
murray thwaite, affascinante giornalista liberal di mezza eta`, e` l"`imperatore" della scena artistico-letterario-mediatica newyorkese, il "venerato maestro" intorno al quale orbitano i personaggi di questa dark comedy sofisticata e ironica, "divisi tra grandi idee e l`ultimo party": marina, la bellissima figlia di murray, che a trent`anni vive ancora con i genitori e tenta invano di scrivere un libro sulla moda per bambini; danielle, la migliore amica di marina, produttrice televisiva emancipata e intelligente ma pronta a cadere nella trappola di una relazione vagamente incestuosa con murray; e julius, il vulnerabile e promiscuo critico gay che si innamora di un pericoloso principe azzurro di wall street. due nuovi arrivi alterano l`equilibrio del terzetto di amici: ludovic, un australiano dal fascino discutibile che seduce marina per introdursi nella cerchia ristretta e insidiare la reputazione di murray; e ciccio, il giovane e disadattato nipote di murray, che con ingenuita` finisce per aiutare ludovic. la storia si svolge dal marzo al settembre del 2001, immediatamente prima e dopo l`attacco dell`11 settembre, in un turbine di ricevimenti e vernissage, premi letterari e matrimoni aristocratici, lussuosi appartamenti su central park e monolocali bohe`mien nel village. il crollo delle twin towers rischia di spazzar via anche il castello di bugie su cui thwaite ha costruito la propria fama ed esistenza, insieme ai sogni e alle illusioni dei suoi figli, veri e metaforici...

il tema di questo studio non e` nuovo, ma la trattazione che ne fa l`autore da` vita a un panorama di grande respiro e di inusitata originalita`. questo grazie a un`approfondita indagine sulle fonti (libretti e partiture) a stampa e manoscritte, e alla grande dimestichezza di weiss con la letteratura coeva, sia musicale, sia memorialistica. a cio` si aggiunge una sua particolare capacita`, rapida e incisiva, di cogliere con sicurezza i nessi evolutivi che collegano il materiale, e di illustrarli nell`analisi di singole opere esemplari, emblematiche degli sviluppi storici in questione. non e` estranea a questo esito anche la qualita` brillante, accattivante della narrazione, che in una prosa spigliata e in una lingua un po` antiquata ci ricorda le origini dell`autore nella trieste di svevo, saba e joyce. presentazione di lorenzo bianconi.

un libro di dettagliate indicazioni meditative: l`autore insegna una pratica continua che affianca ogni istante della vita e mostra come affrontare il "maligno", ossia la mente giudicante e discriminante che proietta su tutto l`idea di un se`, un io, che e` il piu` grande ostacolo all`illuminazione. per arrestare il pensiero occorre osservare tutti i contenuti mentali e le sensazioni fisiche senza mai cercare di definirli, interpretarli, ne` verbalizzarli. se si presenta un problema non bisogna cercare di risolverlo o di spiegarselo, ma solo vedere i pensieri, le emozioni o le percezioni che sorgono e svaniscono. l`esame attento, ravvicinato, di tutti i fenomeni nella loro impermanenza puo` essere coltivato con la meditazione, e da esso sgorghera` la visione profonda che mostra con chiarezza l`assenza di un se`. in un tale processo spirituale sorge spesso la paura che l`io, la mente, soffrira` o verra` distrutto; ma secondo dhiravamsa a morire e` solo l`idea di un "io" che in realta` non e` mai esistito. con le parole dell`autore: "la visione oggettiva e` quella percezione priva della divisione tra soggetto e oggetto, che consiste nel vedere una sensazione come sensazione, un pensiero come pensiero. solo se non sovrapponiamo idee e opinioni all`oggetto osservato, se non interpretiamo la sensazione, o il pensiero, se non elenchiamo mentalmente gli oggetti di percezione, solo allora la visione e` oggettiva".

ii meridiano propone un`ampia scelta di narrativa breve e lunga, a partire da "itinerario di paolina" del 1937, "ricordi di una donna che rievocava, in terza persona, la sua infanzia e la sua adolescenza". tra i romanzi, il piu` famoso e` "artemisia" (1947), che ripercorre la vita della pittrice seicentesca artemisia gentileschi, "una delle prime donne che sostennero colle parole e colle opere il diritto al lavoro congeniale". anche gli altri romanzi presentati sono ciascuno una perla: "il bastardo" (1953), una "storia di famiglia", espressione di una societa` "intimamente logorata"; "noi credevamo" (1967), ispirato alle vicende del nonno rivoluzionario calabrese; "la camicia bruciata" (1973), in cui la banti colloquia con marguerite d`orle`ans; "un grido lacerante" (1981), pagine scritte a dieci anni dalla scomparsa di longhi, compagno di una vita. inframmezzati ai romanzi, in ordine cronologico, sono collocati i racconti, tratti da raccolte che spesso gia` nel titolo dicono l`appartenenza alla "rivoluzione" femminile e il profondo interesse dell`autrice per le "epoche di profonda crisi".

e cosi` accade che una studiosa come chiara frugoni lasci i sentieri della ricerca e torni a quelli di ciottoli che conducono a solto, un piccolo paese dell`alta bergamasca, e alla casa dei nonni materni, dove ha passato tutte le estati della sua vita. vi torna per raccontare un tempo che e` stato quello dell`infanzia. con un fortissimo senso delle radici e affidandosi alla nettezza dei sentimenti, chiara frugoni ricorda questo villaggio contadino prima della sua definitiva trasformazione: attingendo soprattutto a memorie private, ai personaggi famigliari che vogliono uscire da fotografie e quadri per prendere la parola e tornare a ripercorrere i propri destini. chiara frugoni illumina i bellissimi occhi chiari dello zio dottore, elegante anche per sentieri e strade infangate, scolpisce la laboriosa severita` di censo, il falegname, evoca la ruvida nonna teresa e il pio nonno serafino, si attarda su diodata, sorella del nonno, scrittrice travolta dalle teorie dannunziane, vessillo di un`emancipazione senza liberta`, morta chiedendo una coppa di champagne, rammenta in un nostalgico ritratto la misteriosa nonna dina. la costellazione di personaggi si complica e si approfondisce lungo un arco temporale di un secolo. in questa "autobiografia con figure" si dispiega un mondo scomparso che e` chiamato a dirci di cosa non deve andar priva la nostra memoria.

gli "altri scritti" raccolgono una serie di testi scritti di pugno da lacan. essi fanno seguito agli scritti che furono pubblicati in francia nel 1966 e decretarono la vera e propria entrata in scena di questo straordinario pensatore della "cosa psicoanalitica". i testi qui raccolti da jacques-alain miller continuano l`irradiazione di questo insegnamento. negli scritti l`accento era posto sul "come" funziona l`inconscio tramite il suo operatore, ossia il significante. ed era sintetizzato nell`aforisma "l`inconscio e` strutturato come un linguaggio". negli "altri scritti" l`accento si sposta sul nucleo che e` il cuore pulsante dell`inconscio: il godimento. si potrebbe sintetizzare questo nuovo punto di prospettiva in un aforisma mai pronunciato da lacan: "l`inconscio e` un apparato di godimento". godimento che, se e` tale per l`inconscio, spesso non lo e` per la persona che lo patisce nel sintomo. la quale tuttavia puo` ritrovarlo nelle diverse sfaccettature che fanno la gioia e la risorsa di quello che lacan chiama il "parlessere".


la forza creatrice dei secoli tra il x e il xiii e` all`origine di molte delle innovazioni tipiche del mondo in cui viviamo: dalla nascita della citta` all`affermarsi di un nuovo modo di trasmettere il sapere e di studiare, legato alle universita`; al tempo stesso, nuove tecniche vengono allora messe in opera e "si fanno strada nuovi atteggiamenti nei confronti del tempo, del denaro, del lavoro, della famiglia". caratteristica dell`attivita` storiografica di le goff e` proprio la capacita` di tendere a una visione del passato che ce lo ripresenti al di la` degli schemi che irrigidiscono e isolano solo taluni fenomeni. lo studioso francese pensa che tale impostazione sia particolarmente necessaria per un`epoca e una societa` che forse piu` di ogni altra hanno sentito l`esigenza di una vita totalitaria. in questo modo ci troviamo davanti a una grande lezione di storia, che ci mostra nelle loro profonde interdipendenze i vari atteggiamenti degli uomini.

i "pensieri" sono una vasta raccolta di appunti, tracce frammentarie della costruzione di un trattato apologetico sulla fede cristiana, sognato a lungo da pascal. il cristianesimo di pascal e` profondamente umano, sofferto e conquistato grazie alla tensione vibrante verso un dio nascosto, circondato dallo stesso silenzio in cui e` avvolta la sua opera, la natura. da qui hanno origine le fondamentali sintesi pascaliane: l`esistenza smarrita fra due infiniti, interiore e cosmico; l`opposizione fra mente e cuore; il dolore come fonte di redenzione; la fede intesa come scommessa totalizzante che puo` annullare o redimere la vacuita` della vita.

continuazione ideale della "storia dell`architettura italiana" di manfredo tafuri, questo testo non si limita ad aggiornarne il campo d`interesse da un punto di vista geografico-culturale, ma ha il pregio di affrontare una serie di snodi politici, territoriali ed economici fondamentali per la storia dell`architettura. e per questo che il volume include l`architettura prodotta dagli italiani all`estero, quella prodotta dagli stranieri in italia, allargandosi a temi di grande attualita` (come il social housing, l`ecosostenibilita` il territorio, l`influenza di manifestazioni e pubblicazioni sull`orientamento dell`architettura del nostro paese) e proponendo una galleria dei "maestri" piu` influenti: da rossi, gregotti, canella e isola agli esordienti, passando per piano, fuksas, zucchi e boeri. il risultato e` un volume che si rivolge agli studenti universitari, ma anche a quel pubblico appassionato ed "esperto", che non si accontenta di vivere gli edifici e la citta` come semplice "utente".

a dieci anni dalla morte di luciano berio vede la luce la raccolta pressoche` completa dei suoi scritti editi e inediti. inquadrati in un ambito cronologico compreso fra il 1952 e il 2003, questi testi accompagnano il lettore nella vastita` degli interessi e dei coinvolgimenti umani e artistici che abitavano le riflessioni di uno dei piu` importanti e poliedrici compositori della contemporaneita`. nelle quattro ampie sezioni del volume si alternano conferenze e relazioni tenute a convegni o presso prestigiose istituzioni internazionali (tra queste, due lezioni a harvard del 1967, finora inedite); saggi e articoli eterogenei per respiro e temi trattati, che abbracciano con pari curiosita` intellettuale e responsabilita` etica la musica propria e altrui, il lavoro nello studio elettronico, il teatro, il rock, la musica popolare e tanto altro ancora; note di sala, voci enciclopediche, ricordi e omaggi a "compagni di strada" (anche lontani nel tempo o dalla propria arte), profili di musicisti, pittori o scrittori da festeggiare o commemorare, reazioni polemiche alimentate da letture o dibattiti e altre testimonianze sollecitate dai temi piu` diversi. l`insieme di questi "scritti sulla musica" offre per la prima volta una panoramica esaustiva e articolata di un pensiero, sempre critico e lucido, in cui un prisma di problematiche legate al fare musica convive, nutrendosene, con stimoli tra i piu` diversificati... introduzione di giorgio pestelli.

un giovanotto di buona famiglia che si da` ai bagordi durante l`assenza del padre; uno schiavo complice di stravizi e prodigo di intuizioni riparatorie; un padre ignaro, piu` volte ingannato ma infine disposto al perdono: queste le storie e i personaggi che ne riconducono il lettore ai modelli tipici della tradizione comica antica. ma il centro del meccanismo e` nell`invenzione del fantasma che si aggira per la casa dalla quale si vuole tenere lontano il padrone perche` non scopra le malefatte del figlio. una trovata che plauto sviluppa in una girandola di peripezie e di equivoci, fino all`inevitabile lieto fine. l`ampia introduzione di cesare questa guida a conoscere e a penetrare in tutti i suoi aspetti questa commedia plautina ricca di umorismo e mobilissima nell`azione.

















"fine al tormento" e` un memoriale in forma di diario tenuto da h.d. (nome d`arte di hilda doolittle) nella primavera del 1958 e pubblicato solo vent`anni dopo in forma censurata. h.d. compie in queste pagine un affascinante viaggio nel passato, alla ricerca del suo rapporto con ezra pound, coetaneo, compagno di studi, amico del cuore e infine mentore letterario. il viaggio avviene sotto la guida di un amico psichiatra e i flashback vivacissimi si alternano alle notizie del presente. pound, che proprio in quei mesi termina la sua detenzione in un ospedale psichiatrico americano, legge queste pagine e ne resta commosso; scrive a h.d. alcune lettere in cui abbozza un`apologia della sua vita pubblica e privata. ma cio` che prevale e` l`affetto. "fine al tormento" -qui presentato nel suo testo integrale e ora corredato dalle estrose e affettuose poesie che pound raccolse nel "libro di hilda" (1907) - e` il testamento di due vite affascinanti e di due tra le maggiori personalita` creative del novecento non solo americano.


il capitano di un vecchio battello e` al suo ultimo viaggio. sottocoperta un carico di uomini, donne, bambini aspetta di arrivare alle coste italiane. fra echi biblici e leggende di mare erri de luca narra una storia senza tempo calandola nelle vicende di oggi. un testo scritto per il teatro che ha l`andamento di un racconto.

dei 142 libri che componevano l`imponente "storia" di livio ne sono pervenuti solo 35. con stile maestoso e scorrevole il grande storico ripercorreva le vicende di roma, dall`arrivo di enea in italia ai funerali di druso, figliastro di augusto (9 a.c.), con l`intento di fornire all`urbe, nel momento culminante della sua potenza e della sua gloria, un`esposizione artisticamente valida del suo passato. il successo della storia liviana fu enorme fin dall`antichita`, non solo per il suo valore storiografico quanto per la visione d`insieme, che vede quasi prevalere gli aspetti artistici, letterari e morali su quelli puramente storici. questi libri proseguono il racconto delle tre guerre sannitiche gia` avviato nei libri vii-viii con il definitivo trionfo nella penisola che portera` la potenza romana ad affacciarsi piu` decisamente sul mediterraneo.

hojo undo significa "esercizi supplementari", e usare alcuni attrezzi particolari costituisce la chiave per sviluppare la devastante potenza delle tecniche del karate. senza tale allenamento, non si possono raggiungere gli alti livelli di forza necessari per una pratica costante della disciplina. questo libro spiega in dettaglio come costruire e adoperare molte attrezzature da addestramento, fornisce accurati disegni tecnici ed esaurienti metodi di allenamento, e descrive il contesto storico per capire perche` l`hojo undo venne creato nell`antica okinawa. esercizi di riscaldamento; dettagliati disegni tecnici; costruisci i tuoi attrezzi per l`hojo undo!; impara come usare gli attrezzi per sviluppare una potenza devastante; combina la forza cosi` sviluppata con le tecniche di combattimento; leggi cio` che dicono i maestri di okinawa sull`allenamento hojo undo.

alessio medrano da bambino costruiva tabelline con i sassi e controllava, da un anno all`altro, che dall`elenco del telefono non fosse scomparso nessuno. oggi che ha trentacinque anni, della matematica ha fatto un mestiere e sta creando un fondo finanziario molto conveniente: compra, per poi rivendere, le polizze di clienti che non vogliono piu` pagare la propria assicurazione sulla vita. o non possono. e un investimento sicuro: "le persone si fidano di me perche` dico una cosa che gia` sanno, e cioe` che tutti muoiono". ma piu` che di morte, alessio preferisce parlare del tempo che rimane. solo che le vite non sono tutte uguali e non tutti i rischi possono essere previsti. quando si trova a contrattare la polizza di elena invitti, nell`equazione compare l`incognita per eccellenza, l`amore. ma "il tempo e` fatto solo di tempo, lo spazio solo di spazio, l`amore solo di amore. grandezze omogenee".

"il libro dei salmi" non e` soltanto uno dei libri piu` grandi su cui l`occhio possa posarsi. e anche un libro le cui parole, abbandonato "il selvatico e il roccioso" del loro luogo d`origine, si sono diffuse in rivoli inesauribili ovunque, mescolandosi alle espressioni piu` familiari, lasciandosi ripetere da tanti che non sanno neppure di ripeterle. tradurre questo libro e` dunque un risalire le acque del giordano, attraversare le illuminazioni e i fraintendimenti di secoli. dei salmi guido ceronetti ci offre una versione memorabile, innanzitutto per la tenacia nel mantenere la parola "costantemente nel deserto, in una luce che angaria d`assoluto" e per la capacita` di torcere la lingua del bel canto verso la "forza del verbo semitico con la sua visione monotona e dirompente di dio". e altrettanto memorabile e` l`appassionante commento, vero diario di una vita con l`angelo. un angelo esigente che si presenta sotto forma di versetti, martellanti nella memoria, in attesa di una nuova lettura, sempre piu` precisa, sempre piu` intensa. un angelo che istiga a un continuo spostarsi della tenda nomade del pensiero verso la "misteriosa nicchia" del testo. alla fine di questa lunga migrazione, compiuto il suo "dovere di alchimista", ceronetti ci consegna questo "libro dei salmi", non piu` "grande rosa spampanata priva di spine", come nella versione di san girolamo, ma improbabile fiore del deserto, con un solo consiglio: "fatevi in casa un pezzo di muro rotto, collocateli la`".

fantasia, invenzione, creativita` e immaginazione nelle comunicazioni visive. e possibile capire come funzionano queste facolta` umane? che relazione hanno con l`intelligenza e la memoria? in questo volume munari spiega tutto cio` con argomenti chiari e moltissimi esempi visivi noti e ignoti.


tempi decisivi esamina la natura e le retoriche delle crisi internazionali, nella convinzione che l`una e le altre rivelino aspetti dell`ordine politico e del suo linguaggio che, in condizioni di routine, passano quasi sempre inosservati o sono programmaticamente nascosti. l`occasione di questa riflessione e` lo stato di crisi del sistema internazionale attuale, nel quale l`urgenza dei singoli eventi critici (la crisi economico finanziaria del 2007-2008, le "primavere arabe", la guerra civile siriana ecc.) si mischia a una condizione piu` ampia di cedimento delle determinanti fondamentali dell`ordine internazionale moderno. a partire da qui, il libro sviluppa una riflessione di carattere teoricamente e storicamente generale sul fenomeno delle crisi, costruita su due coppie di opposti. dapprima, le crisi sono viste nella loro natura ambivalente di cesure temporali (tempi decisivi, appunto) e contaminazioni spaziali (tra ordini interni e ordine internazionale). successivamente, la portata rivelatrice delle crisi e` messa a confronto con i travestimenti che le vengono regolarmente opposti, rivolti a negare la crisi o, almeno, a offrirne un`immagine consolatoria anche quando, come nel contesto attuale, tali travestimenti si servono di linguaggi sempre piu` logorati e inadeguati ad afferrare la realta` ed esprimerla politicamente.



"amore (kama) e` una divinita` potente e temibile. nell`epica e` spesso ricordata la sua distruzione a opera di siva, il grande dio dedito all`ascesi. kama, arso dal fuoco sprigionatosi dal terzo occhio di siva proprio mentre lo colpisce con una freccia incantata per farlo innamorare della divina parvati, ridotto in cenere si trasforma in ananga, "l`incorporeo". come tale gli sara` ancora piu` facile insinuarsi non visto nelle menti di quelli che vuole rendere schiavi della passione, tanto che persino siva sara` infine conquistato dalla dea innamorata". cosi racconta fabrizia baldissera nell`introduzione del volume. kama e siva rappresentano l`antitesi radicale dell`antica cultura indiana: l`amore da un lato, l`ascesi dall`altro. e il mito ci racconta dunque che kama sembra aver perso il duello con il suo avversario, ma alla fine e` invece proprio lui a trionfare. "omnia vincit amor", come diceva virgilio. anche in india. in questo millennio il fior fiore degli indologi italiani ha tradotto per la prima volta tutta una serie di testi che appartengono all`"universo di kama". pochi, rispetto alla quantita` dei testi esistenti, ma significativi per uno sguardo d`insieme, perche` toccano praticamente tutti i temi dell`antica letteratura amorosa indiana spaziando fra i generi piu` diversi.

"del governo dei viventi" costituisce un passaggio cruciale nella storia dei regimi di verita` che michel foucault sviluppa nell`insieme dei corsi al colle`ge de france. dopo aver esplorato il campo giuridico e giudiziario e quello politico si rivolge qui alle pratiche e alle tecniche del se`, al campo dell`etica che d`ora in avanti non lascera` piu`. si domanda: "come accade che, nella cultura occidentale cristiana, il governo degli uomini richiede a coloro che sono diretti, oltre ad atti di obbedienza e di sottomissione, anche `atti di verita`` che hanno di particolare il fatto che al soggetto non solo si richiede di dire il vero, ma di dire il vero riguardo a se stesso, alle sue colpe, ai suoi desideri, allo stato della sua anima ecc.?". la questione lo conduce da una rilettura dell`edipo re di sofocle all`analisi degli "atti di verita`" del cristianesimo primitivo, attraverso le pratiche del battesimo, della penitenza e della direzione di coscienza. foucault si interessa agli atti tramite i quali il credente e` chiamato a manifestare la verita` a proposito di se`, in quanto essere indefinitamente fallibile. dall`espressione in pubblico della propria condizione di peccatore, nel rituale della penitenza, alla verbalizzazione minuziosa dei propri pensieri piu` intimi, nell`esame di coscienza, si vede disegnarsi l`organizzazione di un`economia pastorale centrata sulla confessione. questa e` la prima delle indagini che foucault condurra` in seguito nel campo dell`etica.

ambientato in un ospedale francese all`epoca della prima guerra mondiale, il romanzo, affronta attraverso la figura del protagonista, medico chirurgo, uno dei temi fondamentali della poetica dello scrittore: la domanda sul significato dell`esistenza terrena e sul valore dell`agire dell`uomo. attraverso il contrasto fra il continuo scontrarsi con la labilita` della vicenda umana e l`inestinguibile desiderio di eterno, sperimentato nella storia d`amore vissuta dal protagonista, bourget pone con la radicalita` che gli e` propria la questione di fondo, il rapporto dell`uomo con il proprio destino.

questo sunto concilia bene l`esigenza di sintesi con la completezza delle informazioni: il volume tratta la storia dell`arte dalle origini all`arte romana compresa.

questo volume documenta l`attivita` poetica di attilio bertolucci anteriore alla "camera da letto". gia` la prima raccolta, "sirio", attesta la nascita di una voce inconfondibile e diversa rispetto ai modi tipici del novecento italiano: una voce ricca di joie de vivre e di ironia, di colori fantastici e naturali. ma e` con "fuochi in novembre", dolce, estrosa e sognante raccolta di pastelli, disegni e invenzioni, che si afferma sulla scena italiana, grazie a un memorabile intervento di montale, come una delle piu` autentiche alternative al corso principale della nostra poesia. "lettere da casa", frutto eloquente della prima maturita`, ma con qualcosa gia` di vagamente autunnale, esprime un profondo bisogno di raccontare la vita. nel contemporaneo poemetto "la capanna indiana" la tensione verso la poesia narrativa trova un suo iniziale, riuscito compimento. "in un tempo incerto" raccoglie riflessi del volontario esilio a roma, tracciando una strada che portera` alla novita` tematica e stilistica di "viaggio d`inverno", uno dei testi di poesia italiana piu` folgoranti della seconda meta` del novecento.

malamente orecchiata, ricomposta dal pensiero occidentale, per vacuita riempita da immaginari esotismi, l?alchimia taoista diventa spesso il crogiolo di un "sentito dire" volgarizzato e piamente digerito attraverso i centoni collazionanti della cultura pret-a-porter. vero e che le ricerche moderne sul taoismo possono datarsi, come ricorda schipper, soltanto dal 1926, quando l?unico esemplare del canone taoista completo, conservato a pechino nel tempio della nuvola bianca, venne riprodotto fotolitograficamente e fatto circolare, ma anche vero e che dai tempi di matteo ricci l?occidente presto piu agevole ascolto ai modelli di cultura confuciani proposti, nella loro dimensione normativa, come piu assimilabili al cristianesimo e lontani da "bizzarre" prassi operative. per altro, il lettore italiano ha avuto a disposizione, in questi ultimi anni, i testi tradotti di autori quali granet, maspero, needham che superando la stretta categoria dei sinologi, hanno permesso di poter affrontare con maggior successo d?intendimento le poche usuali, ma affascinanti espressioni del pensiero cinese. questa una prima ragione per cui non estranea apparira al lettore di testi alchemici occidentali il pao-p?u tzu nei p?ien opera nel iv secolo di ko hung, curata e tradotta dal testo originale da fabrizio pregadio con dotta pazienza e amore di rispondenza analogica; una seconda ragione garbera al lettore quando scoprira, via via che proceda nella lettura, la similarita morfologica, non solo di prassi operative, ma di contigue, pur se separate finalita con l?alchimia occidentale. partendo da una splendida descrizione dell?uomo che ha raggiunto la sua unione con il tao, ko hung compila un vero e proprio theatrum chemicum dell?alchimia cinese e ne diventa fonte indispensabile per lo studioso. trascrive indicazioni e ricette, indica le correlazioni tra operativita pratica e accortezze meditativo-immaginative, ricorda e tramanda i maestri, cita i loro scritti, dichiara i pericoli e stempera le

questo libro e` dedicato a chi vuole cucinare (e mangiare) in modo consapevole. non e` un trattato di chimica. non ci sono formule, che spesso, ingiustamente, allontanano il lettore dalla chimica. ci sono pero` alcune ricette, anzi preparazioni, per calare il lettore nel contesto chimico della cucina. spesso si sente associare il concetto di chimica a qualcosa di innaturale, malsano, nocivo, contrario alle tradizioni. niente di piu` sbagliato! la chimica e` la scienza delle trasformazioni.

un saggio d`arte e di religione nel quale si intende dimostrare come anche un uomo che si autodefiniva "peccatore capace solo di peccati mortali" sia potuto diventare fervido testimone di una verita` che affonda le proprie radici nell`ortodossia del pensiero cattolico.

il metodo shiatsu ideato da toru namikoshi (1905-2000), a differenza dello stile masunaga oppure dello stile ohashi, si concentra maggiormente sui sintomi, con l`obiettivo di intervenire sulle patologie in via preventiva e terapeutica. si contraddistingue per un approccio che utilizza le conoscenze della scienza medica occidentale, e mostra un`efficacia elevata in tempi rapidi, con riferimento agli specifici sintomi trattati. questo manuale testo ufficiale del japan shiatsu college di tokyo, fondato dallo stesso namikoshi nel 1940 - e` stato ideato per fornire all`aspirante operatore shiatsu, che sappia padroneggiarne il contenuto, un materiale sufficiente per studiare in maniera appropriata e, soprattutto, per capire "i veri libri di medicina", i pazienti cioe` che incontra nella sua pratica quotidiana. il libro offre indicazioni approfondite sulle procedure standard del metodo namikoshi, dalle basi fino all`applicazione clinica; contiene inoltre numerose fotografie e illustrazioni per facilitarne la comprensione, e dettagliate descrizioni degli approcci terapeutici utilizzabili nel trattamento di disturbi specifici.


"the vampyre" di john william polidori, apparso nel 1819 su new monthly magazine, primizia della letteratura macabra inglese, si presenta come l`archetipo di ogni futuro vampiro, come un perfetto repertorio degli elementi tipici del racconto dell`orrore. tuttavia l`originalita` maggiore di questa creatura letteraria sta nella movimentata storia della sua pubblicazione, fatta di smentite e di attribuzioni contestate. in questo volume il lettore potra` trovare, oltre a "the vampyre" e alle illustrazioni che lo commentano, il "frammento" di byron da cui polidori elaboro` il suo racconto, e diversi altri scritti fra cui lettere e pagine di diario che fanno luce sui momenti salienti della vicenda editoriale.


jeffrey raff illustra la natura spirituale della psicologia junghiana e il debito che essa ha nei confronti della tradizione religioso-esoterica. a differenza di altri libri su jung e l`alchimia, che forniscono una lettura psicologica del materiale alchemico, questo saggio si avvale dell`alchimia per comprendere tre pilastri della spiritualita` junghiana: il se`, la funzione trascendente e l`immaginazione attiva. attraverso l`interpretazione dell`immaginario alchemico, l`autore illustra la natura di questi tre concetti e spiega come, insieme, possano offrire un nuovo modello per la spiritualita` occidentale contemporanea. il libro si avvale di testi di alchimia relativamente poco noti, per la maggior parte mai interpretati, e presenta due concetti nuovi: l`alleato e la dimensione psicoide. servendosi di queste idee e delle nuove frontiere che esse offrono alla comprensione, diviene possibile applicare l`immaginario alchemico all`esperienza transpsichica: vale a dire, a un mondo spirituale che non si puo` ridurre ai meri concetti psicologici.


nel 1935 cesare pavese viene condannato a tre anni di confino a brancaleone calabro per aver tentato di proteggere la donna amata, militante nel pci. il carcere, pubblicato solo nel 1948, nasce cosi` da una storia di privata solitudine e riapre il problema del solipsismo intellettuale cui pavese riconobbe, scrivendo dieci anni dopo la casa in collina, di essere ancora legato. l`esilio forzato in un luogo tanto diverso e lontano dal suo mondo piemontese d`origine e` meta` condanna meta` alibi del suo volersi fuori dal mondo, del suo guardare la vita "come dalla finestra del carcere". l`ingegnere, protagonista del romanzo, e` un intellettuale che imputa a se` stesso piu` che al mondo la responsabilita` della propria situazione, rifiutando di riconoscervi delle giustificazioni politiche in un periodo in cui maggiore era il consenso degli italiani al regime fascista, tra la guerra d`abissinia e quella di spagna. il confino diventa atteggiamento, presa di posizione, un modo d`essere che pavese aveva sempre considerato come costitutivo e insieme limitativo della propria esperienza.

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scritta nel 1751 e portata in scena per la prima volta nel 1753 al teatro sant`angelo di venezia, "la locandiera" e` ancora oggi la commedia goldoniana piu` amata e rappresentata nel mondo. lucido ritratto di una realta` sociale in crisi, con questo testo goldoni ci regala un personaggio che, in netto contrasto con il passato, domina la scena utilizzando non solo le arti della seduzione femminile, ma soprattutto astuzia, intelligenza, ragione. l`edizione e` completata da una ricca introduzione, un`appendice su alcune delle piu` significative proposte sceniche del novecento italiano, una nota biografica e una bibliografia essenziale.

la storia e` ambientata in un lontano futuro. siamo nel 5000 e l`autore racconta una vicenda di duemila anni prima. in questo secolo, gli uomini, stanchi di guerre e sconvolgimenti, entrano in un lungo periodo di pace e solidarieta`. e` finalmente la pace universale. in questo stato di beatitudine, le energie creative degli uomini si intorpidiscono, e sempre piu` cadono sotto la manipolazione dei mass-media. in breve: imbarbariscono. ma anche nei tempi piu` oscuri qualche coscienza resta vigile: si costituiscono sette che lottano contro questa universale apatia, si profila la figura di un capo. il sogno dei dissidenti e` generare contrasti e diversita`; creare insomma i presupposti di nuove guerre. le sole, pare, che siano in grado di rimettere in moto la storia.




lettera enciclica di giovanni paolo ii nel centenario della rerum novarum del papa leone xiii, del cui documento si propone una rilettura, invitando a ?guardare indietro?, al suo testo stesso per scoprire nuovamente la ricchezza dei principi fondamentali, in essa formulati, per la soluzione della questione operaia. un invito inoltre a ?guardare al futuro? carico di incognite, ma anche di promesse. il tesoro e` la grande corrente della tradizione della chiesa, che contiene le ?cose antiche?, ricevute e trasmesse da sempre, e permette di leggere le ?cose nuove?, in mezzo alle quali trascorre la vita della chiesa e del mondo.

il volume raccoglie cinquanta poesie di d. varujan (1884 - 1915) poeta armeno e uno dei protagonisti della rinascita culturale armena. le sue poesie rivelano un cuore antico con una sensibilita` modernissima, una capacita` straordinaria di armonizzare la ricchezza di immagini e la concretezza della fantasia orientale con l`educazione e le suggestioni della cultura occidentale. con un linguaggio colto il poeta canta appassionatamente il desiderio di liberta` della sua gente.

giovanni paolo ii ha voluto con questo scritto mettersi ?sulla strada di quel fecondo colloquio della chiesa con gli artisti, che in duemila anni di storia non si e` mai interrotto, e si prospetta ancora ricco di futuro alle soglie del terzo millennio?. ?in realta`, si tratta di un dialogo non dettato solamente da circostanze storiche o da motivi funzionali, ma radicato nell?essenza stessa sia dell? esperienza religiosa sia della creazione artistica?.

il volume contiene fantasiose indicazioni su come truccarsi, costruire maschere ritagliando il cartone, modellando la gommapiuma e la cartapesta, e come travestirsi utilizzando tela, cartoncino e altro materiale. eta` di lettura: da 7 anni.


in una calda notte di primavera, una giovane donna cammina nel centro esatto della strada provinciale. e nuda e coperta di sangue. a stagliarla nel buio, i fari di un camion sparati su di lei. quando, poche ore dopo, verra` ritrovata morta ai piedi di un autosilo, la sua identita` verra` finalmente alla luce: e` clara salvemini, prima figlia della piu` influente famiglia di costruttori locali. per tutti e` un suicidio. ma le cose sono davvero andate cosi? cosa legava clara agli affari di suo padre? e il rapporto che la unisce ai tre fratelli - in particolare quello con michele, l`ombroso, il diverso, il ribelle - puo` aver giocato un ruolo determinante nella sua morte? le ville della ricca periferia barese, i declivi di ogni rapida ascesa sociale, una galleria di personaggi indimenticabili, le tensioni di una famiglia in bilico tra splendore e disastro: utilizzando le forme del noir, del gotico, del racconto familiare, scandite da un ritmo serrato e da una galleria di personaggi e di sguardi che spostano continuamente il cuore dell`azione, nicola lagioia mette in scena il grande dramma degli anni che stiamo vivendo.

posizionata come un ponte fra tre continenti, la palestina e` stata oggetto dell`interesse di tutte le potenze internazionali fin dall`ottocento: dagli ottomani all`impero inglese, ai sionisti europei, alle superpotenze del dopoguerra. nel corso del novecento il suo territorio - e gerusalemme, citta` santa a tre religioni - ha finito col diventare la casa di due popoli, che hanno talvolta saputo collaborare, ma che piu` spesso hanno subito le conseguenze della politica aggressiva dei militari e di chi deteneva saldamente il potere. in questo libro pappe ripercorre la storia della palestina in un racconto che "cerca di affiancare le narrazioni degli sfruttatori e degli sfruttati, degli invasori e di chi e` invaso, degli oppressori e degli oppressi". un libro basato su documenti in ebraico, arabo e nelle lingue europee, che ha sollevato un dibattito internazionale sull`interpretazione del nodo piu` vulnerabile della politica mondiale.

questo volume, curato direttamente e personalmente dal maestro shin dae woung, contiene l?insegnamento del kung fu, come viene insegnato e applicato alla sua scuola. nel libro, redatto in base agli stessi principi con cui il maestro insegna in palestra, l?arte marziale e spiegata praticamente, con numerose illustrazioni, corredata da chiare e precise spiegazioni. riferimenti storici e filosofici permettono al lettore di approfondire non soltanto il lato pratico dell?arte marziale, ma anche di far fronte - grazie all?aspetto filosofico sotteso all?esercizio fisico - a tutte le situazioni problematiche e di stress che possono presentarsi al praticante. da questo duplice punto di vista, il kung fu permette a chi lo pratica di progredire nella conoscenza: grazie all?esercizio fisico, che da energia, alle percezioni, all?intuizione, alla respirazione e alla pacificazione dei pensieri, il kung fu risulta un piacere fisico e intellettuale. questo libro, anche per chi gia conosce e pratica alcune tecniche di kung fu, illustrera tecniche nuove e particolari, tutte spiegate nelle varie fasi ed in ogni dettaglio, con l?ausilio di oltre 1.000 illustrazioni e sequenze fotografiche.

nel 1900 viene pubblicato il racconto dell`anticristo di vladimir sergeevic solov`ev. il pensatore russo lo colloca nel 2000 e individua in un`europa unita, scristianizzata e nichilista la condizione per la venuta dell`anticristo. solov`ev parla espressamente di abbattimento degli stati e delle identita` nazionali, a vantaggio di un`organizzazione internazionale chiamata "stati uniti d`europa". sono in molti a leggere in questo racconto un monito, una profezia confermata da alcuni fatti storici dopo il crollo del muro di berlino e del comunismo. non solo per la trasformazione di quella che era la comunita` economica europea nella nuova unione europea che svuota le sovranita` degli stati. ma anche per l`irrompere nel mondo della globalizzazione che sottomette i popoli al dio mercato, mentre s`impone una "colonizzazione ideologica" che recide le radici cristiane dell`europa e avversa la fede in tutto il mondo. fino a penetrare dentro la chiesa cattolica sfigurandone l`identita` e la missione. antonio socci in queste pagine propone le molteplici voci di chi legge nella globalizzazione e nel "mercatismo" la causa della crisi economica e una minaccia per le identita` nazionali e la liberta`. il tempo della fine, ci dice la sacra scrittura, e` preceduto da una grande scristianizzazione e da un dominio planetario di tipo politico ed economico che s`impone sicut deus, mentre l`apostasia dilaga nella stessa chiesa cattolica.

la meditazione trascendentale e` un sistema meditativo creato da maharishi mahesh yogi negli anni sessanta e diffuso in breve tempo in tutto il mondo. la tendenza all`autorealizzazione e` del tutto spontanea nell`uomo, come lo sono le necessita` del mangiare, del bere e del dormire. la possibilita` di godere sempre di piu` del mondo esterno e` intimamente correlata al dispiegamento e all`appagamento delle forze interne operanti nell`individuo. per mantenere la sua forza dinamica e continuare a dare un costante impulso alla spirale evolutiva del divenire, la mente deve poter attingere al vero se` individuale e trascendente, e cio` e` possibile mediante la mt. lo stato di coscienza raggiungibile con la mt e` naturale e indispensabile all`organismo umano quanto altri stati conosciuti come veglia, sonno e sogno. la tecnica della mt e` semplice e naturale, elementare e profonda nello stesso tempo...

wadoryu significa "scuola della via dell`armonia". le caratteristiche di questo stile sono il frutto della sintesi operata dal fondatore, otsuka hironori sensei (1892-1982), allievo non solo di maestri di karate` come funakoshi gichin, mabuni kenwa e motobu choki, ma anche maestro di jujutsu stile shindo yoshinryu. la particolarita` di questo volume e` lo studio e la presentazione particolareggiata dei 15 kata dello stile secondo i dettami e i principi stabiliti dal fondatore, nonche` un`analisi approfondita delle radici storiche del wadoryu. un`accurata introduzione filologica ai singoli kata aiuta a comprendere la complessita` di queste opere d`arte, mentre un utile dizionario dei termini utilizzati nello stile, presentati sia in lingua originale giapponese sia in traduzione, fornisce uno strumento di lavoro per appassionati e maestri.

questo libro di pauwels costituisce un valido aiuto alla comprensione della figura di gurdjieff, uomo e maestro, dei suoi metodi e delle sue tecniche di realizzazione interiore, poiche` raccoglie una massa imponente di testimonianze attinte direttamente dai protagonisti di quella che fu una delle piu` curiose vicende intellettuali della prima meta` del novecento. si tratta di testimonianze anche contraddittorie, tratte sia da pubblicazioni preesistenti, sia scritte appositamente per quest`opera, sia frutto delle personali ricerche dell`autore: nelle loro ottiche diverse esse rappresentano a tutto tondo questo personaggio enigmatico, inquietante, sorprendente, che fu capace delle piu` sottili intuizioni come delle piu` incredibili violenze psichiche e fisiche.

mt vuol dire meditazione trascendentale. la mt e`: semplice, naturale, rilassante, piacevole, efficace, divertente. la mt non e`: una dieta, uno stile di vita, una religione, concentrazione, contemplazione, difficile. la mt si pratica in 15-20 minuti due volte al giorno. la mt da` energia, serenita`, felicita`, riposo e autorealizzazione. questo libro tratta della mt, della felicita`, creativita`, intelligenza, consapevolezza, salute, efficacia, vigilanza, gioia...

"`dall`abbandono all`abbondanza` e` una luce accesa sulla via d`uscita dal labirinto dell`abbandono, una rotta evolutiva da seguire per raggiungere la terra della pienezza. sbucciare il superfluo dalla realta`, per riportare alla luce quello che veramente nutre corpo, mente e spinto, addestra il viaggiatore a cavalcare la linea del tempo dall`albero genealogico al futuro che verra`. con una raffinata osservazione psicologica, tra realismo, ironia, i contenuti si spingono ai confini con la mistica e note di poesia aleggiano ovunque tra le pagine. entrati nella magia di questo libro, niente del sentire dell`abbandono tornera` piu` come prima! il metodo delle time-line crearmoniche?, che qui affronta la problematica dell`abbandono, e` decisamente all`avanguardia e apre una breccia per una psicologia del futuro; passa al setaccio il vecchio e il nuovo, lasciando indietro cio` che ha gia` fatto il suo corso e portando avanti quegli elementi innovativi, che meritano di sbocciare e di essere una fresca opportunita` di connessione con la vita e con il divino".



in questo romanzo, pubblicato nel 1920 e concepito idealmente come seguito de "l`arcobaleno" (1915), lawrence esplora, avvalendosi di una trama esile e pretestuosa ma anche di un`estrema dilatazione e intensificazione dei dialoghi, le piu` diverse implicazioni dei rapporti tra i due sessi, l`assurdita` delle convenzioni sociali che vorrebbero delimitarne le possibilita` e i modi, il tormento dell`eterno conflitto tra istinto e intelletto, tra sensualita` e ragione, sullo sfondo della societa` industriale inglese del primo novecento. l`abbandono della tradizione narrativa ottocentesca, del romanzo "ben costruito" in virtu` di uno sviluppo regolare della storia e dell`aderenza realistica ai fatti, e` definitivo: la struttura di "donne innamorate" e` accidentata, spezzata, apparentemente incoerente e segna l`inizio di una significazione espressionistica e simbolica tipicamente novecentesca.



per molti anni javier martinez ha compiuto ricerche sui kata tradizionali di okinawa e in seguito, essendo soprattutto interessato all`applicazione dei movimenti piuttosto che alla forma, ha deciso di pubblicare alcune delle sue scoperte che costituiscono la base dell`arte segreta del tuite. il tuite (tui, afferrare, te, mano) era un metodo appannaggio della famiglia reale, delle guardie del corpo del re, degli alti ufficiali e dei membri della classe d`e`lite, che non proveniva dalla cina ma era autoctono. si tratta di un sistema dinamico per proiettare e afferrare, molto diretto, la cui efficacia non dipende dalla forza fisica. l`obiettivo e` sconfiggere l`aggressore con una sola tecnica perche`, ipotizzando la presenza di piu` avversari, chi si difende non deve fermarsi mai e non dare l`opportunita` agli altri attaccanti di afferrarlo e di colpirlo. il manuale di martinez, con numerosissimi disegni molto chiari, rivela al pubblico occidentale le tecniche e gli schemi di base del tuite, spiegando i segreti del pugno verticale, le prese e i kata fondamentali che hanno poi influenzato i successivi sviluppi moderni del karate`. prefazione di bruno ballardini.