
questo testo teatrale, il primo di moresco, mette in scena una piccola, cruenta e autistica macchina della santita`, partendo dalla disperazione rovesciata in utopia, sogno e visione. nella recita figurano, tra gli altri, una bella ragazza estremista di fine ottocento di nome teresa, le sue sorelle monache, la terribile madre superiora del carmelo di lisieux, genitori morti, apparizioni di santi, uomini ustionati, l`inventore della fotografia in negativo william talbot, il dottor koch con il suo buffonesco bacillo, lo stesso che devastera` il corpo di teresa fino a distruggerlo.


il libro intende introdurre il lettore in possesso delle nozioni che puo` fornire la scuola media ai temi basilari della matematica, nei loro sviluppi insieme piu` elevati e fondamentali. a tal fine la maggior parte dei capitoli comincia con una serie di problemi elementari, formulati in modo divertente, dietro ai quali si celano idee matematiche piu` avanzate. queste vengono rese esplicite e vengono esplorati nuovi sviluppi, approfondendo e ampliando la comprensione che il lettore puo` avere della matematica.

il volume si apre con una ricerca empirica che esplora il nesso fra lo sviluppo distrettuale e le vicende del made in italy sui mercati mondiali. comprende diversi saggi che applicano l`idea di distretto a fenomeni diversi, evidenziandone, insieme ad alcuni limiti, la potenza euristica. in particolare si dimostra la necessita` di una revisione dell`interpretazione dello sviluppo economico italiano, della lettura storica dell`industrializzazione del nostro paese, dell`approccio, anche statistico, alla fenomenologia industriale.

in questo libro gli autori si chiedono da che parte stanno le "colpe" del mancato dialogo tra il mondo freudiano e il mondo junghiano. alle difficolta` del rapporto umano personale di freud con jung e alla conseguente considerazione di jung come "eretico" dopo il suo distacco, fanno riscontro le profonde contraddizioni presenti nel pensiero di jung e il conservatorismo di alcuni dei suoi seguaci, che sembra avere reso quasi impossibile una discussione critica dell`eredita` junghiana. ma proprio a partire da una riflessione di impronta junghiana, sostengono gli autori, puo` prendere corpo una teoria che sia in grado di legittimare l`attuale convivenza di una sconcertante varieta` di dottrine psicoterapeutiche.

il libro e` una riflessione su quello che si e` perduto con l`esclusione dalla matematica delle donne, che fino a tempi recenti hanno avuto una parte trascurabile nel suo sviluppo, anche se nel corso dell`ultimo secolo hanno cominciato a conquistarsi un ruolo paritario. l`esposizione presenta le informazioni che nel corso degli anni l`autore e` venuto accumulando assorbendole dal suo ambiente, attraverso gli incontri e le letture. piu` che un lavoro erudito questo libro vuole essere una testimonianza offerta all`interesse non solo di colleghi matematici ma soprattutto d`insegnati e di educatori.

l`opera di colette sembra una trasparente autobiografia. si tratta dei ricordi d`infanzia, o della maturita`, dei romanzi o delle celebri trasposizioni romanzesche la scrittrice mette in scena se stessa. in questa autobiografia che ben si puo` considerare definitiva, gli autori hanno ricostruito la lunga e avventurosa vita di colette basandosi unicamente su documenti di prima mano: atti ufficiali, corrispondenze (in gran parte inedite) articoli di giornale e testimonianze di contemporanei. molti vuoti di colette sono cosi` colmate e varie situazioni - il primo divorzio, la carriera teatrale, l`attivita` giornalistica - illuminate di luce nuova.

protagonisti di questo lavoro sono i fiumi e piu` in generale le acque carsiche. nella prima parte del libro la trattazione idrologica e geologica e` seguita dal racconto della lunga e faticosa scoperta delle acque ipogee e di come queste abbiano stimolato l`immaginario collettivo all`elaborazione di miti, leggende e complessi simbolismi che ancora sussistono. nella seconda parte s`intende accompagnare il lettore in un ipotetico itinerario alla scoperta dei piu` significativi fiumi sparsi per l`italia. valendosi della collaborazione d`idrologi, geologici e speleologi vengono illustrate realta` locali, o regionali, di grande rilevanza e spettacolarita`.


nel suggerire le sue interpretazioni, l`autore integra psicoanalisi e critica letteraria mettendo in discussione e giungendo a capovolgere numerosi giudizi e stereotipi interpretativi tradizionali. charles bovary diventa un personaggio piu` interessante e piu` attivo di quanto e` sempre stato tradizionalmente considerato: il lavoro inconscio del suo sadomasochismo contribuisce in modo decisivo all`adulterio e al suicidio di emma. l`uomo lear ha un infantile e disperato bisogno d`amore che, come re, non puo` ammettere. le tesi dell`autore sono affascinanti e stimolanti per tutti i lettori; coloro che hanno familiarita` con la psicoanalisi ne riconosceranno il metodo nella motivazioni inconsce, nella scoperta di verita` mascherate.

l`autrice di questo libro crede che il `genere viaggio` abbia piena dignita` artistica e letteraria e che sia anche in continua evoluzione e rinnovamento, a testimonianza di una insospettata vitalita`. in questa prospettiva esamina un abbondante campione di testi di famosi scrittori italiani che nel corso del `secolo breve` hanno narrato il loro spostarsi fuori dal confine del proprio paese. dall`america di cecchi, soldati o piovene all`africa di ungaretti, bianciardi o celati, all`unione sovietica di alvaro e di levi, alla cina di cassola o fortini, all`india di gozzano o manganelli, piu` volte incrociando i percorsi di viaggiatori `onnivori` come moravia e arbasino, in un originale viaggio nella letteratura italiana del novecento.




come si sono formati il sole e la terra? come finiranno? ci sono altre terre o siamo soli nell`universo? l`esplorazione spaziale, di cui l`autore e` uno dei protagonisti nell`ambito dei programmi di lancio delle sonde voyager e cassini, ci ha insegnato sul nostro sistema solare e sulla sua origine nel corso di una generazione piu` di quanto l`umanita` sia riuscita a mettere insieme in quaranta secoli di storia. in questo volume l`autore ci presenta i molteplici aspetti dell`universo e del sistema solare, raccontando quattro miliardi e mezzo di anni di una storia che risulta molto diversa da quella che crediamo di conoscere.

"...parlero` soprattutto del romanticismo francese, da una parte perche` e` quello che conosco meglio, dall`altra perche` tutto sommato e` qui che, per ragioni storiche, la figura di satana assume il piu` gran numero di aspetti e significati, anche contraddittori...". il volumetto si compone di due interventi principali: `satana e il romanticismo`, di max milner e `l`arimane di leopardi. dio, il male e la morte`, di lucio felici.

a suzanne piace la vita d`uffico ben regolata sotto lo sguardo severo del direttore generale. del resto le piace solo questo. gli altri la infastidiscono, disturbano il suo tranquillo percorso quotidiano. ma ecco che fa la sua comparsa una nuova segretaria: avvenimento che non tarda a rivelarsi catastrofico. cosce grosse e profumo di ve`tiver, la nuova segretaria che mastica chewing gum e` solo una presenza come le altre, non particolarmente minacciosa nella sua banalita`, ma non per suzanne che ne fa un`avversaria, figurandosi strategie di battute per tenerla al suo posto, per non lasciarsi coinvolgere nei dettagli della vita in comune, per continuare a detestarla, finche` a suzanne non rimane che una soluzione: il pensionamento anticipato.

lo sciamano e` una figura presente presso numerose popolazioni dell`eurasia settentrionale, della siberia e dell`asia interna; la si trova anche nelle religioni dell`himalaya e nel sud-est asiatico; esiste in tutto il continente americano ed e` conosciuta in australia oltre che in parte dell`india e dell`indonesia. manca invece in africa, in europa, nel vicino oriente, nell`asia centrale e meridionale: insomma nelle aree in cui si sono sviluppate le grandi civilta` arcaiche. questo tipo di diffusione sembra confermare l`ipotesi secondo cui lo sciamanismo sarebbe un fenomeno antichissimo, risalente alle comunita` di cacciatori e raccoglitrici del paleolitico superiore.

questo libro intende dimostrare, contro il relativismo culturale, che non esistono contraddizioni tra universalismo e particolarismo e, soprattutto, che la manifestazione delle identita` contemporanee passa per l`utilizzo di significati globali. secondo l`autore, la globalizzazione non data da oggi e nei secoli - dall`espansione dell`islam alla colonizzazione europea - piu` che di scontro si e` trattato di successive fasi di contatto che hanno connessioni tra le cultura.

auge` analizza la capacita` della finzione di diventare realta`, inevitabilmente piegata, a sua volta, al senso della finzione. e` quello che emerge nel dei due testi che compongono il volume: in "finzioni di fine secolo" si leggera` del tour de france del 1997 e del mondiale di calcio del 1998, della morte di diana (avvenimento-immagine) e di quella di john john (non avvenimento). il secondo testo, "che cosa succede?" rientra in quella che l`autore chiama "letteratura sperimentale" ed e` in realta` il frutto della sua capacita` di osservazione e di analisi.

la teoria del caos ha richiamato l`attenzione sul carattere imprevedibile e aleatorio del mondo fisico, ma un`antichissima tradizione filosofica, rilanciata dalla scienza classica, afferma l`armonia generale dell`universo. e lo stesso leibniz ha potuto affermare che questo mondo e` il migliore dei mondi possibili. questa idea singolare ha una lunga storia, che il libro ricostruisce mostrando su quali risultati scientifici essa si basi e quali sviluppi abbia avuto oggi. a partire dall`opera di galileo galilei, la fisica esprime il "principio di minima azione". i progressi delle matematiche permettono di trarne le conseguenze e di ridurre lo studio dei movimenti a problemi di geometria.

un uomo, critico musicale, si chiude in un garage, nell`anonima periferia di una citta` francese, per ascoltare l`edizione completa dei quartetti per archi di beethoven. la musica lo invade con la sua ossessione. "cavatina" e` un racconto in cui quattro motivi - torino, la donna, la musica e il tempo s`intrecciano e si fondono tanto da diventare indistinguibili, mentre su tutto si insinua l`idea del limite. simeone descrive le vie, le piazze, i portici, i muri, le scritte sui muri, i negozi e le persone con estrema precisione, riuscendo pero` a conservare in ogni presenza descritta l`anonimato della figura mentale.

"l`essere che viene: ne` individuale ne` universale, ma qualunque. singolare, ma senza identita`. definito, ma solo nello spazio vuoto dell`esempio. e, tuttavia, non generico ne` indifferente". cosi` veniva presentata nel 1990 la prima edizione di questo libro. nella "postilla 2001" aggiunta a questa edizione, l`autore non puo` che constatare che cio` che all`inizio era solo un`ipotesi - l`assenza d`opera, la singolarita` qualunque, il "bloom" - e` diventato realta`.



la comparazione tra stalinismo e nazismo continua a essere uno dei temi dominanti non solo della ricerca storica ma anche del dibattito politico. dal 1989 la discussione sulla natura, sulla parentela o sulla singolarita` di queste "tirannidi moderne", come le defini` hannah arendt, si e` sviluppata, arricchita anche dai progressi della ricerca sulla storia dell`unione sovietica e sul comunismo. ed e` ormai possibile mettere alla prova dei fatti storicamente accertati il concetto altrimenti destinato a restare generico di "totalitarismo". e` quel che fanno nella prima parte del libro nicholas wert e philippe burrin. nella seconda parte altri studiosi affrontano il problema della memoria dei due regimi.

l`idea dell`esistenza del cannibalismo appena oltre i confini della propria cultura e` antica e universilmente accettata nonostante una documentazione per nulla probante. passando dal mondo preistorico all`impero azteco, alle culture africane e della nuova guinea, arens dimostra come tale credenza in un cannibalismo universale, distinto da pratiche rituali o di sopravvivenza effettivamente osservate, rappresenti un mito di cui si servono i membri di un gruppo per rivendicare il proprio diritto al monopolio della cultura e giustificare l`emarginazione o addirittura l`eliminazione del diverso. un mito che, nelle civilta` occidentali e` stato sostenuto e alimentato con l`avallo dell`antropologia, scienza messa dunque in discussione dall`autore.

risale al 1988 la scoperta in mare di una colonia di alghe tropicali del genere caulerpa, inopinatamente acclimatatasi nel mediterraneo. utilizzata negli acquari come elemento decorativo perche` mette in evidenza i colori dei pesci tropicali con il suo verde acceso, questa specie si e` rivelata ben presto pericolosamente infestante. segnalata qualche anno dopo sulle coste francesi, poi in italia, poi sulle coste di altri paesi, la caulerpa taxifolia, prolifera senza controllo coprendo superfici tali che e` impossibile pensare di sradicarla. ne` puo` essere piu` efficace il ricorso a metodi di lotta biologica. si e` ormai in piena catastrofe ecologica dato che l`alga distrugge la vegetazione sottomarina tra i 3 e 30 metri di profondita`.

l`autore presenta l`esperienza di una comunita` per bambini e adolescenti con svariati problemi di disagio fisico e psicologico, di cui si occupa da piu` di vent`anni. la comunita` di gugliano intende fornire ai suoi piccoli ospiti quell`affetto e quell`educazione al rispetto delle regole che non hanno potuto ricevere nella famiglia d`origine. in questo senso una delle componenti piu` importanti per l`attenuazione delle loro difficolta` e` vista nell`influenza dell`ambiente, altrettanto importante dell`eredita` biologica nella formazione della personalita` individuale. mori traccia una storia della comunita` di gugliano e ne illustra i principi ispiratori, soprattutto il rifiuto della violenza in ogni sua forma.

la storia documentata di un falso che rappresenta l`episodio culminante di una lunga storia di rielaborazioni prodotte nella seconda meta` dell`ottocento dalla subcultura dell`antisemitismo russo. oltre al testo dei protocolli, il volume presenta una raccolta completa di documenti dell`epoca molti dei quali inediti in italiano che permettono di ricollocare i protocolli nel variegato mondo dell`antisemitismo russo, forse l`unico ancora oggi realmente vitale.

preceduta da un saggio sulla storia della genetica agricola da 150 anni a questa parte, una nutrita serie di contributi analizza i rapporti tra salute pubblica, ambiente e alimenti transgenici; studia la complessa problematica della introduzione degli organismi geneticamente modificati e connesso ricorso a sostanze chimiche (le transnazionali biotecnologiche affermano il loro controllo commercializzando kids di sementi+biocidi); affronta la questione dei brevetti delle invenzioni biotecnologiche. per concludere con un appello a `fare la pace con il vivente` che suona di particolare attualita` e urgenza in questa fase di diffusa sensibilizzazione dell`opinione pubblica.

il libro interviene nel dibattito in corso sul federalismo su un tema ben preciso e di grande rilevanza: adottando una forma federale per il servizio sanitario si tratta di aggiornare l`idea di diritto alla salute e di innovare profondamente la teoria di fondo che ha ispirato trent`anni di legislazione sanitaria, della quale per altro l`autore non nega gli aspetti positivi e i buoni risultati. ma di fronte al cambiamento e` necessaria una riforma formale negli ordinamenti e sostanziale nei contenuti.

in parte racconto, in parte lettera, in parte cronaca o appunti di lavoro riportati cosi` com`erano stati buttati giu` giorno per giorno, questo libro risponde all`esortazione di un vecchio dogon che, congedandosi dall`autrice, le aveva detto: "e`tempo che tu scriva una storia". in realta` qui le storie sono tante: quelle raccolte dalle parole dei colloqui e dei racconti, o quelle vissute negli incontri e nei rapporti; ma tutte confluiscono e si fondono nella narrazione di una realta` dove tradizione e modernita` sono strettamente intrecciate e, lungi da qualsiasi esotismo, la conoscenza passa per il coinvolgimento personale.

un ingegnere mortalmente malato acconsente a che il suo cervello venga separato dal corpo, chiuso in una capsula spaziale e utilizzato per un esperimento scientifico. ma il cervello - imp plus - comincia a crescere, a svilupparsi, rifiuta i segnali inviati dalla terra e giunge a prendere una decisione drammatica e inaspettata.

il successo di realizzazioni importanti come linux e piu` ancora di internet frutto della collaborazione di migliaia di ricercatori e programmatori di tutto il mondo, che hanno operato a titolo personale, da` un contenuto di realta` alla prospettiva della `informatica solidale`. ai capitoli dedicati alle tecnologie e al mercato dell`informazione, fanno seguito quelli dedicati al confronto con il software proprietario, all`analisi degli aspetti socioeconomici della nuova modalita` di sviluppo del software. infine, nell`ultimo capitolo, si discute la questione di carattere generale della proprieta` intellettuale, di cui il caso dell`informatica e del software e` soltanto un esempio emblematico.

il volume si propone di documentare aspetti finora trascurati della storia della repubblica sociale italiana. l`uso critico della fotografia, trattata con lo stesso scrupolo filologico delle altre fonti storiche, introduce a dimensioni taciute e occultate della realta` di quella drammatica fase della storia nazionale. il `corpus` fotografica dell`opera, corredato da brevi introduzioni e didascalie, e` organizzato in cinque parti a partire dalle condizioni di identificazione delle immagini, ovvero dal punto di vista che esprimono. si passa dall`immagine ufficiale che volle dare di se` la repubblica sociale alla documentazione tedesca per finire con le tracce della rsi che rimasero dopo la sconfitta.

il valore dell`opera di anna maria ortese, `scrittrice di visione`, si impone oggi dopo la dimenticanza e l`intolleranza subita in vita. l`autrice di questo libro si propone di comunicare senza griglie, senza sistematizzazioni critiche, con una partecipazione attiva fatta di attenzione alla pagina e al modo in cui lavora dentro di noi, la grandezza di anna maria ortese.

il rapporto uomo-spazio nella citta` contemporanea ha subito una radicale trasformazione sia a livello pubblico, sia a livello privato, con commistioni che rendono obsoleti gli schemi interpretativi ancora correnti, e che richiedono al progettista un impegno che tenga conto di una moltitudine di fattori non solo architettonici per realizzare un ambiente nuovamente vivibile.

l`opera ormai piu` che trentennale di alain de benoist, capofila della cosiddetta "nuova destra", affronta i problemi della modernita` al di fuori e contro l`egualitarismo e l`universalismo da lui considerati caratteristici di una sinistra tutta interna alla tradizione giudeo-cristiana. il volume e` uno studio del piu` importante tentativo di rinnovare la cultura di destra del nostro tempo, non riducibile come spesso si e` fatto soprattutto in italia a un generico fascismo, e in grado invece di fornire una critica della modernita` sui temi dell`economia, dell`ambiente e delle differenze culturali.

a partire dagli anni trenta gli interessi scientifici di wittgenstein si spostano dalla filosofia della logica alla filosofia della matematica. a cambridge insegna a piccoli gruppi di allievi, tra cui bosanquet, turing, von wright, in stretto dialogo con loro; non comunica un sapere gia` codificato, ma dipana ad alta voce il filo delle proprie riflessioni. gli appunti presi dagli allievi - su cui cora diamond, professore di filosofia all`universita` della virginia, ha costruito il libro - sono dunque qualcosa di unico. essi documentano la forma dell`insegnamento di wittgenstein, il suo modo di far lezione, lo stile dell`argomentazione e della proposta didattica, originale e consapevole, che appare talvolta come un`improvvisazione teoretica simile all`improvvisazione che il concerto romantico riservava all`ispirazione del virtuoso: la cadenza .

il libro parla dell`attivita` di un gruppo di donne, organizzate in cooperativa, che accedono al mercato e all`economia monetaria mediante il ricorso a forme di credito rotativo o microcredito, ma soprattutto grazie all`attivazione delle proprie capacita` relazionali. la ricchezza di quelle donne sta nella loro capacita` di tessere e intrecciare rapporti di fiducia e di mutuo aiuto che garantiscono la coesione del gruppo. in questo contesto il guadagno economico realizzato nel quadro del commercio equo e solidale e` fattore di reale empowerment, cioe` di liberazione.

nel libro mayda ripercorre le vicende della deportazione, sottolinea il ruolo della repubblica sociale italiana, che fu di complicita` attiva ma anche di iniziativa autonoma, sfatando la leggenda secondo cui furono i nazisti gli unici artefici della soluzione finale nel nostro paese mentre la rsi l`avrebbe subi`ta passivamente a causa della propria impotenza politico-militare. wehrmacht e ss da una parte e lo stato-fantoccio di salo` con i gerarchi dall`altra concordarono comuni progetti di deportazione degli ebrei e degli oppositori politici.

queste pagine presentano un quadro realistico e affascinante del decennio cruciale compreso tra la marcia su roma e il consolidamento del regime fascista. la testimonianza autobiografica evidenzia il percorso esistenziale di un intellettuale controcorrente, che nei primi anni d`esilio compose opere fondamentali.


che cos`e` lo sbadiglio? questo comportamento ben noto, presente nell`uomo lungo tutte le fasi del suo sviluppo, non e` esclusivo della specie umana, ma lo si puo` osservare in numerose specie animali. situato al confine tra diverse discipline, le caratteristiche di questo fenomeno sfuggono ad un preciso inquadramento. a partire dallo sbadiglio come segnale di complicati processi fisiologici, psicologici e relazionali, gli autori esplorano le strade che questo segnale invita a percorrere. il materiale di riferimento e` psicologico, biologico, etologico, medico, antropologico e infine letterario e artistico.

jet-lag significa la coscienza del mondo e allo stesso tempo la non corrispondenza tra i temi dell`esperienza e i tempi veloci di spostamento. viaggiare e` oggi diventato piu` rischioso e soprattutto piu` fastidioso. i cento disturbi che assediano il viaggiatore contemporaneo vanno dal mal d`aereo alle punture d`insetti, alla paura dei dirottamenti ai rischi piu` propriamente culturali; shock di ambientamento, incontro con lingue e mentalita` differenti.

di fronte alla paralisi che negli ultimi decenni ha colpito la critica, impedendole di svolgere il suo compito, il libro argomenta la tesi che la critica non ha mai perso il suo ruolo; sono semmai i critici che hanno tradito pensando di non avere piu` un ruolo e trasformandosi in figure - poco critiche - al servizio della societa` della comunicazione e della estetizzazione diffusa.

a partire dalla prima fase di sviluppo industriale dell`eta` giolittiana, andrea colli offre un quadro interpretativo delle esperienze di imprenditorialita` minore, nelle sue molteplici forme che costituiscono una risorsa nel panorama dell`industrializzazione italiana.

l`autore ricostruisce la storia recente di una globalizzazione non di mercati o mezzi di comunicazione ma di spazi interiori, di zone della psiche in cui si modellano ricordi "istituzionali", facta memorabilia che presiedono alla formazione di un`identita` collettiva. il canone moderno e` la funzione di una formidabile omologazione identitaria, che ha tolto dalla terra ogni presidio di incomunicabilita`. ma a cio` che e` comunicabile all`interno del sistema, ovvero ai "saperi" canonizzati, si contrappongono quei presidi di identita` che rimangono distaccati e inassimilati dalla "grande" spazialita` della comunicazione, e che testimoniano di quelle "cose dimenticate" a cui si allude nell`epilogo del libro.

parigi, bruxelles, colonia, berlino, dresda, ratisbona, milano, vigevano, torino: queste le tappe di un viaggio turistico un po` particolare che consiste nel visitare i brutti quartieri delle grandi (e meno grandi) citta` europee. nel bus che porta in giro queste "anime belle", le storie e i rapporti si intrecciano in un girotondo grottesco, intorno al rapporto tra l`animatore jason e la sua ragazza olympe.

oggi, nell`ambito propriamente letterario la quantita` della produzione, l`ibridazione tra generi letterari e la caduta di ogni distinzione tra letterario e paraletterario rendono estremamente difficile descrivere delle tendenze letterarie dominanti. questa situazione di veloci mutamenti comporta una identica difficolta` nel campo della critica letteraria a individuare scuole o tendenze critiche egemoni. percio` sembra utile procedere a una sorta di ricognizione delle principali tendenze critiche attive, e cio` non solo in funzione di una ricostruzione storica ma per lo sviluppo futuro della ricerca letteraria.

se e` vero che sironi aderi` pienamente al fascismo condividendone alcuni principi, e` altrettanto vero che niente nella sua arte e nella sua personalita` si puo` definire conforme alla cultura del ventennio. la sua vita sofferta, contradditoria e tutto sommato indipendente e` esattamente il contrario di quella del moraviano "conformista". anticonformista sironi fu fino alla dolente e solitaria vecchiaia, nel dopoguerra, quando si strinse contro di lui una sorta di congiura del silenzio; ma gia` durante il regime la sua carriera fu compromessa dall`ingenuita` politica con cui cerco` di conciliare le proprie tendenze anarchiche e antiborghesi con gli ideali fascisti ufficiali.

l`autore racconta come, dopo vent`anni di ricerca medica, egli scelse di lavorare da indipendente nella sua casa. qui ha svolto negli ultimi trentacinque anni ricerche sullo spazio e sulla radioattivita` delle sostanze chimiche, fino a inventare l`"electron capture detector", che consenti` di rilevare la presenza diffusa di pesticidi e altri prodotti pericolosi. la sua scoperta dell`accumulazione di clorofluorocarburi nell`atmosfera apri` la strada allo studio del buco nello strato di ozono. ma la sua fama e` legata soprattutto all`ipotesi su gaia, che ha modificato il nostro modo di vedere il pianeta su cui viviamo e di cui stiamo minando gli equilibri.

il primato dell`intersoggettivita` e` il tema che collega tutti i saggi di questa raccolta. la memoria e l`utopia connotano due diversi atteggiamenti del soggetto, l`uno volto al passato e l`altro al futuro, entrambi convergenti su un forte ancoraggio al presente. le due posizioni condividono il carattere critico del rapporto con la situazione attuale, che rende questo ancoraggio mobile grazie agli stimoli che provengono dal passato e dal futuro. cio` e` possibile sulla base di una concezione del soggetto non unitario ma autoriflessivo, capace di riflettere e ironizzare su se stesso a partire dalla propria costitutiva intersoggettivita`, dall`essere in relazione con l`altro.

nelle prime due parti del libro serge latouche mette a confronto l`apologetica della societa` di mercato realizzata dalla scienza economica con l`ingiustizia del mondo che evidentemente svuota di contenuto ogni pretesa morale dell`economia. in quanto condividono il medesimo immaginario economico liberismo e marxismo sono oggetto della stessa critica radicale, che si estende alla degenerazione dello stato sociale di matrice socialdemocratica. nella terza parte del libro latouche abbozza i tratti di quel che potrebbe significare una societa` giusta nel contesto di un mondo devastato dall`economia, insieme unificato e diviso dal mercato.

avvalendosi di fonti archivistiche ancora in gran parte inedite e della vasta produzione pubblicistica giovanile, l`autore evidenzia la connessione esistente tra lo sforzo organizzativo e pedagogico dispiegato dal partito fascista per realizzare l`obiettivo di creare una generazione interamente allevata nel clima littorio e il manifestarsi di un orientamento politico integralista tra la gioventu` intellettuale. attraverso i littoriali, i corsi di preparazione politica, la stampa universitaria, le sezioni cinematografiche e teatrali dei guf, il partito non soltanto formo` una leva di intellettuali integralmente fascista, ma seleziono` e inseri` nelle strutture del regime una classe dirigente determinata ad attuare il programma del fascismo.

si pensi alle strisce del manto di una zebra, alla complessita` di una tela di ragno, all`uniformita` delle onde dell`oceano e delle dune del deserto, alle spirali secondo cui sono disposti i semi in un fiore di girasole; si pensi alla forma di un fiocco di neve. da secoli questi e altri schemi naturali sono stati riconosciuti da scienziati che ne hanno dato una descrizione matematica. questo libro mostra come le apparentemente fredde leggi della matematica trovino espressione nella bellezza della natura.

il libro intende aprire una finestra autentica di interconnessioni e passaggi tra l`ambito umanisticio e l`ambito scientifico, nella convinzione che il sapere dell`uomo sia fondamentalmente uno e che la sua eccessiva suddivisione in settori specialistici sia, nel mondo di oggi, una crescente causa di incomprensioni e ostilita`. lungo il filo di una riflessione sull`idea di relativita`, parola che assume senso a partire dai filosofi-scienziati dell`antica grecia e fino a einstein e oltre, il libro segue il doppio binario, scientifico e letterario, di un percorso che tocca dante e bruno, ariosto e kant, galileo e einstein, casanova, queneau, mann e molti altri ancora.

il libro e` una raccolta di saggi elaborati tra il 1973 e il 2002 all`insegna di quello che e` stato definito il "realismo planetario" di mcelroy. vi si toccano argomenti scientifico-letterari interconnessi ad ampio raggio. si va dall`apollo 17, l`ultima missione sulla luna con equipaggio umano, all`inedita riflessione ecologica scaturita da una visita al mount st. helens, luogo di una delle piu` devastanti eruzioni degli ultimi decenni; da recensioni delle opere di scrittori come calvino, uwe johnson, beckett, coetzee, a "emersioni", una visione molto newyorkese dell`attentato dell`11 settembre.

i saggi che compongono questo libro obbediscono a una strategia comune: indagare un testo letterario muovendo dalla convinzione che siano i piccoli e piccolissimi indizi, le labili tracce di cui e` cosparsa la sua superficie a mettere sulla strada della comprensione. le imperfezioni e le incongruenze che fanno funzionare la macchina testuale si nascondono li`, sotto gli occhi di tutti, e il talento del critico sta nel ricostruirle con la meticolosita` paziente del decifratore. lavagetto articola questi assunti nei "frammenti di una teoria", per poi trasformarli in sapientissimi esercizi di lettura, da balzac a collodi a stendhal, dai libretti verdiani a freud a proust.

il volume raccoglie i contributi di georgescu roegen nicholas nell`ambito della bioeconomia, ma soprattutto, cerca di offrire alla teoria bioeconomica un carattere di maggior sistematicita`, integrandola con gli sviluppi piu` significativi che si sono avuti in tempi recenti in particolare nella biologia e nella teoria dei sistemi complessi. il volume vuole inoltre recuperare lo spirito originale che animava la teoria bioeconomica.

guidando il lettore in un viaggio che a partire dall`arte preistorica ripercorre le grandi civilta` egizia, fenicia, greca, indiana e araba, bruno g. bara ricostruisce e documenta l`invenzione della scrittura attraverso un`ampia scelta iconografica. l`idea di fondo della comunicazione come costruzione comune di significato permette all`autore di sviluppare una teoria della scrittura come comunicazione "situata" e "permanente", cioe` trasmissibile con l`ausilio di elementi esterni offerti dall`ambiente: dalle pietre agli odierni supporti elettronici.

questo libro esamina le caratteristiche del sonno nel bambino e le condizioni nelle quali si sviluppa. lo studio della maturazione del sistema nervoso centrale permette di descrivere le tappe essenziali della progressiva organizzazione delle varie componenti del sonno: l`autore insiste sul sonno come "costruzione organizzata". parallelamente, vengono sottolineati i rapporti con lo sviluppo degli altri ritmi biologici. tra i vari fattori di regolazione, viene particolarmente sottolineato l`ambiente, e soprattutto gli interventi dei genitori. il libro esamina poi la qualita` del sonno negli anni dello sviluppo e, infine, viene dato risalto alle rappresentazioni del sonno infantile da parte degli adulti.

da qualche anno il tema delle "mutilazioni genitali femminili" viene periodicamente riproposto in numerose campagne di sensibilizzazione a favore della tutela dei diritti umani e con riferimento alla condizione della donna nel sud mondo. l`approccio alla questione rimane purtroppo prevalentemente sensazionalistico, spesso fondato su una semplificazione eccessiva che giunge talvolta alla totale banalizzazione di una realta` molto complessa. una certa informazione che ripropone confusamente una lettura "medicalizzata", non rappresenta un contributo sufficiente al superamento di queste pratiche. il primo obiettivo consiste nello stabilire le condizioni di un dialogo alla ricerca di un rapporto con le donne e con la loro soggettivita`.

il libro riunisce le testimonianze autobiografiche, raccolte in interviste registrate, di dodici donne partigiane piemontesi: nelia benissone, lucia canova, albina caviglione, anna cinanni, teresa cirio, tersilla fenoglio, lidia fontana, rita martini, elsa oliva, rosanna rolando, maria rovano e maria rustichelli. chiamate dalla storia a combattere in un mondo in sfacelo, queste donne si esposero senza esitare a tutti i rischi della guerra partigiana. i valori e i caratteri del mondo femminile, sviluppatisi durante la millenaria soggezione e in risposta a questa, diedero anche alla nostra resistenza una ricchezza che non avrebbe raggiunto altrimenti.

sembra che nella realta` contemporanea sia operante una sorta di "legge del consumo" che regola il funzionamento dell`intera societa`. una legge che impone in maniera crescente a tutti gli individui di comportarsi sempre e comunque da consumatori. come se soltanto con il contributo delle merci gli individui possano trovare una loro collocazione. giunto al suo limite estremo, il processo di mercificazione crea in tal modo una forma di dipendenza totale, che comincia col bombardamento pubblicitario di cui sono oggetto i bambini fin dalla piu` tenera eta`.

elke naters (1963) ha studiato sartoria a monaco e arte e fotografia a berlino, dove vive attualmente; per la casa editrice bollati boringhieri ha pubblicato "regine" (2000) e "bugie" (2001). questo terzo romanzo racconta la fisicita` estrema di una grande storia d`amore.

le fotografie scelte per questa raccolta sono state scattate a partire dal 1973 sull`isola di kitawa (papua-nuova guinea). sono passati trent`anni, ma la ricerca dell`autore continua ancora. il libro presenta le immagini legate al tema della ricerca condotta a kitawa: la possibilita` di individuare testi (verbali e non verbali) all`interno di una cultura orale che non usa alcuna forma di supporto scritto o grafico per comporli, memorizzarli, eseguirli e trasmetterli. giancarlo scoditti e` professore di etnologia presso l`istituto di archeologia classica e storia dell`arte antica dell`universita` di urbino.

la legione autonoma mobile ettore muti fu costituita a milano nel marzo 1944 dall`ex squadrista franco colombo, unificando, sulla spinta delle correnti piu` intransigenti del fascismo repubblicano, le vecchie squadre del fascismo della vigilia. alle dipendenze del ministero degli interni, la legione avrebbe dovuto occuparsi in via esclusiva di controguerriglia, antieversione, presidio, scorta di convogli ferroviari e protezione delle vite e dei beni dei fascisti repubblicani. in realta`, coinvolta nella durezza della guerra civile, e` oggi ricordata soprattutto per le spregiudicate attivita` poliziesche del suo ufficio politico, che si distinse per abituale ricorso alla tortura e grassazioni.

scopo del libro e` richiamare l`attenzione sull`incidente come l` attraverso cui molti adolescenti segnalano un disagio che andrebbe di volta in volta esplorato. il tema e` affrontato da un punto di vista psicoanalitico, ma le interpretazioni che l`autrice propone coniugano la ricchezza qualitativa di questa prospettiva con i riscontri quantitativi della ricerca. uno studio su ragazzi ricoverati per incidenti mostra, da un lato, la varieta` delle costellazioni psicologiche che differenziano ogni adolescente e ogni incidente, ma dall`altro evidenzia indicatori di rischio su cui fondare interventi preventivi mirati. il problema della prevenzione e` il filo conduttore di tutto il libro.

ultima opera di bernard bolzano, pubblicata postuma nel 1851 e rimasta a lungo sconosciuta. il primo vero riconoscimento ufficiale tributato a quest`opera fu quello di georg cantor, nei 1883, seguito nei 1913 da edmund husserl. oggi l`importanza di bolzano e` universalmente riconosciuta e in particolare questo libro, dedicato nella sua parte principale ai paradossi dell`infinito nel campo della matematica, introduce concetti che stanno alla base di tutta la moderna teoria degli insiemi. per la prima volta nella storia della matematica bolzano introduce qui esplicitamente il concetto di insieme, distinguendolo da quelli di aggregato, moltitudine e somma.

a partire dall`analisi di esperienze temporali sia letterarie sia reali, il libro offre un`interpretazione dell`evoluzione storica della nozione e del senso del tempo ricca di riferimenti filosofici, politici e sociologici. il nostro rapporto con la realta` del tempo, e` stato profondamente modificato, come tutta la nostra esistenza, dalle innovazioni tecnologiche. se una volta era la ferrovia il simbolo dell`accelerazione, oggi e` internet la fonte di tutte le illusioni: nonostante che le nuove macchine facciano sperare in un guadagno di tempo riducendo la durata dei lavori di routine, e` sempre piu` diffusa la sensazione della mancanza di tempo, come se l`accelerazione facesse aumentare le esigenze di tempo, anziche` diminuirle.

i luoghi di transito, come gli aeroporti, o di spensierato relax, come hotel e villaggi di vacanze, stanno diventando facile obiettivo di una violenza che spaventa, ma che ci si ostina a non capire. sempre piu` spesso ne sono vittima innocenti turisti, in quanto "ambasciatori" di un`antipatica societa` opulenta. dopo i cannibali e i briganti, i terroristi: la paura del rischio ha prodotto e sta generando un turismo sorvegliato e militarizzato. inseguendo e smascherando la logica del controllo della mobilita`, questo ragionamento antropologico sul "corpo andante" spazia dall`antica persecuzione dei vagabondi agli scenari immaginati dalla fantascienza, avanzando al tempo stesso una critica delle vacanze blindate e dell`ossessione per la sicurezza.

g.l.a.m. sta per "geld", soldi, "liebe", amore, "arbeit", lavoro, "meer", mare. oppure per "grau", grigio, "lustig", allegro, "armband", braccialetto, "mutter", madre. e un diario di viaggio, un album di schizzi, un libro illustrato. parla di amici, di fiducia, errori, feste, disperazione, lontano da casa, gioia, famiglia. un racconto scritto e fotografato durante i viaggi a bangkok e berlino.

ernesto rossi e gaetano salvemini si scambiarono franche valutazioni sulla guerra mondiale, su pregi e limiti dell`antifascismo, sulle prospettive della federazione europea, sugli equilibri dell`italia postbellica. testimonianza di un momento decisivo della storia italiana ed europea, il carteggio offre il quadro delle relazioni personali stabilite dai due intellettuali con figure di spicco dell`italia degli anni della ricostruzione; da parri a einaudi, da valiani a de gasperi, ugo la malfa e don sturzo. apogeo e crisi del partito d`azione, ricerca di una terza via tra i poli socialcomunista e democristiano fanno di questo epistolario una fonte per la conoscenza del liberalsocialismo e dell`anticomunismo democratico dell`italia del secondo dopoguerra.

il dibattito attuale sui rapporti fra stati uniti e medio oriente si svolge nella convinzione generale della totale assenza di tradizioni democratiche nel mondo islamico. una convinzione che azzera un secolo di storia, in cui molti pensatori e intellettuali arabi, turchi e israeliani hanno manifestato un forte orientamento liberale e durante il quale la regione conobbe anche vari esperimenti costituzionali. una vera e propria rimozione della storia che e` messa a confronto con l`azione di francia e gran bretagna tra le due guerre nei paesi soggetti alla lega delle nazioni. li libro colloca la resurrezione dell`impero americano in continuita` con l`esperienza disastrosa delle potenze coloniali europee che hanno occupato il medio oriente.

dalla biologia molecolare alle scienze cognitive, negli ultimi decenni ha preso forma un nuovo campo di ricerche: quello delle tecnoscienze umane, in cui alla tecnica e` affidato il compito di riprodurre artificialmente le facolta` specifiche dell`uomo come il linguaggio, l`intelligenza o la prassi. l`esplorazione di questo nuovo territorio di ricerca e` il filo conduttore di questo studio, che mostra come la tecnicizzazione della vita abbia travalicato la sfera della produzione e delle merci per investire direttamente le facolta` basilari dell`uomo. eppure, in questo esperimento che la tecnica ha avviato su noi stessi, emerge la radice piu` nascosta dell`umano: la base che congiunge la possibilita` della ragione con l`animalita` di un vivente tra gli altri.

nel 1929 albert londres, giornalista francese, parte alla scoperta degli ebrei, per incarico del quotidiano "le petit parisien". l`inchiesta lo porta da londra alla russia subcarpatica, poi in transilvania, in bessarabia, in bucovina, in galizia, dove visita gli insediamenti ebraici, testimoniando le difficili condizioni di vita e il diffondersi dell`ideologia sionista. poi da varsavia, vera capitale ebraica in europa, segue le vie delle navi di emigranti verso la terra promessa. e alla fine del viaggio, nel vivo del progetto sionista della neonata tel aviv, a gerusalemme, hebron, safed, che londres registra il "dramma dell`idealismo" alle sue prime battute cruente, tra "focolare nazionale ebraico", rivolta araba e ignavia dell`occidente.

in un dialogo con joseph hanimann, salmon riflette su vicende, significato e lascito del parlamento internazionale degli scrittori, chiusosi nel 2003. si era costituito a strasburgo dieci anni prima, su iniziativa dello stesso salmon, per prestare soccorso agli scrittori minacciati di morte attraverso quella rete solidale di citta`-rifugio che avrebbe poi ospitato e sostentato piu` di cento esuli. l`esperienza di un "parlamento" atipico, luogo di parola per "deputati" senza mandato, in rappresentanza di un popolo che non c`e`, secondo salmon non andra` perduta, anche se i tempi impongono un netto riorientamento: dall`intellettuale "engage`" a un`acustica dell`ascolto che fonda del "diventare minoritari", una nuova politica della letteratura.

bolzano enuncia in forma chiara e concentrata alcune delle sue idee principali sulla logica e sulla metodologia della matematica. discute in particolare una distinzione tra le proposizioni, in quanto concepite dalla mente di un essere pensante o espresse a parole e le proposizioni in quanto entita` astratte, indipendenti da una mente e dalla loro espressione linguistica. quest`ultimo costituisce il dominio delle matematiche, dove tra le proposizioni esiste un certo ordinamento deduttivo, una gerarchia basata sul rapporto di fondamento e conseguenza, ampiamente indagata da colui che seppe anticipare alcune idee fondamentali della logica contemporanea.

fra il 1785 e il 1786, lazzaro spallanzani, professore di storia naturale a pavia, compi` un viaggio scientifico nei territori dell`impero ottomano. con distacco scientifico annoto` l`amalgama di splendore e fatiscenza della citta`, gli usi e i costumi delle popolazioni, fece indagini di geologia, biologia marina, ornitologia, mineralogia e partecipo` alla vita culturale che ruotava attorno alle ambasciate occidentali. al ritorno fu accolto dall`accusa di aver rubato degli esemplari naturalistici dal museo della sua citta`. un complotto motivato da invidie, rivalita` accademiche, ma anche da forti contrapposizioni ideologiche. caduta ogni accusa, la vicenda si concluse con la vendetta dello scienziato ai danni del suo principale accusatore, giovanni antonio scopoli.