
la mattina del 20 febbraio 1909 i parigini che leggevano "le figaro" ebbero la sorpresa di trovare un articolo dal titolo le futurisme, di filippo tommaso marinetti. cosi` inizio` l`avventura del futurismo, il primo movimento culturale globale, in cui confluirono artisti di ogni specie, pittori, scultori, architetti, poeti e musicisti. si riunivano a milano attorno al fondatore e nei loro incontri non mancavano gesti provocatori e persino risse per questioni culturali o ideologiche; i futuristi amavano il volo, la velocita`, il progresso e celebravano il coraggio, le belle idee per cui si muore, il patriottismo. il movimento, in realta`, duro` pochissimi anni, dal 1909 al 1915; la prima guerra mondiale, tanto auspicata come "igiene del mondo", lo distrusse, e non solo perche` molti suoi seguaci morirono volontari al fronte. negli anni successivi il futurismo si trascino` faticosamente, per iniziativa di marinetti, senza aver piu` la risonanza internazionale che aveva avuto sino ad allora e completamente inglobato nel regime fascista. seguendo la biografia di marinetti, questo libro ricostruisce la parabola di sant`elia, balla, boccioni, carra` e dei loro compagni, che in un tempo brevissimo segnarono la storia d`italia e d`europa.

il 24 dicembre 1828 carlo felice "per grazia di dio re di sardegna, di cipro e gerusalemme" decreta la costituzione di "un nuovo reggimento di dragoni... il quale portera` il nome di "dragoni di piemonte"". e l`atto di nascita del piu` decorato reggimento di cavalleria italiano, la cui storia e` stata ricostruita in questo libro attraverso documenti d`archivio e testimonianze. dalle guerre di indipendenza alla campagna di libia e poi ai fronti della grande guerra (i lancieri combatterono nell`epica battaglia di pozzuolo del friuli e a vittorio veneto) per arrivare fino alla campagna di russia, nel secondo conflitto mondiale. nel dopoguerra questo reggimento venne trasformato in unita` corazzata.


alla fine della seconda guerra mondiale, almeno 4 milioni di soldati tedeschi furono tenuti prigionieri all`aperto, in campi recintati dal filo spinato ma senza alcuna protezione, con poco cibo e poca acqua, o niente del tutto: questo accadde in germania ad opera degli americani nella zona da essi occupata e duro` per molti mesi dopo la fine delle ostilita`. l`esercito francese, che ricevette circa 630.000 prigionieri dagli americani per servirsene come manodopera in riparazioni di guerra, fece loro patire la fame e li maltratto` a tal punto che non e` esagerato calcolare una cifra di 250.000 morti causati dalle pessime condizioni in cui gli uomini furono tenuti. per quanto riguarda i campi americani, non e` azzardato supporre il decesso di 750.000 prigionieri. per la maggior parte si trattava di soldati della wehrmacht arresisi dopo l`8 maggio 1945, ma fra loro c`erano anche donne, bambini e anziani. queste morti furono catalogate come "altre perdite". per scrivere questo testo, pubblicato per la prima volta alla fine degli anni ottanta, l`autore ha intervistato centinaia di ex prigionieri, guardie e ufficiali, raccogliendo migliaia di testimonianze e di documenti tratti dagli archivi di parigi, londra, coblenza, washington e ottawa.











il 9 settembre 1943 la corrazzata roma, nave ammiraglia della marina militare italiana, venne affondata da aerei tedeschi mentre navigava nelle acque della sardegna. morirono 2 ammiragli, 86 ufficiali e 1.264 uomini d`equipaggio. l`autore di queste pagine, ufficiale della roma, svela inquietanti retroscena politico-militari di quel tragico episodio. l`affondamento della roma non fu solo un deliberato atto di vendetta dei tedeschi per il
















in guerra da anni contro chiari e goldoni, nel 1761, carlo gozzi scende in campo direttamente, come autore di teatro, riproponendo sui palcoscenici le maschere della commedia dell`arte e la recitazione all`improvviso. con le "fiabe teatrali" accetta la sfida di mettere alla prova del pubblico la sua concezione teatrale: egli opponeva infatti al realismo della rappresentazione della societa` borghese veneziana di goldoni un teatro di fantasia e di immaginazione. il successo e` grande e sbaraglia gli avversari. rispetto alla novita` goldoniana, nelle fiabe sembrerebbe prevalere un`ipotesi drammaturgica anacronistica, imbastita a difesa di una commedia dell`arte giunta ormai al suo epilogo.




e` la rievocazione delle ultime battaglie combattute nel deserto egiziano fra il luglio e il novembre del 1942 e il drammatico racconto di un piccolissimo reparto di artiglieri carristi, qui menzionati con i loro nomi veri. l`autore comandava la prima batteria del dliv gruppo semoventi da 75/18, in forza al 3. reggimento articelere "duca d`aosta" della divisione corazzata "littorio". con esso partecipo` a tutte le fasi delle varie offensive e controffensive in quell`estate e in quell`autunno, e in particolare alla "piccola" e alla "grande" battaglia di el alamein.




sulle vicende della marina militare italiana durante l`ultimo conflitto molto e` gia` stato scritto. ma in queste pagine l`autore fornisce informazioni di prima mano sullo stato d`animo dei marinai e documenta come la regia marina non rimase inattiva, anzi, cerco` sino all`ultimo di alleviare le sorti della monarchia e del paese. il libro ruota intorno all`episodio dell`affondamento della corazzata roma all`indomani dell`armistizio, a opera degli aviatori tedeschi.

l`amore contrastato fra vinicio, giovane patrizio romano, e licia, figlia di un re barbaro condotta in ostaggio a roma ancora bambina e cresciuta in una famiglia convertita al cristianesimo, e` il filo conduttore di questo romanzo storico. l`azione si svolge nella roma imperiale, all`epoca di nerone. accanto alla rigorosa ricostruzione storica si affiancano temi tipicamente romantici, come la lotta fra il bene e il male e l`esaltazione delle tradizioni patrie.

la recente apertura degli archivi segreti americani ha sollevato il velo di silenzio steso per cinquant`anni su una pagina della guerra partigiana, essenziale alla comprensione del problema politico della resistenza sulla linea gotica. la consultazione della documentazione finora inesplorata ha consentito di ricomporre la rete degli agenti infiltrati dall`oss (il servizio segreto americano) nell`italia centrale e di documentare l`esistenza fra essi di una catena di agenti comunisti, sia americani sia italiani. sullo sfondo di questa realta` un gruppo di uomini, i patrioti dell`xi zona "pippo", cerco` di opporsi alla politicizzazione integrale della resistenza, creando un`organizzazione prettamente militare.


nella collana "invito alla lettura", una monografia critica dedicata a queneau. si analizzano (secondo la scansione tipica di questi volumetti) vita, singole opere, temi e motivi, repertorio della critica. con il corredo di aggiornate bibliografie e indici (dei nomi e delle opere).


















a 25 anni di distanza una verita` sconcertante sul 25 luglio 1943. la responsabilita` di aver voluto la caduta di mussolini risale al fuhrer del terzo reich. obiettivo che venne conseguito con un ultimatum di hitler diretto al re d`italia: o abbandonare il suo primo ministro o subire l`occupazione di roma da parte della wehrmacht. la decisione di piegarsi all`ultimatum fu presa dal sovrano in perfetto accordo con lo stesso mussolini nel pomeriggio del 15 luglio.






conrad aveva in mente un racconto breve, basato sulla figura di un reietto, protagonista di un episodio avvenuto realmente nel 1880: il vile abbandono, da parte dell`equipaggio, di un piroscafo apparentemente in procinto di affondare mentre trasportava un gruppo di pellegrini musulmani diretti alla mecca. ma poi la materia gli cresce fra le mani e il risultato fu questo romanzo affascinante e complesso, centrato sul tema di colpa e di espiazione. nella prima parte dell`odissea esistenziale jim, oppresso dal rimorso per avere infranto il codice d`onore del gruppo a cui apparteneva, si autoesclude dalla cerchia dei suoi simili, cerca di cancellare la propria identita` e accetta i lavori piu` umili nei porti orientali, abbandonandoli ogni volta che il suo come viene ricollegato a quello della nave da cui e` saltato, precipitando in un abisso senza fondo. nella seconda parte, approdato in un remoto villaggio fluviale del borneo, grazie al suo coraggio jim riesce a rifarsi una vita e una reputazione, gode dell`amicizia e del rispetto degli indigeni e scopre l`amore in una fanciulla, jewel. ma la felicita` e` destinata a durar poco: un diabolico avventuriero inglese si insinua nel paradiso terrestre di jim e attacca il villaggio per saccheggiarlo; dopo averlo fermato, jim lo lascia ingenuamente libero, fidando nella sua parola di



martin eden, sbarcato da un lungo viaggio, incontra ruth morse donna colta e ricca, di cui si innamora e che decide di educarlo. il marinaio incomincia a scrivere i primi racconti, lavorando duramente per sopravvivere, ma il successo non arriva. martin, dopo aver partecipato ad un comizio socialista, viene notato dalla stampa e i genitori di ruth impongono la rottura del fidanzamento. da quel momento ha inizio pero` il suo successo come scrittore. martin si trova ricco, famoso e solo. distribuisce i suoi soldi tra quanti lo hanno aiutato, respinge un tentativo di riconciliazione di ruth e si imbarca per i mari del sud. sulla nave si scopre pero` estraneo anche a quel mondo e una notte si getta in mare.










