
16 gennaio 2007: cinquantesimo anniversario della scomparsa del grande direttore d`orchestra in questa toccante e dettagliata ricostruzione marchesi, benche` innamorato di toscanini e dunque incline all`indulgenza, da` voce a piu` testimoni per delineare con obiettivita` l`uomo che si celava dietro il grande mito. l`autore lascia ai fatti la liberta` di contraddirsi, ma anche di raccontare la naturale cadenza della vita, senza fretta, senza risparmio di dettagli; egli dipinge con cura, all`inizio, i luoghi del giovane toscanini, il temperamento generoso e passionale "d`oltretorrente", in una parma post-unitaria dove ancora "la disciplina stava alla musica come l`uniforme al militare". il resto e` cronaca: il calendario puntuale di una leggenda artistica (incarichi, repertori, scelte interpretative, critica) e umana, riverberata nel mosaico di frammenti aneddotici, spesso proverbiali. alle tracce del mito si affiancano poi quelle tecnologiche di nastri e dischi, cosicche` il critico ed estimatore musicale contende la penna al biografo, e il grande quadro del trionfo toscaniniano si fa ancora piu` vivo e reale.

perche` la filosofia, e piu` in generale l`attivita` intellettuale "ufficiale", sembra sempre meno capace di interpretare il nostro tempo? la nostra cultura e` dominata da due diversi atteggiamenti, entrambi sbagliati: da una parte, c`e` chi tende alla schematizzazione, col rischio di perdere la ricchezza del reale; dall`altro c`e` la concretezza, l`attenzione al caso singolo, alla specificita` di ogni situazione, col rischio di rinunciare a ogni possibilita` di categorizzazione ma soprattutto col rischio di mitizzare l`autenticita`. il tao e` il possibile strumento di mediazione fra questi due estremi. l`atteggiamento taoista e` infatti un atteggiamento che privilegia la passivita` e la pazienza - l`una ci evita di sovrapporre alla realta` i nostri schemi interpretativi, annullandone la ricchezza, l`altra ci evita di cadere nel mito della felicita` a buon mercato, dell`illuminazione subito, delle esperienze turistico-interiori della new age ecc. ecc.

"una storia del teatro che sia seria ed esauriente al tempo stesso e` francamente impossibile, poiche` nessuno puo` pretendere di coprire l`arco di conoscenze necessarie a narrare 2500 anni di vita, articolati in civilta` estremamente diverse, e in almeno venti lingue irrinunciabili. questa breve storia adotta un criterio diverso, e racconta il teatro quale noi lo conosciamo collegando sinteticamente quegli aspetti, quei momenti, quei movimenti e quei nomi che hanno contribuito a farne quello che e`. non tanto dunque una storia del teatro nella sua inabbracciabile estensione e sovrumana complessita`, quanto la storia del "nostro" teatro come logico punto di arrivo del passato." (luigi lunari)

il giornalista ebreo david goldberg e` stanco del suo lavoro, dell`appartenenza religiosa e della sua vita familiare. solo la fuga gli sembra una situazione praticabile: cambia volto e nome per seguire i suoi desideri e costruirsi un`identita` nuova e completamente libera da ogni vincolo. da new york a londra a palermo: fa il ballerino, il tassista, il fotografo e poi ancora il giornalista. donne belle e prorompenti, eleganti o sensuali attraversano la sua vita, attratte dal suo incredibile magnetismo. nel suo inquieto vagare, incontra anche la figlia, senza che lei lo riconosca. un itinerario che si conclude a gerusalemme, citta` simbolo della convivenza tra identita` diverse.

una guida pratica alle tecniche e ai segreti della comunicazione strategica, basata sulla concreta esperienza di un programma di addestramento per manager. pur ammettendo che non esiste una formula magica per trasformare un dirigente in un vero leader, l`autore garantisce che ognuno di noi puo` compiere notevoli progressi con l`aiuto di regole finalizzate al miglioramento dell`abilita` comunicativa.

"e il mio primo libro. l`ho scritto a 27-28 anni, nel 1929-1930, al mio paese, mentre mio padre moriva di cirrosi epatica [...] mentre lui agonizzava io scrivevo. scrivevo a mano. scrivevo anche di notte, a ritmo variabile: a volte ho delle prontezze prodigiose e la roba mi viene subito, altre volte continuo a scrivere e rivedere. non so perche` mi sono messo a lavorare a parliamo tanto di me: forse era un modo per fare comunque il mio mestiere, nonostante le circostanze; forse era una rivolta di vita contro il morire di mio padre; o semplicemente c`era in me, senza che lo sapessi, una natura di scrittore." il libro fu un successo clamoroso e segno` l`inizio della fortunata carriera letteraria di zavattini.

dormire non e` soltanto una necessita` fisiologica, ma e` anche piacere, tenerezza, gioia suprema. non a caso gli antichi greci dedicarono alla camera da letto due divinita`: il dolce hipnos, il sonno che fa dimenticare ai mortali ogni dolore, e il malizioso eros, figlio di afrodite. in questo libro, l`etnologo dibie da` vita e immagine alle fogge, agli usi, alle metamorfosi e perfino alle eccentricita` di questo luogo "sacro" all`individuo. inoltre ci parla delle consuetudini erotiche dei vari popoli, e ci illustra i diversi tipi di letto, dal lussurioso sofa` al lieve tatami giapponese.

il romanzo inizia con il tragico epilogo di una storia d`amore travagliata: vera, scrittrice e giornalista milanese, uccide - apparentemente senza alcun motivo - il suo compagno, prima di togliersi a sua volta la vita. mentre un amico della coppia, il pubblicitario omosessuale francesco, si interroga sulle possibili cause del raptus omicida, l`altra voce narrante, appartenente alla stessa vera, racconta la propria vita e l`evoluzione della sua relazione con nicola, interrompendosi poche ore prima della tragedia. ma ne` il suo racconto, ne` le riflessioni di francesco e le indagini della polizia riusciranno a dipanare l`enigma, e francesco finira` per riconoscere l`insondabilita` del mistero che si cela in ogni cuore umano.

argomento scottante quello trattato da annamaria manzoni: la condizione degli animali nel mondo di oggi. l`autrice affronta l`argomento attraverso un`analisi-resoconto delle sevizie cui sono sottoposti gli "ex amici dell`uomo", che viene arricchita da citazioni di grandi esponenti della cultura internazionale, del presente e del passato. un forte pathos "civico" pervade il libro, perche` la ferocia quotidiana che viene esercitata nei luoghi della vivisezione, nei mattatoi, nelle arene, nelle zone di caccia e` sintomo di un mondo che non rispetta l`essere vivente.

"caro andrea... in questo tuo libro c`e` tutto: la qualita` brillante della scrittura e l`autenticita` vitale del contenuto, il distacco e la passione romantica, l`ingenuita` e la consapevolezza sconcertante di sapere cosi` poco del mondo e di noi stessi, di quello che stiamo cercando. e l`avventura della scoperta, il viaggio vertiginoso in cui tutto viene messo in gioco, tra stupore, divertimento, paura..." (federico fellini)

il romanzo e` ambientato ad acireale negli anni che corrono dallo scoppio del secondo conflitto mondiale allo sbarco alleato in sicilia e alla caduta del fascismo. citta` natale dello scrittore, in provincia di catania, scenario privilegiato di tragedie riconducibili tuttavia a ogni luogo e a ogni tempo, acireale e` intenta a rifarsi il trucco per celare all`ospite immedicabili ferite. nulla sembra scalfire lo scudo protettivo dei suoi abitanti, per quanto duri e drammatici siano gli accadimenti bellici, dirompenti negli aspetti, sconvolgenti negli esiti: bombardamenti e invasioni, soldati dispersi e nobili in pericolo; e ancora personaggi che appaiono e scompaiono, crollo di miti, ruoli illusori.

questi frammenti catturano il lettore e lo trascinano in un universo personalissimo, affollato di rimandi letterari e filosofici, di immagini lunghe un solo verso, di incanti improvvisi e altrettanto fugaci innamoramenti, di parole e di suoni, di lirismo e ironia in un continuo e apparentemente inesauribile vortice musicale. la lettura di nietzsche e` un`esperienza di immersione totale: la musicalita` dei versi, l`evocazione continua di suoni, personaggi, il fascino di un mondo incantato e cristallizzato in un`immagine di nervosa armonia fanno di questo poema sull`ambiguita` dell`esistere e su coloro che hanno tragicamente pensato tale ambiguita`, un unicum nel panorama culturale italiano.

leopoldo, critico d`arte e giornalista nomade, incontra a roma in piazza del popolo nina, una modella italo-irlandese che conosce da tempo ma di cui sa pochissimo. e l`inizio di una passione dapprima sotterranea, poi sempre piu` intensa. su un`isola greca, il loro idillio viene interrotto dal ritorno di taddeo, l`ex fidanzato di nina. dopo una lunga separazione, leopoldo e nina si incontrano a tangeri, dove lei gli confessa di essere incinta, ma di non sapere se di lui o di taddeo. incerta sui propri sentimenti, la donna finira` per trasferirsi a venezia con gerard, fotografo gay.

"il palestinese emil habibi sa che l`umorismo e` l`espressione gentile della disperazione. egli va oltre e scrive sul suo popolo con le parole crudeli della storia facendoci ridere e riflettere... ne` del tutto ottimista, ne` del tutto pessimista, emil habibi e` realista e commovente." (tahar ben jelloun)

allestita una dozzina di anni fa dal birmingham repertory theatre, la commedia di lodge e` ambientata in una fattoria del dorset. ne sono protagonisti scrittori e aspiranti tali: i primi insegnano, i secondi imparano. ma tutti fanno i conti con le proprie emozioni, i sogni di gloria piu` o meno realizzati, i bisogni di esprimere disagi e, forse, talenti.

vittorio sgarbi compie una incursione nei concetti del bene e della bellezza, traendo spunto dalla grande tradizione dell`occidente cristiano in materia di sanita` e malattia. la cristianita` dell`assistenza nasce proprio dall`esigenza, dal dovere morale di curare il malato come farebbe dio. ma sembra talora che dio non possa stendere la sua mano, ed e` allora che l`assistenza interviene ricreando le condizioni di possibilita` di quel miracolo che dio non puo` fare. per quanto riguarda l`architettura, l`autore afferma che l`idea dell`architetto e` un`idea filosofica, al servizio di una funzione. l`architettura non puo` esistere se non in rapporto alle esigenze reali dell`esistenza umana.

come gestire l`ambizione e sviluppare le strategie per superare le conseguenze dei prorpi insuccessi e - cosa ancora piu` difficile - quelle dei propri successi? e l`esperienza acquisita con il trascorrere degli anni puo` essere d`aiuto quando accade di subire una nuova batosta? basandosi su recenti ricerche psicologiche e sociologiche, gilbert brim insegna come vivere le vittorie e le sconfitte, come modificare i propri obiettivi gestendo le difficolta` per riuscire ad ottenere quei risultati che sembravano inavvicinabili.

in questo volume sono riuniti i racconti che moravia, lungo l`arco della vita, senza mai radunarli in volume, pubblico` su giornali e riviste. alcuni di questi, in particolare, ci riportano alle origini del racconto moraviano; altri, piu` recenti, hanno carattere autobiografico e, anche in questo senso, costituiscono un contributo alla conoscenza del grande scrittore.

un "pedinamento" di svevo e dei suoi personaggi lungo le strade di trieste per indagare nella sua coscienza e nella sua vita. un libro che racconta svevo attraverso i luoghi dell`amore, i luoghi della paura, i luoghi della vecchiaia, i luoghi della pazzia.

nato in iraq, younis tawfik collabora con importanti quotidiani italiani ed e` docente di lingua e letteratura araba presso l`universita` di genova. in questo libro scrive una lettera aperta al figlio, cercando di spiegargli il destino riservato alla "povera patria" che non ha mai vissuto un momento di pace e che ora vive un momento di particolare drammaticita`. il testo alterna momenti narrativi ad altri poetici e include brani tratti da discorsi e interviste di saddam hussein, nonche` una "lettera aperta ai veggenti della guerra" che inizia con un inequivocabile: "vi scongiuro di non farlo!".

il libro racconta un mistero: la morte di un editore, dovuta non si sa se a frode o a disgrazia, nella sua casa delle vacanze. ne segue un indagine che chiama in causa tutti gli ospiti in prima persona. finche` la sua segretaria, una nubile di poche grazie e di molte virtu`, risolve o crede di risolvere il caso.

il romanzo orchestra le voci narranti dei quattro protagonisti in un continuo gioco di rimandi. e` il 1973 e nella cittadina di new canaam, connecticut, due soli giorni e una tempesta di neve bastano a mandare in frantumi i delicati equilibri della famiglia hood. in quarantotto ore i destini e le scelte di benjamin, il padre adultero, di elena, la moglie esasperata, e dei loro inquieti figli adolescenti wendy e paul subiscono un`accelerazione improvvisa, si intrecciano e finalmente si sciolgono in un finale imprevisto che segna la fine di una stagione, collettiva e individuale, e l`inizio di una nuova, faticosa maturita`.

adam appleby, giovane studioso alle prese con la sua tesi di dottorato, e sua moglie barbara, che accudisce con amore tre bambini, hanno un problema. cattolici e fedeli ai dettami della chiesa in materia di morale sessuale e controllo delle nascite, i due sposi vivono angosciosamente tra complicati grafici e calcoli derivati dalle variazioni della temperatura basale. con un gioco di parodie e riferimenti letterari (da kafka alla woolf, da joyce a spenser) lodge trasforma un argomento d`attualita` in una avventura animata da numerosi personaggi: preti poco pragmatici, accademici persi in interminabili ricerche un po` inutili, vecchie signore che non si accorgono di aver cresciuto figlie "libere" e trasgressive...

nelle sedici storie di questo volume, che comprende le raccolte "campana di vetro" e "inverno artificiale" e` presente un continuo slittamento tra realta` e sogno, in una prosa modellata sull`invenzione e soprattutto filtrata attraverso la lente, deformante e rivelatrice, della sensibilita` poetica della nin. racconti senza luogo e senza data, dove l`istantanteo si fonde nel ricordo, il passato nel presente, il fantasma nel visibile, uniti da un unico tema: la donna e il suo riflesso, il viaggio interiore intrecciato al vissuto.

uno sceneggiatore a caccia di idee per il soggetto di un film, e la sua giovane amante valentine, produttrice cinematografica indecisa tra vita intellettuale e vita mondana, sono i protagonisti di "delitto a capri". valentine e` un modello di cinica efficienza nel lavoro, ma porta in se` "qualcosa di malinconico e di irrisolto". il rapporto di amore-odio che si instaura fra lei e il narratore e` complicato, sullo sfondo di una capri di fine estate, dal sopraggiungere di due coppie di amici e dalla morte di un ospite della pensione. ma la morte del signor newman sara` davvero un evento naturale?

edito nel 1948, questo breve romanzo riprende, ampliandola e approfondendola, l`avventura gia` narrata in agostino, la guarigione, cioe`, attraverso l`iniziazione sessuale, di un adolescente incapace di trovare un vitale equilibrio tra se` e l`ambiente, tra le sue aspirazioni e la realta`. per risolvere il conflitto causato dalla sua incapacita` di adattamento, luca, il protagonista, ricorre a una continua e sistematica disubbidienza ai doveri, agli affetti, ai piaceri, fino al rifiuto della vita stessa. sara` l`esperienza suprema dell`adolescenza, l`incontro con l`altro sesso, a sottrarlo a questo incantesimo negativo indicandogli una alternativa piu` gioiosa e vitale.

e` la prima volta che l`autore pubblica una raccolta di racconti. in queste dieci brevi storie, inedite o pubblicate sulle piu` importanti riviste americane, il lettore trovera`, accanto al familiare mondo dell`autore, affollato di droghe, celebrita` e battute affilate come rasoi, un`umanita` sorprendentemente varia. che si tratti di medici tossicomani, di travestiti portoricani che incontrano casualmente il proprio genitore, di fumatori incalliti, di coppie in crisi, di uomini abbandonati dall`amante, hanno tutti in comune una costante. irrequieti o in lotta, insoddisfatti e comici, sono "giovani ingannati da false ambizioni e da sbagliate speranze".

boulevard de se`bastopol raccoglie i racconti di alain elkann contenuti in "vendita all`asta", "le due babe" e "il bar jole". un universo ricco di personaggi e storie, in cui le figure femminili creano con quelle maschili una dialettica turbinosa, e nel quale i luoghi cari allo scrittore e giornalista sono al tempo stesso lo sfondo e l`elemento narrativo di un discorso continuo e mai interrotto che, fra personaggi di invenzione e persone realmente esistite, insiste sulla natura della vita e sulla sua seducente e mai sazia assurdita`.

robert shannon, rimasto orfano e privo di ogni mezzo per vivere, va da dublino a levenford, una cittadina puritana della scozia, presso i nonni materni. ma qui tutto di lui spiace e si presta al ridicolo: il suo nome, i suoi vestiti, la religione stessa, sono motivo di contrasto e di scherno. in questo mondo straniero e nemico, robert riesce a trovare conforto e aiuto nel personaggio piu` bizzarro della famiglia: il bisnonno, un vecchio assurdo, enfatico, squattrinato e ardente, pronto ad affermare, talvolta con prepotenza, la sua ansia di vita e di avventura.

"lumie di sicilia", "pensaci, giacuminu!", "liola`", "a patenti" sono forse i piu` noti fra i testi in dialetto che costituiscono l`esordio teatrale di luigi pirandello. questi ed altri lavori, inediti o rari, per un totale di dodici, sono qui raccolti in un unico "corpus" corredato di un glossario dei termini dialettali. dodici lavori nati negli anni in cui lo scrittore andava elaborando le sue rivoluzionarie tecniche teatrali. la vivacita` vernacolare, intima, colloquiale, fantasiosa, conferisce a queste pagine un forte spessore antropologico e psicologico, ed e` proprio mediante il codice del dialetto che pirandello assume la sicilia non solo a modello interpretativo e ideologico, ma a provocatoria proposta culturale.

"il rapporto di bloch con jack lo squartatore data da lungo tempo. `the night of the ripper` non e` che l`omaggio piu` recente a un personaggio che mostra di averlo ossessionato da sempre e che, con molta probabilita`, l`ha influenzato nel corso di tutta la sua produzione letteraria." (dalla prefazione di carlo bordoni).

il geniale professor challenger si trova impegnato in un`impresa ai limiti delle possibilita` umane, in compagnia di un altro scienziato, di un giornalista e di un nobile sportsman. prigionieri in un mondo davvero perduto, un`isola geologica sopravvissuta misteriosamente nel cuore della giungla amazzonica, i protagonisti si imbatteranno in fantastiche avventure tra dinosauri, pterodattili, iguanodonti e uomini scimmia.

due coppie si incontrano, nasce un`amicizia che dura per ben nove anni e che sembra basata sull`affetto e sul rispetto reciproci. la morte di florenze, la moglie del protagonista, john dowell, pone fine a questo sodalizio. e sara` proprio john, ricostruendo con l`aiuto della memoria quegli anni trascorsi, a scoprire che quelli che sembravano esseri puri e innocenti altro non erano che demoni corrotti e portatori di corruzione. "ii buon soldato" e` innanzi tutto un romanzo che si fa leggere in quanto tale, in quanto racconto di casi umani avvincenti e insieme disperanti nella loro tragica imprevedibilita`. sara` in un secondo momento, a una riflessione successiva, che si potra` vedere nel vuoto emotivo e morale al centro di questa storia uno dei paradigmi importanti di tanta letteratura contemporanea.

nato a varsavia nel 1891, mandel`stam si trasferi` a pietroburgo, dove negli anni dieci fu una delle figure piu` in vista nell`ambiente letterario. arrestato nel 1834 e deportato nel 1938, mori` in un campo di concentramento presso vladivostok. in questo volume sono raccolte sue riflessioni sulla poesia, ritratti di poeti contemporanei, analisi delle cantiche dantesche.

in quella zona del basso piemonte dove, anni dopo, sorgera` alessandria, baudolino, un piccolo contadino fantasioso e bugiardo, conquista federico barbarossa e ne diventa figlio adottivo. baudolino affabula e inventa ma, quasi per miracolo, tutto quello che immagina, produce storia. cosi`, tra le altre cose, costruisce la mitica lettera del prete gianni, che prometteva all`occidente un regno favoloso, nel lontano oriente, governato da un re cristiano. avventura picaresca, romanzo storico in cui emergono in germe i problemi dell`italia contemporanea, storia di un delitto impossibile, racconto fantastico, teatro di invenzioni linguistiche esilaranti, questo libro celebra la forza del mito e dell`utopia.

sessantanove `nuovi` racconti di moravia, dispersi su giornali, riviste, almanacchi, fra il 1928 e il 1951. questi racconti, scanditi in tre fasi, ci dicono che moravia e` stato un buon lettore. pagine di sprofondamento nelle oscurita`, nelle caverne della psiche, pagine di avviso che il male e` sempre sulle porte dell`anima, e poi paure e dilavate, rivoltate fantasie, dove visioni di moderna civilta` urbana spiovono in un`atmosfera di cifrata irrealta`.

il cervello di albert einstein e` in buone condizioni, sotto formaldeide, in un contenitore di plastica, e si muove in mezzo a noi. piu` precisamente, viaggia sul sedile posteriore di una vecchia auto, alla cui guida c`e` un ragazzo pieno di curiosita`, sotto la sorveglianza affettuosa del dottor harvey, l`uomo che esegui` l`autopsia sul cadavere dello scienziato e che ha sottratto la materia grigia di einstein dalla distruzione conservandola per qualche decennio nello scantinato del suo appartamento. ora e` arrivato il momento di restituire la mente piu` lucida del novecento ai legittimi proprietari e il dottor harvey decide di intraprendere un lungo viaggio, dal new jersey alla california, per compiere la sua missione.

la scuola italiana ha una scarsa tradizione di didattica della composizione; un buon scritto e` considerato solo come il frutto di doti innate e ispirazione. questo libro, rivolto agli insegnanti e agli studenti, vuole invece mostrare che uno scritto e` anche il risultato di alcune operazioni elementari che possono essere apprese. la prima parte del libro segue un tema attraverso tutte le fasi di realizzazione: pianificazione, raccolta delle idee, organizzazione delle idee, stesura della scaletta, stesura del testo, revisione e redazione. la seconda parte mostra come correggere e valutare un tema. la terza parte del libro e` per gli interessati a una teoria della didattica della composizione.

"`diario arabo` e` stato dettato dal contingente, giorno per giorno, ma l`interesse dei lettori e` continuato anche dopo la guerra del golfo. evidentemente sono riuscito ad andare "dentro la notizia" si` da collocare i vari capitoli del diario in una dimensione non effimera. e cio` nel tentativo di spiegare "l`alterita`, la mobilita` del diverso". la crisi, annosa e amara, del medio oriente che coinvolge due grandi popoli di dio (il palestinese, l`israeliano), ansiosi di vivere sereni in una stessa piccola terra, non e` piu` reclusa nella geografia politica. si e` mondializzata. e i segni imperiosi della cultura che nel corano sono profondi ci suggeriscono la necessita` di una metamorfosi disperatamente difficile." (igor man)

isabella, una giovane ragazza abbandonata dal suo fidanzato, decide di partire per un viaggio. arrivata in marocco, isabella si lascia poco a poco trascinare da un mondo che non conosce ma la affascina, fino a quando un giorno, sulla spiaggia, incontra un pittore marocchino. la ragazza gli chiede di farle un ritratto, e il pittore acconsente, a patto che isabella non ponga limiti di tempo al completamento dell`opera. nasce cosi` un legame, un confronto fra due culture e due fedi, un`attrazione che e` insieme spirituale e fisica, e il lungo dialogo fra i due si trasforma per isabella in un percorso di rinascita.

per anais nin saranno anni difficili, questi primi anni quaranta a new york, anni di frustrazione e di isolamento, ma anche di maggior consapevolezza di se` e quando il terzo volume del diario si chiude, sull`anno 1944, la nin e` ormai una scrittrice nota e ammirata negli stati uniti. in europa e nel mondo infuria la guerra e nel diario ne arrivano continui gli echi, a suscitare reazioni smarrite e impotenti. contro la distruzione e l`orrore della guerra, come contro orrori piu` vicini e domestici - la situazione dei neri, le malattie o il bisogno di denaro da parte dei suoi protetti - anais nin tenta di costruire un suo mondo "vivibile", fatto di amicizia e di amore, di cure sollecite per le persone che le sono piu` care.

1944: sono anni, ormai, che anais nin vive a new york, eppure la costante di estraneita` e disagio e` sempre viva in lei. rifiuta l`integrazione in un mondo unidimensionale e cristallizzato, lotta contro l`ottusita`, il grigiore delle persone che incontra, che non sanno cosa sia la gioia, la serenita`, la musica, che "sono o fatte d`acciaio e cemento o ridotte a cavallo da soma". l`unica via da seguire, l`unica risposta a un modo di vivere autentico, e` sempre la stessa: concentrazione sul rapporto di ogni di ogni singolo con i suoi singoli e con le cose. il mondo di anais nin esclude ogni forma di snobismo, ogni essere umano e` unico e irripetibile ed e` per questo che nel suo diario troviamo lo stesso interesse per sconosciuti e personaggi celebri.

inverno 1947: anais nin e` in messico e si sente invasa di gioia, in armonia con la natura e con "il ritmo dei nativi". il suo ritorno negli stati uniti costituisce un duro impatto con la realta`, realta` che, affrontata sul piano dell`arte, non costituisce un rifiuto di responsabilita`, ma un`ossigenazione psicofisica per sopravvivere. la nin si sente spezzata: arte e vita sono due momenti diversi e inconciliabili, solo la natura le da` sollievo, solo il suo essere nella natura costituisce per lei un momento di coesione e sintesi. e`un periodo di ribellione e di ripensamento per la donna e per la scrittrice. dopo quattro anni di analisi, la nin ha superato la crisi, ha debellato la nevrosi, e` libera, piena di voglia di vivere e di dedicarsi alla scrittura.

nel 1955 anais nin si ritrova "nel presente" e vuole trasmettere agli altri il frutto di anni di esperienza come donna e come scrittrice: la felicita` sta nelle piccole cose, non nelle vette dell`estasi. nel sesto volume del suo diario la nin non e` piu` il personaggio principale: questo sara` il "diario degli altri". reintegrata nella famiglia umana, anais realizza ritratti acuti, vivi e severi. ammira simenon, ama bergman, giudica beckett troppo intellettuale, simone de beauvoir oggettiva e disperante, capisce ginsberg e corso, il loro surrealismo e la loro ironia selvaggia, rimpiange di non aver potuto incontrare la grande e altera djuna barnes, si abbandona ad analisi e riflessioni su fenomeni letterari e artistici.

in "storie della preistoria", moravia narra le avventure e disavventure di una grande folla di animali umanizzati. o meglio: di uomini che si nascondono dietro una maschera animalesca. ma le sue storie, libere da schematismi e da certezze usurate dal tempo, si propongono piane, efficaci, piu` spesso esilaranti, per una lettura accattivante e per un`interpretazione autonoma e personalissima.

e` con il suo diario da ragazzo, non ancora scrittore che singer scopre la sua vocazione a narrare, a reinventarsi la favola della vita nella miseria e nell`angustia del ghetto di varsavia. singer, emigrato negli stati uniti nel 1935, quando in europa cominciava a soffiare la tempesta hitleriana, rivive con dolcezza, arguzia e forza una lontana stagione della sua vita.


questo testo raccoglie la lunga attivita` di ricerca nel campo della psicanalisi infantile di francoise dolto, una figura importante della teoria psicanalitica internazionale. argomento dell`opera e` la formazione dell`immagine del proprio corpo nella mente del bambino. un`immagine inconscia, legata al suo vissuto, alle sue figure di riferimento, alle fasi della crescita. da non confondere con lo schema corporeo, che e` invece impersonale e conscio, l`immagine del corpo e` determinante per la formazione della personalita` autonoma del bambino prima, e dell`adulto poi, e di conseguenza per il rapporto che si stabilisce con l`altro.

"forse c`e` inconsciamente in me un aspetto poematico. un po` come in "biglietti agli amici". vorrei fare altri libri come questo. prose concluse in poche righe, che abbiano un loro suono, una loro voce": cosi` diceva tondelli in una delle ultime interviste, poco prima di scegliere di farlo diventare non piu` solo un libro per "pochi" ma per "tutti" i lettori. la voce di queste pagine e` quella dell`interiorita`, dello sguardo contemplativo, dell`osservazione sulla propria vicenda personale con il tempo e con il mondo. cosi` i "biglietti agli amici" raccontano l`intuizione di un se` che ritrae, che assume il "frammento" e "l`elegia" come condizione esistenziale.

"il piccolo campo" e` una storia molto comune, che ha per sfondo la georgia solare, solcata da immense piantagioni. uomini che lottano, che amano, che muoiono, gente che paga con la vita il prezzo della propria poverta`.

in questo libro gli autori sono andati al di la` delle lezioni apprese sui testi di analisi o psichiatria, sui manuali di filosofia o di storia delle religioni, per esporre un possibile "rinnovamento del millennio": la verita` profonda dell`uomo, il suo essere con la natura, e` infatti reperibile in ciascuno di noi, basta non lasciarsi travolgere dai problemi contingenti e "vedere" il mondo con altri occhi. e` dunque essenziale ricercare un nuovo equilibrio interiore e trasformare la "vicinanza" in "intimita`", cioe` in quell`essere "intimi", che diviene anzitutto atto d`amore verso il mondo.

nel corso dei lunghi soggiorni presso la dimora del nonno, nella contea di sligo dell`irlanda occidentale, il piccolo yeats ascolta le storie misteriose, le ballate e le fiabe legate alle gesta degli abitanti del regno fatato. dall`inesauribile arca di leggende, miti e simboli del folclore celtico, germogliera` poi il denso simbolismo della sua poesia che fornisce una delle sue prove migliori fin da questa giovanile raccolta, apparsa in prima edizione nel 1893. con assoluta levita` yeats tratta la suggestione di cui sono fatti i sogni rendendo appieno il fascino evocativo delle creature immateriali, il mormorio dei folletti, le nebbie del crepuscolo, il cielo stellato.


a manila oggi tre personaggi seguono l`inevitabile corso dei loro destini. sean, un ragazzo inglese che sta giocando una partita troppo grande per lui, una partita che lo portara` alla definitiva resa dei conti con il boss locale, don pepe. rosa, una madre che cerca di proteggere il fragile figlio raphael dalle durezze della vita. alfredo, uno psicologo che raccoglie sogni e confessioni dei ragazzi di strada alla ricerca di una traccia che possa spiegare l`inspiegabile crudelta` delle loro vite. tre esistenze diverse destinate, in un precipitare di eventi, a incontrarsi e collidere.

corse a folle velocita`, amori con la `a` maiuscola, con la `a` minuscola o senza nessuna `a`, ripicche, gelosie, tradimenti, risate e lacrime, personaggi gonfiati a colpi di charleston, viaggi su giove, esplorazioni, balletti, excursus storici e geografici di pura fantasia e sicura inattendibilita`, varia, variabile e variopinta umanita`, decine e decine di personaggi, centinaia di scenari diversi, spettacolari scene di massa con la partecipazione straordinaria (fra gli altri) di caterina d`austria, guest star nella parte di se stessa. e sopra tutto e tutti un unico protagonista: l`immancabile, ineffabile carlo, grande mattatore che da solo, ma con l`aiuto delle sue assurde capacita`, conduce un gioco al rimpiattino.

in una grande casa di campagna a pochi chilometri dalla cittadina inglese di ingerby vivono tre generazioni della stessa famiglia: il nonno e la prozia marigold; momma e poppa; gaylord, il bambino terribile che osserva con stupore il mondo degli adulti. gaylord vede e sente tutto cio` che non dovrebbe e con i suoi interventi non risparmia nessuno. e` proprio sul dire e non dire, e viceversa, che gaylord basa i suoi rapporti con i grandi.

in questo romanzo jacq parte dalla storia della scoperta archeologica piu` entusiasmante e pericolosa di tutti i tempi: il ritrovamento della tomba di tutankhamon, sfuggita a predatori e saccheggiatori per oltre tremila anni.



"le due storie raccontate da fulvio tomizza in "fughe incrociate" si svolgono tra la fine del cinquecento e i primi del seicento, e hanno per tema la conversione: l`ebreo mandolino da sacile diventa cristiano e il cristiano leandro tisanio da san vito al tagliamento diventa ebreo. sono storie veramente accadute che tomizza, con la sua vocazione a far parlare (come avrebbe detto joseph roth) gli "annali dimenticati", trasforma in avvincente materia narrativa. qui la conversione si stacca dalle folgoranti sfere dell`illuminazione divina e si adegua alle cadenze della vita di due paesi veneti: piu` che altari incontriamo botteghe artigiane e banchi dei pegni, in un turbinio di voci e sospetti che mai assurgono alla violenza del dramma. le stesse ombre dell`inquisizione restano in una cauta distanza, senza la livida ossessione degli spettri. eppure, la conversione di mandolino e di leandro risveglia, per opposti motivi, antiche diffidenze e ostilita` di razze, malinconie di esili e di segregazioni; e solleva partecipazione umana allo sgomento dei famigliari abbandonati, padri e mogli, che di quel distacco e di quell`oblio sembravano farsi una colpa. tomizza non si pone nel ruolo di un giudice che potrebbe sfruttare la distanza del tempo: per tomizza, la storia, le carte, i nomi sepolti negli archivi sono soprattutto romanzo. anzi, nient`altro che romanzo." (giulio nascimbeni)

fulvio tomizza si presenta in veste di saggista con questa raccolta che ha per argomento i diversi aspetti della sua terra di nascita e della citta` di quarantennale residenza, l`istria e trieste, inquadrate nel loro piu` naturale contesto culturale, sociale, politico e umano, che dalla vicina gorizia, il friuli e il veneto si allarga alla ex jugoslavia, all`austria e ai paesi dell`est europeo. in tale quadro si inserisce la personale formazione, civica e letteraria, di uno scrittore contrassegnato dallo spirito di quel variegato mondo che si situa "alle spalle di trieste", e giunto all`impatto con un centro di cultura tra i piu` interessanti e appassionanti d`italia ma non scevro di anacronistiche accensioni e di insormontabili chiusure. pur operando qualche necessario spostamento, si e` cercato di ordinare questi contributi secondo la loro successione cronologica, al fine di rendere il lettore partecipe degli avvenimenti, i ristagni, le lente o improvvise mutazioni quali si riflettono nella coscienza dell`autore - di una realta` complessa eppure intimamente intrecciata, a volte misteriosamente accordata.

da un raro libro di gianrinaldo carli, economista e poligrafo istriano, incentrato sull`affascinante moglie paolina, morta a soli venticinque anni. tomizza ha ricavato un romanzo di sorprendente vigore narrativo. energica, pragmatica, ma anche dotata di una dolce femminilita`, "instabile e irragiungibile" e "per nulla apatica con l`altro sesso", paolina e` una figura che sembra essere frutto della pura fantasia mentre la sua storia, come testimonia tomizza, e` vera e documentata. la vita della giovane ereditiera veneziana e` breve ma molto intensa: paolina si prende cura con saggezza e fermezza morale del patrimonio ereditato, senza lasciarsi inaridire, e dopo la gustosa commedia del fidanzamento si sceglie un marito come lo desidera e di cui s`innamora con passione sincera. sullo sfondo di una venezia carnevalesca, un po` reazionaria, un po` illuminista, tomizza ricostruisce la storia di paolina con compostezza di stile, rigore documentario e autentica partecipazione.

attraverso la lettura di queste pagine si apprende in che modo e misura i letterati, i notai, i medici, gli economisti, i militari, i dialetti, le mode, i giornali e molti altri fattori hanno influito o stanno influendo sulla lingua. un`avventurosa storia che ci documenta inoltre su italofoni, minoranze linguistiche e recenti immigrati, che fornisce essenziali informazioni ortografiche e di corretta pronuncia, nonche` un`infinita` di notizie, curiosita` e dati.

il "times" nell`inchiesta sulle figure essenziali del xx secolo, li ha messi in alta classifica, alla pari, o quasi, di einstein, roosevelt, gandhi, i beatles e picasso. i simpson, per molti versi, rappresentano l`immagine del novecento. un cartoon nato quasi per caso dalla mente e dalla matita dello statunitense matt groening; un serial visto sui piccoli schermi di tutto il mondo in grado di mettere d`accordo giovani e adulti, intellettuali e coatti, apocalittici e integrati; un soggetto tipicamente americano, ma al contempo universale e trasversale: una famiglia media in una citta` di provincia. ciascun episodio di venti minuti e` un concentrato geniale di idee, azioni, battute, colpi di scena, riferimenti al mondo culturale nei molteplici risvolti, dal cinema alla lettertura, dalla musica al video. questo volume, come un vero e proprio dizionario dalla a alla z, racchiude in un migliaio di voci tutto il microcosmo dei simpson: nomi e cognomi dei protagonisti; i divi in carne e ossa messi in caricatura; gli oggetti preferiti; i luoghi tipici; le espressioni ricorrenti; i sentimenti belli e brutti che esternano i vari homer, marge, lisa, bart. (prefazione di aldo nove e postfazione di enrico ghezzi)

azaro, il protagonista, e` un `abiku`, uno spirito bambino destinato a morire e a rinascere piu` volte, perche` sempre attratto dal `magico` mondo degli spiriti che tutti dimentichiamo nascendo. attraverso i suoi occhi, ben okri racconta la storia dell`africa dei nostri giorni, paese nel quale la violenza politica sembra annunciare il fallimento di ogni speranza.

nella piramide di khufu, in egitto, piu` di trentatre` secoli fa un uomo, forse uno spettro, si aggira smarrito tra il mondo dei vivi e la terra dei morti. la sua vita gli appare come un lampo: nascita, morte e imbalsamazione, il corpo immerso nel natron, i ferri e gli uncini che svuotano il cranio. con un linguaggio curato fin nei minimi particolari, l`autore ci guida tra i misteri dell`antico egitto, in un mondo di intrighi, passioni, divinita`, magie e orrori.

"`diario europeo` nasce dall`esperienza che moravia ebbe nel 1984 al parlamento europeo, ed e` un resoconto puntuale e scrupoloso del difficile e intenso rapporto dello scrittore con la politica. scrivera`: "la bomba atomica non e` un incidente di percorso della nostra civilta`, ma ne fa parte integrante, e c`era gia` anche quando non c`era ancora: come in una pianta c`e` gia` il frutto che a suo tempo ne nascera`." e ancora: "la storia ha molte caratteristiche; mi limitero` a metterne in luce soprattutto due: assolve ed e` lenta. la storia e` piu` vicina alla natura di quanto si possa immaginare." anche la letteratura ha molta parte nel `diario europeo` e non solo per le frequenti citazioni di narratori italiani e stranieri, ma perche` moravia non dimentica mai che soltanto il suo essere scrittore lo porta a cogliere della vita il senso necessario. e dice con serenita` una verita` dolorosa: "per il vecchio l`avvenire e` una breve, visibilissima spiaggia oltre la quale non si vede nulla perche` cio` che potrebbe esservi da sempre non vuole mostrarsi, si nasconde." (dalla prefazione di enzo siciliano)

trenta donne che parlano di se stesse, trenta racconti che testimoniano ancora una volta l`impegno `femminista` di alberto moravia, un impegno che lo ha portato a costruire una serie di ritratti di donne indimenticabili, dove condizione sociale e condizione femminile appaiono piu` che mai connesse in un unico grande problema morale. `boh` - che e` anche il titolo di uno dei racconti - diventa qui l`espressione di una perplessita` che la donna non cessera` mai di ispirare al proprio compagno, scioglimento ironico di una drammaturgia consumata in secoli di soggezione e incomprensione.

berlino 1945. in una citta` divisa in due - da una parte gli americani, dall`altra i russi - e praticamente isolata dal mondo intero, sean, giovane ufficiale americano, e igor, colonello dell`armata rossa, si ritrovano su fronti opposti a combattere la loro personale battaglia per sopravvivere al mucchio di rovine che li circonda, in una citta` dove regna l`odio e incomincia la guerra fredda. solo l`amore autentico e contrastato per ernestine e lotte li fara` sognare un impossibile ritorno agli ideali mai dimenticati della loro giovinezza.

i morti viventi camminarono tra noi per la prima volta in una famosa notte del 1968. da allora gli zombi sono apparsi piu` volte per le strade del mondo. quella massa informe di resuscitati un tempo si muoveva lenta e inarrestabile, mossa da un unico stimolo: la fame e il conseguente desiderio di carne umana. oggi le loro motivazioni sono piu` complesse. oggi i morti viventi si sono evoluti e il confine che li separa dagli esseri umani diviene sempre piu` sottile. questa antologia raccoglie i migliori narratori contemporanei di letteratura dell`orrore e ha il merito di aver fatto conoscere ai lettori italiani un genere: lo splatterpunk.

"l`inverno nucleare" e` una raccolta di interviste, articoli e saggi scritti dal 1982 al 1985 sulla questione nucleare. l`approccio di moravia e` di carattere metafisico, e con le interviste a diverse personalita`, moravia non fa `del giornalismo sulla bomba atomica`, ma lotta con i propri mezzi contro questa minaccia.

il moravia saggista racchiude in questo libro il meglio della sua produzione artistica. machiavelli, boccaccio, pavese, maupassant, tutta una serie di rapidi incontri e distesi, di riletture o di esperienze nuove, sino al celebre saggio su manzoni e l`ipotesi di un realismo cattolico che impose a suo tempo una nuova angolatura nella lettura dei `promessi sposi`. ogni lettura o rilettura chiarisce anche gli aspetti piu` oscuri del testo, facendone risaltare con chiarezza nuovi aspetti e volti inediti.


laurence passmore, sceneggiatore televisivo, ha, all`apparenza, il meglio di quanto la vita possa offrire: e` ricco, famoso, ha al suo fianco una giovane e avvenente moglie, ma all`improvviso e` costretto a fare i conti con una lacerante crisi di identita`. il protagonista, nel tragicomico tentativo di uscire dal baratro, offre all`autore la possibilita` di mettere in evidenza, in modo ironico e divertente, i meccanismi cannibaleschi che regolano i rapporti interpersonali.

nazionalismo, letteratura, attrazione per la morte: in questa opera marguerite yourcenar esplora i temi della vita e dell`opera di yukio mishima, lo scrittore giapponese che si diede la morte con uno spettacolare harakiri nel 1970, a soli 45 anni, dopo aver terminato il suo testamento spirituale, la tetralogia de "il mare della fertilita`".

famosa per i suoi romanzi e ei suoi racconti, marguerite yourcenar e` l`autrice di questa raccolta di poesie su cui, in un desiderio continuo di perfezione, piu` e piu` volte ritorno` nel corso della sua vita. lirica, evocativa o epigrammatica, varia nelle forme metriche, sensibile al gioco della lingua, ma sempre scarna ed essenziale, la poesia della yourcenar rispecchia quanto di piu` profondo la scrittrice abbia saputo esprimere nel corso della sua attivita` letteraria.



il dialogo tra un padre e la figlia per uscire dal mondo della droga. ripercorrendo l`intera storia del suo rapporto con la figlia francesca alla ricerca del perche` essa abbia scelto la strada dell`eroina, luciano doddoli fa pubblica ammissione di non aver saputo cogliere le esigenze di una generazione nuova e narra di come ha ricostruito un dialogo che ha contribuito a riportare sua figlia alla vita. un libro che non vuole essere soltanto un racconto autobiografico, ma un appello alla societa` civile perche` riconosca il problema della tossicodipendenza come una sconfitta collettiva e non come un dramma privato. una storia vera di disperazione e salvezza.

un villaggio palestinese costruito su un ripido pendio ai piedi del quale si stende l`"inferno", l`accampamento militare israeliano: questo e` il teatro delle avventure reali e immaginarie di djafer `omar isma`yil zaqut, un ragazzo palestinese che l`occupazione ha costretto all`analfabetismo. lettera dopo lettera, con fatica e amore, djafer impara a decifrare il mondo. gli ruotano intorno personaggi magici e imponenti: l`onorevole padre, il fratello pagliaccio, la nonna mangiona, il mistico narratore, ma il loro fascino nulla puo` contro un nemico che conosce solo il linguaggio della violenza. attraverso gli occhi sognanti del protagonista, l`autore racconta, con il linguaggio fascinoso delle leggende arabe, la crudelta` quotidiana dell`intifada.

al centro del romanzo una coppia: russell "crash" calloway, un editor brillante e ambizioso, ma insoddisfatto della propria vita e del proprio lavoro, e la moglie, corinne, una donna affascinante che lavora a wall street ma deve vedersela con le proprie contraddizioni. la loro vita scorre senza un attimo di tregua fra cene animate e party di lavoro, ma il loro matrimonio non va nel verso giusto. russell e corinne si allontanano l`uno dall`altra, lui sempre piu` attratto dal desiderio di nuove speranze sessuali, lei sempre piu` alla ricerca di un senso profondo da dare alla propria vita: un figlio, un lavoro diverso. ma la storia non finisce senza un filo di speranza.