







la storia umana del tempo non ha mai ruotato esclusivamente intorno al momento e alla quantita` ma anche intorno alla durata e alla qualita`. borst racconta i secoli, dai greci ai romani fino al nostro e racconta come nel loro corso siano andati modificandosi il concetto e la misurazione del tempo. si interroga all`esordio su quale sia il rapporto reale fra i termini "computus", "conto" e "computer"? e nel finale trae la conclusione che i computer, pur capaci di calcoli sofisticatissimi e velocita` prodigiosa, sono tuttavia incapaci di autocoscienza e di autonoma volonta`.

le avventure del cuore umano hanno informato piu` di un mito e innumerevoli capolavori della letteratura antica e moderna. dal medioevo alla fine del xvii secolo, si raccolgono singolari storie che mescolano l`orribile intrigo alla devozione amorosa quando il marito geloso uccide l`amante per offrirne il cuore in pasto alla moglie. al di la` delle tensioni dell`amore cortese, l`autore evoca l`immagine del cuore divorato e mostra altresi` come la teologia del sacro cuore abbia potuto giocare un ruolo determinante nelle leggende del cuore divorato.






anarchico, socialista, polemista feroce, romanziere, commediografo e giornalista, valera conclude la sua carriera proprio con questo "mussolini". il mussolini protagonista di queste pagine e` il vecchio compagno di battaglia socialista, scoperto e demistificato nel suo trasformismo e raffigurato nel macabro profilo di nuovo "padrone del vapore", sezionato e proposto nelle contraddizioni di un carattere subdolo, nei suoi umori piu` segreti e contorti. considerato dalla censura fascista un libro pericoloso, sequestrato e fatto rapidamente scomparire dalla circolazione, questo ritratto resta una delle opere piu` ambigue, ma anche una delle piu` acute e mordenti dell`autore.

il xii libro si differenzia dagli altri della metafisica, giacche` dal punto di vista contenutistico rappresenta il coronamento della filosofia aristotelica: la dottrina dell`ente supremo, di dio; di tutto cio` che superando l`ambito della natura, esula dal campo della "fisica" e viene percio` definito "metafisica". gadamer sottolinea nel suo commento la tensione fra la teoria greca del mondo e l`universo spirituale cristiano, una di quelle tensioni "cariche di destino e sommamente creative" destinate a segnare la storia del pensiero occidentale.

varsavia, giugno 1959, ire`na si appresta a partecipare al ballo di fine anno per festeggiare i propri 18 anni. dalla francia giunge un pacco: un abito da sera. e` un regalo di zofia lass, una sorta di zia della quale ire`na ha un vago ricordo. ma sara` solo la prima sorpresa della giornata. quelli che aveva sempre creduto i suoi genitori rivelano a ire`na di averla adottata da una donna ebrea per salvarla dalla persecuzione. in un sacco di tela a lungo conservato trovera` tutta l`eredita` che la madre le aveva destinato: tra l`altro tre capsule di cianuro e il manoscritto di un libro "il muro tra di noi" da pubblicare nel caso la sua amica zofia lass, alla quale aveva affidato un`altra copia, non fosse riuscita a farlo. ma zofia l`aveva pubblicato a suo nome...

la scrittura di brecht si accende all`eco della tradizione, integrandola, disarticolandola, rovesciandola, opponendo al mito la storia, alla posa statuaria il gesto del quotidiano in cui balenano i rapporti sociali. in questa raccolta di racconti (che include gli anni dal 1913 al 1940) tale pratica di sabotaggio letterario trova forse la sua prima radice visibile, in cio` vi e` un sicuro motivo di interesse: la possibilita` di osservare allo stato nascente certi temi che diverranno tipici del drammaturgo tedesco. appresi i rudimenti dell`arte del raccontare, brecht non ha mancato di arricchire il suo contenuto istruttivo; ecco che l`astuzia sorniona del narratore riesce a trasformare il luogo della chiacchiera piccolo-borghese in osservatorio affacciato sul mondo.

abbandonata l`aggressivita`, la temeriarieta`, il salto mortale, lo schiaffo, uno tra i piu` brillanti esponenti del futurismo italiano tenta nuove vie per sovvertire la tradizione letteraria. brevi racconti, storie d`amore ambientate in scenari artificiosamente esotici. la parodia del linguaggio e degli stereotipi del romanzo d`appendice producono effetti di caustica ironia. "il nostro lettore (bisogna insistere su questa presenza, maschile o femminile che sia, perche` e` il vero e ragionato protagonista e non una semplice funzione) si accorge quasi subito che il suo godimento viene esaltato dal fatto che gli amori internazionali sono un eccellente campione di letteratura mondanamente, giocondamente truccata". (dalla nota di paolo fossati).

"quando dico amici, voglio dire amici. non tutti o chiunque puo` essere vostro amico. dev`essere qualcuno che vi aderisce addosso come una seconda pelle, qualcuno che infonde colore, drammaticita`, significato alla vostra vita... una vita senza amici non e` vita, per quanto comoda e sicura possa essere". ed e` per rendere omaggio a questi amici, la maggior parte dei quali sconosciuti al pubblico, che lo scrittore americano ha raccolto una serie di ritratti attraverso i quali emerge un altro ritratto: quello di uno dei grandi, e certo tra i piu` scandalosi, rappresentanti della letteratura americana del `900.

il libro raccoglie 24 saggi di altrettanti autori inglesi in una sorta di scorribanda che, dalla seconda meta` del `700 fin quasi ai nostri giorni, spazia in un territorio vastissimo. si inizia alla vigilia della rivoluzione francese, si attraversa la grande stagione della pubblicistica romantica (lamb, de quincy, hazlitt), passando per vittoriani come stevenson e butler, decadenti come heerbohm, paradossali fustigatori come chesterton, profeti visionari come d. h. lawrence, fino ai moderni epigoni (huxley, orwell, graves...), per chiudere con virginia woolf. una carrellata fra narrativa, autobiografia e saggio critico, generi fusi e riproposti ogni volta in modo unico e innovativo.

non si puo` dire che sia un vero romanzo perche` non possiede le caratteristiche del genere, ma neppure e` possibile definirlo un`autobiografia nel senso stretto del termine. e` un romanzo in versi, come specifica l`autore. una composizione dal linguaggio familiare, in cui prendono forma personaggi comuni, sentimenti "bassi", ossessioni sessuali. pur parlando di se`, dei suoi genitori, del suo ambiente bottegaio, piccolo borghese, della sua esperienza psicoanalitica, l`autore lancia una serie di sfide ai miti dell`infanzia, della belle epoque, della psicoanalisi, dei surrealismi, dei pudori e dei tabu`, in ultima istanza dei generi tradizionali. queneau mescola il tragico e la beffa per dare corpo alla sua storia, e offrire un autoritratto dai toni burleschi.

i religiosi francesi missionari in vietnam non seppero mai della morte di luigi xvi. essi infatti erano stati informati dei travagli in cui si dibatteva la francia dai marinai di alcune navi che facevano scalo a saigon; ma dopo il natale del 1792, a causa della situazione esplosiva che persisteva in europa, in quel lontano oriente non sbarco` piu` nessun occidentale. quelle donne e quegli uomini di fede si preoccuparono: non avere notizie era la cosa peggiore. non potevano immaginare che cosa stava accadendo nel loro paese. a natale del 1793, dopo che fu trascorso un anno intero, nessuna imbarcazione era piu` attraccata a saigon. fu allora che essi compresero di essere stati dimenticati. e furono salvati da un amore "impossibile".

"fanciulla e il gran vecchio", "la bella principessa rosalinda" e "bambina" narrano di epoche passate, di realta` sospese nella magia del fantastico e di figure di donne che sembrano racchiudere nei loro sogni o nei loro incubi, tutto il mistero del mondo, della vita e della morte. francesca sanvitale costruisce come un gioco di scatole cinesi la trama di ogni fiaba, che ne racchiude un`altra che a sua volta ne svela un`altra ancora e cosi` via, lasciando socchiusa la porta dell`interpretazione, ma non indicando mai il momento esatto per varcarla.

attraverso l`esame di alcuni fra i testi piu` significativi dei due grandi poeti italiani del primo novecento, sono qui evidenziati due diversi modi di rapportarsi col reale. quello tipico di sbarbaro, che guarda l`esistenza con gli occhi spalancati ed infantile ricettivita` priva di pregiudizi. l`altro caratterizzato dal tentativo arduo di oltrepassare la superficie del reale per accedere forse alla profondita` di una visione iniziatica. tentativo mancato, che da` vita ad immagini letterarie potentemente coinvolgenti. accomunano i due autori la decisa distanza dai modi convenuti di guardare la vita e l`ispirazione a un`esperienza umana piu` autentica, di cui la poesia in entrambi si fa tramite in modi originali.

un contadino guida un calesse di notte accompagnando in una passeggiata romantica un giovane ufficiale e una donna. lo stesso uomo, ora soldato, durante la ritirata di russia, trasportera` il corpo dell`ufficiale consegnandolo a una tomba di neve. la vita nei campi di concentramento, la fame e la lotta per non soccombere. l`impossibilita` di perdonare, nella notte di natale del `45, chi ha tradito, la solitudine e la rabbia di chi e` sfuggito alla morte. una bottiglia di grappa nascosta in trincea prima dell`attacco e il suo ritrovamento, anni dopo. una lettera indirizzata a jacopo da ponte, detto il bassano. questi i temi dei cinque racconti inediti raccolti in questo volume. storie minime, frammenti di memoria, testimonianze di un passato che torna vivo e presente.


il libro si propone di approfondire alcuni momenti essenziali della storia del problema dell`io e di individuare l`esito di un discorso che risale alle origini della nostra tradizione e che ci riporta sul nostro tempo, come sul tempo della fine della tradizione. e questo esito e` necessario, casuale o inscritto come destino nelle origini stesse della vicenda dell`io? i contributi di adorno e di berti ricostruiscono i rapporti della moderna concezione dell`io con la metafisica platonica e aristotelica, vannini indica le relazioni con la tradizione biblica; kant, nietzsche e heidegger costituiscono tre grandi prospettive del pensiero contemporaneo sul pensiero dell`essere e dell`io.



quale sorte o quale destino attende la filosofia alle soglie del duemila? questione non semplice a cui hans jonas cerca di dare risposta nelle pagine autobiografiche di questo testamento filosofico. una diagnosi rigorosa del passato piu` recente: la filosofia dell`esistenza da un lato e l`incredibile progresso della tecnologia dall`altro; una prognosi ispirata ai principi dell`etica della responsabilita`, in cui il filosofo propone all`umanita` intera la stipula di un contratto di pace con la natura, ma in cui anche auspica che le nazioni piu` ricche e i saggi della terra abbiano il coraggio di rinunciare a una parte dei loro beni per garantire all`uomo una sopravvivenza degna del posto che occupa nell`universo.



teatri dei burattini a berlino, processi alle streghe, le antiche bande dei briganti tedeschi, il dottor faust, cagliostro, truffe filateliche, il terremoto di lisbona, sono alcuni dei testi, inediti in italia, raccolti nel volume. pronunciati alla radio negli anni che precedono la fine della repubblica di weimar, esaltano la capacita` di benjamin di mescolare elementi eterogenei assemblando esperienze dirette, descrizioni, citazioni, commenti e riflessioni. pensati per i ragazzi in forma di racconto, rivelano l`attenzione alle tecniche di un medium dalle potenzialita` ancora inesplorate e invitano a una sorta di "illuminismo", a un atteggiamento partecipe e lucidamente curioso della realta`.

e` possibile il progresso? qual`e` l`origine del male? prendendo le mosse da questi interrogativi, schopenhauer sottolinea la forza liberatrice della conoscenza intellettuale. "se al riparo da buone leggi e lontano dal chiasso e dai rumori si coltiva la conoscenza, non solo si puo` ottenere una soddisfazione che compensa grandemente la "tristizia" insita nella vita sociale, ma anche quest`ultima se ne avvantaggia. quanto piu` ciascuno esercita la propria mente, tanto piu` impara a conoscere l`umana follia, forse prevalente rispetto alla malvagita`, e a far si` che questa non abbia il sopravvento."

questo studio si propone di seguire le linee di sviluppo del romanzo negli anni `60 e `70, poiche` consente di delineare non solo l`evoluzione di questo genere, ma anche quella delle teorie critiche utilizzate per descriverlo e valutarlo. il dibattito sul romanzo fa da specchio al romanzo e contribuisce a costruire il senso di identita` del genere in una data epoca. pur focalizzata in ambito britannico, l`analisi prende in considerazione le correnti letterarie che hanno offerto gli stimoli maggiori: dal nouveau roman alla new fiction, al fantastico sudamericano per citare soltanto i fenomeni piu` appariscenti.

in una successione di quadri brevi, dove spunti e stile si mescolano alla descrizione visionaria degli aspetti piu` squallidi e degradati di una quotidianita` materialmente e spiritualmente indigente, la smart non smarrisce il filo della sua ispirazione: "non devo perdere d`occhio il mio argomento, vale a dire: l`annientamento dell`amore, affinche` la sofferenza possa generarsi e l`amore, se possibile, rinascere in forma nuova".

paseo de gracia, angolo disputacio`n; santiago del cile; fantasmi ad arles; volare, navigare, camminare sono i titoli dei racconti raccolti in questo volume. sono tra loro diversi per ambientazione (la spagna franchista, il cile nel momento del trapasso dalla dittatura alla democrazia, arles, una localita` turistica austriaca, l`italia dei nostri giorni) e nella costruzione di intrecci e personaggi.

il volume raccoglie tre racconti di metter, pubblicati tra gli anni `60 e `70: rjabov e kozin; il regalo e la madre. scritti in uno stile che alterna ironia e commozione, la narrazione ruota attorno a vicende quotidiane, apparentemente banali: un uomo alla ricerca di risposte dall`accusatore del padre; le peripezie di un`anziana donna di un villaggio agricolo; le difficolta` burocratiche che si frappongono al semplice desiderio di un uomo anziano, di donare i costumi di scena della moglie, un`attrice ormai scomparsa, al teatro della sua cittadina. intorno a queste figure si delinea la vita dolente e accorata di un`umanita` che pur umiliata e offesa, talvolta degradata, non ha smesso di coltivare affetti e desideri.


kolleritsch, in questo suo testo in prosa, rivolge due lettere simboliche ai figli, avuti in eta` gia` matura, mitizzando l`infanzia come "luogo" della condizione umana, nonche` metafora essenziale della creazione poetica. l`autore vuole mettere in guardia i figli-lettori da qualunque verita` assoluta o certezza definitiva, suggerendo un diverso rapporto con il mondo, piu` libero e creativo.

oggetto di vivace discussione, i saggi contenuti in questo volume costituiscono un ulteriore momento di riflessione sulle sempre nuove problematiche poste da quest`opera.



"lo stato ebraico" di theodor herzl, edito nel 1896 a vienna, e` il manifesto programmatico del movimento sionista. scritto come risposta all`antisemitismo crescente della seconda meta` del secolo scorso, ha rappresentato il "testo sacro" a cui si sono richiamati gli ebrei di tutto il mondo che, rispondendo all`appello di herzl, hanno cercato di costruire nella terra dei padri una patria per loro e per i propri figli. prefazione di gad lerner.


























