

















il libro e` diviso in tre grandi capitoli: il primo, "l`epistemologia delle passioni", presenta l`insieme degli strumenti dell`analisi semiotica delle passioni elaborati negli ultimi anni a livello di sintassi narrativa di superficie, accanto alla proposta di soluzione per alcuni punti che si erano rivelati critici al riesame metodologico delle possibilita` di confronto e di rapporto con l`ambito filosofico e psicologico. gli altri due, dedicati rispettivamente allo studio dell`avarizia e della gelosia, mettono in scena l`attitudine di rapporto ai testi di una cultura sostenuto da greimas, per il quale e` proprio nei testi che bisogna interrogare, disimplicare e riconfigurare la teoria.


in "caleidoscopio" cronin ci offre lo spaccato di un giorno in una clinica, caleidoscopio di destini diversi che il caso ha temporaneamente e casualmente avvicinato. su questa quinta vibrano come motivi dominanti due storie: la prima, la vicenda dell`infermiera caposala fany, rigida nell`adempimento del suo dovere, chiusa nella corazza inamidata della sua uniforme, ma innamorata di un giovane medico che presta la sua opera nel sanatorio. la seconda ha per protagonisti un anziano primario e il suo giovane assistente che si trovano l`uno accanto all`altro nel corso di una delicatissima operazione in cui la gioventu` e l`ambizione del giovane prevarranno. romanzo tra i piu` famosi di cronin, "caleidoscopio" ha ispirato piu` di una riduzione teatrale e televisiva per la capacita` di raccontare le persone scandagliandone i moti piu` intimi dell`anima: l`amore, il dolore, l`ambizione, la tensione verso il raggiungimento dei propri scopi.



nel romanzo, pubblicato nel 1988, l`autore racconta i suoi vent`anni in uno slancio di affettuosa ironia: tutto cio` che allora poteva sembrare grave e solenne a un giovane appena uscito dall`esperienza partigiana, e immerso in un clima di attese e di promesse, di novita` pubbliche e private, assume oggi caratteri di vivida o tenera comicita`. l`italia, l`immediato dopoguerra, le bizzarre speranze, gli avvenimenti rapidi, gli entusiasmi, le avventure. gli amici, le moto, le ragazze, le idee, la scoperta della cultura europea: un`epoca breve, intensa e irripetibile.

da qualche tempo sono sorte anche in italia delle scuole di scrittura creativa, o letteraria che dir si voglia, destinate ai giovani, sempre piu` numerosi, con la vocazione o l`aspirazione di diventare scrittori. ma e` possibile insegnare la scrittura come "arte"? la risposta viene, dall`autrice, girata agli scrittori stessi, invitati a raccontare i segreti del mestiere: l`ispirazione, il metodo di lavoro tra ideazione, congegno e stesura dell`opera, i ripensamenti, la rifinitura ecc. i 13 scrittori italiani che hanno risposto all`invito dell`autrice rappresentano un campionario assai significativo del panorama della letteratura italiana contemporanea e ci offrono un repertorio di testimonianze destinate a un vasto pubblico.



l`intento del libro e` quello di sottolineare la eccezionale ricchezza della personalita` bilingue, sotto gli aspetti linguistici, intellettivi, affettivi sociali, creativi. si vogliono cosi` debellare le vecchie concezioni, che davano al bilingue la patente di mente confusionaria o di personalita` schizofrenica. lo stato psicologico di bilingue appare qui come un arricchimento eccezionale, da promuoversi anche attraverso corsi scolastici di insegnamento delle lingue ben costruiti ed efficaci.

























primo romanzo di corrado alvaro, "l`uomo nel labirinto" mette in scena lo scontro tra un giovane reduce meridionale, sebastiano babe, e la tumultuosa realta` urbana del primo dopoguerra. la vicenda di babe, con le sue donne e i pochi amici, si sviluppa in un frustrante alternarsi di speranze e delusioni. un italiano "senza qualita`", espressione della disgregazione morale degli anni che prepararono alla dittatura. apparso in volume nel 1926 presso la milanese alpes, il romanzo e` noto soprattutto nella sua versione ridotta del 1934.




























