
"l`essere che viene: ne` individuale ne` universale, ma qualunque. singolare, ma senza identita`. definito, ma solo nello spazio vuoto dell`esempio. e, tuttavia, non generico ne` indifferente". cosi` veniva presentata nel 1990 la prima edizione di questo libro. nella "postilla 2001" aggiunta a questa edizione, l`autore non puo` che constatare che cio` che all`inizio era solo un`ipotesi - l`assenza d`opera, la singolarita` qualunque, il "bloom" - e` diventato realta`.



la comparazione tra stalinismo e nazismo continua a essere uno dei temi dominanti non solo della ricerca storica ma anche del dibattito politico. dal 1989 la discussione sulla natura, sulla parentela o sulla singolarita` di queste "tirannidi moderne", come le defini` hannah arendt, si e` sviluppata, arricchita anche dai progressi della ricerca sulla storia dell`unione sovietica e sul comunismo. ed e` ormai possibile mettere alla prova dei fatti storicamente accertati il concetto altrimenti destinato a restare generico di "totalitarismo". e` quel che fanno nella prima parte del libro nicholas wert e philippe burrin. nella seconda parte altri studiosi affrontano il problema della memoria dei due regimi.

l`idea dell`esistenza del cannibalismo appena oltre i confini della propria cultura e` antica e universilmente accettata nonostante una documentazione per nulla probante. passando dal mondo preistorico all`impero azteco, alle culture africane e della nuova guinea, arens dimostra come tale credenza in un cannibalismo universale, distinto da pratiche rituali o di sopravvivenza effettivamente osservate, rappresenti un mito di cui si servono i membri di un gruppo per rivendicare il proprio diritto al monopolio della cultura e giustificare l`emarginazione o addirittura l`eliminazione del diverso. un mito che, nelle civilta` occidentali e` stato sostenuto e alimentato con l`avallo dell`antropologia, scienza messa dunque in discussione dall`autore.

risale al 1988 la scoperta in mare di una colonia di alghe tropicali del genere caulerpa, inopinatamente acclimatatasi nel mediterraneo. utilizzata negli acquari come elemento decorativo perche` mette in evidenza i colori dei pesci tropicali con il suo verde acceso, questa specie si e` rivelata ben presto pericolosamente infestante. segnalata qualche anno dopo sulle coste francesi, poi in italia, poi sulle coste di altri paesi, la caulerpa taxifolia, prolifera senza controllo coprendo superfici tali che e` impossibile pensare di sradicarla. ne` puo` essere piu` efficace il ricorso a metodi di lotta biologica. si e` ormai in piena catastrofe ecologica dato che l`alga distrugge la vegetazione sottomarina tra i 3 e 30 metri di profondita`.

l`autore presenta l`esperienza di una comunita` per bambini e adolescenti con svariati problemi di disagio fisico e psicologico, di cui si occupa da piu` di vent`anni. la comunita` di gugliano intende fornire ai suoi piccoli ospiti quell`affetto e quell`educazione al rispetto delle regole che non hanno potuto ricevere nella famiglia d`origine. in questo senso una delle componenti piu` importanti per l`attenuazione delle loro difficolta` e` vista nell`influenza dell`ambiente, altrettanto importante dell`eredita` biologica nella formazione della personalita` individuale. mori traccia una storia della comunita` di gugliano e ne illustra i principi ispiratori, soprattutto il rifiuto della violenza in ogni sua forma.

la storia documentata di un falso che rappresenta l`episodio culminante di una lunga storia di rielaborazioni prodotte nella seconda meta` dell`ottocento dalla subcultura dell`antisemitismo russo. oltre al testo dei protocolli, il volume presenta una raccolta completa di documenti dell`epoca molti dei quali inediti in italiano che permettono di ricollocare i protocolli nel variegato mondo dell`antisemitismo russo, forse l`unico ancora oggi realmente vitale.

preceduta da un saggio sulla storia della genetica agricola da 150 anni a questa parte, una nutrita serie di contributi analizza i rapporti tra salute pubblica, ambiente e alimenti transgenici; studia la complessa problematica della introduzione degli organismi geneticamente modificati e connesso ricorso a sostanze chimiche (le transnazionali biotecnologiche affermano il loro controllo commercializzando kids di sementi+biocidi); affronta la questione dei brevetti delle invenzioni biotecnologiche. per concludere con un appello a `fare la pace con il vivente` che suona di particolare attualita` e urgenza in questa fase di diffusa sensibilizzazione dell`opinione pubblica.

il libro interviene nel dibattito in corso sul federalismo su un tema ben preciso e di grande rilevanza: adottando una forma federale per il servizio sanitario si tratta di aggiornare l`idea di diritto alla salute e di innovare profondamente la teoria di fondo che ha ispirato trent`anni di legislazione sanitaria, della quale per altro l`autore non nega gli aspetti positivi e i buoni risultati. ma di fronte al cambiamento e` necessaria una riforma formale negli ordinamenti e sostanziale nei contenuti.

in parte racconto, in parte lettera, in parte cronaca o appunti di lavoro riportati cosi` com`erano stati buttati giu` giorno per giorno, questo libro risponde all`esortazione di un vecchio dogon che, congedandosi dall`autrice, le aveva detto: "e`tempo che tu scriva una storia". in realta` qui le storie sono tante: quelle raccolte dalle parole dei colloqui e dei racconti, o quelle vissute negli incontri e nei rapporti; ma tutte confluiscono e si fondono nella narrazione di una realta` dove tradizione e modernita` sono strettamente intrecciate e, lungi da qualsiasi esotismo, la conoscenza passa per il coinvolgimento personale.

un ingegnere mortalmente malato acconsente a che il suo cervello venga separato dal corpo, chiuso in una capsula spaziale e utilizzato per un esperimento scientifico. ma il cervello - imp plus - comincia a crescere, a svilupparsi, rifiuta i segnali inviati dalla terra e giunge a prendere una decisione drammatica e inaspettata.

il successo di realizzazioni importanti come linux e piu` ancora di internet frutto della collaborazione di migliaia di ricercatori e programmatori di tutto il mondo, che hanno operato a titolo personale, da` un contenuto di realta` alla prospettiva della `informatica solidale`. ai capitoli dedicati alle tecnologie e al mercato dell`informazione, fanno seguito quelli dedicati al confronto con il software proprietario, all`analisi degli aspetti socioeconomici della nuova modalita` di sviluppo del software. infine, nell`ultimo capitolo, si discute la questione di carattere generale della proprieta` intellettuale, di cui il caso dell`informatica e del software e` soltanto un esempio emblematico.

il volume si propone di documentare aspetti finora trascurati della storia della repubblica sociale italiana. l`uso critico della fotografia, trattata con lo stesso scrupolo filologico delle altre fonti storiche, introduce a dimensioni taciute e occultate della realta` di quella drammatica fase della storia nazionale. il `corpus` fotografica dell`opera, corredato da brevi introduzioni e didascalie, e` organizzato in cinque parti a partire dalle condizioni di identificazione delle immagini, ovvero dal punto di vista che esprimono. si passa dall`immagine ufficiale che volle dare di se` la repubblica sociale alla documentazione tedesca per finire con le tracce della rsi che rimasero dopo la sconfitta.

il valore dell`opera di anna maria ortese, `scrittrice di visione`, si impone oggi dopo la dimenticanza e l`intolleranza subita in vita. l`autrice di questo libro si propone di comunicare senza griglie, senza sistematizzazioni critiche, con una partecipazione attiva fatta di attenzione alla pagina e al modo in cui lavora dentro di noi, la grandezza di anna maria ortese.

il rapporto uomo-spazio nella citta` contemporanea ha subito una radicale trasformazione sia a livello pubblico, sia a livello privato, con commistioni che rendono obsoleti gli schemi interpretativi ancora correnti, e che richiedono al progettista un impegno che tenga conto di una moltitudine di fattori non solo architettonici per realizzare un ambiente nuovamente vivibile.

l`opera ormai piu` che trentennale di alain de benoist, capofila della cosiddetta "nuova destra", affronta i problemi della modernita` al di fuori e contro l`egualitarismo e l`universalismo da lui considerati caratteristici di una sinistra tutta interna alla tradizione giudeo-cristiana. il volume e` uno studio del piu` importante tentativo di rinnovare la cultura di destra del nostro tempo, non riducibile come spesso si e` fatto soprattutto in italia a un generico fascismo, e in grado invece di fornire una critica della modernita` sui temi dell`economia, dell`ambiente e delle differenze culturali.

a partire dagli anni trenta gli interessi scientifici di wittgenstein si spostano dalla filosofia della logica alla filosofia della matematica. a cambridge insegna a piccoli gruppi di allievi, tra cui bosanquet, turing, von wright, in stretto dialogo con loro; non comunica un sapere gia` codificato, ma dipana ad alta voce il filo delle proprie riflessioni. gli appunti presi dagli allievi - su cui cora diamond, professore di filosofia all`universita` della virginia, ha costruito il libro - sono dunque qualcosa di unico. essi documentano la forma dell`insegnamento di wittgenstein, il suo modo di far lezione, lo stile dell`argomentazione e della proposta didattica, originale e consapevole, che appare talvolta come un`improvvisazione teoretica simile all`improvvisazione che il concerto romantico riservava all`ispirazione del virtuoso: la cadenza .

il libro parla dell`attivita` di un gruppo di donne, organizzate in cooperativa, che accedono al mercato e all`economia monetaria mediante il ricorso a forme di credito rotativo o microcredito, ma soprattutto grazie all`attivazione delle proprie capacita` relazionali. la ricchezza di quelle donne sta nella loro capacita` di tessere e intrecciare rapporti di fiducia e di mutuo aiuto che garantiscono la coesione del gruppo. in questo contesto il guadagno economico realizzato nel quadro del commercio equo e solidale e` fattore di reale empowerment, cioe` di liberazione.

nel libro mayda ripercorre le vicende della deportazione, sottolinea il ruolo della repubblica sociale italiana, che fu di complicita` attiva ma anche di iniziativa autonoma, sfatando la leggenda secondo cui furono i nazisti gli unici artefici della soluzione finale nel nostro paese mentre la rsi l`avrebbe subi`ta passivamente a causa della propria impotenza politico-militare. wehrmacht e ss da una parte e lo stato-fantoccio di salo` con i gerarchi dall`altra concordarono comuni progetti di deportazione degli ebrei e degli oppositori politici.

queste pagine presentano un quadro realistico e affascinante del decennio cruciale compreso tra la marcia su roma e il consolidamento del regime fascista. la testimonianza autobiografica evidenzia il percorso esistenziale di un intellettuale controcorrente, che nei primi anni d`esilio compose opere fondamentali.


che cos`e` lo sbadiglio? questo comportamento ben noto, presente nell`uomo lungo tutte le fasi del suo sviluppo, non e` esclusivo della specie umana, ma lo si puo` osservare in numerose specie animali. situato al confine tra diverse discipline, le caratteristiche di questo fenomeno sfuggono ad un preciso inquadramento. a partire dallo sbadiglio come segnale di complicati processi fisiologici, psicologici e relazionali, gli autori esplorano le strade che questo segnale invita a percorrere. il materiale di riferimento e` psicologico, biologico, etologico, medico, antropologico e infine letterario e artistico.

jet-lag significa la coscienza del mondo e allo stesso tempo la non corrispondenza tra i temi dell`esperienza e i tempi veloci di spostamento. viaggiare e` oggi diventato piu` rischioso e soprattutto piu` fastidioso. i cento disturbi che assediano il viaggiatore contemporaneo vanno dal mal d`aereo alle punture d`insetti, alla paura dei dirottamenti ai rischi piu` propriamente culturali; shock di ambientamento, incontro con lingue e mentalita` differenti.

di fronte alla paralisi che negli ultimi decenni ha colpito la critica, impedendole di svolgere il suo compito, il libro argomenta la tesi che la critica non ha mai perso il suo ruolo; sono semmai i critici che hanno tradito pensando di non avere piu` un ruolo e trasformandosi in figure - poco critiche - al servizio della societa` della comunicazione e della estetizzazione diffusa.

a partire dalla prima fase di sviluppo industriale dell`eta` giolittiana, andrea colli offre un quadro interpretativo delle esperienze di imprenditorialita` minore, nelle sue molteplici forme che costituiscono una risorsa nel panorama dell`industrializzazione italiana.

l`autore ricostruisce la storia recente di una globalizzazione non di mercati o mezzi di comunicazione ma di spazi interiori, di zone della psiche in cui si modellano ricordi "istituzionali", facta memorabilia che presiedono alla formazione di un`identita` collettiva. il canone moderno e` la funzione di una formidabile omologazione identitaria, che ha tolto dalla terra ogni presidio di incomunicabilita`. ma a cio` che e` comunicabile all`interno del sistema, ovvero ai "saperi" canonizzati, si contrappongono quei presidi di identita` che rimangono distaccati e inassimilati dalla "grande" spazialita` della comunicazione, e che testimoniano di quelle "cose dimenticate" a cui si allude nell`epilogo del libro.

parigi, bruxelles, colonia, berlino, dresda, ratisbona, milano, vigevano, torino: queste le tappe di un viaggio turistico un po` particolare che consiste nel visitare i brutti quartieri delle grandi (e meno grandi) citta` europee. nel bus che porta in giro queste "anime belle", le storie e i rapporti si intrecciano in un girotondo grottesco, intorno al rapporto tra l`animatore jason e la sua ragazza olympe.

oggi, nell`ambito propriamente letterario la quantita` della produzione, l`ibridazione tra generi letterari e la caduta di ogni distinzione tra letterario e paraletterario rendono estremamente difficile descrivere delle tendenze letterarie dominanti. questa situazione di veloci mutamenti comporta una identica difficolta` nel campo della critica letteraria a individuare scuole o tendenze critiche egemoni. percio` sembra utile procedere a una sorta di ricognizione delle principali tendenze critiche attive, e cio` non solo in funzione di una ricostruzione storica ma per lo sviluppo futuro della ricerca letteraria.

se e` vero che sironi aderi` pienamente al fascismo condividendone alcuni principi, e` altrettanto vero che niente nella sua arte e nella sua personalita` si puo` definire conforme alla cultura del ventennio. la sua vita sofferta, contradditoria e tutto sommato indipendente e` esattamente il contrario di quella del moraviano "conformista". anticonformista sironi fu fino alla dolente e solitaria vecchiaia, nel dopoguerra, quando si strinse contro di lui una sorta di congiura del silenzio; ma gia` durante il regime la sua carriera fu compromessa dall`ingenuita` politica con cui cerco` di conciliare le proprie tendenze anarchiche e antiborghesi con gli ideali fascisti ufficiali.

la prima parte, piu` generale, mette in luce l`ideale fascista dell`"ordine nuovo" in un dopoguerra vittorioso. viene delineato il profilo degli italiani conquistatori e si esplorano l`influenza dell`ideologia fascista, la percezione delle popolazioni civili, i processi d`interiorizzazione e di pratica della violenza. la seconda parte approfondisce sia l`aspetto delle relazioni tra autorita` occupanti e governi dei territori occupati, sia lo sfruttamento economico. analizza inoltre l`italianizzazione forzata delle province annesse e l`albanizzazione del kosovo e della macedonia occidentale.

l`autore racconta come, dopo vent`anni di ricerca medica, egli scelse di lavorare da indipendente nella sua casa. qui ha svolto negli ultimi trentacinque anni ricerche sullo spazio e sulla radioattivita` delle sostanze chimiche, fino a inventare l`"electron capture detector", che consenti` di rilevare la presenza diffusa di pesticidi e altri prodotti pericolosi. la sua scoperta dell`accumulazione di clorofluorocarburi nell`atmosfera apri` la strada allo studio del buco nello strato di ozono. ma la sua fama e` legata soprattutto all`ipotesi su gaia, che ha modificato il nostro modo di vedere il pianeta su cui viviamo e di cui stiamo minando gli equilibri.

il primato dell`intersoggettivita` e` il tema che collega tutti i saggi di questa raccolta. la memoria e l`utopia connotano due diversi atteggiamenti del soggetto, l`uno volto al passato e l`altro al futuro, entrambi convergenti su un forte ancoraggio al presente. le due posizioni condividono il carattere critico del rapporto con la situazione attuale, che rende questo ancoraggio mobile grazie agli stimoli che provengono dal passato e dal futuro. cio` e` possibile sulla base di una concezione del soggetto non unitario ma autoriflessivo, capace di riflettere e ironizzare su se stesso a partire dalla propria costitutiva intersoggettivita`, dall`essere in relazione con l`altro.

nelle prime due parti del libro serge latouche mette a confronto l`apologetica della societa` di mercato realizzata dalla scienza economica con l`ingiustizia del mondo che evidentemente svuota di contenuto ogni pretesa morale dell`economia. in quanto condividono il medesimo immaginario economico liberismo e marxismo sono oggetto della stessa critica radicale, che si estende alla degenerazione dello stato sociale di matrice socialdemocratica. nella terza parte del libro latouche abbozza i tratti di quel che potrebbe significare una societa` giusta nel contesto di un mondo devastato dall`economia, insieme unificato e diviso dal mercato.

avvalendosi di fonti archivistiche ancora in gran parte inedite e della vasta produzione pubblicistica giovanile, l`autore evidenzia la connessione esistente tra lo sforzo organizzativo e pedagogico dispiegato dal partito fascista per realizzare l`obiettivo di creare una generazione interamente allevata nel clima littorio e il manifestarsi di un orientamento politico integralista tra la gioventu` intellettuale. attraverso i littoriali, i corsi di preparazione politica, la stampa universitaria, le sezioni cinematografiche e teatrali dei guf, il partito non soltanto formo` una leva di intellettuali integralmente fascista, ma seleziono` e inseri` nelle strutture del regime una classe dirigente determinata ad attuare il programma del fascismo.

si pensi alle strisce del manto di una zebra, alla complessita` di una tela di ragno, all`uniformita` delle onde dell`oceano e delle dune del deserto, alle spirali secondo cui sono disposti i semi in un fiore di girasole; si pensi alla forma di un fiocco di neve. da secoli questi e altri schemi naturali sono stati riconosciuti da scienziati che ne hanno dato una descrizione matematica. questo libro mostra come le apparentemente fredde leggi della matematica trovino espressione nella bellezza della natura.

il libro intende aprire una finestra autentica di interconnessioni e passaggi tra l`ambito umanisticio e l`ambito scientifico, nella convinzione che il sapere dell`uomo sia fondamentalmente uno e che la sua eccessiva suddivisione in settori specialistici sia, nel mondo di oggi, una crescente causa di incomprensioni e ostilita`. lungo il filo di una riflessione sull`idea di relativita`, parola che assume senso a partire dai filosofi-scienziati dell`antica grecia e fino a einstein e oltre, il libro segue il doppio binario, scientifico e letterario, di un percorso che tocca dante e bruno, ariosto e kant, galileo e einstein, casanova, queneau, mann e molti altri ancora.

il libro e` una raccolta di saggi elaborati tra il 1973 e il 2002 all`insegna di quello che e` stato definito il "realismo planetario" di mcelroy. vi si toccano argomenti scientifico-letterari interconnessi ad ampio raggio. si va dall`apollo 17, l`ultima missione sulla luna con equipaggio umano, all`inedita riflessione ecologica scaturita da una visita al mount st. helens, luogo di una delle piu` devastanti eruzioni degli ultimi decenni; da recensioni delle opere di scrittori come calvino, uwe johnson, beckett, coetzee, a "emersioni", una visione molto newyorkese dell`attentato dell`11 settembre.

i saggi che compongono questo libro obbediscono a una strategia comune: indagare un testo letterario muovendo dalla convinzione che siano i piccoli e piccolissimi indizi, le labili tracce di cui e` cosparsa la sua superficie a mettere sulla strada della comprensione. le imperfezioni e le incongruenze che fanno funzionare la macchina testuale si nascondono li`, sotto gli occhi di tutti, e il talento del critico sta nel ricostruirle con la meticolosita` paziente del decifratore. lavagetto articola questi assunti nei "frammenti di una teoria", per poi trasformarli in sapientissimi esercizi di lettura, da balzac a collodi a stendhal, dai libretti verdiani a freud a proust.

il volume raccoglie i contributi di georgescu roegen nicholas nell`ambito della bioeconomia, ma soprattutto, cerca di offrire alla teoria bioeconomica un carattere di maggior sistematicita`, integrandola con gli sviluppi piu` significativi che si sono avuti in tempi recenti in particolare nella biologia e nella teoria dei sistemi complessi. il volume vuole inoltre recuperare lo spirito originale che animava la teoria bioeconomica.

guidando il lettore in un viaggio che a partire dall`arte preistorica ripercorre le grandi civilta` egizia, fenicia, greca, indiana e araba, bruno g. bara ricostruisce e documenta l`invenzione della scrittura attraverso un`ampia scelta iconografica. l`idea di fondo della comunicazione come costruzione comune di significato permette all`autore di sviluppare una teoria della scrittura come comunicazione "situata" e "permanente", cioe` trasmissibile con l`ausilio di elementi esterni offerti dall`ambiente: dalle pietre agli odierni supporti elettronici.

questo libro esamina le caratteristiche del sonno nel bambino e le condizioni nelle quali si sviluppa. lo studio della maturazione del sistema nervoso centrale permette di descrivere le tappe essenziali della progressiva organizzazione delle varie componenti del sonno: l`autore insiste sul sonno come "costruzione organizzata". parallelamente, vengono sottolineati i rapporti con lo sviluppo degli altri ritmi biologici. tra i vari fattori di regolazione, viene particolarmente sottolineato l`ambiente, e soprattutto gli interventi dei genitori. il libro esamina poi la qualita` del sonno negli anni dello sviluppo e, infine, viene dato risalto alle rappresentazioni del sonno infantile da parte degli adulti.

da qualche anno il tema delle "mutilazioni genitali femminili" viene periodicamente riproposto in numerose campagne di sensibilizzazione a favore della tutela dei diritti umani e con riferimento alla condizione della donna nel sud mondo. l`approccio alla questione rimane purtroppo prevalentemente sensazionalistico, spesso fondato su una semplificazione eccessiva che giunge talvolta alla totale banalizzazione di una realta` molto complessa. una certa informazione che ripropone confusamente una lettura "medicalizzata", non rappresenta un contributo sufficiente al superamento di queste pratiche. il primo obiettivo consiste nello stabilire le condizioni di un dialogo alla ricerca di un rapporto con le donne e con la loro soggettivita`.

il libro riunisce le testimonianze autobiografiche, raccolte in interviste registrate, di dodici donne partigiane piemontesi: nelia benissone, lucia canova, albina caviglione, anna cinanni, teresa cirio, tersilla fenoglio, lidia fontana, rita martini, elsa oliva, rosanna rolando, maria rovano e maria rustichelli. chiamate dalla storia a combattere in un mondo in sfacelo, queste donne si esposero senza esitare a tutti i rischi della guerra partigiana. i valori e i caratteri del mondo femminile, sviluppatisi durante la millenaria soggezione e in risposta a questa, diedero anche alla nostra resistenza una ricchezza che non avrebbe raggiunto altrimenti.

sembra che nella realta` contemporanea sia operante una sorta di "legge del consumo" che regola il funzionamento dell`intera societa`. una legge che impone in maniera crescente a tutti gli individui di comportarsi sempre e comunque da consumatori. come se soltanto con il contributo delle merci gli individui possano trovare una loro collocazione. giunto al suo limite estremo, il processo di mercificazione crea in tal modo una forma di dipendenza totale, che comincia col bombardamento pubblicitario di cui sono oggetto i bambini fin dalla piu` tenera eta`.

elke naters (1963) ha studiato sartoria a monaco e arte e fotografia a berlino, dove vive attualmente; per la casa editrice bollati boringhieri ha pubblicato "regine" (2000) e "bugie" (2001). questo terzo romanzo racconta la fisicita` estrema di una grande storia d`amore.

le fotografie scelte per questa raccolta sono state scattate a partire dal 1973 sull`isola di kitawa (papua-nuova guinea). sono passati trent`anni, ma la ricerca dell`autore continua ancora. il libro presenta le immagini legate al tema della ricerca condotta a kitawa: la possibilita` di individuare testi (verbali e non verbali) all`interno di una cultura orale che non usa alcuna forma di supporto scritto o grafico per comporli, memorizzarli, eseguirli e trasmetterli. giancarlo scoditti e` professore di etnologia presso l`istituto di archeologia classica e storia dell`arte antica dell`universita` di urbino.

la legione autonoma mobile ettore muti fu costituita a milano nel marzo 1944 dall`ex squadrista franco colombo, unificando, sulla spinta delle correnti piu` intransigenti del fascismo repubblicano, le vecchie squadre del fascismo della vigilia. alle dipendenze del ministero degli interni, la legione avrebbe dovuto occuparsi in via esclusiva di controguerriglia, antieversione, presidio, scorta di convogli ferroviari e protezione delle vite e dei beni dei fascisti repubblicani. in realta`, coinvolta nella durezza della guerra civile, e` oggi ricordata soprattutto per le spregiudicate attivita` poliziesche del suo ufficio politico, che si distinse per abituale ricorso alla tortura e grassazioni.

scopo del libro e` richiamare l`attenzione sull`incidente come l` attraverso cui molti adolescenti segnalano un disagio che andrebbe di volta in volta esplorato. il tema e` affrontato da un punto di vista psicoanalitico, ma le interpretazioni che l`autrice propone coniugano la ricchezza qualitativa di questa prospettiva con i riscontri quantitativi della ricerca. uno studio su ragazzi ricoverati per incidenti mostra, da un lato, la varieta` delle costellazioni psicologiche che differenziano ogni adolescente e ogni incidente, ma dall`altro evidenzia indicatori di rischio su cui fondare interventi preventivi mirati. il problema della prevenzione e` il filo conduttore di tutto il libro.

ultima opera di bernard bolzano, pubblicata postuma nel 1851 e rimasta a lungo sconosciuta. il primo vero riconoscimento ufficiale tributato a quest`opera fu quello di georg cantor, nei 1883, seguito nei 1913 da edmund husserl. oggi l`importanza di bolzano e` universalmente riconosciuta e in particolare questo libro, dedicato nella sua parte principale ai paradossi dell`infinito nel campo della matematica, introduce concetti che stanno alla base di tutta la moderna teoria degli insiemi. per la prima volta nella storia della matematica bolzano introduce qui esplicitamente il concetto di insieme, distinguendolo da quelli di aggregato, moltitudine e somma.

a partire dall`analisi di esperienze temporali sia letterarie sia reali, il libro offre un`interpretazione dell`evoluzione storica della nozione e del senso del tempo ricca di riferimenti filosofici, politici e sociologici. il nostro rapporto con la realta` del tempo, e` stato profondamente modificato, come tutta la nostra esistenza, dalle innovazioni tecnologiche. se una volta era la ferrovia il simbolo dell`accelerazione, oggi e` internet la fonte di tutte le illusioni: nonostante che le nuove macchine facciano sperare in un guadagno di tempo riducendo la durata dei lavori di routine, e` sempre piu` diffusa la sensazione della mancanza di tempo, come se l`accelerazione facesse aumentare le esigenze di tempo, anziche` diminuirle.

i luoghi di transito, come gli aeroporti, o di spensierato relax, come hotel e villaggi di vacanze, stanno diventando facile obiettivo di una violenza che spaventa, ma che ci si ostina a non capire. sempre piu` spesso ne sono vittima innocenti turisti, in quanto "ambasciatori" di un`antipatica societa` opulenta. dopo i cannibali e i briganti, i terroristi: la paura del rischio ha prodotto e sta generando un turismo sorvegliato e militarizzato. inseguendo e smascherando la logica del controllo della mobilita`, questo ragionamento antropologico sul "corpo andante" spazia dall`antica persecuzione dei vagabondi agli scenari immaginati dalla fantascienza, avanzando al tempo stesso una critica delle vacanze blindate e dell`ossessione per la sicurezza.

g.l.a.m. sta per "geld", soldi, "liebe", amore, "arbeit", lavoro, "meer", mare. oppure per "grau", grigio, "lustig", allegro, "armband", braccialetto, "mutter", madre. e un diario di viaggio, un album di schizzi, un libro illustrato. parla di amici, di fiducia, errori, feste, disperazione, lontano da casa, gioia, famiglia. un racconto scritto e fotografato durante i viaggi a bangkok e berlino.

ernesto rossi e gaetano salvemini si scambiarono franche valutazioni sulla guerra mondiale, su pregi e limiti dell`antifascismo, sulle prospettive della federazione europea, sugli equilibri dell`italia postbellica. testimonianza di un momento decisivo della storia italiana ed europea, il carteggio offre il quadro delle relazioni personali stabilite dai due intellettuali con figure di spicco dell`italia degli anni della ricostruzione; da parri a einaudi, da valiani a de gasperi, ugo la malfa e don sturzo. apogeo e crisi del partito d`azione, ricerca di una terza via tra i poli socialcomunista e democristiano fanno di questo epistolario una fonte per la conoscenza del liberalsocialismo e dell`anticomunismo democratico dell`italia del secondo dopoguerra.

il dibattito attuale sui rapporti fra stati uniti e medio oriente si svolge nella convinzione generale della totale assenza di tradizioni democratiche nel mondo islamico. una convinzione che azzera un secolo di storia, in cui molti pensatori e intellettuali arabi, turchi e israeliani hanno manifestato un forte orientamento liberale e durante il quale la regione conobbe anche vari esperimenti costituzionali. una vera e propria rimozione della storia che e` messa a confronto con l`azione di francia e gran bretagna tra le due guerre nei paesi soggetti alla lega delle nazioni. li libro colloca la resurrezione dell`impero americano in continuita` con l`esperienza disastrosa delle potenze coloniali europee che hanno occupato il medio oriente.

dalla biologia molecolare alle scienze cognitive, negli ultimi decenni ha preso forma un nuovo campo di ricerche: quello delle tecnoscienze umane, in cui alla tecnica e` affidato il compito di riprodurre artificialmente le facolta` specifiche dell`uomo come il linguaggio, l`intelligenza o la prassi. l`esplorazione di questo nuovo territorio di ricerca e` il filo conduttore di questo studio, che mostra come la tecnicizzazione della vita abbia travalicato la sfera della produzione e delle merci per investire direttamente le facolta` basilari dell`uomo. eppure, in questo esperimento che la tecnica ha avviato su noi stessi, emerge la radice piu` nascosta dell`umano: la base che congiunge la possibilita` della ragione con l`animalita` di un vivente tra gli altri.

nel 1929 albert londres, giornalista francese, parte alla scoperta degli ebrei, per incarico del quotidiano "le petit parisien". l`inchiesta lo porta da londra alla russia subcarpatica, poi in transilvania, in bessarabia, in bucovina, in galizia, dove visita gli insediamenti ebraici, testimoniando le difficili condizioni di vita e il diffondersi dell`ideologia sionista. poi da varsavia, vera capitale ebraica in europa, segue le vie delle navi di emigranti verso la terra promessa. e alla fine del viaggio, nel vivo del progetto sionista della neonata tel aviv, a gerusalemme, hebron, safed, che londres registra il "dramma dell`idealismo" alle sue prime battute cruente, tra "focolare nazionale ebraico", rivolta araba e ignavia dell`occidente.

in un dialogo con joseph hanimann, salmon riflette su vicende, significato e lascito del parlamento internazionale degli scrittori, chiusosi nel 2003. si era costituito a strasburgo dieci anni prima, su iniziativa dello stesso salmon, per prestare soccorso agli scrittori minacciati di morte attraverso quella rete solidale di citta`-rifugio che avrebbe poi ospitato e sostentato piu` di cento esuli. l`esperienza di un "parlamento" atipico, luogo di parola per "deputati" senza mandato, in rappresentanza di un popolo che non c`e`, secondo salmon non andra` perduta, anche se i tempi impongono un netto riorientamento: dall`intellettuale "engage`" a un`acustica dell`ascolto che fonda del "diventare minoritari", una nuova politica della letteratura.

bolzano enuncia in forma chiara e concentrata alcune delle sue idee principali sulla logica e sulla metodologia della matematica. discute in particolare una distinzione tra le proposizioni, in quanto concepite dalla mente di un essere pensante o espresse a parole e le proposizioni in quanto entita` astratte, indipendenti da una mente e dalla loro espressione linguistica. quest`ultimo costituisce il dominio delle matematiche, dove tra le proposizioni esiste un certo ordinamento deduttivo, una gerarchia basata sul rapporto di fondamento e conseguenza, ampiamente indagata da colui che seppe anticipare alcune idee fondamentali della logica contemporanea.

fra il 1785 e il 1786, lazzaro spallanzani, professore di storia naturale a pavia, compi` un viaggio scientifico nei territori dell`impero ottomano. con distacco scientifico annoto` l`amalgama di splendore e fatiscenza della citta`, gli usi e i costumi delle popolazioni, fece indagini di geologia, biologia marina, ornitologia, mineralogia e partecipo` alla vita culturale che ruotava attorno alle ambasciate occidentali. al ritorno fu accolto dall`accusa di aver rubato degli esemplari naturalistici dal museo della sua citta`. un complotto motivato da invidie, rivalita` accademiche, ma anche da forti contrapposizioni ideologiche. caduta ogni accusa, la vicenda si concluse con la vendetta dello scienziato ai danni del suo principale accusatore, giovanni antonio scopoli.

nel 1927 albert londres s`imbarco` per un periplo di quattro mesi nelle colonie francesi d`africa. aveva gia` scritto alcuni articoli sui "piccoli bianchi" di dakar, ma s`impegno` questa volta in un`inchiesta di grande portata sulle pratiche di coloni che si servivano del "motore a banana", cioe` servi che percorrevano per giorni la savana con carichi di manioca. ne trasse un racconto virulento e caustico, che denuncia le migliaia di morti sopraggiunte in nome dello sfruttamento delle foreste e della valorizzazione del territorio. per la violenza della sua denuncia "terra d`ebano" suscito` furiose polemiche e violente smentite.

con questo libro fondativo, da cui ha preso avvio la sua riflessione ventennale intorno all` dell`idea di secolarizzazione, marramao ha anche aperto la saggistica filosofica italiana agli esiti della begriffsgeschichte tedesca: la storia concettuale che indaga sia la genesi e le trasformazioni del grande lemmario teoretico-politico, sia gli elementi figurali e i complessi metaforici che intervengono nella costituzione dell` lungo la linea di confine tra metafisica e politica, scienza e multiverso delle pratiche.

uno dei fenomeni piu` rilevanti nell`opaco orizzonte politico dell`europa contemporanea e` la comparsa di una nuova generazione di partiti sulla destra dell`arco politico: alcuni sorti ex novo, altri frutto del restyling di partiti vecchi. di norma, per identificare questi partiti si parla di populismo. questo libro preferisce utilizzare un`altra etichetta: quella di nuove destre. ma in che cosa queste differiscono dalle destre estreme tradizionali? senza dubbio esse parrebbero rispettare le forme della democrazia rappresentativa. al contempo, tuttavia, professano un malfido e ambiguo "fondamentalismo democratico", che, inneggiando al popolo sovrano, punta ad abusare del principio di maggioranza.

si tratta di un testo ritrovato e pubblicato, con un`introduzione e un`attenta cura editoriale, da gregory bateson negli anni sessanta del novecento. il protagonista, john perceval, e` figlio di spencer perceval, ministro di giorgio iii d`inghilterra (il "re pazzo"), che aveva avuto una parte nelle decisioni riguardo alla follia del re e alla sua cura, e nel 1912 fu assassinato da un folle nella camera dei cammei. per un curioso destino, anche il figlio john, giovane ufficiale, diede segni di follia (allucinazioni religiose) e venne curato nelle migliori case di cura dell`epoca. guarito, racconto` la sua esperienza in questo memoriale.

"tutto il tempo in cui ho vissuto in algeria ho sognato di arrivare un giorno in algeria". e il complesso rapporto con un paese natio che si rifiuta di accoglierti, la tensione tra un radicamento agognato e uno sradicamento inevitabile, al centro di questo libro in cui l`autrice affronta un periodo decisivo della sua vita come della storia algerina e francese, collocato prima e durante la guerra d`indipendenza. pur non essendo esplicitamente autobiografica, la scrittura intreccia personaggi, scene e sequenze dell`infanzia e dell`adolescenza algerina della cixous, con storie e testi del suo altrove letterario e creativo, la francia.

in occidente l`immagine del bivio, della decisione come fardello, taglio radicale e "cursus" irreversibile, fissa da sempre lo stereotipo dell`identita` maschile: scelta del dovere di contro al piacere e alla "mollezza", appannaggio femminile, e scelta tra virilita` di sacrificio, "a fortiori " eterosessuale, ed emozionalita` omosessuale. la costruzione degli stili di vita antiedonistici che definiscono il maschile e` avvenuta attraverso regimi discorsivi di dominazione simbolica che naturalizzano un dato tutto culturale. il linguista berrettoni fa un lungo passo indietro e riflette sul carattere di enigmaticita` di questo dato, che in origine presentava anche valenze congiuntive, non solo disgiuntive: il pensiero greco era infatti capace di figurarsi le relazioni amorose indipendentemente dalla polarita` tra maschile e femminile. lo testimoniano i miti dell`indistinzione - adone dall`ambivalenza seduttiva, eracle guerriero, eroe della scelta che accoglie pero` in se` il disordine del nomadismo e della melanconia - e alcune "catastrofi" che quell`indistinzione hanno cancellato, prima fra tutte la rivoluzione "apatica" prodotta dalla scrittura alfabetica, che ha normalizzato l`eccedenza somatica, il lusso sensibile dell`oralita` e ha irrigidito l`immaginario oppositivo del maschile/femminile, respingendo nell`ombra della colpevolezza il suo terzo escluso, l`omosessuale.

che il mondo occidentale si contraddistingua anche per il suo adultocentrismo e` gia` stato osservato e documentato ampiamente. ma molto resta da fare per suscitare negli adulti una disponibilita` a ridefinire i propri valori e comportamenti in relazione ai bisogni e ai diritti dell`infanzia. in questi libro elisabetta forni si e` ispirata alle vignette di altan. la rilettura critica di alcune di queste e` stata completata coinvolgendo in una parziale riscrittura dei loro testi un gruppo di scolari di una quarta elementare. da tale "dialogo" tra altan e i bambini e` derivato un interessante approfondimento delle due prospettive: quella adulta critica e quella infantile (la prospettiva "dal basso", la prospettiva del ranocchio, appunto).

l`ispettore arjona viene incaricato dai servizi informativi d`infiltrarsi in un gruppo di delinquenti sospettati di connivenze presso alcuni malvisti intellettuali. per rendersi credibile questo "leale e devoto servitore della polizia" cambia aspetto e si spaccia per un giovane disoccupato, sbarcato a parigi e in cerca di un lavoro nel mondo della musica, si iscrive a un corso di hip hop e si sforza di utilizzare "rivoltanti barbarismi che gli straziano la bocca e il cervello". il gruppo incriminato lo adotta e lui, per non dar adito a sospetti, finisce per "consumare in loro compagnia notevoli quantita` di droga illecita". il nostro ispettore a poco a poco completa la sua metamorfosi finendo per trasformarsi in cio` che egli e` davvero.

depressione, panico, ansia, fatica cronica: si tratta di malattie in diffusione epidemica, o piuttosto dell`epidemia di determinate diagnosi e prescrizioni? di un fenomeno davvero inedito, o di nuovi nomi dati a sofferenze antiche? l`approccio etnopsichiatrico rende oggi finalmente possibile un esame a tutto campo (storico e geografico) della questione. coppo percorre le tappe cruciali della depressione in occidente, dalla figurazione della malinconia nella grecia antica alla costruzione della moderna nosografia, indugiando su momenti e connessioni interessanti, come la casuale scoperta dei primi farmaci antidepressivi e il loro ruolo nella definizione psichiatrica del disturbo.

non abbiamo difficolta` a riconoscere che molte aree della scienza debbano un tributo di riconoscenza a creature anche molto distanti da noi, dal moscerino della frutta a escherichia coli, il batterio ospite dell`intestino umano. ma che dire dello studio della mente? in questi anni etologi, psicologi sperimentali e neuroscienziati hanno fornito un contributo importante alla comprensione dei processi mentali, ma il fatto che molte di queste acquisizioni siano il risultato dell`indagine sul sistema nervoso di creature ritenute cognitivamente umili non e` pienamente apprezzato. vallortigara, psicologo comparato e neuroscienziato, ci conduce in un viaggio nelle complessita` della mente che ha come guida, appunto, il cervello di gallina.

l`intercultura puo` contribuire alla rinascita di un pensiero politico e di un`azione sociale che si oppongano all`appiattimento della politica nell`affrontare uno dei piu` gravi problemi globali: l`interpretazione della realta` come "scontro di civilta`". interpretazione che ha lo scopo di costruire il consenso sociale intorno a una politica che mira al mantenimento dei privilegi dell`occidente. la ricostruzione etnica della storia fatta rimuovendone le dinamiche di potere e gli effetti sugli "altri" sono strumenti fondamentali a tal fine. il metodo interculturale e` allora essenziale per innovare metodo storico e critica alla globalizzazione, oltre che per promuovere approcci pedagogici capaci di opporsi ai fondamentalismi.

vengono qui ricostruiti e analizzati i vari aspetti di giustizia e liberta` negli anni della cospirazione antifascista: linea politica, approccio culturale, metodi cospirativi, discussioni e lacerazioni interne, arresti e processi, personalita` e ruolo dei principali esponenti, controllo poliziesco tramite spie, rapporti con il centro estero di carlo rosselli. l`autore, dal 1945 amico e collaboratore di alcuni esponenti del movimento, integra con elementi ricavati dalla conoscenza personale la documentazione tratta da archivi pubblici e privati, opuscoli e giornali di gl, memorialistica e storiografia dell`antifascismo. ne risulta un testo denso e scorrevole, un lavoro di riferimento su gl e sull`antifascismo non comunista.

nelle culture tribali un dono viene fatto girare all`interno della tribu`, e non esige mai un controdono in cambio. la concezione primitiva del dono si ritrova nella cultura veterotestamentaria, in cui il dono e` imposto dalle leggi mosaiche alla comunita` dei simili, mentre il commercio e` la forma di scambio con gli stranieri. se l`ideologia cristiana (ad esempio: sant`ambrogio) postula ancora l`ideale della generosita` e dell`assenza di una controprestazione, il pensiero luterano e riformato ne sottolinea l`impossibilita`, e nasce cosi` l`usura. sostituita l`economia di dono con l`economia di mercato, la sola sopravvivenza universale del dono e` l`opera d`arte che, per essere tale, deve circolare.

in che modo il cervello materiale crea i pensieri non-materiali e in che modo i pensieri non-materiali influenzano i comportamenti volontari degli esseri umani? azzone sostiene la tesi che la parte della mente umana adibita all`esercizio del libero arbitrio si comporti come un sistema caotico-intenzionale e che le manifestazioni dei comportamenti volontari siano dovute a percorsi neuronali preferenziali formatisi durante le precedenti esperienze. nel volume si pone l`accento sulla capacita` creatrice della mente umana finendo con il sostenere che, contrariamente a quello che si crede, cio` che e` indicato come mondo reale e` dovuto in prevalenza alla natura creatrice delle conoscenze generate dalla mente umana.

attraverso un`ampia ricognizione documentaria viene messa a fuoco la genesi dei provvedimenti adottati dai governi dell`italia postbellica (1943-1950) che reintegrarono gli ebrei sia nei posti di lavoro da cui erano stati espulsi, sia nel possesso dei beni sottratti loro dal fascismo. il tema, designato dalla storiografia tedesca col termine wiedergutmachung, che oltre a implicazioni di carattere materiale (risarcimenti in senso proprio) rimanda a concetti morali come "perdono" e "cancellazione della colpa", sta avendo ampia fortuna in tutta europa. gli studi sembrano concentrarsi pero` sul momento materiale delle restituzioni, mentre e` scarsa l`attenzione verso i processi decisionali che ne costituirono la matrice.

il successo di realizzazioni importanti come linux e piu` ancora di internet frutto della collaborazione di migliaia di ricercatori e programmatori di tutto il mondo, che hanno operato a titolo personale, da` un contenuto di realta` alla prospettiva della `informatica solidale`. ai capitoli dedicati alle tecnologie e al mercato dell`informazione, fanno seguito quelli dedicati al confronto con il software proprietario, all`analisi degli aspetti socioeconomici della nuova modalita` di sviluppo del software. infine, nell`ultimo capitolo, si discute la questione di carattere generale della proprieta` intellettuale, di cui il caso dell`informatica e del software e` soltanto un esempio emblematico.

nell`accostarsi alla fenomenologia del sacro come categoria esistenziale radicata nelle profondita` della psiche collettiva, dupront fa qui convergere l`analisi su due atti religiosi essenziali per l`occidente cristiano, la crociata e il pellegrinaggio, indagati rispettivamente attraverso l`esame delle cronache della prima spedizione in terrasanta e la ricostruzione dei culti mariani di lourdes e rocamadour. la lezione di dupront e` chiara: anche i nostri tempi, che si vogliono lontani dal mondo del sacro, ne portano in se`, sia pure solo allo stato di latenza, i contenuti, le immagini, le pulsioni, in quanto originarie dell`uomo occidentale.

fino a pochi anni fa la destra, negli usa, si caratterizzava per la sua critica dello stato e il suo entusiasmo per tutto cio` che e` spontaneo, privato, locale. la sinistra vedeva invece nella conquista dello stato e nel suo uso la via piu` breve per far accettare misure di assistenza e di ridistribuzione dei redditi. col progresso economico, il tema della disuguaglianza delle fortune ha perduto molto del suo peso, tanto che negli anni settanta e ottanta la controrivoluzione conservatrice ha potuto conquistare la mente e il cuore degli americani, pur promettendo lo smantellamento dello stato sociale e la riduzione dell`assistenza ai piu` deboli. poi il quadro e` cambiato. gli stati uniti, unica superpotenza di dimensione planetaria, hanno esteso il loro impegno in tutte le aree del globo e, di conseguenza, hanno ampliato e rafforzato le prerogative del governo federale. e cosi` che la destra ha scoperto la bellezza di uno stato forte e dotato di poteri ampi su tutti gli aspetti dell`attivita` economica e sociale. in apparenza, si recitano ancora le vecchie giaculatorie sulla spontaneita` delle forze di mercato, ma, in modo per ora sotterraneo, si vanno approntando gli strumenti di governance adatti a plasmare l`intera societa` in funzione delle esigenze della politica estera. per la sua natura e le sue tradizioni, la societa` americana non appare disposta a subire un tale appiattimento, e sfugge alla rete sottile che tenta di imbrigliarla.

l`antropologia filosofica di plessner nega il pervicace soggettivismo secondo il quale "colui che pone le questioni filosofiche e il prossimo esistenziale di se stesso" e` parte dal presupposto che l`uomo non sia "ne` il piu` prossimo ne` il piu` lontano da se stesso". una condizione eccentrica all`interno del vivente che sottrae l`essere umano all`univocita` biologica del comportamento e determina la sua forma di vita come essenzialmente artificiale, aperta alla plurivocita` della seconda natura. la domanda, di tono kantiano, sulle sue condizioni di possibilita` implica un allargamento della prospettiva e conduce a esiti originali, a una sorta di cosmologia dell`organico in generale, ritenuta indispensabile a ogni teoria distintiva dell`esperienza umana.

in questo saggio gunther anders prosegue nella sua riflessione sull`obsolescenza delle emozioni e dei sentimenti, inutili fardelli in un mondo dominato dallo strapotere delle macchine. la tecnica ha reso l`uomo antiquato, obbligandolo nello stretto binario della coppia produzione-consumo, e antiquata e` divenuta anche la sua attitudine immaginativa, ormai incapace di cogliere gli smisurati effetti di gesti che rischiano di avere nel paradosso atomico, nell`evento ultimo la loro epifania.

tutto e` documentato in questo libro, e tutto e` inventato. molte storie s`intrecciano intorno alla vita del pittore shitao, uno dei grandi protagonisti della pittura cinese nella seconda meta` del seicento, e intorno al segreto che unisce la vita del pittore a quella del principe zhu ruoji. c`e` la storia della cina dopo la caduta della dinastia ming, vi sono guerre e terremoti, persecuzioni e fughe, palazzi silenziosi e fastosi giardini dove si consuma il destino tragico di un imperatore che non ha mai sentito il suono della vita. ci sono monaci e pittori, avventurieri dello spirito, che, attraverso la loro arte, conversando con le montagne e parlando con i fiori, vogliono far danzare le cose. "tutto si muove" dice shitao. tutto si muove nelle storie degli uomini e in questo racconto che ha l`ambizione di avvicinare il lettore alla "grande regola della metamorfosi del mondo".