
questo volume, curato da norbert von prellwitz, raccoglie e commenta le poesie piu` belle di gongora. in primo luogo le canzoni popolaresche, poi i sonetti petrarcheschi, ed infine "le solitudini", considerato il capolavoro dell`autore. quest`edizione offre, oltre ad una traduzione aggiornata, una bibliografia completa.



dal 25 gennaio al 26 marzo 2020, 60 giorni, sessanta capitoli. dai primi giorni di incertezza e sorpresa alla speranza. passando per i giorni piu` difficili. la scrittrice fang fang ha messo nero su bianco la quotidianita` della prima quarantena mondiale, quando l`occidente ancora guardava a wuhan come a un caso eccezionale e lontano. che non lo riguardava.

nils e` un bambino pestifero e svogliato trasformato per incantesimo in un minuscolo folletto. per poter tornare un ragazzino in carne e ossa dovra` attraversare la svezia in groppa a un papero avventuroso e scoprire il potere della solidarieta` e dell`amicizia superando prove di astuzia, bonta` e coraggio. un nuovo sguardo su un grande classico della letteratura per bambini. un`ode appassionata all`infanzia e alla sua mutevolezza nel racconto di un viaggio salvifico attraverso i paesaggi svedesi qui vividamente resi dalle gouache di yvan duque. eta` di lettura: da 10 anni.

nato sulle pagine di nel 1979, bobo e` ancora oggi la piu` fedele, umana, divertente, consapevole e impietosa rappresentazione dell`elettore di sinistra italiano. nato come alter ego del proprio autore (che nel mondo di bobo ricreera` un ritratto piuttosto fedele della propria famiglia), il personaggio approda su e si impone all`attenzione dei lettori: per la prima volta la satira di sinistra punta sistematicamente la propria artiglieria contro gli elettori del pci, contro le piccolezze di uomini non ancora pronti a mettere in pratica nella vita di ogni giorno gli ideali di liberta`, femminismo e progressismo che amano professare. ed e` proprio nella contraddizione tra vizi privati e pubbliche virtu` che bobo da` il meglio di se`, come dimostra questa corposa raccolta di oltre quarant`anni di storie. un`antologia densa di splendide rarita`, intervallata da pagine in cui staino affida alla parola scritta il racconto di momenti cruciali della propria vita: la nascita di bobo, la giornata epocale dei funerali di berlinguer e il suo addio a . un libro divertente e amaro, perfetto per ricostruire la storia recente del nostro paese e quella del personaggio a fumetti che meglio di altri ha saputo fotografarla. prefazione di dacia maraini.

sofia va in seconda media, ha una casa troppo grande e paura del buio. giacomo mette pace tra tutti e ha un papa` che gli scrive due volte all`anno. bartolomeo vive con i nonni ed e` gia` tutto ormoni, caramelle e rock`n`roll. delia si arrampica ovunque, al contrario di suo fratello leonardo, a cui piace starsene tranquillo a suonare la chitarra. isabella odia essere a dieta, da grande sogna di fare la veterinaria e porta sempre con se` la sorellina carlotta, velocissima di gambe e di testa. sono sette, sono amici. e ogni venerdi`, quando si ritrovano nel loro olimpo, diventano la banda degli dei: atena, marte, dioniso, artemide, apollo, venere e mercurio. tra miti raccontati come solo a dodici anni si puo` fare e misteriosi furti che sconvolgono le abitudini del loro piccolo paese, queste incredibili divinita` un po` onnipotenti e molto adolescenti si troveranno ad affrontare (e risolvere!) problemi piu` grandi di loro. grandi come i genitori, che non ci sono mai o ci sono troppo. come l`intolleranza e i pregiudizi. come un libro da pubblicare con le loro sole forze. perche` non si e` mai troppo piccoli per essere grandi. eta` di lettura: da 10 anni,


gerald-gudrun e birkin-ursula sono due coppie che passano dall`amicizia all`amore e dall`amore alla passione. ma solo birkin e ursula riescono a farlo felicemente. in ognuno di loro pulsano in modo quasi animalesco vita e amore in un contatto intimistico con la natura che li circonda. ed e` proprio su questo sfondo che lawrence da` il meglio di se`, riuscendo a rivestire di poesia anche le situazioni piu` scabrose e raccontando i moti piu` nascosti dell`animo umano. pubblicato nel 1920 a new york, "donne innamorate" e` molto piu` di un semplice spaccato della vita inglese dell`epoca, e` un romanzo di taglio moderno quanto l`ulisse di joyce. questa edizione e` completata da una bibliografia curata da stefania michelucci.



una giovane vedova virtuosa e` trovata svenuta da un ufficiale russo durante l`attacco notturno alla fortezza di cui il padre e` comandante. quando l`ufficiale, cui la marchesa e` riconoscente, la chiede in sposa, viene respinto. poco dopo la marchesa scopre di essere incinta e si ritira in campagna poiche` i suoi familiari non credono alla sua innocenza. mette poi un annuncio su un giornale in cui si dichiara disposta a sposare il padre, da lei non conosciuto, del bambino. appare l`ufficiale russo e la marchesa lo sposa pur intimandogli di allontanarsi subito dopo le nozze. ma alla fine, colpita dal suo comportamento generoso e dalla sua sensibilita`, si riconcilia con lui.

la caducita` di tutte le cose che abitano la terra, l`imperscrutabilita` della vita e della morte, la creazione artistica come via di salvezza. sono questi alcuni dei temi al centro delle "elegie duinesi", iniziate da rilke nel 1912 a duino e poi scritte fra intervalli e slanci creativi nel corso di dieci anni, fino alla pubblicazione nel 1923. profondamente innovative nelle scelte linguistiche, le "elegie" rappresentano il punto piu` alto dell`opera di rilke: in esse il poeta dona nuova profondita` alle figure chiave che accompagnano la sua scrittura gli angeli, l`eroe, gli amanti e arriva a cogliere il valore della poesia come riscatto dell`uomo davanti alla fragilita` dell`esistenza. perche`, come spiegato da franco rella nell`introduzione, "lo spazio ulteriore che rilke disegna con la sua opera e` lo spazio che non e` ne` vita ne` morte, ma `una nuova terza cosa`. e la scoperta di un mondo intermedio, il mondo propriamente umano".

pubblicato nel 1841, e` il frutto mirabile di un accoppiamento tra entusiasmo e ironia: entusiastica la dedizione giovanile con cui l`autore si vota alla filosofia, ironico il distacco esasperante che pone tra la materia e se`, e tra se` e il lettore. da un lato la nobile aspirazione dell`uomo all`infinito, dall`altro l`inevitabilita` della sua sconfitta. le due figure che dominano l`opera sono socrate e cristo: il primo raffigura la finitezza, la pura domanda, l`umana ricerca della verita`; il secondo e` l`unica autentica risposta alla domanda socratica, l`unica esperienza singolare in cui l`eterno si e` incarnato nella storia. da qui kierkegaard ricava quella che sara` la sua via per fuggire l`angoscia, per trasformare un problema in una soluzione: mutare il passato in futuro, morire nel peccato per rinascere nella redenzione.



e` questo il capolavoro del poeta persiano nezami. opera multiforme indefinibile: testo sapienziale, poema eroico, poema cavalleresco, romanzo, favola, storia d`amore. in sette padiglioni ognuno dei quali ha un colore dei sette pianeti, sette principesse, indossando abiti del medesimo colore, narrano ogni sera a bahram, il re, una storia diversa. una fantasia insieme sensuale e barocca, sublime e grottesca.


guglielmo di occam, nato all`inizio del xiv secolo, si dedico` nella seconda parte della sua vita alla riflessione sul ruolo temporale della chiesa e alla battaglia contro il potere politico del pontefice. si pubblicano qui l`an princeps, un pamphlet sul diritto della corona di utilizzare, in situazioni di emergenza, i beni ecclesiastici senza preventiva autorizzazione papale; e l`epistola ad fratres minores, dove guglielmo illustra ai confratelli i motivi della sua ribellione al pontefice. testo latino a fronte.

il meglio di una produzione poetica altissima e poco nota, nata in un`epoca storica (618-907) paragonabile per splendore al rinascimento italiano.

la storia di firenze raccontata da un grande politico e prosatore del cinquecento. introduzione e note di alessandro montevecchi.

il libro esamina la moda come metro di misura delle motivazioni psicologiche, psicanalitiche e socioeconomiche della societa` e spiega come tra tanti cambiamenti l`insieme delle mode (e dei modi) sia l`unica autentica costante. alla sua terza edizione, le caratteristiche del libro restano invariate, nonostante i dovuti aggiornamenti.



nel 1628 viene edito a torino l?antimonio, "cioe trattato delle meravigliose virtu dell?antimonio commune et in particolarmente dell?antimonio; che con rara preparazione si raffina oggidi in torino, con le annotazioni del signor filostibio". di chiara marca paracelsiana, ci ricorda sergio tira con esauriente e colto excursus storico, narrando le condizioni formative, le generazioni, le temperie culturale in cui il trattatello si muove che sono quelle dell?experimentum: quello che permette di trovare la quintessenza di ogni sostanza utile in terapia... utilizzando, affinandola, la vecchia alchimia spogliata dell?incomprensibile falso legame con l?allegoria. in pratica la prassi "amorevole" della iatrochimica. ma e l?antimonio il farmaco alchemico e ci si spiega: spesso confuso con lo stibio, ed il suo etimo e incerto, e gli alchimisti "attoniti da questa sua proprieta di divorare ogni impurezza dell?oro", re dei metalli, chiamano il processo "bagno del re" o "del sole" e ne iniziano una deificazione, gia viva nel iv secolo della nostra era". cosi l?antimonio diventa, con metafora zoomorfa, il lupo. ma l?antimonio ha storia lunga se ancora ai limite dell??800 sbalordisce che bruciando aumenti di peso anziche diminuire. sempre sergio tira ci fa riflettere, addirittura, sulla sua comparsa nel teatro elisabettiano e post-elisabettiano. bene! l?antimonio e, quindi, "somma medicina" annota, pagina dopo pagina, il trattatello, la "considerazione dotta" e l?attestazione dei vari, varissimi mali che esso puo guarire. ma l?antimonio e, in basilio valentino, anche una grande analogia mistica (una votla stabilito ed accettato il codice delle metafore alchemiche, s?intende). e, nonostante la seicentesca "scientificita", anche il nostro trattatello propone una delle regole non speciose, ma anche piu dignitosamente alacri, che regolano il compito del medico. in fondo, come in un vortice, un hybris non troppo punibile, la ricerca della panacea, e si direbbe, se non fosse un controse



il 24 dicembre 1828 carlo felice "per grazia di dio re di sardegna, di cipro e gerusalemme" decreta la costituzione di "un nuovo reggimento di dragoni... il quale portera` il nome di "dragoni di piemonte"". e l`atto di nascita del piu` decorato reggimento di cavalleria italiano, la cui storia e` stata ricostruita in questo libro attraverso documenti d`archivio e testimonianze. dalle guerre di indipendenza alla campagna di libia e poi ai fronti della grande guerra (i lancieri combatterono nell`epica battaglia di pozzuolo del friuli e a vittorio veneto) per arrivare fino alla campagna di russia, nel secondo conflitto mondiale. nel dopoguerra questo reggimento venne trasformato in unita` corazzata.

alla fine della seconda guerra mondiale, almeno 4 milioni di soldati tedeschi furono tenuti prigionieri all`aperto, in campi recintati dal filo spinato ma senza alcuna protezione, con poco cibo e poca acqua, o niente del tutto: questo accadde in germania ad opera degli americani nella zona da essi occupata e duro` per molti mesi dopo la fine delle ostilita`. l`esercito francese, che ricevette circa 630.000 prigionieri dagli americani per servirsene come manodopera in riparazioni di guerra, fece loro patire la fame e li maltratto` a tal punto che non e` esagerato calcolare una cifra di 250.000 morti causati dalle pessime condizioni in cui gli uomini furono tenuti. per quanto riguarda i campi americani, non e` azzardato supporre il decesso di 750.000 prigionieri. per la maggior parte si trattava di soldati della wehrmacht arresisi dopo l`8 maggio 1945, ma fra loro c`erano anche donne, bambini e anziani. queste morti furono catalogate come "altre perdite". per scrivere questo testo, pubblicato per la prima volta alla fine degli anni ottanta, l`autore ha intervistato centinaia di ex prigionieri, guardie e ufficiali, raccogliendo migliaia di testimonianze e di documenti tratti dagli archivi di parigi, londra, coblenza, washington e ottawa.

nella relazione parlamentare d`inchiesta sulla criminalita` in sardegna, del 1972, si legge: "il banditismo sardo e` un fenomeno che dura da secoli. storicamente nasce dal conflitto tra una societa` pastorale, che vuole imporre regole tradizionali, e uno stato di conquistatori che vuole imporre le sue leggi. l`ostilita` della societa` pastorale alle leggi dello stato unitario e` facilmente comprensibile". a nulla valsero, per soffocare la secolare conflittualita`, le campagne repressive dei vicere` sabaudi (il solo vicere` di san martino di rivarolo impicco`, in tre anni e senza regolari processi, 532 presunti banditi e ne esilio` 3.000); nulla poterono le spedizioni militari dello stato unitario e del regime fascista per fermare le continue generazioni di fuorilegge: i fratelli serra sanna, noti come i "senatori", corbeddu, tolu, torrecorte, stocchino, liandru, tandeddu, pes, mesina. questo libro, considerato un classico della materia e oggi ristampato in edizione riveduta e aggiornata, indaga le origini e le motivazioni storiche, economiche e politiche dell`antichissima questione barbaricina.

nel quarto episodio della saga del detective hoke moseley, charles willeford strappa il suo lettore dall`idillio familiare nella villetta di green lakes, inquietandolo con lo sguardo invadente di un ex detenuto vendicativo, portandolo sempre piu` lontano nella terra dei coccodrilli, dove i cadaveri affiorano dal fango; facendogli temere per la vita della ex partner cubana e delle figlie e prendendolo un po` in giro...







il capo di stato cubano e` una delle piu` interessanti e discusse personalita` della nostra era. mito e icona allo stesso tempo. il ragazzino che studiava dai gesuiti e il figlio di latifondisti e` un politico carismatico che da oltre 40 anni governa il proprio paese con pugno di ferro. castro ha visto passare intere generazioni di presidenti americani e segretari generali sovietici ed e` sopravvissuto a numerosi attentati della cia, della mafia e degli esuli cubani diventando uno dei piu` importanti uomini politici del ventesimo secolo. nella sua biografia e nella storia di cuba si legano e si fondono assieme i difficili rapporti fra oriente e occidente, fra nord e sud del mondo, fra poveri e ricchi.

l`opera commissionata al giovane fotografo gallaratese andrea piacquadio, dal titolo "le firme", e` un volume fuori collana che, pur non essendo un vero e proprio libro nel senso letterario del termine, ha l`ambizione di essere una "doppia" opera d`arte: infatti, accanto ad ogni clic fotografico, vi e`, nel contro pagina, una testimonianza diretta e inedita dell`artista immortalato. si sono voluti inserire nell`opera i piu` rappresentativi delle attuali espressioni artistiche (pittura, scultura, poesia, letteratura, musica, teatro, canto, danza, giornalismo, ecc..) del nostro territorio, segnato in questi ultimi anni da un inedito "furore creativo." abbiamo cercato di fare un testo che desse risalto non solo a nomi di prestigio nazionale o di grande valore internazionale (c`e` anche un premio nobel), ma anche a giovani emergenti, meritevoli di attenzione. non abbiamo potuto ovviamente inserirli tutti ma, speriamo solo di trovarci dinanzi a una prima edizione di un`opera ben piu` ampia. i personaggi sono circa un centinaio con le "contaminazioni" ed i "luoghi" in cui essi operano, e il volume ha un formato catalogo con pregiate finiture di stampa. l`uscita del libro, presentato presso la villa ipazia di velate, ha offerto la possibilita` di acquisire un documento storico e unico per la nostra zona.

un`onda creativa di incroci espressivi: paesaggi, fumetti, ideogrammi delle antiche culture asiatiche insieme ai nuovi oggetti-simbolo della tecnologia piu` avanzata. una spinta vitale che annuncia l`arte del domani. le opere di piu` di 200 artisti sudcoreani presenti nel volume non solo esprimono lo spirito del tempo di uno dei paesi a piu` rapido tasso di crescita (culturale, sociale, economico) ma esplorano originali e inediti percorsi figurativi. "greetings from south korea" e` una collezione di imago mundi, progetto culturale, democratico, globale, non profit, promosso da luciano benetton con l`obiettivo di realizzare una mappatura, la piu` ampia possibile, delle diverse esperienze artistiche contemporanee del nostro mondo. ogni paese e` rappresentato da oltre 200 opere commissionate ad artisti noti ed emergenti con l`unico vincolo del formato: 10 per 12 centimetri. www.imagomundiart.com e` la piattaforma web dell`intero progetto.


""il sangue dei vinti" ha rappresentato la prima presa d?atto collettiva che esisteva una serie di episodi che non erano stati mai portati al vaglio della coscienza nazionale. pagine di storia oscurata o rimossa." sono parole di ernesto galli della loggia, in un colloquio con luca telese per la prefazione a questo volume. a vent?anni dalla prima edizione, con centinaia di migliaia di copie vendute, "il sangue dei vinti" continua a parlare a tutti gli italiani di memoria negata, della resa dei conti che segui ai giorni della liberazione, delle pagine piu oscure della resistenza vittoriosa sui nazifascisti. come scriveva lo stesso pansa nell?avvertenza alla prima edizione, con questo libro l?autore voleva "spalancare una porta rimasta sbarrata per quasi sessant?anni" e restituire dignita alle vittime e agli sconfitti della guerra civile: una scelta coraggiosa che avra esiti divisivi per la societa italiana e che segnera profondamente lo stesso pansa, attaccato su piu fronti per la scelta "revisionista" di raccontare, senza tabu ma con accortezza storiografica, misfatti, vendette, eccidi, rappresaglie compiute dai partigiani. un?avventura editoriale che, come scrive telese, ha fatto di giampaolo pansa un "achab all?inseguimento della balena bianca della guerra civile".

ancora una volta la poesia s?incontra con l?alchimia. e naturale: il poieo, in altri termini il "fare", ha ben ragione d?incontrarsi nell?armonica fase della costruzione con la profonda sensibilita dell?alchimia. si tratta di una metafora che s?incontra con un?altra formando una nascita, a volte imprevista, a volte intuita e pazientemente ricercata, ma sempre di fantasmagorico sapore. si deve alla capacita di ricerca di mino gabriele la riscoperta e la trascrizione di questo prezioso testo poetico dell?allegretti. l?insegnamento dell?arte che deriva dall?opera di quest?autore e temperato dallo stile spesso poco esauriente della sua penna, reso pero significativo dalla comprensione dell?opera. mino gabriele ne ha fatto una paziente decrittazione ed ha aggiunto una lunga, preziosa, presentazione storica. un libro, in altri termini, che viene offerto con orgoglio ai lettori della biblioteca ermetica. un libro soprattutto che nella sua prima edizione mondiale puo diventare la base per la volonta di costituire una "biblioteca" iniziale della cultura alchemica italiana.

il tractatus de igne et sale che apparve in varie edizioni nel 1608 a parigi, nel 1649 nell?edizione inglese viene presentato qui per la prima volta nell?edizione italiana. testo di intensa dimensione alchemica, il trattato del fuoco e del sale offre il preciso spartiacque tra una cultura "operativa" e il suo insegnamento spirituale. tante, forse troppe, le indicazioni che blaise de vigenere offre al lettore. il lettore ne scoprira gli elementi di valida citazione, cosi come ne verifichera il gusto barocco. il suo trattato puo considerarsi uno dei massimi testi d?alchimia operativa, e la pratica, come si e detto, non e mai disgiunta dalla spiritualita.

arpocrate regna non soltanto sull?asciuttezza stilistica dell?operetta che la biblioteca ermetica qui presenta, ma anche sulla figura dell?autore, huginus a barma, la cui dimensione storica, ricoperta in modo alchemicamente usuale dall?evidente pseudonimo, fu e resta velata. pallide notizie offre il ferguson, scarse le citazioni tra i contemporanei (fulcanelli, alleau) e altre ricerche, come quella compiuta anni fa dall?editrice arche, rimangono allo stadio della buona volonta filologica. il piccolo trattato con il titolo di saturnia regna in aurea saecula conversa fu pubblicato per la prima volta a parigi nel 1657. la sua traduzione francese fu del 1780, e il traduttore, anch?egli anonimo, forni le poche informazioni su huginus di cui in pratica disponiamo e che il lettore potra ritrovare ora in questa integrale versione italiana di quella traduzione. chi abbia a mente il lessico alchemico non trovera difficolta ad immergersi nelle pagine di huginus, e pero potra stupirsi che il traduttore francese (si ricordi la data 1780) non cerchi minimamente di sottrarre al dettato originale la sua criptica struttura linguistica, ma badi piuttosto, ad accortamente seguirne la lettera, a non turbare l?antica tramandata metafora. la cultura medica di paracelso, il suo indirizzo iatrochimico, di cui huginus e portavoce, sono cosi ancora di prima mano nell?attenta e letterale traduzione francese nella quale il travaglio di una cultura ancora sofferta da cosmografie dissimili, se non contrapposte, e che all?epoca avranno gia conosciuto il rasoio sperimentale di un boyle, sembra potersi dimenticare come fatto marginale se non inesistente. e tanto puo far riflettere il lettore, se lo crede opportuno, su come sia impossibile - e per fortuna - distaccare il risultato alchemico, anche nei suoi gradini terapeutici, dalla parola compilata e trascritta nel tempio "soterico" dell?immaginazione. parrebbe ancora una lezione d?umilta a chi voglia assimilare a tutti i costi il concetto di "real

"ricevi dunque in un solo libro quattro specie di cose: composizioni allusive, poetiche, allegoriche; emblemi nel venereo rame incisi e di venerata grazia adorni; verita chimiche secretissime che l?intelligenza tua sondera; infine musiche delle piu rare: fa buon uso di cio che t?e qui dato". cosi michael maier, uno dei piu significativi "operatori" ermetici dell?epoca rosicruciana, medico, filosofo e musicista presenta la sua "atalanta fugiens". e l?accorto lettore si rendera conto, col solo sfogliarlo, di come l?atalanta si configuri quale testo di "traduzione" alchemica tutto teso a formulare, nella sua ampiezza, e per il suo invito ad una prima decifrazione estetica, un?opera di estremo equilibrio barocco. questo perche in maier il gusto ed il brivido spirituale della conoscenza ermetica si sposano felicemente ad una volonta ermeneutica che compara, giustapponendo, varie formule espressive. e saranno l?epigramma, l?incisione, la fuga musicale, i vari possibili gradini d?intendimento della "crisopeia". gli epigrammi, ma soprattutto i discorsi che chiosandoli li accompagnano, sono tutti "ambientati", secondo la tendenza propria dell?epoca, a collegare il mito all?alchimia e, con essa, spiegarlo svelandolo, maier disincantato lettore di miti, ne intravede il possibile, per lui certo, velame alchemico e ne propone, aprendo la strada ai futuri pernety, l?ampia qualita e disponibilita analogica; facendo della mitologia greca una "metafora in divenire" che permetta una decifrazione reciproca alle tappe dell?"opera alchemica". le incisioni, gli emblemi, opera di merian, forse il massimo, il piu noto senz?altro tra gli incisori alchemici, portano spessore immaginativo, ottico, al "sogno" della comprensione ermetica, operando con un modello iconologico d?indole, piu che di data, barocca. si tratta d?incisioni che, com?e d?uso nell?epoca, offrono una solida fedelta al dettato dell?epigramma, traducendo obbedientemente in immagini, fotografando per cosi dire, la velata lette

grondanti manierismo letterario e, naturalmente, di dubitabile "impressione" poetica per l?egemone critica post-romantica - che ammette, quasi si trattasse di una scienza patologo-letteraria, il manierismo -, i testi del marchese palombara, che vedono per la prima volta la luce in questa collana, riassumono cio che lo scritto alchemico nel suo preziosismo alessandrino, se cosi si puo dire, deve avere. anna maria partini porta alla luce attraverso gli scritti finora inediti, raccolti nel codice reginense lat. 1521 della biblioteca apostolica vaticana e negli archivi dei principi massimo a roma, la figura del palombara. oltre all?analogia che la curatrice mette in rilievo tra le scritte della "porta magica" di roma e le opere del marchese, anche la figura del palombara esce nella sua complessita e nella sua dimensione storica, con l?evidente invito ad ulteriori approfondimenti e discussioni. si diceva preziosismo alessandrino e, di fatto, nei testi di palombara si incontrano l?attanagliante e pervicace "crudelta" dell?enigma, il gioco, assunto a paradigma, della parola, la "fabula" intrecciata, contorta, segmentata, tramite i piu disparati tropi retorici. l?opera del palombara si presenta quindi come una sorta di "summa" di divertimenti alchemici in cui le tracce dell?operativita religiosa, non sono mai appannate dalla mucidita gnomica che appare soltanto come orpello o comodo. ci si abbandoni quindi, calandosi in esso completamente, al gusto letterario dell?epoca e ci si sbarazzi da ogni poltroneria critica che privilegiando di norma il contenuto, non si rende conto di quanto spesso, come nel caso di palombara, il vero contenuto sia il contenente. ci si lasci pero cullare dal gusto della forma, si gustino gli apparenti nonsense e le ridondanze: gli echi. puo essere un?operazione ricca d?amore gia sufficiente da sola, evidentemente, per un invito alla lettura.

e l?autore della lux obnubilata, francesco maria santinelli (tale tu appunto il nome celato sotto l?anagramma di fra marc?antonio crassellame), che si ripropone con versi e scritti del tutto inediti in questo volume. l?epoca di santinelli e quella in cui la rivoluzione galileiana convive riottosa con una concezione del mondo nel quale l?esperire religioso e ancora tutto descritto sotto la cifra aristotelico-tolemaica. la giovane parola scientifica e ibrida, volutamente non adattantesi e lessicalmente incongruente per nuove rappresentazioni cosmogoniche, repleta si di linguaggio "artigianale", di ostinata delucidazione, ma ancora non adatta - ed e naturale - a rappresentare la funambolica vertigine dell?immaginazione alchemica. lo stile scientifico secentesco e soprattutto uno stile di misurazione, di descrizione, quanto piu possibile esatta, della tangibilita. uno stile che par voglia dimenticare del tutto l?ubriacante riepilogo mitologico tutto teso a decifrare, fino a poco prima, la lezione alchemica. in santinelli lo stile, che solo a tratti tenta d?affratellarsi ai prolissi vagiti della nuova cultura, s?immerge nel congeniale poiein barocco; a rischio anche, s?intende, di formularsi secondo il canone piu noto della poesia secentesca, ma salvaguardando, nel frattempo, il dettato tradizionale dell?interpretazione alchemica. cosi, se e vero che esiste un manierismo della tradizione alchemica, spesso contorto, corroborato da inutili metafore, troppo giocato sull?immagine di un lettore semplice, anzi semplificato, tale che non riuscirebbe a comprendere neanche le piu corrive metafore analogiche, esiste anche un "manierismo" leggiadramente divertito, nato da una irriducibile tendenza alla descrizione della totalita. tale e il manierismo di santinelli in cui, ad esempio, la forma del sonetto secentesco, ambiguamente usuale, con le sue consonanze fonetiche, i bisticci allitterativi, gli ornamenti leziosi, la piena ricerca della stupefazione e l?abuso degli effetti, trov

allan kardec, nato a lione da un`antica e colta famiglia, dopo aver dedicato la prima parte della sua vita allo studio delle lettere e della scienza, si avvicino` al mondo spiritico e dell`occulto decidendo di approfondirne lo studio. divento` egli stesso medium e, con l`aiuto di un`entita` che chiamo` "spirito della verita`", scrisse diversi libri. il volume presenta la biografia di kardec, oltre a una ricostruzione dell`ambiente esoterico francese della prima meta` dell`ottocento e alla storia degli albori dello spiritismo.


come apprendere il linguaggio del corpo e offrire la giusta risposta alle sue necessita` di movimento. il testo comprende un programma rapido, uno piu` ampio e una serie di esercizi yoga. la ginnastica costituisce un valido e concreto aiuto nella vita di ogni giorno, da contrapporre ad un sistema di vita innaturale e qualche volta nocivo. tatjana held riesce a mostrare, con i suoi esercizi per tutti, il sistema per imparare a capire il "linguaggio" del corpo e poter sviluppare una certa sensibilita` nei suoi confronti, per riuscire cioe` a "sentirlo". i singoli esercizi sono raggruppati in programmi: per chi ha fretta e dispone di poco tempo c`e` un programma breve; per gli altri un programma piu` ampio e persino un programma di esercizi yoga da eseguire molto lentamente.

questa guida si divide in due parti: la prima si occupa dei principi su cui si basa l`allenamento e spiega in che modo un`ampia gamma di movimenti corporei concorra all`assunzione e al mantenimento di una corretta postura; la seconda parte descrive gli esercizi specifici e fornisce informazioni sul modo di registrare i progressi compiuti, sul ruolo dell`addestramento alla flessibilita` nello sport e nella terapia e sulla sua utilizzazione per una riabilitazione dai traumi priva di rischi.


la persona umana e` la storia dell`individuo umano dalla nascita alla morte. in questo libro theodore lidz segue lo sviluppo dell`uomo come persona dai primissimi giorni dell`infanzia fino al culmine della vita nella vecchiaia e nella morte. in una presentazione adatta tanto al profano (che sia adulto o giovane) che allo studioso della personalita`, lidz offre una sintesi magistrale delle nozioni sulla crescita dell`uomo. osservando la persona nel contesto totale della sua vita - come membro di una societa` e di una famiglia e come dotata del suo retaggio biologico e culturale - l`autore conduce il lettore attraverso le principali fasi e i principali compiti della vita dell`individuo trattando dell`infanzia, dei primi passi dell`integrazione del bambino, del giovane, dell`adolescenza, della scelta professionale, della scelta coniugale e dell`adattamento coniugale, della paternita`, degli anni di mezzo e della vecchiaia. lidz attinge alle risorse di tutte le discipline - le intuizioni della psichiatria e della psicoanalisi, le teorie cognitive di piaget, le scoperte delle scienze biologiche e comportamentali - per presentare un quadro unificato e completo della personalita` umana, ma anche un contributo importante e umano per la nostra comprensione dell`uomo.



scritto nella tradizione della british school of psychology di stearman, burt, eysenck e cattell, questo libro di un ben noto autore si presenta come un eccezionale tentativo di accostare la quantificazione e la teoria psicologica ai fini dello studio della personalita`. in un`utilissima rassegna vengono esposti i problemi connessi con la costruzione di test psicologici, i vari metodi di misurazione della personalita` e i test di personalita`; sono poi descritti e discussi i test proiettivi e obiettivi e le misure della dinamica della personalita`. al lettore viene in sostanza offerta dapprima una discussione dei differenti metodi di misurazione della personalita` e delle varie scoperte che sono state compiute nel campo. i risultati sono poi esaminati alla luce delle teorie psicologiche della personalita`, e qui l`autore sottolinea la necessita` di una teoria che tenga conto delle variabili piu` importanti. l`obiettivo primario e` pero` evidenziare, oltre alle varie tecniche di misurazione vere e proprie, le conclusioni generali che derivano dalle misurazioni. ed e` questo che conferisce al libro un particolare valore per la teoria psicologica della personalita` e che lo pone decisamente al di sopra dei comuni testi di psicometria.

continua con questo terzo volume l`approccio aperto con le due precedenti opere, "tecniche di suggestione ipnotica e ipnoterapia", nelle quali assistiamo all`addestramento di ernest rossi all`ipnosi clinica sotto la guida di milton erickson. nel primo capitolo e` presentata una fondamentale conferenza nella quale erickson riassume il passaggio dal vecchio approccio autoritario in ipnosi ai nuovi approcci permissivi, di cui e` stato il pioniere. il secondo e il terzo capitolo sono dedicati ai fenomeni della catalessi e dei segnali ideomotori, due degli approcci fondamentali di erickson all`induzione di trance e all`ipnoterapia. il tema principale e` sapere come indurre una trance terapeutica e come evocare la gamma di esperienze vissute e di reazioni involontarie del paziente utilizzate in ipnoterapia. il quarto capitolo, dedicato all`apprendimento esperienziale in ipnosi, presenta un resoconto di una delle attivita` preferite da erickson negli ultimi anni: l`addestramento di medici all`impiego dell`ipnosi clinica tramite la possibilita` di vivere essi stessi questa esperienza. il saggio di ernest rossi riportato nell`appendice, infine, analizza il rapporto fra gli stati di coscienza alterati, la comune trance di ogni giorno e i ritmi psicofisiologici ultradiani.

"la mia opinione e` che, cosi` come e` praticata generalmente, la psicoanalisi non sia di un buon livello tecnico. in particolare, voglio dire che l`analisi del transfert, cioe` il cuore stesso della tecnica psicoanalitica, non e` coerentemente praticata nella professione". secondo gill, cio` e` dovuto principalmente al fatto che non c`e` una concettualizzazione adeguata dell`analisi del transfert. a questo scopo, gill sviluppa sistematicamente uno dei due modelli del processo analitico proposti da freud, cioe` quello che mette in primo piano lo sviluppo del transfert, per bilanciare l`influsso esagerato del modello centrato principalmente sul recupero del passato. cio` non vuol dire che gill non riconosca l`importanza del secondo modello. egli sostiene solo che all`inizio si dovrebbe fare soprattutto attenzione a come le relazioni attuali, reali, tra analista e paziente rendano plausibile (`giustifichino`) il transfert del paziente, e solo dopo si dovrebbe spostare il fuoco dell`attenzione e mettere in luce che l`esperienza del rapporto vissuta dal paziente non e` del tutto determinata dalla risoluzione del transfert. la sottigliezza dell`analisi di gill, la sua sensibilita` all`ascolto del transfert fanno di questo libro un prezioso strumento per ogni terapeuta, di qualsivoglia orientamento, che non voglia chiudere gli occhi su questa dimensione del rapporto interpersonale.

questo libro illustra un nuovo modo di concepire il rapporto corpo-mente, basato su quelle idee che ormai si possono riconoscere come contrassegno specifico del pensiero scientifico nell`ultimo quarto di questo secolo: la prospettiva sistemica, la prospettiva cibernetica, la concezione olistica, la ricerca interdisciplinare. esso si propone di dare al lettore una serie di `nuovi modelli` che lo aiutino a comprendere come il corpo e la mente funzionino in modo unitario quando siamo sani emotivamente, e viceversa, in modo disfunzionale o scisso quando la nostra emotivita` e` disturbata. tali teorie sono considerate avanzate rispetto alla psicoanalisi e ad altre precedenti teorie psicologiche, in quanto, nel passato, la psicoterapia era un`esperienza verbale, mentre il corpo era `lasciato sull`attaccapanni`. la situazione ora sta cambiando: i piu` avanzati ricercatori nel campo della terapia a orientamento corporeo (i due autori sono tra i piu` conosciuti in europa) stanno cercando nuove vie per comprendere come il corpo e la mente interagiscano negli stati di malattia mentale e in quelli di salute.



nei primi anni settanta, quando le sue vedute teoriche stavano entrando in una decisiva fase di definizione, kohut tenne un ciclo di seminari teorico-clinici a beneficio degli operatori della clinica di salute mentale per studenti, associata all`universita` di chicago. il valore dell`esperienza e l`interesse dei testi che ne danno testimonianza sono fuori discussione e lasciano prevedere la possibilita` di un nuovo e piu` serrato confronto con la `sfida` lanciata da kohut alla clinica psicoanalitica attraverso la nuova concezione del narcisismo, della personalita` narcisistica e della particolare situazione terapeutica cui questa da` luogo. motivi di interesse non mancano, in queste pagine, neppure sul versante specificamente teorico. la possibilita` di accostarsi alla visione teorica di kohut nel momento del suo primo consolidarsi getta nuova luce sulla sua genealogia e sul significato dei suoi concetti. particolarmente marcata appare l`istanza critica nei confronti della `scuola americana` di psicoanalisi, con i suoi rigidi (e ideologici) concetti di cura, normalita`, identita`, ecc. altrettanto riconoscibile e` la rivendicazione di continuita` con la tradizione `classica` della psicoanalisi e, perche` no, con la sua vocazione utopica e rivoluzionaria.

l`autore ha individuato come il sogno contribuisca in maniera determinante all`opera di ricostruzione e disintossicazione della mente e ne ha scoperto il grande e complesso contributo al funzionamento e all`integrazione della psiche. i molti compiti che la fisiologia ha assegnato al sogno vanno infatti, ben al di la` di quanto i geniali pionieri dello studio dell`inconscio, freud e jung, avevano supposto. la loro chiarificazione contribuisce all`utilizzazione terapeutica della trama onirica. viene cosi` presentato uno studio sul sogno che, seguendo l`impostazione teorica e la prassi dell`analisi mentale, fornisce la spiegazione coerente di un fenomeno che ci ha sempre affascinato e inquietato.





il libro e` il resoconto dell`intero periodo di prove del "progetto domani", l`evento teatrale ideato da walter le moli e luca ronconi per torino 2006. durante otto mesi sessantotto attori, distribuiti in cinque compagnie, sono stati diretti da luca ronconi nella messa in scena di cinque testi: due propriamente teatrali, il classico "troilo e cressida" di william shakespeare e il contemporaneo "atti di guerra: una trilogia" di edward bond, a cui si affiancavano "il silenzio dei comunisti", un carteggio tra vittorio foa, miriam mafai e alfredo reichlin pubblicato da einaudi, e due testi commissionati per l`occasione: "lo specchio del diavolo" dell`economista giorgio ruffolo e "biblioetica. un dizionario" di gilbero corbellini, pino donghi e armando massarenti. nei capitoli che riguardano il lavoro su "troilo e cressida" e "atti di guerra" lo spazio e` occupato interamente dalla voce di ronconi, dalla sua analisi del testo e dei personaggi, dalle indicazioni date agli attori, dalla descrizione di concetti, di suggestioni, di definizioni, in particolare riguardo alla recitazione, che rappresentano le ossessioni di ronconi. viceversa nel resoconto degli altri tre spettacoli, alle parole di ronconi fanno da specchio quelle degli autori dei testi, non soltanto perche` viventi e facilmente reperibili, ma per il desiderio che la voce stessa della materia trattata affiancasse quella piu` prettamente teatrale del regista degli allestimenti.


"utopia" e` il testo che ha dato nome all`intero genere letterario dei progetti romanzeschi di societa` ideale. pubblicato per la prima volta nel 1516, questo "libretto veramente aureo e non meno utile che divertente", ha preso posto da allora tra i grandi testi dell`umanita`. si tratta del "messaggio nella bottiglia", che un umanista, inorridito di fronte al male sociale che straziava la sua eta` e il suo paese, volle destinare non ai contemporanei sordi e impotenti, ma alla meditazione e alla intraprendenza dei posteri.

sorgeva l`alba del 5 aprile 1453. tutto il territorio tra il mar di marmara e il corno d`oro era ricoperto da una moltitudine di fanti, cavalieri e marinai, vestiti nelle foggie piu` diverse, che si agitava al ritmo di trombe e tamburi. non vi era nulla di festoso in quello spettacolo. i cristiani piu` avveduti capirono che stava per iniziare la grande scorreria dei turchi in europa e in italia. al secondo canto del gallo del 29 maggio 1453, quell`immenso esercito guidato dal giovane maometto ii si mise in marcia, dando inizio alla guerra tra oriente e occidente. da quel momento tra i villaggi e le popolazioni dei balcani, dell`austria e dei territori orientali e costieri dell`italia risuono` sempre piu` spesso un grido che, se nelle diverse lingue e dialetti assumeva toni ed echi differenti, conservava tra i profughi stiriani, sloveni, ungheresi, carinziani, friulani, pugliesi o calabresi, un comune significato di terrore ed il costante timore per un futuro di dolore e schiavitu`: "mamma li turchi".

antefatto: in un tempo passato indefinito, un uomo trasporta un carico prezioso con tre persone che lo tradiscono,uccidono e depredano. l`azione si sposta a oggi: andrea bianchi, milanesee insegnante di biologia, va in vacanza proprio nei luoghi dell`antico misfatto: sanguinosi delitti sono legati con un`antica credenza, o a un racconto mitologico.






