

in un momento storico in cui gli europei si interrogano sul senso della loro identita` politica e sui fondamenti di un`identita` collettiva millenaria, john hirst, storico australiano di fama internazionale, offre uno strumento prezioso: uno studio in cui dimostra come la civilta` europea abbia rivoluzionato le sorti di tutte le altre popolazioni del mondo. con questa che l`autore definisce "la storia piu` breve dell`europa" si ripercorrono piu` di due millenni di culture, regni, dominazioni del nostro continente: dalle origini come miscela di cultura classica, cristiana e tedesca. un saggio agile e divulgativo, adatto a un pubblico ampio, accompagnato da illustrazioni, mappe e grafici. uno sguardo sulla nostra storia europea che arriva dall`altra parte del mondo.


tucidide - uomo politico ateniese, comandante militare, appaltatore delle miniere d`oro che atene occupava in tracia - e` stato il principale testimone e narratore della `grande guerra` che oppose atene a sparta (431-404 a.c): un immane conflitto che segno` l`inizio del declino della grecia classica. tucidide non amava la democrazia ma seppe convivere col secolare regime democratico, fino al momento in cui, nel 411 a.c, un sanguinoso colpo di stato porto` al potere i suoi amici oligarchi. cosa accadde allora a tucidide? si schiero` con l`oligarchia? dovette eclissarsi al crollo del breve regime oligarchico? certo e` che, proprio con i fatti di quel terribile 411 a.c, la sua storia - narrazione giorno per giorno della lunga guerra tra spartani e ateniesi - si interrompe. questa coincidenza e` il punto di partenza, e forse la chiave, per dipanare la sua vera vicenda biografica, offuscata da una massiccia leggenda che fa di lui o un incompetente mentitore o la vittima di una colossale, inspiegabile ingiustizia, culminata in una improbabile condanna a morte.

l`umanesimo non e` una rottura brusca, non e` un totale cambio di paradigma tra medioevo e rinascimento. piuttosto una nuova concezione del rapporto uomo-dio-mondo, con l`uomo centro attivo, protagonista e misura di tutte le cose. tra quattrocento e cinquecento inizia una nuova era, un`epoca di rinnovamento nella quale prende forma la convinzione che l`ordine del mondo non sia immutabile e che tocchi all`uomo trasformarlo. il seicento, secolo di disordine e di instabilita`, di inquietudine e di spaesamento, secolo della scienza e delle grandi utopie, guida gli uomini negli anni d`oro della cultura europea. ed e` nel settecento che la luce della ragione, il filtro spietato dell`investigazione critica si impone a ogni livello di indagine. a cerniera tra due secoli, il pensiero di kant: non tanto nel senso che propone "una nuova visione rispetto ai problemi discussi dalla filosofia che lo ha preceduto, ma perche` influenza radicalmente il corso della filosofia successiva. i grandi dibattiti filosofici del xix secolo potranno essere intesi solo come risposta a kant". ci accompagnano in questo viaggio veri e propri giganti del pensiero filosofico, delle scienze e delle arti.

possono scrittori, artisti e filosofi rivelarsi ottimi compagni di viaggio? alain de botton non ha dubbi, e affida a guide illustri del passato il compito di scandire le sue partenze e i suoi ritorni, le grandi aspettative cosi` come le piccole ma cocenti delusioni di cui ciascun viaggio e` costellato. ecco percio` barbados, meta turistica che per l`autore si era rivelata fallimentare, riconsiderata alla luce di cio` che huysmans scrisse nel romanzo "controcorrente", e poi la poesia di baudelaire e i quadri di hopper, da cui invece ci possiamo lasciare condurre per cogliere la forza evocativa dei mezzi di trasporto e di anonimi luoghi di transito; o ancora l`affascinante urbanistica di amsterdam e la scenografica bellezza di madrid colte nel loro incanto dagli sguardi di flaubert e di humboldt; ma naturalmente anche il lake district di wordsworth, l`aura di serenita` della campagna inglese come veicolo di una misurata eppure intensa sensazione di pace interiore o l`intenso cromatismo della provenza di van gogh, per una riscoperta del paesaggio mediterraneo. partenze e poi speranze e curiosita`, paesaggi esotici, evocazioni artistiche e ritorni; ma piu` di ognuna di queste scansioni e di questi viaggi, conta per alain de botton lo sguardo stesso del viaggiatore, il suo desiderio di vedere "davvero", e` per questo che, a conclusione del percorso, seguendo questa volta le istruzioni di john ruskin, anche lui prova a vedere "disegnando" per imparare a viaggiare e osservare tutti i giorni.



il 9 febbraio 2009 eluana englaro moriva. ci sono voluti 6233 giorni perche` il padre potesse liberarla e dirle addio; diciassette anni di vita sospesa fra la vita e la morte, durante i quali beppino englaro ha lasciato il suo lavoro e si e` immerso nelle carte. ha studiato codici e regolamenti, ha partecipato a convegni e incontrato politici, giuristi e teologi, nel tentativo di capire come dar voce alla figlia e far rispettare la sua volonta` percorrendo sempre la strada della legalita`. i suoi sono stati anni senza tregua, senza pause, senza possibilita` di fuga o di riparo dalla violenza di una vita artificiale imposta a eluana da uno stato etico, che puo` arrivare a privare delle liberta` fondamentali i suoi stessi cittadini. in questo libro l`autore rievoca i ricordi e le lettere di sua figlia e ripercorre gli ultimi mesi della vita di lei anche attraverso la propria storia di uomo riservato, costretto dagli eventi a farsi portavoce di un popolo silenzioso che ogni giorno, negli ospedali, si pone domande semplici e aspetta risposte umane, e viene invece abbandonato dalla politica in un limbo di sofferenza. una battaglia in cui englaro e` tuttora impegnato perche` la liberta` di cura sia un valore collettivo, perche` la legge rispetti l`individuo e non dia a altri se non a lui stesso il diritto di decidere della propria salute.

"l`importante e` che la maestra sia brava": ecco il mantra che guida i genitori nella scelta della scuola dei propri figli. si`, ma se poi in classe ci sono dei bambini stranieri? potrebbero rallentare il programma... per farla finita con i luoghi comuni (e i timori incontrollati) che serpeggiano fra i banchi, benedetta tobagi e` andata a vedere cosa succede nelle scuole primarie. scuole pubbliche, ovviamente. un viaggio che e` cominciato ad amatrice, l`ombelico d`italia, e ha toccato roma, brescia, ancona, torino, i paesini della bassa mantovana, ma anche realta` piu` di frontiera come udine e palermo. in italia ci sono molti maestri e dirigenti bravissimi, ma la buona volonta` non basta a far funzionare bene una scuola. i bambini stranieri in realta` si rivelano una ricchezza, non un ostacolo. crescere e studiare in una classe mista permette di conoscere una porzione di mondo piu` grande. "e come fare un erasmus stando a casa" e infatti capita a palermo che studenti universitari e "minori stranieri non accompagnati" frequentino insieme gli stessi corsi di italiano. a genova e milano invece uno dei momenti piu` attesi dagli alunni e` la condivisione di parole e storie legate al proprio paese d`origine. ci sono scuole che cercano di ampliare l`offerta formativa specializzandosi nello sport o nella musica, altre che istituiscono attivita` extra senza chiedere costi aggiuntivi ai genitori.

"ho cercato la mia strada molto a lungo. in etnologia sono un completo autodidatta. una prima rivelazione l`ho avuta per ragioni inconfessabili: smania d`evasione, desiderio di viaggiare." queste parole di claude le`vi-strauss riassumono il senso di "tristi tropici", resoconto delle spedizioni compiute dall`autore nel mato grosso e nella foresta amazzonica. quando le`vi-strauss, nel 1934, arrivo` a sa`o paulo per ricoprire la cattedra di sociologia all`universita`, il suo interesse per l`antropologia era ancora una passione non concretizzata. una volta giunto in brasile, la curiosita` per le culture indigene e il desiderio di visitare un paese in gran parte inesplorato lo spinsero a organizzare una serie di ricerche "sul campo". entro` cosi` in contatto con le tribu` autoctone, pote` conoscerne direttamente le usanze e la vita quotidiana. di ritorno da quel lungo viaggio, le`vi-strauss lascio` calare il silenzio su quell`esperienza: non una parola che ricordasse le difficolta`, i rischi che gli incontri con civilta` indigene gli avevano procurato. quindici anni piu` tardi, decise di raccontare cio` che aveva visto e vissuto. e nel 1955 usci` questo saggio, che cambio` per sempre i destini dell`antropologia ma che e` soprattutto un racconto vivo dove si intrecciano descrizioni degli uomini e della natura, aneddoti, considerazioni filosofiche e narrazione dell`avventura quotidiana del ricercatore.

tra omero e platone si verifica, nella cultura greca, un capovolgimento dell`idea di conoscenza: per omero conoscere equivale a vedere, come per i filosofi presocratici e ancora per erodoto e ippocrate; ma per piatone (e per la lunga tradizione idealistica che da lui prende, le mosse) cio` che si vede e` un inganno, la vera conoscenza e` quella delle cose invisibili. passando per il sapere misterico della grecia pre-socratica, per il mito di edipo, in cui il tema della vista e della cecita` ha un ruolo centrale, e per quello delle sirene, il libro indaga il rapporto, a volte tragico, tra sapere e vedere, mettendo in luce le radici antiche di dibattiti concettuali tuttora in corso.

questo e` un viaggio nel cuore della piu` bella stagione del fotogiornalismo internazionale. da parigi a londra, da new york a roma, da budapest a mosca, da kabul alle pianure della cambogia, mario dondero svela le storie che stanno dietro le fotografie sue e di altri, il confronto con mostri sacri come robert capa, i grandi eventi del xx secolo, dalla guerra di spagna alla grande depressione americana, dalla caduta del muro di berlino alla guerra in iraq. nelle sue parole sottili, ironiche, appassionate, scopriremo chi sono stati i primi fotoreporter, i primi creatori di agenzie, le ferree regole del mercato e quello che impongono. ma, soprattutto, troveremo cosa rende straordinario il mestiere del fotoreporter, lo spirito nomade, il misto di adrenalina e paura nelle situazioni di pericolo, l`impegno civile, la curiosita` per l`altro. una storia ricca di persone e umanita`, la vera cifra della migliore fotografia perche` "non e` che a me le persone interessino per fotografarle, mi interessano perche` esistono. diversamente, il fotogiornalismo sarebbe soltanto una sequenza di scatti senz`anima."

la "chronik", il diario della guardia di frontiera tedesca, con tutto il suo originale apparato fotografico, e` un eccezionale documento, unico nel suo genere, che ci racconta giorno per giorno le azioni e lo scenario di guerra del varesotto tra il settembre 1943 e il febbraio 1944. in questo volume la chronik viene pubblicata integralmente in tedesco e in italiano, con una ricostruzione delle vicende, dei luoghi e dei protagonisti. centinaia di scatti vecchi e sfocati, che ci permettono di guardare in faccia le vittime e i carnefici di quella che fu la prima vera battaglia della resistenza nell`italia settentrionale, combattuta sul monte san martino in valcuvia. sono anche le sole immagini esistenti relative all`arresto e alla deportazione di ebrei in italia. riemergono dal passato e ci interrogano gli sguardi di chi ha lottato ed e` morto per la liberta` e la democrazia.

la rivoluzione americana e` spesso raffigurata come un evento sorto da nobili principi, la cui chiave di volta, la costituzione federale, forni l`impalcatura ideale a una nazione prospera e democratica. con questo libro, alan taylor ha scritto un racconto della fondazione della nazione americana. l`aumento delle rivalita` tra imperi europei e i loro alleati nativi si diffuse come un incendio nelle colonie della gran bretagna, alimentato dalle condizioni locali, devastante e difficile da soffocare. il conflitto si innesco` sulla frontiera, la` dove i coloni chiedevano a gran voce di spingersi a ovest nelle terre indiane, andando contro le restrizioni britanniche, e nelle citta` della costa, dove le e`lite commerciali organizzarono disordini, boicottando le politiche fiscali britanniche. quando la guerra scoppio`, la brutale violenza della guerriglia si allargo` lungo tutta la frontiera, da new york fino alla carolina, alimentata da divisioni interne e dallo scontro con la gran bretagna. nella fragile nuova nazione sorta negli anni ottanta del settecento, i leader nazionalisti come james madison e alexander hamilton cercarono di frenare le indisciplinate democrazie statali e di consolidare il potere attraverso una costituzione federale. i sostenitori del potere nazionale ratificarono una nuova struttura di governo. ma gli avversari prevalsero durante la presidenza di thomas jefferson, la cui visione di un


l`avvenire del museo pubblico non e` mai parso piu` a rischio: piu` che rappresentare gli interessi diversificati della collettivita`, nella maggior parte dei casi esso e` ridotto a veicolo di promozione per eventi blockbuster e di tutela dei privilegi dei privati, dando vita a templi dello svago e dell`evasione incapaci di cogliere l`attuale momento storico nella sua globalita`. salvo qualche felice quanto rara eccezione. in questo breve saggio, claire bishop riporta le esperienze di tre istituzioni europee di arte contemporanea - il van abbemuseum di eindhoven, il museo nacional reina sofia di madrid e il msum di lubiana - che, per far fronte ai tagli dei fondi pubblici dettati dalle misure di austerity, hanno fatto di necessita` virtu` mettendo a punto brillanti alternative al mantra dominante del "piu` grande e` piu` bello, e se possibile anche piu` redditizio". attraverso illuminate politiche di acquisizione e allestimento delle proprie collezioni permanenti, questi musei si sono caratterizzati come realta` votate alla sperimentazione, capaci di utilizzare le proprie risorse per imbastire un discorso critico e generare uno sguardo politico sull`attuale fase storica. "museologia radicale", riprendendo il filo di un acceso dibattito internazionale, delinea un manifesto per una nuova concezione del con temporaneo, da intendere come pratica e non come mera periodizzazione, a favore di una rilettura del ruolo del museo come istituzione in grado di preservare l`eredita` culturale e allo stesso tempo offrire una voce critica che possa interrogare il presente e contribuire a realizzare un futuro diverso.

achille campanile e` stato critico televisivo dell`"europeo" dal 9 febbraio 1958 al 17 novembre 1975. le sue cronache settimanali si offrono oggi come una fonte per gettare uno sguardo sui programmi che hanno fondato la televisione italiana, per cogliere il senso della messinscena che la civilta` di quegli anni involontariamente apprestava. campanile fu tra i primissimi collaboratori dell`"europeo" e si improvviso` critico televisivo quando ancora non si sapeva che cosa fosse la televisione, quale poteva essere la sua incidenza sui costumi degli italiani. campanile si e` trovato insomma a doversi "inventare" un mestiere, e in questo mestiere ha messo tutta la sua capacita` di cogliere vizi segreti, tic e distorsioni di un popolo.

hanno meno di trent`anni karl marx e friedrich engels, nel 1848, quando scrivono il manifesto del partito comunista: un pugno di pagine all`inizio senza fortuna, poi destinate a cambiare il mondo. un testo che nel 1989, anno della crisi ufficiale del comunismo, risulta pubblicato in oltre duecento lingue e in mezzo miliardo di copie. storia e lotta di classe, borghesia e proletariato, lavoro e liberta`, proprieta` privata e sfruttamento, partito e rivoluzione, capitalismo e comunismo: questi i nodi cruciali di un`idea di uomo, politica e societa` che ha segnato la carne viva del novecento. e che oggi sembra scomparsa dalla faccia della terra, lasciando campo libero a un capitalismo globale, privo di opposizione organizzata. gli articoli di fede, rabbia e speranza scanditi nel manifesto risultano cosi`, insieme, fuori tempo massimo e piu` che mai attuali. perche` esortano a immaginare che il capitalismo possa ancora venire messo in questione, in un`epoca apparentemente senza alternative.


proviamo a sederci sulle gradinate del colosseo e immaginiamo di assistere a una giornata di spettacolo, fra cinquantamila romani esultanti. la mattina ci aspettano le lotte tra animali e a ruota le battute di caccia. all`ora di pranzo, le esecuzioni di criminali e di schiavi, intervallate da gare di atletica e numeri comici. finalmente, nel pomeriggio, il pezzo forte del programma: i combattimenti dei gladiatori. fik meijer e` professore ordinario di storia antica all`universita` di amsterdam. all`attivita` accademica unisce il gusto per la divulgazione.

subito dopo l`unita` molti studiosi, veri e propri campioni della divulgazione, si impegnano a diffondere il sapere oltre la tradizionale cerchia dei dotti, interpretando al meglio la lezione illuminista. sono intellettuali che vogliono `insegnare a fare`, diffondere una nuova cultura laica e incidere nella societa` piu` di quanto facciano i letterati `puri`. si tratta di figure oggi quasi dimenticate ma famosissime all`epoca: i naturalisti antonio stoppani e michele lessona, il medico-antropologo paolo mantegazza e luigi vittorio bertarelli, che fonda nel 1894 il touring club italiano. in comune hanno una formazione tecnico-scientifica, un`indiscussa fama internazionale e una straordinaria popolarita`, grazie a opere di successo. personaggi abilissimi nel proporsi al pubblico, fascinosi conferenzieri e instancabili `operatori culturali`, questi scrittori contribuiscono a diffondere nuovi generi: dal manuale alla guida turistica, all`almanacco popolare, senza dimenticare la cronaca, sia nera sia giudiziaria, seguitissima. i nuovi scrittori si impegnano nelle istituzioni - nell`universita`, nei comuni, al parlamento -, contribuendo a formare una moderna e aggiornata opinione pubblica nazionale. un`impresa purtroppo destinata a essere abbandonata dalla classe dirigente con il nuovo secolo, allo scoppiare della guerra.

a questo esperimento casaleggio lavorava fin dalla fine degli anni novanta, quando - amministratore di webegg - comincio` a testare nei forum intranet dell`azienda i meccanismi di formazione e produzione del consenso attraverso le reti. ma quello era solo l`inizio. l`esperimento si sviluppa attorno a un nocciolo: propaganda, propaganda, propaganda. sociale, pianificata, centralizzata, virale. testi e scaletta dei vday (gli eventi che rappresentano di fatto l`antecedente storico del movimento) sono gia` coordinati da due dipendenti della casaleggio. grillo e` l`innesco per far evolvere l`esperimento a un livello superiore: e` il frontman, l`uomo del consenso elettorale che puo` coagulare e incarnare un sentimento di rivolta contro il sistema, ormai fortissimo nella societa`. in questa prima stagione il movimento predica alcune cose con integralismo militare: il rifiuto assoluto di comparire nella tv italiana, la promessa di dimezzare lo stipendio ai suoi futuri politici e di vivere secondo uno stile di vita francescano, la posizione contro l`euro e lo scetticismo verso l`unione europea. al contrario, promette la democrazia attraverso internet ed esalta la meritocrazia, denunciando la piaga dei tanti ragazzi italiani costretti a cercare fortuna all`estero. per ognuno di questi cavalli di battaglia emergera` lo scollamento tra come il movimento si e` proposto inizialmente a elettori e attivisti e quel che realmente ha fatto sino a oggi.

il 6 agosto del 1284 e` la festa di san sisto: un giorno solitamente fausto per pisa. quel giorno, al largo di livorno, nei pressi delle secche della meloria, genovesi e pisani si affrontarono in una delle piu` grandi battaglie navali del medioevo. la causa immediata e` la contesa per il controllo della corsica. in realta`, al centro v`e` soprattutto il tentativo di affermare la propria supremazia su tutto il tirreno al fine di salvaguardare le rotte per la sicilia, l`africa settentrionale e il levante mediterraneo. in effetti, le due citta` giunsero allo scontro al culmine di una serie di rivolgimenti - dalla caduta dell`impero latino di costantinopoli all`ascesa della potenza angioina, allo scoppio della guerra del vespro - che mettevano in discussione gli equilibri raggiunti a fatica. la ricostruzione del volto di questa battaglia e della sua lunga preparazione consente di riportare alla luce, oltre alla brutalita` del combattimento sul mare, il profilo di un medioevo diverso: quello marittimo e navale, dove gli orizzonti improvvisamente si allargano e dove piccole citta` si rendono protagoniste di rivoluzioni - da quella commerciale a quella nautica, a quella finanziaria - capaci di mutare il corso della storia.

"le parole usate dai papi sono importanti; tanto piu` in quanto il loro modo di parlare non e` sempre lo stesso. il linguaggio con cui il pastore della chiesa di roma si rivolge all`umanita` nei momenti difficili e` sempre stato espressione non solo della sua personalita` individuale, ma del posto che la parola della chiesa occupava nel mondo in quella data epoca; ed e` un indizio estremamente rivelatore delle diverse modalita`, e della diversa autorevolezza con cui di volta in volta i papi si sono proposti come leader mondiali. in queste pagine faremo un viaggio attraverso le parole usate dai papi nei secoli. ovviamente la chiesa esiste da duemila anni e nel corso di questi due millenni ha prodotto innumerevoli parole; non si tratta di renderne conto in modo esaustivo o anche solo sistematico, ma piuttosto di proporre uno dei tanti viaggi possibili, cominciando dal medioevo per arrivare fino alla soglia della nostra epoca."

fichte, schelling e soprattutto hegel disegnano, agli inizi dell`ottocento, i grandi sistemi del pensiero idealista che culminera` con la rivoluzione materialista di marx, con il positivismo e le filosofie che, come quella di schopenhauer e nietzsche, metteranno in crisi le grandi visioni unitarie del pensiero. l`ottocento e` anche l`eta` della scienza, con darwin, la logica formale, la rivoluzione della termodinamica e le geometrie non euclidee e il secolo in cui si sviluppano le scienze umane: linguistica, antropologia, psicologia, sociologia. la filosofia novecentesca, segnata dalle riflessioni sul linguaggio, si articola nella pluralita` delle grandi tradizioni, dal neokantismo alla fenomenologia, dallo storicismo alla filosofia analitica, dal neoidealismo all`esistenzialismo, dalla psicoanalisi ai marxismi, dalla semiotica allo strutturalismo, dalle teorie sull`intelligenza artificiale alle riflessioni contemporanee su etica e giustizia, sino alle neuroscienze cognitive e alla bioetica.

in uno stile chiaro e con molti esempi clinici, bader dimostra come le fantasie sessuali disconfermino le nostre paure piu` profonde, contrastino i nostri sentimenti di colpa e ci permettano di sentirci al sicuro e di lasciarci andare all`eccitazione e al piacere sessuale. alla base anche delle fantasie erotiche piu` strane non vi sarebbe altro che la ricerca di un senso di sicurezza. partendo dall`analisi di pazienti, con o senza "perversioni", e passando per la molteplicita` di fantasie che popolano la rete, l`autore illustra gli intrecci tra psicologia individuale, cultura e societa` che influenzano le nostre pratiche erotiche: un libro per chi voglia comprendere meglio la propria sessualita` e quella degli altri.

senza nome, inafferrabile, impalpabile, evanescente, minuto eppure infinito... questo e` il dao. anzi, solo questo, forse, si puo` dire del dao, ineffabile assoluto che il linguaggio non carpisce e che solo un`esperienza di totale abbandono consente di esperire e contemplare al di la` della sua mancata manifestazione. il daodejing e` l`opera che raccoglie l`impossibile sfida di accostarsi a cio` che si sottrae al giogo delle parole, per misurarsi con il tentativo estremo di sospingere il linguaggio oltre il limite di un paradossale discorso su cio` di cui nulla puo` esser detto. noto anche come laozi o laozi daodejing, quest`autentica gemma della letteratura mondiale e` stata gradualmente compilata a partire dal iv-iii secolo a.c. ed e` assurta a scrittura canonica per eccellenza del daoismo. scritta in una lingua asciutta e aspramente lirica, essa ha esercitato nell`arco di una lunghissima storia un`influenza inversamente proporzionale alla sua brevita`, diffondendosi ben oltre i confini cinesi in oriente come in occidente e ispirando una sconfinata letteratura esegetica. pervaso di una potenza evocativa senza pari, il "daodejing" esplora l`inesplorabilita` del dao fino a lambire il precipizio che s`affaccia sull`origine del cosmo, aprendo squarci improvvisi sull`arcana natura di quella forza che permea l`intero mondo, assumendo i tratti della madre da cui traggono origine i diecimila esseri.

centomila anni fa almeno sei specie di umani abitavano la terra. erano animali insignificanti, il cui impatto sul pianeta non era superiore a quello di gorilla, lucciole o meduse. oggi sulla terra c`e` una sola specie di umani. noi: homo sapiens. e siamo i signori del pianeta. il segreto del nostro successo e` l`immaginazione. siamo gli unici animali capaci di parlare di cose che esistono solo nelle nostre fantasie: come le divinita`, le nazioni, le leggi e i soldi. "sapiens. da animali a de`i" spiega come ci siamo associati per creare citta`, regni e imperi; come abbiamo costruito la fiducia nei soldi, nei libri e nelle leggi; come ci siamo ritrovati schiavi della burocrazia, del consumismo e della ricerca della felicita`.

l`eta` del disordine e` un tempo dominato dalla paura, che e` figlia dell`ignoranza. ci sembra di vivere in balia del caos. la globalizzazione e` divenuta per molti un incubo: robot che sostituiscono operai, stabilimenti che si trasferiscono in serbia o in cina, crisi finanziarie a ripetizione, ondate di immigrati che affluiscono alle frontiere, attentati terroristici. questo libro e` un tentativo di trovare un ordine in tutto cio`, a partire dai cinque anni che aprono questa nuova era: 1968-1973. iniziano allora i grandi mutamenti da cui e` scaturito il mondo attuale: il predominio della finanza sulla produzione, la graduale perdita della presa delle due superpotenze sul mondo, l`uscita dal sottosviluppo di un numero crescente di paesi asiatici, una maggiore consapevolezza del fatto che gli equilibri ambientali stanno saltando. la globalizzazione non e` un complotto. non e` molto diversa da quella di cento anni fa, quando migranti, capitali, merci e informazioni si spostavano in misure paragonabili a quelle odierne. allora la politica la fermo`, con i nazionalismi e due guerre mondiali, al prezzo di settanta milioni di morti. oggi, in preda alla paura, si diffonde la stessa tentazione. per non ripercorrere quella strada c`e` bisogno di una nuova politica che sappia elevarsi al livello planetario delle sfide: migrazioni, finanza, poverta` ed ineguaglianze, clima.


un libertino che ha giocato un ruolo fondamentale nell`evoluzione della cultura europea, un irriducibile ribelle per le sue idee politiche, filosofiche e religiose. nella ricorrenza del 450? anniversario della nascita, luca addante ribalta le interpretazioni dominanti sul filosofo, raccontando tommaso campanella attraverso le sue rappresentazioni e smascherando l`incredibile stratificazione di miti e di usi politici e apologetici della sua figura, che ne hanno stravolto le originarie fattezze.

nel 1480 l`impero ottomano era in prepotente espansione verso l`europa e il mediterraneo. sulla sua traiettoria, l`italia lacerata da congiure e lotte intestine fra le piu` splendide signorie rinascimentali. in questa storia c`e` il sogno di un sultano affascinato dai fasti dell`antichita`, che intende riunificare l`impero romano. ci sono gli interessi della repubblica di venezia. lorenzo il magnifico, appena scampato alla congiura dei pazzi. un ex gran visir caduto in disgrazia. le mire di dominio sulla penisola del re di napoli. un pontefice che, mentre pensa alla decorazione della cappella sistina, briga per favorire i propri nipoti. condottieri al servizio del miglior offerente, il coraggio dei cavalieri di rodi. un grandioso mosaico che profetizza l`avvento del male. alla fine della guerra di otranto non ci saranno vincitori, se non la peste. si cerchera` di recuperare gloria almeno dai resti delle vittime, facendone dei `martiri della cristianita``, contro ogni evidenza e testimonianza. su tutto, l`indifferenza del potere nei confronti degli umili, degli ultimi, degli inermi, costretti a pagare il prezzo delle altrui ambizioni.

"innanzitutto questo libro parla di amore: il greco antico e` stata la storia piu` lunga e bella della mia vita. non importa che sappiate il greco oppure no. se si`, vi svelero` particolarita` di cui al liceo nessuno vi ha parlato, mentre vi tormentavano tra declinazioni e paradigmi. se no, ma state cominciando a studiarlo, ancora meglio. la vostra curiosita` sara` una pagina bianca da riempire. per tutti, questa lingua nasconde modi di dire che vi faranno sentire a casa, permettendovi di esprimere parole o concetti ai quali pensate ogni giorno, ma che proprio non si possono dire in italiano. ad esempio, i numeri delle parole erano tre, singolare, plurale e duale - due per gli occhi, due per gli amanti; esisteva un modo verbale per esprimere il desiderio, l`ottativo, e non esisteva il futuro. insomma, il greco antico era un modo di vedere il mondo, un modo ancora e soprattutto oggi utile e geniale. non sono previsti esami ne` compiti in classe: se alla fine della lettura saro` riuscita a coinvolgervi e a rispondere a domande che mai vi eravate posti, se finalmente avrete capito la ragione di tante ore di studio, avro` raggiunto il mio obiettivo."

il sistema scolastico, il lavoro, la cultura capitalista, la chiesa, il ruolo della donna, la politica: come movimento di massa il sessantotto intercetto` i problemi innescati da un mondo che stava cambiando, e con la sua forte carica contestataria mise in discussione ogni singolo ambito della vita sociale. se le risposte che diede furono spesso velleitarie o sbagliate, esso tuttavia registro` e accompagno` quella transizione di civilta` di dimensioni epocali che si sarebbe manifestata appieno piu` tardi e che oggi ci sfida prepotentemente.

"cinque anni della mia vita e` il racconto, pubblicato da alfred dreyfus nel maggio 1901, degli anni trascorsi dalla data del suo arresto, lunedi` 15 ottobre 1894, a mercoledi` 20 settembre 1899, data della sua liberazione; cinque anni durante i quali egli fu, nelle sue stesse parole, "soppresso dal mondo dei vivi". nell`arco di poche settimane dreyfus, ricco ufficiale di stato maggiore, si trova arrestato, interrogato da un comandante in pieno delirio, giudicato, degradato di fronte alle truppe, trasferito, in forza di una legge fatta solo per lui, alla volta di certe isole della guayana, dapprima nella galera comune, all`isola reale, poi in una galera riservata a lui e ai suoi guardiani muti: l`isola del diavolo." (pierre vidal-naquet)

richard dawkins e` uno dei piu` famosi scienziati di oggi e uno dei piu` strenui difensori della teoria darwiniana della selezione naturale. la tesi di questo suo libro, che ha suscitato un enorme clamore nel mondo anglosassone e ha generato un dibattito accesissimo, e` molto semplice: dio non esiste e la fede in un essere superiore e` illogica, sbagliata e potenzialmente mortale, come millenni di guerre di religione e la recente minaccia globale del terrorismo fondamentalista islamico dimostrano ampiamente. agli occhi di dawkins, ogni religione condivide lo stesso errore fondamentale, vale a dire l`illusoria credenza nell`esistenza di dio, e, con essa, la pericolosa sicurezza di conoscere una verita` indiscutibile perche` sacra.

frammenti di un grande segreto sono stati trovati, lungo il corso dei secoli, nelle tradizioni orali, in letteratura, nelle religioni e nelle filosofie. per la prima volta tutti i tasselli del segreto si uniscono in un`incredibile rivelazione che trasformera` la vita di coloro che ne faranno esperienza. con questo libro imparerete a usare il segreto in ogni aspetto della vostra vita - denaro, salute, relazioni, felicita` - e in ogni vostra interazione col mondo. comincerete a comprendere il potere nascosto e ancora inutilizzato che si trova dentro di voi, e questa rivelazione colmera` di gioia ogni ambito della vostra esistenza. il segreto racchiude la saggezza dei maestri del mondo moderno, uomini e donne che l`hanno usato per ottenere ricchezza, salute e felicita`. mettendo in pratica la conoscenza del segreto essi portano alla luce storie avvincenti che raccontano di malattie sconfitte, ingenti guadagni, del superamento di ostacoli e del conseguimento di obiettivi da molti ritenuti irraggiungibili.

la politica e` fare i conti con le cose come sono davvero: cioe` spesso non belle e non pulite. bisogna entrare nel fango, a volte, per aiutare gli altri a uscirne. ma tenendo sempre lo sguardo verso l`orizzonte delle regole, dei valori, delle buone ragioni. un dialogo appassionato e appassionante. un prontuario per l`esercizio del pensiero critico, per sottrarsi alle manipolazioni, per riaffermare - contro ogni fanatismo - il valore laico ed emozionante della verita` e dell`impegno politico. perche` l`avvenire appartiene ai non disillusi.


nel corso degli anni, marc fumaroli ha studiato e frequentato assiduamente


le banche, la moneta, i titoli sono una componente fondamentale di un`economia di mercato, ma sono anche l`espressione di una tecnocrazia che, come tutte le altre, esercita un potere enorme, gode di una posizione privilegiata, si e` dotata di un linguaggio esoterico e consuma riti avvolti in una cortina impenetrabile all`uomo comune. ma l`homo oeconomicus, cosi` freddo e astratto nella rappresentazione della letteratura specialistica, e` fatto di carne, ossa e sentimenti non sempre nobili, anzi talvolta anche sordidi. ecco perche` i personaggi che vediamo sul grande schermo, con i loro sentimenti, la fiducia, le speranze, i sogni, le debolezze, i vizi, ci aiutano a capire molto dei processi apparentemente complicati della finanza. proprio perche` la finanza tocca la vita di ognuno di noi e` fondamentale capirne di piu`: questo libro e` una guida preziosa per orientarsi in un mondo ad alto tasso di complessita` tecnica.

a distanza di cinquant`anni, sintetizzare con `generazione del `68` quel movimento di rivolta che ha avuto come teatro la scena del mondo puo` quantomeno apparire sbrigativo, per non dire semplicistico, stereotipato. lo scopo di questo libro e` quello di mostrare che il `68, lungi dall`essere il risultato dell`esperienza di una generazione omogenea, e` in realta` frutto della convergenza di soggetti diversi per cultura politica, esperienze, istanze di rivolta e modi della partecipazione. che il `68 sia plurale emerge immediatamente dalla scomposizione di quella generazione, soprattutto analizzandola per eta`: tre, quattro anni di differenza marcano, infatti, una distanza spesso conflittuale tra due culture generazionali. attraverso decine di storie di vita e lungo gli itinerari che dagli anni cinquanta portarono migliaia di ragazze e ragazzi al `68, francesca socrate intreccia la ricostruzione storica con l`analisi della loro memoria autobiografica e del linguaggio usato per raccontarla: si elabora cosi` il senso che i protagonisti del movimento attribuiscono oggi a quel loro passato.

noi siamo un solo pianeta, una sola umanita`. quali che siano gli ostacoli, e quale che sia la loro apparente enormita`, la conoscenza reciproca e la fusione di orizzonti rimangono la via maestra per arrivare alla convivenza pacifica e vantaggiosa per tutti, collaborativa e solidale. non ci sono alternative praticabili. la `crisi migratoria` ci rivela l`attuale stato del mondo, il destino che abbiamo in comune. abbiamo eletto gli stranieri a causa di tutti i nostri mali. in realta` il nostro senso crescente di precarieta` e paura dipende dalla incapacita` di governare l`enorme forza dei processi di globalizzazione.

la virgola e il punto fermo hanno fagocitato il punto e virgola e i due punti. i catastrofisti dicono che rimarremo solo con il punto (o `soli con il punto`): piu` che una scrittura telegrafica e` un ritorno al telegrafo. eppure, con una sola virgola ben messa si puo` illuminare una pagina. allora, cosa si puo` e cosa non si puo` fare con questi segnetti meravigliosi? e soprattutto: come li hanno usati gli altri, quelli bravi e molto piu` autorevoli di noi? questo libro tenta di fare chiarezza. con semplicita` e metodo, e la guida di mirabili scrittori, racconta gli usi corretti ed errati di virgola e punto e virgola, a partire da casi reali tratti da romanzi, saggi, articoli. incontreremo autori che usano la punteggiatura in modo automatico e naturale, come se fosse il respiro del testo; altri che la usano come un`arma, come manifesto estetico ed esistenziale. affronterete le incertezze della vostra punteggiatura, ad una ad una, anche quelle che non sapevate di avere. sfideremo gli `atroci dubbi`, eviteremo le trappole, disinnescheremo le mine - con leggerezza e senza paura di sbagliare, perche` la creativita` ci permette di allargare i confini delle norme. provate a tirare l`elastico: che i vostri segni-lucciola diventino fari per illuminare le vostre idee. pronti a rifare la punta alla punteggiatura?

la terra e` da poco entrata in una nuova era, in cui l`uomo condiziona sempre piu` massicciamente l`ecologia globale: il periodo piu` anomalo nella storia della nostra relazione con la biosfera. dalla meta` del xx secolo, il ritmo accelerato dell`uso di energia, le emissioni di gas serra e la crescita della popolazione hanno spinto il pianeta dentro un gigantesco esperimento incontrollato. i numeri sono impressionanti: piu` di tre quarti dell`emissione di anidride carbonica nell`atmosfera ha avuto luogo dal 1945 a oggi; nello stesso periodo il numero di veicoli a motore e` cresciuto da 40 a 800 milioni, la popolazione del pianeta e` triplicata e gli abitanti delle citta` sono passati da 700 milioni a 3,5 miliardi. un gigantesco terremoto ecologico, del quale "la grande accelerazione" spiega cause e conseguenze, evidenziando il ruolo dei sistemi energetici, nonche` gli andamenti dei cambiamenti climatici, ambientali e urbani. finora, gli uomini non hanno mai gestito i cicli biogeochimici del pianeta. ma se provassimo a controllare questi sistemi attraverso la geoingegneria, inaugureremmo un`altra fase dell`antropocene. quali che ne siano gli esiti.


rispettati, coccolati e umanizzati, oggi gli animali sono parte integrante della nostra vita quotidiana e affettiva. ma quando si e` cominciato a pensare a come trattiamo gli animali? chi sono stati gli uomini e le donne che in italia si sono occupati della loro tutela? questo percorso inizio` a torino nel lontano 1871, quando venne fondata la prima societa` protettrice degli animali grazie all`interessamento di giuseppe garibaldi. sul modello di quella torinese, associazioni zoofile nacquero in tutte le principali citta`. mussolini, poi, si impossesso` di questa causa per metterla al servizio degli obiettivi piu` generali del regime e celebrare la `modernita`` fascista. nella storia del protezionismo animale la vera svolta si ebbe tra gli anni settanta e ottanta. fu allora che si conio` il termine `animalismo`, nacquero moltissime nuove leghe animaliste e antivivisezioniste, cambiarono radicalmente le modalita` di propaganda e sensibilizzazione dell`opinione pubblica. da allora il mondo dell`animalismo italiano si e` sviluppato in una straordinaria varieta` di associazioni, interessi e legami con altri movimenti politici e sociali. una ricostruzione originale del percorso, accidentato e tortuoso, che ha rivoluzionato il nostro modo di pensare e di relazionarci con il mondo animale.



alle 17.30 del 26 gennaio 1994, silvio berlusconi fa la sua apparizione sugli schermi tv attraverso una delle tre grandi reti di sua proprieta`. esibendo un sorriso affabile, seduto dietro una scrivania, sullo sfondo una libreria con foto di famiglia, pronuncia un appello rivolto a tutti gli italiani. il discorso dura circa 9 minuti e 30 secondi. oltre 26 milioni di telespettatori sono raggiunti dal messaggio. e l`esordio di un terremoto politico. di li` a poco l`imprenditore lombardo, proprietario di una mitica squadra di calcio e padrone di mezzo sistema televisivo, conquistera` la maggioranza parlamentare, divenendo capo del governo. quella del 26 gennaio 1994 non e` stata una battaglia campale, non la deposizione di un despota o una dichiarazione di guerra, un regicidio o il passaggio da una monarchia a una repubblica. formalmente neppure un colpo di stato. nelle ore cruciali che qui ricostruiamo non si muovono truppe, non si decapitano condottieri, non si firmano patti: si definiscono gli sfondi di un set, i minuti e i secondi di un passaggio sugli schermi televisivi. nondimeno, con quell`apparizione comincia una nuova era, che ha caratterizzato la storia dei sistemi politici. una forma sfigurata e truccata di democrazia, che gli antichi chiamavano demagogia e taluni chiamano oggi populismo dell`audience: dominio di leader che pretendono di essere l`incarnazione del popolo e tendono all`esercizio di un potere affidato alla comunicazione semplificata e istantanea dei media di massa. dalla tv ai social.

roma, agosto 70 a.c. in pieno foro, nel corso di un processo destinato a fare epoca, l`accusatore marco tullio cicerone lancia una fulminante requisitoria, seguita da una tempesta di testimonianze e prove. tutte vertono sui gravi crimini commessi dall`imputato, gaio verre, ex governatore della sicilia: concussione, peculato, appropriazione indebita, furto, vendita di sentenze, manipolazione di appalti, corruzione elettorale, sequestro di persona, frode, intimidazione, tortura, omicidio. di fronte, una giuria sempre piu` attonita; attorno, un pubblico sempre piu` infiammato. si tratta della prima delle verrine, assurte poi a modello oratorio di ogni tempo. quale lavoro d`inchiesta aveva reso possibile quella spettacolare accusa, capace d`intrattenere il popolo romano per giorni? le imputazioni erano reali o si tratto` invece di un processo politico? seguiamo passo dopo passo cicerone, instancabile, tenace ma non certo candido raccoglitore di prove e orchestratore di testimonianze.

abbattimento della borghesia, dominio del proletariato, sovvertimento della vecchia societa` fondata sul conflitto di classe, istituzione di una nuova societa` senza classi ne` proprieta` privata: questi gli obiettivi del pensiero politico di marx, che diedero vita, nel 1848, al "manifesto del partito comunista". un opuscolo che ebbe vicende burrascose, piu` volte censurato, piu` volte ripubblicato, e sicuramente uno degli scritti politici piu` influenti del nostro tempo.

alla domanda di base "che cosa intendiamo per retorica?" bice mortara garavelli risponde distinguendo due aspetti fondamentali: la facolta` di sviluppare un ragionamento atto a persuadere chi ascolta o legge, di esprimersi in modo efficace, appropriato alla situazione; e l`elaborazione concettuale di principi e mezzi per attuare al meglio le facolta` naturali del comunicare: cioe` l`insieme delle dottrine, delle tecniche e delle precettistiche frutto di riflessioni e di tradizioni secolari. questa prima lezione mette in evidenza, con chiarezza e brevita`, alcune tappe salienti nello sviluppo plurisecolare della disciplina e si concentra poi prevalentemente sulle caratteristiche dottrinali e pratiche dei diversi sistemi: a cominciare dal sistema classico, su cui si sono modellate importanti applicazioni, fino alle innovazioni apportate dalle `nuove retoriche`. i capitoli conclusivi sono dedicati alla presentazione di pagine esemplari, che mostrano come la retorica si sia incarnata in stili e in campi del sapere differenti. nella scelta dei testi esemplari, l`autrice ha scelto uno stile chiaro e divulgativo, senza tecnicismi inutili e con spiegazioni elementari ove fosse necessario introdurre nozioni specialistiche.

quante volte al giorno utilizziamo una macchina elettronica? dalla lavatrice che esegue programmi "intelligenti" per risparmiare acqua ed energia al frigorifero di ultima generazione che ordina direttamente al supermercato cio` che ci serve, sino allo smartphone, che esegue qualche app, ci permette di giocare, di chattare, di scattare fotografie, di leggere un`email e il suo allegato, di ascoltare musica, di rimanere informati sulle ultime notizie e persino di fare una telefonata... poi saliamo in auto, magari a guida assistita, che si parcheggia da sola. intorno a noi macchine estremamente complesse eseguono esami diagnostici mentre semplici distributori automatici ci preparano la nostra bevanda preferita tostando, miscelando e zuccherando perfettamente gli ingredienti. tutte queste cose sono possibili grazie all`integrazione di miliardi di componenti elettronici, interconnessi fra di loro, su di singolo supporto di silicio. ma come funziona tutto cio`? come possono questi componenti, che potremmo immaginare come dei piccoli interruttori, produrre dei risultati cosi` incredibili? una macchina elettronica puo` prendere delle decisioni, scegliendo come procedere sulla base dell`analisi del momento specifico grazie ai miliardi di transistor connessi a realizzare circuiti che eseguono operazioni logiche booleane, basate cioe` su variabili che possono assumere solamente i valori vero e falso, 1 e 0, i bit, e operazioni logiche dette and, nor e not. il software poi, che si puo` considerare la "mente" di tutto il sistema, traccia la via che la macchina deve seguire per portare a termine i compiti assegnati, utilizzando solo le due variabili e le tre operazioni. tutto questo va sotto il nome di computer. per le diverse applicazioni che abbiamo descritto, i componenti utilizzati per costruire la macchina, che si tratti del computer che controlla una stazione spaziale o del distributore automatico del caffe`, sono esattamente gli stessi. anche la struttura del software e` la

la disuguaglianza e` il problema fondamentale del nostro paese e del nostro tempo. il formidabile spostamento di reddito negli ultimi trent`anni dai salari ai profitti e alle rendite, dal lavoro al capitale, e` la causa delle difficolta` politiche, del malessere sociale e del disagio economico attuali. il risultato e` una societa` divisa tra `perdenti` e `vincenti`: da un lato classi medie, operai e impiegati, dall`altro la ristretta schiera di dirigenti, manager e professionisti. la crescita delle disuguaglianze mette a repentaglio la tenuta della nostra societa` e la stessa economia, avvitata ormai da tempo in una fase di stagnazione. invertire la rotta prima del baratro e` ancora possibile. questo libro non solo ci spiega come ma ci invita a unirci alla lotta per un cambiamento reale in nome della democrazia e della giustizia.

la storia dei medici, famiglia-icona del rinascimento italiano, e` anche la storia di una successione quasi ininterrotta di congiure e complotti volti a eliminare i suoi esponenti piu` prestigiosi. esiste pero` un momento cruciale, la `congiura per eccellenza`: quella che, nell`aprile 1478, doveva mettere fine al dominio della famiglia su firenze e sopprimerne la guida, lorenzo il magnifico. lorenzo e` all`apogeo della sua fortuna. incontrastato signore di firenze, anche se la citta` ama definirsi una repubblica, ben accolto in tutte le corti italiane, ha in attivo un matrimonio prolifico e prestigioso con clarice orsini, erede di una delle piu` antiche e illustri famiglie di roma. alcuni errori, pero`, minacciano la sua stabilita`: l`ostilita` del nuovo papa sisto iv, che toglie ai medici il lucroso incarico di banchieri pontifici. l`odio di volterra, tiranneggiata per impadronirsi delle sue risorse naturali. la vendetta della famiglia pazzi, cresciuta in potenza e ormai temibile concorrente. l`invidia verso un uomo che sembra costantemente baciato dalla fortuna cementa il legame dei nemici e li determina all`azione. l`epilogo fu tragico.

per l`autrice, non solo la ripartizione tra scienza e decisione politica va messa in discussione, ma c`e` il sospetto che tutti gli argomenti che invocano la scienza siano argomenti di potere, nocivi tanto alle scienze quanto alle esigenze di una democrazia che non si riduca all`arte di condurre un gregge.

dopo la tragedia di due guerre mondiali e l`opera di distruzione sistematica condotta dagli intellettuali europei dalla fine dell`ottocento, l`idea di

nascosta dalla polvere cosmica, proprio la` dove il magnifico arco della via lattea sta per toccare l`orizzonte, in un "cluster" di stelle situato al centro della costellazione del sagittario, le tecnologie piu` recenti hanno consentito, sollevando il velo che aveva oscurato per secoli gli occhi degli astronomi, di scoprire una piccola macchia nera, la cui esistenza rivoluzionera` negli anni a venire la nostra percezione dell`universo in cui viviamo. fulvio melia e` professore di fisica e di astronomia all`universita` dell`arizona e editor dell`


la "perdita" e` un tema da un lato troppo presente, dall`altro ancora lontano: idea assillante ma sospesa sul vuoto dell`esperienza che avrebbe potuto sostanziarlo di pensieri e sentimenti reali. forse la condizione "giusta", ne` troppo dolorosa ne` troppo distaccata, per pensare la morte propria e delle persone che abbiamo amato, non si da mai. la morte, come coscienza che siamo destinati a scomparire "a uno a uno", come dicono rossanda e fraire, e` il "grado zero" della rappresentazione, l`"impensabile". tra tutte le opposizioni "incomponibili" che danno un`impronta "tragica" alla vita, la piu` resistente ai nostri sforzi di pacificazione e` sicuramente quella di un io costretto a riconoscersi straniero nel proprio corpo, parte del ciclo biologico e, al medesimo tempo, di una "natura" speciale, irriducibile alla materia di cui sono fatti gli altri viventi.



negli intenti dell`autore il libro doveva essere una ricapitolazione di tutti i temi sui quali si erano esercitati il suo pensiero e la sua arte: l`amore, la morte, il sacro, il lavoro, il gioco, la guerra ecc. l`opera doveva rientrare in un progetto di storia universale rimasto irrealizzato. della storia universale il testo ha la struttura: e` una lettura ampiamente illustrata della storia universale attraverso le rappresentazioni dell`erotismo tragico. una prima parte e` dedicata alla nascita di eros nella preistoria, associata alla coscienza della morte. una seconda parte tratta delle rappresentazioni dell`erotismo dall`antichita` ai nostri giorni. concludono il libro due capitoli fotografici sul sacrificio vudu` e sul supplizio cinese dei "cento pezzi".




questi testi offrono allo studioso nuove conoscenze, soprattutto sulle prime fasi della teorizzazione di freud e sugli inizi della psicoanalisi, e rendono possibili ulteriori connessioni tra le idee e gli scritti dell`autore, da cui l`insieme della sua opera risulta un tutto coerente e integrato.



il mito di diana e atteone ha avuto sempre qualcosa di decisivo da dire agli uomini, e nelle sue numerose versioni - cosi` come nelle rappresentazioni pittoriche, da tiziano a rembrandt - ha sedotto le piu` grandi menti del pensiero e della letteratura occidentali. in questo libro, a meta` tra il saggio e la favola, tra l`excursus erudito e la


la fusione termonucleare controllata; l`unita` della fisica contemporanea; il comportamento della materia verso lo zero assoluto; la stabilita` della materia nel nostro universo; la fisica dei semiconduttori; le ripercussioni della fisica sulla biomedicina:entriamo, con questi ed altri temi, nel sempre piu` sorprendente mondo della materia, grazie a questa raccolta di saggi sul contributo della scuola di fisica romana allo studio della struttura della materia, raccolta che e` la trascrizione fedele del frequentatissimo ciclo di conferenze tenutosi a roma, in campidoglio, dal novembre 1983 al gennaio 1984, in occasione del cinquantenario della scoperta della radioattivita` artificiale da parte di enrico fermi. il criterio con cui sono stati concepiti questi saggi risponde all`esigenza di coniugare il rigore e la precisione tecnica con lo studio storico-critico, rendendo cosi` accessibile al grande pubblico i risultati della ricerca di frontiera. questo obiettivo e` coerente con la politica culturale che inquadra la divulgazione scientifica come uno strumento per padroneggiare le conoscenze, in modo che tutti, anche chi non e` "addetto ai lavori", possa essere messo in grado di partecipare alle scelte riguardanti lo sviluppo della societa`. di bruno brunelli, nicola cabibbo, giorgio careri, marcello conversi, andrea frova, bruno maraviglia, carlo schaerf. note inroduttive di g. tecce, r. nicolini, s. cunsolo, w. di palma. scheda didattica di tina bovi.





jonathan israel, uno dei maggiori storici mondiali dell`illuminismo, ci spiega come le idee radicali dei fondatori americani come paine, jefferson, franklin, madison e monroe abbiano impostato il modello per le rivoluzioni democratiche, i movimenti e le costituzioni in francia, gran bretagna, irlanda, paesi bassi, belgio, polonia, grecia, canada, haiti, brasile e america spagnola. perche` la rivoluzione americana fu un evento sorprendentemente radicale, che non si concluse con la trasformazione e l`indipendenza degli stati uniti, ma continuo` a riverberare in europa e nelle americhe per i successivi tre quarti di secolo. furono proprio le idee dell`illuminismo radicale - con la distruzione dei tre pilastri della societa` europea di ancien re`gime (monarchia, aristocrazia e autorita` religiosa) e la promozione del repubblicanesimo democratico, dell`autogoverno e della liberta` - a ispirare le rivoluzioni in molte nazioni, dove i vari leader sposarono i valori democratici americani, seguendo esplicitamente l`esempio proposto dal nuovo continente.

una aristocratica cavalleria teutonica contro masse di fanti comunali appiedati. un ambizioso progetto di governo universale contro l`autogoverno di citta` libere. una societa` fortemente gerarchizzata contro comunita` di uomini eguali in grado di autodeterminarsi. e questa la guerra durata oltre vent`anni che vede federico barbarossa, imperatore del sacro romano impero, tentare di piegare sul campo di battaglia i comuni italiani. non solo uno scontro fisico e strategico ma anche ideologico tra due societa` agli antipodi. l`obiettivo dell`imperatore e` di riacquisire il controllo perduto sul regno d`italia per poi assoggettare il mezzogiorno normanno. ma durante l`assenza del potere imperiale dalla penisola, le citta` italiane sono cambiate: sono citta` ricche, militarmente potenti, che pensano a se stesse come collettivita` di uomini liberi. quando cala alla testa dell`esercito teutonico, federico barbarossa si trova di fronte i comuni italiani. paolo grillo ricostruisce la guerra che sconvolse l`italia intera e duro` dal 1154 al 1176, prima di giungere a una pace definitiva nel 1183: dagli scontri campali in lombardia alle battaglie urbane a roma, dagli assedi di alessandria e di ancona alla spedizione bizantina in puglia. i protagonisti sono federico barbarossa, i papi che gli si opposero, i re normanni, l`imperatore di costantinopoli e, soprattutto, le popolazioni dei comuni italiani del nord, del centro e del sud che si batterono per difendere la loro autonomia e la loro idea di liberta`.