
"una storia elettrica" e` il titolo di un viaggio fra le esperienze progettuali piu` recenti di italo rota e legate al tema dell`energia in tutte le sue forme: produzione, riconversione, energia naturale, etc. al contempo pero` il titolo e` anche un omaggio alle poesie elettriche di corrado govoni, pubblicate circa un secolo fa, proprio per cercare di evitare tutti i luoghi comuni del "funzionalismo ingenuo" che la letteratura - la retorica - sulla sostenibilita` e sull`ecologia continuano a proporre senza sosta. e possibile dunque progettare insieme con la natura e non contro di essa? ed e` possibile ricavare da questa nuova modalita` progettuale anche una inedita linea poetica? a queste domande rota cerca di rispondere in questo libro riccamente illustrato come un rutilante tabloid, accompagnato dalle fotografie di mattia balsamini, giovanni chiaramonte e dello stesso rota.

il volume che raccoglie le relazioni degli studiosi intervenuti al convegno internazionale "il `mago del lago`. piero chiara a cent`anni dalla nascita", svoltosi nel settembre 2013 a varese e luino. piero chiara (1913-1986) e` stato uno dei piu` validi narratori del secondo novecento italiano. a testimoniarlo stanno da un lato i successi ottenuti da romanzi e racconti, a cominciare da "il piatto piange", dall`altro i giudizi della critica, che dimostra una crescente attenzione nei confronti dello scrittore luinese, "mago del lago", come lo battezzo` cesare zavattini. l`allestimento in occasione del centenario della nascita di un convegno internazionale ha costituito una tappa cruciale nel processo di ricostruzione della poliedrica personalita` culturale di chiara. insieme alla produzione narrativa i contributi ora raccolti in volume ne illuminano, in una prospettiva interdisciplinare, aspetti meno noti, quali l`attivita` di critico letterario, sceneggiatore, poeta, esperto d`arte, reporter, casanovista, biografo di d`annunzio.


il gioco mortale di un uomo ha conseguenze impreviste sulla vita di due persone. calli, canali e palazzi della citta` piu` romantica danno sfondo a un arguto minuetto d`amore. un pittore ritrae la bella moglie di un ricco commerciante, ma nulla e` come appare. tre amori all`apparenza pacati, in tre tempi non lontani, in tre citta` dal perfetto sapore letterario: parigi, venezia, vienna. il linguaggio-sguardo trascorre, accurato e accorato, dalle scene visibili, teatro di corpi ed eventi, alle intime vertigini dei pensieri e dei desideri.

e stato ritrovato un "satyricon" al femminile. ambientato nello stesso periodo neroniano del capolavoro di petronio, questo straordinario inedito racconta in prima persona le avventure di una matrona emancipata. avventure non proprio casalinghe: intellettuale ma anche bottegaia come la figlia di un libraio deve essere, vibia tirrena infatti e` sempre in movimento nella pompei terremotata del 63 d.c. la troviamo alle prese con lavori non pagati, cognati infidi, zie politicanti, attori debitamente equivoci, estetiste che vanno matte per i pettegolezzi sulla corte imperiale, strane scritte sui muri e sogni infranti. senza perdersi di coraggio, tirrena insegna filosofia alle ragazze ricche nella speranza che comprino libri e li leggano, esercita quotidianamente la virtu` della sopportazione con due mariti e tre figli (nessuno dei quali e` suo) e all`occasione organizza spettacoli. il minimo che le poteva capitare e` incontrare alle terme una vestale in missione segreta. nella storia seguente, vibia tirrena deve affrontare un difficile caso giudiziario nel quale sono in gioco l`onore e la vita di una sua cara amica, facendoci rivivere un celebre processo emerso dagli scavi della seconda citta` sepolta dall`eruzione del vesuvio nel 79 d.c.

la protagonista di questo romanzo e` giovane, brillante e determinata, ha lasciato l`italia per vivere a new york dove la aspettano un fidanzato e, spera, una nuova vita. la grande mela la accoglie con tutta la sua vivacita`, ma dietro all`arte, agli appuntamenti, alle scintillanti luci di manatthan, scopre che la vita nella metropoli americana non e` come quella sognata dalla provincia. non e` facile trovare un lavoro stimolante, ancor piu` difficile affittare un appartamento decente e, come se non bastasse, il suo fidanzato e` costretto a condividere la casa con un`altra donna. la vita della giovane italiana verra` stravolta dall`incontro con oriana fallaci che le offre un lavoro e le apre, per pochi mesi, le porte della propria casa e della propria anima. sara` un`esperienza dura, illuminante, formativa. un`occasione di crescita e conoscenza che la portera` a riflettere sulle scelte della sua vita e su quelle della solitaria scrittrice.

"lo sguardo atterrito si sposto` verso sua madre... quei grandi occhi stralunati inquadrarono l`assassino che, estratta una pistola, la puntava contro quella donna e sparava: una, due, tre volte..."

"ci sono buchi in sardegna che sono case di fate, morti che sono colpa di donne vampiro, fumi sacri che curano i cattivi sogni e acque segrete dove la luna specchiandosi rivela il futuro e i suoi inganni. ci sono statue di antichi guerrieri alti come nessun sardo e` stato mai, truci culti di santi che i papi si sono scordati di canonizzare, porte di pietra che si aprono su mondi ormai scomparsi, e mari di grano lontani dal mare, costellati di menhir contro i quali le promesse spose strusciano impudicamente il ventre nel segreto della notte, vegliate da madri e nonne. c`e` una sardegna come questa, o davanti ai camini si racconta che ci sia, che poi e` la stessa cosa, perche` in una terra dove il silenzio e` ancora il dialetto piu` parlato, le parole sono luoghi piu` dei luoghi stessi, e generano mondi. un`isola delle storie che va visitata cosi`: attraverso percorsi di parole che disegnino i profili dei luoghi, diano loro una forma al di la` delle pietre lise, li rendano ricordo condiviso e infine aiutino a dimenticarli, perche` non corrano il rischio di restare dentro e prenderne il posto. questa storia e` un viaggio in compagnia di dieci parole, dieci concetti alla ricerca di altrettanti luoghi, piu` uno. undici mete, perche` i numeri tondi si addicono solo alle cose che possono essere capite definitivamente. non e` cosi` la sardegna, dove ogni spazio apparentemente conquistato nasconde un oltre che non si fa mai cogliere immediatamente, conservando la misteriosa verginita` delle cose solo sfiorate."

tutto comincia con un passaporto e un poliziotto andato fuori di testa: l`anonimo protagonista, un giovane solitario che ha sempre dimostrato una certa predisposizione nel ficcarsi in guai piu` grandi di lui, viene coinvolto in un delitto. perseguitato da un commissario di polizia non trova altra soluzione che "scappare fortissimo", in un`avventura dai tratti balordi, da bologna all`elba, alla spagna (tramite tre sciroccati pirati comandati dall`enigmatica aivly) fino al messico, dove viene preso per l`erede di un mercante d`armi. la sua fuga gli fara` incontrare elio, uno sbandato italiano dedito a traffici... stupefacenti. a puerto escondido un ras locale cerchera` di coinvolgerli in una guerra tra bande, ma loro non ci stanno. una continua fuga sotto il sole del messico.


"sei anni fa ebbi un incidente col mio aeroplano nel deserto del sahara. qualche cosa si era rotta nel motore, e siccome non avevo con me ne` un meccanico, ne` dei passeggeri, mi accinsi da solo a cercare di riparare il guasto. era una questione di vita o di morte, perche` avevo acqua da bere soltanto per una settimana... potete immaginare il mio stupore di essere svegliato all`alba da una strana vocetta: "mi disegni, per favore, una pecora?"... e fu cosi` che feci la conoscenza del piccolo principe." a settant`anni dalla pubblicazione negli stati uniti del libro, "il piccolo principe" e` divenuto un long seller internazionale, un testo che ha fatto innamorare milioni di lettori nel mondo. eta` di lettura: da 8 anni.

"vi raccontero` cosa e` successo perche` e` un buon modo per presentarvi mio fratello. si chiama simon. e un tipo che vi piacera`. a me almeno piace un sacco. solo che tra qualche pagina sara` morto. non e` piu` stato lo stesso, dopo." ci sono momenti che ti cambiano la vita. per matthew homes, nove anni, il primo e` stato l`incontro con annabelle, l`estate della vacanza a ocean cove. il secondo la morte di suo fratello simon, quello con la faccia tonda e sorridente, tonda come la luna. da quel giorno niente e` piu` stato come prima. matt, costretto ad affrontare un segreto cosi` enorme e terribile da non poterlo confessare a nessuno, avra` solo un pensiero in cui trovare conforto e grazie al quale ricominciare a lottare: il ricordo della faccia tonda e sorridente di suo fratello, tonda come la luna. una grande avventura, la storia di un ragazzo che trova il coraggio di lottare contro i propri demoni e di diventare uomo. un viaggio all`interno della mente umana e della sua follia. un romanzo che ci ricorda che ci sono cose da tenere strette mentre la vita scorre via, mettendoci di fronte ostacoli che ci fanno venir voglia di dimenticare. cose da custodire con cura. perche` e` grazie a loro che si diventa grandi.

ogni volta che posso chiedo a mio padre di parlarmi di lodz, della sua famiglia, di auschwitz. nel farlo sollevo automaticamente la manica della sua camicia, mettendo a nudo il numero tatuato sul suo braccio. mentre mi parla continuo a fissare quel numero che diventa uno schermo capace di trasformare istantaneamente le sue parole in immagini. le poche cose che mi racconta, della sua infanzia felice, dell`abbrutimento nel ghetto che aveva prosciugato persino le lacrime che sarebbe stato giusto versare per la morte del padre, dell`ultimo sguardo rivoltogli dalla madre, degli incubi che popolavano le notti ad auschwitz, me le dice sorridendo. per i pochi che sono riusciti ad uscirne vivi, e sicuramente per mio padre, dopo auschwitz e` iniziata un`altra esistenza che in nessun caso e` riuscita a costruire un ponte sospeso che li collegasse alla vita precedente. sono io che debbo costruire quel ponte, perche` la sua esistenza, subita e vissuta con coraggio, e le contraddizioni, le incertezze, le angosce, le sue debolezze acquistino il senso e la dignita` che meritano.

nella piu` sordida prigione di una non meglio identificata repubblica teologica in cui non e` difficile riconoscere l`iran, terra d`origine dell`autrice fariba hachtroudi, la prigioniera 455 e` un mito. ogni giorno, bendata, viene torturata crudelmente, con sadismo, eppure non parla. resiste. troppo, per i suoi carnefici. crede che sia giunta la sua ora quando un uomo misterioso la libera dall`incubo con un semplice schiocco delle dita. la prigioniera 455 non lo vede in faccia, ne intravede appena la camminata nei pochi millimetri di cono visivo lasciati fortunosamente liberi dalla benda. anni dopo, al sicuro in un paese europeo e impiegata come interprete nell`ufficio per i rifugiati, riconoscera` la stessa inconfondibile camminata nell`uomo venuto a chiedere asilo politico, un ex colonnello della repubblica teologica in fuga dal loro comune paese d`origine. e l`inizio di un`avvincente operazione di ricostruzione del passato sia dell`uomo che della donna, due storie su fronti opposti e spietati, entrambe imperniate su un grande amore spezzato, che a un certo punto si intersecano portando alla catartica liberazione sia della donna, dalla terribile detenzione politica, che dell`uomo, dalla complicita` con il regime dei tiranni. ma e` una liberta` amara, che comporta per tutti e due perdite e separazioni. eppure il finale, sorprendente, ci fara` riflettere sul fatto che non sempre e` amore tutto quello che sembra amore.

"un miracolo che ognuno deve salutare con commozione". cosi` eugenio montale accoglieva nel 1967 il romanzo postumo che consacrava di colpo bulgakov, fino ad allora sconosciuto, tra i grandi scrittori russi del novecento, e forniva un quadro indimenticabile della russia di stalin. nella mosca degli anni `30 arriva satana in persona e sotto le spoglie di un esperto di magia nera, accende una girandola di eventi tragicomici.

susie, quattordicenne, e` stata assassinata da un serial killer che abita a due passi da casa. e stata adescata da quest`uomo dall`aria perbene, che la stupra, poi fa a pezzi il cadavere e nasconde i resti in cantina. il racconto e` affidato alla voce di susie, che dopo la morte narra dal suo cielo la vicenda con inedito effetto straniarne. il libro procede avvincente come un giallo: vogliamo sapere chi l`ha uccisa, cosa fa l`assassino, come avanzano le indagini, come reagisce la famiglia. ed e` susie che ci racconta tutto questo, aumentando cosi` la nostra partecipazione emotiva. lei "fa il tifo" per suo padre quando, opponendosi alla svolta che hanno preso le indagini della polizia, capisce chi e` il vero assassino e, pur non avendo le prove, cerca d`incastrarlo. "amabili resti" e` un romanzo che ci commuove senza mai indulgere a sentimentalismi. le vite dei genitori, dei fratelli e degli amici di susie, spezzate dalla sua tragica scomparsa, vengono raccontate con lo spirito allegro e senza compromessi dell`adolescenza. e susie aiutera` tutti, i lettori per primi, a riconciliarsi con il dolore del mondo.

tre anziane, eccentriche signore, una cadente dimora di campagna, e il problema di metterla a reddito. come? una soluzione: far intervenire l`onnipresente national trust, se non fosse che il suo emissario si e` rivelato un po` troppo entusiasta di certi vecchi pitali e del loro utilizzo da parte di alcune, antiche, celebrita`. molto meglio, per il momento, andare sul sicuro, cioe` accettare l`offerta di un produttore, che in cambio di parecchio denaro chiede soltanto di rimanere in un angolo, mentre la sua troupe sistema il set del film che si accinge a girare: un porno, naturalmente. l`ultimo bennett come il lettore sta imparando a conoscerlo: piu` esplicito, piu` feroce e piu` comico di quanto non sia mai stato.

in inghilterra, secondo philip larkin, "i rapporti sessuali incominciarono nel millenovecentosessantatre", "tra la fine del bando a "lady chatterley" e il primo ellepi dei beatles". la giovane coppia protagonista del nuovo romanzo di lan mcewan patisce invece gli ultimi fuochi di un clima diffuso di repressione sessuale. la prima notte di nozze, e prima esperienza sessuale per entrambi, scocca infatti alla vigilia di quell`"annus mirabilis". tutto avviene in appena due ore, in un antiquato hotel vicino alla celebre spiaggia di ciottoli di chesil beach. i due sposi stanno cenando in camera, ma gia` pensano a quello che accadra` piu` tardi. edward e` un ragazzo di provincia laureato in storia, indeciso se continuare la carriera accademica o lavorare nell`azienda del padre della sposa. finalmente fara` l`amore con florence: e` piuttosto nervoso e sa, per sentito dire, che deve cercare di controllarsi per non concludere troppo in fretta. florence prova una profonda repulsione per il sesso, un misto di opprimente solitudine e vergogna; ma e` ben attenta a mantenere le apparenze di un matrimonio felice e perfetto, ansiosa di non deludere edward. ma quello che succedera` di li` a poco segnera` per sempre il destino di entrambi.

un bambino sogna a occhi aperti e immagina di far sparire l`intera famiglia, un po` per noia e un po` per dispetto, con un`immaginaria pomata svanilina; oppure sogna di poter togliere al gatto di casa la pelliccia, di farne uscire l`anima felina e di prenderne il posto, vivendone per qualche giorno la vita, soltanto in apparenza sonnacchiosa; oppure sogna che le bambole della sorella si animino e lo aggrediscano per scacciarlo dalla sua camera... fin dalle prime pagine di questo libro ritroviamo il consueto campionario di immagini perturbanti che sono un po` il "marchio di fabbrica" di mcewan. specialmente nella prima stagione della sua narrativa l`autore britannico ci aveva abituato a profondi e terribili scandagli nel microcosmo della famiglia, e in quei mondi chiusi e violenti i bambini e gli adolescenti giocavano sia il ruolo delle vittime e sia quello dei carnefici. ne "i`inventore di sogni" mcewan ritorna sul luogo del delitto, ma lo fa con un tono e uno spirito completamente diversi, scegliendo il registro sereno e sdrammatizzante per definizione: quello del "racconto per ragazzi".

jorn klare, figlio di una settantenne colpita da demenza senile, racconta la sua esperienza alternando voci diverse e appartenenti a diversi momenti: i suoi pensieri su una realta`, certamente per lui inedita, faticosa, ma non priva di squarci di luce; i ricordi della madre, registrati prima che si ammalasse; infine, gli approfondimenti con esperti di vari settori, medici, geriatri, assistenti alla cura, filosofi, sociologi, che, con grande ricchezza informativa, affrontano questioni molto concrete. restituisce cosi` una prospettiva molteplice che offre al lettore un valido accompagnamento lungo un percorso difficile da accettare.

milano dal 1950 ai nostri giorni attraverso l`urbanistica, il design, la moda, il cinema, la famiglia, l`immigrazione vecchia e nuova, la televisione, il calcio. negli ultimi cinquant`anni, milano ha cambiato pelle piu` volte. negli anni del boom economico e` stata la "capitale del miracolo": centinaia di migliaia d`immigrati vi sono approdati dal resto d`italia trasformandola nella capitale industriale e finanziaria del paese, insediandosi in un`immensa periferia che non solo e` stata per anni, col suo grigiore, l`immagine stessa della citta` ma e` diventata "la citta`". poi il sessantotto e gli anni di piombo. improvvisamente com`era scoppiato, il boom ha avuto termine e milano ha attraversato anni di feroce deindustrializzazione: una dopo l`altra, hanno chiuso la breda, la falck, l`alfa romeo, l`innocenti, la pirelli. al governo della citta` fin dal dopoguerra, i socialisti la pilotano verso quella "milano da bere" che e` sfociata in tangentopoli e mani pulite. milano capitale della resistenza, epicentro del rinnovamento culturale, sede della prima televisione e dell`impero di berlusconi. milano dove si coagula in partito la lega e dove nasce forza italia. questo libro e` un tentativo di capire la storia di questi processi. ma non e` un libro di storia tradizionale. prende in esame alcuni quartieri, luoghi, spazi, eventi, film, programmi televisivi, strade, immigrati, oggetti del design. questi micromomenti e microentita` servono a spiegare i macrocambiamenti.

pubblicato nel 1942, "lo straniero" e` un classico della letteratura contemporanea: protagonista e` meursault, un modesto impiegato che vive ad algeri in uno stato di indifferenza, di estraneita` a se stesso e al mondo. un giorno, dopo un litigio, inesplicabilmente meursault uccide un arabo. viene arrestato e si consegna, del tutto impassibile, alle inevitabili conseguenze del fatto - il processo e la condanna a morte - senza cercare giustificazioni, difese o menzogne. meursault e` un eroe "assurdo", e la sua lucida coscienza del reale gli permette di giungere attraverso una logica esasperata alla verita` di essere e di sentire. un romanzo tradotto in quaranta lingue, da cui luchino visconti ha tratto nel 1967 l`omonimo film con marcello mastroianni. introduzione di roberto saviano.

attingendo a conversazioni private, testimonianze di amici, aneddoti, documenti, e senza mai perdere di vista lo sfondo storico, due delle migliori firme del giornalismo colto polacco raccontano la vita di wislawa szymborska. la sua figura si illumina cosi`, in questa biografia polifonica, di una quantita` di dettagli insospettati, rivelando il pensiero che sta all`origine di molte composizioni. e facendo emergere in piena luce una personalita` in cui ritroviamo la stessa eleganza, la stessa leggerezza, la stessa ironia, che improntano la sua inconfondibile, amatissima poesia: come ha scritto zagajewski, "a volte mi sembrava che fosse uscita per un momento da un salotto della parigi del xviii secolo".

a volte le tracce del passato affiorano come sugheri nel mare. ecco allora che nino calabro, l`amico d`infanzia che liguori ha arrestato per droga, annuncia di voler collaborare con la legge. ad aprirsi e` un vaso di pandora, che porta l`ufficiale a indagare sulla scomparsa di un cronista palermitano. di colpo il tempo non gli basta piu`: deve svelare il mistero, contrastare una guerra di mafia, decifrare i messaggi del puparo che muove i fili di tutto, proteggere i familiari del pentito minacciati dai sicari di cosa nostra e della `ndrangheta.


un miracolo nel cuore perduto del bronx: sul muro della metropolitana, al di sotto di un cartellone pubblicitario, sembra apparire il volto di esmeralda, una bambina senzatetto assassinata poco tempo prima. ma e` un vero miracolo o un`illusione creata dal nostro bisogno di consolazione? un`apparizione del divino o un fantasma del rimorso di suor edgar che, nonostante il suo impegno per i bisognosi del quartiere, non e` riuscita a salvare esmeralda? spesso per definire la grandezza di uno scrittore si dice cha ha saputo raccontare un`epoca. per delillo e` come se fosse il contrario: e` come se la nostra epoca, a un certo punto, avesse deciso di essere come i racconti e i romanzi di don delillo l`avevano immaginata. la scrittura dell`autore di "underworld" ha questa qualita`, quella di raccontare il presente, cio` che stiamo vivendo, cio` che siamo ora, con una tale precisione, una tale concentrazione dello sguardo, da dare l`impressione di prevedere il futuro. non e` un caso che l`aggettivo piu` spesso accostato a delillo sia "profetico": gli attentati dell`11 settembre, l`ascesa del terrorismo internazionale, la crisi finanziaria, erano gia` nei suoi libri molti anni prima che succedessero. ecco perche`, quando tutto cio` e` avvenuto, i suoi libri sono sembrati le guide piu` sicure a cui rivolgersi, il codice per decifrare quell`enigma che chiamiamo realta`. abbiamo fatto come protagonisti dei racconti contenuti nell`"angelo esmeralda": uomini e donne bloccati in qualche specie di limbo, figure inquiete...

"insomma, quel mattino di novembre, mentre andavo a zonzo nel vuoto da non so quanto tempo, succede che io incontro questo tale. e vi posso dire che, accidenti, se prendevo a destra anziche` a sinistra non lo avrei incontrato. quindi? quindi tutto questo deve pur significare qualcosa. ho preso a sinistra ed e` stato tutto quel che e` stato, questa benedetta storia che adesso vi racconto". e da qui che prende avvio il romanzo, per trascinarci presto in un altrove abitato da asini, libri, funamboli, macinini da caffe`, poeti, scollatori di francobolli e altre mirabolanti creature. e poi c`e` guglielmo, un ragazzino che scrive delle lettere sgangherate e bellissime da cui emerge a poco a poco la sua storia. e c`e` qualcuno, raimond, che raccoglie quelle parole e le trasforma in un`azione. perche` cio` che e` vecchio, desueto, ai margini, eccentrico, puo` essere mosso da un`energia misteriosa e seguire strade poco battute, dove l`utile e l`inutile sanno ribaltarsi l`uno nell`altro e diventare, forse, una sostanza nuova.

la storia nota di un curato di campagna pauroso e vile che, minacciato dai bravi, si rifiuta di sposare due giovani, e` il capolavoro della letteratura italiana del xix secolo. manzoni trova la forma e la lingua perfetta solo alla terza edizione (quella da noi conosciuta) a cui aggiunge l`inedita "storia della colonna infame": vero finale del romanzo, narra dell`intentato processo contro due presunti untori, ritenuti responsabili del contagio pestilenziale in seguito ad un`accusa infondata, ulteriore esempio di oppressione dei potenti nei confronti degli umili. "i promessi sposi", in questo senso, diventano affresco e sintesi della societa` italiana di ogni tempo: la prepotenza di don rodrigo, la bonta` e l`ingenuita` di renzo, l`innocenza di lucia, il coraggio di padre cristoforo. ma soprattutto, come fece notare eugenio scalfari, manzoni, con don abbondio, ci propone la perfetta figura dell`"italiano medio": un brav`uomo che fa quello che deve, ma a fare di piu`, se c`e` da mettersi in mezzo, proprio non ci sta. studiati, parodiati, usati come modello, "i promessi sposi" raccontano un`italia che non e` mai cambiata. introduzione di salvatore silvano nigro.

una biografia a vignette. con un tratto delicato, quasi melanconico, paulesu reinventa un gramsci che ha i tratti di un bambino. capelli in disordine, occhiali, braccia lungo il corpo: sembra lo scolaro modello dei libri di lettura, sembra un personaggio che viene da lontano. "sono sardo, sono gobbo, sono pure comunista. dopo una lunga agonia in carcere, spirero`. nino mi chiamo." cosi` si presenta nella prima vignetta, e a quella seguono altre che di gramsci ripercorrono le idee, le riflessioni, le lotte, gli amori. fra gruppi omogenei di vignette l`autore inserisce sequenze di testo che raccontano la vita dell`uomo o citano passi importanti delle opere del politico e dell`intellettuale. ne esce un libro del tutto originale che ci guida, come all`interno di un ideale museo (non monumentale, non celebrativo), dentro la vita, il pensiero, e l`eredita` umana e politica di antonio gramsci.

albrecht durer, al culmine della carriera, e` inquieto. la pioggia cade su norimberga, la vita cittadina lo annoia, il lavoro ristagna, si avvertono i segnali di grandi cambiamenti: martin lutero sta dividendo l`europa e l`elezione di carlo v al vertice del sacro romano impero fa discutere corti e taverne. durer decide di partire, per un lungo viaggio che gli permetta di incontrare citta` e committenti e riaprire le ali dell`ispirazione: poco piu` di un anno, tra l`estate del 1520 e quella del 1521, meta anversa, che sta emergendo come nuovo centro dei commerci e dell`economia. l`artista non sa, ma forse sospetta, che sara` l`ultima avventura della sua vita. stefano zuffi ripercorre questa avventura come in un romanzo, partendo dal diario in cui durer ha annotato con puntiglio tappe e imbarchi, spese per i pasti e somme perse al gioco, ricevimenti e appuntamenti, opere regalate, scambiate o vendute. la storia rivive cosi` nella voce di un protagonista, che assiste all`incoronazione di carlo v assieme a mathis grunewald, piange la morte precoce di raffaello, incontra erasmo da rotterdam e margherita d`austria, si meraviglia di fronte ai tesori aztechi portati dai bastimenti spagnoli, va alla ricerca di un presunto mostro marino arenato sulla spiaggia, scampa a un naufragio. e al tramonto della sua esistenza ritrova il piacere di vivere in un mondo che, filtrato dall`acutezza del suo genio, si rivela - tra guerre di religione e intrighi politici... - sorprendentemente simile al nostro.

milano o la citta`. cosi`, attraverso frammenti di esistenze eccentriche, questi racconti vogliono rappresentare che cosa vuol dire vivere insieme in una citta` oggi. e che cosa vuol dire vivere una citta` nell`epoca in cui sembra smarrita la possibilita` di riconoscerne un`identita`. giorgio fontana raffigura "la capacita` di milano di essere piu` reale di ogni sogno o perversione" attraverso l`estate "atlantica" di un giovane sbandato, l`estate degli sgomberi dei centri sociali. per helena janeczek la metropoli emerge come un ologramma colorato dagli sprazzi di conversazione di un ragazzino che parla dentro un gioco elettronico con un partner che sta lontano, a caltanissetta, e, a poco a poco, diventa presente e amico piu` dei compagni vicini. l`ingegnere slavo di di stefano confessa al commissario la sua assurda ribellione perche` "milano non era piu` il paradiso grigio che avevo conosciuto all`arrivo". l`esperienza urbana del supplente di marco balzano culmina nell`incontro con un alunno ricoverato in una casa alloggio per pazienti psichiatrici. neige de benedetti trova la citta` in un tram perche` "l`unica cosa di cui si parla a milano e` partire". e "dove voi siete io sono gia` stato, dove vado io e` dove voi non arriverete" conclude il suo racconto il fuggitivo di francesco m. cataluccio: una specie di eterno viandante, profugo siriano mezzo ebreo che nelle architetture pretenziose della stazione rivive luoghi percorsi da generazioni passate.

anni sessanta, quattro donne giocano a carte in una casa. ogni giovedi`, da molti anni, si riuniscono per fare una partita, chiacchierare, passare il pomeriggio. portano con se` le loro bambine che giocano nella stanza accanto. nessuna di loro lavora, fanno le madri, le mogli, si conoscono da molto tempo. una di loro e` incinta del primo bambino. durante il primo atto della commedia vediamo intrecciarsi le loro storie tra comicita` ed emozioni, il tutto scandito dai primi dolori della partoriente: il tema piu` forte e` quello della maternita`, dei vari modi d`intenderla. e la fine del primo si chiude con una nascita: il palcoscenico deserto, le carte abbandonate sul tavolo verde, le voci trafelate delle donne fuoriscena. secondo atto oggi, quattro donne s`incontrano in un`altra casa, sono vestite di scuro. si sono riunite dopo il funerale di una delle loro madri che si e` suicidata. capiamo che sono quelle bambine che nel primo atto giocavano nella stanza accanto. a poco a poco le colleghiamo una dopo l`altra alle madri. qualche volta per rassomiglianza, qualche volta per assoluto contrasto. due epoche, due modi di essere donne. sono piu` felici queste donne, piu` realizzate? a tratti pare essersi spezzata una catena, meglio o peggio, chi lo sa? inevitabile. ma l`identita` stessa femminile sembra a tutte loro qualcosa di indefinibile e percio` perennemente a rischio, oggi come ieri. una specie di energia, di follia che non vuole farsi disarmare, che risorge sempre dalla morte per dare la vita.

macerie fumanti, cadaveri sanguinolenti, pianti e grida di dolore: troia in fiamme come emblema della caduta di un regno, come luogo archetipico della distruzione e del saccheggio. a partire dal materiale mitico della tradizione arcaica, la drammaturgia di euripide presenta al pubblico lo spettacolo dei crimini di guerra e la deriva di una popolazione devastata. l`orrore e` focalizzato nella prospettiva delle vittime, dei corpi umiliati e spogliati delle loro identita`, delle soggettivita` ridotte a voci sofferenti quanto inermi. attraverso una complessa costruzione di genere, il destino dei vinti si articola in un defile` di figure femminili che rappresentano altrettanti ruoli e altrettante esperienze travolte dalla spirale della violenza. ecuba, andromaca, cassandra: una regina privata del trono, una vedova cui viene ucciso l`unico figlio, una figlia ritenuta da tutti una povera pazza. su tutte incombe il trauma della perdita e dello sradicamento: la partenza verso un altrove che significa schiavitu` e miseria.

passioni e sentimenti, paure, tenerezze, invocazioni, tradimenti, ricongiungimenti, botte e minacce, miseria e malattia: tutto sotto "un cielo fatto solo d`amore". e l`incontro di dino campana con sibilla aleramo, incontro straordinario, come le lettere che i due amanti si scrissero. ogni pagina di questo carteggio e` un viaggio, esaltante e senza soste, che ha inizio sotto il sole infuocato dell`agosto 1916, fra la vera montagna dei solitari e la pura bellezza dei grandi boschi e prosegue serenamente negli ultimi splendori della bella stagione a faenza e marradi, fino a quando il "vento iemale" non li trascina in paesi sperduti dell`appennino, dove il freddo morde ancora piu` che nelle soffitte dei lungarni e nelle ville sulle colline di firenze che li accoglieranno. il percorso si fa tortuoso come le vicende alle quali si assiste, segnato da un continuo andirivieni fra pisa, livorno, firenze, sorrento. e ormai il 1917: sullo sfondo l`anno piu` duro della guerra, in primo piano i due amanti e il loro disperato tentativo di trovarsi e abbandonarsi, affidato ormai soltanto alle lettere che si incrociano tra la toscana e il piemonte. poi, nel gennaio del 1918, davanti al cancello del manicomio di san salvi, il viaggio si interrompe. i canti orfici, unica e grande opera di campana, lo manterra` vivo oltre la morte, avvenuta dopo un internamento di quattordici anni. sibilla aleramo, che trasformo` la sua lunga vita in letteratura, mai riusci` a raccontare...

londra. un ragazzo italiano lavora come spammer, ovvero scrive email che truffano la gente per conto di una fantomatica agenzia di comunicazione. un giorno si pente, ruba l`intero indirizzario e spedisce un messaggio di scuse a 16 milioni di persone. le conseguenze sono imprevedibili: migliaia di risposte, tra ammiratori che apprezzano l`outing e persone che lo criticano duramente. cosi` duramente che lo spammer, pentito ma anche vittima degli eventi, e` costretto a raccontare la sua storia per filo e per segno. inizia cosi` un`appassionata confessione che, email dopo email, riporta in vita la sua struggente e sfortunatissima storia d`amore. mentre racconta cosa e` accaduto, lo spammer aggiorna anche i suoi lettori sulle difficolta` quotidiane in una londra grigia, senza cuore e senza "ragazze educate", dove il suo amico matt e` bullizzato per essere astemio e nessuno trova cio` che sta cercando. ed e` cosi` che, in poche settimane, conquista la stima e l`affetto di tutti, anche dei piu` restii. in molti non si perdono un`email, fanno il tifo per lui, gli scrivono consigli. fino al colpo di scena finale, all`altezza di un pubblico di 16 milioni di lettori, piu` o meno consenzienti.

una raccolta dei piu` celebri miti greci scritti in modo da poter essere raccontati ai piu` piccoli. come non farsi catturare dal fascino del poeta arione, salvato da un delfino che lo riporta sulla terraferma sul suo dorso? o dalle avventure degli argonauti alla ricerca del vello d`oro? non mancano le storie di aracne, teseo e il minotauro, pegaso e bellerofonte, medusa e ulisse. eta` di lettura: da 9 anni.

"l`esile volume di 146 pagine sfidava la nostra immaginazione di diciottenni innamorati delle visioni di jim morrison e di william blake con una visionarieta` ironicamente erudita, minuziosa fino a sembrare perversa e abbastanza vaga da spingerci a cercare di decifrarla come una lingua straniera. ora `finzioni` torna in una nuova e splendida versione italiana accresciuta dai tre racconti che borges vi aggiunse ... e a percorrere di nuovo i sentieri biforcuti dell`argentino, a rileggere certi memorabili attacchi, ci si accorge non solo che il loro potere pacatamente incantatorio e` immutato, ma in qualche modo si e` ramificato, come in un racconto di borges. che cosa e` successo? solo che quasi tutta la letteratura degli ultimi quarant`anni, da calvino a pynchon a molina a infiniti altri, si e` confrontata o scontrata con l`universo onirico e lievemente delirante scaturito da `finzioni`." (giuseppe montesano)

le fiabe di luigi capuana nascono dall`incontro tra il mondo fantastico e l`arte della scrittura. le leggende, i racconti orali, le filastrocche che appartengono alla tradizione popolare rivivono grazie alla penna sapiente di uno dei maestri della letteratura italiana. in queste pagine va in scena un microcosmo originalissimo e insieme familiare, popolato di reginotte ardimentose e reucci avventurosi, di re stralunati, maghi vendicativi e fate dispettose, e poi mamme draghe, lupi mannari, draghi, orchi; ma anche ciabattini, falegnami, contadini, sarti e barbieri, e poi mugnai, pescatori, fornaie. la scrittura di capuana, forgiata all`officina verista, tiene le redini di un materiale straordinario e apparentemente indomabile con grande abilita`, facendo muovere e danzare i suoi personaggi al ritmo di una vivace partitura musicale; soccorso in questo da una vena ironica che scorre lungo tutte le fiabe. capuana modella le sue storie rivolgendosi a un interlocutore privilegiato: il bambino. e in funzione dei piccoli lettori che plasma quel linguaggio "cosi` semplice, cosi` efficace, cosi` drammatico", come confessa egli stesso.

c`e`, in queste nove storie di infanzie, adolescenze e giovinezze, tutta l`abilita` di francesco piccolo di soffermarsi su quei dettagli e sorprese della vita che afferrano pero` il senso della vita: una frase ricorrente della mamma; un saluto sempre uguale; le caramelle di un tempo che erano un colorante unico; la convinzione tutta meridionale che non piove mai e gli ombrelli non servono. con ironia, intelligenza, stupore, e con la consapevolezza che sono spesso le piccole cose a dimostrarsi rivelatrici, piccolo ci conduce per mano, attraverso episodi semplici, spunti presi da una pacata ma evocativa quotidianita`, a scoprire sotto una superficie apparentemente insignificante una profondita` inaspettata. con una nuova postfazione dell`autore.

un giovane principe e un vecchio abate leggono il cantico dei cantici e sognano le dolci terre del libano. il giovane principe diventa l`imperatore enrico iv: deve sposare una donna che non conosce e non amera` mai, deve umiliarsi di fronte a papa gregorio vii, deve vivere nel sospetto e nell`ipocrisia della sua corte, deve crescere nella violenza, quando vorrebbe vivere nell`amore e nell`innocenza. il suo unico amore dura tre giorni e anche quello si svelera` falso e infido.

"io ho amato in continuazione e, se mi chiedi che cosa faccio ancora oggi, ardo d`amore." difficile immaginare una dichiarazione di intenti, esistenziali e poetici, piu` affascinante di questi pochi versi posti da publio ovidio nasone all`inizio dei suoi "remedia amoris" poemetto in distici elegiaci pensato come contraltare e antidoto agli insegnamenti proposti nell`"ars amatoria", il suo celeberrimo manuale d`amore. se con l`"ars amatoria", l`opera che nell`8 d.c. costo? a ovidio l`esilio in una piccola e inospitale localita` sul mar nero (per decreto dell`imperatore augusto che non ne apprezzo? i contenuti licenziosi), il poeta aveva insegnato, per l`appunto, l`arte di amare, con i remedia vuole offrire una medicina efficace per chi abbia subito gli effetti collaterali della sua stessa lezione d`amore. i rimedi sono di ogni genere e senza tempo: lunghi viaggi, svaghi e distrazioni (comprese le altre donne), i soggiorni rinvigorenti in campagna ma anche il super-lavoro, fino ad arrivare alla classica lista dei difetti dell`amata crudele, al vino lenitivo (ma solo in quantita` smodate, per evitare rischiose malinconie) e a molti altri trucchi per guarire dalle ferite d`amore. infine, il consiglio piu` importante di tutti: non prestare mai fede ad artisti e poeti... neppure allo stesso ovidio, tantomeno all`arguto e poetico autore della "scelta di massime consolanti sull`amore" in appendice raccolta: charles baudelaire. con e-book scaricabile fino al 31-12-2014.

tre storie di apprendistato e di eterno vagabondare di cavalli e cavalieri, tra deserti di sale, montagne innevate e pianure d`erba alta, attraverso la leggendaria frontiera fra il texas e il messico. con "cavalli selvaggi" siamo nel texas del 1949. lacerato ogni legame che lo stringeva alla terra e alla famiglia, john grady cole sella il cavallo e insieme all`amico rawlins si mette sull`antica pista che conduce alla frontiera e piu` in la` nel messico, inseguendo un passato nobile, e forse, mai esistito. in "oltre il confine", quando il destino gli offre l`occasione di passare la frontiera, il giovane billy parham compie la sua scelta e dirige il cavallo verso il messico insieme al fratello boyd. billy ha appena catturato una lupa ferita che si stava accanendo sul bestiame della famiglia e ha deciso di non consegnarla al padre, che la ucciderebbe, ma di riportarla sulle montagne messicane per restituirla al suo mondo. "citta` della pianura" inizia dove arrivavano i primi due romanzi. all`inizio degli anni cinquanta john grady cole e billy parham lavorano in un ranch tra il texas e il messico. insieme allevano cavalli, ascoltano sotto le stelle i racconti dei vecchi cowboys, si divertono al bar o al bordello. e al bordello john grady incontra una sedicenne cosi` bella da cambiargli la vita. cosi` contesa da costringerlo a scontrarsi con il suo protettore-filosofo eduardo, in un duello allo stesso tempo epico e metafisico.

pubblicato nel 1887, "uno studio in rosso" e` il primo romanzo (di quattro) in cui compare a tutto tondo il personaggio di sherlock holmes. affiancato dal medico john watson, congedato dall`esercito per una ferita, l`investigatore inglese si contraddistingue per le straordinarie competenze in chimica e anatomia e l`incredibile capacita` deduttiva, messa in atto a partire da pochi particolari fisici o da dettagli relativi all`abbigliamento. "uno studio in rosso" si incentra sul misterioso omicidio di un uomo, trovato morto in una casa con accanto un anello nuziale da donna e la scritta "rache" (vendetta, in tedesco) sul muro. in questo primo romanzo sono gia` presenti quasi tutti gli elementi che renderanno immortale la figura di sherlock holmes: la citta` di londra avvolta in una nebbia fitta e impenetrabile, il compagno di avventure watson, emblema del punto di vista dell`uomo comune, e chiaramente lui, holmes, che in breve tempo comincera` a vivere di vita propria, tanto da ispirare una sterminata produzione cinematografica e televisiva.

joanna aveva solo sei anni quando, un tardo pomeriggio d`estate, un uomo sconosciuto comparso dal nulla sulla strada che lungo i campi portava verso casa uccise sua madre e i suoi fratelli. "corri, joanna, corri" le aveva urlato la madre, e lei aveva obbedito, si era persa in mezzo al grano, ed era riuscita a fuggire. trent`anni dopo, joanna non e` piu` la bambina perduta in quel campo irrorato di sangue, ora nella sua vita tutto sembra funzionare alla perfezione: ha un buon lavoro, una bella casa, un marito affettuoso e un bambino per cui nutre un amore immenso. ma solo perche` una volta ti e` successa una cosa terribile, non significa che non ti possa succedere di nuovo. quando joanna scompare misteriosamente insieme a suo figlio, jackson brodie, affascinante detective con la tendenza a confondere la professione con la vita privata, non puo` ignorare la richiesta d`aiuto di reggie, la baby sitter poco piu` che adolescente che un bizzarro gioco del destino ha messo sulla sua strada. sono proprio le coincidenze della vita, quelle che brodie chiama "spiegazioni in potenza", l`ingrediente fondamentale di questa intricata storia, dove eventi drammatici, omicidi insensati e colpi di scena abbondano, e dove tutto ruota alla fine intorno alla perdita irrecuperabile di un affetto profondo. cio` che resta, oltre alla consapevolezza che e` possibile sopravvivere con grazia anche a un dolore che non passa, e` comunque l`amore: feroce, viscerale e travolgente, per tutti l`unica cosa che conta.

nelle sue memorie canetti scrivera`, a proposito della massa: "e un enigma che mi ha perseguitato per tutta la parte migliore della mia vita e, seppure sono arrivato a qualcosa, l`enigma nondimeno e` restato tale". il "qualcosa" a cui qui si allude e` "massa e potere": la sua lunghissima genesi - apparve dopo trentotto anni di elaborazione - fa capire quale immensa energia, concentrazione, furia si sia depositata nelle pagine di questo libro. un libro che e` un vasto mito costellato di tanti altri miti - spesso dissepolti con passione da libri dimenticati nell`oscurita` delle biblioteche -, dove canetti, con l`asciuttezza vibrante di un annalista cinese, riesce a saldare in un tutto l`immane storia che vive in ciascuno di noi, iscritta nei nostri gesti elementari.

"la legge e` davvero uguale per tutti? in senso letterale lo e`, ma nella sostanza l`interpretazione varia da caso a caso, da un giudice all`altro. `i fiori di marta` racconta una vicenda giudiziaria o forse solo l`illusione della giustizia. col trascorrere degli anni mi sono convinto che la certezza del diritto sia, appunto, un`illusione che transita, come tante altre, nella nostra vita. scrivendo, ho provato a riflettere anche su altri transiti quali l`amore, la liberta`, il senso delle cose."

ha centosettant`anni, ma non perde un colpo. pubblicato a puntate fra l`agosto 1844 e il gennaio 1846 sul "journal des de`bats", mentre dumas lo stava ancora scrivendo (con l`aiuto di un ghost-writer, auguste maquet), senza sapere nemmeno lui come l`avrebbe concluso, e intanto metteva in cantiere altri due o tre romanzi, "il conte di montecristo" ha lasciato, e lascia tuttora, col fiato sospeso folle di lettori di ogni estrazione sociale e di ogni paese. nessun romanzo, forse, ha avuto tante edizioni (settantasei solo in italia, gia` dal 1846), tanti adattamenti cinematografici (il primo nel 1922) e televisivi; e` diventato un musical, un fumetto con paperino, e` stato immortalato sulle figurine liebig e condensato nelle strisce della magnesia san pellegrino; oggi ispira la serie americana "revenge". tutti quindi possono dire di conoscerne almeno a grandi linee la trama e il protagonista, anche chi non lo ha mai letto. ma non c`e` trasposizione, necessariamente lacunosa, data la mole del romanzo, che valga il godimento di aprirlo e rimanere intrappolati senza scampo nel suo inesorabile ingranaggio narrativo, che funziona sempre anche se si sa gia` come andra` a finire la vicenda. i suoi stessi difetti, le ripetizioni, le digressioni, le zeppe, sono funzionali al piacere della lettura.

per troppo tempo gli italiani si sono rassegnati a una rete di malaffare che avvinghia e soffoca tutte le forze del paese: la politica, l`imprenditoria, gli uffici pubblici, fino a minare le fondamenta della vita civile. e un sistema paralizzato, dove le bustarelle sono l`unico metodo per sbloccare una pratica o conquistare un appalto, che inghiotte le risorse necessarie per far ripartire l`economia e non da` spazio alle energie positive. un meccanismo che e` diventato insostenibile e va combattuto introducendo nella societa` gli anticorpi che riconsegnino ai cittadini la fiducia in un futuro senza mazzette ne` intrallazzi, dove i meriti e le capacita` riescano ad affermarsi. in questo libro il presidente dell`autorita` anticorruzione raffaele cantone e il giornalista gianluca di feo, ripercorrendo le vicende del mose di venezia, dell`expo di milano e di mafia capitale a roma, si confrontano per individuare i problemi chiave del nostro paese e per suggerire delle soluzioni. per lasciarsi alle spalle l`italia delle tangenti occorre una rivoluzione culturale che, come suggerisce cantone, non deve aver paura di far piazza pulita, perche` il tempo stringe e "bisogna cogliere ogni occasione per dare un segnale forte: cambiare gli uomini e innovare le strutture, per dimostrare concretamente che siamo capaci di intervenire e sanare le ferite".

"`nelle vene dell`america`, che william carlos williams, uno dei maggiori poeti americani del nostro secolo, compose circa quarant`anni or sono, e` tra i libri piu` singolari che siano mai stati dedicati all`interpretazione di un paese e di una civilta`. soccorso da una immaginazione vibratile, williams discende nelle profonde vene dell`america: interroga gli eroi della sua storia, da colombo fino a lincoln: raccoglie documenti, brani di diario, frammenti di testimonianze e se ne appropria, come ori e gemme barbariche sul petto di un conquistatore: alterna splendidi poemi in prosa, autobiografie immaginarie di esploratori, bellissimi dialoghi, confessioni e violenti sarcasmi. alla fine di questa interrogazione, i volti diversi si cancellano, i fatti storici si amalgamano, tutte le voci diventano le sfumature di una voce sola. l`america di william carlos williams e` un unico, immenso corpo femminile, disteso tra due oceani, che possiede la drammatica inesauribilita` delle figure mitiche." (pietro citati)

un delitto efferato, una relazione scandalosa, un`eredita` contesa, un diario accusatore: sono gli ingredienti di questo romanzo giallo, ispirato a un fatto di cronaca realmente avvenuto nel varesotto agli inizi del novecento. il casuale ritrovamento nella cantina di una casetta di campagna di ossa umane, accanto a un paio di scarpe rosse, riapre l`oscuro caso della scomparsa di una ricca villeggiante milanese. un alone di mistero avvolge la tragica vicenda, che si consuma nel silenzio di una quieta cittadina e che, dopo clamorose rivelazioni e incredibili colpi di scena, giunge a conclusione in un`aula del tribunale di varese. una dura prova per il giudice istruttore gagliardi che, chiamato a dare un nome all`assassino, o agli assassini, svelera` il passato e i segreti della vittima, prigioniera di una pericolosa passione amorosa, fino alle estreme conseguenze.

credeva che ci fosse un guasto e invece non aveva mollato gli ormeggi. mollo` gli ormeggi ma si trascino` dietro la colonnina dell`elettricita`. butto` l`ancora dove voleva sua moglie e al mattino si trovo` in una fattoria. tutti i piccoli marinai commettono piccoli errori. e se sono grandi marinai, a volte fanno grandi cazzate. questo libro le racconta senza pieta` per nessuno, che sia un avvocato di piacenza o il grande velista neozelandese. cento idiozie da non crederci, cento aneddoti rigorosamente accaduti che fanno sbiadire le peripezie di "tre uomini in barca". un`antologia di strafalcioni nautici, con i disegni di davide besana.

in alcuni saggi, lettere, interviste e discorsi, tra cui il celebre "riflessioni sul punto cieco" tenuto nel 2007 al congresso della societa` psicoanalitica internazionale, christa wolf risponde all`esortazione socratica "parla, cosi` ti vediamo", rompe il silenzio e si rende riconoscibile provando a creare, nel suo stile diretto e cristallino, "isole di ragione in un mondo insensatamente minacciato da se stesso". con lucidita` l`autrice esamina la profonda contraddizione in cui versa la societa` contemporanea, sempre piu` proiettata in una folle corsa al progresso, sempre piu` incapace di riconoscere la propria parte di responsabilita` nei mali del mondo attuale, sempre piu` cieca davanti ai propri crimini. persuasa, tuttavia, che l`utopia sia e resti una necessita` vitale dell`essere umano, christa wolf circoscrive la mancanza di speranza grazie alla parola e alla scrittura autobiografica, forte della convinzione che il ricordo sia la materia stessa di cui si compone la nostra coscienza. e invita percio` a interpretare la crisi esistenziale e i conflitti come segnali e occasioni da cogliere, perche` senza conflitto, senza qualcosa che metta l`essere umano profondamente in discussione non sarebbero possibili ne` la letteratura ne` l`arte.

se c`e` un artista contemporaneo italiano celebrato in tutto il mondo, questi e` senz`altro alberto burri. dal centre pompidou di parigi al guggenheim di new york, dalla tate gallery di londra alla biennale di venezia, passando per chicago, los angeles, lisbona, madrid, non c`e` grande museo del mondo che non gli abbia dedicato spazi e antologiche di prestigio internazionale. i suoi cretti - le gigantesche opere in terre e vinavil - campeggiano da gibellina a los angeles, e i suoi cellotex sono ormai voci essenziali del lessico dell`arte contemporanea. quello che pero` meno si conosce e` il burri privato, il burbero medico umbro che, partito per la guerra in africa, si ritrova catapultato in un campo di prigionia nel deserto del texas e che, grazie ai cartoni e i pennelli avuti in dono da un lungimirante caporale dell`esercito americano, scopre il suo talento di pittore. dagli episodi di quei giorni di stenti nel west ai primi passi da artista una volta tornato in italia nel dopoguerra, prende le mosse il racconto di alessandra oddi baglioni, che da umbra e appassionata d`arte ricostruisce il lato intimo del celeberrimo conterraneo, seguendo il filo del l`immaginazione ma basandosi sulle lettere private, le testimonianze e i ricordi dei tanti che lo hanno conosciuto.


jane austen e` una delle poche, autentiche grandi scrittrici che hanno saputo fare breccia nei cuori e nelle menti di tutti i lettori, senza eccezioni. fra i suoi tanti capolavori, "orgoglio e pregiudizio" (pubblicato nel 1813) e` sicuramente il piu` popolare e amato: le cinque figlie dell`indimenticabile mrs bennet, tutte in cerca di un`adeguata sistemazione matrimoniale, offrono l`occasione per tracciare un quadro frizzante e profondo della vita nella campagna inglese di fine settecento. i destini di elizabeth, jane, mr bingley e dell`ombroso mr darcy intrecciano un balletto irresistibile, una danza psicologica che getta luce sulla multiforme imprendibilita` dell`animo umano, specie quando si trova alle prese con l`amore o qualcosa che all`amore somiglia.

"la giusta e inevitabile fine dei padri e` una eclissi totale: con lo sfacelo dell`impero svanisce ogni rapporto umano e nascono i totalitarismi di ogni genere denunciati da roth." (claudio magris). nel 1938, mentre la germania nazista annuncia l`annessione dell`austria, joseph roth, esule a parigi, termina la scrittura della "cripta dei cappuccini", il suo ultimo lavoro. il tracollo definitivo della patria, al quale assiste sgomento, gli fa comporre tasselli di questo mosaico intenso e doloroso, che esplora l`inabissarsi di quel mondo danubiano in cui coesistevano l`impero absburgico e la civilta` ebraica dell`europa orientale. cosi` la storia della famiglia trotta, gia` narrata nella "marcia di radetzky", di cui questo romanzo rappresenta il seguito, si snoda attraverso le vicende di francesco ferdinando, che, travolto dai propri fallimenti, guarda alla vecchia monarchia in cerca di tracce e di verita` che giovino al destino dei sopravvissuti. ma l`esito sara` drammatico, carico di trepidante amarezza davanti al baratro da cui l`europa e le liberta` democratiche stanno per essere inghiottite.

l`exposition universelle et internationale de bruxelles del 1958 e` il primo evento del genere dopo la seconda guerra mondiale. la tensione politica tra la nato e i paesi del blocco sovietico e` al culmine. in piena guerra fredda, dietro la facciata di una manifestazione che si propone di avvicinare i popoli della terra, fervono operazioni d`intelligence in cui le grandi potenze si spiano a vicenda. incaricato di sovrintendere alla gestione del club britannia nel padiglione inglese e` un giovane copywriter del central office of information di londra, thomas foley, che si trova cosi` catapultato al centro di un intrigo internazionale di cui diventa un`inconsapevole pedina. in un fuoco di fila di esilaranti colpi di scena, il racconto corre su due binari paralleli egualmente coinvolgenti: i turbamenti amorosi del giovane thomas e una spy story pervasa dal proverbiale umorismo di coe.

storie estreme, legate al tema dell`esilio e della perdita, dove l`ironia prevale sulla tentazione di recriminare e la speranza sopravvive grazie alla dignita`. ogni capitolo e` il racconto di un viaggio durante il quale si incontrano i personaggi che poi diventano l`io narrante: alcuni sono noti al pubblico come scrittori, o musicisti, o giornalisti, molti altri sono invece comparse sconosciute nello scenario di guerre subite, di resistenza a dittature o di rivoluzioni soffocate.

quali forme assume il discorso politico? come parla un leader ai cittadini? e possibile dire tutta la verita`, parlare con franchezza, quando si tratta di questioni controverse e divise, quando il clima politico e` teso fino alla lacerazione, o occorre invece nascondere la verita` e giocare sulla presa delle emozioni? queste e altre domande sulla comunicazione politica lampeggiano, con inquietante lucidita` e spietata analisi, nei discorsi che tucidide fa pronunciare ai protagonisti del suo racconto storico nei contesti del dibattito assembleare dell`atene del quinto secolo. dall`elogio della democrazia, pronunciato da pericle, ai discorsi che riguardano la guerra e la prosperita` della polis, dai sacrifici richiesti ai cittadini alle scelte inerenti la conservazione dell`impero e i rapporti con gli alleati: i discorsi, uno dopo l`altro, dipingono un quadro che sollecita, nel confronto, l`orizzonte contemporaneo in una sconcertante attualita`. il volume contiene i tre discorsi di pericle alla citta` (l`epitaffio ai caduti in guerra, che e` al contempo un elogio della citta` democratica; i due discorsi che riguardano la decisione di entrare in guerra e la necessita` di conservare l`impero), il dibattito tra cleone e diodoto sul trattamento da riservare alla ribelle mitilene (sterminare gli alleati infedeli o ricorrere a misure piu` moderate) e l`orazione di alci- biade che incita atene alla spedizione in sicilia (il sogno di un`interminabile espansione dell`impero)...

romanzo spagnolo di autore ignoto, venne edito a burgos nel 1554 e proibito dall`inquisizione nel 1559. di ambientazione popolare, ma che rivela la mano di uno scrittore colto, il lazzarillo e` la storia di un giovane accattone sempre affamato che si guadagna da vivere con mille astuzie. scritto quasi cinquecento anni fa e` ancora oggi di un`attualita` sorprendente. introduzione di manuel vazquez montalban.

in una desolata contea del nebraska, un uomo fa l`autostop nella notte. ha il naso rotto e le poche auto che passano non lo guardano nemmeno. e jack reacher, ex poliziotto militare, che vive ormai alla giornata ed e` diretto in virginia. finalmente, un`auto decide di fermarsi: a bordo ci sono due uomini e una donna, tutti in uniforme aziendale. colleghi di lavoro in trasferta? probabile, ma c`e` una strana atmosfera in auto, la donna in particolare e` molto tesa e silenziosa, e con l`arrivo di reacher le cose prendono una piega sempre piu` inquietante. intanto, a pochi chilometri da li`, e` stato scoperto un omicidio: un uomo brutalmente ucciso in una vecchia stazione di pompaggio. un testimone ha visto due uomini con le giacche sporche di sangue allontanarsi di gran fretta e ha avvertito lo sceriffo. ma la vittima non e` un cittadino qualsiasi: per lui si mobilitano subito i`fbi, l`antiterrorismo e perfino la cia. inizia cosi` una vera e propria caccia all`uomo, in cui si profila sempre piu` netta l`ombra della minaccia terroristica internazionale. guidato dal suo radicato istinto all`azione, reacher finira` per trovarsi coinvolto in una pericolosa vicenda, mettendo ancora una volta a rischio la propria vita...

un rinomato chirurgo plastico coinvolto in un progetto segreto dell`unione europea viene trovato impiccato nella sua villa di charleroi; a pochi giorni di distanza, in uno squallido locale di stoccolma qualcuno spara a bruciapelo a un noto trafficante d`armi albanese; poco dopo, e` il turno di un politico di spicco dell`europa orientale, il cui corpo viene ritrovato bizzarramente mutilato all`isola di capraia: un suicidio (pare), una rissa finita male (sembrerebbe), l`opera di un killer professionista (probabile), e in un breve arco di tempo tre pezzi grossi spariscono dalla scena del terrorismo internazionale. i membri del gruppo opcop guidati da paul hjelm non credono alle coincidenze. primo corpo di polizia sovranazionale creato per contrastare una criminalita` globalizzata che non conosce piu` frontiere, devono riannodare i mille fili di un caso che li porta a indagare i segreti delle piu` dannate isole-prigione del pianeta e a percorrere le vie tortuose di una ricerca scientifica che si e` lasciata sedurre dall`idea del superuomo, e dalla folle presunzione di poter arrivare al segreto stesso della vita.

in una societa` in continua trasformazione, dove i ruoli tendono a mutare velocemente, l`amore e` un sentimento che rischia di essere considerato sempre uguale. in realta` e` una dimensione complessa dell`animo umano, difficile da decifrare e attraversato da continui cambi di identita`, che determinano di volta in volta un modo diverso di amare. per questo, diventa necessaria la "manutenzione" costante della propria vita sentimentale, che non significa essere sempre all`altezza delle sfide che ci troviamo davanti, ma essere in grado di conservare e proteggere il nostro amore, come se si trattasse di una pianta rara e bisognosa di cure. per seguire e comprenderne le mutazioni, umberta telfener, esperta psicologa e psicoterapeuta, ne ripercorre le principali fasi: dall`amore patriarcale all`esaltazione del legame di coppia romantico, dalle paure emotive del postmoderno all`attualita` incerta e paradossale dell`ipermoderno. fasi in cui il lettore potra` riconoscere se stesso e scoprire la natura della sua relazione, capirne quali sono le conseguenze emotive e come muta il linguaggio dei sentimenti a seconda delle eta`. ricco di spunti suggestivi - i film da vedere o i giochi di coppia che possono migliorare la nostra vita amorosa - "la manutenzione dell`amore" e` un viaggio nell`anima del piu` nobile dei sentimenti, con un invito esplicito: anche nell`amore, comprendere chi siamo e` il primo passo verso l`armonia.

vedovo, con una figlia che cresce velocemente, il colonnello aurelio reggiani dedica tutte le sue energie alla lotta contro i furti di opere d`arte. e non importa se queste hanno gia` varcato i confini del paese: reggiani e i suoi uomini sono pronti a seguirne le tracce anche in sudamerica e nella jugoslavia sull`orlo della guerra. un lavoro che non richiede solo acume investigativo e organizzazione, ma pure una buona dose di savoir-faire, perche` gli ambienti in cui ci si muove non sono propriamente "semplici". alti prelati, nobilta` e trafficanti internazionali: sono questi i soggetti con cui entrano in contatto l`affascinante colonnello e la sua squadra, composta da uomini efficienti e preparatissimi... anche se talvolta un po` bon vivants.

dieci minuti al giorno. tutti i giorni. per un mese. dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. dieci minuti fuori dai soliti schemi. per smettere di avere paura. e tornare a vivere. tutto quello con cui chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste piu`. perche`, a volte, capita. capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. che il tuo lavoro venga affidato a un altro. che cosa si fa, allora? rudolf steiner non ha dubbi: si gioca. chiara non ha niente da perdere, e ci prova. per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide di fare una cosa nuova, mai fatta prima. lei che e` incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la citta`, balla l`hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto. di dieci minuti in dieci minuti, arriva cosi` ad accogliere realta` che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. da cui ricominciare. chiara gamberale racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario. e dimostra come, un minuto per volta, sia possibile tornare a vivere.

oltre a essere uno dei piu` importanti scrittori del nostro tempo, jose` saramago e` stato un acuto osservatore della realta`. iscrittosi clandestinamente al partito comunista nel 1969, durante la dittatura di salazar, non ha mai abbandonato l`impegno politico, considerando la propria condizione di scrittore inscindibile dalla coscienza di cittadino. e noto anche per le sue posizioni marcatamente anticlericali, che lo hanno posto al centro di aspre polemiche in patria tanto da indurlo a trasferirsi alle canarie. sempre attento alle novita` e interessato al confronto e al dialogo con il suo pubblico, non si e` fatto cogliere impreparato dall`avvento del digitale e a quasi novant`anni ha aperto un blog, su cui scriveva di tutto: dalle riflessioni sul futuro del pianeta ai propositi per il nuovo millennio, da temi "globali" come la questione degli indios al panico da pandemia per la cosiddetta influenza "suina", dal razzismo nella francia di sarkozy alla tragedia dell`aquila, dai centri commerciali quali nuove cattedrali del consumismo al laicismo come unica arma nei confronti delle ingerenze della chiesa cattolica nel nostro vivere quotidiano. tratta di cio` che lo indigna, ma anche di cio` che ama e rispetta. non puo` mancare poi berlusconi, una questione che viene affrontata come una vera deriva sociale e politica del nostro paese. questo e` l`ultimo quaderno che saramago ha scritto prima di morire e di lasciare un vuoto incolmabile nel panorama culturale mondiale.

il fedone e` la storia di una morte, quella di socrate e, allo stesso tempo, e` il racconto di una nascita, quella della metafisica occidentale, che proprio nelle pagine di questo splendido dialogo vede la luce. il racconto dell`ultima giornata di socrate nel carcere di atene diviene, per platone, il luogo decisivo per tenere un altro discorso sulla morte: un discorso diverso da quelli della religione, dell`arte o della scienza, un discorso che non si limita ad inaugurare un modo nuovo di parlarne, ma si spinge fino ad intrecciare la morte e la filosofia in un abbraccio indissolubile. dopo il fedone, la morte non potra` piu` essere, per il pensiero, qualcos`altro a cui pensare, un pensiero particolare, un determinato oggetto del pensiero. dopo il fedone, la morte si porra`, sin dall`inizio, insieme al pensiero. dopo il fedone non si cessera` di pensare alla morte che cessando di pensare.

in questo saggio del 1906 - ritrovato per questa edizione italiana - tolstoj delinea il suo programma d`azione politico e denuncia la tirannia degli stati e la cecita` morale della societa`. egli si fa profeta di una nuova era e con grande lucidita` invita alla insubordinazione verso ogni forma di governo. lo spunto e` offerto dalla convulsa dinamica della rivoluzione russa del 1905, emersa sulla scorta della sconfitta della russia nel conflitto con il giappone. e tra l`ottobre e il novembre del 1905 difatti che tolstoj scrive quest`opera, che non riusci` poi a vedere la luce in patria per la feroce censura zarista. tolstoj indica qui la strada verso una "vera concezione della vita". per liberarsi da tutti i mali di cui soffrono gli uomini c`e` un unico mezzo: il lavoro interiore che ognuno deve fare per essere l`architetto del proprio miglioramento morale. nel delegare il loro potere gli individui realizzano invece una sorta di schiavitu` volontaria. il testo, sofferta orazione che riflette sugli assetti politici del primo novecento, fu poi pubblicato non senza difficolta` a parigi nel 1906. il volume diventera` presto introvabile anche in francia, fino a questa edizione italiana.

negli ultimi anni, l`orto e` tornato alla ribalta come importante protagonista del paesaggio italiano. questo libro vuole essere un`occasione per capire dove affondano le radici dell`orticoltura italiana e come la cultura abbia influenzato il comparto orticolo e i suoi protagonisti. puo` un ritorno al passato contribuire in modo significativo a sfamare il pianeta?

"c`e` di che impazzire di gioia, per un gaddiano, a sfogliare la nuova edizione degli accoppiamenti: e non solo perche` vi si trovano brani a dir poco esilaranti, in cui viene messo alla berlina il mondo grottesco della borghesia milanese, la sua "saggezza moraleggiante... e stentatamente grammaticante" (quella borghesia di cui gadda, per sua stessa ammissione, avrebbe desiderato essere il robespierre). non solo, dunque, per rileggere pezzi indimenticabili come l`incendio di via keplero o san giorgio in casa brocchi, ma per gustarsi, nella nota al testo, lo spettacolo dell`ingegnere alle prese con il garbuglio editoriale di cui fu, per tutta la vita, artefice e vittima consapevole".

samia e` una ragazzina di mogadiscio. ha la corsa nel sangue. ogni giorno divide i suoi sogni con ali`, che e` amico del cuore, confidente e primo, appassionato allenatore. mentre intorno la somalia e` sempre piu` preda dell`irrigidimento politico e religioso, mentre le armi parlano sempre piu` forte la lingua della sopraffazione, samia guarda lontano, e avverte nelle sue gambe magre e velocissime un destino di riscatto per il paese martoriato e per le donne somale. gli allenamenti notturni nello stadio deserto, per nascondersi dagli occhi accusatori degli integralisti, e le prime affermazioni la portano, a soli diciassette anni, a qualificarsi alle olimpiadi di pechino. arriva ultima, ma diventa un simbolo per le donne musulmane in tutto il mondo. il suo vero sogno, pero`, e` vincere. l`appuntamento e` con le olimpiadi di londra del 2012. ma tutto diventa difficile. gli integralisti prendono ancora piu` potere, samia corre chiusa dentro un burqa ed e` costretta a fronteggiare una perdita lacerante, mentre il "fratello di tutta una vita" le cambia l`esistenza per sempre. rimanere li`, all`improvviso, non ha piu` senso. una notte parte, a piedi. rincorrendo la liberta` e il sogno di vincere le olimpiadi. sola, intraprende il viaggio di ottomila chilometri, l`odissea dei migranti dall`etiopia al sudan e, attraverso il sahara, alla libia, per arrivare via mare in italia.

l`accademia dei tre principi e` una sala da biliardo. e un sotterraneo, un antro favoloso, dove sotto lo sguardo cieco del saggio borges incrociano le stecche giocatori leggendari come il puzzone, elvis, tremal-naik, la mummia, il professore e tamarindo. si svuotano portacenere e si tiene il conto delle battaglie. in quel mondo di soli maschi un giorno fa il suo ingresso pantera, "snella, flessuosa, pallida", e la leggenda varca i confini. quando i migliori cadono, come in un poema cavalleresco i campioni cominciano ad arrivare da lontano. uscita dal suo racconto, pantera porge il testimone ad aixi, una ragazzina innamorata del suo mare, protagonista di una nuova sfida inondata di luce e di mistero.

e perennemente in ritardo. e bella come il sole. e socievole, estroversa e... irraggiungibile. l`amore di henri bredin - timido studente della sorbonne, un po` goffo e sempre puntuale - sembra del tutto senza speranza. lui e valerie castel condividono la passione per gli stessi libri. ma per valerie, henri e` solo un compagno di studi e un buon amico, mentre per lui la ragazza con gli occhi acquamarina e il sorriso impertinente e` la donna piu` charmante del mondo. quando valerie trascorre le vacanze estive sulla riviera ligure e perde la testa per un italiano, a henri crolla il mondo addosso. non ha nessuna possibilita` contro quell`uomo affascinante, ricco e di dieci anni piu` grande di lui. o forse si`? un giorno, curiosando tra le bancarelle di libri usati lungo la senna, henri si imbatte in un libricino rilegato in pelle bordeaux. si tratta di un manuale del xvi secolo che contiene pozioni e strani infusi e promette di svelare niente meno che la ricetta dell`amore eterno, l`e`lixir d`amour e`ternel. contrariamente a ogni logica, henri decide di invitare a cena valerie e di cucinare per lei un perfetto "menu dell`amore". ma, tra tutte le sere possibili, quella e` proprio la volta in cui la ritardataria valerie decide di presentarsi nel piccolo appartamento di henri in rue mouffetard con largo anticipo...

enid e alfred lambert, in una citta` del midwest americano, trascinano le giornate accumulando oggetti, ricordi, delusioni e frustrazioni del loro matrimonio: l`uno in preda ai sintomi di un parkinson che preferisce ignorare, l`altra con il desiderio, ormai diventato scopo di vita, di radunare per un

texas, 1949. lacerato ogni legame che lo stringeva alla terra e alla famiglia, john grady cole sella il cavallo e insieme all`amico rawlins si mette sull`antica pista che conduce alla frontiera e piu` in la` al messico, inseguendo un passato nobile e, forse, mai esistito. attraverso la vastita` di un territorio maestoso e senza tempo, i due cowboy, cui si aggiunge il tragico e selvaggio blevins, intraprendono un viaggio mitico che li portera` fin nel cuore aspro e desolato dei monti messicani. qui la vita sembra palpitare allo stesso ritmo dei cavalli bradi e gli occhi di alejandra possono "in un batter di cuore sconvolgere il mondo". con una narrazione che all`asciuttezza stilistica di hemingway unisce la ritmicita` incantatoria di faulkner, mccarthy strappa al cinema il sogno western e lo restituisce, con sorprendente potere evocativo, alla letteratura.

"il `genji monogatari` viene spesso indicato come il primo esempio di romanzo psicologico. se simili attribuzioni suonano sempre alquanto arbitrarie, leggendolo non si puo` evitare di avvertire quanto si proceda in profondita` nello scandagliare l`animo umano e come il quadro che ne deriva sembri spesso in sintonia con il modo di sentire di oggi. da questo punto di vista, esso merita a buon diritto il titolo di classico della letteratura universale, sebbene solo di recente, in pratica poco piu` di cento anni, sia entrato nell`orizzonte culturale occidentale e abbia preso a influenzarlo. la sua modernita` risiede nella precisa volonta` dell`autrice di non limitarsi a presentare intrecci tali da attirare l`attenzione e distrarre dalle pene quotidiane, ma anche di trasmettere sensazioni e sentimenti nella convinzione che altri possano e debbano condividerli. (...) da questo punto di vista il collegamento con i grandi romanzi occidentali appare inevitabile, ma ogni forma di confronto, classificazione e competizione si rivela alla fine incongrua. si puo` dire che murasaki shikibu ricorda nelle sue introspezioni proust o che il `genji monogatari` sta al mondo cortese dell`anno mille come `madame bovary` sta al mondo borghese dell`ottocento. ma il `genji monogatari` non puo` non essere letto, analizzato, se possibile apprezzato, come un`opera profondamente, organicamente medievale. (...)." (dall`introduzione di maria teresa orsi)

"ogni sera, il padre di robert louis stevenson raccontava a se stessso avventure di pirati, di ladri, di briganti e di veccchi marinai. il figlio faceva lo stesso: la sera si raccontava storie d`avventura, e le sognava nelle ore notturne. quando, nel settembre 1881, comincio` a scrivere `l`isola del tesoro`, gli parve di attingere a un patrimonio famigliare." inizia cosi` il saggio di pietro citati che introduce questa edizione del romanzo piu` popolare di stevenson e le avventure dell`hispaniola, di long john silver, l`ammutinamento, i pirati...

un tempo marco tanzi era il miglior poliziotto di milano. poi la galera, gli anni da clochard, l`esilio volontario, fino alla riabilitazione e al ritorno. la sua vita ora scorre su binari tranquilli, finche` non gli viene chiesto di collaborare a un`indagine non autorizzata. la sua missione: infiltrarsi nel peggior carcere d`italia per ottenere informazioni da un contabile della malavita e infliggere cosi` un duro colpo alla `ndrangheta che controlla il traffico di cocaina a milano. tanzi accetta, nonostante il suo amico ed ex collega luca betti lo scongiuri di non farlo, temendo che possa nuovamente cedere ai suoi demoni interiori. intanto una nuova organizzazione criminale ambisce a rimpiazzare la `ndrangheta immettendo sul mercato la green inferno, una metanfetamina dai devastanti effetti collaterali. la guerra ha inizio con una sanguinosa rapina nel centro di milano. fronteggiare l`escalation di folle violenza non e` un compito facile. tra fiumi di polvere bianca, tradimenti e giochi di potere, marco, luca e il nuovo capo della squadra antirapine laura damiani, anime tormentate in una citta` perduta, seguiranno la propria strada fino a quando il destino li riunira` in un finale carico di tensione. dove niente sara` piu` come prima.

yumiko e shoichi sono due cugini, figli di sorelle gemelle. pur essendo stati molto legati da bambini, per anni non si sono piu` frequentati. si ritrovano quando shoichi, eseguendo le ultime volonta` della madre, va a trovare yumiko, rimasta orfana di entrambi i genitori, per prendersi cura di lei. la donna soffre di gravi amnesie che le impediscono di ricordare il passato. la sua vita trascorre in solitudine, sospesa in una specie di limbo separato dalla realta`. shoichi, con affetto e pazienza, riesce gradualmente a risvegliare i suoi ricordi, compresi quelli legati ad alcuni drammatici eventi. yumiko rivive infatti un terribile trauma subito da bambina, fino a quel momento rimosso: un efferato omicidio compiuto dalla madre. ecco allora che la nebbia si dirada e il passato le appare per la prima volta chiaro. ma la discesa agli inferi della memoria non e` ancora finita: un`altra rivelazione, ancora piu` sconvolgente, attende yumiko.

per chiarire, per spiegare, freak nel corso di tutta la sua vita ha scritto libri, canzoni, poesie, aforismi, calcando innumerevoli volte i palcoscenici di questa ingrata italia. tutto cio` che e` assurdo & bizzarro insieme, non eroico, non retorico, non modaiolo, non istituzionale, puo` essere demenziale. un cocktail di pseudofuturismo, dada, goliardia, improvvisazione, animazione pirotecnica, provocazione con ironia d`avanspettacolo, poesia surreale soprattutto cretina. ma ancora incidenti a caso, paradossi e colpi di genio, contraddizioni, sciocchezze e gazzarra. non c`e` arte ne` artista, in senso tradizionale: tutti possono praticare il demenziale con risultati incoraggianti. basta volerlo (con convinzione). in questa antologia (o "raccolta di fiori", come lo stesso freak avrebbe detto), il piu` grande poeta del suo condominio, eterno dilettante per scelta, non dimentichiamolo, si attorciglia si` sul genere demenziale, ma non disdegna di avventurarsi anche in analisi socio-antropologiche, di propinare manuali di sopravvivenza e/o prevenzione, ed esorcizzare, con quel suo stile fatto di citazioni, di convulsioni intellettuali, di metafore al limite del rigore scientifico, di multimedialita` ante litteram, il grande equivoco del tormento esistenziale che lo affliggeva da sempre.

nel culto ebraico, il kaddish e` una breve preghiera composta da piccole formule di lode a dio in lingua aramaica. ricorre spesso durante le orazioni giornaliere e viene recitata anche in suffragio dell`anima di un parente. la prima parola del libro e` "no!". e cosi` che il narratore, uno scrittore ebreo ungherese di mezz`eta`, gyorgy koves, risponde a un conoscente che gli chiede se ha un figlio. e la stessa risposta data alla moglie (ora ex moglie) quando, anni prima, lei aveva espresso un desiderio di maternita`. mentre il narratore si rivolge al bambino che non si e` sentito di mettere al mondo, introduce il lettore nei labirinti della sua coscienza, drammatizzando i paradossi che accompagnano la sopravvivenza alla catastrofe di auschwitz.