






























"dare la vita per l`opera di un altro" (1997-2004) e` il sesto e ultimo volume della serie bur cristianesimo alla prova, che raccoglie le lezioni e i dialoghi svolti da don luigi giussani durante gli esercizi spirituali della fraternita` di comunione e liberazione. l`autore ci mostra, con intensita` di pensiero, come nella cultura del nostro tempo si sia prodotto un distacco del senso della vita dall`esperienza. anche la` dove dio continua a comparire, non viene piu` concepito come senso della vita, ma come un "ente" che non ha rapporto con l`azione dell`uomo; allo stesso modo, la realta` e` svuotata del suo senso e dal suo ruolo di segno. connessa a questa concezione e` la riduzione del cristianesimo a etica o a mero discorso religioso: viene proposto un cristo senza chiesa, senza corpo nella storia, e cosi` "l`esperienza che l`uomo fa di cristo manca della possibilita` di verifica della sua contemporaneita`, cioe` della verita` di quanto lui ha detto di se`". da dove ripartire dunque? dallo stupore per l`avvenimento di un incontro con una presenza umana piena di attrattiva - in cui cristo si rende sperimentabile, nella vita della chiesa -, di fronte alla quale nasce la domanda: "ma come fa ad essere cosi`?".












































le tragedie qui raccolte sviluppano due momenti della saga di ifigenia, la giovane figlia di agamennone sacrificata ad artemide per il successo della spedizione contro troia. centro tematico di entrambi i drammi e` appunto il sacrificio umano: nell`ifigenia in aulide quello della stessa ifigenia, nell`ifigenia in tauride quello di suo fratello oreste che ifigenia, divenuta sacerdotessa nel barbaro paese dei tauri, salvera` dopo un drammatico processo di riconoscimento. ma nonostante il lieto fine, cio` che emana da queste due tragedie dell`estrema maturita` di euripide e` un angoscioso senso di debolezza e di precarieta` della condizione umana, sottratta sia a un disegno provvidenziale divino sia al dominio della ragione. franco ferrari illustra e approfondisce nell`introduzione l`articolazione delle sequenze drammatiche delle due opere.

su una tipica trama da commedia costituita di false identita`, dissimulazioni e travestimenti, shakespeare evidenzia l`eterna propensione del potere a mutarsi in violenza e sopraffazione, e si interroga sui grandi temi della giustizia, della politica e del rapporto stesso fra politica ed etica. ma va ancora oltre, mettendo a nudo le perversioni dell`animo umano in una societa`, quella fastosa dell`antica corte e citta` di vienna, che non conosce valori, e dove qualsiasi visione di moralita` religiosa e civile e` solo ipocrisia. ne nasce cosi` una commedia dai toni foschi e amari - una "dark comedy" - capace di lasciare il lettore senza fiato dal punto di vista della morale.




