
a gilead jack non fa ritorno da tanto tempo. invano il vecchio reverendo boughton continua ad attendere il suo figlio piu` amato e piu` sofferto, invano l`intera famiglia si e` riunita intorno alla bara della madre, sperando di vederlo comparire almeno la`. a trattenere jack non e` tanto la colpa per i danni che ha loro cagionato in gioventu`, e che reputa irredimibili per gli uomini come per dio, quanto il timore di cagionarne di nuovi. il suo demone e` un occhio acutissimo per la vulnerabilita`; il suo maledetto talento, distruggerla. jack e` un uomo non piu` giovane, che vive di espedienti e dell`elemosina fraterna, si nutre di pasti occasionali, alcol e vergogna, e ha ormai un`unica ambizione: l`innocuita`. percio` volentieri di tanto in tanto passa la notte al cimitero bellefontaine, lontano dal consorzio umano, fra statue e lapidi a lui care come vecchie amiche. ma una notte passi insoliti calcano quei vialetti quieti. sono quelli di della miles, insegnante di liceo nera e figlia di un autorevole predicatore metodista, fortuitamente rimasta chiusa nel cimitero per bianchi di st. louis. la buona educazione del figlio di un uomo retto vuole che jack la scorti fino al mattino, ma la coscienza scrupolosa del figlio di un uomo pio gli suggerisce che e` da se stesso che soprattutto deve proteggerla. non e` la prima volta che i due si incontrano, e non e` un bene: lui ha gia` avuto modo di deluderla, lei di rubargli il cuore. ma che mai potrebbe offrire jack a una giovane di buona famiglia che il missouri segregato degli anni cinquanta gli impedirebbe comunque di sposare? sa bene, jack, che


dicono che in famiglia tutti si lamentassero dell`avarizia di pericle, ma che al contrario gli ateniesi gli fossero ben grati quando esponeva loro con precisione - con acribia si comincia a dire - i rendiconti delle spese di denaro pubblico per una guerra o un monumento o un`impresa di conquista. moneta e trasparenza, gloria futura e investimenti attuali, democrazia ed esattezza: un saggio brillante per scrittura e competenza ci racconta in modo nuovo le strategie economiche di chi invento` ad un tempo la bellezza e la



la colpa e il desiderio di essere liberi in un romanzo di struggente bellezza.

aprile 2000. mattina. sull`east river. il giovane miliardario eric packer esce dal suo lussuoso attico a tre piani e sale sulla limousine bianca per andare a tagliarsi i capelli a hell`s kitchen. e l`inizio di un viaggio lungo un giorno che lo portera` ad attraversare manhattan per andare incontro al proprio destino. durante il tragitto packer, ossessionato da una folle scommessa finanziaria contro lo yen e da un`oscura

ogni ossessione a sferopoli e` gia` stata catalogata, qualsiasi mito o superstizione trova conferma, i sogni sono moneta corrente, la letteratura e` l`unica divinita`. nella geografia immaginaria e nella filologia fantastica di questo libro puo` capitare che il carteggio fra una padrona di casa e un inquilino precipiti in un contrappasso metafisico, e che al calar delle tenebre i teschi si raccolgano intorno a quello fra loro piu` loquace; che il tema assegnato da un maestro elementare susciti un maleficio, o che un esame universitario sia l`occasione per uno studente impreparato di esibirsi in uno sfoggio linguistico ultraterreno. a furia di passeggiare rimirando ogni angolo di questa dimensione, al turista potrebbe venire fame: e` allora che scoprira` quanto da bambino mozart andasse pazzo per il gorgonzola, e solo dopo aver messo in tasca una ricetta per la coda alla vaccinara potra` proseguire la visita. non mancheranno le dispute: se si e` fortunati si incontreranno gli otto rabbini piu` potenti del mondo pronti a sfidarsi in una gara di golem, o due parroci rivali disposti a tutto pur di raccogliere i funghi migliori. dopo la

noto soprattutto per i

una donna si accorge che qualcuno abita nella sua testa. all`improvviso, la voce di un`altra donna si e` insinuata nei suoi pensieri. iniziano a dialogare: hanno progetti incompiuti, desideri e paure, speranze perdute ed altre che, ostinatamente, conservano. come tutti. soltanto che una di loro vive in questo nostro mondo, l`altra si trova nell`aldila`. anna ha vissuto a londra all`inizio del secolo scorso: lavorava in una fabbrica di fiammiferi, un`esistenza trascorsa a fare figli, scappando dalla poverta` e combattendo la fame. adesso cammina verso chissa` dove, insieme a un gruppo di sconosciuti in un deserto abbacinante. l`altra donna vive il nostro presente: ha un compagno, due case, un amante e un lavoro d`ufficio. e opaca in una realta` fatta di ombre, forse per questo si e` abituata cosi in fretta ad avere un`ospite in testa. insieme elaborano un piano per trovare la risposta al mistero che le avvolge, e forse per salvarsi. perche` su una cosa non hanno dubbi: le scopriranno. i morti - precipitati in quell`infinita distesa di sabbia arancione solcata da fiumi che sembrano fatti di latte - sanno essere spietati: chi mette in pericolo il baricentro del gruppo viene lasciato indietro, a seccarsi come una statua di sale. un`esperienza di lettura inedita e spiazzante, che esplora la forza della mente e dei suoi guasti. con una lingua tersa che non ha paura dell`indicibile, maurizio torchio ha plasmato un nuovo e materico aldila`. mentre le due protagoniste cercano un varco nella barriera che separa l`incompletezza di quello che c`e` dallo splendore di quello che manca, anche chi legge si ritrova a contemplare l`abisso.

ancora oggi il celebre patto hitler-stalin e` considerato alla stregua di uno scomodo incidente storico o, nel migliore dei casi, una sorta di preludio alla guerra vera e propria, che sarebbe iniziata solo con l`invasione nazista dell`unione sovietica. al contrario, proprio la collaborazione dei due dittatori, oltre che causare l`inizio della guerra in europa, trasformo` radicalmente nel corso di ventidue mesi la cartina politica del continente. basato su fonti storiche e documenti d`archivio, questo libro ricostruisce accuratamente in che modo hitler e stalin, tra il 1939 e il 1941, si spartirono il continente, come i loro tirapiedi negoziarono e perche` quest`alleanza mortale arrivo` a concludersi. claudia weber rilegge la collaborazione russo-tedesca nel contesto della politica demografica e di reinsediamento della popolazione in base all`appartenenza etnica condotta dalle due potenze e ricostruisce le terribili azioni di cui entrambe si resero responsabili contro i profughi ebrei, polacchi e ucraini.

gia` nelle sue piu recenti raccolte si vedeva come la poesia di consonni tendesse a concentrarsi in forme brevi, immagini sintetizzate in pochi versi incisi nel bianco della pagina, e nel silenzio. questa tendenza si accentua nel nuovo libro in cui, accanto ad alcune composizioni piu articolate e piu narrative condotte sul filo della memoria, prevale una poesia molto simile all`haiku: brevi o brevissime descrizioni naturali fatte di una sola frase, a volte senza nemmeno un verbo. sfilano cosi animali di varie specie, quasi sempre di piccole dimensioni: merli, pettirossi, lucertole, branzini, cefali, farfalle, cicale, libellule... e anche fiori, piante; e venti come il grecale, e nuvole, e aurore e tramonti. poesie piccole, come i pinoli del titolo, che contengono pero` tutto il sapore della natura, che riescono a intercettare il

una buona pratica preliminare di qualunque altra e` la pratica della meraviglia. esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo. esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la paura. questo e` un libro disordinato. e l`autrice ha scelto di lasciarlo cosi.

dove siamo? e perche` siamo proprio qui? le nostre credenze, speranze e sogni hanno qualche significato la` fuori nel vuoto? il pensiero e le intenzioni degli uomini potranno mai accordarsi con una visione scientifica del mondo? sean carroll e` considerato uno dei piu importanti fisici teorici della sua generazione, in grado di affrontare la questione del bosone di higgs e delle dimensioni alternative dell`universo insieme ai problemi fondamentali dell`esistenza dell`uomo. in questo libro mette a frutto i suoi studi scientifici per confrontarsi con il mondo della conoscenza, le leggi della natura e le domande piu profonde sulla vita, la morte e il nostro posto all`interno del tutto. attraverso brevi capitoli, ricchi di sorprendenti aneddoti storici, episodi personali e rigorose spiegazioni, scopriamo le differenze e le relazioni tra diversi mondi: quantistico, cosmico e umano. quella di carroll e` una visione scientifica dell`universo senza precedenti, dove la meccanica quantistica e la relativita` generale incrociano filosofia ed esperienze quotidiane e che, muovendosi dal big bang al significato dell`esistenza, ambisce a restituire una spiegazione complessiva della realta`. un tour de force da affiancare alle opere di stephen hawking, carl sagan, daniel dennett ed edward o. wilson.

"oliver twist", la storia del bambino che, nato in ospizio, maltrattato in un`impresa di pompe funebri, reclutato a londra da una banda di ladri, e` intrappolato nella malavita vittoriana, usci` a puntate nel 1837-38. ora viene proposto nella traduzione di silvio spaventa filippi con cura redazionale di patrizia schisa, in occasione dell`uscita del film diretto da roman polanski.

in un sudafrica sconvolto dalla guerra civile, michael k. (ogni riferimento a kafka e` ovviamente voluto) costruisce un carro per riaccompagnare la madre malata nel suo eden evanescente: un pezzettino di terra in campagna dove ha trascorso un`infanzia felice. il viaggio e` clandestino, fra militari allo sbando, freddo e intemperie. finche` k. e` costretto a far ricoverare la madre, ma nessuno l`assiste e quando muore viene cremata senza che il figlio venga consultato. con le ceneri in un sacchetto di plastica, k. raggiunge comunque il luogo d`incanto, un fertile nulla, una fattoria abbandonata sfuggita al controllo ossessivo del regime, dove si sente, per la prima volta, libero. ma la guerra sapra` raggiungerlo anche nel suo minuscolo paradiso privato.

ubulibri fece uscire, tra il 1982 e il 1999, cinque volumi del teatro di bernhard annunciandone un sesto conclusivo, che in realta` non fu mai pubblicato. dopo aver ripreso i cinque volumi ubulibri, ora einaudi completa la serie realizzando finalmente questo fantomatico sesto volume. contiene i tre testi lunghi non compresi nei volumi precedenti, piu` tutti i testi brevi denominati da bernhard

capricciosa, dispotica e tranchant: cosi` e` aurora greenway, vedova quarantanovenne di houston, in texas. in compenso ha capelli stupendi e un corpo che mantiene sodo cucinando in modo sopraffino e mangiando di gusto. gli spasimanti, quindi, non le mancano, ma come scegliere tra il vicepresidente di banca impacciato, la vecchia fiamma sentimentale e il vicino che la spia con il binocolo, quando lei stessa sa che

londra, una notte d`inverno. i passi di eve risuonano nelle strade, ora buie e deserte, ora gremite di voci festose e luci natalizie. ma dove sta andando eve? il percorso di quell`insolito vagabondare sembra snodarsi tra i ricordi. e la sua memoria, insieme alla citta`, che eve scandaglia, seguendo una traiettoria casuale che passa per i momenti cruciali della sua vita privata e professionale. la squallida periferia dell`infanzia, la magnolia sotto cui si consumava la prima goffa storia d`amore, gli anni alternativi dell`accademia. piu` di tutto, prepotente, torna new york. eve ci si era trasferita dopo la laurea, insieme a due compagne di corso, wanda e mara, con l`obiettivo spericolato di sfondare sulla fervente scena artistica degli anni settanta. quel periodo le ha lasciato un segno indelebile, quasi al pari di ragazza con fiore, il famigerato dipinto in cui l`ha immortalata l`anziano amante florian kis, monstre sacre` dell`arte novecentesca. dal soggetto fragile e scomposto di quel ritratto eve non e` mai riuscita a separare la sua immagine. anche dopo l`osannato florilegio underground - una mappa della metro di londra in cui tavole botaniche sostituiscono i nomi delle stazioni -, i numerosi successi, le mostre prestigiose. a new york eve ha incontrato il futuro marito, il brillante architetto kristof, con cui e` tornata a londra, portandosi dietro le vecchie cicatrici della relazione tossica con florian e una rinnovata, accanita rivalita` con wanda. il matrimonio, la nascita della figlia, le rinunce che la societa` impone alle donne: eve ha tradito i suoi sogni, sacrificando la carriera in cambio di una soffocante stabilita`. nella notte londinese, eve ripensa anche agli eventi impetuosi del recente passato. nel pieno della maturita` ha scelto di assecondare le sue ambizioni e dedicarsi alla realizzazione di un`opera grandiosa, la piu` importante, che sancira` il suo riscatto artistico agli occhi di tutti, inclusi quelli di wanda. a infiammare il genio e la pa

questo libro, pensato per un vasto pubblico, analizza il ruolo rilevante che la schiavitu` ha ricoperto nella costruzione del mondo moderno e il peso che essa continua ad avere nelle nostre societa`. aure`lia michel ripercorre nell`arco di quasi cinque secoli le tappe principali che hanno portato dalla schiavitu` mediterranea, e poi africana e atlantica, al processo di colonizzazione europea nei diversi continenti, allo scopo di fornire le chiavi storiche della definizione dell`ordine razziale, di cui svela le basi economiche, antropologiche e politiche. coinvolgendo le idee di liberta`, uguaglianza, lavoro e le nostre stesse identita`, la storia della schiavitu` smaschera l`ordine razziale che ancora governa il nostro mondo.


i poeti e i pittori a lui contemporanei lo ritraevano come un novello orfeo che aveva saputo scendere nei recessi dell`antichita` per riportare alla luce la vera sapienza. marsilio ficino e` l`intellettuale piu` influente della famosa cerchia medicea intorno a cosimo (che marsilio considerava un secondo padre) e poi a lorenzo il magnifico. punto di riferimento imprescindibile, prima da emulare poi da contrastare, per pico. spesso associato al neoplatonismo, che grazie a lui in effetti divento` la

conrad ha spesso esplorato il mistero e l`ignoto attraverso eroici protagonisti che recitano il loro dramma di estremo esaurimento e di inevitabile e tragica sconfitta. al centro di "la linea d`ombra", "cuore di tenebra", "tifone" troviamo questo tipo di uomini, costretti a misurarsi, durante un`esperienza al limite, con un nemico di volta in volta diverso ma sempre superiore alle loro forze, esposti al pericolo di perdersi dietro al sogno perseguito. sono eroi dell`occidente che, lontani dal proprio mondo, si rapportano con la diversita`, l`avventura e il rischio, e che attraverso il loro dramma descrivono fino in fondo il destino della nostra civilta`. da soli, questi tre capolavori sono in grado di restituirci uno sguardo complessivo sul pensiero e sull`opera di conrad: dalla riflessione sul peccato e sulla (possibile) maturita` alla meditazione senile sulla giovinezza e sul disinganno, dalla stupefatta visione del mondo immobile alla contemplazione della violenza senza limiti della natura. per asor rosa, in questi racconti conrad da` corso sia alle nostre paure sia alla nostra residua, disperata volonta` di fronteggiarle. e se l`occidente celebra in essi la sua conclusiva epopea, l`eroe virile che conrad vi rappresenta non ha mai smesso di emanare un`invincibile seduzione.

sintetizzando anni di studi, questo libro descrive i protagonisti, i comprimari, i drammi, i convulsi dibattiti, gli ideali, le ambiguita` e i lasciti della rivoluzione francese. una ricostruzione esemplare, esente da ideologie e ricca di originali prospettive critiche. la rivoluzione francese e` forse l`episodio piu` drammatico della storia, e fu il da cui nacquero tutti gli elementi base della moderna politica e dei conflitti sociali. la democrazia, il populismo, il liberalismo, il conservatorismo, il socialismo, il nazionalismo, il femminismo, l`abolizionismo e l`imperialismo

la giovane alex tuchman ne e` convinta: scoprire una presunta indicibile verita` sui genitori gettera` luce su tutti gli aspetti piu` problematici della sua vita. l`occasione propizia per affrontare quel tarlo che la divora arriva un giorno d`agosto, quando la madre barbra la chiama da new orleans per annunciarle che victor sta per morire. victor, l`ormai anziano patriarca, l`uomo borioso, prepotente, violento che ha funestato l`infanzia di alex e suo fratello gary, minaccia incombente anche durante le continue assenze dovute ai suoi affari loschi, il marito narcisista che ha sempre considerato barbra - e tutte le altre donne - merce di cui disporre a piacimento. alex allora raggiunge la madre armata di un tenace proposito: vuole che barbra le dica tutto. degli abusi, delle ragioni che l`hanno spinta a subire, a rimanere. ma barbra ostenta un`esagerata frivolezza per giustificare la sua reticenza, e alex non puo` nemmeno contare sull`appoggio di gary, a los angeles per lavoro - o forse in fuga da una terribile scoperta? -, riluttante a salire su un aereo e ricongiungersi con la famiglia. in questa lunga giornata oppressa dall`afa tipica di new orleans, intorno al capezzale di victor ruotano anche i pensieri delle nipoti adolescenti, sadie ed avery, che non si sono mai davvero legate a quell`uomo talmente lontano dai canoni tradizionali del nonno affettuoso, e di twyla, la moglie di gary, che versa lacrime in un peregrinare distratto in cerca di alcol e rossetti. e cosi` ognuno a modo suo si ritrova a ripercorrere il passato e interrogarsi sul presente, forse anche per farsi coraggio e prendere finalmente le distanze dall`influenza tossica di victor.

lo sport sembra oggi aver conquistato definitivamente il proprio ruolo di

fenomeno fondamentale tra fine del xx e inizio del xxi secolo, la fotografia non e` una semplice corrente dell`arte contemporanea. essa arriva in realta` ad abbracciare la categoria generale dell`immagine, le ricerche sperimentali rese possibili dall`universo virtuale, le forme alternative della comunicazione nell`era dei nuovi media, la storia del modernismo nel momento in cui entra in crisi lo statuto dell`opera d`arte, la problematica caratteristica del documento in un contesto in cui l`arte non e` piu` l`unico orizzonte della creazione e, infine, l`allestimento delle immagini nell`epoca in cui si dubita dell`esperienza che ci offrono le rappresentazioni. questo saggio, illustrato, ricostruisce il periodo di produzione fotografica che va dai primi anni ottanta e arriva fino a oggi, raccogliendo esperienze artistiche che, pur nella loro diversita`, sono ugualmente pervase dello stesso afflato etico. in che modo vediamo? cosa guardiamo? quale rapporto c`e` tra finzione e realta`? imponendo la stabilita` delle sue forme riflesse in un mondo di messaggi fluenti e indecifrabili, la fotografia contemporanea da` il nome a un insieme di pratiche creative che la collocano al centro della sensibilita` del nostro tempo.

la sorbona, les deux magots, il cafe` de flore, l`hotel la louisiane: sono luoghi avvolti da un alone leggendario, come tutta l`area di parigi in cui sorgono, la mitica rive gauche. qui, tra gli anni quaranta e cinquanta, artisti e intellettuali straordinari hanno creato, combattuto, amato, vissuto; hanno assistito agli orrori della guerra e partecipato con entusiasmo alla rinascita della citta`. dall`esistenzialismo al teatro dell`assurdo, dal jazz alle chansons, fino alla ricerca di una terza via in politica e al femminismo militante: gustoso e arguto, come lo ha definito julian barnes, rive gauche e` un viaggio letterario al cuore di un`epoca eccezionale attraverso le vite di chi l`ha resa indimenticabile.

il male che si accanisce contro giobbe non puo` piu` essere concepito come una punizione, poiche` egli non ha commesso alcun delitto; non puo` piu` essere una vendetta, poiche` egli non ha colpito nessuno. nel trovarsi esposto alla violenza insensata della sofferenza giobbe si trova immerso in una esperienza intraducibile. resta solo il grido rivolto a dio come il modo piu` radicale della domanda. la stessa che egli porta nell`etimo del suo nome: giobbe significa nella lingua ebraica

in questo saggio, che incrocia esemplarmente storia, geopolitica ed economia, thomas w. zeiler ricostruisce la genesi e l`evoluzione dell`interdipendenza economica globale sottolineando il decisivo ruolo svolto dagli stati uniti nel promuovere un sistema commerciale, di investimenti e transazioni aperto e interconnesso (il

essere comunisti a cavriago voleva dire usare testa e mani per costruire tutti assieme il proprio cinema, la propria balera, il proprio futuro, in nome dell`emancipazione dell`umanita`. ma anche spedire un telegramma a lenin e nominarlo sindaco onorario, scontrarsi coi cattolici per il film su peppone e don camillo, disperarsi per la morte di stalin, servire lambrusco e rane fritte alla festa dell`unita`. essere comunisti era prima di tutto un sentimento: sapere di essere dalla parte giusta del mondo. massimo zamboni ci accompagna in questo viaggio nel tempo, a partire da quella piccola pietroburgo nostrana dove ancora oggi campeggia il busto di lenin, facendoci precipitare in un`epoca in cui tutto sembrava possibile, persino la rivoluzione.

i musei sono spesso percepiti come entita` statiche, nascoste nei magazzini o intrappolate all`interno di vetrine chiuse. in realta` generano nel tempo una complessa rete di relazioni e una forte influenza sulla societa` civile. speranza e ricordo sono alla base del concetto stesso di museo. l`interazione fra i visitatori, gli oggetti e le istituzioni che li hanno acquistati, collezionati, studiati ed esibiti ha generato nel tempo una complessa rete di relazioni e una forte influenza sulla societa` civile. la cultura lega quindi l`uomo al suo prossimo creando uno spazio comune di esperienze, di attese e di azioni, ma connette anche il passato al presente, modellando e mantenendo attuali i ricordi fondanti, oltre a includere le immagini e le storie di un altro tempo entro l`orizzonte del presente. si generano cosi` speranza e ricordo: questo aspetto della cultura e` alla base del concetto stesso di museo.

nella pagina con cui si e` concluso il primo volume di questa serie, dopo l`addio di merlino imprigionato dall`amata niniane, e` annunciata al lettore la nascita di lancillotto. cosi` le grandiose vicende narrate nei tre romanzi che introducono il ciclo (storia del santo graal, storia di merlino, seguito della storia di merlino) trovano il loro punto di arrivo in un nuovo inizio. lancillotto sara` il protagonista del romanzo piu` lungo della serie, di estensione mai prima sperimentata nelle letterature in volgare. attraverso la sua vita, la sua infanzia e formazione, le prime imprese e la scoperta del suo nome e del suo casato, l`arrivo alla corte di artu` e l`innamoramento per ginevra, l`entrata nella cavalleria e le infinite prodezze di armi e di generosita` nel nome della regina, l`amicizia con galehaut, il rapporto con gauvain e con gli altri cavalieri della tavola rotonda, le avventure lontano dalla corte, in incognito, le imprese impossibili, i momenti di follia quando pensa di non essere amato da ginevra, il ruolo decisivo nelle guerre di artu`, il concepimento del figlio galaad dalla figlia del custode del graal che lo ha ingannato con un filtro, l`impossibilita` di attingere il graal per il peccato con la regina: attraverso la sua vita si intrecciano tutte le vicende del mondo arturiano, di cui la trilogia iniziale era stata come la preparazione. il lettore e` dunque chiamato a disporsi su una lunghezza d`onda diversa da quella del primo volume. lo aspettano duemila pagine, in cui la traccia principale delle avventure di lancillotto si interseca con altre innumerevoli linee di racconto, tra castelli e foreste, damigelle e draghi. accettando di perdere talvolta il filo dell`intreccio, si entra a poco a poco in un`atmosfera fantastica in cui la potenza dell`amore per ginevra agisce come motore segreto di ogni azione dell`eroe, e determina in modo sotterraneo ogni evento del mondo arturiano. (...) l`andamento della prosa e` regolato da una serie di moduli rico

chicago, 1985. al giovane yale tishman non manca niente: ha un lavoro gratificante, una relazione stabile, un gruppo affiatato di amici. ma il mondo intorno a lui sta crollando. la nuova epidemia di aids si diffonde rapidamente anche a chicago, e yale assiste inerme alla sofferenza della sua comunita`, legandosi sempre di piu` alla sorella di un amico, fiona. trent`anni dopo fiona segue le tracce della figlia scomparsa. la ricerca l`ha condotta a parigi: qui, tra le avversita` del presente, un inatteso incontro con i ricordi le dara` l`occasione per riconciliarsi con il passato.

"io son de dieci il primo, e vecchio fatto di quarantaquattro anni, e il capo calvo da un tempo in qua sotto il cuffiotto appiatto. la vita che mi avanza me la salvo meglio ch`io so: ma tu che diciotto anni dopo me t`indugiasti a uscir de l`alvo, gli ongari a veder torna e gli alemanni, per freddo e caldo segui il signor nostro, servi per amendua, rifa` i miei danni. il qual se vuol di calamo et inchiostro di me servirsi, e non mi to`r da bomba, digli: - signore, il mio fratello e` vostro -". le satire dell`ariosto, di forte influenza oraziana, sono un testo originale sia per l`inusitato utilizzo della terzina dantesca in una serie di componimenti epistolari, sia per l`abbandono del tono predicatorio e moralistico tipico della tradizione della satira dai tempi di giovenale, a vantaggio di un andamento piu` affabile e cordiale. i travagli personali, mescolati a divertenti quadretti narrativi, sfociano in profonde riflessioni sulla vita senza mai alcun momento di enfasi o toni troppo gravi. questo ne fa una delle opere piu` piacevoli fra i classici della letteratura italiana. cesare segre comincio` ad occuparsi di un`edizione delle satire dell`ariosto per einaudi alla morte di suo zio santorre debenedetti (1948), che aveva impostato il lavoro con l`assistenza del nipote. l`edizione usci`, dopo infinite vicissitudini, nel 1987 ed e` stata molte volte ristampata. ora ne proponiamo una versione aggiornata sulla base delle ultimissime correzioni d`autore e della nuova introduzione fatta uscire da segre per l`edizione francese delle belles lettres nel 2014, l`anno stesso della morte dello studioso. una sola la variante testuale, ma molti cambiamenti nelle note, nella nota al testo e nella bibliografia.

il caffe` e` uno dei prodotti piu` preziosi e strategici dell`economia globale e la bevanda piu` popolare al mondo. "coffeeland" ricostruisce la storia sorprendente e drammatica delle sue trasformazioni imprenditoriali, sociali e culturali nell`arco di quattrocento anni. augustine sedgewick racconta una storia che pochi bevitori di caffe` conoscono. il cuore della vicenda si svolge sugli altopiani vulcanici di el salvador, dove james hill, originario dei bassifondi di manchester, in inghilterra, fondo` una delle piu grandi dinastie del caffe` del mondo all`inizio del xx secolo. trasferendo le innovazioni della rivoluzione industriale nell`agricoltura delle piantagioni, hill trasformo` l`intero territorio del salvador nella monocoltura piu` intensiva della storia moderna, un luogo di straordinaria produttivita`, disuguaglianza e violenza. seguendo i percorsi del caffe` proveniente dalle piantagioni della famiglia hill fino ai supermercati, le cucine e i luoghi di lavoro negli stati uniti, e negli ubiqui caffe` di oggi, sedgewick dimostra come il caffe` abbia generato sia una grande ricchezza sia una forte poverta`, unendo e allo stesso tempo dividendo il mondo moderno. in questo processo, el salvador e gli stati uniti si sono guadagnati il soprannome di

come in tutte le sue raccolte poetiche, in "ad no`ta", cioe` la notte, baldini mette in scena personaggi di paese, ma come stravolti, beckettiani. riscatta il bozzetto di provincia con una visionarieta` surreale e con un`affabulazione che provoca continui cortocircuiti mentali. ma proprio in questo libro che sta in mezzo alla sua produzione poetica, dopo "la na`iva" e "furistir" e prima di "ciacri" e "intercity", baldini ha collaudato quel monologo torrentizio senza pause tanto efficace nella recitazione in pubblico (di cui baldini stesso era un campione insuperabile). questi monologhi si strutturano in catene aperte di associazioni che sembrano deragliare all`infinito, ma che invece vengono sapientemente ricondotte al punto di partenza o culminano in una riflessione finale nella quale l`autore, quasi appartato dietro ai suoi personaggi, fa sentire la sua voce ironica e malinconica. tutti i suoi personaggi sono dei falliti, ma con ossessioni geniali. baldini li ama profondamente e li fa amare a tutti i suoi lettori.


che ne e` stato di olive kitteridge? da quando l`abbiamo persa di vista, l`irresistibile eroina di crosby nel maine non si e` mai mossa dalla sua asfittica cittadina costiera, e da li ha continuato a guardare il mondo con la stessa burbera empatia. elizabeth strout riprende il filo da dove l`aveva lasciato e ci narra il successivo decennio, l`estrema maturita` di olive, dunque. ma in questa sua vecchiaia c`e` un`esistenza intera. sono passati gli anni, ma la vita non ha ancora finito con lei, ne` lei con la vita. c`e` posto per un nuovo amore, amicizie profonde e implacabili verita`. perche` in un mondo dove tutto cambia, olive e` ancora lei.

individuare un volto in mezzo alla folla e` cosi` facile che lo si da` per scontato. ma come cio` sia possibile resta uno dei grandi misteri della scienza. la visione e` coinvolta in un`infinita` di azioni compiute dal cervello. spiegarne il funzionamento non svela soltanto il semplice modo in cui vediamo, ma moltissimo altro. richard masland, un pioniere nel campo delle neuroscienze, affronta questioni fondamentali sul modo in cui il nostro cervello elabora le informazioni (come percepisce, apprende e ricorda) attraverso un attento studio della vita interna dell`occhio. prende in considerazione tutto cio` che accade in esso, da quando la luce colpisce la retina fino alle sofisticatissime reti neurali che trasformano quella luce in conoscenza, per definire infine cosa un algoritmo informatico deve saper fare per poter essere definito davvero

il caotico mondo della scuola visto attraverso lo sguardo di un`insegnante precaria, una don chisciotte che non si fa abbattere da burocrazie arrugginite e colleghi demotivati ma prova a cambiare prospettiva per denunciare e allo stesso tempo difendere un`istituzione bistrattata e abbandonata a se` stessa. ad alessandra faggi, professoressa precaria di matematica, sezioni b e l, non piace affatto la fredda burocrazia scolastica. e per questo, dopo aver scritto dettagliatamente l`incipit dei verbali dei suoi consigli di classe, passa a raccontare di se`, la storia della sua prima macchina, la sua prima sigaretta sulla spiaggia, o

siamo abituati a pensare alla nostra societa` digitale come eterea, senza sostanza, quasi avvolgesse il nostro pianeta senza impattarvi. non e` cosi`. il digitale e` cannibale: un numero sempre maggiore di informazioni che consuma suolo, energia, risorse e rende necessario un "sostrato" che produce "scarti" in un altro luogo, in altri prodotti e infine torna a noi come un boomerang. ingrid paoletti ritiene che si possa progettare in equilibrio con le risorse, la natura, e la cultura materiale, ridando "senso" alla materialita` delle cose con cui interagiamo quotidianamente e sfumando le categorie di naturale e artificiale, fisico e digitale, uomo e ambiente. scacco: non solo usiamo al meglio le informazioni che oggi possediamo, ma confrontandoci con la nostra comunita` facciamo sbocciare una nuova forma di attivismo. e sbagliato pensare alla nostra societa` digitale come immateriale ed eterea: da qualche parte la materia c`e`. ma se impariamo a rispettarla e non la trattiamo come scarto, allora parlera` alle nostre idee, risvegliera` la nostra progettualita`, incidera` sulla nostra scala di valori. facciamo politica con la materia.

lei e` hirut, figlia di fasil e getey, una ragazzina spaurita in balia di un sistema patriarcale che la vuole schiava. ma quando i venti di guerra contro gli invasori italiani cominciano a infuriare sulle alture, hirut, figlia di fasil e getey, diventa la temuta guardiana del re ombra: come le sue sorelle d`etiopia ora e` un soldato, che non ha piu` alcun timore di cio` che gli uomini possono fare a donne come lei. <1974, addis abeba: "e venuta a piedi e in corriera, attraversando luoghi che per quasi quarant`anni aveva scelto di dimenticare. e in anticipo di due giorni ma lo aspettera`..." inizia cosi`, con la paziente attesa di hirut nella stazione ferroviaria della capitale etiope sull`orlo di una nuova rivolta, il lungo flashback con cui maaza mengiste ci conduce ai giorni dell`occupazione voluta da mussolini nel 1935 e portata avanti con inaudita violenza malgrado i richiami della societa` delle nazioni. quando, il primo marzo 1936, l`imperatore haile` selassie`, al comando del suo esercito, viene sconfitto a mai ceu e costretto all`esilio, sugli altopiani e nei villaggi dell`intero paese le donne e gli uomini etiopi organizzano una resistenza vittoriosa, combattendo battaglie il cui clamore rimanda agli epici scontri dell`iliade. tutto avviene secondo le regole talora cruente di una societa` feudale che vanta pero` un`antica indipendenza e una solida tradizione militare. il re e` salito su un treno che lo sta portando fuori dal suo paese, ma sui crinali dei colli appare il profilo conosciuto e amato del sovrano. e un inganno? un miraggio? forse e` il potere dell`ombra, che restituisce ai sudditi fiducia e coraggio. maaza mengiste allestisce un doppio palcoscenico: sulle alture, agli ordini del nobile kidane, si organizzano gli irriducibili combattenti etiopi, aklilu, seifu, aster, hirut, fifi, la cuoca e innumerevoli altri; mentre sul terrazzamento a strapiombo sulla valle il colonnello fucelli fa costruire la base italiana dove si fronteggiano opposte concezi

questo libro ricostruisce gli ultimi cinquecento anni di storia del medio oriente a partire dall`ipotesi generale secondo cui i problemi drammatici che caratterizzano la situazione attuale dipendono in buona parte almeno da cause storiche che affondano le loro radici nel passato di quella regione. in particolare, gelvin si concentra sul processo di definitivo sfaldamento dell`impero ottomano e sulle sue conseguenze, soprattutto la costruzione della dominazione coloniale. la parte preponderante del libro e` quindi e` dedicata al xix e al xx secolo, di cui l`autore interroga sia le dimensioni politiche, economiche e sociali, sia la storia culturale, intellettuale e spirituale, nella convinzione che solo il complesso integrato di tutti questi fattori possa dare conto, ad esempio, dell`emergere e dell`egemonia dell`islam politico e dell`antioccidentalismo dei giorni nostri. tutto cio` senza trascurare di delineare le peripezie, le venture e sventure di altre precedenti vicende, come le particolari declinazioni che il nazionalismo o il socialismo hanno conosciuto nella regione, o la specificita` dell`esperienza religiosa e la sua capacita` di produrre soluzioni di ricambio di fronte alle trasformazioni radicali apportate alle societa` tradizionali dall`avvento della modernita`, garantendo speranze e identita` culturale rispetto a una realta` che ha nel corso degli ultimi secoli inflitto ferite e fallimenti.

ci sono ferite enormi, insanabili, e piccole lacerazioni nel tessuto del mondo come dentro di noi. ci sono gesti che curano e gesti che distruggono. ci sono storie che parlano da sole. sette grandi scrittori e sette grandi scrittrici festeggiano con un racconto i cinquant`anni di medici senza frontiere, che da sempre s`impegna a curare le ferite degli altri, ovunque si trovino. con l`acquisto di questo libro il lettore sosterra` la causa di msf: tutti gli autori hanno ceduto gratuitamente i loro racconti, la curatrice caterina bonvicini ha rinunciato al suo compenso e l`editore devolvera` l`utile del progetto. racconti di marco balzano, diego de silva, donatella di pietrantonio, marcello fois, helena janeczek, jhumpa lahiri, antonella lattanzi, melania g. mazzucco, rossella milone, marco missiroli, evelina santangelo, domenico starnone, sandro veronesi e hamid ziarati.

il filo spinato del titolo e` quello che, trattenendo il nonno di rientro da un assalto durante la grande guerra, gli salvo` la vita. senza quel filo non ci sarebbero stati il padre del poeta, ne` la zia bianca, ne` lo zio dario, ne` il premio nobel di quest`ultimo. incontriamo poi in questo libro un ricco romano del iv secolo, di cui rimane pressoche` solo il nome: ma fu grazie a lui se il giovane agostino pote` studiare. senza di lui, niente confessioni. e poi, ancora, una borsetta di perline trovata fra le macerie della seconda guerra mondiale e conservata durante la prigionia per essere regalata a una futura nipote, che ora l`ha riposta cosi` gelosamente da non riuscire piu` a trovarla. la consolazione di un declivio fiorito lungo la strada che conduce a un lavoro logorante. una pagella del 1934, nella quale un 6 in matematica fa ancora recriminare dopo piu` di ottant`anni l`alunna che lo ricevette. un garage da sgomberare, in cui giace un tesoro di lettere di ripellino. l`avvento salvifico di vecchi libri sbrindellati nella cella di una prigione. le poesie di alessandro fo raccontano piccoli episodi come ripresi da vecchie foto, sempre con la speranza che qualcosa resti, dopo la fine di ogni storia. sempre con la certezza che tra lo scomparire e il riemergere ci sia un filo sottile, spinato o no, a cui tutti siamo appesi.

se questo libro fosse un disco, magari uno della leggendaria collezione di murakami, sarebbe un concept album. otto racconti molto diversi ma uniti dallo stesso


di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare e` ancora considerata la piu` sovversiva. se si e` donna, in italia si muore anche di linguaggio. e una morte civile, ma non per questo fa meno male. e con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilita` di essere pienamente noi stesse. per ogni dislivello di diritti che le donne subiscono a causa del maschilismo esiste un impianto verbale che lo sostiene e lo giustifica. accade ogni volta che rifiutano di chiamarvi avvocata, sindaca o architetta perche` altrimenti

affermatasi a partire dal secondo dopoguerra fra le principali potenze industriali, l`italia rappresenta un caso a se` stante nel quadro delle economie occidentali. tanto differenti, rispetto a quelle di altri paesi europei, sono state, oltre alle matrici del capitalismo italiano, le risorse materiali, le condizioni strutturali e le caratteristiche sociali della nostra esperienza economica. ed evidenti sono tuttora alcune sue rilevanti asimmetrie. sullo sfondo delle vicende della finanza e del mercato internazionale, castronovo ricostruisce il complesso itinerario dell`economia italiana, intrecciandolo sia agli eventi politici e agli orientamenti culturali sia alle trasformazioni di natura sociale. vengono cosi` rievocate, insieme all`opera dei principali attori della vita economica e delle diverse componenti del mondo del lavoro, le fasi piu` significative di un processo di sviluppo e di modernizzazione che non fu ne` univoco ne` lineare, ma molto difforme dal punto di vista del territorio ed estremamente accidentato. dopo aver compiuto rilevanti progressi economici, anche grazie al dinamismo di una miriade di piccole e medie imprese, senza colmare tuttavia il divario fra il centro-nord e il mezzogiorno, l`italia e` oggi di fronte al problema del risanamento di un ingente debito pubblico nell`ambito dell`unione monetaria europea, e a quello della crescente competitivita` di grandi paesi emergenti. nell`epoca della globalizzazione, il nostro paese si trova dunque a percorrere un tornante cruciale per il suo futuro. questa edizione ripensa radicalmente gli eventi degli ultimi decenni aggiornando la trattazione alle sfide del 2020.

a nessuno piace essere definito vigliacco, vile o codardo, parole cariche di disprezzo e di condanna, che stigmatizzano, con un marchio difficile da sopportare, il soldato che fugge in guerra come chi in un rapporto affettivo si sottrae alle proprie responsabilita`, o coloro che colpiscono persone piu` fragili, non in condizione di difendersi. eppure, ha scritto kierkegaard,



la messa in scena di un ideale paese del galles: una sessantina di personaggi, tutti parecchio strambi, con i loro sogni e i loro pensieri nell`arco di una giornata. c`e` capitan gatto, un vecchio uomo di mare ormai cieco che parla con i fantasmi di tutti i suoi compagni morti in mare. anche mrs ogmore-pritchard, maniaca della pulizia, riceve ogni notte in sogno la visita dei due mariti morti e li costringe a sottoporsi ai medesimi riti di igiene domestica e personale coi quali aveva rovinato loro la vita. e poi c`e` il postino willy nilly che e` abituato ad aprire la corrispondenza dei compaesani e consegna le lettere anticipandone a voce il contenuto. e polly garter che rievoca continuamente l`unico amore della sua vita, il dolce e tenero willy wee, ma si concede a tutti gli uomini del paese ricavandone figli in abbondanza, che cresce tutti amorevolmente. e ancora il piu stravagante di tutti, lord cut-glass: vive in una piccola casa decrepita arredata con sessantasei orologi che segnano ognuno un`ora diversa. spassosissimi i coniugi pugh, lei che tiranneggia sadicamente il marito, lui che coltiva in segreto elaboratissimi progetti di uxoricidio. in questo testo, scritto originariamente come radiodramma da dylan thomas nei suoi ultimi mesi di vita, pubblicato postumo e messo in scena molte volte sia a teatro che al cinema, l`autore mescola prose poetiche, battute comiche, giochi di parole, versi di ascendenza classica, filastrocche: un mix stilistico che ben rende la varia ed eccentrica umanita` rappresentata. a dominare e` un forte senso di pieta` per gli umani, per la loro innocenza perduta, per il destino mortale che li lega insieme.

dan ha buoni motivi per andarsene e buoni motivi per restare. in attesa di decidere, tiene la valigia pronta. nel suo dibattersi, sembra non rendersi conto che, se il problema ce l`hai dentro, non c`e` contesto in grado di salvarti. jamie e` affascinato dallo spazio e sogna di fare l`astronauta, ma vive tra le pecore in una remota comunita` montana. seppure non nel modo in cui sperava, uno scostante ospite di passaggio gli aprira` le porte di quel mondo inaccessibile. evgeny si sente a disagio nell`ufficio di londra in cui ha appena cominciato a lavorare. per sua fortuna e sfortuna, la sostanza capace di trasformarlo magicamente in una macchina infallibile e` in vendita a ogni angolo. in "vie di fuga" naomi ishiguro racconta di persone normali che lottano per liberarsi da vincoli reali e mentali. le loro storie, come quelle di angela carter prima di lei, hanno pero` anche qualcosa di fantastico, che si manifesti in un dettaglio - come un enorme orso giocattolo che con la sua muta ed enigmatica presenza ha il potere di scuotere un matrimonio - o in una conclusione che la razionalita` non puo` spiegare. l`elemento fiabesco diventa centrale nella storia in tre parti che scandisce la raccolta. qui, sullo sfondo di un regno in cui il prototipico palazzo del re convive con la periferia industriale dismessa, l`umile ma distinto acchiapparatti chiamato a porre fine a un`infestazione senza precedenti si trova invischiato in una faida familiare i cui protagonisti, a dispetto del titolo nobiliare, soffrono e feriscono il prossimo come la gente del popolo. in una lingua controllata e precisa, economica ma capace di tocchi poetici, naomi ishiguro racconta di persone in trappola, ma offre a loro, e ai lettori, la liberta` del volo.

i maschi e le femmine sono indiscutibilmente diversi sul piano biologico, ma la socializzazione accentua le differenze. prendiamo l`esempio della cucina. in generale, e` piu` probabile che siano le donne a sbrigare le faccende di casa: cucinare e pulire. ma qual e` il motivo? e perche` le donne nascono con il gene della cucina o perche` sono state educate a credere che cucinare sia un loro compito? il problema del genere e` che prescrive come dovremmo essere, invece di riconoscere come siamo. passiamo troppo tempo a insegnare alle ragazze a preoccuparsi di cosa pensano i ragazzi, a essere ambiziose ma non troppo, a puntare al successo ma non troppo, altrimenti saranno una minaccia per gli uomini. allo stesso tempo facciamo un grave torto ai maschi educandoli a aver paura della debolezza, della vulnerabilita`. spingendoli a credere di dover essere dei duri, li rendiamo fragili. in questo modo il genere ci inchioda a dei ruoli prefissati che spesso non ci rispecchiano. e se ci concentrassimo sulle capacita` e sugli interessi invece che sul genere? quanto saremmo piu` felici, quanto ci sentiremmo piu` liberi di essere chi siamo veramente?

si fa presto a dire amare, ma quante sono le persone che possono dirsi innamorate sul serio? e quante quelle capaci di andare oltre l`innamoramento? una cosa e` certa: l`amore non puo` diventare un laconico messaggio lanciato nell`universo distratto, ne` puo` contare sulla probabilita` che un`anima ne incroci un`altra nella notte dei giochi tecnologici. l`amore ha bisogno di essere contaminato, anche quando costa, anche quando sa di amaro e di lacrime. sentimento

ale, diciassette anni non ancora compiuti, scontenta, viziata, confusa. lo ha sentito benissimo il rumore del tram, quando ha spiccato un balzo verso le rotaie. e nicola, il medico che l`ha soccorsa appena arrivata in ospedale, non riesce proprio a togliersela dalla testa, quella ragazza piu` vicina alla morte che alla vita. perche` lo scudo professionale certe volte e` di cartapesta, e anche la bellezza puo` essere un coltello che allarga le nostre ferite. davanti a se`, adesso, ha un lungo week-end da trascorrere con la moglie teresa a chamois, a casa di amici. un week-end come tanti, si direbbe. cene, passeggiate, chiacchiere davanti al camino. ma in quei pochi giorni, per lui e per tutti gli altri, il tempo subira` un`accelerazione e procedera` in tutte le direzioni. ognuno sara` costretto a fare un bilancio della propria vita e a portare allo scoperto i segreti che nasconde persino a se stesso. a catalizzare tutto, forse, l`ombra di ale, e per nicola anche un fantasma in carne ed ossa che viene dal passato: il suo vecchio amico matteo che non vede dagli anni del liceo. qualcuno proporra` un gioco innocuo per passare il tempo: ma sara` il tempo invece a passare su ognuno di loro.

in questo libro ernesto de martino risale alle radici dell`esigenza umana di rifiutare la morte nella sua scandalosa gratuita` e, di riflesso, procurare al defunto una

spesso nella poesia di grunbein tutto parte da un`immagine colta al volo: un gruppo di migranti sdraiati in un prato, due moto incastrate dopo un incidente, una barca rovesciata da un`onda... ma poi da quell`immagine nascono altre immagini, per associazioni a volte sorprendenti, sempre illuminanti. e riflessioni che coinvolgono le piu` varie branche del pensiero, non ultime le neuroscienze e la fisica quantistica. queste connessioni improvvise e impreviste sono espresse in maniera lucida, non sentimentale, ma a partire dallo spiazzamento mentale toccano poi corde sempre piu` profonde e coinvolgenti. oppure, se non da immagini, si parte dalle parole: da metafore come quella del cervello-ripostiglio in umanista misantropo, una delle poesie piu` emblematiche; o da serie di parole legate tra loro da nessi fonetici e semantici, come nei verbi bianchi. e si procede di li`, introducendo anche elementi autobiografici, in un argomentare a briglia sciolta, sempre sul filo delle analogie e delle evocazioni. i versi di grunbein sono quanto di piuu` ambiguo si possa pensare. da un lato, con la loro lunghezza e la sintassi articolata, da`nno l`impressione di un ragionamento logico e controllato, dall`altro propongono salti sfrenati in universi di senso a cui e` possibile accostarsi solo con l`intuizione. e l`ambiguita` dei grandi poeti-filosofi, categoria alla quale grunbein appartiene ormai con piena sicurezza. schiuma di quanti raccoglie poesie dalle ultime tre raccolte di grunbein pubblicate in germania, piu` una serie di versi ancora inediti.


la ricostruzione della nascita e del crollo del sistema schiavistico nelle americhe come elemento determinante della supremazia di tutto il capitalismo occidentale. per piu` di tre secoli, la schiavitu` nel mondo atlantico fu il principale motore che alimento` l`espansione del capitalismo, dando vita a un micidiale sistema economico, politico e sociale da cui tutto il mondo occidentale traeva vantaggio. in quel periodo, il nuovo mondo divenne il crogiolo di una serie di tragici esperimenti: con la colonizzazione, le miniere d`argento, il sistema agricolo delle piantagioni, la schiavitu` razziale. il prodotto del lavoro schiavistico genero` imperi, favori` nuove culture di consumo, finanziando la svolta verso un assetto industriale dell`economia mondiale. gli afflati rivoluzionari di fine ottocento incrinarono questa

l`epoca compresa tra la fine della seconda guerra mondiale e oggi e` indubbiamente una delle piu` complesse e difficili da interpretare della storia politica del mondo. dalla guerra fredda alla guerra di corea, dalla rivoluzione cinese alla spartizione dell`india, dai conflitti in medio oriente al vietnam, dalle tragedie delle dittature latino-americane al crollo del blocco orientale, dalle guerre del golfo all`intervento americano in afghanistan, dalla faticosa nascita dell`unione europea alle recenti crisi finanziarie e migratorie, il mondo globalizzato ha vissuto e continua a vivere in un costante stato di tensione e incertezza, sempre sul punto di degenerare in qualcosa di irreparabile. questo libro offre al lettore i punti di riferimento fondamentali per la comprensione degli ultimi settantacinque anni di storia globale, tenendo conto delle molteplici prospettive di un mondo sempre piu` interdipendente ed evidenziando interazioni finora poco esplorate.

londra, 1984, un futuro distopico in cui il mondo e` stato spartito fra tre superpotenze dittatoriali. in cielo volano elicotteri e le strade, tappezzate di manifesti del grande fratello, il tiranno che tutto vede, sono pattugliate dalla psicopolizia. winston smith lavora per il ministero della verita`, il suo compito e` fabbricare menzogne. la sua vita pero` non e` cosi` distante da quella di un qualsiasi impiegato. la sua storia e` la storia senza tempo di chiunque si senta prigioniero di un sistema opprimente, schiacciato da una quotidianita` grigia, schiavo della routine e intrappolato in una serie di relazioni inumane. a salvarlo potra` essere soltanto l`amore. quello per una vita diversa, che abbia davvero un senso, di cui prova nostalgia pur senza averla mai vissuta. e, soprattutto, quello per una donna: julia. sara` lei ad aprirgli le porte di un`esistenza libera dal controllo sui sensi e sui sentimenti; sara` lei, con la sua fisica ingenuita`, a dargli il coraggio per provare a ribellarsi davvero.

l`arte astratta affonda le sue radici nell`esperienza del mondo reale: questo l`assunto dello storico dell`arte pepe karmel in questa innovativa ricostruzione delle origini e dell`intera evoluzione dell`arte astratta. gli studi tradizionali si sono sempre concentrati sulle mutazioni formali, dove l`astrazione e` processo estremo dei vari

tutti gli animali sono uguali ma alcuni animali sono piu` uguali degli altri. e questa l`amara lezione che le umane bestie della fattoria padronale imparano dopo aver detronizzato il fattore jones, e aver instaurato il loro governo. in poco tempo infatti una grufolante e`lite, guidata dal maiale napoleone, trova il modo di salire sullo stesso trono che prima era stato del fattore. cosi` gli altri animali scoprono che uguaglianza e liberta`, in bocca a chi desidera il controllo assoluto, sono soltanto parole, e si ritrovano sotto il giogo di una nuova tirannia dal volto diverso ma identica alla precedente. perche` come e` accaduto sempre nella storia, e come continuera` ad accadere, a un potere immancabilmente se ne sostituisce un altro.

nei secoli la statistica ha svolto un ruolo di primo piano nella comprensione scientifica del mondo, e quotidianamente ognuno di noi sperimenta in quali innumerevoli modi le affermazioni statistiche determinano la nostra vita o vengono abilmente sfruttate da parte dei media e dei centri di potere. nell`era in cui i big data si affermano come disciplina fondamentale del mondo dell`economia, della finanza e in tutti gli aspetti della vita politica e sociale, essere consapevoli delle basi della statistica e` piu importante che mai. con questo libro, semplice e autorevole insieme, david spiegelhalter guida il lettore attraverso i principi essenziali di un universo fondamentale quanto sconosciuto. partendo da casi particolari della vita di tutti i giorni per introdurre ai concetti generali, spiegelhalter ci mostra quanto la statistica possa contribuire per esempio a catturare un serial killer prima che colpisca ancora o a individuare il passeggero piu` fortunato del titanic o a capire quanto uno screening medico sia veramente necessario. e poi, quanti alberi ci sono sul pianeta? davvero gli ospedali con piu` pazienti hanno tassi di sopravvivenza piu` alti?

la vita di angelica e` segnata da un evento sconvolgente ancor prima della sua nascita: maja, la bellissima attrice scandinava che era sua madre, l`ha data alla luce in extremis dopo un disastroso incidente aereo di cui e` rimasta vittima. suo padre philippe, facoltoso e spensierato, si e` ritrovato cosi a doversi occupare da solo di una bambina che ogni istante gli ricorda l`amata moglie scomparsa. e l`ultima cosa che avrebbe desiderato, e l`unico modo che trova per farlo e` legarsi indissolubilmente - e morbosamente - alla figlia. angelica non conosce altro affetto e non si ribella mai al padre, anche se forse intuisce che nell`isolamento del loro me`nage familiare c`e` qualcosa di malsano e spaventoso. e lo intuisce senz`altro anche darius, un giovane intraprendente che si reca ad antioch, la gigantesca residenza di padre e figlia nella campagna inglese, per vendere a philippe alcune opere d`arte. quando angelica lo incontra, in lei si accende la speranza che finalmente uno di quegli eroi mitologici di cui legge tanto avidamente le gesta sia saltato fuori dai suoi libri per venire a salvarla. e a questo punto che la situazione prende una piega inaspettata e darius e` costretto a una fuga rocambolesca per non soccombere. ad aiutarlo, tre giovani avventurieri, helena, marlena e anton, che gli offrono l`opportunita` di imbarcarsi con loro sulla focena, una magnifica goletta diretta verso sud. ed e` nelle acque del mediterraneo che la sua rotta incrocia quella di pericle, principe di tiro, impegnato a tenersi lontano dalle minacce e dai fantasmi del passato e del futuro. un po` come george wilkins, amico e collaboratore di william shakespeare - e forse coautore del pericle -, che in un altro secolo, in un`altra dimensione, fa i conti con le sue colpe... tra fiaba e romanzo d`avventura, rielaborazione del mito e riscrittura del dramma shakespeariano, nella "focena" mark haddon celebra il coraggio - troppo spesso dimenticato - delle protagoniste, e ci accompagna in un

ci si dava appuntamento in un parco, ci si metteva sparsi, chi in piedi, chi sdraiato e chi in braccio a qualcun altro, dopodiche` s`iniziava.

lettere dal carcere e` un libro unico. forse interminabile. e un libro postumo, la cui prima edizione ho sotto mano, un libro di famiglia, come lo e` per non poche famiglie italiane. la sua storia, come spiega francesco giasi nell`introduzione, inizia il giorno dopo la morte del suo autore, avvenuta a roma il 27 aprile 1937. la prima edizione contava 218 lettere. qui sono 511, di cui 12 inedite. e la storia personalissima di un pensiero conteso fra logiche di apparato, liberta` di visione, dolore e tenacia di impegno. le lettere corrono parallele alla stesura dei quaderni del carcere, che rappresentano a loro volta una delle vette del pensiero saggistico italiano del novecento, tradotti e studiati in tutto il mondo. ne costituiscono il parallelo esistenziale e, forse, la premessa e la condizione. in tutte le sue edizioni, per merito dei o nonostante i suoi curatori, lettere dal carcere e` sempre apparso al suo lettore non come un libro-archivio, ma come un`opera compiuta e autonoma, perche` autoritratto di un pensiero vivente nel suo divenire, nel suo dispiegarsi, ma anche nella sua novita` radicale. l`ultima lettera della prima edizione (qui 442) era diretta al figlio delio: <... mi sento un po` stanco e non posso scriverti molto. tu scrivimi sempre e di tutto cio` che ti interessa nella scuola. io penso che la storia ti piace, come piaceva a me quando avevo la tua eta`, perche` riguarda gli uomini viventi e tutto cio` che riguarda gli uomini, quanti piu uomini e` possibile, tutti gli uomini del mondo in quanto si uniscono tra loro in societa` e lavorano e lottano e migliorano se stessi non puo` non piacerti piu di ogni altra cosa. ma e` cosi?>. con un album fotografico.

un secolo fa, tutti erano convinti che le persone fossero predestinate dalla loro razza, sesso e nazionalita` a essere piu` o meno intelligenti, educate o aggressive. ma il professor franz boas della columbia university, esaminati i dati raccolti, decise che non era per niente cosi`. le categorie razziali erano finzioni biologiche. le culture non venivano fornite in ordinate confezioni etichettate come

mille voci - furiose e dolcissime, alte e sfrenate, colte o volgari, precipitose, afferrate per strada o riprese dalla tradizione letteraria - coabitano nella mente del protagonista di questo monologo drammatico. il poeta-ventriloquo tutte le accoglie per comporre la sua appassionata sonata alla "quinta stagione", il tempo nuovo, difficile, confuso, sconcertante, che s`impone. una nuova stagione in cui, al di la` delle maschere della vita sociale e delle narrazioni private ad uso consolatorio, siamo chiamati a fare i conti con noi stessi. con la nostra intima verita`. umile, prosaica, contraddittoria. aperta alle questioni finali. cosi` da ritrovare la nostra propria appartenenza al flusso collettivo e universale. noi, nel mondo. il poemetto, dalla forte impronta teatrale, si snoda secondo quella forma discorsiva-divagante, in cui marcoaldi e` maestro. ma piu` l`andamento si fa sussultorio e centrifugo, piu` conduce il lettore nella selva oscura del senso profondo della vita. e dietro il tono apparente di conversazione, prende corpo qualcosa di molto simile a una apocalisse. che racconta la fine irreversibile di un tempo ormai per sempre consumato, e anticipa in controluce un possibile, nuovo inizio.


"come il tao, ts`ao hsueh-ch`in insegue una forma suprema, che insinua il meraviglioso nel banale, il vero nel falso, l`irreale nel reale... e ogni opposto prende il luogo dell`altro in un gioco di riflessi che non ha fine... forse nessun romanziere occidentale possiede l`oggettivita` di ts`ao hsueh-ch`in: l`occhio chiaro e comprensivo, che fonde severita` e dolcezza nella precisione della giustizia; l`intelligenza che maschera l`implacabilita` del fato con la dolcezza soave dei modi. cosi` l`ambizione della letteratura moderna dopo cechov e stata realizzata in questo libro, in questa cattedrale incompiuta, da un grande artista che diceva di averlo scritto per gioco,

elena e` giovane, pietro e` molto piu` vecchio di lei. ma si sono scelti, e dalla loro relazione hanno deciso di tener fuori le ferite della vita di prima: fanno l`amore con il gusto di chi scopre tutto per la prima volta, bevono caipirinha quando lui torna tardi, si concentrano sull`ebbrezza del quotidiano. quando maria, l`ex moglie di pietro, riesce a conoscere elena con un inganno, la vita si complica per tutti. le due donne si raccontano, si confidano e confrontano, e poco per volta la figura di pietro si trasforma per tutt`e due. la scrittura affilata e rivelatrice di cristina comencini torna a illuminare i vortici e le secche delle relazioni, scegliendo la prospettiva di due donne rivali che in comune sembrano avere soltanto lo stesso uomo. una turbinosa e vitalissima riflessione sulla complicita` e sulla rivalita` femminile. e su quella stanza tutta per se` a cui gli uomini - con questo romanzo - possono avere accesso.

enrico carella, tra le 20.40 e le 20.45 del 29 gennaio 1996, con la complicita` del cugino e dipendente massimiliano marchetti, appicca il fuoco alla fenice di venezia. carella era il titolare di una piccola ditta che aveva ottenuto il subappalto per alcuni lavori elettrici nel restauro della fenice (il capocantiere dell`azienda appaltatrice era suo padre). carella (d`ora in poi il cugino padrone,

ritorna a quasi vent`anni dalla prima edizione italiana, e con una nuova introduzione dell`autore, un classico degli studi sulla storia dell`ambiente.


un romanzo inedito e incompiuto di silvio d`arzo e` stato ritrovato e trascritto da alberto sebastiani, grande esperto dello scrittore reggiano.

recenti scoperte nel campo della biologia hanno portato alla formulazione di una quantita` d`importanti problemi, che sarebbe assai improbabile risolvere senza i massicci contributi forniti dalla matematica. il numero delle ipotesi matematiche utilizzate oggi nelle scienze della vita e` enorme, e le richieste che vengono dai vari settori della biologia stimolano lo sviluppo di procedure di calcolo e analisi del tutto nuove, specificamente adatte a descrivere i processi degli esseri viventi. il libro illustra la grande varieta` di connessioni che gia` esistono, in questi primi decenni del ventunesimo secolo, tra biologia e matematica, a partire dal progetto genoma umano, proseguendo con gli studi e le ricerche sulla struttura dei virus e sull`organizzazione della cellula vivente, fino alle indagini sulla morfologia e il comportamento di interi organismi e delle loro interazioni nell`ecosistema globale. ian stewart dimostra inoltre come gli strumenti matematici siano in grado di far luce su difficili concetti tipici dell`evoluzione, un fenomeno basato su processi che si svolgono in periodi di tempo troppo lunghi per poter essere osservati direttamente, o che si sono verificati centinaia di milioni di anni fa e hanno lasciato soltanto tracce a dir poco enigmatiche. ne emerge tutta la ricchezza del contributo che puo` venire allo studio dell`evoluzione e delle popolazioni dalla matematica, in grado di svelare la segreta complessita` di animali e piante, e di gettare nuova luce sulla vita degli organismi, sul loro modo di interagire e modificare il proprio comportamento in relazione al delicato equilibrio ecologico del pianeta.

prima erano inseparabili: pietro figlio dei servi, paolo dei padroni, un`adolescenza trascorsa in comunione con la natura, nel cuore vivo di una sardegna selvaggia. i giochi, le parole pronunciate per conoscersi o per ferire, poi lucia,