segno. I testi sono seri, legati ai problemi della vita, alla moralità, alla quotidianità, mentre la musica è ben costruita, con melodie solide. Rouse aveva solo bisogno di maggiore attenzione, questa volta l'ha avuta.

Come la prima volta. Il cantautore newyorkese (Clarence è di Brooklyn) torna alle sue origini con questo nuovo album in cui evidenzia la sua ispirazione roots. Con la produzione esperta di Tom Schick (Wilco, Norah Jones, Ryan Adams, She and Him) e con l'aiuto di musicisti come Pat Sansone dei Wilco e Joe Adamik di Iron and Wine, oltre ai mitici Blind Boys of Alabama, confeziona un disco di tutto rispetto.

Kurt Neuman ed i suoi giovani amici (questa formazione) portano avanti, con molto vigore ed orgoglio, quella che la band orginale aveva iniziato più di trenta anni fa. Rock e radici, ballate e brani più elettrici, nella classica tradizione che ha reso celebre l'heartland rock. E non hanno mai tradito le attese.

I Damnwells sono una indie band abbastanza nota all'inizio del nuovo millennio.Si sono riformati per incidere questo nuovo album, facendosi aiutare dai fans, registrato con la formazione originale: Alex Dezen (voce, chitarra e piano), David Chernis (chitarra solista), Ted Hudson (basso), Steven Terry (batteria). Rock, legato alle radici, con influenze blues ed anche southern rock. Al tempo andavano in giro spesso assieme ai Whiskeytown di Ryan Adams.

Il nuovo album della band inglese. Conor O’ Brien, da classico one band band, suona tutti gli strumenti. Canzoni melodiche, come scrive l'inglese Mojo: songs in a beautifully sparse, spacious, intimate, acoustic-leaning fashion.

2 CD / DVD. Status unplugged, Live al Roundhouse.

Nuovo album per la band che, orfana di Natalie Merchant, continua a fare musica di qualità. John Lombardo, diventato leader, ha assemblato un disco molto interessante. Infatti in questo nuovo lavoro la band mette a punto un progetto molto ambizioso, quello di interpretare la musica folk delle isole britanniche. Canzoni come She Moved Throught The Fair, Carrickfergus, Wild Mountain Thyme ed altre undici.

Southern band, originaria della Florida. Fall to June, qui al loro esordio, mischiano un suono ruvido, talvolta quasi hard, con le sonorità tipiche di una band sudista. Due chitarre, canzoni anche lunghe, per un disco che accontenterà chi ama questo tipo di suono.Southern rock is back again.

Quintetto newyorkese sulla scena dalla fine del 2009. Hanno qualche disco al proprio attivo, tra cui l'interessante Ride on The Train ed il tributo ai Velvet Underground Gets Loaded. Ma proprio con questo nuovo album, 3 Shots, mostrano di essere ulteriormente in crescita. Il loro rock, disincantato, contiene garage e psichedelia, ma anche rock classico e blues e, malgrado le varie influenze, suonano personali. In questo album c'è persino dell'alternative country, in un duetto con Nikki Lane ( Highway One ), oppure dei richiami sixties, sopratutto nel brano Rain Dance, sviluppato sulla una base di una canzone di Bo Diddley.

Quinto lavoro per Deb Talan & Steve Tannen. La sera che si sono incontrati, hanno cominciato subito a scrivere canzoni assieme ed hanno formato The Weepies. Band californiana, stile Fleetwood Mac anni settanta. Belle armonie vocali, canzoni cristalline in classico stile folk rock. In questo album sono aiutati da musicisti di tutto rispetto come Pete Thomas e Steve Nieve ( Costello's band ), Rami Jaffee, Tony Levin, Matt Chamberlain ( Pearl Jam ) etc.

Uscito più di un anno fa, questo disco sta cominciando a rendere celebre il suo autore. Amante delle bellezza, sia artistica che paesaggistica. Carey fa dei ritratti in musica. Ma le sue canzoni sono veramente affascinanti. Infatti questo album, che trae ispirazione dai libri di John Muir, travalica il semplice rapporto autore/ opera, per dare all'ascoltatore qualche cosa di diverso, di nuovo. Una fascinazione da cui è difficile rimanere esenti.

Torna Nicky Bluhm, sempre accompagnata dalla sua band, i Gramblers. Bluhm è una delle figure principali della nuova ondata nel suono americana. Amata dalla rivista No Depression, la Bluhm mischia rock e radici in modo brillante, toccando le corde giuste, aiutata anche da un voce forte e ben strutturata. Loved Wild Lost è il nuovo lavoro, dopo il disco omonimo, edito nel 2013.

Vi ricordate di Willie Sugarcapps, un bel disco di New Orleans sound e dintorni ( con Grayson Capps, Will Kimbrough ed altri ) uscito un paio di anni fa ? Beh, tra altri, proprio per via del Sugar, c'erano anche Anthony Crawford e Savana Lee ( che si esibiscono con il nome Sugarcane Jane ). Non sono al primo disco, ma fanno bella musica, mischiando folk e blues ed hanno dei punti in comune con Willie Sugarcapps. Nella Gulf Coast region hanno un culto molto radicato e per questo nuovo album si sono affidati alla produzione esperta di Buzz Cason. Tutto da scoprire.

Jimmy La Fave, texano, non ha mai fatto un disco così bello. Sono anni che sta sulla breccia, che fa buona musica, ma un disco di questa qualità, così ispirato, non lo aveva mai fatto. Dylaniano sino al midollo (e qui c'è una versione di Queen Jane Approximately da urlo), La Fave ha raggiunto un notevole equilibrio anche come compositore. In questo nuovo lavoro, La Fave ci regala una serie di ballate splendide, tutte giocate sulla sua voce particolare e sull'uso continuo del pianoforte (Radoslav Lorkovic) che diventa in pratica una seconda voce. C'è anche una bella rilettura di Journey Through the Past di Young. Un disco magnifico, tra i più belli di quest'anno. Copia non sigillata.

Negli anni settanta, Andrew Gold era discretamente popolare. Faceva parte di quella cerchia di musicisti sud californiani, a cui faceva capo Linda Ronstadt. Bella voce, Gold aveva scritto anche diverse canzoni. Ora ci siamo un pò dimenticati di lui ( è morto nel 2011 ), ma la Omnivore, specializzata in ristampe scelte, mette sul mercato questo concerto, la data finale del suo tour del 1978, registrato al Roxy Theater di Los Angeles. Gold esegue 14 canzoni, tra cui qualche cover, come l'inossidabile Roll Over Beethoven.

Ne è passato di tempo da OKonokos, il doppio dal vivo che li aveva rivelati al mondo intero, dopo che la stampa, sopratutto inglese, aveva cominciato a magnificarne le gesta, tramite i primi dischi in studio. La band di Jim James non ha cambiato pelle, ma il suono. Oggi hanno un sound che è molto simile al recente disco solista di James, meno rock che in passato, anche involuto se vogliamo. Eppure sono diventati più famosi.
Versione Deluxe con 4 tracce aggiunte.

Hanno esordito due anni fa con un disco strano ma originale, dove confluivano vari stili musicali: rock, southern, psichedelia, progressive, musica orientale, hard rock. Ora, con questo secondo lavora, sterzano decisamente verso la normalità. Infatti il nuovo album, registrato in Louisiana, mostra una serie di ballate rock di indubbio spessore, con speziature southern rock, dove il blues va a braccetto con la psichedelia. Se ne è andata la componente hard, a favore di una ricerca melodica molto più approfondita

CD/ DVD. John Lodge Moody Blues, torna in sala di incisione per un disco nuovo di zecca. Partecipano all'album: Mike Pinder,Ray Thomas ( entrambi Moody Blues ), quindi Chris Spedding, Gordon Marshall, Alan Hewitt e Norda Mullen. Edizione limitata che contiene un DVD con materiale girato durante le sedute di incisione ed anche una breve intervista con l'autore.

Questo è il disco finale dei Brown Bird, il duo folk rock formato da David Lamb e MorganEve Swain, marito e moglie. Lamb è morto, dopo avere combattuto più di anno contro la leucemia. La moglie ha terminato il disco. Sesto disco per il duo, più ispirato e forte dei precedenti, più rock, più elettrico, con Lamb che sente la vita scivolare via, e lui che gli si aggrappa disperatamente, mentre MorganEve lo aiuta in ogni modo. Bello e disperato.

Molto popolare nei settanta, sia come solista che come co leader (Souther-Hillman -Furay Band) JD Souther è tornato sulle scene nel 2008. Questo nuovo lavoro, prodotto da Larry Klein (ex marito di Joni Mitchell e produttore per gente del calibro della stessa Mitchell, Madeleine Peyroux, Tracy Chapman ed Herbie Hancock, tra gli altri) mischia il classico suono sud californiano con ballate notturne e sofisticate. Un ritorno atteso.

CD / DVD. Molto atteso,ecco il nuovo album di Paul Weller. Il debutto su Parlophone viene definito dallo stesso Paul Weller:" Una delle cose migliori che ho mai fatto. Un disco diverso, non solo dal mio materiale, ma anche rispetto a tutto quanto c'è attorno in questo momento. Lo definirei musica del 21° secolo ". Saturns Pattern contiene dei brani già definiti dei classici, per quanto riguarda Weller: White Sky, Saturns Pattern e Going My Way. Almeno secondo la stampa inglese (Mojo e Uncut). Il DVD contiene dei promo video e scene registrate in studio durante l'incisione del disco.

Già Kopecky Family Band, i ragazzi sono al secondo disco. Sono meno Family e più band, con un suono più decisio, tra folk e rock, tra antico e moderno. Si ispirano agli Avett Brothers, ma anche ad altri formazioni dal suono più rock, come gli Arcade Fire pre Reflektor. Originali, personali, vitali, Kopecky sono una band che si apre a molteplici soluzioni e tutto va a vantaggio del disco, che risulta fresco, coinvolgente e pieno di inventiva.

Mystery Glue è il nuovo disco di Graham Parker assieme ai Rumour, dopo Three Chrords Good. Ed è un ottimo disco, superiore anche al precedente. Un disco di classiche ballate parkeriane, elettriche e sostenute da un'ottima band. Mystery Glue è forse più rilassato del precedente ma, sulla distanza e dopo numerosi ascolti, cresce, e molto. Anzi, sbilanciandoci un attimo, vorremmo dire che questo è uno dei dischi più belli di Parker. E,se non ci credete, ascoltate brani come Railroad Spikes, Flying Into London, Transit of Venus e Swing State. Un graditissimo ritorno.

Terzo album per la band psichedelica ma anche leggermente sperimentale, condotta da Ruban Nielson, frontman ma anche multi strumentista del gruppo. La band mischia un lavoro sui testi che riguardano le relazioni umane e riflette sui rapporti inter personali, gli amori ma anche le perdite, i momenti belli ma anche tristi. Il tutto riletto attraverso una musicalità complessa che mischia ricerche sonore con ampi spazi melodici, in un cocktail decisamente diverso da ogni altra band.

Taylor Goldsmith, dopo l'esperienza con i New Basement Tapes, torna alla sua band. E questo nuovo lavoro, grazie anche alla produzione di Dave Rawlings ( il partner di Gillian Welch ), potrebbe finalmente dare quell'input verso una maggiore popolarità, che la band si merita da tempo. Già il precedente lavoro, Stories Don't End, aveva aperto diversi orizzonti a Goldsmith e soci. Ma All Your Favourite Bands, grazie ad un suono ancora migliorato e ad una scrittura più aperta, ha tutte le carte in regola.Brani come Now That's is Too Late Maria, I Can't Think About it Now, Things Happen e All Your Favorite Bands sono qui a dimostrarlo.

Registrato negli studios di proprietà di Mitch Easter, con l'aiuto di Jeff Crewford, questo disco ci mostra il ritorno di Stamey alle sue sonorità più classiche, da rock and roll songwriter. Per accompagnarlo Stamey ha scelto il meglio nella fertile comunità di Chapel Hill: Tony Stiglitz, F.J. Ventre, Wes Lachot, Matt McMichaels, Eric Marshall (Let’s Active), Django Haskins (The Old Ceremony), l'amico Mitch Easter, ed ospiti quali Norman Blake (Teenage Fanclub) e Pat Sansone (Wilco).