
questo volume nasce da un progetto di rilettura del poema omerico destinato alla scena teatrale. baricco smonta e rimonta l`iliade creando ventun monologhi, corrispondenti ad altrettanti personaggi del poema e al personaggio di un aedo che racconta, in chiusura, l`assedio e la caduta di troia. l`autore "rinuncia" agli dei e punta sulle figure che si muovono sulla terra, sui campi di battaglia, nei palazzi achei, dietro le mura della citta` assediata. tema nodale di questa sequenza di monologhi e` la guerra, la guerra come desiderio, destino, fascinazione, condanna. un`operazione teatrale e letteraria insieme, dalla quale emerge un intenso sapore di attualizzazione, riviviscenza, urgenza, anche morale e civile.

sulla volta del teatro goldoni domina marx. sopra il suo ritratto, lo striscione: "proletari di tutti i paesi unitevi!". il diciassettesimo congresso del partito socialista italiano si apre a livorno il 15 gennaio 1921 e, dopo una settimana drammatica, si chiudera` con la scissione e la nascita del partito comunista d`italia. siamo al punto di non ritorno: e` vietato qualsiasi compromesso tra rivoluzionari e riformisti. sembra passato molto tempo dalla presa del palazzo d`inverno, mentre sono trascorsi solo tre anni e poco piu`. ma questa e` un`epoca nuova: il secolo breve e` cominciato e avanza molto velocemente. mancano meno di settecento giorni alla marcia su roma. in una cronaca politica animata dalle voci di protagonisti epici - da terracini a turati, da serrati a bordiga, a gramsci defilato e silenzioso - ezio mauro ricostruisce un capitolo fondamentale della nostra storia, che raccoglie in se` ideali altissimi di liberazione e riscatto, ma in cui sembrano tutti condannati dentro il perimetro delle loro divisioni, mentre il paese sta per essere inghiottito dalla reazione che si fa dittatura. da quella scissione usciranno due partiti che cambieranno per sempre la storia d`italia, ma quanto accadde a livorno dev`essere compreso: come un peccato originale, una tentazione ricorrente. perche` "altre dannazioni seguiranno, come sappiamo, nei cent`anni. ma le occasioni perdute pesano, anche quando svaniscono gli errori e scompaiono i loro protagonisti".

in una scozia ancora scossa dalle conseguenze dell`insurrezione giacobita del 1745-1746, il giovane david balfour, rimasto orfano, e` costretto a partire alla ricerca del suo ultimo parente, lo zio ebenezer, custode della sua eredita`. ma ebenezer balfour, un uomo tanto avaro da vivere in miseria nonostante i grandi possedimenti, e` tutt`altro che accogliente. david sfugge in extremis alla morte in un incidente architettato dallo zio, prima di essere portato con l`inganno su una nave schiavista diretta in america. per una sorte inaspettata, la nave naufraga e david riesce a salvarsi, grazie all`aiuto dell`audace ribelle alan breck stewart, storico rivoluzionario scozzese. affascinato da quel giovane selvaggio e romantico, ostinato e coraggioso, il ragazzo decide di seguirlo. sara` la nascita di una strana e difficile amicizia che vedra` i due fuggire per le desolate brughiere scozzesi, braccati senza posa da assassini e funzionari governativi. attraverso la rappresentazione di una coppia di protagonisti molto diversi - il sognatore breck e il razionale david -, stevenson mette in scena un thriller mozzafiato ante litteram

quando mae holland viene assunta per lavorare per il cerchio, l`azienda piu` importante e potente al mondo, sa che e` l`opportunita` di una vita. il cerchio si occupa di intrecciare fra loro i dati provenienti dalle mail, le ricerche online, i contenuti dei social network, i conti bancari, in una societa` dove la trasparenza e` sempre piu` una parola d`ordine, a discapito della privacy. tutto del nuovo lavoro entusiasma mae, non solo l`operativita` all`avanguardia: gli uffici sono avveniristici, con palestre e piscine distribuite ai piani, una zona riposo con stanze sempre pronte per chi si trovasse a passare la notte al lavoro, un acquario con rarissimi pesci degli abissi, senza contare le feste organizzate e le gare sportive. mae continua a considerarsi fortunata anche quando la vita al di fuori del cerchio diventa un miraggio lontano, anche quando un misterioso collega cerca di farla riflettere su alcune operazioni poco chiare, anche quando prima il suo lavoro e poi il suo privato iniziano a diventare sempre piu` pubblici. presto quella che sembrava la storia delle ambizioni di una giovane donna idealista diventa un intrigo carico di suspense, un`interrogazione a tutto campo sulle questioni della privacy, della democrazia e dei limiti per la conoscenza umana.

bassam aramin e` palestinese. rami elhanan e` israeliano. il conflitto colora ogni aspetto della loro vita quotidiana, dalle strade che sono autorizzati a percorrere, alle scuole che le loro figlie, abir e smadar, frequentano, ai checkpoint. sono costretti senza sosta a negoziare fisicamente ed emotivamente con la violenza circostante. come l`apeirogon del titolo, un poligono dal numero infinito di lati, infiniti sono gli aspetti, i livelli, gli elementi di scontro che vedono contrapposti due popoli e due esistenze su un`unica terra. ma il mondo di bassam e di rami cambia irrimediabilmente quando abir, di dieci anni, e` uccisa da un proiettile di gomma e la tredicenne smadar rimane vittima di un attacco suicida. quando bassam e rami vengono a conoscenza delle rispettive tragedie, si riconoscono, diventano amici per la pelle e decidono di usare il loro comune dolore come arma per la pace. nella sua opera piu` ambiziosa, colum mccann crea apeirogon con gli ingredienti del saggio e del romanzo, e ci dona un racconto nello stesso momento struggente e carico di speranza.

milano e` scossa da una serie di omicidi. un assassino riprende le proprie vittime mentre le soffoca per poi spedire i video dei loro ultimi istanti di vita alla polizia. il destinatario dei macabri filmati e` il tormentato commissario diego ruiz, un "sopravvissuto", alcolista e fumatore incallito, che insieme alla sua squadra si trova a dover indagare contemporaneamente su questo killer e su una strana rapina in banca. ben presto la questura chiede aiuto a gaia virgili, una giovane e brillante profiler, arrivata da poco a milano per seguire un altro caso, quello del "killer delle donne sole". la dottoressa disegna il profilo di un uomo instabile e pericoloso, una sorta di vendicatore solitario molto astuto che ha lanciato apertamente una sfida agli inquirenti invitandoli a catturarlo prima che uccida ancora. inizia cosi` una lotta contro il tempo, mentre il piano dell`assassino assume via via contorni sempre piu` definiti. ma ogni volta che l`indagine sembra giungere a un punto di svolta, una mossa a sorpresa del killer spinge ruiz a rivalutare l`intera lista dei sospetti.

non da tutti i nidi si puo` vedere il cielo, non tutti i nuovi nati hanno questo privilegio. milena e` venuta al mondo in carcere, ha vissuto li` fino ai tre anni e, anche se ora di anni ne ha ventiquattro, si porta nel corpo quella nascita come una colpa, quella separazione iniziale come una condanna. forse per questo in prigione ci torna regolarmente, di propria volonta`, per prendersi cura dei bambini di rebibbia, i figli delle carcerate, nel tentativo di risparmiar loro - al piccolo marlon, che presto verra` strappato alla madre e andra` ad abitare fuori - quel suo stesso dolore. ma basta un soffio imprevisto per travolgere l`impalcatura che tiene in piedi la sua esistenza e mettere in discussione ogni fragile certezza. l`incontro, apparentemente banale, con un giornalista interessato a pubblicare un servizio sulla vita dei bambini in carcere e` un terremoto che la scuote, qualcosa che la attrae e rappresenta allo stesso tempo un pericolo da fuggire a ogni costo. perche` il desiderio fa scattare le serrature, la costringe a uscire allo scoperto e scavare al cuore di quel che lei e`, delle colpe che si sente addosso. perche` mettersi a nudo con chi appartiene da sempre al mondo di fuori, e solo quello conosce, puo` essere troppo duro per chi la prigione se la porta dentro.

undici racconti apparsi su rivista tra il dicembre del 1892 e il dicembre del 1893, che vedono apparire per la prima volta sulla pagina due personaggi chiave dell`universo creato da arthur conan doyle: la perfida controparte criminale di holmes, moriarty, e l`indolente, geniale fratello del nostro detective, mycroft holmes. alla capace penna di watson questa volta holmes decide di affidare anche il suo primo caso, il mistero della gloria scott, affinche` lo trasmetta ai posteri, assieme a un altro caso giovanile, il cerimoniale dei musgrave, in cui un compagno di universita` di holmes cerca il suo aiuto per risolvere una sparizione e un indovinello vecchio due secoli. passando per un contabile che deve inspiegabilmente spendere le proprie giornate a trascrivere la guida telefonica di parigi, la misteriosa sparizione di un cavallo da corsa purosangue, e giovani fanciulle greche sparite nel nulla, si giunge all`apice de il problema finale, il racconto che vede il celebre detective di baker street in una lotta all`ultimo sangue con la sua nemesi, il "napoleone del crimine", moriarty. un grande sollievo per doyle, felice di liberarsi della sua ingombrante creatura, che scateno` pero` nei lettori anglofoni di tutto il mondo una profonda isteria, impensabile fino a quel momento per un personaggio letterario, come ben ricostruisce giancarlo carlotti nella sua postfazione, uccidero` sherlock holmes.

figlia obbediente di una nobile famiglia decaduta, etsuko e` vittima di un marito donnaiolo, i cui tradimenti ha sempre subito in silenzio, fino al giorno in cui non rimane improvvisamente vedova. la giovane non ha altra scelta che trasferirsi in campagna, nella tenuta dei suoceri, dove gia` vivono cognati e nipoti. in quel finto idillio agreste e` costretta ad accettare passivamente le avances del vecchio yakichi, il suocero, alle quali non e` in grado di sottrarsi, per la propria condizione sociale e per carattere. finche` il suo sguardo non incontra il corpo asciutto del giovanissimo giardiniere sabur?, e si accende di un amore mai provato prima. tuttavia il ragazzo non la considera, procede ignaro dei sentimenti della giovane padrona e le preferisce una delle cameriere. tormentata da questa indifferenza, incapace di gestire un sentimento sconosciuto, etsuko si ritrova arsa dalla passione, stravolta da insensate gelosie e dalle involontarie ferite che il giovane le procura, cieca della consapevolezza che tutti in casa hanno di questa passione non corrisposta. quando sabur? mette incinta la cameriera e il destino pare compiersi, tutto per etsuko sembra perduto. la scrittura concisa di mishima si carica delle tensioni passionali della protagonista e trascina il lettore verso l`inaspettato, terribile finale.

la placida cittadina di pau e` sconvolta dalla notizia che colui che appare come papa sarebbe solo un impostore: la massoneria ha imprigionato il vero santo padre nei sotterranei del vaticano. ma si tratta di un inganno per spillar denari ai borghesucci cattolici, ordito dall`abile protos e dalla sua banda di truffatori, maestri del raggiro e del travestimento. ma quando uno di quei borghesi, travolto dal fervore religioso, decide di accorrere a roma dalla quieta provincia francese per liberare il papa, la truffa rischia di sfuggire di mano. una commedia degli inganni che coinvolge scienziati positivisti ferocemente atei, ma di facilissima e altrettanto fanatica conversione alla fede; scrittori che della fede sono i portavoce, mossi dalle peggiori vanita` e sconvolti dai piu` atroci dubbi; e infine lui, lafcadio, il bellissimo figlio illegittimo e ribelle di tanta ipocrita e sfibrata societa` borghese. teoria e pratica dell`"atto gratuito" gli appartengono, nascono con lui, e influenzeranno nel bene e nel male tante rivolte a venire. quest`opera e` satira e farsa, romanzo e pamphlet, sberleffo e manifesto; provocare e inquietare il lettore e` stato per gide quasi una bandiera, certo una parola d`ordine. e i sotterranei del vaticano, pubblicato nel 1914, l`anno stesso in cui prendeva il via l`immane e gratuito massacro di tutta una generazione, resta il piu` provocatorio, il piu` inquietante dei suoi tanti interventi.

esiste un tempo dell`esperienza, scandito dalla memoria e dal desiderio. esiste un tempo delle grandi distanze cosmiche. ed esiste un tempo dell`infinitamente piccolo. chronos e` un mistero, e non solo per i fisici. lo era per i primi uomini e continua a esserlo per noi oggi. ma da sempre chi comprende le leggi dello scorrere del tempo domina il mondo. da newton ad amleto, da einstein a dali, il tempo e` stato protagonista di metamorfosi vertiginose, affascinanti e mostruose. esiste? si puo` fermare? e se ne puo` invertire il corso? guido tonelli ci guida lungo la tortuosa via d`accesso alla comprensione di una realta` molto diversa da come crediamo che sia. in cui il ritmo regolare del nostro tempo, la sua periodicita` quasi perfetta, nasce da un insieme intricato e complesso di zone turbolente, fenomeni caotici, immani catastrofi, interi sistemi solari sbriciolati da esplosioni di supernove, galassie devastate da nuclei galattici attivi. quei mondi lontani sono una sfida alla nostra immaginazione, cosi` come lo sono le particelle elementari, con le loro esistenze effimere e le loro vite eterne. quando le distanze sono cosi` vaste o guardiamo all`infinitamente piccolo, il concetto di "adesso" e l`idea della simultaneita` perdono qualunque consistenza. il tempo e` uno strumento formidabile per sopravvivere nel nostro ambiente, ma ci inganna appena cerchiamo di capire come funziona il mondo al di fuori del nostro piccolo pianeta. e toccare con mano questa impossibilita` ci turba profondamente. ne nasce un viaggio che ci costringe ad abbandonare ogni certezza, e per il quale dovremo fare ricorso alla fantasia non meno che alla ragionevolezza. un viaggio in cui il mito, l`arte e la filosofia ci soccorreranno dove la mente vacilla.

a vienna vi e` un`immoralita` diffusa. il duca vincenzo, preoccupato per gli atteggiamenti dei sudditi e il loro disprezzo per l`istituzione matrimoniale, finge di assentarsi e affida il governo a un vicario all`apparenza retto e intransigente, angelo. travestito da frate, osservera` l`incapacita` di angelo di governare con autentica equita` e giustizia, attaccato com`e` al semplice dettato della legge e travolto dalle stesse passioni che dovrebbe punire. fra tutte le scelte severe di angelo spicca quella di condannare a morte il giovane claudio, promesso sposo di giulietta, colpevole di averla sedotta prima che il matrimonio fosse celebrato. ma questa durezza angelo non la applica a se stesso: quando la virtuosa sorella di claudio, la novizia isabella, lo supplica di graziare il fratello, il vicario le propone di esaudire la sua richiesta a patto che la giovane gli si conceda. shakespeare scrive qui un testo in equilibrio fra commedia e tragedia, dove la luce del comico e` continuamente bilanciata dalle ombre di un`amara riflessione sull`iniquita` dei potenti e il vizio che si cela in chi si pone come moralizzatore. una seria proposta politica e, insieme, una irridente sfida del teatrante ai poteri costituiti.

calista frangopoulou e` una donna sposata di cinquantasette anni, con due figlie gemelle in procinto di lasciare casa. ariane andra` a studiare al conservatorio di sydney e francesca e` stata ammessa per l`anno successivo all`universita` di oxford. dopo aver lasciato ariane all`aeroporto, calista ricorda quando, nel 1976, lei stessa era stata in america per tre settimane e l`incontro casuale che le aveva segnato l`esistenza: una sera a los angeles, con la sua amica gill, si era ritrovata a tavola con billy wilder, senza sapere chi fosse. un`occasione fortuita che un anno dopo l`aveva portata a lavorare come interprete dal greco sul set del penultimo film del grande regista, fedora, che avrebbe determinato la sua scelta di diventare compositrice di colonne sonore e che, molti anni dopo, le avrebbe permesso di maturare una decisione importante con la leggerezza del finale di un film di billy wilder. un delicato romanzo di formazione che e` anche l`intimo ritratto di una delle figure piu` intriganti del cinema di tutti i tempi.

febo ha tredici anni e vive insieme ai nonni in un piccolo borgo sull`appennino all`ombra dei castagni gemelli, popolato da leggende paurose e da un`umanita` bizzarra e variopinta: ci sono bue e suo padre chicco, slim e i sette fratelli carta, pietrino detto zanza che di febo e` il piu` caro amico, celso l`indio silenzioso con il suo cavallo strappafiori. e poi c`e` ca` strega, dove vive luna, muta e selvaggia, con la sua stravagante famiglia capeggiata da una nonna dotata di poteri magici. il destino di febo e luna e` segnato da un pomeriggio al luna park, e dalla profezia su una misteriosa mano di ferro. le loro strade si dividono - lei finisce in un istituto di suore dove il dottor mangiafuoco le fara` recuperare la voce, mentre lui va a studiare in citta` dove ritrova un padre megalomane, sempre sul punto di concludere "un grande affare" e una madre amareggiata. pur se lontani, febo e luna non smettono mai di pensarsi e di volersi bene. lui tutto grandi teorie e proclami, lei concreta e battagliera. il destino della loro vita e` lasciarsi e ritrovarsi, e ogni volta il loro distacco e` preceduto dalla separazione, premonitrice e crudele, di un`altra coppia di amanti. anche quando, sullo sfondo di un`isola cristallina, si illudono brevemente di poter restare sempre insieme, si perderanno. gli anni passano, febo adesso ha un figlio amato e indipendente, e della passione per la natura e l`ecologia ha fatto un mestiere; luna aiuta i deboli e insegna la lingua dei segni a chi non ha la voce. su di loro incombe l`ultima separazione, lei nel gelo del nord, lui nel cuore di una foresta tropicale.


nell`ultimo volume della sua opera, karl ove knausg?rd fa definitivamente i conti con se stesso in un romanzo diviso in tre parti. e il periodo particolarmente turbolento antecedente la pubblicazione del primo volume de "la mia battaglia". karl ove sta ricevendo i pareri e le reazioni delle persone di cui ha scritto e, tra attestati di stima e tenui critiche, emerge la netta opposizione dello zio paterno, gunnar, che lo accusa di aver mentito su ogni cosa. la soluzione che gli prospetta lui e` una sola: cambiare tutto, pena un aspro scontro in tribunale. il suo intervento inaspettato costringe karl ove a togliere il nome del genitore, che nel romanzo viene nominato unicamente con le parole "mio padre". il trauma di questa privazione costringe knausg?rd a interrogarsi e a riflettere sulla memoria e sul ruolo fondamentale che ha il nome nell`infondere vita in una persona reale o in un personaggio di finzione. il nome permette di penetrare l`intimita` dell`essere umano e si contrappone al numero, che invece disumanizza creando sequenze riproducibili. con l`aiuto di una poesia di paul celan e del testo che piu` di ogni altro ha incarnato il male assoluto - quel "mein kampf" che racconta la battaglia di adolf hitler per diventare la persona che tutti conosciamo -, karl ove knausg?rd ancora una volta chiama il lettore a combattere e affrontare le proprie paure. alla fine di questa lotta, cio` che rimane e` l`amore per linda, moglie e madre dei loro tre figli. la famiglia e` un rifugio, un bozzolo che protegge e insieme reclama tempo, che e` la risorsa necessaria alla scrittura. ma adesso tocca a linda leggere cio` che karl ove ha scritto di lei e scoprire quello che hanno visto gli occhi del marito e che vedranno anche i lettori di tutto il mondo.

la storia della terra ci parla di forme di collaborazione e di legami che risalgono a molto tempo prima della comparsa dell`uomo e si svolgono in una dimensione misteriosa e infinitamente piccola, popolata di spore, miceli, ife, ma anche di batteri e virus. perche` sono nate queste relazioni? come comunicano piante e funghi? che cosa possiamo imparare da questi organismi capaci di cooperare creando una rete ma anche di manipolare il comportamento degli animali, di influenzare intere societa` e di sopravvivere nello spazio, di superare ostacoli e risolvere problemi pur essendo privi di qualcosa che somigli a un cervello? tutto dipende dal punto di vista che adottiamo, ma certamente dopo questa strabiliante avventura alla scoperta di una vita creativa quanto invisibile, nessuno dei concetti che credevamo assodati ci apparira` piu` tale: l`evoluzione, gli ecosistemi, l`individuo, l`intelligenza, la vita stessa. mettendo in discussione le nostre certezze, l`autore ci conduce allo stesso tempo sulle strade dell`immaginazione per progettare un futuro sostenibile in cui, grazie per esempio alla capacita` dei funghi di digerire plastica e pesticidi, tecnologie prima impensabili permetteranno di rivoluzionare settori quali la bonifica ambientale e l`edilizia. nella sapiente fusione di scienza, psichedelia e capacita` narrativa, sheldrake compone un affresco di un regno della natura spettacolare e troppo a lungo trascurato.

in una casa sul mare circondata dai fiori vivono yuko, che si prende cura del marito non autosufficiente, e il giovane e vigoroso koji. quest`ultimo e` appena uscito dal carcere dopo aver scontato una condanna proprio per aver ferito gravemente alla testa ippei, il marito di yuko. innamoratosi della giovane donna, il ragazzo aveva voluto difenderla, segnando per sempre il proprio destino e quello della coppia di sposi: l`uomo ne era rimasto infatti semiparalizzato, quasi incapace di parlare e con un perenne, inquietante sorriso sul volto. nonostante la corrente di passione che li unisce e i profumi dell`estate che inebriano l`aria della penisola, i due giovani sono ossessionati dalla presenza silenziosa e rassegnata dell`invalido: non sopportano il sospetto di essere guardati come due animali che si trastullano, innocentemente felici. il senso di colpa, il sorriso perenne di ippei e le indecisioni di yuko permeano l`atmosfera di una tensione crescente, che sembra far precipitare il trio verso il compimento inevitabile di un segreto desiderio di espiazione. vissuta sullo sfondo di una natura idilliaca, tra le spiagge e le pinete della penisola di izu, questa storia di un eros che conduce irragionevolmente alla rovina acquista un`aura di essenzialita` e fatalita` che e` stata paragonata da molti a quella della tragedia greca.

figura geniale e controversa, werner heisenberg e` stato un protagonista assoluto dell`epopea scientifica del secolo scorso, insieme a bohr e fermi, einstein e planck. fisica e filosofia esplora la complessita` di quello snodo offrendo risposte chiare a domande che non hanno mai perso la loro centralita`. cosa affermano le teorie della fisica contemporanea? in che modo investono la concezione che l`uomo ha di se`? quali sono i limiti etici delle loro applicazioni tecnologiche? e quale sara` l`influenza politica della scienza su scala planetaria? affrontando quesiti di portata universale, heisenberg si dimostra consapevole della necessita` di ristabilire la relazione interrotta tra scienza e filosofia, a partire dal principio di indeterminazione da lui stesso formulato, che pone nuovi problemi epistemologici, ridefinendo in modo radicale il nesso tra l`osservatore e il fenomeno osservato: e` il rapporto tra il soggetto e l`oggetto della conoscenza - vero nodo della filosofia di ogni tempo -qui esaminato in un dialogo serrato con platone e galileo, cartesio e kant. "fisica e filosofia" getta un ponte tra le due discipline per tentare di ridurre il baratro tra esperienza e sapere, tra etica e tecnologia; e documenta l`inesausta riflessione sul legame tra ricerca, tecnica e potere, mai come oggi cosi` indispensabile.

dici acapulco e pensi a spiagge di sabbia finissima, mare cristallino e palme accarezzate dalla brezza. ma l`immagine della citta` si sta incrinando sotto i colpi dei cartelli della droga, sempre piu` presenti, ed e` in questa acapulco che vive lydia, divisa tra il lavoro in libreria e la famiglia: il marito sebastian, giornalista, e il figlioletto luca, otto anni e un`intelligenza fuori dal comune. nonostante la violenza si faccia largo nelle strade, lydia non si aspetta che la sua esistenza venga sconvolta improvvisamente. eppure un commando di uomini armati irrompe alla festa di compleanno della nipote e stermina i suoi cari. nascosti in bagno, solo lydia e luca si salvano dalla carneficina, e per loro inizia una fuga estenuante. rimanere in messico equivale a morte certa, per non farsi rintracciare dal boss che ha ordinato il massacro bisogna evitare le strade piu` battute e i normali mezzi di trasporto. cosi`, a madre e figlio non resta che prendere la via dei migranti. questo significa anche salire sulla bestia, il treno merci su cui montare al volo, rischiando di finire stritolati. sempre braccati, durante la difficile traversata del deserto conoscono altri migranti, alcuni disposti ad aiutarli, altri pronti ad approfittarsi di loro. conservare la propria umanita` in un`esperienza che di umano ha ben poco sara` difficilissimo.

la narrazione, onirica e trasfigurata, di una concretissima crisi coniugale che l`io narrante, edoardo, e la moglie luciana attraversano mentre sono in attesa del terzo figlio. dopo una festa nella sala da ballo di un albergo, la coppia si ritira nella propria stanza. al risveglio edoardo scopre che la moglie, scomparsa dal letto, e` stata vittima di un misterioso incidente. nell`accorrere nel luogo in cui e` ricoverata, precipita in una serie di avventure in cui la dimensione onirica si infiltra nel reale e ne prende il sopravvento: porte, passaggi, cunicoli cavernosi collegano a luoghi del vissuto e dell`immaginato, a passate esperienze erotiche, a momenti della vita coniugale, alla trasformazione in un uccello. un vero e proprio viaggio attraverso dimensioni diverse, in cui piani narrativi e temporali si intrecciano, la realta` si alterna e si confonde con il sogno, fino a culminare e risolversi nella nascita del figlio - evento cruciale grazie al quale, insieme alla crisi che aveva spaccato la coppia, anche la narrazione trovera` una sua ricomposizione. nella sua prima prova narrativa sanguineti mette a frutto la propria ricca riflessione teorica, le suggestioni provenienti da ambiti artistici e scientifici diversi, ma anche l`attenzione acutissima alla quotidianita` concreta di ogni giorno con un testo che, sotto l`apparente rinuncia ai giochi linguistici e alla sperimentazione, si ricollega agli intarsi raffinati delle sue precedenti prove poetiche.

un`antologia di scritti, interviste e corsi, che si propone come primo accostamento al progetto filosofico di foucault. lo stesso autore descriveva l`intero suo lavoro come caratterizzato da tre "spostamenti teorici" e in questo volume essi sono rappresentati in tre principali sezioni. la prima lo porta a interrogarsi sulle pratiche discorsive in cui si articola il sapere: follia e linguaggio, sistema, discorso. la seconda, che prende corpo negli studi genealogici, lo spinge a porre al centro della propria riflessione le relazioni multiple in cui si articola l`esercizio dei poteri e affronta la societa` disciplinare, il bio-potere, guerra e razzismo, e la medicalizzazione indefinita. l`ultima lo fa approdare all`analisi delle forme e modalita` del rapporto con se stesso attraverso le quali l`individuo si costituisce e si riconosce come soggetto: tecnologie del se` e sessualita`, critica e lotta, liberta` e identita`. si tratta di un lavoro contraddistinto da una mole impressionante di analisi e che non si lascia leggere ne` attraverso le lenti di una rigida separazione cronologica e concettuale tra i temi trattati, ne` attraverso quelle di un`evoluzione lineare tra fasi diverse di uno stesso procedimento dialettico. nei contributi raccolti in queste tre sezioni, come in tutta l`opera di foucault, indagine storica e riflessione filosofica sono strettamente connesse, realizzando cosi` un quadro il piu` possibile completo del suo pensiero.

"e vero, raccontare e` un gioco e io, lo ammetto, amo molto giocare. il gioco mi ha sempre tentato; ma in questo momento il gioco che piu` mi tenta e` quello del rovescio. e gli altri giochi che esso si porta appresso, naturalmente. perche` ci sono svariati giochi in questo libro, tutto sta nel lasciarsi tentare. ma quello che importa e` che tutte le sue variazioni, tutte le sorprese, i rischi e le audacie aprono strade che si dirigono verso un obiettivo finale, verso l`individuazione di un`unita` contraddittoria. inquietano e allarmano. seducono. sono illuminazioni che portano alla scoperta piu` profonda o piu` sottile, e che ci possono lasciare davanti a una bicicletta - personaggio che, carico di passato e di mistero, attraversa i pomeriggi del sabato - oppure condurci sull`orlo di un volto esorcizzato: un buco ritagliato in una fotografia. detto questo, e di fronte a tutto il resto che questo libro mi offre, trovo conferma a una vecchia convinzione: che non c`e` gioco gratuito neppure nei giochi dei bambini, che sono cose fin troppo serie, come gli psicologi insegnano. e tantomeno in letteratura, perche` in essa non esiste maestro o croupier che la comandi. no, nell`avventura della scrittura non c`e` mano che si alzi e che ordini: `rien ne va plus, les jeux sont faits`."

istrionico, audace, impertinente. e arse`ne lupin, bestia nera delle forze dell`ordine, seduttore infallibile di ogni donna incontrata sul proprio cammino, eroe d`elezione di chiunque apprezzi un sense of humour sottile e raffinato. facendosi beffe delle regole costituite, deruba e mette in ridicolo i ricchi borghesi, ma non per astratto afflato anarchico o desiderio ridistributivo alla robin hood. no, a muoverlo sono sete di potere, gusto dell`azione e bisogno di dispiegare tutta la propria energia fisica e intellettuale. in questo senso arse`ne lupin e` un vero e proprio uomo del proprio tempo, la belle epoque francese, che filtra tra le pagine delle sue avventure incarnandosi non solo nell`(auto)ironia del protagonista, ma anche nel suo approccio al mondo, ampiamente debitore dei pensatori francesi dell`epoca - in primis bergson, con il suo "e`lan vital" declinato in chiave superomistica. e fu proprio questo suo essere profondamente in sintonia con il sentire di un`epoca a farlo apprezzare anche dai lettori colti legati ai circoli delle avanguardie, oltre che a consacrarlo come eroe indimenticabile della narrativa popolare e di intrattenimento.

bob dylan incarna da oltre mezzo secolo lo spirito dell`america, e per suo tramite lo spirito del mondo. nella memoria dei piu`, i suoi testi sono fusi alle musiche cui hanno dato anima e senso, facendo nascere canzoni che sono diventate le fondamenta di un sogno collettivo, oltre che successi mondiali che hanno dominato e dominano le classifiche e le radio di tutto il mondo. ma da sempre i suoi testi sono anche letti e studiati con la passione e la serieta` dovute alla grande poesia. non poesia in musica, solo e pienamente: poesia. quello che milioni di lettori nel mondo gia` sentivano e sapevano e` stato riconosciuto universalmente quest`anno grazie al premio nobel 2016 per la letteratura, attribuito a dylan nel fragore di una discussione che ha travolto il mondo della cultura, "per aver creato una nuova espressione poetica nell`ambito della tradizione della grande canzone americana". i tre volumi di "lyrics" raccolgono tutta la produzione poetica di questa voce inimitabile e inconfondibile, organizzandola cronologicamente e arricchendola di una traduzione e un apparato di note, entrambi a cura di alessandro carrera. un patrimonio di informazioni che facilita al lettore l`impresa di addentrarsi tra gli innumerevoli riferimenti, richiami e citazioni di cui dylan si serve liberamente, attingendo di volta in volta al patrimonio folklorico, alla bibbia o alla poesia inglese e americana, da shakespeare a ginsberg.

bob dylan incarna da oltre mezzo secolo lo spirito dell`america, e per suo tramite lo spirito del mondo. nella memoria dei piu`, i suoi testi sono fusi alle musiche cui hanno dato anima e senso, facendo nascere canzoni che sono diventate le fondamenta di un sogno collettivo, oltre che successi mondiali che hanno dominato e dominano le classifiche e le radio di tutto il mondo. ma da sempre i suoi testi sono anche letti e studiati con la passione e la serieta` dovute alla grande poesia. non poesia in musica, solo e pienamente: poesia. quello che milioni di lettori nel mondo gia` sentivano e sapevano e` stato riconosciuto universalmente quest`anno grazie al premio nobel 2016 per la letteratura, attribuito a dylan nel fragore di una discussione che ha travolto il mondo della cultura, "per aver creato una nuova espressione poetica nell`ambito della tradizione della grande canzone americana". i tre volumi di "lyrics" raccolgono tutta la produzione poetica di questa voce inimitabile e inconfondibile, organizzandola cronologicamente e arricchendola di una traduzione e un apparato di note, entrambi a cura di alessandro carrera. un patrimonio di informazioni che facilita al lettore l`impresa di addentrarsi tra gli innumerevoli riferimenti, richiami e citazioni di cui dylan si serve liberamente, attingendo di volta in volta al patrimonio folklorico, alla bibbia o alla poesia inglese e americana, da shakespeare a ginsberg.

bob dylan incarna da piu` di mezzo secolo lo spirito dell`america - e per suo tramite lo spirito del mondo. i suoi testi, fusi con le musiche cui hanno dato anima e senso, hanno generato canzoni che sono diventate le fondamenta di un sogno collettivo. l`ultimo dei tre volumi di lyrics, 1983-2020, arriva fino ai "modi rozzi e rumorosi" di rough and rowdy ways, con l`incredibile viaggio di murder most foul. sono gli anni delle migliaia di date del never ending tour, dell`oscar per things have changed e del premio nobel per la letteratura. una produzione poetica qui organizzata cronologicamente e arricchita di una traduzione e un apparato di note, entrambi a cura di alessandro carrera.

l`amore dura solo il tempo di un bacio? la sua promessa e` destinata fatalmente a dissolversi? la fiamma che brucia puo` durare eternamente? oppure ogni amore finisce inevitabilmente? il desiderio per esistere non ha forse sempre bisogno del nuovo? il matrimonio e` allora condannato a essere solo il cimitero del desiderio? e il lessico famigliare a esaurire il lessico amoroso? puo` esistere un amore che dura nel tempo mentre continua a bruciare? e poi ancora: l`erotismo puo` integrarsi all`amore o lo esclude necessariamente? la spinta appropriativa e i fantasmi della gelosia caratterizzano ogni amore o sono solo i sintomi di una malattia inestirpabile? cosa accade quando uno dei due tradisce la promessa? cosa e` un tradimento e quali sono le ferite che apre? e possibile il perdono nella vita amorosa? e la violenza? e una parte ineliminabile dell`amore o la sua profanazione piu` estrema? cosa accade quando un amore finisce, quando dell`estasi del primo incontro e della luce del "per sempre" non resta che cenere? e possibile sopravvivere alla morte di un amore che voleva essere per sempre? e qual e` il mistero che accompagna gli amori che sanno durare senza rassegnarsi alla morte del desiderio, quegli amori che conoscono la meraviglia di una "quiete accesa", come la definiva poeticamente ungaretti? in sette brevi lezioni massimo recalcati scandaglia tutti questi interrogativi e offre ai suoi lettori i testi del programma televisivo "lessico amoroso".

mikrokosmos, come l`opera per pianoforte del compositore ungherese be`la bartok, 153 pezzi di difficolta` progressiva destinati allo studio dello strumento: a quella si rifa` questo volume, nell`idea di un piccolo universo autonomo e di una lingua della poesia (la` della musica) concretamente radicata nella realta` materiale. unica antologia di versi pubblicata da sanguineti, ripercorre l`intera opera poetica dell`autore. e questo in realta` un libro autonomo piuttosto che una semplice selezione o una panoramica, capace di rendere conto di un`attivita` piu` che cinquantennale e di delineare una nuova immagine del poeta e della sua opera. tanto da poter parlare, per certi versi, di una vera raccolta originale, poiche` il lavoro di selezione e montaggio non e` stato ridotto a una tecnica di taglio e incollatura, ma e` un modo di costruzione che permette di rappresentare tutti i generi e i linguaggi praticati da sanguineti. l`apparente babele stilistico-formale e`, in un gioco di corrispondenze tra ideologia e linguaggio, l`espressione necessaria, quasi inevitabile, perche` ogni elemento del mondo reale possa trovare collocazione e cittadinanza.

un uomo che di fronte al proprio inesorabile declino constata l`amara dissipazione delle occasioni ormai perdute e una banda di sgangherati crociati che non arriveranno mai in terra santa: due storie molto lontane fra loro nel tempo e nello spazio, ma che raccontano in fondo la stessa malinconia di vivere, la stessa disperata ricerca di un senso per se stessi e per il mondo. un`ossessione e` cio` che spinge shraga unger, conferenziere nei kibbutz, che racconta a chiunque lo ascolti di un piano mondiale dei bolscevichi per sterminare il popolo ebraico. ma la vecchiaia e la solitudine premono sul suo corpo in disfacimento, e potrebbe non riuscire ad avvertire tutti come vorrebbe. un`ossessione spinge anche il conte guillaume de touron, che nel 1096 cerca la redenzione nella crociata, ma per quanti infedeli lui e i suoi improvvisati compagni guerrieri potranno trucidare sulla strada per gerusalemme, la pace d`animo continuera` a sfuggirgli, e l`idea che un ebreo sia con loro sotto mentite spoglie a perseguitarlo. con il suo sguardo lucido e profondo, amos oz conduce il lettore in una tel aviv e un israele che non esistono piu`, e in un`europa arcaica e crudele: al cuore di tutto c`e` un`umanita` in cui, malgrado la distanza, non si puo` fare a meno di riconoscersi.

"del governo dei viventi" costituisce un passaggio cruciale nella storia dei regimi di verita` che michel foucault sviluppa nell`insieme dei corsi al colle`ge de france. dopo aver esplorato il campo giuridico e giudiziario e quello politico si rivolge qui alle pratiche e alle tecniche del se`, al campo dell`etica che d`ora in avanti non lascera` piu`. si domanda: "come accade che, nella cultura occidentale cristiana, il governo degli uomini richiede a coloro che sono diretti, oltre ad atti di obbedienza e di sottomissione, anche `atti di verita`` che hanno di particolare il fatto che al soggetto non solo si richiede di dire il vero, ma di dire il vero riguardo a se stesso, alle sue colpe, ai suoi desideri, allo stato della sua anima ecc.?". la questione lo conduce da una rilettura dell`edipo re di sofocle all`analisi degli "atti di verita`" del cristianesimo primitivo, attraverso le pratiche del battesimo, della penitenza e della direzione di coscienza. foucault si interessa agli atti tramite i quali il credente e` chiamato a manifestare la verita` a proposito di se`, in quanto essere indefinitamente fallibile. dall`espressione in pubblico della propria condizione di peccatore, nel rituale della penitenza, alla verbalizzazione minuziosa dei propri pensieri piu` intimi, nell`esame di coscienza, si vede disegnarsi l`organizzazione di un`economia pastorale centrata sulla confessione. questa e` la prima delle indagini che foucault condurra` in seguito nel campo dell`etica.

amico personale di federico fellini per piu` di quarant`anni, il critico cinematografico del "corriere della sera" ricostruisce il profilo biografico del regista anche negli aspetti privati. testimone oculare, kezich racconta il cinquantennale matrimonio con giulietta masina e la conseguente unione artistica, particolari riguardanti la nascita e la lavorazione dei film, rievocati uno per uno. particolare attenzione e` offerta al contraddittorio rapporto di fellini con le scienze occulte e lo spiritismo di cui fu, per un periodo, scettico ma impressionabile praticante.

sono gli anni che seguono la morte della figlia paula. isabel allende adotta la forma "diario" per fare la cronaca della famiglia, faticosamente riunita in california dal 1992 al 2006. i ricordi si intrecciano alle riflessioni sulla vita, sulla sua opera e sul mondo contemporaneo. due leitmotiv danno coesione all`insieme: la relazione amorosa con il secondo marito willie e l`ansia di costituire e difendere una grande tribu` familiare. con intelligenza e autoironia isabel ci mostra le difficolta` di tenere insieme un clan variegatissimo e di dominarlo; in una sorta di messa a nudo delle proprie inclinazioni, ci dice che un`innata generosita` puo` facilmente travalicare in esercizio di potere e controllo nelle altrui vite per modificarne il corso. gli episodi teneri, burleschi si intrecciano a quelli tragicomici o drammatici e la narratrice esibisce una tolleranza imperturbabile per le passioni e un`intolleranza viscerale nei confronti dell`ingiustizia. non mancano le acute riflessioni sull`incombere della terza eta`, sulle proprie debolezze, sulla fatica di sbagliare. si esce dalla lettura con la sensazione di aver attraversato una grande galleria di ritratti familiari, di aver vissuto una cronaca di affetti che ci riguarda da vicino.

per commemorare l`armistizio in un paese sconosciuto del terzo mondo appena uscito dalla guerra, viene commissionata una nuova strada che connette le due meta` dello stato fratturato. sono incaricati del lavoro due uomini che vengono da un paese del primo mondo, due contractor mercenari. per ragioni di sicurezza, prima di iniziare, si sono dati degli pseudonimi numerici. numero quattro, quello incaricato di guidare l`avveniristica macchina asfaltatrice rs-90, si attiene a una disciplina monastica: devono fare una strada perfettamente dritta, lunga 260 chilometri, e i tempi sono stretti, il lavoro deve essere completato prima della parata celebrativa. numero nove, che in sella al suo quad si assicura che non ci siano ostacoli davanti e dietro, e` invece in vena di avventure e curioso di cio` che lo circonda. conosce la lingua locale, mangia le cose del posto invece di limitarsi ai frullati di proteine della razione, fa amicizia come puo` sulla strada e, in generale, fa di tutto per non attenersi al rigoroso protocollo previsto. quattro capisce immediatamente che nove e` un "agente del caos", che rischia di compromettere il lavoro e che, peggio, rende piu` incerto il ritorno a casa. la grande protagonista de "la parata" e` l`attesa. quattro e` a modo suo simile al nostro giovanni drogo del deserto dei tartari di buzzati: la sua fortezza e` la macchina asfaltatrice in cui passa le sue giornate e i suoi tartari sono il collega nove e la popolazione locale. ma il romanzo e` anche la storia di scontro vizioso fra i due protagonisti, fra oriente e occidente, e fra le due anime contrastanti di quattro, quella scientifica e quella umana ed empatica. stranieri in una terra straniera devastata dalla guerra, quattro e nove sono protagonisti di un`allegoria che vuole mostrare l`assurdita` della loro posizione e le conseguenze della loro presenza.

la vita di andrea scotto e` tutto fuorche` perfetta, specie quando c`e` di mezzo la famiglia. quarantenne single e ancora ostinatamente immaturo, andrea ha sempre preferito tenersi alla larga dai parenti: dal padre libero scotto, ex comandante di navi, procidano, trasferitosi a napoli con i figli dopo la morte della moglie, e dalla sorella marina, sposata, con due figlie e con un chiaro problema di ansia da controllo. quando pero` marina e` costretta a partire lasciando il padre gravemente malato, tocca ad andrea prendere il timone. e l`inizio di un fine settimana rocambolesco, in cui il divieto di fumare imposto da marina e` solo una delle tante regole che vengono infrante. tallonato da cane pazzo tannen, un bassotto terribile che ringhia anche quando dorme, costretto a stare dietro a un padre ottantenne che non ha affatto intenzione di farsi trattare da infermo, andrea sbarca a procida e torna dopo anni sui luoghi dell`infanzia, sulla spiaggia nera vulcanica che ha fatto da sfondo alle sue prime gioie e delusioni d`amore e tra le case colorate della corricella scrostate dalla salsedine. e in quei contrasti, in quell`imperfetta perfezione che riporta a galla ferite non rimarginate ma anche ricordi di infinita dolcezza, cullato dalla brezza che profuma di limoni, capperi e ginestre o dal brontolio familiare della vecchia diane gialla della madre, andrea trovera` il suo equilibrio.

ambrosio, monaco dell`ordine dei cappuccini di madrid, e` conosciuto in citta` per la sua saggezza e la condotta virtuosa. fino al giorno in cui scopre che il discepolo con cui ha un profondo legame e` in realta` una fanciulla, matilda. caduto in tentazioni sempre piu` torbide, ambrosio ricorrera` alla magia e al demonio nel tentativo di celare i propri crimini all`inquisizione. considerata uno dei capolavori di quella letteratura nera e sublime che canta il male solo per estenuare il lettore e fargli desiderare il bene per rimedio, l`opera di lewis viene riscoperta dai surrealisti e antonin artaud, nel 1930, decide di farne rivivere la grandezza. la sua non e` una traduzione o un adattamento ma, come dice artaud stesso, "una specie di copia in francese del testo originale". egli usa il testo di lewis come materiale grezzo, modellandolo in profondita` per rendere il ritmo piu` incalzante, l`intreccio piu` intricato, come il dedalo di gallerie sotterranee teatro di alcune delle scene piu` cruente del romanzo.

in quale misura la radio, negli anni fra le due guerre, e la televisione, in quelli del boom economico, hanno contribuito allo sviluppo italiano? i nuovi mezzi di comunicazione sono stati al centro della crescita culturale dell`italia contemporanea o hanno accentuato l`andamento squilibrato della sua modernizzazione? qual e` stato il rapporto tra questi mezzi e gli altri apparati dell`industria culturale? e, infine, che effetto hanno avuto, sulle strutture della radio e della televisione, i condizionamenti del potere, dal fascismo fino a oggi? attraverso una riflessione critica che si coniuga a una documentata analisi delle vicende connesse all`uso dei piu` importanti fra i mass media, vengono sottoposti a una puntuale verifica storica molti luoghi comuni e molte idee ricevute. dai passi sperimentali della

pare che l`espressione "piantare in asso" si debba a teseo che, uscito dal labirinto grazie all`aiuto di arianna, anziche` riportarla con se` da creta ad atene, la lascia sull`isola di naxos. in naxos: in asso, appunto. proprio su quell`isola, l`inquieta e misteriosa protagonista di questo romanzo sente l`urgenza di tornare. e li` che, dieci anni prima, e` stata abbandonata da stefano, il suo primo, disperato amore, e sempre li` ha conosciuto di, un uomo capace di metterla a contatto con parti di se` che non conosceva e con la sfida estrema per una persona come lei: rinunciare alla fuga. che cosa e` davvero finito, che cosa e` cominciato su quell`isola? solo adesso lei riesce a chiederselo, perche` e` appena diventata madre e deve fare i conti con il padre di suo figlio e con la loro difficolta` a considerarsi una famiglia. dialogando con il mito sull`abbandono piu` famoso della storia dell`umanita` e con i fumetti per bambini con cui la protagonista interpreta la realta`, chiara gamberale ci mette a tu per tu con le nostre fatali trasformazioni, con il miracolo e la violenza della vita, quando irrompe e ci travolge, perche` qualcuno nasce, qualcuno muore, perche` un amore comincia o finisce. un romanzo sulla paura che abbiamo di perdere il filo, il controllo della nostra esistenza: mentre e` proprio in quei momenti - quando ci abbandoniamo a quello che non avevamo previsto - che rischiamo di scoprire davvero chi siamo.

"soares va scrivendo minuziosamente, con la maniacale puntigliosita` del contabile, il suo diario: grandioso zibaldone fatto di journal intime, di riflessioni, di appunti, di impressioni, di meditazioni, di vaneggiamenti e di slanci lirici che egli chiama libro e che noi potremmo chiamare romanzo." (dall`introduzione di antonio tabucchi)

cosa significa essere il vicino della piu` grande nazione del mondo? da sempre attratta dalla cultura e dall`anima russe, erika fatland ha dedicato anni a cercare di capire quella terra smisuratamente vasta. dopo aver sognato di camminare su una grande carta geografica, muovendosi lungo il sinuoso confine russo, decide di tentare un nuovo approccio: e` possibile capire un paese e un popolo osservandoli dall`esterno? comincia cosi` la pianificazione di un itinerario favoloso che abbraccia l`intera superficie di uno dei giganti della politica mondiale. partendo da pyongyang e spostandosi verso ovest a bordo dei mezzi piu` disparati - aerei a turboelica, treni, cavalli, traghetti, autobus e persino renne e kayak -, l`autrice percorre l`interminabile linea di confine tra la russia e i paesi vicini. dall`oriente all`asia centrale, e poi attraverso il mar caspio fino al caucaso. e ancora, al di la` del mar nero, l`ucraina divisa dalla guerra, e poi l`est dell`europa e i paesi baltici, fino all`estremo nord e a murmansk. per 259 giorni, erika fatland ha raccolto testimonianze e immagini, componendo un ritratto affascinante e vivido di paesaggi, culture, societa` e stati le cui differenze sbiadiscono di fronte all`unico elemento che li accomuna: l`essere confinanti della russia. e le storie, ora pittoresche, ora tragiche, spesso incredibili, che le persone incontrate durante il cammino tra due continenti raccontano, trovano tutte una spiegazione in questa fondamentale condizione geopolitica.

un racconto che si muove a spirale intorno alla figura di maria rosalia inzerillo, conosciuta come "la mennulara". ora e` morta e tutto il paese di roccacolomba si chiede chi e` stata davvero. tutti ne parlano, tutti hanno in qualche modo avuto a che fare con lei, tutti sanno e non sanno, c`e` chi la odia e la maledice e chi la ricorda con gratitudine se non con venerazione. ne parlano soprattutto gli alfallipe, del cui patrimonio la mennulara e` stata sempre oculata amministratrice. le voci che rimbalzano dal passi`o serale alle portinerie ingigantiscono e intorbidano le trame di quella donna che rabbia, passione, intelligenza hanno portato cosi` in alto da tenere in pugno una famiglia di proprietari terrieri, un boss mafioso, un intero paese.

ali` ha tredici anni quando vede roma per la prima volta. e tutto cosi` imponente e ordinato, per lui che viene da kabul. ci ha messo cinque anni, ma finalmente ha coronato il suo grande sogno: e` arrivato in europa dopo aver dovuto dire addio, insieme al suo paese, l`afghanistan, ai genitori e al fratello, annegato nel mediterraneo nel tentativo di raggiungere clandestinamente la grecia dalla turchia. ma non c`e` tempo per riposarsi: in realta` il viaggio e` appena cominciato. perche` a roma la gente e` strana: parla una lingua che ali` non capisce, ha abitudini diverse e lo guarda come un alieno. e poco piu` che un bambino, eppure di lui notano solo che e` povero, sporco, straniero. e allora bisogna crescere in fretta, integrarsi e combattere i pregiudizi. ma dove trovare le forze? gli addii si susseguono: ragazzi arrivati con lui dalla grecia prendono la strada della criminalita` o proseguono verso altre mete giudicate da "radio migranti" preferibili all`italia. ali` e` di nuovo solo, ma sa che non deve perdere l`occasione che la vita (e suo fratello, con il suo sacrificio) gli hanno in qualche modo regalato. percio` studia, riga dritto, si impegna a capire gli altri nonostante pochi cerchino di capire lui, non perde mai il coraggio e l`ottimismo e, piano piano, senza mai smettere di sognare, ce la fa. emozionante e piena di speranza, la storia di ali` ci parla anche di noi, del nostro mondo riflesso negli occhi di chi arriva in italia in cerca di un futuro. e si fa storia universale, quella di un ragazzino, poi ragazzo, poi uomo, che cerca quello a cui tutti aspiriamo: l`amicizia, l`amore, l`accettazione. insomma, un posto nel mondo.

nora d. studia a pisa. ha scelto di raccontare, nella sua tesi di dottorato, le ragioni che portarono alla mancata elezione del presidente della repubblica nel corso di una celebre congiura politica di alcuni anni prima. prova a ricostruire la vicenda attraverso il racconto confidenziale di alcuni protagonisti di quelle ore. intitola il suo lavoro "nella notte" perche` tutto, come spesso nei momenti cruciali della nostra storia, avvenne tra le sette di sera e le nove del mattino. ma dove hanno luogo quegli incontri segreti? in quali palazzi, a che ora? chi e` il regista? nora indaga. dalle parole dei testimoni ricompone nei dettagli la congiura, si imbatte in un delitto. in virtu` della qualita` della sua tesi, trova un impiego di prestigio in un centro studi a roma e arriva nella capitale, oggi. il suo luogo di lavoro si rivela una centrale di dossieraggio, fulcro di una rete di ricatti e giochi di potere. una "fabbrica del fango". decide di rinunciare all`incarico, ma incontra alice: la sua migliore amica d`infanzia e giovinezza. il centro studi diventa per alice l`osservatorio ideale dove studiare il meccanismo delle tre esse - sesso, soldi, segreti - che governa l`informazione politica. insieme le due ragazze avviano un`indagine parallela e segreta che, ripartendo dal delitto di quella notte decisiva, mette a fuoco la guerra dei dossier: una serie di scandali sessuali che hanno coinvolto personaggi politici di primo piano e hanno cambiato il corso della storia. muovendosi tra la cronaca politica, descritta nei suoi retroscena con profonda conoscenza delle persone e delle storie reali, e il ritratto di due giovani donne costrette ad agire in un mondo ostile - e molto maschile -, concita de gregorio racconta una storia di potere esemplare: la matrice del presente, la minaccia perpetua sul futuro. un romanzo teso, elettrico, che ha il respiro del thriller e la potenza del ritratto generazionale.

l`europa si e` lasciata andare al sonno della ragione. imperversano ovunque caos e dissoluzione. l`invenzione della stampa ha sconvolto le menti e il continente. il veleno della propaganda alimenta il fanatismo religioso. nato in un piccolo villaggio nella germania del seicento, il piccolo tyll scappa, con la fedele amica nele, dopo che suo padre, appassionato di astri ed erbe, viene mandato al rogo con l`accusa di stregoneria. malgrado la guerra dei trent`anni, la fame e il cattivo tempo, prima come saltimbanco che balla in bilico sulla fune e incanta e irride gli astanti, poi come buffone alla corte del tragicomico re d`inverno, tyll non muore, anzi. tyll sopravvive alla storia e ai potenti, e diventa testimone eccellente di un passato europeo denso di parallelismi con i nostri tempi, mostrandoci con comicita` l`immenso orrore e la grande bellezza di cui siamo capaci.

sotto la direzione di ewald e fontana, una e`quipe composta da bertani, gros, lagrange, marchetti e senellart sta procedendo alla trascrizione dei tredici corsi tenuti da foucault al colle`ge de france. queste lezioni rappresentano una sorta di laboratorio in cui foucault sperimentava idee e ipotesi di ricerca, solo parzialmente riprese nei libri. in questo corso, in particolare, foucault esamina in che modo la guerra, nei suoi diversi aspetti, sia stata utilizzata come uno strumento di analisi della storia e dei rapporti sociali, individuando nella guerra delle razze e nell`emergere del razzismo di stato uno schema d`intelligibilta` della nostra modernita` storico-politica.

per quale ragione i poveri, in tutto simili per capacita` e aspirazioni a chiunque altro, vanno incontro a destini completamente differenti? perche` restano poveri? le loro scelte di vita sono spesso determinate da fattori che sfuggono alla logica dell`economia di mercato. tante politiche contro la poverta` sono infatti fallite proprio per un`inadeguata comprensione del problema o per la convinzione di poter applicare ricette astratte e valide per tutti, senza verificarle sul campo. dobbiamo invece capire perche` i poveri preferiscono pagare cure sanitarie inutili invece di fare vaccinazioni gratuite; come mai i bambini poveri frequentano la scuola spesso senza imparare; perche` i poveri non desiderano un`assicurazione o intraprendono molte attivita` senza farne prosperare alcuna. l`economia dei poveri e` la prima grande analisi che combinando ricerca empirica e teorica ci svela la vera natura della poverta` e insegna che talvolta puo` bastare una piccola spinta nella giusta direzione per conseguire grossi risultati: certi sussidi simbolici con effetti tutt`altro che simbolici, azioni che consentono di ottenere di piu` facendo di meno, occupazioni di qualita` che favoriscono la crescita e cosi` via. soprattutto, anche quando le difficolta` sembrano insormontabili, bisogna insistere nel porsi le giuste domande, sperimentare e nutrire speranza per affrontare la sfida di costruire un mondo senza piu` poverta`, magari un passo alla volta.

quando l`uragano katrina si abbatte` su new orleans, abdulrahman zeitoun, un americano di origini siriane, benestante e padre di quattro figli, decise di sfidare la tempesta e di restare in citta`, per proteggere la propria casa e l`attivita` lavorativa di ristrutturazioni immobiliari. nei giorni successivi si mise a girare per le strade allagate su una canoa di seconda mano, portando aiuti e viveri alle persone e agli animali bloccati nelle case dall`inondazione. ma il 6 settembre 2005 zeitoun spari` all`improvviso. la moglie, sfollata con i figli nel texas, disperata cerco` di avere sue notizie, nel timore che gli fosse successo qualcosa di molto brutto. cosa successe ad abdulrahman zeitoun? in questa opera di non-fiction, per la quale ha condotto ricerche e lavorato per tre anni, dave eggers, sulle tracce delle radici siriane del protagonista, racconta il suo matrimonio con kathy - un`americana convertitasi all`islam, la nascita dei figli, e soprattutto dipinge magistralmente l`atmosfera surreale (a new orleans e negli stati uniti) che ha reso possibile quanto e` accaduto a zeitoun.

l`esperimento di "ibernazione" narcotica di una giovane donna, aiutata e incoraggiata da una delle peggiori psichiatre della storia. new york, all`alba del nuovo millennio. la protagonista gode di molti privilegi, almeno in apparenza. e giovane, magra, carina, da poco laureata alla columbia e vive, grazie a un`eredita`, in un appartamento nell`upper east side di manhattan. ma c`e` qualcosa che le manca, c`e` un vuoto nella sua vita che non e` semplicemente legato alla prematura perdita dei genitori o al modo in cui la tratta il fidanzato che lavora a wall street. afflitta, decide di lasciare il lavoro in una galleria d`arte e di imbottirsi di farmaci per riposare il piu` possibile. si convince che la soluzione sia dormire un anno di fila per non provare alcun sentimento e forse guarire. tra flashback di film anni `80 - mickey rourke in "9 settimane e 1/2" e whoopi goldberg -, dialoghi surreali e spassosi, descrizioni di una new york patetica e scintillante, il libro ci spinge a chiederci se davvero si puo` sfuggire al dolore, mettendo a nudo il lato piu` oscuro e incomprensibile dell`umanita`.

un racconto di una famiglia lacerata dall`arrivo di ben, il loro ferale quinto figlio. quattro figli, una bella casa antica, l`amore di parenti e amici: la vita di harriet e david lovatt e` un glorioso inno alla felicita` domestica e ai valori familiari vecchio stile. ma quando nasce il loro quinto figlio, un`ombra malata e implacabile viene proiettata su questo tenero idillio. grande e brutto, violento e incontrollabile, il bambino ben, "pieno di fredda antipatia", piange stretto al petto di harriet. nel prendersi cura del suo bambino appena nato, di fronte a un`oscurita` e una strana sfida che non aveva mai conosciuto prima, harriet e` profondamente spaventata di cio` a cui ha dato vita...

"mi pento delle diete e di tutte le occasioni di fare l`amore che ho lasciato correre..." isabel allende conosce il gusto lieve e giocoso della vita. la troviamo alle prese con il mondo della cucina, tempio del piacere dei sensi e anticamera del "piacere dei piaceri". in un invito alla gioia dietro il grembiule, un gioco per nutrirsi e inebriarsi senza prendersi troppo sul serio. dalla salsa corallina alle pere ubriache, dall`habanera di gamberi all`insalata delle odalische, dalla zuppa scacciapensieri alle ciliegie civettuole: un patrimonio di ricette piccanti e spiritose condite con le spezie dell`ironia. "dopo aver fatto un paio di giri completi nel mondo degli afrodisiaci, scopro che l`unica cosa che davvero mi eccita e` l`amore. e allora dedico queste divagazioni erotiche agli amanti che giocano e, perche` no?, anche agli uomini spaventati e alle donne malinconiche... non posso separare l`erotismo dal cibo e non vedo nessun buon motivo per farlo; al contrario, ho intenzione di continuare a godere di entrambi fino a quando le forze e il buon umore me lo consentiranno. da qui nasce l`idea di questo libro, un viaggio senza carta geografica attraverso le regioni della memoria sensuale, la` dove i confini tra l`amore e l`appetito a volte sono talmente labili da confondersi completamente."

chi erano davvero gli eroi e le eroine della guerra di troia? quali sono le storie piu` autentiche e segrete delle figure cantate nell`iliade e nell`odissea? questo libro racconta in modo nuovo i protagonisti della grande epopea omerica che tutti abbiamo studiato a scuola. ma racconta anche quello che omero non dice, scavando nella miniera di leggende, spesso frammentarie ed enigmatiche, che gli antichi ci hanno lasciato. cosi`, intorno agli amori di achille, agli inganni di ulisse, alle avventure favolose di elena, rinasce tutta una costellazione di eroi perduti.

una sera, mentre rilegge

rimaste orfane, guriko e donko gestiscono un sito di posta del cuore che si chiama le sorelle donguri (donguri significa ghianda in giapponese). donko e` tanto energica e indipendente quanto la sorella e` solitaria e taciturna. questo fino a quando guriko riceve il messaggio di una donna che le scrive del dolore per la perdita del marito, parole che inducono guriko a ripensare al suo primo amore, mugi, incontrato ai tempi della scuola e poi sparito nel nulla. segretamente cova da sempre il desiderio e la speranza di ritrovarlo, decide allora di interrompere la sua clausura e di andare a cercarlo. attraverso la voce narrante di guriko, banana yoshimoto affronta temi quali la perdita e il superamento del dolore, ponendo l`accento sul potere salvifico della condivisione e sulla capacita` dei sogni di sciogliere tensioni e problemi.

tornano alcuni personaggi de "la banda dei brocchi" e di "circolo chiuso": benjamin e lois trotter e i loro amici, che ritroviamo qui ormai alle prese con le grane dell`eta` che avanza. ma l`attenzione del nuovo tragicomico romanzo si concentra sui membri piu` giovani della famiglia trotter, come la figlia di lois, sophie, ricercatrice universitaria idealista, che dopo un matrimonio poco probabile fatica a rimanere fedele al marito, soprattutto da quando le rispettive idee politiche si sono fatte sempre piu` distanti. intanto la nazione sfrigola e questioni come il nazionalismo, l`austerita`, il politicamente corretto e l`identita` politica incendiano il dibattito e gli animi.

"la prima qualita` con cui ci avvince la poesia di donne, pur ricca com`e` di significato, non e` il significato, ma qualcosa di molto piu` immediato e puro: e` l`esplosione con cui irrompe nel discorso. ogni prefazione, ogni convenevole e` stato consumato; egli balza nella poesia per la via piu` breve..." cosi` scriveva virginia woolf, nel 1913, per spiegare il fascino del grande poeta metafisico inglese john donne (londra 1572-1631). il suo testo introduce, assieme a quello di strachey, questa edizione dove si trovano tradotti in italiano tutti gli epigrammi di donne con una nuova versione delle poesie sacre e profane. completa il volume un ampio apparato di note, indispensabile per districarsi nei riferimenti religiosi e culturali del poeta inglese.

oggi in europa viviamo in societa` sempre piu` disomogenee. le tensioni e i conflitti etnici, religiosi e culturali che attraversano centri e periferie impongono la ricerca di nuove forme di convivenza. secondo cinzia sciuto, la strada da percorrere per una societa` capace di tenere insieme disomogeneita` culturale e diritti delle persone e` quella di una visione etica e politica radicalmente laica. ma che cosa significa essere laici? la laicita` e` l`insieme delle condizioni che permettono alle diverse espressioni religiose, e piu` in generale alle diverse visioni del mondo, di coesistere in una societa` pluralistica. condizioni che garantiscono la liberta` di religione ma allo stesso tempo stabiliscono princi`pi ai quali non si puo` derogare in nome di nessun dio. la laicita` dunque non e` il polo di una simmetria, ma la condizione prepolitica della convivenza civile in una societa` disomogenea. un saggio che smaschera le pretese velleitarie del multiculturalismo: nel reclamare riconoscimento e rispetto delle identita` delle diverse componenti etniche, religiose e culturali di una societa`, il rischio e` perdere di vista che il soggetto titolare di diritti e` solo ed esclusivamente il singolo individuo e non i gruppi. sciuto capovolge l`ordine di priorita`: e` l`individuo a essere portatore di identita` e appartenenze, non e` l`appartenenza a definire l`individuo.

nel 1947, dopo dieci anni di lavoro e rifiuti editoriali, di sbornie furiose e disavventure assortite (compreso un incendio dove il manoscritto rischio` di andare perduto), usciva sul mercato anglosassone il secondo libro di uno scrittore inglese poco noto. l`autore era malcolm lowry e il romanzo s`intitolava "sotto il vulcano". venne subito acclamato come un capolavoro e, nel giro di poco tempo, divento` prima un classico moderno e poi un film di john huston. raccontava la storia maledetta di un ex console britannico di stanza in una citta` immaginaria del messico e delle sue ultime ore di vita - nel giorno dei morti del 1938 - insieme a una moglie, innamorata ma infedele, e a un fratellastro, idealista ma sleale. ma soprattutto, con uno stile epico e modernista insieme, raccontava una vita in compagnia dei demoni dell`alcol e dei fantasmi del passato, all`ombra di un minaccioso vulcano e del fatalismo messicano.

boris pasternak nacque nel 1890 a mosca. il suo ingresso nella vita intellettuale russa coincise con la moda del cubofuturismo e con le piu` accese esperienze di rinnovamento letterario. ma per quanto animato da un ansioso bisogno di ricerca, egli non dimentico` mai la piu` genuina tradizione della sua terra, come testimoniano l`opera poetica e, ancor meglio e di piu`, il romanzo. la sua poesia, cosi` improduttiva ai fini della propaganda, non lo mise mai in buona luce presso le autorita`; egli stesso - non per una ben individuata ragione di ordine politico, ma per un preciso bisogno di salvare la liberta` dell`arte e del pensiero - sin dal 1930 visse in disparte nella sua dacia di peredelkino presso mosca, dove mori` nel 1960. fu in questa volontaria solitudine che maturo` e fu scritto ii dottor zivago. il premio nobel per la letteratura, conferitogli nel 1958, e l`eco enorme e l`impressione profonda suscitate in tutto il mondo dal romanzo non valsero a toglierlo dall`isolamento ne` ad attenuare il gelo ufficiale della politica e della letteratura sovietiche. unanime, la critica di tutto il mondo riconosce che ii dottor zivago si inserisce - per dirla con le parole di eugenio montale -"per l`ampiezza del quadro e per la primordialita` delle passioni nella tradizione tolstoiana" e tuttavia, come scrisse edmund wilson, esso "non e` affatto un romanzo d`antico stampo ... e` un romanzo poetico moderno, il cui autore ha letto joyce, proust, e kafka e ... s`e` allontanato dai suoi predecessori per inventare, in questo campo, un genere suo proprio ... l`intero libro e` una grandiosa, enorme espressione simbolica della visione della vita dell`autore".

una bimba solitaria si innamora dell`amante della madre e, nelle torride sieste della pensione in cui vive, inventa misteriose cerimonie che conducono entrambi sull`orlo di un profondo abisso. da un sotterraneo abbandonato viene liberata una vecchia rimasta prigioniera per mezzo secolo, vittima di un caudillo geloso. quando si ritrova all`aperto, nuda, i lunghi capelli bianchi che sfiorano terra, gli occhi ciechi per il buio di decenni, non ricorda neppure il proprio nome. sono questi alcuni degli straordinari personaggi narrati da eva luna, accanto ai quali incontriamo rolf carle`, il fotografo segnato dagli orrori della guerra, riad halabi`, l`arabo dal cuore compassionevole, la maestra ines, il benefattore e altri che i lettori di "eva luna" gia` conoscono. un sottile filo narrativo unisce queste storie d`amore e di violenza, dal tono sempre contenuto, quasi dimesso, in contrasto con la ricchezza delle immagini, l`esuberanza degli scenari e la stravaganza delle passioni che determinano i destini di una stralunata umanita`. ventitre` racconti, storie di passione e violenza, popolati da personaggi a tinte forti, in cui corre un filo sottile e misterioso.

in una nuova traduzione, il romanzo che dostoevskij stava scrivendo al momento del suo arresto per mano della polizia zarista. le prime tre parti di

la storia di un ragazzo di ventidue anni, dave, che nell`arco di cinque settimane si trova a perdere per tumore entrambi i genitori e quindi a dover badare al fratellino toph di soli otto anni. con una decisione coraggiosa e sorprendente, dave vende la casa di famiglia, sale in macchina e, sempre con il fratellino al fianco, si muove alla scoperta di una nuova vita. insieme...

in una sonnolenta cittadina del profondo sud degli stati uniti l`avvocato atticus finch e` incaricato della difesa d`ufficio di un afroamericano accusato di aver stuprato una ragazza bianca. riuscira` a dimostrarne l`innocenza, ma l`uomo sara` ugualmente condannato a morte. questo, in poche righe, l`episodio centrale di un romanzo che da quando e` stato pubblicato, oltre cinquant`anni fa, non ha piu` smesso di appassionare non soltanto i lettori degli stati uniti, ma quelli di tutti i paesi del mondo dove e` stato tradotto. non si esagera dicendo che non c`e` americano che non l`abbia letto da bambino o da adolescente e che non l`abbia consigliato a figli e nipoti. eppure non e` un libro per ragazzi, ma un affresco colorito e divertente della vita nel sud ai tempi delle grandi piantagioni di cotone, dei braccianti neri che le coltivavano, delle cuoche di colore che allevavano i figli dei discendenti delle grandi famiglie dell`ottocento, della white trash, i "bianchi poveri" abbrutiti e alcolizzati; e anche, purtroppo, delle sentenze sommarie di giurie razziste e degli ultimi linciaggi americani della storia. quale il segreto della forza di questo libro? la sua voce narrante, che e` quella della piccola scout, la figlia di atticus, una huckleberry finn in salopette (dire "in gonnella" sarebbe inesatto, perche` scout e` una maschiaccia impertinente e odia vestirsi da donna) che, ora sola ora in compagnia del fratello maggiore e del loro amico piu` caro (ispirato all`autrice dal suo amico d`infanzia truman capote), ci racconta la storia di maycomb, alabama, della propria famiglia, delle pettegole signore della buona societa` che vorrebbero farla diventare una di loro, di bianchi e neri per lei tutti uguali, e della vana battaglia paterna per salvare la vita di un innocente.

una saga familiare del nostro secolo in cui si rispecchiano la storia e il destino di tutto un popolo, quello cileno, nei racconti delle donne di una importante e stravagante famiglia. un grande affresco che per fascino ed emozione puo` ricordare al lettore, nell`ambito della narrativa sudamericana, soltanto "cent`anni di solitudine" di garcia marquez.

zeus diventa un cigno oppure un toro per sedurre le ragazze di cui si e` invaghito. atena trasforma in ragno la donna che aveva osato sfidarla in una gara di tessitura. apollo scuoia vivo un rivale impertinente. ermes, appena nato, scivola via dalla culla e si dedica al furto di bestiame. dioniso fa impazzire una madre e la costringe a uccidere il suo stesso figlio. la capricciosa afrodite viene sorpresa ad amoreggiare con il dio della guerra ares: efesto, il marito tradito, ingabbia i due amanti in una rete d`oro. gli de`i dell`antica grecia sono rissosi, violenti, bugiardi, passionali. molto diversi dall`immagine imbalsamata che spesso abbiamo di loro. queste "biografie non autorizzate" svelano i lati oscuri e talvolta meno noti dei grandi protagonisti della mitologia in un racconto leggero e divertente, affidato alla penna di un autorevole studioso del mondo antico. un viaggio nel mito, dove le storie che stanno alla radice della nostra cultura ritrovano tutta la loro affascinante immediatezza.

con il crollo dell`unione sovietica nel 1991, le cinque repubbliche dell`asia centrale fino ad allora controllate da mosca ottengono l`indipendenza. nel corso di settant`anni di regime sovietico, turkmenistan, kazakistan, kirghizistan, tagikistan e uzbekistan, i paesi che, dalle catene montuose piu` alte del mondo al deserto, segnavano un tempo la rotta della via della seta, sono in qualche modo passati direttamente dal medioevo al ventesimo secolo. e dopo venticinque anni di autonomia, tutte e cinque le nazioni sono ancora alla ricerca della loro identita`, strette fra est e ovest e fra vecchio e nuovo, al centro dell`asia, circondate da grandi potenze come la russia e la cina, o da vicini irrequieti come l`iran e l`afghanistan. a unirle sono i contrasti: decenni di dominio sovietico convivono con le amministrazioni locali, la ricchezza esorbitante data da gas e petrolio con la poverta` piu` estrema, il culto della personalita` con usanze arcaiche ancora vitali. e mentre le steppe si riempiono di edifici ultramoderni e ville sfarzose abitate dai nuovi despoti, continuano a sopravvivere la passione per i tappeti e i bazar, l`amore per i cavalli e i cammelli, e innumerevoli tradizioni che rendono una visita alla regione e ai suoi abitanti indimenticabile. nel suo reportage sui paesi alla periferia dell`ex unione sovietica, erika fatland unisce un approfondito lavoro di ricerca e analisi geopolitica al gusto dell`avventura.

viaggio al centro della terra e` la mirabolante spedizione nelle viscere del mondo intrapresa dal professor otto lidenbrock, scienziato noto in tutta la germania, dal nipote axel e da hans, la guida che li accompagnera` per l`intera durata dell`avventura. all`origine di tutto quanto, la scoperta da parte dello scienziato di una vecchia pergamena in cui, in linguaggio cifrato, venivano fornite precise indicazioni per raggiungere il centro della terra attraverso l`entrata posta in un vulcano islandese. le avventure che il gruppo vive per arrivare al cuore del pianeta sono straordinarie e non a caso al libro arridera` una tale fama da renderlo fin da subito uno dei piu` letti di jules verne. una storia destinata ad accendere la fantasia dei suoi contemporanei, anche per merito delle splendide incisioni di edouard riou, che accompagnavano le prime edizioni del volume, qui riprodotte. il libro si e` guadagnato un posto di rilievo anche tra i romanzi del cosiddetto ciclo "alla scoperta del mondo perduto". ma anche negli anni a noi piu` vicini e` diventato uno dei testi di riferimento del "genere steampunk". da questo romanzo sono stati tratti innumerevoli film, serie televisive e videogame.

"il signor pirandello e` desiderato al telefono". cascais, 1935. un attore che interpreta pessoa (o pessoa stesso?) telefona a piran-dello, perche` ha l`anima in pena e "a lui interessano le anime in pena". un dialogo a una sola voce, un gioco del rovescio costruito su continue rifrazioni che danno l`illusione di una poetica polifonia. "il tempo stringe" e` un duello mancato. enrico usa le parole come fendenti, contro un avversario che si e` gia` sottratto allo scontro, poiche` giace morto su un letto di ospedale. tra il disperato e il grottesco, una surreale resa dei conti tra un uomo e un fantasma, simbolo della novecentesca solitudine dell`io. "i dialoghi mancati" di tabucchi sono a ben vedere due monologhi, perche` si articolano con interlocutori che non possono rispondere. e l`umano portato sulla scena attraverso il personaggio, maschera cava costruita per far risuonare l`anima dell`attore: la sua voce. "marconi, se ben mi ricordo". radio londra, 1935. lo speaker guida in una vivacissima trasmissione un gruppo eterogeneo di ospiti, tra cui un professore patriottico, orwell, la sua chiromante, un anarchico italiano e madame liberte`. con una tipica capriola tabucchiana, si finisce per commemorare non tanto marconi, quanto gli anarchici "scacciati senza colpa" da lugano proprio nel 1895. in un radiodramma polifonico, scritto per i cento anni della radio, tabucchi tesse un inno alla liberta` e scaglia un duro monito a non dimenticare la storia, oggi valido piu` che mai.

l`adolescenza di miriam/maria smette da un`ora all`altra. un annuncio le mette il figlio in grembo. qui c`e` la storia di una ragazza, operaia della divinita`, narrata da lei stessa. l`amore smisurato di giuseppe per la sposa promessa e consegnata a tutt`altro. miriam/maria, ebrea di galilea, travolge ogni costume e legge. esaurira` il suo compito partorendo da sola in una stalla. ha taciuto. qui narra la gravidanza avventurosa, la fede del suo uomo, il viaggio e la perfetta schiusa del suo grembo. la storia resta misteriosa e sacra, ma con le corde vocali di una madre incudine, fabbrica di scintille. l`enorme mistero della maternita`. una lettura della storia di maria che restituisce alla madre di gesu` la meravigliosa semplicita` di una femminilita` coraggiosa, la grazia umana di un destino che la comprende e la supera. de luca al vertice della sua sapienza narrativa.

la scrittrice racconta la sua vita tra il 1944 e il 1945, quando militava a parigi nei ranghi della resistenza aspettando disperatamente il ritorno del marito deportato. sullo sfondo della guerra mondiale e della guerra civile, due racconti immaginari e quattro racconti in due vecchi quaderni.

nel 1872 la corte austro-ungarica finanzia una spedizione artica che ha il compito di rintracciare il leggendario passaggio a nord-est, un varco tra i ghiacci dell`artico che consentirebbe di raggiungere l`oriente. al comando della pericolosa avventura che ha gia` fatto diverse vittime sono due giovani e ambiziosi ufficiali: julius von payer e carl weyprecht. con loro si imbarcano i ventidue membri dell`equipaggio, i marinai perlopiu` triestini o dalmati, i due alpinisti e cacciatori tirolesi johann mailer e alexander klotz,e l`arpioniere norvegese elling carlsen.tutti a bordo dell`admiral tegetthoft salpano dal porto norvegese di tromso, ma gia` dopo un mese la nave e` incagliata a nord dell`isola di novaja zemlja. l`equipaggio deve cosi` affrontare l`orrore della notte artica, sei freddissimi mesi senza luce, in balia della deriva della banchina e degli orsi polari. l`artico li avvolge nella sua morsa e rivela il suo fascino mortale, la forza della creazione sotto forma di desolazione, freddo e gelo. quindi, assieme ai raggi del sole, torna la speranza, ma la nave comunque non puo` piu` fare vela verso casa. approdati sulla terraferma, trascorrono un secondo inverno, ancora piu` duro, poi di nuovo splende il sole...

a vent`anni, karl ove decide di trasferirsi a bergen per seguire i corsi di una prestigiosa accademia di scrittura. come studente piu` giovane mai ammesso, e` eccitato e pieno di aspirazioni. presto pero` si sente defraudato delle sue illusioni giovanili. a disagio in compagnia e senza speranza con le donne, si da` al bere e alla musica rock. poi, pian piano, le cose prendono una piega piu` luminosa. si innamora, lascia perdere lo scrivere e si concentra sulla piu` gratificante critica letteraria, e il principio di una vita adulta prende forma. questo, fino a quando i suoi demoni, le sbronze e l`irresistibile esca della battaglia dello scrittore lo richiamano all`ordine. nel quinto volume del ciclo de "la mia battaglia", karl ove knausg?rd rivela la sua personale e spesso vergognosa lotta contro l`introversione, l`abuso di alcol, l`infedelta` e le ambizioni artistiche, e ci riporta tutto il dramma quotidiano dell`esistenza, in un romanzo in equilibrio tra il disperato desiderio di essere buono e il terribile potere della trasgressione.

"zanna bianca, il protagonista del romanzo, e` l`unico di quattro cuccioli che riesce a sopravvivere in una grotta dello yukon, sopra un torrente, lontano da ovunque. dentro la tana inaccessibile, il piccolo lupo viene al mondo generato da colei che viene semplicemente presentata come `la lupa` e la prima parte del libro lascia in questa sospensione il lettore per condurlo sulla pista dei valori `primordiali`, senza nomi e cognomi. e come se london volesse sfruttare un archetipo e i suoi simboli; solo in seguito scopriamo che `la lupa` e` kiche, figlia di un lupo e di un cane, una femmina agguerrita e astuta, gia` di proprieta` del capotribu` castoro grigio. [...] zanna bianca nasce nel wild e nasce lupo con dentro il codice genetico del cane: quest`altro archetipo alla fine prevarra` dopo una lunga storia formativa fatta di durezza e amore, rinuncia e crudelta`. anche il padre di zanna bianca e` un archetipo, ma il vecchio lupo grigio occhio solo, sopravvissuto a mille battaglie e alla furia della natura selvaggia, diventa il simbolo della vita che sopravvive a se stessa, del wild che scorre dalle generazioni che lo hanno preceduto a quelle future." (dalla postfazione di davide sapienza). con un testo di mario maffi.

in un mattino simile a tanti altri g.h., donna sicura della propria identita` e delle proprie scelte, si scontra con un fatto, un evento infimo e mostruoso, che avra` sulla sua vita un effetto fortemente traumatico. in un lungo, minuzioso monologo g.h. riferisce il suo viaggio, allucinato, all`interno di una stanza: "creero` cio` che mi e` accaduto. solamente perche` vivere non e` narrabile. vivere non e` vivibile". solo attraverso la totale perdita dell`identita`, nello spaesamento, nel disorientamento, g.h. comprende che il vivere e` "cosa sovrannaturale", che "essere io," scrisse alfredo giuliani in occasione della prima edizione italiana, "non e` una peculiarita` umana perche` proviene da una fonte anteriore e assai piu` grande, da una materia infinitamente piu` ricca e sconosciuta". una estenuata interrogazione sul senso di vivere e la ricerca continua della faccia nascosta della realta`.

il romanzo usci` a puntate sulla rivista

e possibile parlare, poetare, pensare, oltre la lettera, oltre la morte della voce e della lingua? e l`interrogativo che si pone giorgio agamben nel saggio che introduce "il fanciullino" di giovanni pascoli, uno dei testi piu` profondi, significativi e misconosciuti del decadentismo italiano. per il fanciullino il linguaggio e` una riserva di oggetti che "furono vivi" e che stanno come congelati sull`orlo della vita, in attesa di essere "animati". l`opera poetica e` dunque, in primo luogo, un tentativo di restituire la vita alle cose morte che si sono depositate nella lingua, in una lingua che appare cosi` essa stessa lingua morta: la poesia diventa allora una sorta di attraversamento della morte, una "complicita` con la morte", che lega questo testo pascoliniano ai grandi testi del "moderno".

"sono convocata. giovedi` alle dieci in punto." una giovane donna senza nome, in una citta` rumena, un appuntamento obbligato e temuto con i servizi segreti del regime di nicolae ceausescu. durante il tragitto in tram per presentarsi all`interrogatorio, immagini e figure della vita attraversano la mente della protagonista: l`infanzia in una cittadina di provincia e il desiderio semierotico da lei provato per il padre, il primo matrimonio con un uomo che "non era capace di picchiarmi e percio` si disprezzava", i racconti strazianti del nonno sulla deportazione. e poi la giovane amica lilli, uccisa da una sentinella alla frontiera con l`ungheria mentre tentava di fuggire dal paese; e paul, le sue giornate e le sue notti trascorse fin troppo spesso nell`alcol, ma anche i momenti di felicita` vissuti insieme a lui, come bagliori fuggevolmente accesi. tutto si affaccia alla memoria e si intreccia al presente, agli interrogatori e alle vessazioni, all`angoscia quotidiana e agli stratagemmi con cui il pensiero cerca tenacemente di non soccombere. con questo romanzo herta muller ci offre un`esplorazione toccante e magistrale su come la dittatura arrivi a impadronirsi di ogni fibra dell`umano.

supplizi capitali, deportazioni spietate, ovattati isolamenti. in questo corso, uno dei piu` importanti del suo insegnamento al colle`ge de france, michel foucault si interroga sul significato delle punizioni che l`europa, nel corso dei secoli, ha predisposto per chi trasgrediva la legge e incorreva nelle sue sanzioni. per la prima volta possiamo toccare con mano la documentazione da cui foucault ricavera` le sue celebri analisi sul potere sovrano, sul potere disciplinare e sul paradigma biopolitico. ed ecco che il patibolo, le prigioni, i lavori forzati, le torture piu` feroci, l`isolamento piu` silenzioso diventano lo specchio di cio` che l`europa e` stata ed e` diventata nel corso dei secoli. c`e` stato il tempo della punizione spettacolare e granguignolesca e quello della pena silenziosa e sottratta agli sguardi, il tempo del potere che inscena la sua magnificenza e quello del potere che si nasconde, il tempo del potere che da` la morte e quello del potere che amministra minuziosamente la vita dei cittadini. in questo specchio straniante vediamo prendere forma decisioni epocali circa i rapporti tra soggetto e potere, legalita` e illegalita`, ordine e disordine. sullo sfondo di queste pagine, un`ipotesi finora meno evidente nell`itinerario foucaultiano: che la guerra civile non costituisca affatto una condizione eccezionale per le nostre societa`, ma sia lo stato normale, la materia sottostante, la stoffa eterna di cui e` fatto il potere.

sigillano silenzi, sanciscono alleanze, impartiscono assoluzioni e infliggono condanne, i baci feroci. baci impressi a stampo sulle labbra per legare anima con anima, il destino tuo e` il mio, e per tutti il destino e` la legge del mare, dove cacciare e` soltanto il momento che precede l`essere preda. la paranza dei bambini ha conquistato il potere, controlla le piazze di spaccio a forcella, ma da sola non puo` comandare. per scalzare le vecchie famiglie di camorra e tenersi il centro storico, nicolas `o maraja deve creare una confederazione con `o white e la paranza dei capelloni. per non trasformarsi da predatori in prede, i bambini devono restare uniti. ed e` tutt`altro che facile. ogni paranzino, infatti, insegue la sua missione: nicolas vuole diventare il re della citta`, ma ha anche un fratello da vendicare; drago` porta un cognome potente, difficile da onorare; dentino, pazzo di dolore, e` uscito dal gruppo di fuoco e ora vuole eliminare `o maraja; biscottino ha un segreto da custodire per salvarsi la vita; stavodicendo non e` scappato abbastanza lontano; drone, pesce moscio, tucano, briato` e lollipop sono fedeli a nicolas, pero` sognano una paranza tutta loro... fra contrattazioni, tradimenti, vendette e ritorsioni, le vecchie famiglie li appoggiano per sopravvivere o tentano di ostacolarli, seminando discordia direttamente in seno alle paranze. una nuova guerra sta per scoppiare? prosegue il ciclo della paranza dei bambini e roberto saviano torna a raccontare i ragazzi dei nostri giorni feroci, nati in una terra di assassini e assassinati, disillusi dalle promesse di un mondo che non concede niente, tantomeno a loro. forti di fame. forti di rabbia. pronti a dare e ricevere baci che lasciano un sapore di sangue.

per un intero secolo, da quando, giosue` carducci ne patrocino` la prima edizione a stampa, lo

dimenticate troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. dimenticate la violenza e le stragi, la crudelta` e l`orrore. e seguite invece il cammino di due giovani, prima amici, poi amanti e infine anche compagni d`armi - due giovani splendidi per gioventu` e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna. madeline miller, studiosa e docente di antichita` classica, rievoca la storia d`amore e di morte di achille e patroclo, piegando il ritmo solenne dell`epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbosita` e restituito alla naturalezza con cui i greci antichi riconobbero e accettarono l`omosessualita`. patroclo muore al posto di achille, per achille, e achille non vuole piu` vivere senza patroclo. sulle mura di troia si profilano due altissime ombre che oscurano l`ormai usurata vicenda di elena e paride.

un marito, una moglie, un amante: il classico triangolo al centro di tanta letteratura del passato e del presente costituisce il punto di partenza (e d`arrivo) dell`