
una scelta dell`ampio reportage che de amicis scrisse raccontando il suo viaggio a costantinopoli: una preziosa descrizione di come fosse istanbul sul finire dell`ottocento. nel 1875 edmondo de amicis, allora corrispondente letterario dell`"illustrazione italiana", fece rivivere con queste pagine di grande eleganza la capitale dell`impero ottomano al tramonto. sultani, eunuchi, e concubine, il topkapi e hagia sofia, il gran bazar e il corno d`oro, il ponte di calata e la moschea di solimano, fez e turbanti: i perduti incanti della "citta` incomparabile", in cui erano contenuti tutti gli orienti reali e immaginari.

nato nel 1845 in una famiglia di convinti abolizionisti nello stato di new york, liberty fish si ritrova a sedici anni con la giubba blu dell`esercito dell`unione. sua madre roxana lo ha educato ai nuovi ideali liberali dopo che lei stessa, ragazza del profondo sud, era scappata da una famiglia ostinatamente chiusa nella difesa dei propri valori. liberty attraversa l`immenso paese a piedi, in un viaggio epico tra fiumi canali campi e pianure, lungo le terre devastate del sud fino all`antica piantagione di famiglia, dove il nonno di liberty, schiavista convinto, compie empi esperimenti di eugenetica per cancellare i negri dalla faccia della terra. e il ragazzo sara` costretto a confrontarsi con la stessa maniacale grettezza che qualche decennio prima aveva messo in fuga sua madre.

attraverso le vicende di due giovani come tanti, leo e michela, vassalli ci regala il ritratto di una generazione che sognava di cambiare il mondo. e che con appassionata ostinazione ha continuato a illudersi di poterlo fare, anche quando i sogni sono naufragati insieme agli ideali politici e sono rimasti solo i relitti, i reperti "archeologici" di un presente che e` il nostro, ed e` sull`orlo del baratro. con ironia e sarcasmo, ma anche con la partecipazione di chi ha condiviso le illusioni di un`epoca, vassalli consegna al lettore gli ultimi trent`anni della nostra storia - le rivolte studentesche, il femminismo, l`antipsichiatria, il pacifismo, i movimenti ecologisti e il volontariato - in un romanzo amaro e appassionato sull`inevitabile e doloroso fallimento di ogni utopia.

nel settembre del 1920 mario buda fa esplodere in piena wall street un carro trainato da cavalli e imbottito di dinamite e pezzi di metallo, l`esplosione uccide 40 persone e inaugura quella che sarebbe diventata una delle piu` micidiali armi da guerriglia urbana, l`autobomba. il prototipo messo a punto dall`anarchico italiano, tempo qualche decennio, diventera` l`arma del terrorismo globale. rileggendo la storia del secondo dopoguerra, davis ripercorre l`uso, le trasformazioni, gli scopi di un ordigno povero che ha esiti molto piu` devastanti dei missili da milioni di dollari e che ha modificato totalmente l`idea stessa di guerra. se un tempo eserciti e armamenti erano convenzionali, la maggior parte degli attuali conflitti sul pianeta hanno carattere di guerriglia e nell`autobomba l`arma piu` efficace e a buon mercato.

in camerun jean-paul pougala e` figlio di un notabile, ma e` obbligato a lasciare l`africa a meta` degli anni ottanta. ora e` un piccolo imprenditore che lavora tra l`africa, torino e la cina. in questo libro racconta la sua storia, ma ha anche modo di denunciare le condizioni di vita africane: pougala e` nato in una societa` patriarcale, suo padre ha trenta figli da varie mogli. quando con la madre e` cacciato di casa decide di tentare la via dell`emigrazione e si ritrova a studiare in italia, all`universita` di perugia. ma anche in italia sperimenta condizioni di vita non sempre agevoli. al suo arrivo si sente isolato dai compagni di universita` per le paure di quegli anni legate all`aids. e non e` quella l`unica forma di apartheid subdolo e pervasivo che sara` costretto a subire, e che per un certo periodo della sua vita ha prevalso persino sull`immagine che egli aveva di se`. il percorso di un uomo nuovo, una storia di vera globalizzazione personale.

la filosofia della musica ha avuto un grande sviluppo durante gli ultimi trent`anni, in virtu` degli avanzamenti fatti nella comprensione della natura della musica e della sua estetica. peter kivy e` stato al centro di questo rinnovamento e con questo saggio ha scritto la sua summa della materia, una spiegazione delle questioni filosofiche piu` importanti legate al mondo musicale. la sua proposta teorica viene discussa tenendo conto della storia del pensiero musicale (da platone e aristotele alla camerata fiorentina, da kant, hegel e schopenhauer a hanslick e gurney) e attraverso il confronto argomentativo con le tesi di altri filosofi contemporanei.

l`occhio e` un investigatore privato senza nome. e anche un uomo senza passato, fatta eccezione per una foto che porta in tasca: un ritratto di 15 ragazzine con la divisa della scuola, una delle quali e` la figlia che non ha mai conosciuto. incaricato di pedinare una giovane sospettata di una catena di omicidi ai danni di uomini ricchi, sedotti e subito dopo eliminati senza il minimo scrupolo, si convince che la ragazza altri non sia che sua figlia. per questo intraprende un viaggio lungo le strade infinite di un`america surreale e dolorosa. un romanzo umanissimo, amaro e dolente, che sembra chiudere l`epoca della "scuola dei duri" e inaugurare la stagione del nuovo poliziesco esistenzialista.

miguel barnet apre la sua raccolta di racconti con fatima e miosvatis. miosvatis e` narrata attraverso le persone che la conoscono: il fidanzato tedesco, la vecchia vicina chiacchierona e la sorella. fatima e` invece un travestito che in prima persona si racconta mescolando i propri ricordi a quelli della citta` e in particolare quelli della cuba rivoluzionaria, tra turisti e spettacoll en travesti. la seconda parte del volume e` dedicata alle "regine" dei tempi passati, mediante brevi ma folgoranti ritratti: rachel la corista; zia sunsita, vitale, amante della propria liberta` e nemica delle convenzioni; la vecchia domestica nera petrona che, non accettando il trasloco dal quartiere del cerro alla morte del capofamiglia, decide di perdersi nelle strade della capitale; agata, amante della poesia; la triste milagros, sconfitta dalla vita e infine la vecchia elvira, che vive accompagnata dalle statuine della miracolosa e di santa barbara.

filosofia, scienza e politica sono i temi principali di questi due volumi, nei quali e` proposto un bilancio delle piu` recenti ricerche sui campi, i metodi e i risultati della produzione intellettuale dei greci antichi: una sintesi della filosofia, della politica e delle conoscenze scientifiche di una societa` che ha plasmato e stimolato ogni campo del pensiero occidentale. l`esposizione e l`organizzazione dei saggi permette al lettore la costruzione di diversi percorsi di lettura, anche grazie ai rimandi interni indicati al termine di ogni saggio.

filosofia, scienza e politica sono i temi principali di questi due volumi, nei quali e` proposto un bilancio delle piu` recenti ricerche sui campi, i metodi e i risultati della produzione intellettuale dei greci antichi: una sintesi della filosofia, della politica e delle conoscenze scientifiche di una societa` che ha plasmato e stimolato ogni campo del pensiero occidentale. l`esposizione e l`organizzazione dei saggi permette al lettore la costruzione di diversi percorsi di lettura, anche grazie ai rimandi interni indicati al termine di ogni saggio.

dagli anni della formazione intellettuale tra i cinefili del cineguf all`approdo nell`orbita della fronda e della lotta politica. dallo sconforto del dopoguerra in una roma dove il cinema e` agonizzante, alla scoperta di una nuova frontiera di cultura europea in una milano bohe`mien. dalle prime prove come sceneggiatore e aiuto regista con rossellini in "germania anno zero" e nella stesura di "riso amaro" di de santis, cosi` l`autobiografia di carlo lizzani e` una ricostruzione minuziosa delle tappe fondamentali di un cammino accidentato: tra fedelta` alle istanze estetiche ed etiche di un cinema risorto dalle macerie della guerra e apertura verso i generi piu` disparati; tra impegno politico attivo nelle file del pci e bisogno di narrare, da un osservatorio privilegiato e libero, il recente passato cosi` come le stagioni piu` calde di un presente tutto da decifrare. tra faticosa ricerca di sotterfugi per aggirare le strettoie di una censura occhiuta e i contraccolpi di un maccartismo strisciante; tra radicali ripensamenti sotto l`urto dei movimenti contestatari e neoavanguardistici, e riassestamenti, infine, per non soccombere dinanzi al diktat del mercato. il tutto rievocato attraverso un gioco continuo di rimandi al passato (custodito in lettere, note di diario, articoli, interventi) e riflessioni sul presente.

immaginate un posto dove le persone (la nonna, il droghiere, il vicino di casa) e gli oggetti (le auto, lo spazzolino, la caffettiera, la gomma da cancellare) sono a rischio di estinzione. una mattina ti alzi e non c`e` piu` il postino o lo schiaccianoci. e non solo il tuo, ma quello di tutti. qualsiasi rimasuglio diventa allora l`oggetto piu` prezioso del mondo, soprattutto per i "cacciatori di oggetti", persone in grado di uccidere per accaparrarsi, che so, un mozzicone di matita. la prima edizione italiana di questo romanzo e` stata pubblicata nel 1996 da guanda.

quando, nella primavera del 1914, josef parte da un villaggio austroungarico verso l`america, sua moglie agnes e` sicura che presto fara` ritorno a casa. invece, la grande guerra li dividera` per sei anni. agnes e sua suocera non si sentono certo arenate a novo selo. le due donne ringraziano il cielo per l`arrivo di un turco (un prigioniero di fede musulmana comparso nel granaio) che le aiuta nei lavori pesanti. ottant`anni piu` tardi, a milwaukee, il nipote piu` anziano racconta la segreta passione di agnes per il turco, e tutte le vicende e gli amori proibiti di tre generazioni di una sola famiglia: tre storie d`amore perduto capaci di superare il tempo e gli ostacoli che s`intersecano, si perdono e si ritrovano sballottate dal mare tempestoso del ricordo.

ammaniti insegue un chirurgo dalle strane abitudini in una scatenata caccia per le strade di roma. camilleri mette in scena una storia d`amore finita troppo presto. carlotto ci fa sentire quanto lontano puo` portare, nel cuore di un poliziotto, la "morte di un confidente". nel sottobosco milanese di dazieri comici e assassini in gara cercano tutti "l`ultima battuta". de silva ci porta a napoli: chi si nasconde nel "covo di teresa"? de cataldo dipinge una favola con italiani pessimi ed extracomunitari inconsueti. chi e` davvero "l`ospite d`onore" di faletti? forse non fara` carriera il commissario curreli ostinandosi a cercare "quello che manca", di fois. forse era meglio non avere sentito "il terzo sparo", per la bella poliziotta complessata presa nell`intrigo di lucarelli. ma cosi` e` la vita. anzi, il noir.

il gengis e` un potente di oggi: quasi la versione contemporanea di gengis khan, il signore dei mongoli che ebbe l`ambizione di creare il piu` vasto impero della storia. un uomo che ha tutto, vuole tutto. tommaso e` un fumettista e vignettista satirico. maestro di parodie, ha sempre combattuto l`insensatezza dell`eta` moderna, la sopraffazione mediatica e quanti provocano la morte della poesia. il gengis saccheggia la vita di tommaso, che disprezza come l`opposto di se`. gli distrugge l`ordine della famiglia: gli porta via la moglie pupe, gli strappa duccio, un bambino che tommaso ama come e piu` di un figlio. tommaso attraversa, dapprima, la sua personale discesa agli inferi, ma poi reagisce con l`unica freccia al suo arco: l`ironia. e proprio questa gli consentira` di trionfare quando decidera` di attaccare frontalmente il gengis inserendosi proprio nel suo habitat.

il tema del nuovo libro di sebastiano vassalli e` un condensato della sua poetica: undici storie paradigmatiche del carattere degli italiani, colto nella debolezza, nella meschinita`, nell`infantilismo, nella vigliaccheria. l`ultimo doge di venezia, ludovico manin, svillaneggiato come traditore della patria, lascia tutti i suoi averi ai matti perche` sono forse le persone meno stolte che ci siano. saverio polito e` "il trasformista": ex funzionario dell`ovra, generale di badoglio, cerca di approfittare della moglie del duce. viene denunciato da donna rachele e arrestato; dopo la liberazione, forte del fatto di essere stato incarcerato da mussolini, fa carriera e diventa questore di roma. togliatti durante una conferenza alla normale di pisa e` attaccato da un giovane studente, perde la pazienza e sbotta: "provaci tu, a fare la rivoluzione". "ci provero` stia tranquillo", risponde il giovane adriano sofri.

tutte le mattine un padre accompagna la figlia a scuola, e quando passano davanti all`orologio lei fa "den" e vuole che lui le racconti una storia. le favole che il padre s`inventa sono piene di fantasia, delicate e divertenti: sono il commento fantastico alle piccole avventure di ogni giorno. la bambina e l`adulto si incontrano in un momento difficile e irripetibile delle loro vite. la piccola maria sta uscendo dall`infanzia e si prepara a entrare nell`adolescenza, suo padre sta uscendo da un periodo cruciale della sua vita, e dissimula le sue amarezze dietro la comicita` e la delicatezza per non gravare o ferire la persona piu` piccola e indifesa. insieme sviluppano un piccolo romanzo, con la storia della loro relazione e delle reciproche difficolta` che risuona attraverso le vicende del principe cagaquattro e della strega orecchiamolla, le peripezie della lettera y, le tecniche per mangiarsi la scuola...

da platone a boccaccio, da victor hugo a d`annunzio, da gramsci a virginia woolf: una raccolta di pensieri sul tema della lettura. questa antologia, necessariamente parziale, ha lo scopo di rendere espliciti alcuni punti di vista sulla lettura pronunciati nel corso dei secoli. e come guardare se stessi mentre si legge: una forma di spionaggio o se si vuole di introspezione. la penso anch`io cosi`? la pensiamo ancora cosi` oggi? la nostra epoca ha gia` nostalgia dei libri. non li ha ancora eliminati, non e` ancora riuscita a sostituirli con lo schermo dei computer. e se l`umanita` che legge smettesse di leggere? interromperemmo una catena virtuosa, che ci consente di collegarci, anche senza internet, con il mondo del passato e del presente lontano da noi. la lettura e` esplorazione, esposizione di se` all`esperienza altrui. poi, si sa, c`e` anche l`arte, l`emozione di incontrare l`opera d`arte sotto forma di poesia, di romanzo o racconto. in breve, diventeremmo molto piu` poveri. chi legge sa che, se smette, qualcosa finisce, un mondo scompare. impossibile? e gia` accaduto un`infinita` di volte. (paolo mauri)

"questo libro non e` apparso prima d`ora in alcun altro luogo e in nessun`altra lingua. sono orgoglioso che esso compaia proprio in italia, dove ha avuto origine cosi` tanto di cio` che discuto. i sedici saggi che lo compongono sono nati da studi specialistici sul mondo antico e la sua storia, e riflettono i miei interessi e le mie aree di competenza. testimoniano la ferma convinzione che l`antichita` abbia svolto un ruolo importante nella letteratura e nel pensiero moderni, e che continui a svolgere un ruolo importante anche oggi. i contributi qui raccolti spaziano su tre secoli, dal xviii al xx, e sono suddivisi secondo un ordine cronologico, ma possiedono una coerenza interna derivante dall`attivita` di ricerca di cui sono il prodotto". (glen w bowersock).

il 2 novembre 2004 un olandese di origine marocchina uccide nel pieno centro di amsterdam con un coltello e in nome del corano il regista theo van gogh. era "colpevole" - lui e la sceneggiatrice somala ayaan hirsi ali - di aver girato un film ritenuto blasfemo per l`islam. per buruma e` un brutale punto di svolta che segna la crisi di un modello di integrazione - il multiculturalismo - in un paese che vantava di essere un bastione della tolleranza, che aveva accolto turchi, marocchini, siriani, iraniani, egiziani, cinesi. dopo quel gesto la crisi politica e identitaria e` stata gravissima e ha dato voce a chi urlava che l`islam e` "una religione arretrata", i musulmani "un popolo di bruti", e che non e` tollerabile accettare una cultura che tramanda pratiche inaccettabili e violenze. ma e` possibile azzerare le culture di provenienza costringendo gli immigrati ad adeguarsi agli standard culturali occidentali in una sorta di integrazione forzata? secondo ian buruma, tutto cio` e` impossibile. e questa presa di posizione e` all`origine di uno scontro tra intellettuali di diversa estrazione che ha preso toni di dimenticata durezza. ma che la lettura di questo libro puo` collocare nella giusta prospettiva.

in questo colloquio con severino cesari - pubblicato per la prima volta da theoria nel 1991 - giulio einaudi, sottraendosi alla tradizionale elusivita`, ripercorre in soggettiva la storia della casa editrice, guidando il lettore nel cuore dell`officina editoriale e riannodando l`itinerario dal progetto culturale al libro: dalle "riunioni del mercoledi`" al delicato lavoro di redazione, dalla ricerca di una forma grafica alla conquista del pubblico. e narrando di libri, giulio einaudi delinea un ritratto inatteso, a volte anche commosso, ma sempre pubblico dei fondatori o dei veri "perni" editoriali di questa avventura: uomini come leone ginzburg, cesare pavese, italo calvino, giulio bollati, e insieme a loro, dietro di loro, un gruppo di innovatori, di grandi interpreti del lavoro collettivo: massimo mila e giaime pintor, felice balbo e norberto bobbio, elio vittorini e luciano foa`, franco venturi e delio cantimori, natalia ginzburg e cesare cases. smontando e discutendo pezzo per pezzo ogni singolo elemento di questo laboratorio di idee, einaudi regala una "lezione editoriale" di sorprendente freschezza e restituisce il senso di un artigianato intellettuale unico in italia.

questo romanzo racconta la crisi dei quarant`anni di vel`caninov, un facoltoso, ozioso e mondano proprietario terriero. soffre d`insonnia, e` angosciato da una vago senso di colpa, ha perfino delle allucinazioni o per lo meno crede di averle. un uomo con un nastro nero di lutto sul cappello lo segue e lo sorveglia. si tratta di pavel pavlovic, un funzionario statale di provincia, la cui moglie, anni addietro era l`amante di vel`caninov. un rapido esame convince vel`caninov che pavlovic, l`eterno marito, non puo` sapere che la moglie l`ha tradito con lui. ma allora perche` tanta ambiguita`? cosi` comincia un rapporto bizzarro simile ad un duello portato avanti da due schermitori abili e accaniti...

nel gennaio del 1945 primo levi fu liberato dal campo di auschwitz e inizio` il suo lungo viaggio di ritorno a torino attraverso l`europa occupata dai russi e dagli americani. vent`anni dopo racconto` questa esperienza picaresca in un libro diventato ben presto famoso, "la tregua". tra l`ottobre del 2004 e l`estate del 2005 lo scrittore marco belpoliti e il regista davide ferrario hanno rifatto a tappe il percorso di levi per trarne un film, "la strada di levi". hanno visitato i luoghi in cui l`ex-deportato e` transitato, hanno incontrato persone, storie, vicende di quel tempo e del nostro. ne e` scaturito un taccuino di viaggio, un racconto attraverso parole, fotografie e disegni, dalla polonia di andrej wajda e stanislaw lem all`ucraina della centrale di cernobyl, dalla bielorussia dei kolchoz alla moldavia dell`emigrazione, passando per la romania delle imprese italiane, l`ungheria dei cinesi, l`austria e la germania dei neonazisti, l`italia di mario rigoni stern.

pubblicato nel 1943, il romanzo di norbert davis puo` valersi di un illustre raccomandazione: quella di ludwig wittgenstein, che lo considerava uno dei piu` divertenti racconti della letteratura poliziesca. il romanzo mette in scena un gruppo di turisti americani in viaggio nel messico, tra i quali si nasconde un`originale coppia di investigatori, doan e laird carstairs di dougal: un "duro" nello stile dei detective hammettiani e il suo enorme cane danese. tra omicidi, terremoti, ricerche archeologiche e complicazioni sentimentali, la vicenda si snoda con abilita` cinematografica fino a un ironico lieto fine.

un poemetto che riscopre e reinventa l`innologia mariana. trenta canti, ciascuno di sette quartine di endecasillabi fittamente e variamente rimati: aldo nove ha trovato una forma chiusa e una misura che evocano litanie senza tempo, ma paradossalmente, con questa forma e con questa misura, riesce ad articolare un percorso di straordinaria liberta` espressiva, come se la sintassi del verso venisse forgiata ex novo a ogni canto e a ogni quartina. della tradizione medievale mantiene la caratteristica di affrontare temi ardui con il massimo della semplicita`: e questo grazie alla figura di maria, nodo incandescente della cultura e dell`immaginario. attraverso di lei nove descrive visioni cosmogoniche, sonda quei pochi barlumi di eterno percepibili da chi eterno non e`; dall`altro lato, di maria esalta soprattutto lo stupore, l`umilta`, le caratteristiche di donna concretamente viva nel suo presente storico, simbolo di tutti i presenti storici e possibili. il suo destino di incrociare senza volerlo condizione umana e realta` misteriose piu` grandi di lei, se non un esempio, e` una parabola che parla a tutti, laici e credenti.

"gli antichi cinesi ritenevano che il tempo non fosse una scala che si sale verso il futuro bensi` una scala che si scende verso il passato". per il protagonista di questo nuovo romanzo di anita desai, un viaggio intrapreso per caso in un momento di crisi esistenziale diventa un meticoloso percorso alla scoperta di se` e delle proprie origini. la scrittrice indiana, con la sua scrittura sensuale ed esatta, compone una partitura in quattro movimenti, ognuno dei quali corrisponde a un momento del viaggio di eric in uno spazio che trova nella memoria il suo unico confine. e proprio per progressivi aggiustamenti della memoria il protagonista si fa strada da cambridge, massachusetts, dove vive, al messico, alla cornovaglia degli antenati paterni e di nuovo al messico, in un percorso dove la nozione di spazio si confonde con quella di tempo. scanditi, l`uno e l`altro, da chilometri di ricordi, e interrotti, l`uno e l`altro, dalle lacerazioni che la storia provoca sul fragile tessuto delle storie individuali, anita desai ripropone in questo libro un tema che ritorna in tutta la sua opera, quello del rapporto con il passato, con gli antenati, con la storia he condiziona e plasma i destini dei singoli. qui, dando la parola ai defunti, sfida le amnesie del nostro tempo, riporta in superficie i sotterranei percorsi a zigzag su cui e` fondata la modernita` e restituisce colore alle cancellature apportate sulla mappa del mondo." (anna nadotti)

in psicoanalisi la relazione oggettuale indica il modo di relazione del soggetto con il mondo. ma il mondo del soggetto non e` la realta` grezza bensi la realta` filtrata dal fantasma. fantasma che si costruisce nell`interrelazione tra il soggetto e i suoi oggetti pulsionali, ma anche nella relazione con quelle persone che hanno per il soggetto un ruolo fondamentale: in primis la madre. per questo motivo la madre e` un personaggio chiave del seminario. iv in questo seminario lacan critica la posizione dei postfreudiani. sappiamo infatti che, sebbene freud la citi, la relazione oggettuale non fa parte del suo apparato concettuale. che cosa critica lacan? critica il fatto di porre come centrale l`oggetto oppure la relazione con la madre. sia perche` l`oggetto e` la cosa piu` variabile nella pulsione sia perche` la madre, nel suo legame con il bambino, si presenta gia` in rapporto con una mancanza che e` costitutiva del suo essere donna. lacan insegna quindi che non e` l`oggetto ma la sua mancanza, elaborata nelle sue diverse modalita` castrazione, frustrazione, privazione - e secondo i diversi registri immaginario, simbolico, reale - a essere fondamentale per ogni soggetto che viene al mondo. questo seminario sulla relazione oggettuale e` dunque, in realta`, un seminario sulla relazione che il soggetto ha con la mancanza di oggetto.

l`antipatia e il risentimento contro gli stati uniti hanno rappresentato una componente importante della cultura europea sin dai tempi della rivoluzione americana, molto prima che l`america diventasse quella che e` oggi. per secoli l`antiamericanismo e` stato un elemento cruciale, talvolta dominante, tra le e`lite europee. oggi, con la presidenza di george w. bush e la risposta americana agli attacchi terroristici dell`11 settembre, assistiamo ad un imponente aumento dell`ostilita` contro gli stati uniti da parte dei rappresentanti dell`opinione pubblica europea. e per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale, il risentimento che le e`lite coltivano da tempo contro gli stati uniti si e` mescolato a sentimenti popolari dando origine ad una "tempesta perfetta" di natura politica e culturale.

michel de palma, grande appassionato d`opera, ha alle spalle venticinque anni di onorata carriera nella polizia e di grandi successi: li prende tutti, lui, che siano trafficanti di droga o serial killer. finche` non vengono uccise, una di seguito all`altra, tre donne, delle quali due massacrate a colpi d`ascia e smembrate secondo un oscuro rituale, come se l`assassino avesse voluto celebrare un sacrificio umano. nessuno crede che fra i tre omicidi ci sia un legame. tranne de palma. "il barone", come lo chiamano, si ritrova cosi` immerso in un mondo ignoto, in cui ad appassionati d`arte preistorica e paleontologi si mescolano cacciatori e sciamani, quando non cannibali. un mondo arcano e spietato, che ha lasciato la propria impronta nelle grotte celate tra le rocce del litorale mediterraneo; lo stesso michel fatichera` a sfuggire al fascino di quei graffiti di bisonti, cavalli, mani, e a non cadere nella trappola mortale dell`"uomo ucciso": la piu` antica rappresentazione di un assassinio nella storia dell`umanita`, graffita sulle pareti di una grotta preistorica.

"la vita sopravvissuta" e` una raccolta che ricostruisce un itinerario psicologico ed etico personale, ma anche un itinerario emblematico dei percorsi della vita sociale. le poesie di raffaele crovi sono meditazioni esistenziali che utilizzano le epifanie della memoria e insieme meditazioni culturali con proiezioni di utopia. il paese italia, gli amori, le immagini familiari, la confidenza con la vita, la malattia, le interrogazioni sul presente e le inquietudini relative al futuro sono i temi che fanno della "vita sopravvissuta" un libro esemplare, strutturalmente ricco e linguisticamente personalissimo.

chef kumale` e` un gastronomo, uno scrittore, un antropologo appassionato e specializzato nei sapori del mondo. sfruttando la sua amplissima esperienza a contatto con le cucine del mondo chef kumale` affronta in questo libro diversi temi: il cibo come simbolo; la globalizzazione dei mercati e dei flussi migratori per capire il modo in cui cambiano gli stili di consumo alimentare degli italiani; l`esotizzazione del gusto, tra cucina etnica, fusion e world food; "la cucina come dio comanda": i precetti alimentari nelle religioni del vicino ed estremo oriente; il rito del cibo: il ciclo vitale della famiglia nelle diverse culture e nella cucina delle feste.

"il piu` solitario di tutti noi, beppe fenoglio, riusci` a fare il romanzo che tutti avevamo sognato, quando nessuno piu` se l`aspettava, una questione privata". quando calvino scrive queste righe e` il 1964 fenoglio e` morto un anno prima, a quarant`anni, dopo aver pubblicato tre libri: i ventitre giorni della citta` di alba, la malora, primavera di bellezza. ma il destino un po` beffardo di essere un autore piu` che altro postumo non e` l`unico interesse di una vita cosi` insolita nel mondo delle lettere italiane. la giovinezza nella provincia piemontese, la guerra che lo strappo` agli studi, prima come militare poi come partigiano. il ritorno alla vita civile, con l`unico desiderio di dedicarsi alla scrittura, e la necessita` tuttavia di un lavoro, in una cantina di alba. e poi, all`inizio degli anni cinquanta, il manoscritto di un suo romanzo approda all`einaudi, sulla scrivania di italo calvino. con questo libro, piero negri scaglione, non solo ricostruisce esattamente la cronologia della vita e delle opere di fenoglio, ma delinea anche un vivido ritratto di alba, delle langhe e di un`italia remota. tanto che, leggendo queste pagine, sembra di respirare la stessa atmosfera di un inedito romanzo dell`autore del partigiano johnny.

gli ebrei europei sanno che la shoa`h fu frutto della cultura di destra, razzista e nazionalista. le cose si sono pero` modificate e complicate col tempo. continua a esistere, drammatico, un antisemitismo di destra, ma e` tornato in superficie anche un antisemitismo di sinistra, sul quale si sono innestati nuovi temi germogliati da vecchie radici, mai del tutto estirpate. per capire quale linguaggio si carica di elementi di antisemitismo bisogna conoscere un po` di storia. cosi come bisogna saper leggere il passato per capire le ragioni che ne hanno diffuso l`ombra anche tra chi e` al di sopra di ogni sospetto. in cento pagine, luzzatto voghera affronta un tema di altissima complessita` con un linguaggio limpido e appassionato.

henry dante nel mezzo del cammin della sua vita si ritrova in una selva oscura. o piu` prosaicamente in un gran casino. eppure la giornata era cominciata come tante altre: spedito dal suo capo - il famigerato "honey" pobrinkis, signore e padrone della malavita di chicago - a ritirare dei diamanti prima che il ricettatore li facesse sparire, henry si aspettava il solito pestaggio con al massimo qualche testa spaccata. invece - per proteggere una donna, una donna bella e innocente - si ritrova a mettere fuori combattimento i suoi stessi complici, intascarsi le gemme, e a cercare un posto abbastanza lontano dove la vendetta di honey non possa giungere. ma ogni dante deve avere la sua beatrice: quella di henry si chiama grace mcglone, una rossa divisa tra una naturale e scatenata sensualita` e la ferrea intenzione di "guadagnarsi il paradiso". grace lavora all`autolavaggio di un sonnacchioso paesino del wisconsin, in attesa della sua classica, romanzesca, "grande occasione", finche` una mattina capisce che quell`occasione e` finalmente arrivata e ha le fattezze di un uomo in fuga su un pick-up rosso con una valigetta di diamanti.

questo di vassalli e` un libro di racconti fortemente compatto, pensato e organizzato unitariamente. il suo cuore "politico" e` la parte centrale, formata da racconti, ma anche da apologhi e da un dialogo di tipo leopardiano. e in questa parte che concetti come democrazia, uguaglianza, cultura di massa vengono messi in discussione alla luce di come questi ideali sono diventati realta` negli anni piu` recenti. l`uguaglianza e` stata realizzata "dalla cintola in giu`", come dice un personaggio constatando la diffusione pressoche` universale dei jeans. o anche riducendo l`uomo a entita` numerica, come nelle elezioni, nei sondaggi o nelle rilevazioni di mercato. un`uguaglianza che ha livellato verso il basso ogni comportamento e ogni sensibilita` umana.

dopo le guerriglie e le rivoluzioni, dopo i regimi militari e ritorni alla democrazia, comincia tra dubbi e speranze la terza transizione latinoamericana. l`autore conduce il lettore tra gli indigeni che fanno politica sulle ande, i neri delle favelas e i piquetros di buenos aires in un viaggio nella nuova dimensione di un subcontinente tormentato da sempre.

grazie alla tecnologia e alle cosnoscenze scientifiche che incorpora, un terzo della popolazione mondiale gode oggi di condizioni e di una durata della vita enormemente migliorate rispetto a un secolo fa. gli altri due terzi del mondo vivono invece come un secolo fa, o peggio, perche` di tecnologie non dispongono, o di esse hanno conosciuto solo i costi ambientali e umani. molti scienziati temono inoltre che le tecnologie alla base dei nostri elevatissimi consumi, cui guarda con legittime aspettative la maggioranza della popolazione mondiale, stiano diventando insostenibili proprio per i sistemi che sostengono la vita. considerata la posta in gioco, dovremmo forse adoperarci maggiormente per comprendere i poteri della tecnologia "scientificizzata", i loro effetti a lungo periodo, e quali possibilita` sussistono per indirizzarli piu` efficacemente a scopi umani. senza rinunciare ai benefici acquisiti, ma anche senza ignorare che essi dipendono da cio` che la tecnologia e la scienza sapranno fare per gli esclusi del mondo, e per il futuro del pianeta. i saggi organicamente raccolti in questo volume tratteggiano da differenti prospettive una serie di risposte ai complessi interrogativi che nascono dalle contraddizioni e incognite sopra delineate.


quattordici anni passati "dentro" per un crimine mai commesso. quattordici inspiegabili anni persi per sempre. poi i cancelli si aprono all`improvviso. la storia e` arcaica e semplice: un uomo definitivamente in trappola, anche quando crede di essere "fuori".

durante il terzo reich furono uccisi tra i 5 e i 6 milioni di ebrei. per i nazisti, l`antisemitismo finalizzato all`eliminazione fisica degli ebrei era una questione di importanza fondamentale e le principali divergenze tra gli studiosi riguardano l`interpretazione piuttosto che il fatto in se`. questo dizionario e` frutto del lavoro collettivo di oltre cento autori di undici paesi, con l`aggiunta di saggi specifici dedicati alla peculiare situazione italiana.

la vita e le opere del grande scrittore che ci ha insegnato a ragionare e a distinguere, ad avvicinare i segreti della bellezza della materia vivente, a fissare l`orrore senza disperare.

uto drodemberg e` un diciannovenne introverso, folle, geniale e con una dote innata: quando siede davanti al piano, suona con tale forza e tale violenza da far piangere chi lo ascolta. giovane inquieto e insolente, viene mandato contro i suoi desideri in america dalla madre, ospite di una coppia di eccentrici amici che si dedicano alla meditazione trascendentale sotto la guida di un guru. distaccato, opportunista, privo di ideali, impassibile e indifferente al nuovo ambiente che lo accoglie, uto, con i suoi sbalzi d`umore, trasformera` gli equilibri della tranquilla e pacifica famiglia.

il "gruppo" e` costituito da otto inseparabili ragazze, rigorosamente upper class, compagne di studi al prestigioso vassar college. dopo la laurea, nel 1933, iniziano tutte a inseguire qualcosa di diverso da cio` che il destino ha loro assegnato, ma collezionano errori e sconfitte. il romanzo segue a turno le otto amiche nelle loro vicende erotiche e familiari, che passano attraverso matrimoni poco felici, tradimenti, ma anche attraverso tipi di scelta meno convenzionali. un romanzo dallo sguardo satirico che riesce a raggiungere le profondita` della tragedia, e che delinea acutamente l`america di roosevelt e del new deal, un paese in rapida transizione tra grandi entusiasmi e grandi squilibri.

dieci personaggi tanto vivi da balzare fuori dalla pagina, dieci storie di una sicilia senza tempo, insieme mitica e reale. angiolina la cappellaia, nata con difetto, ha lavorato tutta la vita per dimostrare di essere migliore degli altri: la manina di ferro come un`insegna di guerra, "il sangue ci aveva messo in quel negozio". non lascera` certo che suo figlio, fortunato di nome e di fatto, metta a repentaglio "l`altamoda del cappello". "per non perdersi la luna", ninofocu dorme all`aperto anche d`inverno. se le nuvole sono basse accende un fiammifero dopo l`altro, cosi la luna puo` ritrovare la rotta... angelo figlio della madonna, "un aiace in panni da pescatore", non lascia mai il lago, che un novembre di tanto tempo prima ha inghiottito il suo amore impossibile. la`, da sessant`anni, aspetta aurora, che forse arrivera` di notte camminando sull`acqua. dieci piccoli racconti, una scrittura che travolge il lettore illuminando sentimenti struggenti e disamori, sfide senza limite, volonta` di riscatto dalla "natura matrigna" e dall`infinita aridita` del potere e del denaro. dieci storie che rappresentano l`intemperante esuberanza della vita non senza amarezza, ma con uno sguardo che sorridendo giudica e commuove.

in una luminosa giornata di aprile, durante una passeggiata per le strade di parigi, il barone di lime`zy viene attirato dalla bellezza e dai magnifici occhi azzurri della giovane inglese constance bakefield. nell`inseguire la donna si imbatte pero` in un`altra figura bellissima da cui rimane immediatamente conquistato: "non si poteva distogliere lo sguardo dai grandi occhi verde giada, striati d`oro"... ed e` qui che comincia l`avventura, ma raoul (arse`ne lupin nel dramma sostenne la sua parte sotto questo nome) non avrebbe mai immaginato di trovarsi coinvolto in un caso intricatissimo. benche` la sua vita di grande avventuriero l`avesse abituato agli spettacoli peggiori, rimase confuso davanti a una realta` che non riusciva a concepire, e in qualche modo, ad afferrare. i fatti superavano la sua immaginazione. chi e` veramente la signorina dagli occhi verdi? pubblicato per la prima volta nel 1926 su "le journal", il volume prosegue la ripubblicazione delle avventure del piu` celebre ladro gentiluomo.

la torino dei signori tornio, quella dei loro tempi, era una citta` colma di certezze: "non ricordi? la fiat era tutto, e si faceva tutto in fiat. uno nasceva in fiat, viveva in fiat, moriva in fiat. c`erano gli asili nido in fiat, i pannolini fiat, i biberon fiat [...] erano anni fiat, divisi in mesi fiat, settimane fiat, giornate fiat". attraverso una pie`ce di straordinaria densita` giuseppe culicchia costruisce un libro che nel raccontare di una citta` ormai cambiata, descrive in realta` una generazione e un paese diversi ma disorientati, che sanno bene cio` che non sono piu` ma non sanno ancora cosa diventeranno. "ritorno a torino dei signori tornio" verra` rappresentata a torino in occasione del centenario dell`azienda tranviaria torinese, su un palcoscenico inusuale, una motrice tranviaria appositamente modificata.

laura mancinelli, raccontando la sua storia, ci mostra uno spaccato del secondo novecento italiano, mescolando grande storia con piccole storie, descrivendo tanto i bombardamenti su torino quanto i poveri oggetti con cui giocava da piccola. e, accanto ai cambiamenti degli scenari politici e del costume nazionale, la maturazione personale: bimba dispettosa e vivace, adolescente impegnata in politica, infine donna provata dai lutti e dalla malattia, ma vigile e sensibile.

questa e` una storia della musica occidentale: dei suoi grandi compositori come degli interpreti e del pubblico, nonche` delle mutevoli concezioni sull`essenza e le funzioni della musica. paul griffiths espone il cammino della musica nei secoli, e suggerisce come la sua evoluzione rispecchi gli sviluppi della nozione umana di tempo, dall`eternita` dei cieli ai nanosecondi del computer. il volume offre una piacevole introduzione per studenti e principianti, riducendo al minimo i termini tecnici, tutti definiti in maniera semplice nel glossario. i suggerimenti per ulteriori letture e la discografia ragionata completano il volume che costituisce uno strumento prezioso per studenti e insegnanti e per tutti gli appassionati di musica "classica".

nell`ottocento gli ebrei svizzeri erano confinati in due villaggi. uno di questi e` endingen, dove vivono felicemente il probo commerciante di bestiame salomon meijer e la sua famiglia. una sera del 1871 alla loro porta si presenta un lontano cugino che afferma di essere stato ferito nella battaglia di sedan e di volersi stabilire dai suoi unici parenti. nessuno in quella pacifica casa intuisce quanti cambiamenti portera` quell`estraneo nelle loro esistenze. perche` janki, cosi` si chiama il giovane, e` si` un po` sbruffone, ma ha anche il fiuto degli affari e molto spirito di iniziativa, e quindi nel giro di pochi anni non solo avra` sposato una delle ragazze di casa ma sara` il padrone di un fiorente negozio di stoffe francesi a baden, la citta` piu` vicina. dopo questo primo sommovimento, seguiremo i membri della famiglia meijer per oltre settant`anni e quattro generazioni, li vedremo schierarsi nel 1893 contro il primo referendum, vagamente antisemita, della confederazione, prendere, per opportunismo, decisioni che gettano nell`angoscia tutta la stirpe, e, d`altro canto, pagare a caro prezzo scelte coraggiose e coerenti, capiremo perche` un battesimo puo` impedire l`amore fra due giovani e come sia possibile che, quando il mondo ebraico in tutta europa verra` scompaginato, un medico omosessuale non piu` giovanissimo possa trovare del tutto inaspettatamente moglie e due figli.

otto racconti come otto facce di un nitido poliedro. nella geometria perfetta dell`opera di cortazar l`ottaedro e` una figura imprescindibile. nelle intercapedini del reale nascono ogni volta nuove avventure improbabili: un volto riflesso sul finestrino mette in movimento il sentimento amoroso secondo una logica combinatoria legata ai percorsi sotterranei della metropolitana; i morti tornano a morire una seconda volta nella vischiosita` fredda dei sogni; gli incubi sono lunghi come racconti trascinati a singhiozzo; personaggi che per fingere di esistere e protrarre dolorose menzogne tentano di mettere su una storia illusoria.

secondo l`autore, quindici anni dopo la fine della democrazia cristiana e dell`unita` politica dei cattolici, la responsabilita` di animare una presenza organizzata dei cristiani nell`italia bipolare e` interamente affidata ai laici credenti. spetta a loro assumere pienamente il valore dell`alternanza, scegliere con chiarezza il campo riformatore o quello conservatore, evitare l`illusione sia di poter ricostruire un partito simile alla dc sia di potersi rifugiare in un moderatismo perdente o in un fondamentalismo falsamente rassicurante. e solo affrontando appieno le sfide dell`identita`, della laicita` e dell`etica pubblica che i cattolici italiani potranno contribuire a scrivere un nuovo alfabeto sociale, rinnovando il proprio apporto al bene comune e al futuro della nazione. serve una nuova stagione di impegno civile e politico, che luigi bobba delinea nella sua geografia ideale muovendo da una lunga esperienza maturata nel mondo dell`associazionismo.

il problema dell`angoscia viene affrontato da lacan da un`angolatura particolare, e cioe` dal suo aspetto positivo. in questo ha dei precursori in alcuni filosofi, come kierkegaard, heidegger e sartre stesso, che hanno visto nell`angoscia quel concetto capace di aprire alla riflessione soggettiva, ma soprattutto freud, che assegna all`angoscia la funzione di causare la rimozione, dando cosi avvio alla formazione del sintomo. lacan accentua la positivita` dell`angoscia, poiche` per lui essa e` la via privilegiata per accedere al reale. il che vuol dire che l`angoscia e` la via che porta al di la` del significante, e` la via privilegiata per cogliere quel "resto" che egli chiama oggetto "a". oggetto essenziale, poiche` non e` l`oggetto desiderato, ma e` l`oggetto che, invece, causa il desiderio. si passa cosi`, tramite l`angoscia, dal campo dell`oggetto docile al significante, come sono tutti gli oggetti che sembrano corrispondere al desiderio, a quest`oggetto "altro", che e` all`origine del desiderio. oggetto le cui manifestazioni erano gia` state delineate da freud nell`oggetto orale e in quello anale, e che lacan a sua volta completa con lo sguardo e la voce, e infine precisando la natura del fallo, oggetto di cui l`uomo viene a mancare e di cui la donna non sa che fare, lei che e` invece sempre presa dal desiderio dell`altro.

colto e citazionistico, ma immediato alla lettura, autobiografico e "vero" nei contenuti. romantico e sentimentale nella tonalita` di fondo, ma attraversato da un`ironia che si incastona negli snodi strutturali del libro, oltre che nelle sue pieghe piu` visibili. testimonianza di un`ossessione privata, ma anche lucida analisi dei mostri che possono dominare la mente dell`uomo.

sono state le fabbriche della follia. di una lucida, accecante pazzia che ha stravolto i connotati dell`italia, fino a trasformare un paese di agricoltori e di mezzadri in una opulenta potenza industriale. una generazione di imprenditori si e` tuffata a capofitto nel vortice della produzione in serie, delle catene di montaggio, delle ciminiere. non avevano soldi, e sono andati a prenderli ovunque: anche sotto i materassi dei contadini che nascondevano i risparmi di un raccolto generoso, di una buona vendemmia. serviva spazio, e lo hanno trovato ingoiando le campagne, avvicinandole ai centri urbani, e attrezzando delle gigantesche company town. e un viaggio nell`italia di ieri e di oggi, quello attraverso il quale ci conduce antonio galdo. una galleria di luoghi e personaggi nei quali riconosciamo i segni di un paese in perenne trasformazione lungo il filo di una stessa passione oggi quasi dimenticata. da sesto san giovanni a borgo panigale, da alberto pirelli a pietro barilla, da aristide merloni a pilade riello, dai primi capannoni della fiat alla technogym. fino ai call center dell`atesia, regno metafisico del post-operaio.

risultato di piu` di vent`anni di ricerche e analisi sul tema della violenza, delle sue espressioni estreme, dei suoi usi politici e degli esiti che hanno scandito la storia del xx secolo, questo libro si propone di reperire una logica, per quanto atroce e terribile, nell`inferno dei genocidi. il che e` possibile solo attraverso una minuziosa ricostruzione dei tragitti politici, delle poste in gioco, delle tattiche e strategie per mezzo delle quali la violenza ha potuto trapassare - superando interdetti ancestrali relativi alla stessa concezione dell`umanita` - in pratica genocidiaria e purificazione etnica. la violenza in questione e` quella estrema, apparentemente piu` ingiustificabile e terrificante, che se`melin invita a guardare senza subirne gli effetti sideranti o addirittura l`atroce fascinazione, e che diventa comprensibile non appena venga inscritta nelle condizioni, nei meccanismi e nei processi che conducono alla messa a morte di massa. il libro prende in considerazione in particolare le tragedie della shoah, dell`ex iugoslavia e del ruanda, alla ricerca degli "operatori" logico-storici che hanno funzionato nel progetto di distruzione del popolo ebraico, nel programma di pulizia etnica attuato in bosnia e nel genocidio ruandese, mettendo a confronto ricerche, resoconti e testimonianze, e intrecciando al lavoro di carattere storico l`analisi psicologica, sociologica, antropologica, politologica.

arjun mehta e` un bravo ragazzo indiano, un programmatore appassionato di film popolari, impacciato con le ragazze, ma assai capace nel suo lavoro. quando ottiene da un`agenzia specializzata in lavoro interinale un contratto per emigrare nella silicon valley, pensa che sia giunto il momento di realizzare il suo sogno americano. ma la realta` si rivelera` piu` dura del previsto. nella terra delle occasioni per lui non c`e` posto. la grande balena aziendale prima lo fagocita, poi lo espelle come un oggetto estraneo. in preda all`horror vacui di tornare a dehli sconfitto e a mani vuote, veste il "cappello nero" dell`hacker e crea un virus informatico dedicato a leela zahir, la sua preferita diva di bollywood, per convincere la societa` per cui lavorava di essere insostituibile. se solo lo avessero ascoltato, non sarebbe finito braccato dai fanatici dei giochi di ruolo e dall`fbi. se avessero saputo apprezzarne l`autistico talento, la sua vicenda non avrebbe cosi pesantemente influito sulla vita di tante altre persone, tra cui, rovinosamente, su quella di guy swift, pubblicitario emergente e aspirante "uomo che conta" dell`inghilterra opulenta e modaiola, intento a ridisegnare il look della nuova europa post-schengen.

giovanni ha nove anni quando si accorge che gli amici di suo padre, alla pasticceria francese, possono ottenere tutto con uno schiocco delle dita. anche un televisore a colori, che nel 1977 e` pura magia. ma il prezzo da pagare e` molto alto. tanto alto che alcune persone muoiono. siamo a palermo, alla vigilia di una vera e propria guerra che culminera` molti anni dopo con la strage di capaci: negli occhi di giovanni, spaventati e curiosi, scorrono ogni giorno le immagini di un lungo telefilm troppo realistico. e se fonzie non sempre riesce a saltare dieci bidoni con la moto, gli elicotteri della polizia fanno piu` rumore fuori che dentro il televisore.

nicolas sarkozy e` l`uomo nuovo della politica europea. un populista della nuova specie, la "razza mediatica" che conquista il potere con sondaggi e televisioni. un rivoluzionario che si propone di combattere una personale lotta di classe contro l`arcaico sistema elitario del paese. una vecchia conoscenza della politica che riesce a sembrare una novita` e una sorpresa. un cervello a destra e un cuore a sinistra. un democratico con l`autorita` nei cromosomi. un liberista con il senso dello stato, soprattutto se e` lui a tenerlo sotto controllo. essendo francese, un gaullista attualizzato. essendo figlio d`immigrati, uno "straniero": con l`ambizione di realizzare l`american dream, il sogno americano del successo, sotto la tour eiffel. un leader europeo della nuova generazione.

nell`opera di fanon, e in particolare in questo suo libro, si e` realizzata la presa di coscienza del significato universale della rivoluzione dei popoli coloniali e dell`avvento del "terzo mondo" come protagonista della nuova storia. anche se il libro getta le sue radici nella rivoluzione algerina, e si alimenta della sua straordinaria esperienza, esso trascende di gran lunga l`ambito di una particolare nazione, per studiare l`intero processo su un piano internazionale, che tende a dare alla storia un`universalita` effettiva e a fare dell`umanita` intera il suo soggetto consapevole. la prefazione e` di jean-paul sartre.


nella nuova raccolta di gianni d`elia "varie voci parlano in un sogno". la scena e` quella di un luogo nostalgico-fantastico in cui convengono amici privati, personaggi politici, il padre scomparso e i padri intellettuali: da leopardi a pascoli, pasolini, roversi, fortini, giulio einaudi e ingrao; ma anche pantani o franco bertini, grande campione di basket, e tanti personaggi sconosciuti ai piu`. una comunita` di persone, scomparse o viventi non importa, perche` le terzine mosse e musicali di d`elia tracciano comunque una specie di necrologio collettivo, pacifista e utopico: un omaggio appassionato e dignitoso alle cose perdute, alla fine di un`epoca migliore di questa per ideali e impegno civile, all`antifascismo e alla resistenza come valori morali e umani preziosi.

gli ebrei, negli anni del fascismo, videro le loro identita` e le loro vite progressivamente limitate, sopraffatte, annientate. alla vigilia del ventennio essi costituivano una minoranza pienamente integrata nella vita nazionale, con proprie caratterizzazioni che venivano riconosciute dal paese. la svolta politica del 1922 segno` una profonda cesura col periodo precedente, portanto al potere un`italia gretta, ultranazionalista, sempre piu` "cattolicista" e aperta agli antiebraismi connessi. questo libro narra la storia della vita e della persecuzione degli ebrei negli anni che vanno dalla "marcia su roma" alla definitiva vittoria degli eserciti alleati e dell`insurrezione partigiana.

quando muore il marito vince, un giudice che durante gli anni del fascismo ungherese aveva subito gravi torti, la vecchia signora szocs si ritrova completamente sola nella modesta casa di famiglia nella campagna ungherese. e allora che la figlia iza, una dottoressa di successo che vive sola nel rigore di budapest, decide di portare la madre a vivere con se`. ma nella nuova casa, perfetta e confortevole come vuole la posizione di iza, la signora szocs non si trova affatto a suo agio: tutto e` troppo freddo e senza vita, proprio come iza. e cosi`, a poco a poco, la fragile donna si chiude in un mutismo impenetrabile, affievolendosi inesorabilmente fino al giorno in cui non decide di ritornare al suo villaggio per compiere un gesto inatteso e liberatorio.

lui ha quasi cinquant`anni ed e` uno storico, in fuga perenne dal presente e da ogni obbligo. lei ha sedici anni, legge moltissimi libri e vuole sapere come funziona il mondo. stanno viaggiando insieme verso la camargue, parlando di tutto cio` che passa loro per la mente: i sentimenti che legano un uomo a una donna, la famiglia tradizionale e quella frantumata, i problemi della specie umana, i loro ricordi personali, le loro similitudini e le loro distanze. sviscerando la realta`, analizzandola, sezionandola e traendone regole generali, interrogandosi a vicenda, i due protagonisti si ritrovano ben presto in un viaggio alla scoperta di quella "pura vita" che scorre in ogni esistenza animata da aspirazioni e desideri, progetti e sforzi, scelte e sconfitte.

in un giorno come tutti gli altri, un orsetto di peluche improvvisamente prende vita. e anziano, spelacchiato, ha un occhio quasi chiuso, sono trent`anni che sta immobile su uno scaffale. la liberta` gli da` alla testa, esce, lascia il paese, raggiunge i boschi sul limitare dell`abitato. li` succede l`inverosimile. l`esercito americano, da mesi alla ricerca di un terrorista che manda bombe in giro per la nazione, lo trova e lo arresta. sbattuto in carcere, winkie viene messo sotto processo: l`america deve decidere sul suo nemico pubblico numero uno.

ono, narratore e protagonista della vicenda, e` stato in gioventu` un pittore famoso, ma al mondo estetizzante dell`arte per l`arte aveva preferito quello piu` concreto del dovere verso la patria, legando cosi` la sua sorte a quella del nascente nazionalismo giapponese. nel dopoguerra, pero` tutto e` cambiato. ono ripercorre con un senso di incredulita` e incertezza le tappe della sua vita, mentre nel romanzo si intrecciano i temi che lo hanno segnato: l`arte, la politica, l`ambizione, l`incomprensione tra generazioni.

il comunismo e` stato a lungo il principale avversario-interlocutore dell`occidente capitalista fin dall`evento fondante della rivoluzione d`ottobre. grazie agli oltre duecento lemmi critici che compongono questo dizionario, le personalita`, gli eventi storici, le organizzazioni, le istituzioni e le parole-chiave di quell`ideologia vengono presentati al pubblico con un taglio insieme informativo e saggistico che lo rendono uno strumento utile sia per gli specialisti sia per i curiosi del passato e del presente.

al centro di questo terzo volume c`e` la sfera privata, in cui la famiglia risalta come protagonista assoluta del novecento italiano; una famiglia inseguita sia nella sua domesticita` piu` riposta e interna, sia nella sua proiezione esterna. e accanto alla famiglia, i gruppi delle piccole comunita`, raffigurati nelle immagini raccolte negli archivi locali, opere di fotografi che spesso si sono fatti storici inconsapevoli del loro territorio.

tutto inizia con un cadavere: quello di un uomo vestito da donna, abbandonato in un cantiere. la polizia fa ipotesi banali, solo un certo lightborne, negoziante e collezionista di curiosita` erotiche, crede di sapere la verita`. la vittima sarebbe venuta in possesso di un documento unico: il filmato di un`orgia con hitler protagonista, nel bunker sottostante il reich, pochi giorni prima della fine del nazismo. diverse persone - una giornalista di estrema sinistra, un agente segreto, un gallerista coinvolto nei traffici della pornografia, tre reduci del vietnam - si lanciano alla ricerca del misterioso film.

in otto secoli di cammino, la grande letteratura italiana ha prodotto una messe infinita di opere, e tra queste un`imponente numero di capolavori. alberto asor rosa tira le fila di questa avventura collettiva, curando un dizionario dei titoli piu` rappresentativi. oltre 2000 schede sulle nostre opere dalle origini nel xiii secolo ai giorni nostri. otto secoli catalogati ed integrati da notazioni critiche e storia delle edizioni di riferimento.

banham, visitando il deserto del mojave, si accorge un giorno che il "puro deserto" non esiste: ovunque, anche in quella landa smisurata e letale che e` l`america desertica, la vita ha lasciato nei millenni impronte, modificazioni, architettura. in una parola "civilta`", capace di ispirare un resoconto - meta` libro di viaggio e meta` trattato, ma con modi da romanzo - che nel suo girovagare tra sentieri, piste, binari abbandonati, villaggi indiani, finisce per parlare di tutto il mondo, e della vita, e del suo senso.

l`archivio della corrispondenza tra james joyce e il suo editore sam lingerwell e` affidato provvisoriamente a kate fansler affinche` possa riordinarne le preziose carte. per le vacanze estive kate si stabilisce quindi ad araby, nella casa di campagna del defunto editore, insieme al piccolo nipote leo con il suo giovane tutore william e ad emmet crawford, un ricercatore che la aiuta nel progetto. si uniscono al gruppo il procuratore legale reed amhearst, caro amico di kate, e due professori universitari, grace knole ed eveline chisana, figure che incarnano i valori femminili amati dall`autrice. il delizioso villaggio viene pero` sconvolto dall`omicidio di mary bradford, una donna pettegola, detestata dagli abitanti. kate si trova a dover indagare sull`assassinio che sembra coinvolgere uno dei suoi ospiti...

l`uomo grassocio che sbarca, nel maggio 1814, all`isola d`elba sembra un commerciante qualsiasi: e` napoleone bonaparte. tra gli elbani che lo accolgono diffidenti e curiosi c`e` martino aquabona, un letterato che non si rassegna all`inumanita` degli uomini e che da anni cerca di decifrare il mistero dell`eroe, o dell`orco, che ha sconvolto l`europa. nominato bibliotecario dell`imperatore, martino diventa testimone e interprete dello strano interludio dei 300 giorni e dell`intera parabola napoleonica, di cui cerchera` di deviare il percorso con un gesto estremo. le sue memorie sono il dialogo su due modi di vivere: modificare il mondo attraverso l`azione eroica, o cercare di dargli un senso attraverso la scrittura. da questo romanzo e` stato tratto il film di paolo virzi` n (io e napoleone).

il "regno" di camillo ruini a guida della conferenza episcopale italiana ha coinciso con la stagione di massima confusione della politica italiana: cattolici dislocati in entrambi gli schieramenti, la transizione tra un papa forte e un papa dalla fama conservatrice. l`autore riflette sulla dimensione pubblica della chiesa italiana e sul suo rapporto con la politica, nel momento in cui, in assenza di un unico partito cristiano, la chiesa sembra sempre piu` decisa a entrare direttamente e senza mediazioni nel dibattito politico, impegnata nella conquista dell`immaginario, dei media, della politica. cardinali e laici, vecchie associazioni e nuovi movimenti, integralisti e disubbidienti. la forza e la debolezza, la resistenza e gli accomodamenti, le piccole manovre e le visioni epocali. in gioco c`e` la sopravvivenza stessa del cristianesimo.

un uomo stanco che per salvare la figlia si piega al ricatto di un nemico implacabile. un sanguinoso complotto che dalle dolci colline di assisi arriva al porto di hong kong. due fratelli votati a strani rituali, guerrieri telematici al servizio dei nuovi barbari. una poliziotta molto sveglia, in coda di cavallo e jeans firmati. magistrati buoni e meno buoni, trafficanti balcanici, killer fuori ordinanza, servitori dello stato fedeli e altri meno. e una incantevole sedicenne che e` la chiave di tutto, e sembra destinata a essere vittima sacrificale, in una trappola gigantesca dove tutto appare troppo ben congegnato per non nascondere qualcosa di ancor piu` mostruoso.

russia, anni novanta: in un angolo remoto degli urali un televisore continua a trasmettere immagini di un`altra storia, in cui il comunismo non e` mai finito e ancora si celebrano i congressi del pcus. il destinatario di queste immagini e` aleksej, un veterano della seconda guerra mondiale, che un ictus ha trasformato in "un articolo difettoso della morte", un essere chiuso senza via d`uscita nel proprio corpo. decise a conservare "la sostanza dell`epoca", nina, la moglie, e marina, la figlioccia, vivono in bilico tra l`ipocrisia e l`arrivismo della nuova russia, e il sicuro, immobile tempo che ristagna nella camera da letto del veterano. aleksej diventa cosi il centro di una dimensione in cui il presente non accade e il passato non passa piu`. eppure, sembra dire il protagonista dal chiuso della sua prigione, forse la realta`, quella esterna, bisogna alla fine affrontarla come e`. al punto da reclamare anche il proprio diritto alla morte, che avendo lasciato l`opera a meta` lo ha reso un immortale per caso. da una delle piu` promettenti scrittrici della russia contemporanea, un`esplorazione del tempo e della morte, una riflessione, condita di gogoliana ironia, sulle contraddizioni della russia moderna, e una ricerca della sua "autenticita`" perduta.

l`autore delinea i nuclei centrali del pensiero hindu, tracciandone lo sviluppo dalle origini fino alla modernita`. in questa panoramica trovano spazio concetti e nozioni fondanti della religione: una disamina del significato del "dharma", norma che regola sia la condotta etica e sociale, sia il regolare andamento del cosmo stesso; vengono esposte le principali correnti religiose, che fanno capo ai culti di shiva, di vishnu e della dea. ampio spazio e` dedicato alla modernita`, alle tradizioni tantriche, agli influssi dei "dravida" (popolazione autoctona del sud dell`india) sull`intera storia del pensiero indiano, e infine al rito, che modella e determina la religione hindu.

in questa biografia critica bernhard paumgartner ricrea la figura, l`evoluzione e l`opera di mozart. sulla scorta di documenti, annotazioni, articoli di giornali d`epoca e di un accurato scandaglio dell`epistolario mozartiano, ricostruisce la personalita` del musicista, collocandolo nel suo contesto familiare e nel clima culturale del tempo. il bimbo prodigio e il padre leopold, la madre e la sorella-amica nannerl, la moglie costanza, i viaggi, i rapporti del musicista con le corti e con i compositori coevi, vengono colti in un costante intreccio fra dato biografico e analisi estetico-musicale delle principali opere, dai quartetti d`archi alle messe, dalle sinfonie ai concerti per pianoforte, dalle opere al requiem, dalla musica strumentale e da camera alla liederistica.

ricardo conosce la "ragazza cattiva" da adolescente, a lima, e per trent`anni la rincorre in lungo e in largo per il mondo, colpito da un amore folle e sconsiderato. lei ama nascondersi sotto false identita`, e` sempre in fuga da qualcosa, irretita da ideali politici, alla ricerca di liberta`, ma anche di patrimoni da depredare. la rincontra a parigi, dove lei e` di passaggio, guerrigliera della mir destinata all`addestramento a cuba: sull`isola seduce un capo castrista, poi un diplomatico francese che la riporta con se` in europa. seduce poi un benestante inglese, per poi finire con un mafioso giapponese, che la devasta nel morale e nel fisico con ripetute, terribili violenze sessuali. ogni volta ricardo e` li` a proteggerla. e ogni volta lei riprende la sua via di fuga.

in questi saggi viene ricollocata l`intera opera creativa dello scrittore israeliano, dai racconti della giovinezza ai grandi romanzi della maturita`, senza tralasciare le opere di teatro e i saggi politici. la grande commedia della vita umana, nascosta tra treni distrutti, boschi incendiati, divorzi e persino attentati, ovvero il grottesco inserito nel bel mezzo della tragedia, lo humour che si infiltra nel bel mezzo dell`angoscia: le tematiche tipiche della narrazione di yehoshua sono ripercorse nei diversi capitoli che compongono il libro.

un venerdi` santo nella chiesa di nostra signora della necessita`, il giudice della corte d`appello marcantonio muscara` viene pubblicamente segnato a dito dal sospetto. i due giovani giornalisti dell`"ora" sono li`, a sparare flash in faccia. c`e` anche la figlia di muscara` che riconosce in uno dei due un suo vecchio (e amato) compagno di universita`, e non lo perdona... intorno a lei sottile ricostruisce quel "teatro palermitano delle evanescenze" dove si rappresentano drammi e misteri di una borghesia che si crede al riparo da ongi contaminazione e puntualmente si ritrova, legata mani e piedi, dentro il gioco mafioso.