











"questo libro che in italiano prende il titolo dal problema dell`inconscio, costituisce in tutti i sensi la piu` efficace e piena introduzione per la lettura di jung e il testo che meglio ne indica l`evoluzione del pensiero. i primi capitoli, forse i piu` interessanti e i piu` validi, dimostrano come la maggiore aderenza ai temi della psicologia venga espressa in primo luogo da un linguaggio cauto, spesso dubitativo, estremamente critico e problematico nei confronti delle sue stesse asserzioni. gli ultimi saggi contenuti in questo volume indicano invece la via per speculazioni piu` ardite, pur senza staccarsi completamente da una terminologia psicologica" (dalla prefazione di giovanni jervis).


racconta andre` gide che un giorno del maggio 1942, a marsiglia, mentre stava per imbarcarsi per la tunisia, ebbe un incontro con jean-louis barrault, che gli propose di ridurre per le scene "il processo" di kafka. sul momento, gide gli oppose una serie di obiezioni perche` le difficolta` dell`impresa erano per lui insormontabili. ma la proposta del grande attore-regista continuo` a far presa su di lui se e` vero che, tornato in patria nel 1945 decise di affrontare l`impresa con entusiasmo. nasceva cosi` uno spettacolo straordinario, che messo in scena il 10 ottobre 1947, non ha dominato soltanto quella stagione teatrale ma si e` imposto come modello di reinterpretazione teatrale di un testo letterario della complessita` e sottigliezza del capolavoro kafkiano.













fanno parte di questo volume i racconti di primo amore, ultimi riti e fra le lenzuola, che alla fine degli anni `70 hanno rivelato in mcewan uno dei piu` significativi interpreti dei malesseri e delle inquietudini contemporanee. gia` nella prima raccolta di racconti l`autore definiva perfettamente il suo mondo espressivo: rapporti familiari morbosi o addirittura sinistri, situazioni intollerabili, amori torbidi, bambini che finiscono per essere oggetto di crudelta` fisiche o psichiche. da allora la lente di mcewan si e` fatta sempre piu` precisa, sorretta com`e` dalle risorse di uno stile di lucida incisivita`, che affonda in quella quotidianita` dove si sommano incapacita` di comunicare, situazioni paradossali e sdoppiamenti di personalita`.

il sabato sera per molti ragazzi e` un momento di aggregazioni difficili, di solitudini individuali e collettive, ma soprattutto e` un rito da dover vivere a tutti i costi, un appuntamento cui non si puo` mancare. questo libro raccoglie i cento finalisti del concorso "scrivi il tuo sabato sera" cui hanno partecipato 5000 ragazzi tra i sedici e i vent`anni. tante storie di disagio, di fuga o addirittura di irrisione ai piu` vieti cliche` attraverso l`immaginazione e la fantasia. una finestra aperta su un mondo finora relegato soltanto alle pagine di cronaca dei giornali.

























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daniele, avvocato con passioni letterarie, si sente bersagliare improvvisamente da una raffica di telefonate minacciose, che gli rinfacciano un passato di colpe non specificate, finche` un giorno viene trovato impiccato in casa propria. il caso viene archiviato come suicidio, ma lo sciacallo continua a telefonare, coinvolgendo il figlio davide: suo padre, dice, non si e` ucciso, e` stato assassinato e lui e` l`omicida. davide non gli crede. ma lo sciacallo insiste, fino a convincere davide ad un incontro drammatico. sospeso tra realta` e incubo, davide ha una sola via per tornare alla normalita`: portare alle estreme conseguenze l`identificazione con il padre e lo stesso sciacallo: tre facce di una sola personalita`.



il volume si divide in cinque sezioni: la prima, d`argomento autobiografico, evoca gli anni universitari di mila, le sue prime prove letterarie (sette poesie scritte in carcere), le esperienze di regina coeli e ventotene, la guerra partigiana. la seconda sezione contiene una testimonianza di mila polemista spregiudicato: sul cinema neorealista, sui rapporti fra gl e pci, sulle elezioni del 18 aprile 1948, sull`insegnamento della religione nella scuola di stato. la terza sezione contiene interventi d`argomento musicale. le ultime sezioni sono rispettivamente dedicate a mila giornalista e ai suoi maestri e compagni di strada, tra cui alcuni ritratti di augusto monti, nello rosselli, leone ginzburg, giaime pintor e primo levi.




un lungo racconto autobiografico, che fonde ricordi, digressioni, frammenti di persone conosciute, accensioni di una memoria che ricupera immagini perdute, o sepolte dall`autocensura. bambino malato che sogna la vita e guarda avidamente il mondo intorno a lui, il protagonista conservera` questa disposizione a fantasticare sulla realta` che lo circonda, a vivere con una sensibilita` esasperata emozioni e sentimenti, a "sentire" con la stessa intensita` gli ambienti in cui vive: fe`s, la citta` natale, la bianca te`touan chiusa fra le montagne; tangeri, casablanca, le citta` della vita adulta, porte socchiuse verso l`europa. studente insicuro, innamorato timido alle prese con donne sfuggenti, lascia il suo paese e va a vivere a parigi.

















