











lo scrittore juan carlos onetti nacque a montevideo nel 1909, si trasferi` a vent`anni a buenos aires dove comincio` a pubblicare racconti e a lavorare come giornalista. ammiratore di faulkner e ce`line, contribui` alla nascita della moderna letteratura latinoamericana e fu il maggiore scrittore uruguayano. negli anni cinquanta comparve il ciclo di storie di santa maria, negli anni sessanta comincio` a essere considerato come scrittore anche all`estero. nel 1974 fu imprigionato dalla giunta militare, si trasferi` quindi in spagna nel 1975 e prese la cittadinanza spagnola. e morto a madrid nel 1994. da "per questa notte", scritto nel 1942, e` stato anche tratto il film omonimo di carlo di carlo (1977).

tewje e` una delle figure piu` note e piu` vive della letteratura ebraica. vende latte e latticini di casa in casa, in un distretto russo di fine secolo, ed intrattiene con i suoi clienti un rapporto fatto di riflessioni sagge, di storpiate citazioni bibliche e di comprensione per il dolore altrui. "piccolo eroe positivo" vive la sua odissea quotidiana a contatto con le brutture della vita e della storia, che e` quella della diaspora ebraica ma anche quella dell`uomo contemporaneo di fronte al disordine che lo circonda. eppure tewje non si scoraggia e affronta con humor arguto tutte le difficolta`, forte di uno stoicismo che trova nel senso comico la sua grande forza. con prefazione di gad lerner.



































il tempo per alcuni e una corsa incessante, per altri un passo lento e incerto. per qualcuno, invece, si e arrestato per sempre. e la storia d`italia e un filo spezzato: un orologio fermo alla stagione del piombo e del sangue. in questo silenzio immobile sono immersi vera coen e andrea malchiodi. ha il destino scritto nel nome, vera. lavora come giornalista per un quotidiano locale e considera la ricerca della verita una missione. ma a quarant`anni si ritrova con un lavoro insoddisfacente e precario, i dubbi di aver sbagliato tutto ad affollarle la mente e una scoperta sconvolgente con cui fare i conti... il professor andrea malchiodi di anni ne ha quarantatre e ha incassato le delusioni di una carriera accademica spezzata da uno scandalo, in cui e stato ingiustamente coinvolto, insieme all`amarezza per un matrimonio finito. a separarlo dalla moglie e dalla figlia c`e un oceano di incomprensione. ad affliggerlo, il dolore per la malattia della madre che lo ha cresciuto da sola, dopo averlo concepito in una notte nei primi anni settanta, gli anni della rivolta. un giorno come tanti, andrea si trova davanti vera. la giornalista lo mette a parte di un`incredibile rivelazione. c`e qualcosa che li lega. un fatto di sangue accaduto quattro decenni prima. una ferita nel lontano passato di lei che riscrive il passato di lui. e da quel momento per andrea tutto cambia. comincia cosi un`indagine nelle tenebre piu fitte della notte della repubblica, a caccia del misterioso "uomo degli ingranaggi", l`esperto di armi ed esplosivi, militante di un`organizzazione combattente, poi primula rossa e custode di segreti inconfessabili. il nastro si riavvolge fino al principio degli anni ottanta, sospesi tra gli ultimi fuochi della lotta armata e le prime luci di un`eta che si presenta come nuova e invece e dominata dai gattopardi di sempre. l`orologiaio di brest e una vecchia foto dimenticata, rimasta fuori dall`album di famiglia, e il ricordo rimosso che la risacca della memoria riporta


in questi due brevi romanzi, la penna di colette ricostruisce un triangolo amoroso di geometrica ferocia. ai due vertici opposti della base si fronteggiano la bellezza proterva del giovane cheri e l?autunnale eleganza di lea che, con i suoi venticinque anni in piu, e una donna che sa come concedersi i piaceri che cerca. su di loro si posa, non visto, il pennello fine del tempo, terzo vertice della loro storia, che sgrana i sorrisi e disegna solchi sulla pelle, togliendo ai corpi le forme della passione. il resto e un dramma della sensualita: se la bellezza di cheri conquista lo sguardo di ogni donna che posa gli occhi sui suoi capelli corvini, la maestosa opulenza di lea rappresenta per lui una trappola irresistibile, luce di candela per una falena. come la stessa autrice amava dire, "quando una donna matura ha una relazione con un ragazzo giovanissimo lei rischia meno di lui", e infatti, lungo la fatale parabola del loro rapporto, cheri e costretto a venire a patti con la lenta sfioritura del proprio corpo e dei propri sentimenti. cosi l?idillio dello scandalo cede il posto a un declino che trasforma la vitalita della gioventu in una solitudine consapevole e dolorosa. una lettura amara e durissima dell?amore con cui colette offre una splendida prova d?autrice.









