
micol ha preso la direzione sbagliata. ha perso l`amore della sua vita, la passione che travolge una volta sola. ora un libro riaccende la sua memoria. l`ha appena acquistato e nel risvolto di copertina - non ha dubbi - si fa cenno a un episodio che la riguarda. legge il romanzo e ogni dettaglio coincide. come mai il nome dell`autore non le dice nulla? in verita` non lo conosce nessuno. forse si tratta di uno pseudonimo. che fare? una cosa e` chiara: deve scoprire chi e`. in quel raccponto c`e` la sua storia d`amore con manlio, tenero e affascinante, c`e` la sua decisione di abbandonare la famiglia, c`e` infine l`appuntamento al quale manlio non si e` mai presentato. seguendo gli indizi disseminati nel romanzo micol riesce a trovare una strada.

nella "repubblica" platone ci presenta la maestosa architettura di uno "stato ideale" dove l`idea di giustizia e` l`assoluto criterio di governo sia della vita collettiva che di quella individuale. attraverso l`insieme dei suoi dieci libri, platone mette in discussione ogni aspetto della vita organizzata e del sapere della "polis" greca. qui, arte, scienza e religione vengono sottoposte allo sguardo critico del filosofo e condotte dal buio quotidiano dell`esistenza all`eterna luce della ragione. ma la "repubblica" non e` soltanto la prima e piu` famosa "utopia" della storia. essa, infatti, e` il progetto originario della nostra civilta` occidentale.

un`intricata storia d`amore che ricorda gli intrecci e le atmosfere de "le relazioni pericolose". una donna non piu` giovane, camille (ispirata alla figura di george sand), cerca di tenere legato a se` il giovane calyste, nobile bretone sposato, facendogli conoscere la misteriosa parigina be`atrix che, dopo averlo fatto innamorare, sparisce. la vicenda si concludera` a parigi tra intrighi e feroci colpi bassi.

c`e` un funerale che si allinea compostamente, governato da donne attive, consapevoli, circondate da uomini spaesati e privi di ruolo. ma quando al cimitero si scopre che la lapide sborda di qualche centimetro, ecco che i maschi trasformano l`occasione in un insperato cantiere, armati di flessibile e di smeriglio. c`e` mira col suo innamorato. vanno ogni giorno a bere il caffe` dal signor ludden, su un vecchio divano di broccato, davanti alla tv accesa. ma perche` ci sono venti gradi sotto zero a casa del signor ludden? e poi ci sono il graffitaro, il vecchio saletti che vuol pregare e non crede in dio, la devastante happy hour dei signori mauser e il grande pianto di un bambino per la prima volta di fronte alla morte.

lei e` una donna coccolata dalla posata serenita` del marito psichiatra. lui e` il rude e sensibile felix, incontrato in un supermercato. insieme vivono una scombinata storia d`amore. peccato che il serial killer, che sta uccidendo donne consenzienti nel quartiere, somigli molto, moltissimo al nevrotico felix. rossana campo crea un romanzo che mescola assieme il tema - a lei caro - dell`eros fuori dagli schemi borghesi e una nuova e lucida meditazione sulla coppia (coniugale), dentro la cornice plumbea di una parigi invernale, fatta di strade e parchi deserti.

shabtai ci introduce nel cuore dei quartieri popolari di tel aviv e nel destino dei suoi abitanti, sospesi tra la nostalgia di un passato domestico, i riti delle vecchie comunita`, il profumo dei libri di preghiera, delle aringhe salate, del deserto che ancora si intrufola nella citta` degli anni trenta, e la curiosita` di un mondo nuovo, privo di leggi e di tradizione, intrappolato in un paesaggio urbano asettico e un po` irreale. manie, odi, stravaganze, progetti grandiosi, amori impossibili: gli eccentrici protagonisti di questi racconti, indifesi, ostinati, entusiasti, paranoici e pieni di vita, diventano eroi assolutamente moderni, portavoce di un tempo che cambia e che, cambiando, si volta a guardare cio` che non potra` piu` tornare.

orfana del padre, eiko vive con la madre e la nonna, proprietarie di un ristorante. finito il liceo, la giovane decide di trasferirsi a tokyo e trova un`occupazione in un ristorante indonesiano, l`arcobaleno. alla morte delle due donne, si ritrova completamente sola. per vincere il dolore della perdita, eiko si concentra completamente sul suo lavoro. il signor takada, proprietario dell`arcobaleno, si dimostra molto solidale e comprensivo con lei e le propone di aiutare la moglie incinta nella conduzione domestica. questo nuovo impegno, a contatto con un ambiente in apparenza tranquillo, consente a eiko di riprendersi. ma presto si accorge di quanto siano orribili i rapporti tra il marito e la moglie, fatti di bugie e tradimenti.

nel romanzo doris lessing immagina che l`europa non sia stata sconvolta dalla prima e poi dalla seconda guerra mondiale, e che tutte le pulsioni belliche siano state dirottate in imprese coloniali extraeuropee. la protagonista e` emily, fondatrice di scuole per i poveri e infaticabile "dama di carita`", tormentata pero` da una vita sentimentale infelice. intorno a lei varie figure, tra cui quella di alfred, agricoltore sposato con una simpatica e affettuosa cicciottella di nome betsy. attraverso questo singolare filtro metastorico, l`autrice rilegge in forma paradossale la vita dei suoi genitori (e di tutta una generazione di inglesi), una vita che invece e` maturata nel cono d`ombra della guerra e ha patito il trasferimento in africa. un terribile lascito da cui la lessing tenta pervicacemente di liberarsi.

se orazio, a partire dal 23 a.c. e dopo aver pubblicato le odi nel 20 a.c., torna a scrivere - ci dice nella lettera proemiale delle epistole - e` per via del tormento di essere quel che non si vorrebbe e di non essere quel che si vorrebbe. l`esperienza lirica e` conclusa, poiche` non e` piu` l`eta` del canto della gioia e dell`amore, resta la possibilita` di veicolare nel verso meditazioni morali di carattere generale, sul vero, sul bello, sulla condizione umana, rivolte all`uomo comune. con quest`opera di conversazioni in esametri composta di due libri (rispettivamente di venti lettere e di due aggiunte successivamente e centrate sul tema della poesia) orazio creo` un genere letterario del tutto nuovo. in componimenti eterogenei per materia il poeta tratta di diversi aspetti della vita quotidiana con una pratica saggezza del vivere, nutrita di filosofia stoica ed epicurea. tenendosi lontano da ogni dogmatismo si abbandona a riflessioni sulla potenziale grandezza umana, sull`incerto procedere del tempo, sulla necessita` di restare imperturbabili di fronte a tutto riconoscendo tuttavia il piacere del vivere, soprattutto dell`amore, sull`arte del sapersi accontentare.

"il telaio" e` il terzo e ultimo volume della trilogia di dib dedicata all`algeria prerivoluzionaria. omar ora ha tredici anni ed e` giunto per lui il momento di aiutare la famiglia nella dura lotta per la sopravvivenza lavorando. la madre lo accompagna percio` da un tessitore della citta` di tlemcen presso il quale svolgera` un apprendistato professionale e umano. i tessitori, che lavorano quattordici ore al giorno in cantine buie, umide e malsane, discutono all`infinito, sognano e imprecano, cercando di capire la causa di tanta fatica e di tanto dolore. sono uomini vinti, stanchi, fiaccati da fatica e fame, che finiscono per sfogare la propria frustrazione sul giovane omar, che diventa il loro zimbello. dai discorsi e dalle chiacchiere dei personaggi emergono le fisionomie dei diversi caratteri, mentre per omar si fa strada una lenta presa di coscienza della propria condizione, foriera di una nuova possibilita` di riscatto per il popolo algerino. fuori della cantina intanto poveracci e mendicanti riempiono le strade.

il sergente di polizia dave bannion indaga sul suicidio apparentemente privo di motivo del collega tom deery. e scopre che questi era ben diverso dall`immagine che voleva dare di se`, e che si e` ucciso per il rimorso di essere stato per anni al soldo della mala. la polizia vorrebbe chiudere il caso ma bannion procede nelle sue indagini. finche` in un attentato contro di lui resta uccisa la moglie kate. si vede allora costretto a dare le dimissioni ma decide di farsi ugualmente giustizia da se`. e si vendica con l`aiuto della donna di un pezzo grosso della malavita, debby, vittima a sua volta del gangster. me givern, interessato alle psicologie, ai moventi e ai contesti sociali piu` che alla soluzione dei casi, affronta con un ritmo sostenuto il tema a lui caro della corruzione delle forze dell`ordine, e nella lotta di un uomo solo contro un intero sistema svela i residui di moralita` presenti anche nei poliziotti "marci" e quel che puo` condurre alla violenza del suicidio o della vendetta.

un noir anni cinquanta ambientato nell`italia del secondo dopoguerra, tra squallide camere in affitto e splendide ville affacciate sulla finta tranquillita` del lago maggiore. un uomo in fuga, una "dark lady" bellissima, astuta e crudele, una ragazza innocente, un invalido dall`intelligenza ancora viva, un delinquente incallito... l`impegno, la paura, l`erotismo, l`amore si intrecciano in una vicenda che culmina in un finale imprevedibile, tragico e grottesco.

oggi rube`n gallego e` conosciuto per essere l`autore di bestseller come bianco su nero, ma rube`n gallego e` anzitutto un bambino nato con una deformazione cerebrale che lo costringe su una sedia a rotelle; un bambino nato nella mosca del 1968 dalla relazione tra la figlia del segretario del partito comunista spagnolo e uno studente venezuelano; un bambino che trascorre la sua vita in orfanotrofi e ospedali psichiatrici dopo essere stato strappato dal grembo della madre aurora, che lo crede morto. rube`n gallego, pero`, e` anche l`uomo che sopravvive alle avversita` della vita; l`uomo che inizia a ricostruire la sua vera identita`; l`uomo che, scoperte le sue origini spagnole, intraprende quel rocambolesco viaggio per l`europa che, finalmente, gli permettera` di ritrovare sua madre nel 2001. la regista mara chiaretti affronta la delicata vicenda biografica dell`autore di origine russa con lucidita`, realizzando un`opera dove a parlare e` anzitutto rube`n, che con piglio ironico e tagliente racconta la sua storia di abbandono e di miseria, ma anche di speranza e di coraggio. la storia di un`intelligenza che vince la disabilita` che permette a rube`n l`uso di una sola mano, la stessa mano che imbocca in orfanotrofio l`amico misha e che, trent`anni dopo, firmera` l`autografo sul suo primo libro.


il romanzo e` una grande favola storica che ha per sfondo lo scenario operaio del porto di genova e quello primitivo di un isola del pacifico. giacomo e` uno stranito sacerdote, inviato come missionario nel pacifico. a moku iti, sotto il suo nero vulcano, giacomo impara la febbrile indolenza di un popolo che - lui lo sa bene - non ha bisogno della sua religione. la figlia di re john, lucy, gli cresce accanto, bella, forte, avviata ad un destino di regina bambina. giacomo e lucy si dicono, muti, le parole indecifrabili che fanno da ponte fra due civilta`, fra due storie, fra due mondi, l`uno e l`altro minacciati dalla fine, ma entrambi depositari di un`ultima ricchezza, di un`ultima folgorante, disadorna verita`.

variamente legata, nelle prove piu` giovanili, al gusto di elegante sperimentazione e insieme al culto dei classici che caratterizza l`area veneta di fine settecento, e nel 1797 intensamente coinvolta nella nuova situazione rivoluzionaria, la poesia foscoliana matura intorno al 1800 una straordinaria densita` e fermezza di scrittura in cui si declina il mito dell`eroe sconfitto e disingannato, in attesa di morte. in seguito, fra i "sepolcri" e" le grazie", foscolo tenta percorsi piu` complessi, nella direzione, suggerita soprattutto dagli antichi, di un discorso poetico che esplori la condizione umana e le sue chances, oltre il male storico. nel suo insieme un`esperienza fra le piu` alte nella poesia europea del tempo e pure sottilmente aperta sull`oggi.


l`ennesimo, misterioso delitto in casa carvalho: encarnacion, cugina di charo, l`amante prostituta di pepe, viene trovata orribilmente squartata a barcellona... parallela corre la storia di gine`s larios, marinaio in fuga da trinidad sulla nave da carico "la rosa di alessandria". i destini dei personaggi si intrecciano, si incrociano, si intorbidano, servono da spunto per sferrare duri attacchi alla societa`: cittadine spazzate via dall`emigrazione e dalle finzioni del progresso, antichi feudi e nuovi socialisti, terre desolate, sordide vicende di prostutuzione occulta, tradizioni sostituite dal vuoto, depravazione, indifferenza. il goloso detective catalano non rinuncia alla sue leccornie.

in questo romanzo, pepe carvalho si trova in thailandia alle prese con l`ambigua polizia locale e una banda di malavitosi cinesi che vogliono mettere le mani su una turista europea, amica sua, che si e` legata a un trafficante di diamanti, colpevole di uno sgarro nei loro confronti. un giallo d`azione che non disdegna l`ironia e la descrizione di un mondo esotico dove il male trionfa in modo subdolo e barocco. il primo romanzo di montalban in cui compare il personaggio di pepe carvalho.

un libro, il primo di giorgio bocca, scritto nel 1945, che a distanza di piu` di cinquant`anni ha il fascino della testimonianza diretta e di una vicenda storica esemplare. la resistenza ha un significato storico e politico spesso sottoposto a revisioni e rivisitazioni, ma l`importanza di quel significato e` da sottolineare non solo per il suo valore politico, ma anche per quello morale. i giovani delle formazioni partigiane protagonisti di questo libro non avevano idea di comunismo, erano cresciuti nell`autarchia fascista, senza aver mai vissuto esperienze politiche. eppure ebbero il coraggio di schierarsi, di praticare una loro spontanea tensione morale, di formarsi nella lotta, riscattando agli occhi del mondo la dignita` del popolo italiano.

un`opera "indipendente, nuova, in se` conchiusa", cosi` feuerbach definisce "l`essenza del cristianesimo" nel sottoporne il manoscritto all`editore wigand di lipsia. e il gennaio 1841: dopo pochi mesi vede la luce l`opera che sancira` la rottura della scuola hegeliana e rivoluzionera` la scena filosofica tedesca. la novita` non stava solo nel principio ispiratore della critica "antropologica" della religione, nell`idea che dio e` "l`intimo rivelato dell`uomo" e che "il mistero della religione" consiste in un movimento proiettivo della coscienza alienata in virtu` del quale "l`uomo oggettiva la propria essenza per poi far di se` l`oggetto di tale essenza oggettivata e personificata". nuova era anche la concezione della filosofia che, nel radicalizzare la critica antispeculativa a hegel, feuerbach traeva da queste premesse. dalla dissacrazione del dogma prendeva forma, insieme all`immagine di una religione laica dell`umanita` incentrata sul recupero dei "vincoli naturali della specie", l`idea di una teoria fondata sul "rapporto reale dell`uomo con l`uomo" nella quale il giovane marx vide la fonte della "scienza reale" e del "vero materialismo".


"dove andate?" istanbul. confine di trieste, ore 16, vento di nordest. il poliziotto sloveno confronta i ciclisti sbucati dal nulla con le foto segnaletiche sui loro passaporti. altan francesco, 58, vignettista. rigatti emilio, 47, professore. rumiz paolo, 53, giornalista. i tre matti in mutande aspettano davanti all`autorita` costituita, si godono l`effetto della loro risposta demenziale. sanno che l`uomo in divisa deve calcolare in fretta molte distanze anomale. primo, tra la lentezza delle bici e la lunghezza della strada, duemila chilometri. secondo, fra la rispettabile maturita` dei viaggiatori e le loro sacche da globe-trotter. terzo, tra la nobilta` della meta finale e la miseria che c`e` in mezzo, i balcani.

america e` uno dei tre grandi romanzi rimasti incompiuti e pubblicati postumi dall`amico di kafka, max brod, che dall`autore aveva ricevuto l`incarico di distruggerne le opere quando fosse morto. edito nel 1927, racconta la storia dell`adolescente karl rossmann, mandato in america dai genitori per dimenticare una domestica messa incinta. oltreoceano, in un paese sconosciuto, a espiazione della propria colpa, karl vive una serie di esperienze a lui incomprensibili, prima a casa dello zio, che senza motivo lo scaccia, poi assieme a due vagabondi, quindi come impiegato in un albergo, da cui viene improvvisamente licenziato, e infine nel teatro di oklahoma, dove il racconto si interrompe.

algeria, fine degli anni trenta. il paese e` ancora occupato dai francesi e guarda a hitler come a un possibile salvatore. e un`algeria di miseria, dove tutto ruota attorno alla ricerca di un cibo introvabile. qui, nella casa grande, dar-sbitar (in arabo, l`ospedale), i poveri inquilini vivono in una condizione di estrema indigenza e sono preda di rabbia e paura. e qui incontriamo un bambino, ornar, con la sua famiglia: ha dieci anni, e` cresciuto nella consapevolezza dell`infelicita` e, educato alla rassegnazione, non conosce autocommiserazione; conosce pero` anche lui, come tutti, una fame implacabile. diversamente dagli altri tuttavia si domanda il perche` di questa miserabile esistenza, come fa anche hamid saraj, l`agitatore, il solo che legge libri in quel luogo, quello che un giorno la polizia viene a cercare per arrestarlo.

buenos aires, 1965. in una sanguinosa rapina una banda di delinquenti si impadronisce di una gran quantita` di soldi. freddano spietatamente il tesoriere di una banca, l`autista del furgone portavalori e una delle guardie di scorta. sono i testimoni oculari a raccontare a stampa e polizia la loro versione dei fatti. intanto i rapinatori - e, tra questi, particolarmente legati l`uno all`altro sono il nene brignone e il gaucho dorda, detti non a caso"! gemelli" - scappano alla volta dell`uruguay. vengono rintracciati in un appartamento di montevideo dove si sono rifugiati e qui si difendono sparando tutti i loro colpi sulla squadra di polizia, e in un estremo gesto di sfida danno anche fuoco alle mazzette di denaro. ricardo piglia parte da un fatto di cronaca per raccontare una vicenda dalle molte sfaccettature e verita`: ciascuno infatti, compreso il commissario silva incaricato delle indagini, ha cose diverse da dichiarare, spesso in contraddizione tra loro.

c`e` un`immagine che il mondo non potra` dimenticare: muhammad ali che percorre con la torcia olimpica in mano l`ultimo chilometro, prima di dare avvio alla cerimonia inaugurale dei giochi di atlanta del 1996. e l`immagine di un uomo minato nel corpo, che non riesce a celare i segni della malattia, ma che generosamente si espone per celebrare l`ideale piu` alto dello sport. una nemesi terribile per uno degli atleti piu` agili del pianeta, vero e proprio fred astaire del pugilato... in questo libro l`autore traccia non solo il profilo di un pugile e di un uomo, ma anche delle grandi speranze degli anni sessanta, attravero le figure chiave dell`epoca.

enrico metz ha deciso di tornare a vivere nella casa di famiglia, di ridurre il lavoro a poche consulenze (e` stato fino ad allora il legale di operazioni di portata planetaria, e` stato al fianco di tutti gli uomini che contano) e di rimodellare la propria esistenza borghese intorno ad alcuni amici ritrovati, alla famiglia, alla memoria ritrovata. coinvolto in uno dei piu` rovinosi crack finanziari del paese, quello dell`ingegner marani, metz e` stato sotto la luce dei riflettori, ma, grazie alla lungimiranza dell`uomo di cui e` stato fedele braccio destro, ha salvato la propria posizione. ora l`ingegner marani lo chiama per accertarsi che la "nuova vita" sia cominciata, in realta` per accomiatarsi. il giorno seguente arriva la notizia della sua morte. intanto metz, esperto di legislazione internazionale, e` riuscito a ottenere un manipolo di clienti locali, forti, interessanti. ma il suo ritorno in citta` non e` passato inosservato presso gli altri studi che ne temono la concorrenza. i suoi nuovi nemici, sconcertati e sospettosi, scatenano una campagna denigratoria che lo induce a ritrarsi piu` drasticamente. il rumore del mondo svanisce e metz comincia un lento abbandono di se` a se stesso, una progressiva cancellazione di atti ed emozioni, che non ha nulla di remissivo ma semmai e` l`estremo omaggio alla vita, alla bellezza, a quel che poteva essere e non e` stato.

lei si chiama remedy, e` californiana ma vive a parigi e scrive per riviste di moda. si barcamena fra un articolo sulla pelliccia di orsetto lavatore, devastanti te` pomeridiani con inserzionisti, imprendibili fotografi e il corso serale di danza del ventre. la pausa pranzo e` dedicata a una visita in chiesa: remedy e` cattolica e, a suo modo, devota. ha letto e riletto una breve vita dei santi e si e` scelta i suoi protettori. del resto, la madre e` stata esplicita in merito: se li sai pregare come si deve, i santi ti aiuteranno a trovare l`uomo perfetto. gia`. l`uomo perfetto. e appunto quello che manca nella vita turbinosa e colorata di remedy. e passata attraverso un maturo acrobata, un aristocratico schizzinoso, un giovane mandriano, ma alla fine le cene piu` esaltanti sono sempre quelle con il suo gatto jubilee. ecco pero` comparire mouktar, il pony che consegna pizze a domicilio, dispensatore di saggezza filosofica e di mistero virile. forse e` la volta buona?

godimento del tempo e dei luoghi, il camminare e` uno scarto rispetto alla modernita`. viaggiare a piedi e` un gesto trasgressivo, una potente affermazione di liberta`. e` un avanzare in modo trasversale nel ritmo frenetico della vita moderna. "il mondo a piedi" propone un modo nuovo di viaggiare, mette in relazione il punto di vista dei personaggi storici quali stevenson, sansot e basho, ponendoli attorno a un tavolo immaginario a scambiarsi opinioni sul senso del percorrere il mondo e la vita a piedi. una dissertazione che induce a considerare con curiosita` un aspetto ormai insolito del viaggio.

"la storia delle donne romane merita particolare attenzione. a differenza della storia delle donne greche e delle altre donne antiche non e` un passato remoto. e` il nostro passato prossimo. e forse, in qualche misura, e` anche una parte del nostro presente." cosi` l`autrice conclude il suo quadro della condizione femminile tra societa` precittadina ed eta` augustea. passa in rassegna figure di donne storiche, mitiche e divine, ossequiose o ribelli che fossero alle regole giuridiche e alle pratiche sociali, fra conquiste femminili e reazioni maschili. e` la problematica storia dell`assoggettamento della donna all`uomo ma anche quella della nascita della loro complicita`.

nei due estremi e intensi anni di vita tomasi di lampedusa mise insieme oltre al gattopardo, anche tre racconti e uno scritto autobiografico: la gioia e la legge, la sirena, i gattini ciechi e ricordi d`infanzia.

parlare di sessualita` come di un`esperienza storicamente singolare ha richiesto di ricostruire i percorsi del `soggetto desiderante`, risalendo dall`epoca moderna fino all`antichita` classica. "l`uso dei piaceri", entra nel vivo della rappresentazione delle pratiche e delle teorie sessuali nella citta` greca, e da` cosi` concreto avvio a un`opera storiografica dall`ambizione assolutamente unica: non piu` indagine parziale o settoriale sui problemi della sessualita`, essa presenta globalmente la genealogia dell`esperienza piu` ignota, anche quando piu` esibita, della nostra cultura e della nostra storia, offrendoci al contempo una sorta di specchio delle radici piu` remote e cancellate della logica degli odierni comportamenti sessuali.

a tel kedar, una tranquilla cittadina israeliana nel deserto del negev, abitano noa e theo. dopo sette anni di felice convivenza, sono in una fase stagnante del loro rapporto. theo, urbanista sessantenne di successo, appare sempre piu` introverso e sembra aver perso energia, voglia di fare e di mettersi in gioco. noa, frenetica professoressa di lettere di quindici anni piu` giovane che insegna nella scuola locale, e` sempre alla ricerca di nuovi traguardi e nuove sfide. in seguito alla morte di uno degli studenti di noa, le viene affidato il compito di dare vita a un centro di riabilitazione per giovani tossicodipendenti. aiutata da muki, agente immobiliare, da linda, una timida divorziata, e da lumir, un pensionato, noa si dedica al progetto con entusiasmo e idealismo, pronta a lottare contro l`opposizione di tutta la cittadina che teme che un simile centro possa portare droga e criminalita`. non vuole mostrare le sue debolezze e chiedere l`aiuto di theo, e lui non vuole interferire se non e` richiesto. se per un verso la vicenda sembra mettere a dura prova la loro relazione, dall`altro dimostra lo struggente affetto, l`infinita tenerezza e il profondo amore che ancora li lega. la storia e` narrata dai due protagonisti in prima persona. un libro che esplora l`animo umano, che racconta la realta` quotidiana di una comunita` lontana da tel aviv o gerusalemme, protetta da filo spinato e guardie, che cerca di vivere una vita normale come qualsiasi altra cittadina del mondo.

sabina e` una doppiatrice cinematografica e deve fare i conti con un ambiente obliquo; franco, il suo uomo, e` invece un attore a tutto tondo, alla ricerca di ruoli extra-commerciali. la relazione fra sabina e franco e` vitale, ricca di futuro. eppure, quando resta incinta, sabina preferisce lasciare all`oscuro il compagno e passare il natale in america, ospite del fratello. l`idea di dar forma a una famiglia la costringe a riflettere sulla sua, sull`apparente lindore e rigore che la memoria continua a restituirle. una memoria accecata, e` evidente. quando il fratello le fa capire che il severo padre ha abusato di entrambi i figli, con il silenzio complice della madre, per sabina e` un trauma che la spinge a indagare l`ambiguita` della verita`.

in questa antologia gli ultimi uomini dell`eta` della pietra descrivono la loro eroica lotta coi primi uomini dell`eta` della macchina, i loro riti e costumi, avventure di caccia e di guerra, e infine i loro patetici sforzi per assimilare le strane usanze dell`invasore bianco. da queste pagine parlano ancora una volta i grandi guerrieri che guidarono i pellirosse delle praterie americane: falco nero, toro seduto, geronimo... gli scritti degli autori indiani qui raccolti hanno un`enorme importanza perche`, fornendoci un`interpretazione dei fatti visti dal punto di vista degli indiani, ci consentono, tra l`altro, di mettere piu` precisamente a fuoco la reale natura del conflitto tra il pellerossa e l`invasore bianco. l`indiano vi spiega perche` abbia tanto aspramente conteso l`avanzata all`uomo bianco e perche` spesso abbia preferito morire piuttosto che cedere i suoi tenitori di caccia. entro i confini degli stati uniti esistevano centinaia di tribu`, ma fu il valoroso indiano delle praterie, con la sua colorata acconciatura di guerra e la lancia piumata, quello che divento` il simbolo del pellerossa, come dimostra anche una copiosa produzione cinematografica: la lunga lotta che sostenne e la dignita` con cui seppe sopportare la sconfitta gli hanno meritato il ruolo principale in questo libro.

bukowski e` un poeta "straordinario", nel senso che sfugge alla tradizionale figura del poeta. quelli che scrive sono versi ma portano con se` il sapore della cosa narrata, di episodi di vita sbalzati via dalla realta` come schegge, schizzi, reperti. bukowski modella figure e personaggi da narratore e anche quello che e` tradizionalmente l`io lirico della poesia si muove con l`irruenza e la determinazione di un personaggio. cosi` accade anche in questa raccolta che fa parte del suo lascito di inediti.

l`ecclesiaste parla, in termini di una saggezza non filosofica, recettiva e disposta all`ascolto, della pena che incalza e perseguita l`uomo: l`assurdo spreco della propria condizione. l`uomo sta sotto il sole, la massima manifestazione di potenza della natura, esposto senza ombra e riparo alle leggi di dio dalle origini, vertice del creato e delle sue forze. e deve guardare in basso e specchiarsi nella terra che soggiace al suo medesimo destino.

si tratta di un libro di brevi racconti, che contengono anche un aspetto funzionale al metodo creato dal dottor estivili. ciascun racconto ha a che fare con una paura - soprattutto con quella di diventar grandi - che affiora in forma narrativa aprendo strade, rompendo stati di paralizzazione emotiva, spianando ostacoli. il fine e` lasciar percepire sempre una soluzione, un significativo ammorbidimento delle difficolta`, un varco aperto dentro l`immaginazione infantile. i genitori hanno la possibilita` di trovare sera per sera il racconto piu` adatto. non solo. il racconto piu` adatto alla difficolta` che il bambino esprime: la rivalita` tra fratelli, il piccolo incubo ricorrente, il disgusto del cibo, lo spauracchio dell`abbandono. una serie di illustrazioni accompagnano e arricchiscono le storie. eta` di lettura: da 6 anni.

dopo un esilio durato 25 anni per la sua opposizione al regime bianco razzista della rhodesia, doris lessing ritorna nell`odierno zimbabwe per quattro volte dal 1982 al 1992: il libro e` il resoconto di queste visite. e` un libro della memoria, la lessing evoca la sua infanzia passata in una fattoria isolata nel bush, i suoi genitori, suo fratello ed esplora i modi spesso inaspettati in cui gli elementi della tradizione africana del passato oggi si fondono alle abitudini dei bianchi.


esiste davvero la globalizzazione? o, in altri termini, esiste davvero un nemico radicale chiamato globalizzazione? che cosa intendiamo con globalizzazione? mette in circolo idee che mutano il corso degli eventi o produce eventi che mutano il nostro modo di pensare? alessandro baricco prende le mosse da un assunto molto preciso: non dare nulla per scontato. ecco perche`, posto il primo quesito, lo scrittore procede attraverso una serie di numerose domande e di esemplificazioni alla ricerca di una percezione di quel fenomeno che abbiamo imparato a chiamare globalizzazione.

nel 2000 "gli ultimi della classe" ha aperto la strada a una visione di napoli non patetica, non rassegnata, non retorica. il tema del libro e` l`abbandono scolastico, affrontato con empatia e severita`. l`autrice ha diviso una stagione con i maestri che, a dispetto di ogni difficolta`, offrono ai bambini che vivono nelle sale giochi, nei bar, nelle vie delle periferie dimenticate e nei cantieri del lavoro nero una scuola diversa da quella che li ha respinti e perduti. e ha raccontato le storie, le voci, i volti di quei ragazzi e degli insegnanti, della loro "scuola di strada", un esempio studiato e imitato in tutto il mondo.

il protagonista, un eremita dai capelli ormai bianchi, rianima una sera tre figure di amici di gioventu`. il primo e` stato terrorista e poi muratore in francia: rievoca il primo assassinio commesso dal complice-amico. con intensa drammaticita` parla della violenza. il secondo ha scelto la strada della vita religiosa che lo portera` in africa, dove uomini, animali e cose hanno "il sapore dell`aceto" e per questo del dolore. il terzo e` un vagabondo, sempre provvisorio, di passaggio in un`esistenza che non da` requie. violenza, dolore e vagabondaggio sono elementi comuni a tutti i tre personaggi che, nel loro insieme, compongono un affresco amaro e profondo della condizione umana dell`ultimo ventennio.



se non sei pieno di debiti, se paghi in contanti, se non parli di soldi, se soccorri un automobilista ferito, se ti aspetti che in un albergo ti puliscano le scarpe lasciate fuori dalla porta anziche` buttarle via, se desideri mangiare una bistecca che non sia carbonizzata fuori e cruda dentro o piselli che non sappiano di plastica o panna che non ricordi il sapone da barba... non sei fatto per l`america. paul watzlawick, pendolare tra il vecchio e il nuovo mondo, descrive gli stati uniti a chi non li ha mai visitati, a chi sta per andarci, a chi conoscendoli gia` voglia vederli con occhio critico, offrendo un piccolo contributo `pratico` e mostrando taluni aspetti della vita americana di tutti i giorni.

e` un libro costituito in apparenza da racconti. questi testi sono pero` tenuti insieme da un unico tema, il male. in ogni testo c`e` una presenza malefica che suggerisce il male al protagonista e che lo conduce per le sue strade.

efraim numberg, detto fima, ha cinquantaquattro anni e vive a gerusalemme. e rimasto orfano di madre quando ne aveva dieci, con il padre ha una relazione complessa. dopo aver fatto sperare molto come studente di storia prima e come poeta poi, la sua esistenza si e` ben presto costellata di rinunce. e un personaggio contraddittorio, attento e distratto, malinconico ed entusiasta, profondo e balordo, pigro e senza ambizioni, trasandato, ma amato dagli amici e con uno strano fascino. attorno a lui gravitano l`ex moglie yael col suo nuovo marito; l`amico zvi kropotkin riuscito laddove lui ha fallito; il padre baruch che sperava che il figlio gli subentrasse nella sua azienda di cosmetici; l`amante nina, moglie dell`amico uri; e il figlio di yael, dimi.

sarao takase, scrittore giapponese che ha vissuto a lungo in america, muore suicida lasciando due figli gemelli, il maschio otohiko e la femmina saki, e il manoscritto di un libro incompiuto dal titolo n.p. (che sta per `north point`, il titolo di una vecchia canzone). pubblicato con solo 97 dei 100 racconti previsti, il libro diventa un bestseller negli stati uniti. una giovane giapponese, kazami, viene in possesso del novantottesimo racconto, inedito, alla cui traduzione stava lavorando il suo amante, shooji, anche lui morto suicida, e che narra la storia di una passione erotica tra padre e figlia. kazami incontra i due gemelli e trova otohiko coinvolto in una tormentata storia d`amore con sui, che scoprira` essere non solo figlia illegittima dello scrittore suicida ma anche sua amante. kazami viene risucchiata completamente nel loro mondo, il mondo di `n.p.`, per tutta un`estate, che e` il tempo reale in cui si svolge la storia. dopo alterne vicende, kazami scopre anche l`esistenza del racconto n?99 in cui takase rappresenta l`altra faccia della sua realta`, l`aspirazione verso la normalita` e l`eterodossia. ormai manca solo il racconto n?100. ed e` soltanto quando tutti i destini si sono compiuti e il cerchio si chiude che il libro apparira` scritto fino in fondo: n.p. di banana yoshimoto e` il racconto n?100 che takase non aveva fatto in tempo a scrivere...

"l`autobiografia" fu inizialmente concepita da pasternak come introduzione a una nuova raccolta di poesie inedite e disperse. il racconto, formato da cinque capitoli e due conclusioni, inizia con la descrizione dell`infanzia nella vecchia mosca di fine ottocento e si conclude con una serie di ritratti di scrittori (majakovskij, esenin, ehrenburg, marina cvetaeva) durante il periodo della rivoluzione. nella prima conclusione, l`autore dichiara quali erano i suoi propositi e perche` si e` fermato agli anni venti: "non intendevo scrivere la storia di un cinquantennio, basta quello che ho scritto a illuminare come, nella mia storia personale, la vita sia diventata creazione artistica, e come questa sia nata dal destino e dall`esperienza". nella seconda conclusione, l`autore, amareggiato dalle polemiche suscitate in urss dalla pubblicazione all`estero de "il dottor divago", si scaglia contro la letteratura "vile e spudorata" del suo paese.

il protagonista e` nato a san ignacio di california nel 1916 da genitori armeni, e` vedovo, e di professione fa il pittore e collezionista d`arte. la grande casa sulla riviera di east hampton dove vive con la cuoca e la figlia di lei ospita un`importante raccolta di quadri dell`espressionismo astratto. ma che provenienza e che significato hanno queste tele? e soprattutto, che cosa nasconde nell`antico patataio, accanto alla casa, l`eccentrico protagonista di questa storia? la storia dell`uomo e degli strani personaggi che gli gravitano attorno e` il pretesto che consente a kurt vonnegut di tracciare un`altra satira pungente della societa` americana contemporanea e in particolare del mercato e del mondo dell`arte.

"la presente edizione dell`intera opera poetica di mallarme`, corredata di traduzione e commento, si propone di contribuire a far partecipe il maggior numero di lettori italiani della difficile e schiva bellezza di questa poesia. il commento utilizza gli apporti piu` rilevanti della critica mallarmeana, sulla base di una lettura personale (che consiste, necessariamente, d`innumerevoli riletture) costantemente tesa nello sforzo di raggiungere, di auscultare il poeta, e lui solo. la traduzione, condotta sull`edizione de "la ple`iade", e` nata dalla mia personale esigenza di comprendere mallarme` attraverso un`attenzione e una tensione di lettura superiori al normale, quali, cioe`, una traduzione di poesia le richiede. il criterio fondamentale cui mi sono attenuta e` stato quello d`una fedelta` globale al poeta, che dedicandosi scrupolosamente alla traduzione dell`opera sua, andasse assorbendone di pari passo i modi espressivi, il gusto, i vizi e le manie, cercando di ottenere effetti simili con mezzi simili; che fosse, in sostanza, una sorta di imitazione di mallarme`." (luciana frezza)

il libro raccoglie il materiale di sei conferenze e diventa occasione per riflettere sulla distanza fra l`uomo ipoteticamente senza connotazioni e l`uomo connotato. la definizione "l`altro"/"gli altri" puo` venir intesa come l`altro da se`, come l`individuo contrapposto agli altri individui, ma anche l`altro che affonda le radici nella diversita` di sesso, generazione, nazionalita`, religione. attraverso il reportage (che secondo kapuscinski e` il genere letterario piu` collettivo che esista) l`autore ricorda gli interlocutori incontrati sulle strade del mondo, quelli che raccontano la storia della loro vita o che parlano della societa` alla quale appartengono. questi interlocutori sono persone fatte da due parti spesso difficili da separare. una e` l`uomo chiunque, l`altra, sovrapposta e intrecciata alla prima, e` l`identita` razziale, culturale e religiosa. le due parti non appaiono mai distinte, allo stato puro e isolato, ma convivono influendo l`una sull`altra. kapuscinski fornisce in questo lavoro il suo punto di vista sulla percezione culturale delle persone.

nel 1935 la diciottenne rose meadows, orfana, brillante, colta, distrutta, "essenzialmente una persona che si limita a guardare e ascoltare" e appena buttata fuori dalla casa di suo cugino bertram dall`odiosa fidanzata comunista, risponde a un annuncio di un giornale di albany che richiede un`assistente per una famiglia recentemente arrivata da berlino che deve, da li` a poco, trasferirsi a new york. sebbene non sia chiaro se rose debba fare da segretaria a rudolf mitwisser (uno studioso ossessionato dall`antica eresia ebraica del kartismo), da infermiera a sua moglie elsa (ex ricercatrice nel piu` importante istituto scientifico tedesco, espulsa perche` ebrea) o da tata ai loro cinque difficili figli, rose e` l`unica ad aver risposto all`annuncio.

e possibile costruire la propria celebrita` su una frode? e possibile condurre una doppia vita senza perdere qualcosa? e possibile svelare il mistero della donna? sono questi i dilemmi affrontati da clive thurston, che narra in prima persona la sua storia di perdizione. da nullita` che era per un colpo di fortuna e con l`inganno e` diventato uno scrittore ricco e di successo, si e` trasferito a los angeles, ha vissuto lungo tempo di rendita, ha incontrato un`amorevole compagna e raggiunto hollywood. ma continua a non trovare la sua strada, si abbandona al vizio dell`alcol e un giorno si imbatte in una donna fatale. si fa chiamare eva, ma chi e` realmente? una prostituta con il vizio del gioco? una moglie innamorata? eva e` sfuggente, selvaggia, indipendente e insondabile, e` una partita difficile per clive, che non conosce le mosse ma ci scommette tutto se stesso, mentre gli eventi precipitano. da maestro del thriller, chase gioca sulla figura della "dark lady", caratteristica del genere noir e ce ne consegna un memorabile quanto originale ritratto, in un romanzo che e` stato anche portato sullo schermo nel 1962 da joseph losey in un film interpretato da jeanne moreau.

barcellona 1992: madame delmas, affascinante donna francese, si rivolge a pepe carvalho per ritrovare l`uomo della sua vita, improvvisamente scomparso. si tratta di un giovane immigrato greco, alekos. al termine della labirintica ricerca, nei quartieri devastati dalla speculazione edilizia, riaffiorera` il corpo del giovane. droga, prostituzione, omosessualita`, stanchezza e` la realta` con cui pepe deve fare i conti.

gli "ultimi americani" non sono gli "ultimi" da un punto di vista storicocronologico, ma sono certamente l`ultimo movimento, grande espressione collettiva di un orientamento esistenziale e poetico che hanno prodotto gli stati uniti. uscito per la prima volta nel 1964, poesia degli ultimi americani contiene un pieghevole con il celebre poema di gregory corso "bomb", primo vero manifesto ispirato alla minaccia della bomba atomica. il volume e` corredato da una nuova prefazione di fernanda pivano che precede l`introduzione scritta dalla curatrice per l`edizione del 1964.

un giovane, sfigurato da un incidente automobilistico, si mette al servizio di un`oscura organizzazione e deve eliminare un assassino di professione diventato troppo ingombrante, willy l`olandese, il gigante che non ha paura di niente. un piccolo paese tranquillo, gerani alle finestre, il bar della piazza, le feste danzanti all`aperto; un clima che le strategie del delitto intorbidano sino a farne il teatro di un titanico confronto con il male. cento pagine con omicidio. e un sospetto: che la perfezione sia un corollario della crudelta`.

victor dermott, commediografo di successo, si e` ritirato a scrivere in un ranch isolato ai margini del deserto del nevada, in compagnia della moglie, del figlioletto, di un domestico vietnamita e di un cane da guardia. ma in una splendida mattina d`estate, alle prime luci dell`alba, si sveglia di soprassalto, in un bagno di sudore. crede di aver avuto un incubo, ma l`incubo deve ancora arrivare. nessuna traccia del domestico, il cane e` sparito, il telefono tagliato, le automobili fuori uso. e presto il ranch si popolera` di figure sinistre e grottesche: una giovane ereditiera rapita da un leggendario gangster tornato in attivita` dopo anni di pensione, un ex galeotto italoamericano immalinconito da una mamma malata, una coppia di gemelli, fratello e sorella, incestuosi, selvaggi e insofferenti di ogni disciplina persino criminale. questi i protagonisti di uno spietato gioco al massacro, scandito da mille imprevisti, con poliziotti e agenti dell`fbi a far da comparse predestinate a giungere sempre un istante troppo tardi. un suspense dei primi anni sessanta, che vede il crepuscolo della vecchia generazione di gangster, soppiantata dalla nuova delinquenza senza regole dei giovani "ribelli" in motocicletta e giubbotto di cuoio.

il celebre "viaggio" di nanni moretti nelle sezioni del pci durante la famosa "svolta" del 1989, e il divertito e partecipe racconto di un cineasta straniero che per oltre vent`anni ha seguito le vicende di una sezione del pci in toscana. due film/racconto sulla storia della sinistra italiana. "la cosa" di nanni moretti: il 12 novembre 1989, due giorni dopo la caduta del muro di berlino, achille occhetto annuncia a bologna la necessita` di trasformare il partito "in una cosa piu` grande e anche piu` bella". nanni moretti ha filmato nel caldo della discussione i primi mesi nelle sezioni piu` vive e attive da torino alla sicilia. documento e racconto unico: fotogrammi nitidi di un momento in cui la storia (quella con la s maiuscola) pesantemente si mette in moto e tutto sembra travolgere. "il fare politica" di hugues le paige: il signor le paige, regista, produttore e attivista politico belga, arriva in toscana nel 1982 per girare un reportage sul "caso pci e sul suo successo". la` incontra fabiana, carlo, claudio, vincenzo. un`impiegata, un operaio, un vigile, un artigiano. eta` tra i 27 e i 44 anni. comunisti, duri e puri. come la loro fede di poter cambiare il mondo. nel giugno del 1984 le paige con la sua cinepresa segue i funerali di berlinguer attraverso lo sguardo di quei quattro militanti. nel libro: testi di nanni moretti, marcelle padovani, una cronologia del pci, documenti e interventi sulla storia del pci.

"ripercorrere l`esperienza di alexander langer consente di seguire un itinerario di vita pieno di avventure, attraverso i luoghi cruciali della storia d`italia e d`europa dagli anni trenta del novecento fino alla fine del secolo. a seguire la vita di langer si ha poi la possibilita` di compiere un viaggio vorticoso in compagnia di un personaggio straordinario, spinto ogni volta dalla propria sensibilita` e intelligenza a trovarsi la` dove le crisi scoppiavano piu` acute." alexander langer e` stato tra i promotori del movimento politico dei verdi in italia e dal 1989 deputato del parlamento europeo. nel parlamento e` stato leader dell`opposizione alla guerra nel golfo e poi dello schieramento che esigeva un intervento politico, umanitario e anche di polizia internazionale nell`ex jugoslavia, fondatore tra l`altro del "forum di verona per la pace e riconciliazione nell`ex jugoslavia". alex langer e` morto suicida nel 1995.

un`autobiografia? una storia del brasile dagli anni sessanta a oggi? caetano veloso si muove su un doppio binario e ci racconta di se` (come uomo, come artista) e di uno dei momenti piu` significativi della storia culturale del suo paese che coincide con il movimento chiamato tropicalismo, movimento rivoluzionario e libertario che, sotto la dittatura militare, ha sconvolto e diviso la musica popolare brasiliana, qualche anno dopo l`arrivo della bossa nova. caetano veloso racconta quindi l`amicizia con gilberto gil, l`esilio londinese, il suo complesso apprendistato artistico. racconta il brasile, giovane e rivoluzionario, e il gusto della vita mettendosi a nudo con generosita` e ingenuita`.

stare al mondo e` un maledetto numero da equilibristi. e inutile pretendere che `fuori` tutto funzioni se `dentro` c`e` disordine. isabel lo sa. non e` felice ma e` vitale e curiosa. vuole capire e vivere meglio. e cosi` si butta a pesce passando da un seminario new age a un week end in convento, da un corso di tai-chi a uno di sesso tantrico, da un workshop sulla reincarnazione a un incontro che promette il risveglio dell`assopito lato femminile. la via dell`illuminazione diventa una corsa ad ostacoli. massaggi, irrigazione del colon, danze collettive, angeli e fate, astrologia e chakra...

lo scienziato e divulgatore stephen jay gould in questa raccolta tratta degli argomenti piu` svariati e, apparentemente, stravaganti. tra questi: il macabro pasto della vedova nera; rita e cristina, gemelle siamesi dall`incerta identita`; un`improbabile teoria del passato che tentava di conciliare scoperte geologiche e creazione divina; una venere ottentotta che fu la meraviglia vivente all`inizio dell`ottocento; il braccio nero della bianca hanna west meduse, dinosauri... e altro ancora, come il misterioso sorriso che inaspettatamente compare se capovolgiamo l`immagine del fenicottero: una metafora forse (oltre che rarissimo esempio di inversione funzionale di una struttura anatomica) per dire che l`austera scienza della natura, sotto una penna brillante, puo` rivelarsi un`affascinante avventura, capace di coinvolgere anche il lettore piu` distratto.

"il diario di eva" affiora alla superficie della produzione di twain come un reperto affatto anomalo rispetto sia ai romanzi di avventura, sia agli scritti di satira politica successivamente riscoperti e rivalutati dalla critica. e infatti la storia, narrata in prima persona, di eva nei giorni della creazione del mondo. eva e` figura soave, ciarliera, romantica, "nomina" le cose e gli animali, "inventa" il fuoco e l`amore, da` la parola ad adamo, gli crea attorno il paradiso terrestre, fantastica su di lui e sulla fine di un sogno. un delizioso, affascinate racconto reso ancor piu` poetico dalle illustrazioni d`epoca di lester ralph.

erri de luca da` la traduzione e la sua originale interpretazione di uno dei libri piu` affascinanti della bibbia: la storia di giona che trascorse tre giorni nella pancia di una balena.

con la pubblicazione nel 1951, in gran bretagna, di "un mondo a parte" bertrand russel commento`: "dei molti libri che ho letto sulle esperienze delle prigioni e dei campi di lavoro sovietici, questo libro di herling e` il piu` impressionante e quello scritto meglio. un libro estremamente interessante e del piu` profondo interesse psicologico". identici giudizi espressero albert camus e ignazio silone.

una satira irriverente e provocatoria pubblicata nel 1914, l`anno stesso in cui prendeva il via l`immane massacro di tutta una generazione. una commedia degli inganni che coinvolge una banda di truffatori tra francia e italia, maestri del raggiro e del travestimento; dei borghesucci cattolici convinti di dover accorrere dalla provincia francese a liberare il papa, a roma, dalla presunta e terribile prigionia in cui lo costringerebbe la massoneria nei "sotterranei del vaticano"; scienziati ferocemente atei e positivisti, bensi` di facilissima e altrettanto fanatica conversione alla fede; scrittori che della fede sono i portavoce, ma sono mossi dalle peggiori delle vanita` e lui, lafcadio, il figlio segreto e ribelle di tanta ipocrita societa` borghese.

novello gentiluomo di campagna, dalla cascina in monferrato nel quale si e` ritirato gad lerner scrive questo pamphlet polemico che elogia il tradimento delle appartenenze e riconosce infine: per fortuna, siamo e resteremo bastardi. perche` sono in tanti che, come lui, si sono ricreati un`identita`. facendo nomi e cognomi, lerner porta il lettore all`incontro con tanti insospettabili spacciatori d`identita`: le femministe che elogiano ratzinger in nome della differenza sessuale; gli intellettuali ebrei che coltivano una narcisistica separazione, contraddicendo l`intento emancipatorio del sionismo; i simboli etnici introdotti sui campi di calcio; l`ulivo disfatto in nome delle identita` di partito...

nino motta, tipografo, abbandona milano e la famiglia (una famiglia disperata e ostile) e torna a messina, sotto le mentite spoglie del giornalista, per "indagare" sulla sua infanzia in collegio che, da sempre, e` rimasta intrappolata da una memoria "a macchie", incerta, segnata da un misterioso trauma. una volta in loco non ha difficolta` a far parlare quelli che tanto tempo prima sono stati i suoi compagni, anzi il suo invito a parlare li trasforma in generosi narratori orali. e cosi` le molte testimonianze si incrociano affollandosi intorno a due immagini che hanno accompagnato la vita di nino motta: il cappello del padre appeso in corridoio e la figurina della madre marietta che sale verso il collegio nel suo cappottino striminzito...

racconti di viaggi, turbinio di immagini, sirene che istigano all`avventura: il deserto esercita il suo irresistibile potere di attrazione. alain laurent ci guida attraverso le regioni nelle quali emerge il sahara, il deserto dei deserti. vi si scoprono vite sconosciute, al tempo stesso preziose e fragili, ma anche una terra di violenza che non si sottrae alle tumulazioni e ai tumulti del resto del mondo. in mezzo a meraviglie naturali e arte preistorica, fra manie di conquista e paesaggi di bellezza lunare, il sahara agisce sull`uomo come una cartina tornasole che rivela a un tempo la sua grandezza e la sua infinita piccolezza.


il luogo e` una ricca e tranquilla cittadina nei pressi di stoccarda. i personaggi sono: marion, la moglie perfetta e noiosa di un sessantenne arricchitosi con le speculazioni edilizie che decide d`un tratto di tradirla con una giovanissima commessa di profumeria, a sua volta amante del figlio del sindaco; un`imprenditrice, pure lei lasciata dal consorte per una ragazza; la direttrice del canile municipale e della lega animalista locale, che finira` per farsi un sacco di soldi con un`improvvisa rivalutazione del terreno attorno al canile. capitoletti brevi, una trama intricata e inverosimile da telenovela, ma anche ricca di notazioni socio-economiche e di costume, per un lieto fine femminista.

dall`agosto 1846 al giugno 1847 giuseppe mazzini, esule a londra, pubblica sul "people`s journal" otto articoli sulla democrazia. con questi interventi, di cui in italia e` stata pubblicata soltanto la rielaborazione in italiano fatta da mazzini stesso nel 1852, uno dei "padri" del nostro risorgimento si inserisce a pieno titolo nel dibattito europeo sulla democrazia, iscrivendo di fatto il proprio nome tra i suoi protagonisti piu` illustri: tocqueville, blanc, cabet, proudhon.

questi racconti, scritti nella seconda meta` degli anni ottanta, sono di ambientazione prevalentemente africana, ma non si svolgono solo in sudafrica, o nel resto del continente. offrono piuttosto una panoramica del mondo nel suo complesso. sono storie diverse tra loro, in differenti paesi, con personaggi di varia estrazione sociale e razziale. sono sedici narrazioni lapidarie e folgoranti, tra cui: una fuga dal mozambico attraverso il kruger park, in condizioni cosi` dure da rendere i fuggitivi simili agli animali che i turisti vanno ad ammirarvi; un rapporto d`amore tra una meticcia e uno svedese, messo in pericolo dall`impegno politico di lei; la paura dei bianchi di essere assaliti nelle loro case e il tentativo di trasformare quindi le abitazioni in bunker, con il rischio di rimanervi imprigionati a propria volta; l`eterno interrogarsi da parte di alcuni bianchi sulla possibilita` reale di considerare il sudafrica il loro paese; il disgusto di un controrivoluzionario verso cio` che ha fatto; la colpa segreta di un ricco agricoltore afrikaner. sono spesso storie di violenza, esplicita o implicita che sia, narrate in modo incalzante, con finali per lo piu` imprevisti e aperti, che lasciano il segno. con sguardo disincantato e problematico, e in uno stile asciutto e incisivo, nadine gordimer vi affronta temi a lei particolarmente cari, quali la politica, l`amore, il futuro, l`incontro e lo scontro tra culture, le conseguenze di sradicamento e migrazioni.

nell`itinerario narrativo di nagib mahfuz, "il ladro e i cani" segna l`affrancamento da alcune proposizioni del realismo e la ricerca di uno stile in cui confluiscano quotidianita` e trascendenza, come segni esemplari del mondo concreto e del mondo fantastico. nelle vicende di un ladro che, attraverso la vendetta, insegue un`improbabile giustizia per il tradimento degli ideali giovanili, si celebra infatti la rappresentazione allegorica di una concezione tragicamente catartica dell`esistenza. le pagine del romanzo si affollano allora di personaggi identificanti le trascorse esperienze del protagonista e il rispecchiamento di questi in una mutevole realta` che sempre lo relega in quella dimensione dove verita` e menzogna coincidono annullando sia i miti del passato sia le speranze nel futuro. il saggio, il poliziotto, l`amico importante, la prostituta, l`oste, la moglie, il rivale e la figlia che lo rifiuta, costituiscono per sadi mahran un travagliato presente ossessivamente segnato dall`imperativo della rivalsa: un mondo fitto di viuzze, palmizi, taverne, periferie desolate, contrafforti sabbiosi e cimiteri prospicienti il deserto, in cui solamente il ricordo puo` guidarlo, dopo un cammino scandito da morti innocenti, all`appuntamento con il proprio destino. infine il pensiero di sadi mahran si aggruma intorno all`idea di un`entita` superiore, di cui la morte personifica l`araldo...

un`estate torrida in una vecchia casa in toscana. qui tristano vive la sua lunga agonia: una cancrena gli divora la gamba, i dolori sono lancinanti e la malattia si estende a tutto il corpo. lo assiste la vecchia frau, la stessa che da bambino gli raccontava fiabe e poesie in tedesco, affinche` imparasse la lingua. in uno stato allucinatorio, tristano vecchio e incattivito, racconta di se` ad uno scrittore perche` sia testimone della sua agonia e dei ricordi di una vita. fantasmi di donne amate si sovrappongono nel delirio e poi la guerra, combattuta in grecia, la scelta della liberta` e della resistenza. alla fine della vita tutto appare uguale a se stesso, un incubo che tutto sovrasta e tutto circonda.

"allegro occidentale" e` la storia di mister piccolo, uno scrittore giornalista al quale hanno proposto di vedere il mondo (o quanto meno una buona parte di questo) insieme ad altri otto colleghi. e mister piccolo comincia questo lungo viaggio a occhi sbarrati scoprendo subito, da quando mette piede per la prima volta nella business class dell`aereo diretto in sri lanka, che il privilegio sara`, per tutto il tempo della sua odissea, l`unico vero luogo che fa la differenza, quello che uniforma tutti i luoghi, che azzera le distanze geografiche e amplifica quelle sociali, che crea paradisi e li distrugge.

abbas karam younis, giovane idealista, scrive il suo primo dramma dando spazio ai segreti piu` intimi e sordidi della sua famiglia e degli amici che gravitano intorno: gioco d`azzardo, prostituzione, alcol, droghe, omicidi. la coincidenza con la realta` e` cosi` forte da aprire un oscuro corridoio fra la rappresentazione e la vita. sullo sfondo del cairo e dei suoi teatri, quattro personaggi raccontano gli amori e le gelosie, la passione e la morte, trasformando il copione che si preparano a interpretare nel canovaccio dell`esistenza.

quest`opera fu portata a termine poco prima della scomparsa dell`autore. suoi temi principali sono: il sermo humilis, come forma cristiana dello stile sublime antico, nei primi autori cristiani e nella prosa latina del primo medioevo; la rinascita dello stile elevato nelle nuove condizioni di vita del tardo medioevo; la storia dei secoli in cui non esistevano un pubblico letterario e una lingua letteraria generalmente intesa, dal tempo di tacito e plinio fino ai primi documenti delle letterature in lingua popolare e a dante. questi saggi colmano il vuoto lasciato nell`altra sua grande opera, mimesis, per il periodo 600-1100, il meno studiato della letteratura europea. ma non si tratta di un`integrazione dovuta a puro desiderio di completezza. da un lato, qui sono collocati in primo piano i problemi centrali dell`interesse auerbachiano: le basi e gli elementi di unita` della civilta` europea, visti nella genesi storica del nesso eredita` classica-societa` moderna; la formazione di quello stile letterario che costituisce tuttora il sostrato delle letterature europee, in rapporto ai tipi determinati di pubblico nazionale sorti nel tardo medioevo. dall`altro, in questi saggi concentrati su un "campionario" stilistico omogeneo, auerbach e` ricondotto a un impiego piu` esatto e penetrante del suo metodo, che consiste nel risalire dall`analisi stilistica monografica alla costruzione sintetica e al quadro storico-sociologico d`assieme.