









troviamo giovanni bilob a roma in una torrida giornata estiva. accompagna la figlia che sceglie l`abito di nozze; ma e` distratto, e segni vaghi ma sempre piu` insistenti sembrano voler distoglierlo dal suo presente. decide quindi di fare il viaggio di ritorno a frosinone da solo, in treno, mentre i segni si precisano grazie ad un incontro. piu` tardi, alla cerimonia, conoscera` angelica, sirena del lago e punto di incontro di tradizioni e pensieri diversi. e nella notte che entrambi li avvolge, saranno incantamenti e malie, corpi di luce e animali fantastici, una terra dal respiro sconosciuto eppure finalmente familiare che giovanni bilob riconoscera`, di immagine in immagine, come quella del suo passato.

l`italia di questo racconto e` apparentemente quella pittoresca, stereotipo comodo che james usa per innestarvi una storia che prende poi i risvolti del mistero e dell`angoscia. l`ingenuo contadino da cui l`astuto inglese, protagonista della storia, comprera` a prezzo irrisorio un monile inestimabile, trovera` modo di insinuarsi ossessivamente nella vita dell`altro, sottraendogli infine la donna che ama. se il gesto iniziale dell`acquisto del monile e` profanazione di un universo, il suicidio del protagonista, che james non chiarira` mai fino in fondo, ma di cui siamo informati all`inizio del racconto, riporta quell`universo alla sua misteriosa innocenza.





































































