
due storie scorrono e si intrecciano su due piani diversi: una vicenda reale, ambientata nel sudamerica della guerriglia, e una vicenda fantastica, cinematografica, sullo sfondo di una hollywood anni trenta. anita, una donna fuggita dall`argentina e ricoverata in un ospedale a citta` del messico, e` la protagonista della prima. la "donna piu` bella del mondo" e` il personaggio dell`altra storia, proiettata in una dimensione favolistica, fra avventure di spie e splendori kitsch.

alla caduta del muro di berlino theo wuttke, meglio conosciuto come fonty per la sua ammirazione per lo scrittore ottocentesco theodor fontane, e` tra coloro che osserva scettico il susseguirsi degli eventi. grazie all`identificazione con il suo autore preferito, theo diviene un testimone informatissimo della storia tedesca, da federico il grande a helmut kohl. dall`accostamento di insoliti percorsi personali risulta un panorama di duecento anni di storia tedesca, con cui grass guida il lettore verso l`essenza stessa della germania.

mayta e` il nome del presunto eroe di un velleitario golpe trockijsta che vargas llosa immagina essersi svolto nel 1958 in america latina. a meta` del novecento, in quei paesi, fra avventurieri e idealisti, la liberta` stava sempre a un tiro di schioppo. e per conquistarla la via rivoluzionaria sembrava la migliore. in questa ricostruzione, vargas llosa ci fa ripercorrere la vita dei diversi personaggi attraverso le testimonianze dei loro conoscenti e il confronto, a posteriori, di questi racconti con la realta`.

nel paesaggio americano i luoghi si dilatano a dismisura, le stagioni si susseguono come incognite di cui non c`e` precedente memoria, mentre distanze, impossibili da coprire, portano alle tentazioni della carne e dello spirito, fra esorcismi, identificazioni e false ansie religiose. sotto le arcate di un`universita` che la protagonista chiama confidenzialmente aubrey (come un essere vivente, ambiguamente amico), il filo d`amore che lega linda a un grande studioso si fa sempre piu` esile, assottigliato da un senso di colpa che invece ingigantisce senza fine. con un`introduzione di enzo golino.

un ottocentesco quartiere di budapest divenuto ghetto: questo e` l`ottavo distretto; e qui due giovani gemelli, giorgio e nicola pressburger, vivono la loro infanzia, tra personaggi, eventi e atmosfere cosi` indimenticabili che i fratelli, diventati adulti, sentono il bisogno di raccontarli. e cosi` in questo libro rinasce il ghetto brulicante di persone e di commerci, in una sinfonia piena di fascino, ironica e nostalgica. dal bizzarro leuchtner al truffatore tibo, di strada in strada, di racconto in racconto, si aggiunge un prezioso tassello di una storia piu` ampia, di una realta` umana e sociale, storica e culturale destinata a risolversi in una tragedia i cui superstiti si sarebbero dispersi in tutto l`occidente.

uno scrittore si aggira per la provincia argentina e nella mente gli si va componendo un romanzo inaspettato e fantastico. come sempre in soriano il viaggio assume la valenza di un segno, di un paradigma e ai sofferenti ricordi personali si mescolano quelli patinati e rassicuranti di greta garbo e clark gable, di ava gardner e gary cooper.

il "pasternak di ripellino" che questo volume ripropone, completato dal testo russo a fronte, e` ormai un classico delle traduzioni d`autore novecentesche. la selezione di ripellino si orienta non tanto verso gli esordi cubofuturistici o l`epica dei grandi poemi, ma focalizza l`eccezionale intensita`, volendo usare le sue stesse parole, di un "poeta terrestre, avido di assaporare le suggestioni del mondo, pieno di aperta gaiezza e di slancio vitale." introduzione e traduzione di angelo maria ripellino, integrate e commentate con un saggio di cesare g. de michelis. aggiornamenti biografici a cura di valeria ferraro.


"il racconto biblico in questo caso mette in scena il legame di una suocera e una nuora che non solo si amano e si rispettano, ma fanno a gara per aiutarsi e sostenersi, fedeli al loro affetto nonostante siano state private di ogni figura maschile protettiva." [dall`introduzione di dacia maraini]. la consulenza generale e` di paolo de benedetti, l`appendice storico-critica di agnese cini tassinaro.

e` la storia di un amore disperato e geloso, rivissuto a ritroso da una moglie assassina. e` una confessione di dolorosa chiarezza per raccontare un matrimonio di solitudine dove una donna, schiacciata da un diffuso senso d`inferiorita`, sopporta per anni la stramba relazione extraconiugale del marito finche` si accorge di possedere anch`ella un mezzo per fermare il vortice di riavvicinamenti e partenze, per impedire che lui vada via di nuovo. in appendice al libro una nota dell`autrice, la cronologia della vita e delle opere, la bibiografia essenziale e l`antologia della critica.

"letto oggi, a duemila anni di distanza da quando fu scritto, questo testo biblico ci ricorda che molti dei nostri valori spirituali sono, oltre che universali, eterni. sino a quando restera` immutata la natura fondamentale degli esseri umani, anche questi valori serberanno il loro significato sia per i singoli esseri umani sia per la societa`." (dall`introduzione del dalai lama)

figli del capostazione, i tre fratelli fo abitano in una vecchia casa bianca. dario inventa storie; fulvio costruisce velieri; bianca, la piu` giovane, diventa la cronista di un`infanzia felice. i giochi, gli amici, la maestra. e poi la guerra, gli sfollati, gli sbandati e i partigiani. "la ringhiera dei miei vent`anni" vede i tre fratelli, ormai grandi, impegnati negli studi e nel lavoro, in una milano di rioni, cortili e botteghe, dove i miti e le paure della giovinezza si saldano con vicende ed atmosfere dal sapore di favola.

in questo libro, scritto nel 1949, crimine, indagine e colpa sono i motivi dominanti. protagonista delle sei storie e` l`avvocato gavin stevens, detective per passione. piu` che un legale stevens e` il confessore e il redentore della dannata gente del sud. intorno a lui c`e` un mondo che crolla: ogni personaggio esprime, nella sua immagine deforme e grottesca, tutta la violenza creaturale di chi cerca di non soccombere, di salvarsi. con uno stile che fonde il colloquiale a toni epici e leggendatri, queste sei storie narrano un universo, chiuso nei confini della chimerica contea di yoknapatawpha, che ha assunto i tratti simbolici e remoti della leggenda.

sette storie d`amore, sette incontri tra il cane e il lupo, tra la vita addomesticata e l`attimo feroce. i protagonisti non sono bestie ma uomini-cane che abitano sulla terra, svolgono lavori tranquilli, hanno famiglie normali e amori scialbi. sono giornalisti, scrittori, studenti dalle caute speranze, le cui vite all`improvviso si spaccano davanti a un crepaccio, un orrido dove si intravede un corpo femminile, un volto crudele, una passione che fa affiorare una verita` piu` grande e dolorosa, un`ossessione che ritorna dal passato e ricorda che non c`e` tempo. allora la cuccia diventa stretta e la catena troppo corta, viene voglia di abbandonarsi al proprio destino, di farsi lupi e amare.

il libro biblico attribuito a salomone, celebre lamento sulla vanita` di tutte le cose materiali, presentato nella personalissima prospettiva di una grande scrittrice: doris lessing. "fin dai primi versetti di qohe`let" scrive l`autrice nell`introduzione "si e` trascinati da una corrente di suoni... le orecchie sono incantate, ma nello stesso tempo si e` estremamente vigili". consulenza generale di paolo de benedetti. appendice storico-critica di agnese cini tassinario.

deven, un modesto e pavido maestro di hindi cha ha dovuto abbandonare le lusinghe di delhi per guadagnarsi una magra esistenza in una desolata cittadina di provincia, ha un`unica consolazione nella vita: la poesia. luce segreta delle sue mediocri giornate e` infatti l`amore per la grande tradizione poetica "urdu", nata nelle sfavillanti corti islamiche dell`india settentrionale e, a dire il vero, ormai un po` appannata dai rivolgimenti della storia. un giorno, finalmente, proprio la poesia "urdu" sembra offrire a deven un`inattesa possibilita` di riscatto, quando per caso si ritrova insignito del glorioso incarico di intervistare addirittura il massimo vate di delhi, l`anziano nur.

dall`esperienza di giudice e dalla passione per la letteratura, nasce questo libro di giancarlo de cataldo: storie di giovani assassini, natural born killer cresciuti nell`ostentazione dei simboli di lusso e allevati da famiglie "normali" che si nutrono di surgelati e di tv e sognano di "svoltare" con il jackpot.

djerba e` un`isola del mediterraneo di fronte alla tunisia. sull`isola c`e` un albergo, dove rimangono intrappolati per qualche tempo alcuni viaggiatori. un vecchio medico italiano ossessionato dalla propria digestione, un fotografo newyorkese incapace di dire la verita` e i suoi assistenti, due gemelli figli di una bottegaia chiacchierona e infine il professor fabre, che ama i ragazzi in maniera inquieta, febbrile. il nodo del destino che li tiene prigionieri ha la forma di un corpo martoriato. qualcuno e` stato ucciso e saranno necessarie delle indagini.


in questa antologia guido davico bonino ha impegnato la sua memoria e la sua riflessione sui grandi scrittori del nostro secolo (narratori, poeti, filosofi, psicologi, antropologi, storici) e sui grandi creatori in genere (pittori, musicisti, cineasti, drammaturghi). ripercorrendo i loro scritti, rivisitando le loro partiture, i loro copioni, i loro film, i loro quadri, davico bonino ha voluto tracciare un bilancio degli ideali, delle illusioni, dei progetti, delle utopie che essi proponevano. che cosa di questo grande bagaglio di idee ed emozioni, di pensieri e passioni, e` degno di essere "portato di la`", oltre la soglia del duemila, e conservato per i decenni a venire?

da quasi tre anni ogni settimana marco lodoli scrive una recensione di cinema sulla rivista "diario", diretta da enrico deaglio. ma probabilmente "recensione" non e` il termine giusto, perche` gli articoli di lodoli non hanno granche` da spartire con i puntigliosi giudizi sui film scritti dai critici professionisti. piu` che altro si tratta di un appuntamento con i lettori, un incontro amichevole intorno al tavolo di un bar. e a quel tavolo lodoli si lascia andare ad associazioni e ricordi, digressioni e ipotesi, a tutti quei pensieri sparsi ma non arbitrari suggeriti dalla visione di un film.

nell`arco della sua lunga esistenza, goethe ha scritto oltre duemila poesie: uno sguardo retrospettivo su quest`opera sterminata puo` suscitare un senso di sgomento anche nel lettore piu` accorto, e poteva quindi essere azzardata l`idea di selezionare cento poesie per celebrarne il duecentocinquantesimo anniversario della nascita. la scelta compiuta dal curatore appare convincente poiche` riesce a condurre il lettore nella estrema molteplicita` di stili, temi e modalita` della lirica goethiana.

da un`ossessione all`altra, come nelle figure di un gioco mortale, una lezione di leggera e stupefacente crudelta`, di assoluta e implacabile serenita`, di anatomia dell`amore al tempo della sua scomparsa. sapendo che l`amore, come scrive una poetessa, e` soluzione atmosferica, e` potassio e iodio, e` delirio e appunto per questo suo essere assoluto naturale, proprio quando sembra scomparso o e` impossibile nominarlo senza cadere nella cattiva letteratura e nel kitsch, proprio allora, nell`assenza e nella perdita, appare tanto piu` semplice e necessario.

l`autrice ha inventato un nuovo personaggio: il capitano di polizia florindo flores, una sorta di italianissimo tenente colombo, che sogna si` la pensione, e una casetta con orto e giardino per coltivare fiori (sua vera passione), ma si appassiona ancora alle indagini che il caso gli assegna e, vero mastino, non molla mai la presa prima di arrivare in fondo: anche se non ama la violenza e si affida a quello stesso spirito deduttivo che ha il suo maestro in sherlock holmes.

stuart e oliver. due amici inseparabili, benche` diversissimi di carattere. il loro e` un sodalizio di ferro, tutto procede nel migliore dei modi fino a quando oliver si innamora di gillian, la ragazza di stuart. e mentre un`unione si spezza e un`altra si forma, i tre decidono di confessarsi raccontando se stessi e l`irreparabile caos che ha sconvolto le loro esistenze. cosi`, dalle voci narranti dei tre personaggi, scaturiscono tre differenti versioni di una stessa vicenda, un complesso mosaico di affetti frustrati, lealta` e piccoli inganni, tenerezze e trattenute passioni, momenti di sofferenza e di irresistibile humour, su cui domina un senso giocoso, ma anche disincantato e malinconico, della vita.










al contrario dell`ingegnere stefano de il carcere o del professor corrado de la casa in collina, il protagonista de il compagno non e` un intellettuale. qui pavese immagina un giovanotto piccolo-borghese, scioperato e incolto, messo di fronte alle proprie responsabilita`. pablo, chiamato cosi` perche` suona la chitarra, vive a torino, la citta` in cui e` nato, ma soffre il disagio esistenziale di un`epoca, tra la guerra di spagna e la seconda guerra mondiale, in cui il regime fascista continua a perdere presa sul popolo e quel consenso entusiasta che era stato fonte di sicurezza inizia a creparsi. pablo cerca di chiudere gli spiragli, di colmare quelle mancanze ideologiche che causano spaesamento e disagio. lascia torino alla volta di roma, e qui, nella confusione, s`inventa una disciplina, per tornare alla citta` natale piu` motivato e deciso a fare effettivamente qualcosa. il compagno non e` il miglior libro di pavese ma uno dei piu` commoventi, lo stesso autore ne il mestiere di vivere lo riconosce, parlandone con vibrante compostezza : "8 ottobre 1948. riletto, ad apertura di pagina, pezzo del compagno. effetto di toccare un filo di corrente. c`e` una tensione superiore al normale, folle, uno slancio continuamente bloccato. un ansare."


la materia delle favole e` tratta da esopo, fedro, dal romulus medievale, dai favolisti rinascimentali e mentre nei primi libri prevale un modello didattico e moralistico adatto piu` ai bambini, in quelli successivi si accentua maggiormente una tematica etico-politica piu` vasta e piu` profonda. la morale di fondo di la fontaine e` chiara: non le leggi e la virtu`, ma il capriccio, l`astuzia e la forza costituiscono la sostanza della commedia umana. la stessa scelta di assumere gli animali come protagonisti rivela l`ottica rovesciata di la fontaine, la sua intenzione polemica e beffarda nei confronti del comportamento degli uomini e di coloro che li governano. con un saggio di philippe sollers.

studente ed esperto di computer grafica, ethan ring incappa in un segreto cosi` sconvolgente da non poter piu` essere tenuto nascosto. le immagini generate dal computer che ethan ha contribuito a creare possiedono poteri sconfinati: sono in grado di guarire, di cancellare i ricordi, di provocare l`estasi, di uccidere senza rimorso... prigioniero di una specie di contratto faustiano con il governo europeo, ethan intravede un`oscura possibilita` di sfuggire alle forze distruttive che hanno occupato la sua anima. dovra` affrontare un territorio pieno di insidie, in un viaggio senza ritorno e senza fine, tra bande di fuorilegge e servizi di sicurezza non meno temibili.

camerette di adolescenti, con i loro rispettivi abitanti. quattro metri per quattro, due per tre. spazi in cui non puo` entrare nessuno, piccole isole per essere finalmente se stessi. dentro le camerette il pensiero viaggia e immagina: amori impossibili, amori sfigati che non vanno per il verso giusto, idoli pop, che cosa voglio, che cosa non voglio, la telefonata che non arriva, la volta che abbiamo riso fino a non poterne piu`. 50 polaroid di teenagers in camera loro, 50 storie raccolte al volo. al di la` delle teorie sociologiche, dei dati statistici, delle inchieste del marketing che brancolano nel buio, i ragazzi parlano guardando negli occhi i lettori. con alle spalle il paesaggio piu` familiare e piu` straniero che si possa immaginare: la loro camera.

rudy, un artista punk specializzato in graffiti, sparisce in un vagone della metropolitana di new york. qual e` l`orrore che lo ha risucchiato? quando ricompare non e` piu` lo stesso: e` un vampiro assetato di sangue che si aggira nella ragnatela di tunnel sotto la citta`. ma non si tratta di un caso isolato: il vampirismo si diffonde come un`epidemia, diventa la metafora di una possibile resurrezione in forme diverse, in un`america in cui vita e morte si scambiano continuamente i ruoli. skipp e spector sono, con david schow, i teorici e i fondatori del movimento splatter-punk.

questo romanzo racconta la difficile convivenza di due comunita` profondamente diverse per storia, lingua e cultura, che finiscono per rinchiudersi in un drammatico isolamento. di questa diversita` e` figura emblematica olga, la protagonista, che, ancora giovanissima, lascia insieme alla madre la casa paterna sui monti dell`alto adige, esasperata dalla durezza del padre, acceso nazionalista tirolese. le due donne tentano di costruirsi una nuova vita in una citta` della pianura. olga sposa un napoletano, estraniandosi sempre di piu` dalla sua gente. quando tornera` al paese, olga scoprira` di sentirsi a disagio in entrambi i mondi e capira` che la sensazione di estraneita` e la disperazione fanno parte degli uomini e non dipendono dalle differenze etniche.

che cos`e` la vita? dove risiede la forma e l`organizzazione del vivente? come si spiega la diversita` fisica tra gli individui? perche` esistono geni dannosi e come procurano le malattie ereditarie? come si spiegano l`invecchiamento e la morte? cosa sono la mente e la coscienza? l`autore propone in questo libro, che ha come temi fondamentali la natura della materia vivente e del processo evolutivo, una risposta a queste domande, anche affrontando aspetti applicativi della ricerca, come la diagnosi molecolare, la clonazione, la terapia genetica, il progetto genoma, la bioetica.



un poliziesco senza delitto. una love story senza amore. l`educazione sentimentale di un personaggio alla buster keaton. pierrot, fratello gemello di zazie, non si decide a crescere e, come appunto i grandi comici, non invecchiera` mai, fissato in una zona senza eta`.


"questo libro che in italiano prende il titolo dal problema dell`inconscio, costituisce in tutti i sensi la piu` efficace e piena introduzione per la lettura di jung e il testo che meglio ne indica l`evoluzione del pensiero. i primi capitoli, forse i piu` interessanti e i piu` validi, dimostrano come la maggiore aderenza ai temi della psicologia venga espressa in primo luogo da un linguaggio cauto, spesso dubitativo, estremamente critico e problematico nei confronti delle sue stesse asserzioni. gli ultimi saggi contenuti in questo volume indicano invece la via per speculazioni piu` ardite, pur senza staccarsi completamente da una terminologia psicologica" (dalla prefazione di giovanni jervis).

fanno parte di questo volume i racconti di primo amore, ultimi riti e fra le lenzuola, che alla fine degli anni `70 hanno rivelato in mcewan uno dei piu` significativi interpreti dei malesseri e delle inquietudini contemporanee. gia` nella prima raccolta di racconti l`autore definiva perfettamente il suo mondo espressivo: rapporti familiari morbosi o addirittura sinistri, situazioni intollerabili, amori torbidi, bambini che finiscono per essere oggetto di crudelta` fisiche o psichiche. da allora la lente di mcewan si e` fatta sempre piu` precisa, sorretta com`e` dalle risorse di uno stile di lucida incisivita`, che affonda in quella quotidianita` dove si sommano incapacita` di comunicare, situazioni paradossali e sdoppiamenti di personalita`.

il sabato sera per molti ragazzi e` un momento di aggregazioni difficili, di solitudini individuali e collettive, ma soprattutto e` un rito da dover vivere a tutti i costi, un appuntamento cui non si puo` mancare. questo libro raccoglie i cento finalisti del concorso "scrivi il tuo sabato sera" cui hanno partecipato 5000 ragazzi tra i sedici e i vent`anni. tante storie di disagio, di fuga o addirittura di irrisione ai piu` vieti cliche` attraverso l`immaginazione e la fantasia. una finestra aperta su un mondo finora relegato soltanto alle pagine di cronaca dei giornali.

un lungo racconto autobiografico, che fonde ricordi, digressioni, frammenti di persone conosciute, accensioni di una memoria che ricupera immagini perdute, o sepolte dall`autocensura. bambino malato che sogna la vita e guarda avidamente il mondo intorno a lui, il protagonista conservera` questa disposizione a fantasticare sulla realta` che lo circonda, a vivere con una sensibilita` esasperata emozioni e sentimenti, a "sentire" con la stessa intensita` gli ambienti in cui vive: fe`s, la citta` natale, la bianca te`touan chiusa fra le montagne; tangeri, casablanca, le citta` della vita adulta, porte socchiuse verso l`europa. studente insicuro, innamorato timido alle prese con donne sfuggenti, lascia il suo paese e va a vivere a parigi.



e` noto come la maggior parte degli scrittori di racconti di fantasmi non abbia creduto alla loro esistenza; altrimenti quali "grandi mentitori" sarebbero stati? questa antologia punta proprio sul fatto che i fantasmi non esistono. ci si diverte cioe` a burlarsi dei modelli dei racconti gotici e dello stesso concetto di fantasma o spettro. i racconti di questa strana raccolta comprendono alcuni degli scrittori di lingua inglese piu` noti del periodo tra dickens e gli anni trenta di questo secolo.

in dieci capitoli (e mezzo) una originale storia del mondo e dell`umanita` reinventata con ironia dallo scrittore inglese, che viene ora ad affiancare le presenze di mcewan, amis byatt. in un continuo rimbalzare di tempi, generi, situazioni, barnes ripercorre le grandezze e le follie della storia umana con un occhio divertito e disincantato. unico fattore positivo, nell`inseguirsi di fanatismi e naufragi, la forza unificante dell`amore, cosi` fragile e cosi` invincibile.



semiperiferia milanese. sembra una storia di ordinaria follia metropolitana. un`ingiunzione di sfratto ha un esito drammatico: l`inquilino si barrica in casa e spara sulla polizia. pur di non abbandonare l`abitazione, alla fine si uccide, ma prima dell`ultimo gesto disperato ha un lungo colloquio con un giornalista a cui racconta la sua storia. reso folle da rovesci esistenziali il protagonista aveva trasformato la sua casa in un sacrario, dove accatastava miseri oggetti quotidiani dotati per lui di un valore simbolico, tutte tracce di desitini perduti e senza senso che lui ricostruisce come in una realta` alternativa. gli e` fedele compagno un extracomunitario nero, anche lui un relitto sperduto, un senza destino.



tra dublino e londra, le vite bruciate di una generazione ribelle, sempre in bilico tra sconfitta e salvezza. "questo libro ci racconta l`irlanda come terra di bombe, alcool, depressione e santita`, e di un`irlanda cosi` non si puo` fare a meno" (marco lodoli)

lo sguardo furtivo di una bella donna, un seno che si solleva oppresso dall`ansia d`amore, il gioco di una sofferenza sempre recitata e mai sincera: dalla realta` ovidio sembra voler togliere tutto quanto e` grave, per lasciare un mondo in cui vivano soltanto la bellezza e l`eleganza.

l`autore, dopo una serie di esperienze che sembrano costituire il tipico corredo dello scrittore americano "on the road" alla jack london, esordiva su "black mask", la rivista su cui doveva nascere l`hard-boiled di dashiell hammett e di raymond chandler. dopo essere tornato a esercitare altri lavori saltuari, nel 1933 mccoy si trasferiva a hollywood, diventando ben presto uno dei piu` apprezzati sceneggiatori cinematografici. il taglio filmico delle sue storie spiega come siano state spesso portate sullo schermo. anche questo "kiss tomorrow goodbye", uscito nel 1948, ha visto una trasposizione cinematografica di gordon douglas.


siamo in un lebbrosario a sud dello stato pontificio, in un paese remoto. la lebbra e` ormai debellata, ma avanza un altro contagio ancora piu` terribile: la sifilide. nel lebbrosario retto da un giovane medico, arriva un drappello di nuovi malati: le due caste di contaminati si incontrano e si confondono. il medico e` attratto da una delle ospiti, bianca maria. la grazia e l`imprevedibilita` della fanciulla, silenziosa e accorta come una lepre, che sembra cosi` lontana da ogni immagine di contagio, accende nel distaccato medico uno scatenamento emotivo piu` forte del rischio della stessa vita.

annibale e` un barbiere stralunato che un giorno decide di mandare al diavolo rasoi e pennelli per seguire, magari sui pattini, le proprie fantasie di eterno adolescente ribelle. fra un mambo e una ninna nanna, la storia di annibale si dipana lieve, ma in filigrana racconta di un sentimento generazionale.


scritto nel 1906 e considerato il romanzo di esordio di musil, la storia, di ispirazione autobiografica, narra attrverso crudi episodi sadomasochistici e avventure intellettuali, il momento di passaggio dall`adolescenza alla virilita` nella crisi della societa` mitteleuropea. come scrisse lo stesso musil, in quest`opera risiede la chiave dell`"uomo senza qualita`": l`assenza di sentimento, di morale e di "esperienze" di toerless, lo rende nostalgico, vuoto. parabola di profonda attualita`, nei tratti psicologici del giovane protagonista si delinea il fiero e consapevole rifiuto di un patrimonio di valori svalutato, paragonabile al vuoto "ideologico" e alla noia esistenziale di molti giovani di oggi.

"dobbiamo essere gentili in questo mondo oscuro". immaginate un mondo in cui asti e il centro del mondo. immaginate un vecchio libro su cui ogni possessore ha lasciato tracce di se: disegni, commenti, locandine, le regole di un gioco esistenziale inventato da mary shelley e dalla sua cerchia, l?indirizzo di uno sfuggente ufficio delle redenzioni. immaginate un ragazzo, arturo saragat, oppresso dal rimorso per non aver saputo opporsi al male quando sarebbe stato necessario, che a quel libro si affida per riorientarsi nella vita, smarrendosi invece ancor piu. immaginate una storia in cui mussolini non e stato fucilato ma ha finito i suoi giorni in esilio, allevando asini a pantelleria. poi immaginate nostalgici rievocatori del fascismo, un console maniaco del golf, una lobby di dentisti assassini, sette eretiche, mariachi, terre esotiche e terre desolate, chiromanti, una fabbrica di meravigliosi globi miniati e una donna ultracentenaria dal fascino struggente. e solo una piccola parte di quello che troverete in "digressione". dall?autore rivelazione di "ferrovie del messico", un infinito, vertiginoso romanzo di formazione, d?amore e di avventura che ci restituisce una visione a volte compassionevole, a volte insostenibile, del nostro tempo. "?digressione? e un romanzo che vuole raccontare, nientemeno, "tutto cio che esiste, piu una parte cospicua di cio che e esistito e non esiste piu, di cio che esiste pur non essendo mai esistito, e di cio che non esiste, non e mai esistito e mai esistera" e naturalmente, per fare questo, tenta di usare tutte le parole che esistono, piu una parte cospicua di quelle che sono esistite e non esistono piu, di quelle che esistono pur non essendo mai esistite, e di quelle che non esistono, non sono mai esistite e mai esisteranno. come nella famosa intro dei ?simpson? in cui l?intero universo e l?intera storia dell?universo precipitano in un?unica molecola della pelle della zucca gialla di homer; come in quell?accenno di borges ai collegi

atmosfere incantate, realta multidimensionali, una protagonista indimenticabile, coraggiosa e sognatrice, catapultata al confine fra due mondi. un romanzo abitato dallo spirito di miyazaki, che rilegge il giappone moderno in chiave fiabesca. abe azusa e una giovane in cerca di lavoro. contro ogni previsione, la singolare abilita nel trovare oggetti smarriti, inserita nel curriculum quasi per gioco, le frutta un impiego presso un misterioso ufficio postale in cima a una montagna. un edificio che la gente della zona ritiene infestato dai fantasmi e i cui dipendenti sembrano usciti da una favola: lo scorbutico signor aoki, addetto all?emissione di libretti postali dove si puo controllare il proprio saldo karmico; il vecchio signor toten, imbattibile nel recapitare la posta ai morti; lo sfuggente e palestrato onizuka, un giovanotto che pare uscito da un fumetto della marvel. coinvolta in una spirale incalzante di eventi, azusa non solo avra la conferma che l?ufficio postale di toten si trova in uno spazio surreale, ma scoprira che la morte ha moltissime sfaccettature, e proprio per questo non e meno complessa della vita.

dalla roma della "dolce vita" alla quieta provincia siciliana degli anni sessanta, un salto che il commissario scipione macchiavelli avrebbe evitato volentieri. ma il trasferimento e stato imposto dall?alto, e lui sa bene il perche. peccato non abbia nemmeno il tempo di ambientarsi: subito si trova per le mani una vicenda intricata, che lo mette alla prova come mai era successo. con "delitto di benvenuto" cristina cassar scalia ci regala un nuovo, irresistibile personaggio. dicembre 1964. scipione macchiavelli, giovane funzionario di pubblica sicurezza, viene trasferito dal commissariato romano "via veneto" a noto, in sicilia. ad accoglierlo, oltre a un ambiente per lui quantomeno inusuale, c?e un?indagine assai piu complessa di quelle a cui era abituato. nella capitale ha avuto a che fare con casi non troppo impegnativi; appena arrivato nell?estremo sud della penisola gli tocca occuparsi della misteriosa scomparsa di un notabile del luogo. per fortuna puo contare su una squadra di ottimi elementi, come il maresciallo calogero catalano e il brigadiere francesco mantuso. e sull?intuito di un?affascinante farmacista, giulia marineo, che raccoglie le confidenze dell?intera citta e dalla quale scipione e attratto sin dal primo momento.

il racconto lucido e coraggioso delle violenze e delle umiliazioni subite dalle donne berlinesi dopo la caduta del terzo reich. il dramma di non poterlo gridare, della vergogna ma anche del senso di colpa e punizione di un popolo che scopriva gli orrori del nazismo. "si, la guerra avanza rombando verso berlino. cio che ieri era ancora un brontolio lontano, oggi e un tambureggiare continuo... viviamo dentro un cerchio di bocche di fuoco che si restringe di ora in ora". si apre con queste immagini il diario tenuto a berlino da una giovane donna tedesca nelle drammatiche settimane che videro la conclusione del conflitto, l?arrivo dell?armata rossa, la morte di hitler e degli altri gerarchi nazisti e infine la lenta, faticosa ripresa della vita. l?autrice ha voluto restare anonima da quando il libro vide per la prima volta la luce negli anni cinquanta e fu accolto, soprattutto in germania, con un senso di fastidio, anzi, di esplicito rifiuto. decise allora di vietarne ogni riedizione finche fosse rimasta in vita. solo dopo la sua morte, avvenuta nel 2001, hans m. enzensberger ebbe l?autorizzazione a riproporlo. "una donna a berlino" ci mostra il destino - purtroppo ricorrente in ogni conflitto, anche ai giorni nostri - di migliaia di donne costrette a subire gli stupri da parte dei soldati e, senza autocommiserazione ne revanchismo, conserva la capacita di discernere e di valutare su chi ricada in ultima istanza la responsabilita della tragedia tedesca. prefazione di anna foa. introduzione di hans m. enzensberger.

la scoperta del problema meridionale non solo come episodio di una condizione arcaica, intollerabile nella nostra societa, ma anche come teatro di una straordinaria civilta contadina. ""cristo si e fermato a eboli" e un cardine della letteratura italiana ed europea. e la scoperta di una diversa civilta, un "viaggio al principio del tempo", il racconto di un popolo colonizzato fatto da chi, venuto dalla stirpe dei colonizzatori, si spoglia del proprio privilegio ricevendone in cambio una "lingua nuova". e un romanzo, un documento, un resoconto, un memoriale, un libro antichissimo sbocciato nel cuore della modernita. ed e un?evocazione, un discorso corale, un ponte tra mondi non riconciliati. nessun lettore puo inoltrarsi nei suoi capitoli e restare indifferente" (nicola lagioia). con una postfazione di riccardo gasperina geroni. in appendice scritti di italo calvino, carlo ludovico ragghianti e jean-paul sartre. introduzione di nicola lagioia.

la sparizione di una celebre artista che da anni si negava al mondo, ritirata in clausura all?ultimo piano di uno strano edificio. un mistero la cui spiegazione e nascosta negli angoli bui di una mente piena di talento, nella storia di una famiglia, di una casa, di un?intera citta. dal vincitore del prix du polar europeen, un nuovo romanzo con protagonisti bramard e arcadipane. nell?ottobre del 2013, mentre il commissario vincenzo arcadipane e il suo mentore corso bramard indagavano su un omicidio in una valle del cuneese, a torino una donna di trentasette anni scompariva senza lasciare tracce. niente di clamoroso, se la donna in questione non fosse stata tina, pittrice di fama internazionale che da tempo viveva rinchiusa nel suo appartamento-studio all?interno della "prora", il bizzarro palazzo progettato dal bisnonno architetto. quando il caso viene archiviato come allontanamento volontario, muriel gallirossi - agente, confidente e tuttofare di tina - si rivolge a bramard: e sicura che l?amica sia stata assassinata. corso sa che le indagini sono state approfondite e che il presunto responsabile ha un alibi di ferro eppure, nemmeno lui saprebbe dire perche - forse a turbarlo sono i quadri di tina, forse la bellezza di muriel -, decide di parlarne con arcadipane.

"questa notte l?ho sognata. aveva due anni ed era cosi piccola, mi si arrampicava su una spalla come un topolino, rideva. nel sogno avvicina la bocca al mio orecchio e il suo fiato caldo mi fa il solletico, ma quando sussurra ha una voce da grande. dice: devi ammazzarli tutti". la vendetta di un uomo qualunque. un thriller silenzioso, scorretto, crudele. quella di vittorio e una vita come tante, che procede evitando squilli e cadute. un giorno gli accade la piu terribile delle tragedie: l?unica figlia, adolescente, muore mentre e con un gruppo di amici. un incidente, cosi sembra, poi qualcuno insinua un dubbio. a quel punto l?esistenza di vittorio, gia devastata, si sgretola del tutto. finche non e proprio la figlia morta a dirgli cosa deve fare.

"vivere e narrare. l?essere umano, in quanto "animal narrans", si distingue dagli altri animali per il fatto che narrando realizza nuove forme di vita. la narrazione ha la forza del nuovo inizio. lo storytelling, di contro, conosce solo una forma di vita, quella consumistica". le narrazioni sono in crisi da tempo. ridotte ad ancelle del capitalismo, si trasformano in storytelling e lo storytelling, ormai ubiquo, scade nella pubblicita, nel consumo di informazioni. l?accumulo di notizie ha preso, insomma, il posto delle storie. dati e informazioni, pero, frammentano il tempo, ci isolano e ci bloccano in un eterno presente, vuoto e privo di punti di riferimento. a diventare impossibile e la felicita stessa. perche la vita, con tutti i suoi imprevisti, inciampi, tentativi ed errori, incontra la pienezza solo quando puo essere condivisa e tramandata all?interno di una narrazione collettiva.

due piccoli gioielli che testimoniano la straordinaria modernita dello stile di tacito e della sua riflessione sull?imperialismo romano. cornelio tacito, il piu importante storico di roma e l?ultimo grande scrittore di prosa latina classica, produsse i suoi primi due libri nel 98 d. c., quando la liberazione dalla tirannide di domiziano pose fine a quindici anni di forzato silenzio. la vita di giulio agricola, un ritratto dell?amato suocero, il piu famoso governatore della britannia, e l?occasione per portare i lettori ai confini del mondo conosciuto e tratteggiare l?epopea di un funzionario imperiale nell?attivita di romanizzazione, fino a quando fu travolto dal lato oscuro del potere. con "la germania", lo storico torna nelle terre del nord per descrivere le bellicose tribu germaniche che sfuggivano al controllo di roma e, come gia nell?"agricola", mettere a confronto i costumi dei cosiddetti barbari con la decadenza e la corruzione della roma imperiale attraverso un continuo gioco di rispecchiamenti e contrasti tra passato e presente, vicino e lontano. l?edizione e completata da un ricco apparato di note e da un?introduzione che contestualizza i due testi e ne approfondisce i temi in rapporto con analoghe problematiche della modernita.

in una los angeles sensuale e violenta, fatta di feste in piscina e musica new wave, vodka e cocaina, bret easton ellis racconta la sua storia piu personale, emozionante e oscura. nel 1981 bret ha diciassette anni e frequenta l?ultimo anno alla elitaria buckley, la scuola della gioventu dorata di los angeles. un mondo falso e perfetto ma tutto sommato piacevole, almeno finche in autunno arriva in classe robert mallory, un ragazzo tanto affascinante quanto disturbato e perverso, nei confronti del quale bret sviluppa una vera e propria ossessione. ma cosa nasconde robert, e qual e il suo legame con il pericoloso serial killer che sta imperversando in citta, e che sembra deciso a colpire anche il gruppo di amici di bret? sexy, inquietante, ambiguo, violento, "le schegge" e una delle piu lucide riflessioni su memoria e desiderio, verita e narrazione di questi nostri tempi paranoici e puritani.

seymour baumgartner, vedovo da dieci anni, non si e mai rassegnato alla perdita dell?amata moglie anna. nonostante le malinconie e gli acciacchi dell?eta, pero, baumgartner e una persona affabile e generosa. passando gran parte del tempo a lavorare nel suo studio, intreccia una buffa e disperata trama di relazioni con le persone che si affacciano alla sua porta, finche in un sogno, o visione del dormiveglia, incontra anna, che gli rivela di essere bloccata in una terra di mezzo tra il mondo dei vivi e l?aldila: e l?inguaribile nostalgia del marito a impedirle di concludere il suo ultimo viaggio. per liberare anna, con logica ineccepibile, baumgartner decide di far procedere la sua vita e si butta in una relazione sentimentale con una loro vecchia amica. un libro semplice e lineare, in cui paul auster propone ai lettori il suo personaggio forse piu simpatico ed empatico, un uomo che al termine della vita si interroga sulle cose essenziali, inciampando e andando a sbattere come in una vecchia comica malinconica.

"io non cerco una soluzione. io voglio vendetta". in una bologna che non e piu la stessa quello che succede si dimentica in fretta. ma ora ci sono nuove solitudini e nuovi delitti. sempre piu strani che fanno sempre piu paura. un killer feroce strazia le sue vittime a morsi, come un cane. e un assassino mosso da una rabbia cieca e assurda, che colpisce per porre rimedio alle storture del nostro presente. di fronte all?ingiustizia, si fa giustizia da se. a combattere il cane c?e solo lei. grazia negro. e di assassini seriali non vorrebbe piu sentir parlare. il romanzo dei sentimenti, dell?incertezza, della rabbia di oggi. assoluta e senza rimedio.

un "viaggio sottopelle" verso la prima e la piu grande poetessa della letteratura occidentale e cio che di lei non muore. lei che credeva non ci fosse niente di piu bello di cio "che si ama". saffo e stata una ragazza di lesbo, una figlia e una madre. ha diretto cori di giovani coetanee, ha insegnato loro a cantare e a danzare. forse ha persino sussurrato al riparo delle stanze chiuse i segreti del piacere femminile. ha educato alla bellezza le signorine bene nella lesbo della fine del vii secolo a. c. poi ha dichiarato di non voler piu vivere, e si e tuffata dalla rupe bianca di leucade, innamorata perdutamente del barcaiolo faone. ha insegnato a generazioni di giovani scrittrici il coraggio di far sentire la propria voce. e stata omosessuale, bisessuale, persino un?icona lgbt. la sua leggenda, nata quando era ancora in vita, si e nutrita delle ombre e dei vuoti che circondano i frammenti arrivati sino a noi e ha alimentato una inesauribile fioritura di interpretazioni letterarie e artistiche.

una scelta dei versi essenziali di patrizia cavalli che da` corpo a una delle voci poetiche piu` necessarie del nostro tempo. ci sono poeti che hanno il dono prezioso di dare una immediata, irresistibile felicita` a chi li legge. patrizia cavalli e` senz`altro tra questi. non importa di che cosa parli: se di risvegli lenti tra le lenzuola mattutine o della pasta che va scolata in fretta, all`istante giusto - tutto cio` che questa lingua poetica nomina sembra toccarci immediatamente, come se rivelasse ogni volta, nel modo piu` esatto, qualcosa che ci appartiene e che forse abbiamo solo dimenticato. e non importa definirla: e` semplice, eppure e` anche ricca, complessa, variegata; e` saggia e filosofa, ma anche istintiva, innamorata, visionaria. e` comica e tragica, dolorosa. capace di rimanere sempre se stessa - e, solo cosi`, di sorprenderci ogni volta. tutti gli strumenti critici e interpretativi, di fronte ai suoi versi, sembrano cadere - e non e` detto che sia un male. quel che resta da fare, allora, e` semplicemente leggerla.