
molto prima che roma cadesse in mano agli ostrogoti nel 476 d.c., una nuova citta` era sorta per prendere il suo posto come cuore pulsante di un impero tardoantico, la meravigliosa costantinopoli: la nuova roma. in questa ampia e originale ricostruzione del crollo dell`impero romano d`occidente, paul stephenson offre una nuova interpretazione delle forze - dinastiche, religiose, climatiche - che spostarono il centro del potere a est. stephenson non si accontenta dei testi tradizionali e dei ben noti reperti archeologici, ma offre una nuova interpretazione scientifica della fine dell`antichita`. nell`originale prospettiva dell`autore, il declino di roma e` scritto non solo nelle pergamene, ma anche nelle carote di ghiaccio e nel dna. e da queste e altre fonti apprendiamo che l`inquinamento e le pandemie influenzarono il destino di costantinopoli e dell`impero romano d`oriente. nel corso dei secoli, l`impero d`oriente seppe sopravvivere a devastazioni causate da disastri naturali, dal degrado dell`ambiente umano e da agenti patogeni che le citta` dell`impero, densamente popolate e insalubri, non avevano ancora conosciuto. nonostante la

nell`inghilterra di meta` ottocento la febbre del circo travolge la nazione. fiumane di gente accorrono nelle piazze per ammirare i domatori di leoni, le acrobazie dei trapezisti e, soprattutto, le cosiddette

nella citta` degli angeli di angelico non c`e` nulla, la linea di confine che separa il crimine dalla legge e` completamente svanita e i poliziotti sono marci quanto i criminali, e forse anche di piu`. il romanzo che ha rivoluzionato il genere noir aprendogli le porte del nuovo millennio. ed exley, bud white e jack vincennes sono tre anime in pena in quella bolgia che e` il dipartimento di polizia di l.a. all`inizio degli anni `50. ed a prima vista sembra un ragazzo pulito, che vuole fare il suo dovere; bud e` il classico sbirro cattivo che si diverte a fare retate ai festini delle celebrita` di hollywood e a prendere mazzette per non spifferare tutto; mentre jack e` un uomo tormentato dai fantasmi violenti del suo passato. il caso di un pestaggio a sangue in cella, opera di agenti ubriachi, svelera` gli sporchi segreti su cui si fondano le loro carriere di detective, trascinandoci in una spirale di morte, potere e corruzione. un gorgo da incubo in cui nessuno, vittime e aguzzini, puo` dirsi pulito e dal quale nessuno e` sicuro di poter uscire vivo.


a tokyo, nei primissimi anni novanta - gli anni della

questo di daniele gorret e` un libro particolare, monotematico, tutto dedicato ai resti, a cio` che rimane per poco o per molto tempo: una pietra che resiste dal paleozoico, il cadavere di un passero che invece fra pochi giorni non ci sara` piu`, un vecchio quaderno di scuola, un disco dei nonni, i peli di un cane morto da anni che ogni tanto riemergono da un tappeto o da un cuscino dismesso... la reliquia e` un concentrato di vita vissuta, di memoria, di dignita` con cui viene attraversato il tempo. ma e` anche un oggetto, sempre in bilico tra il museo e la pattumiera. e un corpo, un corpo esposto e predisposto alla devozione. cosi` gorret snoda questa raccolta di poesie come un rito atto a evocare l`essenza piu` profonda della vita e della morte.

dopo aver pubblicato nel 1860 la "civilta` del rinascimento in italia", jacob burckhardt si era proposto di completare l`opera con una seconda parte sulle varie forme dell`arte italiana. l`idea era di

la complessita` del mondo genera ansia. spesso dobbiamo prendere posizione su questioni che non conosciamo; o incontriamo culture o religioni con valori lontani dai nostri. nel primo caso puo` accadere che, privi degli strumenti per orientarci, fatichiamo a formarci un parere. nel secondo caso possiamo piu` facilmente avere un`opinione, ma rischiando di ricadere senza accorgercene in pregiudizi che alimentano diffidenza o intolleranza. qualche esempio: i vaccini sono davvero pericolosi? e meglio il sistema di votazione proporzionale o maggioritario? dobbiamo lasciare i crocefissi nelle aule? forse e` ora di imparare ad applicare lo scetticismo. sesto, detto empirico, fu il primo, nella cultura occidentale gia` nel ii secolo d.c., a dirsi scettico. il suo suggerimento era quello di esercitare la skepsis - parola che in greco, la lingua in cui scriveva, significa semplicemente indagine, ricerca - e dopo di che comportarci in base a come le cose ci appaiono, sapendo bene che ad altri potrebbero apparire diverse. in sette brevi lezioni, questo libro ci aiuta a saperne di piu`.

in questa storia raccontata a ritroso, la vita di un criminale di guerra nazista, il dottor tod t. friendly, viene narrata a partire dalla sua conclusione, procedendo all`indietro verso l`inizio. cosi il dottor friendly muore e in seguito si sente significativamente meglio, rompe con le sue amanti con un gesto che prelude alla loro seduzione; inoltre fa scempio dei propri pazienti prima di mandarli a casa. fuggendo dal corpo del medico morente, che aveva lavorato come complice dei nazisti nei campi di concentramento, la coscienza del dottor friendly inizia a vivere la sua vita dal fondo, consapevole soltanto che quella che sta vivendo e` la vita di un uomo orribile in un tempo tremendo.

richard tull e gwyn barry sono amici. hanno quarant`anni e, dopo gli studi insieme a oxford, sono diventati entrambi scrittori. gwyn e` uno scrittore di successo. richard un fallito. eppure era partito meglio dell`amico, aveva pubblicato un libro apprezzato dai critici ed era considerato una promessa. adesso campa di recensioni, costretto a sorbirsi monumentali biografie di poeti minori. richard odia gwyn, vive di invidia per il suo successo. non solo cerca vendetta, ma vuole elevare quella vendetta a forma d`arte. per farlo, non esita a cercare l`aiuto di gente qualificata incaricandola di agire su molti fronti, tra cui l`aggressione personale. sebbene

john self e` molto occupato. a far soldi, a bere ogni sorta di alcolici, a consumare ogni tipo di prodotto pornografico. john self adora il fast food, la sua automobile, times square, la televisione spazzatura, la biancheria intima femminile. john self e` un regista pubblicitario che scopre un giorno di poter entrare nel grande giro del cinema. tutte le stelle sono ai suoi piedi. tutti ansiosi di apparire nel primo film di john, titolo: good money. o forse: bad money, non e` ancora sicuro. john self ha una ragazza. si chiama selina street, ha un corpo strepitoso, e forse lo tradisce. ma john ha un altro amore: martina twain. raffinata, sensibile, colta. come riuscire a eccitarsi con una che a letto legge la fattoria degli animali di orwell? john self ha fretta. ormai non gli resta piu molto tempo. deve riuscire a capire alcune cose fondamentali: chi e` il suo vero padre? quanti anni ha fielding goodney? quali sono le preferenze sessuali di doris arthur? perche` martin amis lo guarda in quel modo?

secondo la leggenda, l`imperatore nerone appicco` il fuoco alla sua grandiosa capitale la notte del 19 luglio del 64 d.c. incolpando dell`immane tragedia i cristiani. una storia raccontata cosi` da quasi due millenni, in cui poco o nulla corrisponde a verita`. un resoconto dettagliato e completo di quel grande incendio e delle sue fatali conseguenze per il mondo romano. l`incendio di roma d`epoca neroniana resta uno degli eventi maggiormente conosciuti e citati anche nelle piu` popolari


cindy coiffure: in questo minuscolo salone, quasi nascosto in una traversa del centro di chalon-sur-saone, lavora clara. a soli ventitre anni e` una parrucchiera apprezzata dalla clientela, ristretta ma affezionata, e dalla malinconica signora habib, la sua elegantissima principale, con il culto di chirac e la passione per parigi, dove ha vissuto da giovane. proprio a una vivace attivita` della capitale la signora habib vorrebbe far assomigliare cindy coiffure, che invece resta felicemente accoccolato nella sua realta` di provincia, tra le hit di radio nostalgie, i puntuali caffe` di lorraine del bar-tabacchi all`angolo e il ciarliero viavai di clienti la cui eta` media sfiora la settantina. nolwenn, tanto apatica nelle espressioni facciali quanto avventurosa in quelle linguistiche, e patrick, genio ribelle dell`acconciatura, completano la squadra di cindy coiffure. e in questo piccolo universo, al ritmo di sforbiciate, colpi di phon e chiacchiere, che clara trascorre tranquilla le sue giornate sempre uguali. poi la sera torna a casa dal bel pompiere jb, un principe azzurro ammirato apertamente da genitori, amici, colleghi (e dalla signora habib spudoratamente), che pero` a clara non fa piu` l`effetto esplosivo di prima, e da un morbido gattone bianco, che pero` disdegna gli umani e le loro carezze. cosi` il tempo passa per clara, al riparo dai dispiaceri ma anche da ogni tipo di slancio. fino a quando un evento inaspettato cambia tutto. un misterioso cliente lascia un libro al salone. clara lo porta a casa, lo sistema nella libreria e se ne dimentica. poi, un giorno, per caso, comincia a leggerlo. il libro e` dalla parte di swann: clara ha appena incontrato marcel proust. sara` grazie alle sue parole e alla magia della lettura che clara trovera` il coraggio di scegliere la strada giusta per se`.

alice ha scritto due romanzi di enorme successo, ma per trovare compagnia deve andare su tinder. eileen, la sua amica, lavora per una rivista letteraria, pero` non ci paga l`affitto. simon ama da sempre la stessa donna, ma da sempre ne frequenta altre. felix passa in birreria il tempo libero dal lavoro di magazziniere, ma la sua e` soltanto una fuga. alice, eileen, simon e felix si parlano, si fraintendono, si deludono e si amano e, mentre attraversano il cerchio di fuoco dei trent`anni, si chiedono se esista davvero, al di la`, un mondo bello in cui sperare.

un romanzo di avventura e sopravvivenza, scatenato e nerissimo, inarrestabile come il destino, implacabile come la vendetta. 1859. patrick sumner e` un giovane medico che ha servito nell`esercito inglese durante l`assedio di delhi. ma nel suo passato militare c`e` un evento oscuro che l`ha costretto alle dimissioni e il cui ricordo lo perseguita. rimasto senza un soldo e in fuga dai propri fantasmi, decide di imbarcarsi come chirurgo di bordo su una baleniera, la volunteer. nel nord della baia di baffin, tra il canada e la groenlandia, c`e` una polinia (una zona di mare artico dal microclima particolare dove si concentrano le balene) nota come north water: e` qui che e` indirizzata la volunteer, ed e` qui che il suo equipaggio scoprira` cos`e` l`inferno. quando sulla nave viene ucciso un giovanissimo mozzo, primo di una serie di brutali omicidi, sumner e` costretto a guardare in faccia il suo passato e a sfidare nuovamente l`orrore.

il canto di ulisse, nell`inferno dantesco, e` probabilmente il testo piu` celebre di tutta la letteratura italiana. e non solo, perche` e` proprio in questi versi che nasce l`immagine di ulisse viaggiatore ed eroe della conoscenza. impossibile, insomma, sottovalutare l`importanza e l`influenza di questa figura, nel corso dei secoli e ancora oggi. eppure, tanto rimane da dire su quello che questi versi hanno da raccontarci, apparentemente cosi` lontani e in realta` cosi` vicini. il viaggio e il naufragio di ulisse sono una metafora potentissima per pensare la nostra condizione in questi tempi di crisi e incertezza. in fondo, tutto gira intorno a una tensione ineliminabile tra la conoscenza e la politica, come avrebbe visto friedrich nietzsche, un altro amante dei viaggi, reali e immaginari. dove sono il bene e il male? siamo convinti che la conoscenza salvi, aiutandoci a fare ordine nel nostro mondo. e davvero cosi`?

vent`anni dopo "esperienza", martin amis torna a prendere la parola in una fluviale

la storia dei vampiri "veri", uomini e donne risorti, prima del mito letterario. quando la resurrezione era una sciagura. c`e` stato un tempo in cui i vampiri popolavano l`europa centrorientale ed erano pronti a invadere il resto del continente. cosi`, almeno, dichiaravano i giornali, per i quali nel natale del 1731 i morti sarebbero risorti e avrebbero deciso di muovere guerra ai vivi. come un fulmine, la paura si diffuse in ogni dove, moltiplicando le testimonianze di aggressioni perpetrate da cadaveri animati, che venivano poi scoperti indecomposti nelle tombe. unica soluzione era allora trafiggerne il cuore, tagliarne la testa e affidarne i resti a roghi purificatori, i quali avrebbero rischiarato le angosciose notti invernali d`europa per ancora un ventennio. fino alla primavera del 1755, quando, piuttosto che con la forza, quei personaggi infernali sarebbero stati sconfitti con l`astuzia. il vampiro sarebbe, cosi`, entrato nel mito letterario, che dopo quasi un secolo e mezzo di incubazione, avrebbe dato forma alla figura di dracula. risalendo il corso del tempo, questo libro indaga le origini europee della credenza nei vampiri, della quale gli eventi del xviii secolo furono solo una tardiva manifestazione. da tal punto di vista, se essi e le successive rielaborazioni letterarie corrispondono alla preistoria del vampirismo `a` la dracula`, il volume rivela la preistoria della preistoria di dracula. un passato remoto, ma, per alcuni versi, tremendamente prossimo.

non possiamo capire la storia del mondo dopo il 1945 se non prendiamo atto di come i popoli e le comunita` siano stati influenzati a livello di mitologie condivise, costumi e modi di vivere. dalla guerra fredda al `68 e all`emergere delle culture giovanili, dal crollo del muro di berlino all`affermarsi delle lotte di genere, dall`esplosione del turismo internazionale ai drammatici flussi migratori contemporanei, questo saggio delinea i tratti fondamentali della cultura negli ultimi ottant`anni, concentrandosi su fenomeni e tendenze capaci di espandersi al punto di rivestire un significato mondiale. nonostante la globalizzazione sembri ormai un dato di fatto, non tutte le identita` e specificita` culturali e sociali sono andate scomparendo. culture globali mostra infatti come nei decenni scorsi le specificita` nazionali e locali emergenti e le forme piu` diverse di controcultura si siano diffuse e intrecciate e abbiano resistito alle continue pressioni tese all`omologazione e al conformismo culturale. e cosi` che, all`inizio del xxi secolo, anche in seguito alle recenti difficolta` dell`economia e della politica internazionale, nonche` al trionfo dei nazionalismi e delle rivendicazioni autonomistiche, il mondo appare complessivamente caratterizzato dalla diversita` piu` che dall`omologazione, meno integrato, meno democratico e meno tollerante rispetto al recente passato.

donato giannotti nacque a firenze nel 1492, pochi mesi dopo la morte di lorenzo il magnifico. benche` molto piu giovane, conobbe machiavelli e ne fu amico. fu segretario della repubblica di firenze tra il 1527 e il 1530, prima del ritorno degli odiati medici. dopodiche` emigro` esule in veneto e poi a roma, dove mori` nel 1572. scrisse tre volumi sulla corretta istituzione di un governo repubblicano: della republica fiorentina (1538), il dialogo della republica de` vinitiani (1540), che ebbe molto successo, concludendo la trilogia con la trattazione della republica ecclesiastica (1541), scritta su richiesta del cardinale niccolo` ridolfi, suo protettore, e letta solo da pochi amici fidati per timore delle autorita` ecclesiastiche. una copia manoscritta di quest`opera e` stata ritrovata recentemente e viene qui pubblicata per la prima volta. dunque il volume e` un inedito assoluto. l`importanza di questo testo consiste gia` nel fatto di essere la prima storia della chiesa scritta da un laico. ma, oltre a questo, sono i contenuti dell`ultimo capitolo a sorprendere e a far si` che il libro sia destinato a diventare un fondamentale oggetto di studio per gli storici. li` infatti giannotti, all`alba del concilio di trento, enuncia la sua proposta politica: e cioe` spostare l`autorita` politica della chiesa dal papa al collegio dei cardinali, sulla falsariga del rapporto fra doge e senato nella repubblica di venezia.

una storia di redenzione e d`amore, intima e civile, dove la denuncia e lo stupore si reggono insieme. mimi` orlando ha quindici anni quando e` costretta ad abbandonare la sua casa e la sua terra. l`anno e` il 1975 e la famiglia di mimi` parte dal salento verso la svizzera, inseguendo un sogno di prosperita` che si trasformera` pero` in incubo. in svizzera ci sono le fabbriche, dove si lavora un materiale adatto a mille utilizzi, le cui minuscole fibre si infilano nei polmoni e col tempo li distruggono. in svizzera mimi` scopre il freddo, che gela le dita e l`anima, ma anche l`amore, tra i capannoni dove i tanti emigrati trovano rifugio. vent`anni piu` tardi torna in puglia, ormai madre sola, determinata e orgogliosa, ingorda di quella gioventu` che la vita le ha negato, a lottare contro i fantasmi del passato, assistita dalle voci degli antenati e dal coraggio di continuare a immaginare un futuro migliore. con una lingua impastata di terra anche quando alza gli occhi al cielo, desiati da` vita a un romanzo in cui le cose semplici brillano di un`intensita` che brucia e riscalda.


tra le pagine vive di questo libro purificatore abbiamo l`impressione di attraversare non le stagioni di un anno, ma di una vita intera. fausto si e` rifugiato in montagna dopo la fine del suo matrimonio, silvia sta cercando qualcosa di se` per poi ripartire verso chissa` dove. lui ha quarant`anni, lei ventisette: provano a toccarsi, una notte, mentre fontana fredda si prepara per l`inverno. intorno a loro ci sono babette e il suo ristorante, e poi un rifugio a piu` di tremila metri, santorso che sa tutto della valle, distese di nevi e d`erba che allargano il respiro. persino il lupo, che mancava da un secolo, sembra aver fatto ritorno. anche lui in cerca della sua felicita`.

di chi si innamorano davvero gli innamorati? della persona che hanno davanti o di un`illusione che hanno in testa? se l`amore e` un mistero a due, il matrimonio e` un mistero collettivo. lo sa bene flaminia aloisi, che ha conosciuto carmine quando era spiantato, giovane e splendente, cosi` spavaldo da dirle

messa insieme a poco piu` di trent`anni, questa raccolta di racconti fu sul punto di essere pubblicata nel 1946 ma il progetto ando` in fumo all`ultimo momento. anche se e` stata pubblicata soltanto postuma, e` a tutti gli effetti l`esordio letterario di cortazar. un esordio sotto il segno di edgar allan poe, autore amatissimo, e delle atmosfere paranormali. gia` inserita all`interno del volume "i racconti", per la prima volta viene finalmente proposta anche in italia come libro a se`. sono racconti che mostrano gia` molto bene le doti di chi era destinato a diventare il maestro della letteratura fantastica.

sospesi tra mare e cielo, battuti dalle onde e dal vento, i fari marcano il fronte di scontro tra gli elementi. custodiscono i confini tra il solido mondo umano e il caos primordiale delle acque, tra stabilita` e instabilita`, tra il noto e l`ignoto. emana da essi uno strano fascino universale che poche altre strutture create dall`uomo possiedono. progettati per attirare lo sguardo dei marinai, i fari hanno a lungo calamitato l`attenzione di militari e santi, artisti e poeti, romanzieri e cineasti, colonizzatori e migranti e, oggi piu` che mai, turisti e imprenditori. i luoghi suggestivi, l`isolamento e la resilienza hanno trasformato queste strutture fantastiche in complesse metafore, magneti per infinite storie.


pareva l`occasione ideale per discutere di arte, letteratura e umani destini. invece una calda estate sull`oceano diventa subito impetuosa e incandescente. il nuovo romanzo dell`autrice di resoconto, transiti, onori. da qualche tempo m - una sorta di signora dalloway dei tempi moderni - si e` isolata dal mondo ritirandosi sulla spettacolare costa oceanica. nella sua splendida proprieta` immersa nella natura, ha sistemato con l`aiuto del secondo marito un cottage, trasformandolo in residenza per artisti. il suo sogno e` che l, pittore verso il quale sente un legame profondo, accetti l`invito a trascorrere li qualche tempo. ma quando questi si presenta accompagnato da una giovane donna, m capisce che l`estate tanto attesa sara` ben diversa da quella immaginata. nel frattempo sono arrivati anche la figlia di m e il suo compagno. dunque le tre coppie, nell`acredine crescente, dovranno convivere in un luogo affascinante ma anche di grande isolamento.


ci sono una gallina gringa e un maiale colombiano. la prima propone al secondo di entrare in affari e vendere sandwich: basta che ciascuno fornisca la meta` degli ingredienti.

quando in montagna andrea viene travolto da un fiume di fango, nel tentativo di salvarsi non si aggrappa solo ai rami bassi degli alberi, ma anche, con la stessa forza, ai fili tesi dal ricordo di un`amicizia. tra conflitti e occasioni di meraviglia, tra realta` quotidiana e rivelazioni, quattro ragazzi intrecciano le loro vite con tutta l`energia della giovinezza. un ritratto commovente di quella stagione dell`anima che piu` d`ogni altra si imprime in ciascuno di noi e sceglie il nostro destino. anna, andrea, cora e valerio sono compagni di scuola. assieme studiano, si divertono, sperperano con allegria le giornate. il perno di queste esistenze - ancora brevi e gia` segnate da perdite e ferite - e` il negozio di un anziano rigattiere nei vicoli di torino, un luogo che diventa una specie di base, talvolta di rifugio. il tempo, pero`, non regge la richiesta di perfezione, di assoluto, che l`adolescenza pretende. il desiderio si insinua nel gruppo e lo logora. andrea, che rispetto agli altri percepisce ogni cosa con intensita` maggiore, a poco a poco si isola: a fargli mancare il fiato sono tanto la bellezza impetuosa del presente, quanto il senso di minaccia che arriva dal futuro. ma nel momento in cui si trovera` in pericolo i suoi amici, quegli amici unici che solo una certa eta` ti regala, saranno di nuovo con lui.

quelli come i gevori li chiamano : hanno due volte niente. per loro partire, piu` che una scelta, e` un tuffo in un niente diverso, ancora sconosciuto. anche se dai boschi del veneto alle foreste del brasile il viaggio e` cosi` lungo. soprattutto in nave, soprattutto alla fine dell`ottocento. attraverso gli occhi di piero, che ha quindici anni e tante cose in testa, paolo malaguti racconta l`epopea e la perdita dell`innocenza degli italiani nelle americhe: il gesto rapinoso di costruire il mondo tra animali mai visti e piante lussureggianti, dove la lotta con la natura e` un corpo a corpo quotidiano. e il futuro una scommessa. piero dei gevori ha quindici anni e vive ai margini del bosco del montello, l`antica riserva di legna della serenissima. in famiglia sono tantissimi e poverissimi, hanno una casa che sta in piedi per miracolo, mangiano poco e non possiedono nulla. come se non bastasse, la cattiva sorte si accanisce su di loro. da qualche tempo, giu` al paese, si dice che alla merica regalino la terra a chi ha voglia di lavorare. dopo l`ennesima ingiustizia, per i gevori mettersi in viaggio in cerca di fortuna non e` piu` una scelta, ma l`unica salvezza. eppure, quando arrivano in brasile insieme alla marea di italiani in fuga dalla miseria, non trovano il paradiso promesso. li` in mezzo al nulla bisogna farsi spazio, abbattere gli alberi per costruire tutto da zero: dovranno strappare la terra al "mato", tra le minacce sconosciute della foresta vergine, lontani da tutto e da tutti, senza alcuna possibilita` di tornare alla vita che si sono lasciati alle spalle. piero aiuta il padre e la sorella a mandare avanti il fondo, tira su case, semina granturco e fagioli: arriva alla sera con le ossa rotte, ma nel frattempo cresce. e crescendo impara due cose: che per morire basta il morso di un serpente, e che il primo amore e` piu` pericoloso di tutte le bestie feroci messe insieme. nel groviglio del "mato", oltretutto, sara` lui a scoprire quello che ness

viviamo su un pianeta animato da canti, musiche e parole. david george haskell esplora come sono nate tutte queste meraviglie sonore. dalle foreste pluviali vibranti di suoni di insetti e dalle paludi percorse dai ritmici richiami delle rane impariamo a conoscere i poteri creativi dell`evoluzione. dagli uccelli delle montagne rocciose del colorado a quelli delle strade di parigi, scopriamo come gli animali apprendano i loro canti e si adattino ai nuovi ambienti. sotto le onde del mare, cogliamo la nostra parentela con gamberi, delfini e balene. nelle mutevoli vibrazioni sonore degli animali dei diversi continenti, sperimentiamo l`eredita` della tettonica delle placche, la storia piu` remota degli animali e dei loro spostamenti intorno al mondo e le bizzarrie dell`estetica evolutiva. a partire dalle origini del canto animale e attraversando l`intero arco della storia della terra, haskell illumina e celebra la graduale comparsa dei vari suoni nel mondo. cosi`, dai flauti d`avorio di mammut delle caverne del paleolitico, dai violini delle moderne sale da concerto o dalle registrazioni che ascoltiamo con gli auricolari, apprendiamo che musica e linguaggi umani appartengono alla stessa storia ecologica ed evolutiva del pianeta. noi uomini produciamo musica, ma siamo anche dei distruttori che soffocano o mettono a tacere molti suoni della terra. haskell ci accompagna nelle foreste minacciate, negli oceani sconvolti dai sonar e dai rumori prodotti dalle navi e per le strade caotiche delle citta` per dimostrare che l`estinzione di alcuni suoni non comporta solo la perdita di meri ornamenti sensoriali. il suono e` una forza generativa, e quindi la cancellazione delle diversita` sonore rende il mondo meno creativo, meno giusto e meno bello. suoni fragili e selvaggi e` un invito ad ascoltare, meravigliarsi, agire.


un`opera unica nel panorama della letteratura antica a cui corrisponde un`impalcatura teorica di straordinaria audacia. il de rerum natura si propone, insieme, come modello dell`universo infinito teorizzato da epicuro, e come `manuale per l`uso` di un mondo i cui fenomeni eterogenei sfidano da sempre la ragione dell`uomo e lo costringono a paure e credenze irrazionali e tormentose. confessando quest`ambizione senza confini lucrezio si impone una sfida narrativa che nessuno prima di lui aveva accettato: come si imposta la narrazione del

l`olocausto e` molto studiato, molto commemorato e molto raffigurato. ma ancora ci sono aspetti importanti della sua storia che sono stati trascurati. il volume ci permette di approfondire le nostre conoscenze sull`argomento, qui trattato in tutti i suoi aspetti e su scala globale. dan stone sottolinea come l`idea di

un viaggio affascinante in un`epoca tanto simile alla nostra:

la clamorosa inchiesta del 7 aprile 1979 sulla sinistra extraparlamentare ha inciso profondamente su storia e memoria dell`italia repubblicana dagli anni di piombo a oggi. con questo libro trova finalmente una sua ricostruzione storica, svolta su documenti originali. il 7 aprile 1979 una serie di clamorosi arresti colpi` militanti della sinistra extraparlamentare, tra cui intellettuali che avevano fatto la storia di quel comunismo eretico espresso da gruppi sovversivi come potere operaio e autonomia operaia. firmo` gli ordini di cattura il magistrato pietro calogero della procura di padova, citta` dove imperversava la violenza autonoma e dove insegnava il principale imputato: antonio (toni) negri, pensatore politico e teorico del sabotaggio anticapitalista. partito dalla provincia veneta, il 7 aprile divento` un caso nazionale in cui i "cattivi maestri" di una cultura politica ribelle erano accusati di aver tirato i fili della lotta armata fino a dirigere il rapimento e l`omicidio di aldo moro nel 1978. loro, i sovversivi, nella stragrande maggioranza dei casi non negavano di essere tali. addebiti specifici a parte, la loro autodifesa passava essenzialmente attraverso un assunto: che l`inchiesta mirasse a criminalizzare una generazione politica. da questo duello intorno ai principi-chiave dello stato repubblicano - il dovere di difenderlo, il diritto di contestarlo - scaturisce una complessa vicenda politica e giudiziaria che ha attraversato la guerra fredda ed e` giunta fino ai giorni nostri, intrecciandosi con le urgenze securitarie dell`antiterrorismo globale.



l`infanzia di gesu` e` il libro piu` misterioso e affascinante di j. m. coetzee. eppure e` anche il racconto piu` semplice di tutti: quello dell`amore di un

monza, marzo 1936: sulla riva del lambro, due ragazzine cercano di nascondere il cadavere di un uomo che ha appuntata sulla camicia una spilla con il fascio e il tricolore. sono sconvolte e semisvestite. e francesca a raccontare in prima persona la storia che le ha condotte fino a li`. dodicenne perbene di famiglia borghese, ogni giorno spia dal ponte una ragazza che gioca assieme ai maschi nel fiume, con i piedi nudi e la gonna sollevata, le gambe graffiate e sporche di fango. sogna di diventare sua amica, nonostante tutti in citta` la considerino una che scaglia maledizioni, e la disprezzino chiamandola malnata. ma quella sua aria decisa, l`aria di una che non ha paura di niente, la affascina. sara` il furto delle ciliegie, la sua prima bugia, a farle diventare amiche. sullo sfondo della guerra di abissinia, del dolore per la perdita e degli scompigli dell`adolescenza, francesca impara con lei a denunciare la sopraffazione e l`abuso di potere, soprattutto quello maschile, nonostante la riprovazione della comunita`.

come gia` "lehman trilogy", anche "manhattan project" e` una ballata fluviale che racconta una storia americana con radici in europa e conseguenze globali. strutturata in quattro parti fitte di echi biblici (libro dei patriarchi, libro dei re, libro dei profeti e libro dei sacerdoti), anche "manhattan project" ci porta fra gli ebrei espatriati oltreoceano, con i loro riti e costumi che affondano nella cultura yiddish, con le loro idee, le ossessioni, i tic linguistici, lo humour. il testo inizia in un seminterrato in cui il cosiddetto


ci sono cose che non si raccontano perche` le parole sono scogli nel mare. ci sono cose che non si raccontano per vergogna, rabbia, troppo dolore, e perche` se non le racconti, in fondo puoi sempre credere che non siano successe. antonella e andrea vogliono un figlio: adesso lo vogliono proprio, lo vogliono assolutamente. ma e` come se non ci fosse niente di semplice, nel desiderio piu` naturale del mondo: tutto cio` che puo` andare storto andra` storto, anche l`inimmaginabile. antonella lattanzi ha trovato parole esatte per questa storia, che e` sua e di tutte le donne - ambiziose, indecise, testarde, libere di scegliere. un libro emozionante, che non si riesce a smettere di leggere, straordinariamente contemporaneo.

in un unico volume oltre 350 poesie della piu` importante poetessa americana del xix secolo, che la traduzione di silvia bre restituisce in tutta la loro tellurica potenza.

l`architettura contemporanea costituisce la materializzazione concreta, il luogo di applicazione e verifica, delle profonde trasformazioni che hanno avuto corso nel xx secolo, e che proseguono a ritmo sempre piu` frenetico nei primi decenni del xxi. questo volume - frutto della revisione e dell`ampliamento di quello uscito nel 2008 - affronta le vicende dell`architettura dal secondo dopoguerra ai giorni nostri attraverso le opere e le figure dei suoi protagonisti, mettendo a fuoco alcune questioni cruciali: l`eredita` dei

il sudest asiatico custodisce numerosi siti del patrimonio artistico mondiale. questo libro, grazie alle appassionate parole che accompagnano una sapiente selezione di oggetti presenti nella collezione del british museum, offre un originale approccio a una delle aree piu` complesse e particolari del mondo. ogni oggetto racconta un frammento di storia, e tutti insieme illustrano le civilta`, le societa` e le culture locali in myanmar, thailandia, cambogia, laos, vietnam, malesia, indonesia, brunei, filippine, singapore e timor est nel corso degli ultimi 6000 anni. dall`emergere delle prime comunita` agricole e societa` stratificate all`ascesa di potenti imperi e la diffusione di buddhismo, induismo e altre credenze religiose, fino al periodo del dominio coloniale e ai processi indipendentisti, la storica dell`arte alexandra green ripercorre e approfondisce identita` e connessioni culturali. il vasto territorio viene esplorato impiegando un`ampia gamma di oggetti sacri o d`uso quotidiano: sculture delle civilta` storiche di giava, angkor, bagan e sukhothai, ceramiche, mobili, tessuti, marionette, manifesti, strumenti musicali, produzioni artistiche contemporanee... un`utile guida per inoltrarsi in quest`affascinante area geografica attraverso la sua meravigliosa cultura materiale, e un modo nuovo per conoscere quali idee ed eventi l`abbiano plasmata nel corso di migliaia di anni. con oltre 400 illustrazioni.

che differenza c`e` tra danzare per far piovere, e schiacciare un tasto per illuminare uno schermo? in entrambi i casi, un movimento del nostro corpo fa accadere qualcosa. nel primo caso, la danza della pioggia si rivolge a una qualche divinita` e il dispositivo che ne attiva l`intervento e` il nostro corpo. nel secondo caso il dispositivo e` un prolungamento del corpo. norbert wiener, matematico, sottolineava, gia` negli anni cinquanta del novecento, la pericolosa e facile identita` tra religione e tecnologia. e dunque ragionevole domandarsi oggi quanto politiche culturali prive di immaginazione abbiano allontanato la tecnologia dalla scienza, trasformandola in una fede che ha i propri sacerdoti, i black fridays di festa, gli eretici, gli atei e i martiri da social network.


"otto e mezzo" e "il gattopardo" sono due film epocali, girati contemporaneamente, e che tutti crediamo di conoscere benissimo. ma se torniamo a quel mitico 1963, con claudia cardinale che corre da un set all`altro, burt lancaster che deve dimostrare di non essere un cowboy, sandra milo che ama l`amore piu` del cinema, marcello mastroianni troppo felice per interpretare il suo personaggio, ecco che si spalanca un mondo intero. intanto, fuori dal set, si dibatte un paese in cui la cultura e` ancora politica, e l`epopea di un celebre romanzo rifiutato e poi riscoperto s`intreccia alle vicende personali e pubbliche di federico fellini e luchino visconti, sublimi registi avversari. guardando dietro le quinte, francesco piccolo ci fa rivivere lo spirito irripetibile di un`epoca. un racconto unico e travolgente sulla forza del genio e su quella del destino. la storia del cinema non e` poi cosi` diversa dalla vita: apparentemente lineare, ma costellata di incontri fortuiti, appuntamenti rincorsi o mancati, decisioni prese all`ultimo minuto e imprevedibili coincidenze. fatalita` cruciali che permettono a un`opera di venire alla luce, con le precise caratteristiche che poi tutti ricorderanno. la scelta di un`attrice, la luce sul set, le vicissitudini sentimentali del regista o di un comprimario - cosi` come i tagli nel budget o una scena cambiata all`improvviso - possono scrivere a modo loro una pagina del genio universale. il 1963 e` stato l`anno di fellini e di visconti. un anno decisivo per il cinema italiano, che ha visto la nascita di "otto e mezzo" e "il gattopardo". ma prima di diventare i capolavori che ben sappiamo erano due incredibili scommesse, nonche` il campo di battaglia tra due artisti rivali e profondamente diversi: mentre claudia cardinale cambiava il colore dei capelli secondo il capriccio di chi la dirigeva, l`intero contesto culturale italiano si stava preparando a sposare l`una o l`altra visione del cinema e del mondo. ecco cos`e` "la bella confusione":

abbiamo perso il contatto con il reale. e necessario tornare a rivolgere lo sguardo alle cose concrete, modeste e quotidiane. le sole capaci di starci a cuore e stabilizzare la vita umana. una massa di informazioni ci investe ogni giorno. come ogni inondazione, anche questa agisce sulle nostre esistenze, spazza via confini, rimodella geografie. ormai sono i dati e non piu` le cose concrete a influenzare le nostre vite. le non-cose stanno prendendo il sopravvento sul reale, sui fatti e la biologia. e cosi` la realta` ci appare sempre piu` sfuggente e confusa, piena di stimoli che non vanno oltre la superficie. con la sua consueta lucidita` e veemenza, byung-chul han, critico severo ma acuto della contemporaneita`, ci offre una peculiare e sferzante riflessione sulla comunicazione, la rete e il futuro che stiamo costruendo.


davanti alla fine, siamo tutti principianti: e siccome l`arte del distacco non la possiamo imparare, tanto vale affezionarsi a questa signora acquattata nell`armadio, cercando le parole per farcela un po` amica. ognuno procede a modo suo, ci mancherebbe, ma qui c`e` un piccolo prontuario portatile: una cassetta degli attrezzi fatta di poesia, paura, favole, silenzio, coraggio, lacrime, sorrisi:


cantore di de`i ma soprattutto cantore di uomini, esiodo nella teogonia, opera di ineguagliabile grazia poetica, ha saputo dare una ragione del suo mondo: come e` arrivato a essere quello che e`, quali sono i principi, le forze e le passioni che lo animano. all`inizio ci fu chaos. poi giunse gaia, dall`ampio petto, sede sicura degli immortali come de`i mortali. dopodiche` vennero il nebbioso tartaro e il bellissimo eros. da qui fino al trionfo di zeus, per raccontare la nascita dell`universo e delle divinita` che lo regolano, esiodo chiede aiuto alle muse, certo, ma e` lui poi a cantare sia menzogne simili al vero sia vicende che nel vero gettano radici. le canta per far dimenticare i dolori che affliggono il cuore dell`uomo, come vuole la tradizione, ma anche abbandonando la pretesa di conoscere tutto, facendosi carico di spiegazioni incomplete, che testimoniano la faticosa ricerca di un senso da dare alle cose e ai nomi che ci circondano. per mezzo del mito parla dunque di noi, dei nostri sforzi, vani ma inevitabili, per organizzare una realta` che, migliaia di anni fa come oggi, da sempre ci sfugge. questa edizione, oltre alla traduzione di graziano arrighetti, e` completata da una dettagliata introduzione e un ricco apparato di note.

la terra del rimorso di ernesto de martino, un classico del pensiero contemporaneo, verte sul tarantismo, un istituto culturale d`impronta magica, diffuso nelle comunita` contadine del salento, al cui interno la musica e la danza ricoprono un ruolo d`importanza primaria. nel 1959 de martino ne fece l`oggetto di un`innovativa inchiesta etnografica, guidando un`e`quipe formata da specialisti di discipline diverse, dalla storia delle religioni all`etnomusicologia, dalla psichiatria alla sociologia. lungi dall`essere un mero fenomeno morboso, il tarantismo si configura, nella straordinaria indagine demartiniana, come un orizzonte mitico-rituale di deflusso di profondi conflitti operanti nell`inconscio, fatti risalire al morso della taranta, monstrum mitico evocato dal suono di musiche del repertorio tradizionale, che i tarantati dovevano sfidare e vincere in una vorticosa gara di danza. questa nuova edizione conferisce il massimo risalto alla ricchezza teorica di un`opera che va ben oltre l`indagine di un peculiare fenomeno di catartica musicale, mobilitando le due competenze disciplinari, storico-religiosa e antropologica, che hanno innervato il pensiero di de martino. marcello massenzio individua la tematica etico-politica alla base della scelta di studiare il tarantismo, in un confronto con l`altro grande etnologo dei suoi tempi, claude le`vi-strauss e il suo disagio o

art keller pensava che una volta scomparso adan barrera avrebbe trovato pace. si sbagliava. a prendere il posto che e` stato di adan, e prima ancora di suo zio don miguel angel, ci sono gia` los hijos, la terza generazione. e ora, a capo della dea, art si rende conto che in realta` i nemici sono dappertutto: nei campi di papavero messicani, a wall street, alla casa bianca. gente che cerca di farlo tacere, di sbatterlo in galera, di distruggerlo. gente che vuole ucciderlo. con "il confine" don winslow tira le fila di una storia di violenza e vendetta, corruzione e giustizia, ormai divenuta leggenda. e dipinge un ritratto di straordinaria potenza dell`america d`oggi.

come prima cosa, federico ha un corpo. esagerato, ingestibile, deriso a scuola e compatito in famiglia. un corpo di vent`anni e centocinquanta chili, nato con una fame ancestrale. di cibo e di altro. finche` quell`appetito incontra lo sguardo di giulia: ecco che fede sara` costretto, letteralmente, a sottomettersi a una nuova forma di piacere. "il paradosso della sopravvivenza" e` un romanzo sullo spazio che occupiamo ogni giorno, quasi senza badarci. e insieme una riflessione sotterranea sul potere che lo sguardo altrui esercita sulle nostre scelte. soprattutto, e` la storia di un corpo ingombrante in un mondo ingombrante, a cui corrispondono desideri ingombranti. lui si chiama federico furlan, detto fede, ma per tutti a pratonovo e` soltanto




un cadavere che scompare, poi riappare. un duplice omicidio accompagnato da una macabra messinscena. se poi una delle vittime e` un prete, il caso diventa ancora piu spinoso per vanina guarrasi. comincia tutto in una notte di neve, sull`etna. il custode di un vecchio albergo in ristrutturazione chiama la mobile di catania: nel salone c`e` una donna morta. quando pero` i poliziotti arrivano sul posto, del corpo non vi e` piu traccia. ventiquattr`ore dopo viene ritrovato nel cimitero di santo stefano, proprio il paese dove abita la guarrasi. al suo fianco e` disteso un uomo, un sacerdote, anzi un monsignore, assai conosciuto e stimato; entrambi sono stati uccisi. intorno a loro qualcuno ha disposto fiori, lumini, addobbi. il mistero si dimostra parecchio complesso, oltre che delicato, perche` i conti, in questa storia, non vogliono mai tornare, un po` come nella vita di vanina. l`aiuto del commissario in pensione biagio patane` puo` risultare al solito determinante. quell`uomo possiede un intuito davvero speciale, ma ha il vizio di non riguardarsi. una cattiva abitudine che, alla sua eta`, rischia di essere pericolosa.

un mattino, gregor samsa, commesso viaggiatore, si sveglia da sogni inquieti e si ritrova trasformato in un immane insetto; anni dopo, anders, personal trainer in un`anonima palestra di una citta` indefinita, si sveglia e scopre di essere diventato di un innegabile marrone scuro. l`incredulita` presto cede il passo alla furia omicida: anders si sente vittima di un crimine,

giudicando la propria vita di uomo e l`opera politica, adriano non ignora che roma finira` un giorno per tramontare; e tuttavia il suo senso dell`umano, eredita` che gli proviene dai greci, lo sprona a pensare e servire sino alla fine. "mi sentivo responsabile della bellezza del mondo" afferma, personaggio che porta su di se` i problemi degli uomini di ogni tempo, alla ricerca di un accordo tra la felicita` e il metodo, fra l`intelligenza e la volonta`. i "taccuini di appunti" dell`autrice (annotazioni di studio, lampi di autobiografia, ricordi, vicissitudini della scrittura) perfezionano la conoscenza di un`opera che fu pensata, composta, smarrita, corretta per quasi un trentennio.

la migliore

scritto nel 1593 durante la peste di londra, il poemetto erotico-mitologico venere e adone da` una versione modificata della vicenda raccontata da ovidio. come paradigma dell`eros piu` carnale e ossessivo diventera` un best seller, ristampato innumerevoli volte. l`anno dopo shakespeare riprende un episodio dell`antica storia romana: lo stupro di lucrezia da parte di sesto tarquinio (figlio di tarquinio il superbo). un raptus di violenza incontrollabile raccontato per la prima volta, in modo sconvolgente, direttamente dalla voce della donna che ne e` vittima. venere e adone e lo stupro di lucrezia, oltre ad essere due capolavori assoluti, sono le uniche opere di shakespeare di cui il drammaturgo abbia curato la stampa personalmente, cosa mai accaduta ne` con le sue opere teatrali ne` con i sonetti. si tratta di due testi di grande raffinatezza stilistica ma anche di grande potenza narrativa e drammatica. non a caso valter malosti li ha messi in scena in due spettacoli memorabili e premiati. la traduzione e` dunque quella realizzata per la rappresentazione teatrale. lo stesso malosti nell`introduzione ci racconta il personalissimo rapporto con i due poemetti e ne da` un`interpretazione originale che tiene insieme le ragioni della filologia e del teatro.

l`antologia palatina e` il deposito finale della grande lirica greca. adunata a piu` riprese tra i secoli dell`impero romano e il medioevo, comprende nei suoi sedici libri centinaia di autori e migliaia di epigrammi, sparsi in un arco di tempo che va dalla grecia arcaica ai cristiani e all`impero bizantino, ed ha nell`eta` ellenistica il suo momento di maggior forza. avviata lentamente nei primi libri, dedicati a iscrizioni e prefazioni, l`antologia spiega tutta la sua bellezza nel quinto, con i trecento carmi erotici di indicibile fascino dovuti a maestri quali callimaco e asclepiade, meleagro e filodemo, fino a paolo silenziario. ancora il settimo libro contiene delicati epigrammi sepolcrali, e poi vengono quelli descrittivi di luoghi, di edifici, di oggetti, della natura e della vita; e poi quelli simposiaci, e quelli satirici, e gli indovinelli, e gli oracoli... sfilano le etere e i giovinetti, i guerrieri e i potenti, i santi e i diseredati, le ore tristi del lutto e quelle folli del banchetto, spaccati dell`esistenza e riflessioni gioconde o amare... il favore dei lettori, incantati da questo che fu definito



quasi tutti sanno che murakami e` un avido ascoltatore di musica, un determinato collezionista di dischi - possiede oltre diecimila vinili - o che e` un patito della corsa. in pochi, pero`, sono a conoscenza di un`altra sua speciale e curiosissima passione: le t-shirt! si`, perche` le magliette sono il capo d`abbigliamento che murakami preferisce indossare in assoluto, e nel corso degli anni ne ha accumulate cosi` tante che oggi il grande scrittore giapponese puo` vantare una vera e propria collezione, e tra le piu` invidiabili. t-shirt a tema surf che arrivano dalle spiagge delle hawaii oppure acquistate durante i viaggi negli stati uniti a ricordare uno speciale rituale gastronomico, le t-shirt mai indossate - scritte alquanto appariscenti o animali troppo carini -, quelle che le case editrici in giro per il mondo hanno fatto stampare in occasione dell`uscita dei suoi libri, o ancora l`emblematica t-shirt, con la sua storia affascinante, che ha ispirato il racconto tony takitani diventato anche un film. dalla gioia di entrare in un negozio dell`usato pieno di dischi, all`emozione di ogni concerto, dalla gratificazione che deriva dal traguardo di una maratona allo sconfinato amore per la letteratura, murakami ci guida alla scoperta della sua passione per le t-shirt attraverso le immagini dei suoi pezzi da collezione e i racconti a essi legati. di fatto ci invita nel suo straordinario mondo quotidiano a passare un po` di tempo con lui. proprio come si fa con i vecchi amici.

sono giorni che bill furlong gira per fattorie e villaggi con il camion carico di legna, torba e carbone. nessuno vuole restare al freddo la settimana di natale. sotto la neve che continua a scendere, tutto va come sempre in quel pezzo d`irlanda. poi, nel cortile silenzioso di un convento, bill fa un incontro che smuove la sua anima e i suoi ricordi. lasciar correre, girarsi dall`altra parte, sarebbe la scelta piu` semplice, di certo la piu` comoda. ma forse, per bill furlong, e` arrivato il momento di ascoltare il proprio cuore.


lombroso e` stato uno degli italiani piu` celebri al mondo nella sua epoca, una figura di grande spicco nel panorama del positivismo europeo di fine e inizio secolo. ma dopo la sua morte il suo pensiero e` stato perlopiu` ridotto alle teorie sull`atavismo, liquidato in toto o irriso (e in quanto ebreo, il fascismo ha cancellato ogni sua traccia dalla toponomastica e ogni scultura commemorativa dai luoghi pubblici). con questo volume si vuole proporre un`immagine piu` sfaccettata di lombroso a partire da testi meno noti. alberto cavaglion ci propone il lombroso divulgatore, giornalista, poligrafo che si occupa di medicina sociale, ma anche di architettura, di politica, di questioni giuridiche, di storia, linguistica e letteratura. un ritratto intellettuale molto diverso e, dal punto di vista della scrittura, molto piu` piacevole rispetto a quello conosciuto attraverso i suoi controversi saggi accademici. il volume, che ripercorre un ampio arco temporale (dal 1851 al 1909, poco prima della morte) inizia con le pagine piu` intime: quelle dal diario giovanile, le lettere alla fidanzata che poi diventera` moglie, le pagine autobiografiche. poi si ripercorre la vasta gamma dei suoi interessi intellettuali, dalla passione per la filologia e la letteratura alla musica, dalla politica (socialista moderato) agli interventi sull`antisemitismo. non mancano pagine sulla medicina sociale e quelle tratte dal giornale che lombroso aveva organizzato nel manicomio di pesaro, facendo collaborare i pazienti. e naturalmente i suoi studi sulla follia in rapporto alla criminalita` e alla genialita`, ma sintetizzati in pubblicazioni divulgative mai riprese prima d`ora. il volume comprende anche un saggio di silvano montaldo sulla storia della collezione di reperti anatomici, antropologici e criminologici avviata in vita da lombroso e diventata poi il museo torinese a lui dedicato.

nella secolare disputa fra gli amanti di stendhal che preferiscono "il rosso e il nero" e quelli che preferiscono "la certosa di parma" (i rougistes e gli chartreux, come vengono chiamati in francia), quasi a smentire la dedica che chiude il romanzo,

scrittore, giornalista e corrispondente di guerra, stephen crane sembra davvero il protagonista di un romanzo. povero e tormentato dai debiti, muore giovanissimo, ma fa in tempo a vivere situazioni estreme - perseguitato dalla polizia di new york, scampato a un naufragio al largo della florida, accoltellato per errore a cuba - e a scrivere testi straordinari. citando da lettere e testimonianze, leggendo con cura appassionata i suoi lavori, paul auster ne ricostruisce la vita e le opere in un libro coinvolgente, che agli ammiratori confermera` il mito e agli altri svelera` uno dei segreti meglio custoditi della letteratura americana. stephen crane, autore del segno rosso del coraggio, ha vissuto una vita breve ma intensa. nato nel 1871 in una famiglia molto religiosa, perde il padre da bambino e cresce spostandosi da un luogo all`altro, un nomadismo che conservera` da adulto e che lo portera` in giro per gli stati uniti e per il mondo. a vent`anni, dopo aver abbandonato il college, si trasferisce a new york e comincia a muovere i primi passi come giornalista e scrittore. affascinato dai luoghi malfamati e dalle persone tormentate che li frequentano, conduce un`esistenza bohe`mien dividendo l`alloggio con altri artisti e ritrovandosi spesso a saltare i pasti e a dormire su una cassa portacarbone. i soldi sono un cruccio costante, ma per un salto in uno dei tanti bordelli della citta` ne ha sempre abbastanza. difendendo una prostituta, finisce per mettersi in grossi guai con la polizia, al punto da trovarsi costretto a lasciare new york in tutta fretta. poco male, pero`. altre avventure lo attendono, in particolare come corrispondente di guerra in grecia, a cuba e a portorico. intanto, nel 1897, si trasferisce in inghilterra (in una casa che ovviamente non si puo` permettere) e li` stringe amicizia con scrittori del calibro di joseph conrad e henry james. ma chi ha dentro un fuoco spesso brucia in fretta. crane non fa eccezione. da sempre magro e giallognolo, si spegne


si puo` essere persone femministe e cattoliche nello stesso tempo? michela murgia, cattolica, pensa di si. e questo audace pamphlet, colto e popolare, sfida il senso comune, e con lucidita` e ironia ci spiega perche`.


karine marsilly e` stata una bambina di citta` con una grande fortuna. ha trascorso le estati della sua infanzia in montagna dai nonni, circondata dalla natura: arrampicarsi sugli alberi era la sua gioia piu` grande. se alla karine che spensierata si avventurava tra rami e foglie avessero detto che un giorno quella passione sarebbe diventata il suo lavoro, non ci avrebbe mai creduto.