
due racconti: in un campo di concentramento, una madre ebrea cerca di proteggere la figlia neonata; trent`anni dopo, in florida, la stessa donna ormai anziana e sull`orlo della follia incontra un uomo. una madre, una figlia, una nipote. tre figure femminili travolte dalla storia e dai suoi orrori. un indumento magico, un feticcio: lo scialle che protegge e nasconde. in pagine sobrie ed essenziali, con pochi, nitidi tratti, cynthia ozick cerca di narrare l`inenarrabile: l`esperienza del lager, la sopravvivenza al lager. "lo scialle" e` stato pubblicato per la prima volta da garzanti nel 1990.

cosa turba la serenita` della diciannovenne yayoi? della sua vita idilliaca in seno a una "famiglia felice della classe media che sembra uscita da un film di spielberg", dove il giardino e` ben curato, gli abiti perfettamente stirati, i fiori sempre freschi sul tavolo e i genitori comprensivi e sorridenti? forse a minacciare l`equilibrio di yayoi e` una sensibilita` paranormale che le fa percepire presenze invisibili, e che contrasta con l`incapacita` a ricordare gli anni dell`infanzia, stranamente cancellati dalla sua memoria. o forse il pericolo e` il suo trasporto per tetsuo che tende a superare i limiti dell`affetto fraterno.

all`inizio del xx secolo un ragazzo fugge da burgdorf alla volta dell`america avendo come sogno quello di costruire una casa a picco su uno specchio d`acqua. stefan realizzera` il suo desiderio costruendo una lussuosa residenza sul lago in cui abitera`, generazione dopo generazione, la famiglia blau. la grande casa sara` teatro di piccoli e grandi eventi, di tragedie e passioni, fino a quando, quasi un secolo dopo, la nipote di stefan ne raccogliera` l`eredita`. emma blau cerchera` disperatamente di salvaguardarne il fasto, ma i suoi tentativi si riveleranno inutili. emma capira` di dover cercare dentro di se` la forza per un nuovo inizio.

l`anima, il dolore, la sofferenza, i tormenti e gli odori, le folle e il caldo torrido di un luglio senza fine visto attraverso gli occhi e la pelle del "cattivotenente", filo conduttore di una storia composta da tante storie che in qualche modo si intrecciano, si toccano, si sovrappongono. i veri protagonisti del romanzo sono la crudezza di napoli, il denaro, il sesso, l`usura: e` tutto un circolare di assegni, assegni a vuoto, prestiti per riparare prestiti, tensione e angoscia. e le banche, gli scoperti, gli assegni postdatati, i milioni, le promesse, i salvatori che non ti salvano ma ti fanno restare ore con il fiato sospeso, senza richiamare mai, e quando lo fanno, le risposte rassicuranti sono in codice...

"il romanzo di max frisch, il mio nome sia gantenbein, inizia con la morte, accidentale, di felix enderlin, che risultera` poi l`alter ego del protagonista principale, theo gantenbein. lo si immagina cieco, ma potrebbe essere una sua astuzia per sorvegliare la moglie lilla, con la quale ha un rapporto difficile. intorno a lilla si muove anche svoboda, il primo marito; mentre gantenbein frequenta volentieri camilla, una manicure servizievole, alla quale racconta storie sempre diverse, fino all`ultima, macabra, di un cadavere ripescato nella limmat." roberto fertonani

pensava di insegnare all`universita`, e si trova a fare il bibliotecario per caso. dopo un lungo fidanzamento, ha sposato virginia e si sono trasferiti da roma al piccolo paese di montemori, dove lei insegna e lui svolge una non meglio precisata "attivita` di studioso". coinvolto dal comune nella preparazione delle celebrazioni per il centenario del fondatore dell`industria locale, comincia a indagare su una fabbrica inquinante e pericolosa, e su amori del passato. starnone firma un romanzo breve, ironico, ora amaro, ora divertente, in cui si uniscono impegno politico, denuncia sociale, follia d`amore.

alcuni dei temi affrontati in questo libro: il rapporto tra natura e cultura, il problema dell`incesto, lo scambio ristretto e quello generalizzato, le regole sociali, endogamia, esogamia, poligamia, il principio di reciprocita`, l`organizzazione dualistica della vita sociale, il bambino e il primitivo, il matrimonio e la filiazione, patrilinearita` e matrilinearita`, i matrimoni tra cugini, prossimita` biologica e sociale, lo scambio matrimoniale, gli esempi australiano, cinese, indiano, le strutture complesse e il matrimonio moderno.

l`antica mesopotamia aveva tutte le carte in regola per diventare un paese ricco e moderno: petrolio e acqua in abbondanza. eppure, da ormai vent`anni, l`iraq si trova ad affrontare una serie di tragedie incredibili. prima dell`occupazione del kuwait e dello scoppio della guerra del golfo, iran e iraq avevano combattuto un conflitto terribile durato otto anni. ma saddam hussein e` il solo responsabile di questo stato di cose? come e` riuscito a conquistare il potere? benche` la sua ascesa politica sia da far risalire alla fine degli anni sessanta, infatti, il suo potere e` diventato assoluto solo all`indomani della vittoria sull`iran. come ha potuto mantenere saldo un regime basato su un solo clan? perche` e` diventato "canaglia" per l`occidente?

a riga, il console d`italia conosce la quasi centenaria signora sartorius e la sua nobile famiglia. il suo collega a tokyo e` invece alla prese con il misterioso professor sabato bloff. il giovane fabrizio p., rampollo di consoli e console lui stesso, lascia l`isola di youra su un caicco, diretto verso skyros. il volume raccoglie tre racconti "consolari" di boris biancheri.

il "rapporto", curato dalla caritas italiana con l`ausilio scientifico di alcuni esperti della fondazione "e. zancan" di padova, vuole essere un`opera di sensibilizzazione e approfondimento scientifico sulle tematiche del disagio e dell`emarginazione in italia. la ricerca si sofferma in particolare sul disagio sociale delle persone con handicap, delle donne in difficolta`, dei minori in situazioni difficili e delle rispettive famiglie. oltre a fornire dati inediti e aggiornati su ciascuno dei fenomeni indagati, il volume offre alcune proposte di soluzione dei problemi.

nel riferimento ai principali nodi speculativi intorno a cui si articola la ricerca di parmenide e eraclito, platone, aristotele e plotino, questo libro rilegge alcuni fra i testi piu` significativi della tragedia attica, da eschilo a euripide e del repertorio mitologico classico, valorizzandone la straordinaria ricchezza filosofica e mostrando attraverso quali suggestivi percorsi di riflessione i protagonisti di quelle vicende possano essere interpretati come figure dell`indissolubile connessione fra identita` e alterita`, assunta come connotato peculiare della condizione umana.

il fenomeno-berlusconi e` il segnale di un`involuzione politica piu` generale, di una degenerazione della democrazia che coinvolge non solo l`italia, ma tutto il mondo occidentale. mentre alcuni aspetti del fenomeno possono apparire folcloristici, altri non lo sono affatto, e sono anzi l`anticamera di una qualche forma postdemocratica di societa`: ne sono un esempio il governare, secondo il giornalista, esclusivamente per i propri interessi, l`uso sistematico della menzogna, la demonizzazione degli avversari, lo screditamento di tutte le istituzioni, la furia di produrre a ogni costo leggi nuove che eliminino le tracce del sistema precedente.


candela vive in una famiglia di nove donne, dalla quale cerca di emanciparsi. trova un lavoro in un negozio di pompe funebri, dove un giorno le viene affidato il compito di vestire il patriarca di una famiglia gitana. preparando le spoglie, candela trova mezzo chilo di diamanti nascosti nel bastone dell`uomo e, poiche` nessuno sembra essere al corrente della loro esistenza, decide di tenerli per se`. oltre alla ricchezza, la morte del gitano le offre l`occasione di conoscere il personaggio che ispira il titolo del romanzo: l`ultimo uomo selvaggio, la pura essenza della mascolinita`, quel tipo di esemplare che la nuova cultura urbana sembra aver negato al desiderio di molte donne avide di emozioni forti.

la storia di sansone, narrata nei capitoli 13, 14, 15, 16 del settimo libro dell`antico testamento, giudici, nella traduzione dall`antico ebraico di erri de luca. il testo restituisce al lettore la figura dell`eroe suicida che si fa crollare addosso il palazzo gremito di nemici filistei.


il volume presenta una raccolta di saggi politici che ruotano tutti intorno alla stessa domanda: quali sono le conseguenze prodotte dall`universalismo dei principi repubblicani? l`indagine dell`autore viene condotta con particolare riferimento alle societa` pluralistiche in cui si inaspriscono i contrasti multiculturali, agli stati-nazione in via di trasformazione definitiva verso entita` di carattere sovranazionale e ai cittadini sempre piu` costretti in una globalizzata "societa` del rischio". lo scopo teorico di habermas e` di approdare alla definizione di un universalismo sensibile alle differenze, in cui "inclusione" non significa accaparramento assimiliatorio ne` chiusura verso il diverso.

la piccola naja viene sospinta dalle steppe dell`uzbekistan alla germania del dopoguerra come da un vento fatale. suo padre, ul`an, l`ha affidata all`ufficiale tedesco gunter berger con il quale ha combattuto, insieme a molti altri nomadi convinti di avere uno stesso nemico, la russia di stalin. naja deve integrarsi in una nuova famiglia e in una nuova societa`. la memoria del suo popolo la difende, la protegge ma, quando la vita la incalza, e` capace di lottare, di cambiare, di crescere. alla voce narrante di naja e` affidato il racconto delle sue peripezie di bambina e di donna alla ricerca di un posto nel mondo, ma anche del mitico passato dei tuncia`n, nonche` la memorabile ricostruzione corale della disfatta tedesca in russia.

si tratta di quattro racconti in cui affiorano alcuni temi di fondo della filosofia contemporanea, e che possono essere ricondotti alla tradizione della novella filosofia. piu` del dibattito delle idee e` il gioco che viene messo in primo piano, in particolare quello speciale tipo di gioco che consiste nel raccontare storie per rendersi perplessi. grazie a questo gioco avremo spesso un ordine narrativo quasi cristallino che si fa avanti, fino a portarci a un punto vuoto, dove restiamo sospesi davanti a un`immagine abbagliante e normalissima.

la smania delle scorciatoie, la presunzione di essere piu` furbi, di saperla piu` lunga, l`istinto maldestro dell`esplorazione, per arrivare dove? per ottenere che cosa? starnone sviluppa storie nate come meri spunti narrativi sulle pagine dei quotidiani e realizza un volume di racconti cuciti con il filo rosso di questa ossessione. c`e` allora il guidatore di cinquecento fiat che abbandona l`autostrada napoli-salerno per "tagliare" attraverso vie meno battute ma finisce per restare ingarbugliato in una ben piu` crudele trama di incidenti; c`e` il corteggiatore che per arrivare alla bella di cui si e` infatuato finisce per sedurre tutte le amiche di lei senza mai arrivare al suo "oggetto del desiderio". e cosi` via.

"questo libro narra di una famiglia italiana coinvolta nelle vicende dei due grandi movimenti politici che hanno scosso l`europa della mia generazione: il fascismo e il comunismo. e in gran parte la cronaca della vita della mia famiglia nella parentesi dell`esilio che ha coinciso col tempo della mia formazione, diversa da quella dei miei coetani, eppure da me mai vissuta come destino iniquo. quell`esperienza mi fu da adulta d`aiuto quando mi unii ad un comunista italiano dissidente e mi tocco` vivere in patria un secondo esilio, piu` breve ma piu` crudele e che mi separo` temporaneamente anche dalla mia famiglia d`origine."

un diario di bordo a quattro mani fitto di dati sorprendenti, leggende, testimonianze di quel piccolo gruppo di isole che formano le antille. "cronache dai caraibi" descrive non tanto le meravigliose o le incontaminate spiagge dell`oceano atlantico, quanto realta` ben piu` amare fatte di dittature violente, continui scontri razziali, riti vudu`, sporchi affari da paradisi fiscali, indios cannibali che fanno resistenza alla foga civilizzatrice occidentale. fatti e aneddoti sono pretesti per ricostruire passato e presente di questa regione squassata da guerre e rivolgimenti politici.

pubblicato nel 1938 e mai piu` ristampato "orsa minore" raccoglie riflessioni intime, notazioni di paesaggio, considerazioni sull`arte, sulla cultura, sulle letture di una vita intera, sulla legge della donna sola e sul destino di quella solitaria. l`edizione di oggi ristampa i taccuini accostandoli ad altri inediti, mescolando date, notizie e racconto.

sergio staino ha dipinto 25 tavole che illustrano e attualizzano "le avventure di pinocchio" di collodi per la mostra itinerante "pinocchio novecento". michele serra le ha commentate. geppetto ha i tratti di albert einstein, la fatina quelli di hillary clinton e, nella folla dei personaggi che popolano la storia illustrata del piu` celebre burattino del mondo compaiono anche lenin, gramsci, berlusconi, freud, fidel castro, andreotti.

peppe lanzetta ci racconta di vite malvissute, di sbronze, di gesti disperati, di amori che salvano e amori che distruggono, inventa personaggi, disegna ritratti di amici, colora la sua napoli marginale e crudele. piu` spesso pero` lascia a briglia sciolta il suo io e allora si sente la forza di una passione che quanto piu` urla di rabbia tanto piu` cerca lo spazio del sogno.

in questa esemplare raccolta di quindici racconti selby torna a occuparsi di new york, l`odiata-amata citta` natale nella quale aveva ambientato "ultima fermata a brooklyn", considerato uno dei grandi romanzi americani. qui harry, una specie di "ognuno" metropolitano, un eroe dai mille volti del quale l`autore conserva solo il nome in racconti diversi per tono e taglio, attraversa momenti di smarrimento e di violenza che la vita quotidiana non risparmia a nessuno. ma questa volta, a differenza di quanto avveniva in "ultima fermata a brooklyn", nella solitudine e nella disperazione che attanagliano i suoi personaggi selby lascia filtrare un raggio di luce, come nel suggestivo testo dal quale prende il titolo la raccolta: e` la possibilita` di ristabilire, anche nel frenetico e per certi versi feroce scenario metropolitano, un rapporto positivo tra la propria interiorita`, per quanto ferita, e il mondo circostante. poeta di un`umanita` reietta, selby sa cogliere il "canto" delle cose nel silenzio della solitudine.


la tragedia di novi ligure ci ha insegnato che, per capire i rapporti familiari, non possiamo piu` fermarci alla superficie, al primo impatto. perche` nei rapporti tra padre, madre e figli, il malessere si nasconde per lo piu` dietro il velo piu` o meno fitto della normalita`. per sollevare questo velo, paolo di stefano ha incontrato, nelle loro case, una decina di famiglie italiane, da pordenone a palermo, dalle metropoli alle periferie, cercando di lasciar parlare le rabbie, i desideri, i silenzi dei genitori e dei giovani. affrontando i problemi piu` scottanti: la violenza, la droga, la religione, la scuola, la politica. ne emerge un romanzo antropologico della famiglia italiana all`inizio del nuovo secolo. con una prefazione di adriano sofri.

i protagonisti di questo libro, un missionario, un naturalista e un giornalista, si stabilirono nel giappone del xix secolo contribuendo in modo attivo alla modernizzazione del paese. fu un incontro con una cultura che cercarono di comprendere senza riuscirvi mai veramente. ma tutti e tre vennero trasformati dal giappone: specchiandosi nelle sue tradizioni e nella sua vita quotidiana, questi primi osservatori ne riportarono una nuova immagine del proprio mondo. rosenstone ripercorre la loro avventura intrecciando la ricostruzione storica con le osservazioni condotte in prima persona dai tre personaggi.



il bambino nasce "competente" e dispone gia` di nozioni, valori e criteri di valutazione che orientano concretamente la sua esperienza. comunemente, invece, ci si comporta con lui come se fosse una specie di "tabula rasa" sulla quale i genitori devono imprimere le conoscenze necessarie per un regolare sviluppo umano e sociale. juul invita, invece, a un`attenta osservazione del bambino, considerato non piu` come soggetto passivo ma, al contrario, come un "centro attivo di competenze".

figlio di un pastaio di un paesino vicino a napoli, commesso viaggiatore, allievo attore senza talento. poi la grande intuizione: "nel cinema chi vuol mettersi in luce deve scegliere la zona d`ombra". nasce cosi` uno dei piu` famosi produttori cinematografici italiani. questa e` la storia dei suoi ottant`anni, dei suoi cinquecento film, dei suoi tre matrimoni e dei suoi sei figli.

il libro e` una riflessione sulle "societa` postfordiste" e raccoglie sessanta voci compilate da autori italiani e stranieri. e` organizzato come un "dizionario di idee", in ordine alfabetico. puo` essere utilizzato come strumento di consultazione, o ipertesto, oppure puo` essere letto come un insieme di saggi che suggeriscono approcci trasversali ai concetti. ma, ancor prima, e` uno strumento di approfondimento che fissa una terminologia e un apparato concettuale che sono gia` entrati nell`uso. centrale e` la connessione fra sapere e produzione: e` questo il tessuto connettivo delle societa` postfordiste.

come il corpo, anche l`anima puo` far male. non se ne vedono i lividi ma ci sono. spesso sono quel malessere dagli incerti confini che chiamiamo angoscia. braconnier dice: e` dolorosa, ma passa. basta saperla vedere, basta sapere che c`e`. attraverso la storia di giovani e adulti, uomini e donne ricorsi al suo aiuto, l`autore traccia le diverse vie che puo` imboccare l`angoscia, risalendo a ritroso fino alla fonte infantile da cui e` scaturita.

il libro spiega come la demografia, disciplina apparentemente "neutra", puo` diventare la base teorica del razzismo e la bandiera della destra piu` estrema attraverso l`uso improprio dei dati. come sono costruite le statistiche sugli "stranieri"? chi e` considerato nativo oppure straniero, immigrato, integrato? le bras affronta questi temi utilizzando il metodo scientifico, ma senza rinunciare al liguaggio divulgativo.

una sera di gennaio del 1996 qualcuno bussa alla porta di harald e claudia lindgard per annunciare una terribile notizia: duncan, il loro unico figlio, e` stato arrestato con l`accusa di avere ucciso un amico che ha trovato a letto con la propria ragazza. che genere di lealta` un padre e una madre devono a un figlio che ha compiuto l`inimmaginabile? come ha potuto questi non riconoscere l`intangibilita` della vita umana? cosa hanno fatto per influenzare il suo carattere? dove hanno sbagliato? l`autrice descrive l`itinerario caotico che devono percorrere i genitori per ricostruisi un`immagine del figlio e per riappropriarsi di una parte del suo destino, seguendolo giorno dopo giorno nel processo che svelera` loro tratti ignoti di duncan.

"sembra quasi pleonastico dire che nell`immenso e misterioso "libro" che pessoa ci ha lasciato il centro piu` riposto, e certo piu` imperioso, e` l`eteronimia. eteronimia intesa non tanto come metaforico camerino di teatro in cui l`attore pessoa si nasconde per assumere i suoi travestimenti letterario-stilistici; ma proprio come zona franca, come "terrain vague", come linea magica varcando la quale pessoa divento` un `altro da se`` senza cessare di essere se stesso. l`eteronimia di pessoa rimanda semmai alla capacita` di vivere l`essenza di un gioco; non ad una finzione, pertanto, ma ad una metafisica della finzione, o ad un occultismo della finzione; forse ad una teosofia della finzione." (antonio tabucchi)

il libro e` concepito come un faccia a faccia, un confronto che narra la storia delle due band che hanno cambiato la faccia della musica pop e tanta parte del costume occidentale. al di la` della contrapposizione storica, esiste un`opposizione che "lavora" sotto le scelte di gusto che fanno tuttora le nuove generazioni. georg diez ricostruisce fatti e misfatti, intrecciando le vicende delle due band e dando forma ad un "conflitto" (di idee, di promesse, di modelli comportamentali) che incide ancora sul nostro presente.

insieme all`amico e poeta james fenton, redmond o`hanlon, naturalista e professore a oxford, decide di avventurarsi nel borneo con il proposito di risalire il fiume di baleh fino alle sorgenti del massiccio del tiban, una zona rimasta inesplorata dal lontano 1926, nutrendo la remota speranza di incontrare l`ormai rarissimo rinoceronte. dopo due mesi di disavventure nella foresta vergine, o`hanlon ritorna a casa per scrivere quello che l`"evening standard" di londra ha definito "il piu` divertente libro di viaggi da molti anni a questa parte".




yukio mishima e` un personaggio complesso. ultranazionalista, devoto all`imperatore, tetragono difensore delle tradizioni marziali, esteta del sangue e del corpo, eccentrico ed esaltato, e` gia` uno scrittore famoso quando ideo kobayashi, importante critico letterario, lo avvicina per una conversazione. kobayashi e` di destra, come lo scrittore. anni dopo, poco prima del suo suicidio plateale, e` invece un critico marxista ad avvicinarlo, takashi furubayashi. due interviste, due toni differenti, due prospettive che lasciano emergere aspetti importanti della biografia, dell`ideologia e della poetica di mishima.

teodora vencejos e` una cenerentola, una brutta anatroccola e una bella addormentata latinoamericana. vive nel paesino colombiano di real de marque`s e, come in tutte le fiabe, ha una matrigna, donna ramonita cespedes de ucros. questa in punto di morte, affida a teodora, povera in canna e trattata come una sguattera di casa, la cura del figlio galaor, uno splendido e sciocco donnaiolo: dovra` tenergli lontano le donne che lo corteggiano e trovargli una buona moglie. in paese arriva pero` la giovane e ricca clavel quintanilla che conquista galaor con le sue arti eroiche e gli da` due figli, mentre teodora continua a servirlo. quando pero` si legge il testamento della matrigna e si scopre che tutto e` stato lasciato dal padre a teodora, le parti si invertono.


diagnosticatagli una rara forma di leucemia, said decide di scrivere la propria autobiografia. l`autore nasce a gerusalemme nel 1935; erede di una ricca famiglia palestinese cristiana, si trasferisce al cairo dove frequenta il victoria college, ed e` poi mandato dal padre in un collegio del massachusset con lo scopo di fargli ottenere la cittadinanza americana. nel 1948, con la dichiarazione dello stato di israele, la famiglia said viene espropriata di tutti i suoi beni ed il giovane edward diventa un rifugiato politico e decide di combattere per i diritti del popolo palestinese e per uno stato secolare e democratico.

serra non e` nuovo alle rime. obbedendo al criterio per cui tacere e` piu` vergognoso che dire una parolaccia, serra con un paese tagliato su misura per berlusconi, con la paranoia apocalittica di fine secolo, con i paradisi artificiali della new economy, con il professor di bella, con la confusione degli elettori italiani, dice nel suo postscritto: "mi e` spesso capitato, scrivendo, di sghinazzare o commuovermi nel giro di mezza frase appena. non vedo perche` il lettore, che tra l`altro e` molto piu` rilassato di me, non possa farlo con uguale elasticita` d`animo e di sguardo".



tutto comincia con l`aborto di he`ra, una giovane cameriera di provincia, che per vendetta contro l`ex amante francois, che l`ha mollata, nasconde il feto nel cassetto della sala professori della scuola dove l`uomo insegna filosofia. il fratello di he`ra la vendica violentando la figlia di francois sotto gli occhi della madre, che seviziata a sua volta entra in coma, e sara` he`ra a provocarne la morte staccandole i fili, mentre la figlia di francois uccidera ivan, il suo violentatore. non uno di questi personaggi mostra un barlume di umanita`, tutti schiavi di pulsioni di morte che si muovono come burattini, l`unica figura positiva, l`ispettore che indaga sulla morte della donna in coma, viene presto eliminato dalla figlia di lei.

nel cuore della foresta di una piccola cittadina polacca viene trovato il corpo di un ragazzo. chi l`ha ucciso? l`indagine condotta in modo dilettantesco, da un giovane agricoltore, portera` alla luce non solo la rete di corruzione creatasi nei paesi dell`europa centrale, ma anche misteri ben piu` antichi, che risalgono ai tempi dell`ultima guerra mondiale e allo sterminio degli ebrei. romanzo della memoria che intreccia con forza le devastazioni dello sterminio nazista con le incongruenze del presente, la volonta` di dimenticare con quella, ancora piu` tenace, di onorare le vittime di un tragico passato.

fin dall`infanzia, il protagonista di questo romanzo rivela un`estrosa inventiva nella ricerca della felicita`: e se alle volte, come in occasione della memorabile vincita al casino` di campione, la fortuna favorisce le sue intuizioni, altre volte e` lui a forzarle la mano, per esempio con il ricatto innocente grazie al quale entra in possesso dela prima bicicletta a dodici anni. il romanzo narra le vicende di un talento sempre in lotta con la fortuna, di un personaggio ora candido e sensibile, ora sventato e disonesto sullo sfondo dell`italia degli ultimi quarant`anni.

e` l`alba del 4 agosto 1962. la famiglia picouly e` in algeria, a fort de l`eau, a pochi chilometri dalla capitale. madre, padre, due sorelline e il fratello serge. daniel ha quattordici anni, ma in giro dice di averne solo dodici. sul giornale di algeri ha letto che "il sole sorgera` per l`ultima volta", e vuole vivere questa giornata sin dall`alba. per l`algeria e` il momento di proclamare la propria indipendenza: questo grande evento storico, questa lunga giornata, segneranno per il protagonista un virtuale spartiacque tra i paradisi dell`infanzia e le fredde terre del ritrovarsi adulti.



la musica country puo` nuocere alla salute? a giudicare dalla raffica di efferati omicidi che avvengono al lone star cafe` - celebre locale di new york - si direbbe proprio di si`. e all`occhio esperto di kinky friedman, cantante country per talento e investigatore per diletto, non sfugge che questa sia l`opera di un serial killer, che si crede la reincarnazione di hank williams. lo sherlock holmes newyorchese non puo` esimersi dall`aiutare il locale dove spesso si e` esibito. indaghera` sui delitti facendosi assistere dall`esercito irregolare del greenwich village: un giornalista semialcolizzato, un dottor watson da mercato delle pulci e un altro "occhio privato" ricercato in tutti gli stati che iniziano con la lettera "i".

il periodo tra il 1943 e il 1948 e` stato uno dei piu` convulsi della storia italiana e internazionale, e ha sollevato molte questioni nel dibattito storiografico e pubblicistico. novacco ritiene che il passaggio cruciale si sia verificato tra settembre e novembre 1947, allorche` una commissione elaboro` il progettto costituzionale poi approvato dall`assemblea costituente nel dicembre 1947. la costituzione italiana in ragione della scarsa chiarezza di principi e della natura ibrida di alcuni istituti generali avrebbe finito per frenare la vita democratica del paese. l`auspicio dell`autore per il futuro non e` altro che uno stato di diritto, dove il parlamento legiferi, il governo emani i decreti, la magistratura pronunci le sentenze.



"la principessa di babilonia" (1978) e` un racconto orientale sospeso tra fantasia e realismo, popolato da animali parlanti e influenzato dalle "mille e una notte" e dall`"orlando furioso". ma e` anche un itinerario filosofico che ritrova nelle peregrinazioni dei suoi protagonisti un`europa divisa tra oscurantismo e ragione, tra speranza di progresso e rigurciti di fanatismo. "le lettere di amabed" (1769) e` invece un romanzo epistolare che ha i suoi modelli nella letteratura inglese (richardson) e nelle "lettere persiane" di montesquieu. in questa sorta di romanzo storico la critica antireligiosa e la descrizione dell`india e dell`italia del xvi secolo si trasforma in una durissima requisitoria contro l`inquisizione e l`intolleranza religiosa.


giorgio e` un chirurgo oculista di successo. vive a parigi e, dopo un matrimonio fallito, ha rinunciato a ricostruire una famiglia. con l`amico michel condivide i piaceri, sempre meno convinti, di una vita sospesa tra soddisfatta opulenza e noia. ma giorgio ha una preoccupazione: il fratello piero, ingegnere senza arte ne` parte, e` pericolosamente esposto all`influenza di un`organizzazione terroristica. quando conosce charles, il nipote adolescente dell`uomo con cui vive la sorella di michel, giorgio ha un sussulto paterno e incomincia a raccontargli le storie sulla sua infanzia. intando piero, coinvolto in un drammatico boicottaggio, deve nascondersi e chiama in causa il fratello.


della strage di piazza fontana sono tutti innocenti. quel delitto orrendo, a lungo avvolto nel mistero, e` ancora oggi ufficialmente impunito. come avvenne davvero la "strage" per antonomasia, quella che piu` ha segnato la vita e l`anima di questo paese? qual e` la verita`, che oggi e` ben piu` chiara, se non ancora nelle aule dei tribunali certo nella coscienza della nostra democrazia? un racconto che fruga nel cupo, torbido gorgo degli anni della strategia della tensione sbalzando in primo piano ritratti, personaggi, percorsi ed episodi che ci riportano alla realta` autentica dell`eversione nera e dei suoi legami con lo stato e il potere politico.





nella vicenda del commerciante polacco jakob c`e` un paradosso esistenziale che trascende ogni contingenza storica. dal momento che vive in un mondo stravolto, per essere creduto jakob deve mentire e per dare una vera buona notizia deve inventare una storia fasulla. grazie infatti alla bugia di possedere una radio, puo` comunicare agli altri membri del ghetto che i russi stanno riconquistando i territori occupati e che si avvicina cosi` la liberazione. cio` mette in moto una serie di reazioni a catena, di cui il povero venditore si trova a essere il centro. rinasce la speranza, il ghetto si rianima, e tuttavia la pieta` da cui era nata la bugia non riesce a scongiurare il dramma..

il libro e` una raccolta di saggi suddivisa in tre parti. la prima comprende nove saggi sulla scrittura, sulla letteratura contemporanea e sul ruolo dello scrittore oggi. la seconda parte comprende tredici saggi di carattere storico-politico, un percorso della storia sudafricana degli ultimi quarant`anni. la terza parte e` una sorta di testamento spirituale dove nadine gordimer ricorda le tappe storiche che hanno scandito il millennio e, con puntigliosa lucidita`, descrive la realta` che conosce meglio, quella del suo paese.




in sudafrica, poco prima delle elezioni che hanno portato nelson mandela al potere, due coppie fanno i conti con la realta` sociale e politica del paese. da un lato ci sono gli stark: vera e bennet, i bianchi. lui rinuncia alle proprie attivita` artistiche per la famiglia, lei invece intraprende la professione di avvocato che, costringendola ad affrontare problematiche a lei sconosciute, le cambiera` la vita. dall`altro lato scorre l`esistenza parallela dei maqoma: sibongile e didymus, militanti neri tornati in patria dopo anni di esilio a seguito dei grandi rivolgimenti politici. lui, ex terrorista, viene messo da parte dal movimento rivoluzionario, mentre lei, che non si era mai impegnata nella lotta politica, vi acquisisce un ruolo sempre piu` attivo. nessuno passa indenne attraverso gli sconvolgimenti che stanno travolgendo il sudafrica e tutti si trovano a dover fare i conti con la storia.


l`adolescenza e` sinonimo di tutte le contrapposizioni, le contraddizioni, le conflittualita` che caratterizzano un momento di incompiutezza e transizione verso una specifica identita`. gli autori presentano una modalita` di approccio finalizzata all`analisi dei processi di separazione-individuazione. il volume e` il risultato di un lavoro di ricerca e di riflessione, guidato dal quadro teorico individuato da senise, su materiale clinico raccolto in molti anni di attivita` terapeutica con gli adolescenti. il libro costituisce un valido strumento per comprendere gli interrogativi che l`adolescente si pone e offre un ricco materiale sul quale riflettere per impostare con lui una comunicazione fondata sul rispetto della sua liberta`.

una cronaca che, di fatto, e` gia` storia: tangentopoli, l`interminabile eutanasia della cosiddetta prima repubblica (morta per via giudiziaria) e lo stentato parto-aborto della seconda (nata per taglio maggioritario e gia` finita in metastasi). tra governi tecnici a base allargata e "discese in campo", pressati dal nuovo che avanza e da tutto il vecchio che e` avanzato, e che percio` torna alla carica, michele serra presenta una galleria di macchiette e di eroi di giornata; nomi nuovi, curricula seminuovi e facce decisamente gia` usate: il sempreduro bossi, il minaccioso pannella, il miliardario ridens... ma nei testi di serra non c`e` solo politica, ma anche i suoi grotteschi copioni e i suoi stralunati figuranti.

in una grande casa isolata, immersa nella campagna irlandese, vive josie, un`anziana signora che ha alle spalle un matrimonio infelice con un ubriacone violento. adesso che e` vecchia e malata si trova a dover affrontare di nuovo la solitudine con un uomo brutale. si tratta di mcgreevy, soprannominato "la bestia", un membro dell`ira ricercato dalla polizia e dall`esercito, che le piomba in casa all`improvviso in cerca di rifugio. tra le pareti al contempo protettive e opprimenti della casa si instaura ben presto un legame fra i due diversissimi personaggi.

l`assunto alla base di questo libro e` che il mutamento culturale da cui sono state investite le societa` industriali avanzate nel corso degli ultimi decenni riguarda non soltanto lo stato superficiale dei valori, delle credenze e degli stili di vita, ma anche quel nucleo profondo, presente in ogni cultura, costituito dai "fondamenti della validita`". norme, valori e credenze, cosi` come le teorie scientifiche e le istituzioni politiche sono in costante mutamento. le ragioni che motivano il nostro consenso a tali teorie mutano pero` assai meno di frequante, cosi` "come il letto di un fiume, le cui acque sono in costante fluire e sempre diverse, raramente muta".

il racconto e` scritto in prima persona da un ragazzino di dieci anni, terzo di sette fratelli, affascinato dalla dimensione fantastica che lo circonda. il mondo gli appare intriso di leggende: da quella del campo degli scomparsi dove nemmeno i gabbiani vogliono volare, alla casa del donegal dove i bambini vengono rapiti da forze sovrannaturali, a crazy joe che fissa sempre nello stesso punto da quando la donna dei suoi sogni vi si e` trasformata in volpe. il mondo pero` e` fatto anche di vita quotidiana: la realta` della citta` di derry, nell`irlanda del nord, tra gli anni quaranta e cinquanta, con i suoi conflitti politici, i suoi segreti familiari, i suoi intrighi pericolosi.