
"tra il 9 e l`11 aprile avvenne una delle stragi piu` efferate di tutta l`occupazione dell`etiopia. un gruppo di ribelli, inseguito da una colonna italiana, si asserraglio` all`interno di una grande grotta. si trovava nella regione del gaia zeret-lalomedir. l`assedio duro` diversi giorni. per avere la meglio sui ribelli si chiese l`intervento di un plotone del reparto chimico. quando i superstiti decisero di arrendersi gli italiani divisero gli uomini e i ragazzini dalle donne e dai bambini. i primi vennero mitragliati a gruppi di cinquanta sul ciglio del burrone. i bambini e le donne non sopravvissero a lungo a causa dell`iprite." stragi sconcertanti, deportazioni, lager: ecco l`italia fascista in etiopia. dominioni ricostruisce le operazioni belliche della "piu` grande campagna coloniale della storia" e la mattanza che porto` allo sfascio l`effimero, inutile impero voluto da mussolini, conquistato male e governato peggio.

la scoperta dei nuovi mondi fu anche la scoperta di uomini mai prima d`allora apparsi nelle grandi storie universali. il racconto di questo libro, ricco di volti e di storie, si snoda dal messico alla cina, passando per le isole molucche e il peru`, ma anche per le botteghe dei tipografi veneziani e le grandi corti rivali di spagna e d`inghilterra. ci svela cosi` un rinascimento dagli orizzonti globali, in cui il recupero dell`antichita` classica si accompagno` a una disorientante scoperta: le culture con cui gli europei erano entrati in contatto fra quattro e cinquecento avevano anch`esse un passato da decifrare. qual era la storia di popolazioni, come gli indios delle americhe, di cui gli europei non avevano mai sentito parlare? in che modo spiegare le tracce di tempi lontani di cui non davano conto ne` la bibbia, ne` gli autori greci e latini? come riconciliare un`improvvisa molteplicita` di storie con il crescente senso di unita` del globo? le risposte che furono date a queste domande si misurarono con la difficile sfida della varieta` del mondo che segna ancora il nostro presente.

quello della alimentazione e` un settore nel quale si scontrano preoccupazioni per la salute, attenzioni - a volte anche eccessive - per la forma fisica e mode piu` o meno fantasiose. ecco perche` intorno al cibo esiste da sempre una sterminata varieta` di pregiudizi, luoghi comuni, false credenze e menzogne belle e buone. in alcuni casi si tratta di suggerimenti innocenti; in altri casi, invece, seguire certe indicazioni e certe promesse miracolose rischia di farci compiere scelte sbagliate o addirittura di compromettere il nostro benessere. marcello ticca, uno dei massimi esperti italiani di alimentazione, accompagna il lettore in un viaggio attraverso i piu` consolidati luoghi comuni che riguardano il piacere quotidiano del mangiare. scopriremo - evidenze scientifiche alla mano -che non e` del tutto vero che gli agrumi curino il raffreddore, che il caffe` aiuti a dimagrire, che la pappa reale e la propoli facciano miracoli, che il latte vada accuratamente evitato se si e` adulti e che dormire poco faccia dimagrire. a fine lettura, dopo aver ridimensionato o sfatato 99 luoghi comuni, avremo imparato tante regole per vivere piu` serenamente il nostro rapporto con quello che mettiamo nel piatto.

il 9 maggio 1936, dal balcone di piazza venezia, mussolini annunciava agli italiani la

esprimere gratitudine, avanzare una supplica, dimostrare la propria fede, chiedere favori, in un ventaglio inesauribile di circostanze e occasioni. per il compleanno e l`onomastico del duce; con la richiesta di un incontro; dopo che aveva pronunciato un discorso importante; quando un membro della sua famiglia era malato, o si voleva che facesse da padrino a un figlio; in occasione degli anniversari del fascismo o di una crisi internazionale; perfino quando lo scrivente aveva fatto un sogno significativo. durante il ventennio migliaia di italiani impugnarono la penna per scrivere al loro capo carismatico. i mittenti erano di tutte le estrazioni sociali ed eta`. erano soldati, contadini, massaie, bambini, preti, studenti, artigiani. molti scrivevano per chiedere un aiuto economico, ma in moltissimi per esprimere al loro leader ammirazione incondizionata, fino al desiderio amoroso o all`adorazione religiosa: per tanti il culto del duce non fu soltanto il prodotto della propaganda ma un attaccamento profondamente sentito. christopher duggan ricostruisce il ventennio dagli albori dello squadrismo sino alla caduta del regime, attraverso una documentazione fatta di lettere e diari privati inediti, resoconti giornalistici, programmi radio, canzoni popolari. la straordinaria relazione intima che moltissimi italiani intrattennero con mussolini racconta una storia emotiva dell`italia fascista che corre sotterranea e parallela lungo i binari degli avvenimenti storici.

"il problema e` l`euro", "e` tutta colpa delle banche", "bisogna fare le riforme", "le banche centrali pensano solo all`inflazione"... chi non ha letto o ascoltato molte volte queste frasi sui giornali, nei talk show, all`interno delle istituzioni nazionali e internazionali? si tratta di una serie di luoghi comuni che, ripetuti acriticamente, diventano mantra, assiomi indiscutibili, verita` univoche, scientifiche. federico caffe` sosteneva che

dal 1751 al 1772: ventuno anni furono necessari per comporre l`"enciclopedia o dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri", la summa del sapere moderno fino al secolo xviii. l`opera, curata da denis diderot per la parte riguardante la filosofia, le arti meccaniche e le lettere e da jean-baptiste le rond d`alembert per la parte riguardante le scienze e la matematica, e` un`immensa impresa collettiva che coinvolse oltre 160 esperti di varie discipline, tra i quali i piu` eminenti philosophes dei lumi: oltre ai due curatori, rousseau, montesquieu, voltaire, quesnay, turgot e d`holbach. la sua finalita` era di raccogliere tutto il sapere, diversamente dalle enciclopedie sistematiche precedenti, in ordine alfabetico, adottando i criteri dell`"albero delle conoscenze" proposto da francesco bacone. esplicito fu l`intento sperimentale e antimetafisico, coerente con la rivoluzione scientifica da copernico a newton. dopo lotte memorabili, neppure la duplice condanna, pontificia e regale, che subi` nel 1759 tra roma e parigi, riusci` a chiuderne la parabola. tutti i volumi furono integralmente ristampati in francese a lucca e a livorno, con il consenso del granduca pietro leopoldo, mentre la fortuna dell`enciclopedia fu durevole in tutta europa.

jullien insegna all`universita` di paris-viii e si occupa dello studio del pensiero e dell`estetica della cina classica in una prospettiva interculturale. in questo volume analizza l`i ching, il libro-non libro servito da testo fondamentale per tutta una civilta`, come strumento, mettendo a frutto il commento agli stessi ching di uno dei grandi pensatori cinesi del xvii secolo, wang fuzhi.

"in italia il canto costante e` che il lavoro `non c`e``: pero` e` lo stesso paese dove si chiede di lavorare gratis o senza tutele. il tutto con spaventevoli ricadute culturali sul lavoro come merce degradata, una svalutazione umana e professionale che riguarda tutti. marta fana ci racconta non solo i numeri del lavoro, gia` deprimenti, ma la sua perdita di qualita`. non e` un libro per economisti, questo combattivo pamphlet, ma un libro per lavoratori." (alessandro robecchi, "il fatto quotidiano")

l`epoca in cui viviamo si definisce post-ideologica. e il tempo della post-politica e della post-verita`. ovvero (cambiando l`ordine degli addendi, la somma non cambia) politica e verita` da post. parole e slogan virali che fanno il giro della rete propagandando spesso opinioni su fatti mai esistiti. quello a cui ci si riferisce con questa sfilza di post e`, in realta`, un pensiero prepolitico. e la lingua che lo veicola, piu` che una neolingua, e` una veterolingua che invece di mirare al progresso vorrebbe farci regredire, riportandoci agli istinti e alle pulsioni primarie. indietro, o popolo! dal

due citta` rivali, siena e firenze. due fazioni in lotta, guelfi e ghibellini. due poteri che si scontrano, impero e chiesa. tutti questi conflitti convergono il 4 settembre 1260 a montaperti per dare vita a una battaglia che segna una svolta nella storia d`italia. "balestracci ricostruisce la battaglia di montaperti basandosi su cronache e su storie, scavando nei vuoti documentali, analizzando gli antefatti, le astuzie, le contro astuzie e i tradimenti, gli intrecci sublimi, i presagi positivi e nefasti per entrambe le fazioni" (sabina minardi, "l`espresso"). "un libro godibile, ricco di informazioni e suggestioni riapre il dossier sulla battaglia di montaperti. duccio balestracci utilizza in modo parallelo e quasi cinematografico le fonti di entrambe le parti: alcune, piu` vicine al tempo della battaglia; altre, piu` lontane, recuperate da quella memoria collettiva che nel corso dei decenni ciascuna delle citta` in causa ha coltivato" (gianluca briguglia, "il sole 24 ore").

una aristocratica cavalleria teutonica contro masse di fanti comunali appiedati. un ambizioso progetto di governo universale contro l`autogoverno di citta` libere. una societa` fortemente gerarchizzata contro comunita` di uomini eguali in grado di autodeterminarsi. e questa la guerra durata oltre vent`anni che vede federico barbarossa, imperatore del sacro romano impero, tentare di piegare sul campo di battaglia i comuni italiani. non solo uno scontro fisico e strategico ma anche ideologico tra due societa` agli antipodi. l`obiettivo dell`imperatore e` di riacquisire il controllo perduto sul regno d`italia per poi assoggettare il mezzogiorno normanno. ma durante l`assenza del potere imperiale dalla penisola, le citta` italiane sono cambiate: sono citta` ricche, militarmente potenti, che pensano a se stesse come collettivita` di uomini liberi. quando cala alla testa dell`esercito teutonico, federico barbarossa si trova di fronte i comuni italiani. paolo grillo ricostruisce la guerra che sconvolse l`italia intera e duro` dal 1154 al 1176, prima di giungere a una pace definitiva nel 1183: dagli scontri campali in lombardia alle battaglie urbane a roma, dagli assedi di alessandria e di ancona alla spedizione bizantina in puglia. i protagonisti sono federico barbarossa, i papi che gli si opposero, i re normanni, l`imperatore di costantinopoli e, soprattutto, le popolazioni dei comuni italiani del nord, del centro e del sud che si batterono per difendere la loro autonomia e la loro idea di liberta`.

alessandro magno, il grande, il conquistatore; i suoi due ultimi eredi; uno scacchiere politico-militare che va dalla grecia all`egitto, passando per l`anatolia, la siria e la mesopotamia: e` questo lo scenario della storia che stiamo leggendo. siamo nel 281 avanti cristo e muoiono lisimaco, re di macedonia, e seleuco, re di siria. erano stati loro, lisimaco e seleuco, a succedere ad alessandro magno e sono loro, quaranta anni dopo la morte del grande condottiero nel 323, a decretare la fine del sogno ecumenico che era stato del sovrano macedone. avevano conservato il potere per quei quaranta anni tessendo relazioni con gli altri diadochi, coloro cioe` che erano stati i collaboratori del sovrano e che alla sua morte, tanto repentina quanto prematura, si erano trovati a gestire una difficile (e imprevista) eredita`. la storia di lisimaco e di seleuco e` la storia delle alleanze e delle inimicizie tra i vari dinasti, e` la storia delle molte coalizioni militari sciolte e costruite senza soluzione di continuita`, e` la storia dei legami, a volte amichevoli e a volte ostili, con le citta` greche, gelose della loro indipendenza, ma incapaci, nei fatti, di difenderla. e la storia della nascita di una nuova geografia e un nuovo equilibrio multipolare nel mediterraneo orientale, il vero inizio del mondo ellenistico, politicamente diviso, ma culturalmente omogeneo.

la storia dei medici, famiglia-icona del rinascimento italiano, e` anche la storia di una successione quasi ininterrotta di congiure e complotti volti a eliminare i suoi esponenti piu` prestigiosi. esiste pero` un momento cruciale, la `congiura per eccellenza`: quella che, nell`aprile 1478, doveva mettere fine al dominio della famiglia su firenze e sopprimerne la guida, lorenzo il magnifico. lorenzo e` all`apogeo della sua fortuna. incontrastato signore di firenze, anche se la citta` ama definirsi una repubblica, ben accolto in tutte le corti italiane, ha in attivo un matrimonio prolifico e prestigioso con clarice orsini, erede di una delle piu` antiche e illustri famiglie di roma. alcuni errori, pero`, minacciano la sua stabilita`: l`ostilita` del nuovo papa sisto iv, che toglie ai medici il lucroso incarico di banchieri pontifici. l`odio di volterra, tiranneggiata per impadronirsi delle sue risorse naturali. la vendetta della famiglia pazzi, cresciuta in potenza e ormai temibile concorrente. l`invidia verso un uomo che sembra costantemente baciato dalla fortuna cementa il legame dei nemici e li determina all`azione. l`epilogo fu tragico.

roma, agosto 70 a.c. in pieno foro, nel corso di un processo destinato a fare epoca, l`accusatore marco tullio cicerone lancia una fulminante requisitoria, seguita da una tempesta di testimonianze e prove. tutte vertono sui gravi crimini commessi dall`imputato, gaio verre, ex governatore della sicilia: concussione, peculato, appropriazione indebita, furto, vendita di sentenze, manipolazione di appalti, corruzione elettorale, sequestro di persona, frode, intimidazione, tortura, omicidio. di fronte, una giuria sempre piu` attonita; attorno, un pubblico sempre piu` infiammato. si tratta della prima delle verrine, assurte poi a modello oratorio di ogni tempo. quale lavoro d`inchiesta aveva reso possibile quella spettacolare accusa, capace d`intrattenere il popolo romano per giorni? le imputazioni erano reali o si tratto` invece di un processo politico? seguiamo passo dopo passo cicerone, instancabile, tenace ma non certo candido raccoglitore di prove e orchestratore di testimonianze.

da archeologo, carlo pavolini fa parlare - anche grazie a un ampio corredo di immagini - le testimonianze tangibili, gli oggetti, che gli scavi di ostia hanno riportato alia luce in quantita` enormi. strumenti della sua ricostruzione sono dunque le vestigia urbane (case, strade, luoghi di culto e di spettacolo, sedi di riunione, officine, depositi, tombe); le epigrafi, per le loro insostituibili notizie sulle istituzioni, l`economia, le associazioni professionali e la vita privata degli abitanti; gli strumenti di lavoro, le suppellettili domestiche, la ceramica, le scene di vita quotidiana riprodotte in mosaici, pitture o rilievi.

noi siamo un solo pianeta, una sola umanita`. quali che siano gli ostacoli, e quale che sia la loro apparente enormita`, la conoscenza reciproca e la fusione di orizzonti rimangono la via maestra per arrivare alla convivenza pacifica e vantaggiosa per tutti, collaborativa e solidale. non ci sono alternative praticabili. la `crisi migratoria` ci rivela l`attuale stato del mondo, il destino che abbiamo in comune. abbiamo eletto gli stranieri a causa di tutti i nostri mali. in realta` il nostro senso crescente di precarieta` e paura dipende dalla incapacita` di governare l`enorme forza dei processi di globalizzazione.

"innanzitutto questo libro parla di amore: il greco antico e` stata la storia piu` lunga e bella della mia vita. non importa che sappiate il greco oppure no. se si`, vi svelero` particolarita` di cui al liceo nessuno vi ha parlato, mentre vi tormentavano tra declinazioni e paradigmi. se no, ma state cominciando a studiarlo, ancora meglio. la vostra curiosita` sara` una pagina bianca da riempire. per tutti, questa lingua nasconde modi di dire che vi faranno sentire a casa, permettendovi di esprimere parole o concetti ai quali pensate ogni giorno, ma che proprio non si possono dire in italiano. ad esempio, i numeri delle parole erano tre, singolare, plurale e duale - due per gli occhi, due per gli amanti; esisteva un modo verbale per esprimere il desiderio, l`ottativo, e non esisteva il futuro. insomma, il greco antico era un modo di vedere il mondo, un modo ancora e soprattutto oggi utile e geniale. non sono previsti esami ne` compiti in classe: se alla fine della lettura saro` riuscita a coinvolgervi e a rispondere a domande che mai vi eravate posti, se finalmente avrete capito la ragione di tante ore di studio, avro` raggiunto il mio obiettivo."

nel 1480 l`impero ottomano era in prepotente espansione verso l`europa e il mediterraneo. sulla sua traiettoria, l`italia lacerata da congiure e lotte intestine fra le piu` splendide signorie rinascimentali. in questa storia c`e` il sogno di un sultano affascinato dai fasti dell`antichita`, che intende riunificare l`impero romano. ci sono gli interessi della repubblica di venezia. lorenzo il magnifico, appena scampato alla congiura dei pazzi. un ex gran visir caduto in disgrazia. le mire di dominio sulla penisola del re di napoli. un pontefice che, mentre pensa alla decorazione della cappella sistina, briga per favorire i propri nipoti. condottieri al servizio del miglior offerente, il coraggio dei cavalieri di rodi. un grandioso mosaico che profetizza l`avvento del male. alla fine della guerra di otranto non ci saranno vincitori, se non la peste. si cerchera` di recuperare gloria almeno dai resti delle vittime, facendone dei `martiri della cristianita``, contro ogni evidenza e testimonianza. su tutto, l`indifferenza del potere nei confronti degli umili, degli ultimi, degli inermi, costretti a pagare il prezzo delle altrui ambizioni.

fichte, schelling e soprattutto hegel disegnano, agli inizi dell`ottocento, i grandi sistemi del pensiero idealista che culminera` con la rivoluzione materialista di marx, con il positivismo e le filosofie che, come quella di schopenhauer e nietzsche, metteranno in crisi le grandi visioni unitarie del pensiero. l`ottocento e` anche l`eta` della scienza, con darwin, la logica formale, la rivoluzione della termodinamica e le geometrie non euclidee e il secolo in cui si sviluppano le scienze umane: linguistica, antropologia, psicologia, sociologia. la filosofia novecentesca, segnata dalle riflessioni sul linguaggio, si articola nella pluralita` delle grandi tradizioni, dal neokantismo alla fenomenologia, dallo storicismo alla filosofia analitica, dal neoidealismo all`esistenzialismo, dalla psicoanalisi ai marxismi, dalla semiotica allo strutturalismo, dalle teorie sull`intelligenza artificiale alle riflessioni contemporanee su etica e giustizia, sino alle neuroscienze cognitive e alla bioetica.

egeria la pellegrina, baudonivia la biografa, dhuoda la madre, rosvita la poetessa, trotula il medico, eloisa l`intellettuale, ildegarda la profetessa, caterina la mistica: otto ritratti biografici e letterari tanto piu` avvincenti perche` rappresentativi ciascuno di un diverso itinerario umano e sociale. mai come in questo volume e` stato messo in luce cosi` chiara il molteplice, enigmatico, affascinante volto della donna medievale. il medioevo, contrariamente a quanto si crede, fu la prima eta` storica in cui le donne raggiunsero un notevole grado di emancipazione sociale e culturale e cominciarono a porre le basi di quelle rivendicazioni di parita` e uguaglianza che sono ancora oggi oggetto di battaglie dall`esito tutt`altro che scontato.

"le parole usate dai papi sono importanti; tanto piu` in quanto il loro modo di parlare non e` sempre lo stesso. il linguaggio con cui il pastore della chiesa di roma si rivolge all`umanita` nei momenti difficili e` sempre stato espressione non solo della sua personalita` individuale, ma del posto che la parola della chiesa occupava nel mondo in quella data epoca; ed e` un indizio estremamente rivelatore delle diverse modalita`, e della diversa autorevolezza con cui di volta in volta i papi si sono proposti come leader mondiali. in queste pagine faremo un viaggio attraverso le parole usate dai papi nei secoli. ovviamente la chiesa esiste da duemila anni e nel corso di questi due millenni ha prodotto innumerevoli parole; non si tratta di renderne conto in modo esaustivo o anche solo sistematico, ma piuttosto di proporre uno dei tanti viaggi possibili, cominciando dal medioevo per arrivare fino alla soglia della nostra epoca."

anticipatore del calcolo, investigatore dell`atmosfera planetaria, aspro critico delle prime forme di colonialismo in america, giordano bruno ha tutte le carte in regola per essere considerato un uomo totalmente `moderno` eppure, allo stesso tempo, la sua riflessione e` impregnata dell`immaginario neoplatonico rinascimentale, di cabala e arti mnemoniche, di visioni spirituali che esprime a volte in densi componimenti in latino, altre in un vernacolare scatenato o in sublime poesia. nato sotto l`ombra del vesuvio, cresciuto nel convento napoletano di san domenico maggiore, nella sua breve vita fu destinato ad attraversare gran parte dell`europa cinquecentesca: la svizzera, la francia, l`inghilterra, la germania, praga, spesso nelle corti dei sovrani, fino a giungere poi a venezia, dove cadde nelle reti del santo ufficio nel 1592. mori` "eretico ostinato e pertinace". in queste pagine, l`autrice traccia una biografia di giordano bruno di grande accessibilita`, attraverso l`ampio uso di brani delle sue opere. l`intento e` quello di restituire il ritratto di un pensatore che ha superato i confini regionali e ha affrontato questioni complesse per l`epoca, che spaziano dalla metafisica all`etica, dalla logica alla fisica e alla matematica. "difficile trovargli un posto in uno schema che voglia seguire lo sviluppo del pensiero scientifico lungo una linea precisa che vada da copernico a galileo fino a newton, maxwell e einstein. fu forse piu` poeta che osservatore empirico".

questo e` un viaggio nel cuore della piu` bella stagione del fotogiornalismo internazionale. da parigi a londra, da new york a roma, da budapest a mosca, da kabul alle pianure della cambogia, mario dondero svela le storie che stanno dietro le fotografie sue e di altri, il confronto con mostri sacri come robert capa, i grandi eventi del xx secolo, dalla guerra di spagna alla grande depressione americana, dalla caduta del muro di berlino alla guerra in iraq. nelle sue parole sottili, ironiche, appassionate, scopriremo chi sono stati i primi fotoreporter, i primi creatori di agenzie, le ferree regole del mercato e quello che impongono. ma, soprattutto, troveremo cosa rende straordinario il mestiere del fotoreporter, lo spirito nomade, il misto di adrenalina e paura nelle situazioni di pericolo, l`impegno civile, la curiosita` per l`altro. una storia ricca di persone e umanita`, la vera cifra della migliore fotografia perche` "non e` che a me le persone interessino per fotografarle, mi interessano perche` esistono. diversamente, il fotogiornalismo sarebbe soltanto una sequenza di scatti senz`anima."

l`umanesimo non e` una rottura brusca, non e` un totale cambio di paradigma tra medioevo e rinascimento. piuttosto una nuova concezione del rapporto uomo-dio-mondo, con l`uomo centro attivo, protagonista e misura di tutte le cose. tra quattrocento e cinquecento inizia una nuova era, un`epoca di rinnovamento nella quale prende forma la convinzione che l`ordine del mondo non sia immutabile e che tocchi all`uomo trasformarlo. il seicento, secolo di disordine e di instabilita`, di inquietudine e di spaesamento, secolo della scienza e delle grandi utopie, guida gli uomini negli anni d`oro della cultura europea. ed e` nel settecento che la luce della ragione, il filtro spietato dell`investigazione critica si impone a ogni livello di indagine. a cerniera tra due secoli, il pensiero di kant: non tanto nel senso che propone "una nuova visione rispetto ai problemi discussi dalla filosofia che lo ha preceduto, ma perche` influenza radicalmente il corso della filosofia successiva. i grandi dibattiti filosofici del xix secolo potranno essere intesi solo come risposta a kant". ci accompagnano in questo viaggio veri e propri giganti del pensiero filosofico, delle scienze e delle arti.

tucidide - uomo politico ateniese, comandante militare, appaltatore delle miniere d`oro che atene occupava in tracia - e` stato il principale testimone e narratore della `grande guerra` che oppose atene a sparta (431-404 a.c): un immane conflitto che segno` l`inizio del declino della grecia classica. tucidide non amava la democrazia ma seppe convivere col secolare regime democratico, fino al momento in cui, nel 411 a.c, un sanguinoso colpo di stato porto` al potere i suoi amici oligarchi. cosa accadde allora a tucidide? si schiero` con l`oligarchia? dovette eclissarsi al crollo del breve regime oligarchico? certo e` che, proprio con i fatti di quel terribile 411 a.c, la sua storia - narrazione giorno per giorno della lunga guerra tra spartani e ateniesi - si interrompe. questa coincidenza e` il punto di partenza, e forse la chiave, per dipanare la sua vera vicenda biografica, offuscata da una massiccia leggenda che fa di lui o un incompetente mentitore o la vittima di una colossale, inspiegabile ingiustizia, culminata in una improbabile condanna a morte.

mai come in quest`ultimo ventennio l`archeologia storica ha subito evoluzioni e cambiamenti strutturali tanto profondi. nel corso dell`ottocento e del novecento si e` andata consolidando, soprattutto nell`europa centro-settentrionale, una simmetrica tradizionale che ha allargato al medioevo il raggio di interesse. il volume, che non si presenta come manuale ma con una sua organica e ordinata articolazione, vuole dare un`immagine della complessita` delle tematiche dell`archeologia contemporanea, organizzato per voci e aggiornato che tiene conto dell`evoluzione e dei profondi cambiamenti strutturali che l`archeologia storica ha conosciuto negli ultimi decenni.

"e una storia del pensiero che interessa tutti per la semplice ragione che il pensiero che nasce dal nostro cervello, dal nostro corpo e dagli istinti dai quali siamo animati, e` il solo elemento che ci distingue dagli animali. ma in che modo? e cos`e` il pensiero? il libro pone queste domande insieme a molte altre - sui nostri sentimenti, sulle nostre ideologie, sul modo in cui viviamo e sulle alternative possibili - che si potrebbero dire i `fondamentali` che caratterizzano la nostra specie." (eugenio scalfari, "l`espresso"). "una storia della filosofi`a che umberto eco e riccardo fedriga hanno disegnato con ricchezza di dettagli, destinata a chi voglia accostarsi alla materia senza eccessivi timori reverenziali." (antonio gnoli, "la repubblica"). un viaggio attraverso la storia del pensiero filosofico, dall`antica grecia al medioevo. un viaggio che unisce le idee alla cultura materiale, le forme del ragionare alla societa` e al modo di vivere, la filosofia alla storia, all`arte, alla scienza.

"questo ragazzo deve tutto al suo nome" diceva di lui marco antonio, che lo disprezzava, a torto sottovalutandolo. pero` era vero, e augusto ne era talmente consapevole da affrettarsi a promuovere, non appena gli fu possibile, la divinizzazione di giulio cesare, padre suo adottivo, come caposaldo del suo potere. il capolavoro di augusto e` stato imporre l`immagine di se` come vero e coerente erede e continuatore dell`opera di cesare, ormai divinizzato, mentre in realta` la trasformava, se non nel suo contrario, certo in altro. "divus iulius" e mummia di lenin nel mausoleo sulla piazza rossa sono fenomeni che si richiamano l`un l`altro. quella di augusto e` la tipica parabola del potere scaturito da una rivoluzione e approdato a una forma originale di restaurazione: ragion per cui, nel concilio degli dei immaginato dall`imperatore giuliano, augusto viene apostrofato come "camaleonte". questo libro recupera, attraverso fonti greche solo parzialmente esplorate, pagine cruciali dell`"autobiografia" di augusto, abilmente apologetica, scritta nel 25 a.c, quando egli aveva ormai definitivamente consolidato il suo potere monocratico, pur nella raffinata finzione di aver restaurato la repubblica.

giulio busi guida alla conoscenza dei concetti fondamentali della qabbalah, i cui testi sono ricchi di immagini difficilmente comprensibili, di giochi di parole in lingua ebraica e di concetti espressi in modo da preservarne la segretezza. oltre a penetrare nel linguaggio simbolico cabalistico, il lettore potra` cosi` familiarizzarsi con la gimatreya, il criterio di permutazione linguistica basato sulle corrispondenze tra lettere e numeri, e con le altre tecniche di interpretazione.

un musicista e compositore, tra i migliori divulgatori musicali italiani, racconta un gigante della musica di tutti i tempi. una storia in quattro movimenti, al pari di una sinfonia di beethoven, che svela l`uomo, il linguaggio, i generi e i segreti del suo laboratorio musicale.

la solidarieta` e` una pretesa anacronistica, inconsapevole di una societa` divenuta liquida, perennemente segnata dal rischio, dilatata nel globale? i principi appartengono al tempo delle grandi "narrazioni" cancellate dalla post-modernita`? la solidarieta` e` un principio nominato in molte costituzioni, invocato come regola nei rapporti sociali, e` al centro di un nuovo concetto di cittadinanza intesa come uguaglianza dei diritti che accompagnano la persona ovunque sia. appartiene a una logica inclusiva, paritaria, irriducibile al profitto e permette la costruzione di legami sociali nella dimensione propria dell`universalismo. di legami, si puo` aggiungere, fraterni, poiche` la solidarieta` si congiunge con la fraternita`. nei tempi difficili e` la forza delle cose a farne avvertire il bisogno ineliminabile. solo la presenza effettiva dei segni della solidarieta` consente di continuare a definire "democratico" un sistema politico. l`esperienza storica ci mostra che, se diventano difficili i tempi per la solidarieta`, lo diventano pure per la democrazia.

chiara d`assisi fu la prima donna a scrivere una regola originale per le donne, rifiutandosi di declinare al femminile una preesistente regola maschile: una regola stupefacente, piena di dolcezza, tesa a comprendere piu` che a giudicare e punire. di lei scrissero soprattutto uomini: il biografo, il papa e le gerarchie ecclesiastiche, scrissero tutti per farla dimenticare. chiara consumo` la vita dietro le mura del monastero di san damiano. contrariamente a quanto avrebbe desiderato, fu costretta alla clausura, ma la sua solitudine fu abitata da molti affetti e da una fortissima tensione spirituale. nelle pagine di chiara frugoni, le voci fresche e vivaci delle consorelle e dei testimoni laici del processo di canonizzazione raccontano una santa assai diversa dal ritratto agiografico ufficiale. accanto a loro, parla chiara stessa, questa volta ascoltata con orecchio fine di storica dalla frugoni, che intreccia fonti scritte e figurate: miniature, tavole, affreschi, alcuni dei quali restaurati con risultati sorprendenti. documenti noti, tra le cui pieghe si nascondeva una biografia diversa.

"le crociate: e cioe` l`avventura di quei cristiani che hanno accettato l`appello del papa, sentendone il fascino, e si sono messi in gioco, facendo cose che oggi ci sembrano assai discutibili e che invece a loro sembravano sacrosante. il fatto e` che i musulmani non sono rimasti inerti quando un`orda di barbari sanguinari venuti da chissa` dove, per di piu` miscredenti, e` entrata in terra islamica seminando distruzione." le crociate, raccontate in modo diretto e brillante da barbero, sono tremende esplosioni di violenza, forma sui generis di pellegrinaggio, valvola di sfogo per un`europa sovraffollata; ma sono anche il momento in cui due mondi rivali, che non sanno di avere profonde radici comuni, si incontrano e si descrivono a vicenda.

ci sono molti libri che spiegano come bisognerebbe scrivere in teoria. questo, invece, punta tutto sulla pratica. per riuscirci, bisogna innanzi tutto partire da un modello (come i diversi tipi di testo che troveremo in queste pagine: dall`articolo di cronaca a quello di divulgazione scientifica). poi scomporre quel modello nelle sue componenti, analizzandolo movimento per movimento (come si fa qui nel commento linguistico che segue ogni testo). e poi esercitarsi: fare tanti esercizi pensati per sviluppare ognuna delle abilita` necessarie a quel risultato. esercizi per rafforzare il nostro vocabolario, imparando a scegliere la parola giusta per completare una frase (anche ricostruendola a partire dalla definizione di un dizionario). esercizi per allenare la nostra capacita` di collegare le frasi con i giusti nessi logici, andando a cercare l`intruso, l`elemento sbagliato che altera il senso del testo. il tutto senza trascurare il divertimento: perche` scrivere e` una cosa seria, non seriosa.

"per raccontare un`epoca chiara frugoni e alessandro barbero hanno privilegiato sculture, affreschi, mosaici e miniature del tempo, attribuendo loro lo statuto di fonte e insegnandoci il gusto per il dettaglio rivelatore." (carlo grande, "la stampa")

Jacques Le Goff racconta alle nuove generazioni che cos’è stata veramente ‘l’età di mezzo’ della storia occidentale, da dove sono sorte le sue leggende, qual era la quotidianità degli uomini e delle donne medievali, e soprattutto perché sia tanto importante per noi, oggi, conoscere ciò da cui discendiamo.

nella cultura e nella spiritualita` cristiana satana e` un personaggio storico, presente in ogni momento della vita dei singoli e dei popoli. non e` solo il tentatore che induce gli uomini al peccato con le sue proteiformi manifestazioni. e propriamente "il signore di questo mondo", e` colui che guida la storia nella lotta continua fra la citta` di dio e la citta` del diavolo. e satana che promuove le persecuzioni dei primi secoli, le eresie medioevali, suscita i grandi nemici della chiesa, da nerone a maometto, a federico ii. satana con il suo esercito di demoni occupa uno spazio amplissimo in tutti gli scrittori fin dai primi secoli. spezzata l`unita` cristiana, e` satana - secondo le diverse prospettive - a ispirare lutero o il papa che si accuseranno reciprocamente di essere l`anticristo. alle origini della modernita`, sara` ancora satana a suscitare ideologie laiche, ateistiche e libertine e sara` impersonato da niccolo` machiavelli. anche la filosofia moderna deve confrontarsi con satana: per cartesio e` il "genio maligno", il diavolo, a rendere dubbia l`esistenza stessa del mondo fisico. la presenza di satana con tutto il mondo di streghe e indemoniati che l`accompagna alle origini della civilta` moderna - andra` declinando lungo il seicento: gia` alla meta` del secolo, cyrano de bergerac collochera` tutte le dottrine demonologiche nella "gazzetta degli sciocchi".

Il lupo è tornato, riconquistando gli antichi territori. Se quarant’anni fa in Italia la specie sembrava prossima all’estinzione, oggi il vento ha cambiato il suo giro e i tempi difficili sono finiti. Quello scritto da Marco Albino Ferrari non è solo un sorprendente libro di etologia, ma anche un inedito diario di viaggio in luoghi marginali, misteriosi, affascinanti: il grande corridoio ecologico della nostra Penisola dove la natura riassorbe i vecchi sentieri, i terrazzamenti, gli antichi paesi abbandonati. Claudio Visentin, “Il Sole 24 Ore”

puo` capitare di arrivare a parigi, rue de fleurus 27, accompagnati da un misterioso romanzo di inizio novecento. o di spostarsi da castellammare di stabia a tokyo, passando per la meseta spagnola, innamorati persi di roland barthes e di un ragazzo giapponese. puo` capitare anche di dormire in un hotel di singapore, all`ultimo piano di un grattacielo e di essere svegliati da una voce lontana, che forse viene fuori da un libro, forse dalla vita. quando si sfiorano, i libri e i viaggi fanno cortocircuito; e con un romanzo in valigia, qualunque itinerario diventa singolare e sorprendente. alcuni tra i piu` noti scrittori italiani, da antonio tabucchi a dacia maraini, da andrea camilleri a melania g. mazzucco, da raffaele la capria a giuseppe culicchia, da carmen covito a emanuele trevi, raccontano i propri viaggi: fughe, avventure impreviste, pellegrinaggi e sogni da fermi, intessuti di parole e gesti in un appassionato dialogo a distanza con gli autori e i libri piu` amati. in diciannove conversazioni fitte di piogge tropicali, ballerine cambogiane, valigie colme di libri, tiri di boxe fuori tempo massimo, paolo di paolo crea una geografia del viaggio in forma di racconto o di mappa delle emozioni. con uno scritto di pietro citati

quando, in quale momento della sua storia, l`essere umano ha cominciato a percepire se stesso come un soggetto libero e capace di autodeterminarsi? quando ha acquisito la consapevolezza di essere l`autore delle proprie azioni? la cognizione della propria autonomia morale non e` un dato innato. per molto tempo gli esseri umani si sono sentiti in balia di forze esterne, superiori, incontrollabili e invincibili, a cominciare dalle forze della natura, spesso divinizzate. la conoscenza della propria liberta` e` infatti il risultato di una faticosa presa di coscienza, una fondamentale, lunga e difficile conquista del pensiero, che sta alla base e costituisce il presupposto di concetti etici e successivamente giuridici come "colpa" e "responsabilita`". ulisse e` uno dei personaggi la cui storia consente di seguire i passaggi di questa straordinaria "invenzione".

da oltre duemila anni, atene rappresenta molto piu` che una citta` nell`immaginario occidentale. il secolo compreso tra le riforme di distene (508) e la morte di socrate (399) e` diventato modello universale, insieme politico e culturale. politico perche` si ritiene che ad atene sia stata inventata la democrazia, cioe` il regime istituzionale e di governo oggi piu` diffuso nel mondo. culturale perche` ad atene fiorirono filosofia, storia, teatro, letteratura, arte e architettura che ancora oggi consideriamo riferimenti obbligati. "il mondo di atene" riporta la citta` alla sua storia, incrinando la sua immagine idealizzata e restituendocela cosi` come emerge dalla ricchezza delle fonti contemporanee. luciano canfora smonta la macchina retorica su atene, dimostrando che i critici piu` radicali del sistema furono proprio gli intellettuali ateniesi. eventi centrali dell`intera narrazione sono la parabola dell`impero marittimo ateniese sconfitto da sparta, la lacerazione che esso determino` nel mondo greco fino a coinvolgere il regno di persia, la rinascita dell`impero nella medesima area geopolitica, la sua crisi e l`esito inedito, rappresentato dal trionfo dell`ideale monarchico realizzato dall`egemonia macedone.

"non appena in occidente si sparse la voce della prossima uscita della flotta turca, papa pio v decise che quella era l`occasione buona per realizzare un progetto che sognava da tempo: l`unione delle potenze cristiane per affrontare gli infedeli in mare con forze schiaccianti, e mettere fine una volta per tutte alla minaccia che gravava sulla cristianita`. quando divenne sempre piu` evidente che la tempesta era destinata a scaricarsi su cipro, il vecchio inquisitore divenuto pontefice, persecutore accanito di ebrei ed eretici, volle affrettare i tempi." e la primavera del 1570. un anno e mezzo dopo, il 7 ottobre 1571, l`europa cristiana infligge ai turchi una sconfitta catastrofica. ma la vera vittoria cattolica non si celebra sul campo di battaglia ne` si misura in terre conquistate. l`importanza di lepanto e` nel suo enorme impatto emotivo quando, in un profluvio di instant books, relazioni, memorie, orazioni, poesie e incisioni, la sua fama travolge ogni angolo d`europa. questo libro non e` l`ennesima storia di quella giornata. e un arazzo dell`anno e mezzo che la precedette. la sua trama e` fatta degli umori, gli intrecci diplomatici, le canzoni cantate dagli eserciti, i pregiudizi che alimentavano entrambi i fronti, la tecnologia della guerra, di cosa pensavano i turchi dei cristiani e viceversa.

una vita breve quella di fryderyk chopin, nato nel 1810 e deceduto a parigi nel 1849. educato a varsavia, considerato ben presto una gloria nazionale, chopin si sposta prima a vienna dove tenta inutilmente di farsi largo nella vita musicale internazionale, poi a parigi. saranno la borghesia e l`aristocrazia parigina a decretargli un clamoroso successo come compositore e insegnante privato. mentre le sue musiche sono pubblicate in francia, germania, inghilterra, tiene pochissimi concerti e solo un anno prima della morte, nel 1848, va in inghilterra per esibirsi in pubblico. tutta la sua vita amorosa si svolge tra un fidanzamento con una ragazza polacca e la convivenza `scandalosa`, finita in modo drammatico, con george sand. un`esistenza priva di grandi eventi quindi, ma segnata da un`evoluzione psicologica e artistica profonda e dalla creazione di musiche la cui portata storica verra` riconosciuta solo molti anni dopo la morte: chopin, considerato dai contemporanei come un esponente eccellente di un settore minore della musica, quello del pianoforte, diventera` per i posteri uno tra i maggiori creatori in assoluto. a raccontarne la storia, nella forma della finzione letteraria, sono chopin stesso e coloro che lo incontrarono.

come scocca la scintilla della novita`, della creativita`, della genialita`? cosa succede nel nostro cervello quando si accende la lampadina dell`idea, dell`intuizione? si tratta di un momento magico, di una sorta di illuminazione, o piuttosto lo sbocciare di un`idea e` il frutto estemporaneo di una lunga preparazione silenziosa? e come distinguere le buone intuizioni da quelle inutili? le dinamiche di quel misterioso fenomeno che chiamiamo genericamente creativita` sono sempre state, in particolar modo nella cultura occidentale, al centro di un vivo interesse, che si e` alimentato di discussioni, ipotesi e ricerche non solo scientifiche. oggi l`attenzione per questo particolare aspetto della mente e della natura umana ha raggiunto livelli altissimi e la societa` contemporanea attribuisce un valore senza precedenti al potenziale creativo degli individui, nella sua accezione piu` estesa: dalla fantasia manifestata in eta` infantile fino alla ricerca scientifica, dalle innumerevoli forme di espressione artistica alla produzione di beni, tecnologici e non. tuttavia il termine "creativita`" e` volatile, ambiguo e troppo spesso usato in modo improprio. di cosa parliamo veramente quando parliamo di creativita`?

"un mondo che si considera prospero e civile, segnato da disuguaglianze e squilibri al suo interno, ma forte di un`amministrazione stabile e di un`economia integrata; all`esterno, popoli costretti a sopravvivere con risorse insufficienti, minacciati dalla fame e dalla guerra, e che sempre piu` spesso chiedono di entrare; una frontiera militarizzata per filtrare profughi e immigrati; e autorita` di governo che debbono decidere volta per volta il comportamento da tenere verso queste emergenze, con una gamma di opzioni che va dall`allontanamento forzato all`accoglienza in massa, dalla fissazione di quote d`ingresso all`offerta di aiuti umanitari e posti di lavoro. potrebbe sembrare una descrizione del nostro mondo, e invece e` la situazione in cui si trovo` per secoli l`impero romano di fronte ai barbari." per molto tempo la gestione di questo flusso di popoli attraverso i confini dell`impero produce un equilibrio instabile ma funzionale, che garantisce ai romani l`approvvigionamento di nuove leve per l`esercito e per la coltivazione dei campi, in cambio dell`assimilazione nei piu` grande "stato" del pianeta.

nel 1861 si forma il regno d`italia: dopo molti secoli di frammentazione statale la penisola e` cosi` riunita in un`unica compagine, i cui territori vengono completati nei dieci anni seguenti. e un evento rivoluzionario, vissuto in questi termini dai contemporanei, in italia e fuori d`italia. in questo libro l`autore analizza il lungo processo di formazione del movimento nazionale, dai primi slanci patriottici di fine settecento alle organizzazioni insurrezionali, ai tentativi rivoluzionari della prima meta` dell`ottocento fino all`anno cruciale del regno.

credevamo che nella modernita` saremmo riusciti a lasciarci alle spalle le paure che avevano pervaso la vita in passato; credevamo che saremmo stati in grado di prendere il controllo della nostra esistenza. "noi, uomini e donne che abitiamo la parte "sviluppata" del mondo (la piu` ricca, la piu` modernizzata), siamo "oggettivamente le persone piu` al sicuro nella storia dell`umanita`". lo siamo contro le forze della natura, contro la debolezza congenita del nostro corpo, contro le aggressioni esterne. eppure proprio noi che godiamo di sicurezza e comfort senza precedenti, viviamo in uno stato di costante allarme. questo nuovo libro di zygmunt bauman e` un inventario delle nostre paure. e il tentativo di scoprirne le origini comuni, di esaminare i modi per disinnescarle e aprirci gli occhi sul compito con cui dobbiamo confrontarci se vogliamo che domani i nostri simili riemergano piu` forti e sicuri di quanto noi siamo mai stati.

"all`eta` di diciannove anni, di mia iniziativa e a mie spese, misi insieme un esercito, grazie al quale liberai la repubblica dal dominio dei faziosi." cosi` iniziano le "res gestae divi augusti", fatte incidere come suo testamento da augusto ormai vecchio. un testo minaccioso con il quale augusto rivendicava la legalita` della sua inquietante carriera politica. ben diverso e` il resoconto che ne da` tacito, grande smascheratore del linguaggio politico: la devozione per il padre cesare e la situazione politica di emergenza erano stati solo pretesti per la sete di dominio di ottaviano augusto che non esito` a schierarsi dalla parte dei cesaricidi, oso` arruolare un esercito privato e lo mosse contro antonio, ebbe quasi sicuramente una oscura parte nella morte dei due consoli in carica e alla fine punto` sulla capitale scortato dall`esercito vincitore. a diciannove anni, si fece attribuire la massima magistratura imponendo come collega un parente che era una semplice comparsa, liquidata fisicamente dopo poche settimane; atterri`, armi in pugno, il senato imponendogli di avallare una procedura sfacciatamente incostituzionale; avvio`, creando una inedita magistratura straordinaria - il "triumvirato" -, le piu` feroci proscrizioni. questa la "marcia su roma" di gaio giulio cesare ottaviano, figlio adottivo di cesare, e futuro augusto, il 19 agosto dell`anno 43 a.c.

"nelle pagine che seguono il lettore trovera` qualche consiglio su come si scrive un saggio. non deve aspettarsi niente che possa servire alla sua creativita`: per questo deve pensarci da solo. trovera` invece qualcosa che puo` servire a chiarirgli la natura e gli obiettivi di questo genere di scrittura, nella quale rientrano gli articoli scientifici, le monografie, le tesi di laurea, le memorie e le relazioni di un professionista, gli articoli di fondo per un quotidiano, i servizi per i settimanali e cosi` via. in questo genere di testi l`autore non puo` limitarsi a esporre le proprie opinioni su un dato tema, ma deve avere una tesi principale da affermare e deve saperla argomentare, cioe` presentare ragioni convincenti a suo favore. come diceva albert einstein, che pure sapeva scrivere bene, l`eleganza possiamo lasciarla ai sarti e ai calzolai. uno stile elegante e ricercato non serve a molto quando si tratta di persuadere." in dieci "lezioni", marco santambrogio scompone e analizza l`intero processo della scrittura non creativa a partire dall`analisi di alcuni famosi testi classici scelti come "campione": dalle dimostrazioni dell`esistenza di dio di san tommaso, al teorema di pitagora, al ragionamento di hume sui miracoli.

democrazia: un`idea straordinariamente duttile che ha plasmato il corso della storia europea, dalla rivoluzione inglese a quella francese, dalla prima guerra mondiale fino alla guerra fredda e al crollo del muro. ripercorrendo le ideologie che l`hanno nutrita e sostenuta, canfora formula la sua tesi: il meccanismo elettorale e` ben lungi dal rappresentare la democrazia. oggi, nel mondo ricco, ha vinto la liberta`, con tutte le sue immani conseguenze. la democrazia e` rinviata ad altre epoche.

stress, consumismo ossessivo, paura sociale e individuale, citta` alienanti, legami fragili e mutevoli: il mondo in cui viviamo sfoggia una fisionomia sempre piu` effimera e incerta. e liquido. una societa` puo` essere definita liquido-moderna se le situazioni in cui agiscono gli uomini si modificano prima che i loro modi di agire riescano a consolidarsi in abitudini e procedure. la vita liquida, come la societa` liquida, non e` in grado di conservare la propria forma o di tenersi in rotta a lungo. sospinta dall`orrore della scadenza, la societa` liquida deve modernizzarsi o soccombere. e chi la abita deve correre con tutte le proprie forze per restare nella stessa posizione. la posta in gioco di questa gara contro il tempo e` la salvezza (temporanea) dall`esclusione.

uccidere e farla franca. e l`attivita` che la mafia siciliana ha elevato a forma d`arte nella sua corsa al potere e al denaro. una corsa che l`ha resa la piu` ramificata, famigerata e copiata organizzazione malavitosa del pianeta, al punto che il termine italiano `mafia` si e` trasformato ormai in una generica etichetta, a indicare l`intera gamma delle realta` criminali mondiali: cinesi, giapponesi, russe o turche. a differenza dei suoi imitatori globalizzati, la mafia siciliana si organizza combinando gli attributi di uno stato ombra, di una societa` d`affari illegale e di una societa` segreta cementata dal giuramento. `cosa nostra` ricostruisce le storie degli uomini e delle donne che sono vissuti e sono morti all`ombra della mafia.

barry strauss e` professor of humanity and classics alla cornell university, dove dirige il peace studies program. ha vissuto e studiato in grecia, germania e israele e ha preso parte a molte spedizioni archeologiche. e autore, co-autore, curatore di numerose pubblicazioni e collaboratore di importanti testate giornalistiche. e heinrich schliemann fellow all`american school of classical studies di atene ed e` stato insignito del cornell`s clark award per l`insegnamento. questo libro sulla battaglia di salamina e` il primo tradotto in italiano.

"questo libro racconta di una battaglia che ha cambiato la storia del mondo ma non e` famosa come waterloo o stalingrado: anzi, molti non l`hanno mai sentita nominare. eppure secondo qualcuno segno` addirittura la fine dell`antichita` e l`inizio del medioevo, perche` mise in moto la catena di eventi che piu` di un secolo dopo avrebbe portato alla caduta dell`impero romano d`occidente. parleremo di antichita` e medioevo, di romani e barbari, di un mondo multietnico e di un impero in trasformazione e di molte altre cose ancora. ma il cuore del nostro racconto sara` quel che accadde li`, ad adrianopoli, nei balcani, in un lungo pomeriggio d`estate."

eroe senza ideologie, perfetta incarnazione del mito romantico, spirito fiero e incorruttibile. una leggenda le sue imprese, un romanzo di avventure la sua vita. racconto e verita` in un ritratto inedito di garibaldi. alfonso scirocco, docente di storia del risorgimento presso la facolta` di lettere dell`universita` federico ii di napoli, fa parte del consiglio di presidenza dell`istituto per la storia del risorgimento italiano, della commissione nazionale per la pubblicazione dei caretggi di cavour e delle commissioni per le edizioni nazionali degli scritti di mazzini e di garibaldi.

con i suoi 356 milioni di aderenti, il buddhismo costituisce, dopo il cristianesimo e l`islam, la terza grande religione universale. diffuso in tutto il sud-est asiatico, a partire dalla seconda meta` dell`ottocento si e` progressivamente diffuso anche in occidente, ponendosi come un`alternativa religiosa, oltre che filosofica ed etica, al cristianesimo. nella sua storia millenaria, il messaggio del buddha ha conosciuto continue reinterpretazioni, portando alla formazione di buddhismi diversi come quello tibetano, quello cinese, quello giapponese, uniti pero` dal comune anelito alla fedelta` nei confronti del messaggio originario del buddha. i vari saggi che compongono il volume ripercorrono le tappe principali di questa storia: dalla presentazione dell`ambiente storico-religioso indiano in cui sorse la via di liberazione sperimentata dal buddha all`illuminante capitolo finale sul buddhismo in occidente, che aiuta a comprendere le ragioni profonde del suo attuale successo.

la religione dell`israele antico; il giudaismo del secondo tempio, il periodo forse piu` tormentato e drammatico, ma anche creativo e decisivo, della storia millenaria di questa religione; il cosiddetto rabbinismo - cioe` il tipo di ebraismo che si formo` in conseguenza della crisi vissuta tra i e ii secolo dell`era volgare e che ha costituito la forma dominante di ebraismo nei secoli successivi - e la formazione delle differenti tradizioni giudaiche; la diffusione della diaspora e, infine, le correnti riformate sorte tra otto e novecento che costituiscono il contributo piu` importante in periodo moderno alla storia della religione ebraica. questo volume ha il pregio di fornire una ricostruzione completa e organica delle vicende che hanno portato alla elaborazione di un`esperienza religiosa centrata nelle relazioni problematiche e piene di tensione tra dio e il popolo: dio, tora`h, popolo ebraico e il rapporto tra questi tre elementi definiscono, dall`inizio a oggi, l`essenza del giudaismo.

chi parla oggi dell`hinduismo (o induismo) parla di una realta` religiosa complessa e diffusa, che riguarda non soltanto la maggioranza degli abitanti del continente indiano, ma in conseguenza dei processi migratori, la maggior parte degli hindu che vivono nell`asia sudorientale, nel vicino oriente, in africa, nelle due americhe, in australia e, naturalmente, in europa. non solo: dietro il generico termine "hinduismo" sono compresi fedeli che hanno credenze animistiche, politeistiche, panteistiche, monastiche, monoteistiche, che praticano forme tradizionali di culto o che le criticano radicalmente, gli aderenti a credenze arcaiche ma anche i seguaci del neohinduismo, cioe` dei movimenti di riforma sorti in conseguenza del confronto con la cultura moderna a partire dal xix secolo. questo volume ripercorre la storia dell`hinduismo e ne illumina per il lettore la ricca complessita`, le scuole filosofiche, le pratiche ascetiche, le forme devozionali che conservano ancor oggi, per l`immaginario occidentale, un fascino misterioso.

nell`universo interculturale contemporaneo si spalancano minacciosi panorami di scontri di civilta` e si rafforzano pericolosi meccanismi di difesa della propria identita`. mai come oggi l`occidente si sente minacciato dai vari fondamentalismi e troppo facilmente riduce la complessita` dell`islam a quella di una piatta categoria aggressiva. ecco allora che un volume sulla religione dell`islam - da maometto fino alle nuove spiritualita` islamiche di oggi - e` strumento prezioso di conoscenza dell`altro.

in questo libro ormai classico, detienne passa in rassegna numerosi miti greci noti e meno noti in una lettura rivelatrice delle origini della cultura occidentale, delineando un`immagine della grecita` che rompe con la tradizione e si distacca dalla concenzione di armonia, compostezza e bellezza classiche. detienne scava negli abissi della violenza barbarica e dell`erotismo ambiguo che permeano le storie mitiche degli dei e degli eroi ai piedi dell`olimpo. un`interpretazione rigorosa in cui il mondo antico perde la sua classicita` di maniera e svela il proprio lato oscuro.


proviamo a sederci sulle gradinate del colosseo e immaginiamo di assistere a una giornata di spettacolo, fra cinquantamila romani esultanti. la mattina ci aspettano le lotte tra animali e a ruota le battute di caccia. all`ora di pranzo, le esecuzioni di criminali e di schiavi, intervallate da gare di atletica e numeri comici. finalmente, nel pomeriggio, il pezzo forte del programma: i combattimenti dei gladiatori. fik meijer e` professore ordinario di storia antica all`universita` di amsterdam. all`attivita` accademica unisce il gusto per la divulgazione.

Un profilo di un uomo straordinario. Una interpretazione originale di una delle figure piu` controverse della storia. Il libro e` gia` stato tradotto e ha suscitato interesse di pubblico e di critica in Germania, Francia, Spagna, America, Brasile. Luciano Canfora insegna filologia classica all`università di Bari.

qual e` la natura del tempo? e ciclico o lineare? e un contenitore o una successione di contenuti? perche` scorre sempre nella stessa direzione? e che cosa vuol dire che scorre? potrebbe esistere indipendentemente dalla memoria? come so di essere quello di ieri? qual e` il rapporto fra il tempo e la consapevolezza del suo scorrere? a ritrovare le tracce di un`esperienza complessa e ricca di significati ci guidano tre modi di vedere il tempo, quello della fisica, della biologia e della psicologia. tre prospettive o situazioni esistenziali diverse e complementari, ognuna delle quali offre spunti per la comprensione delle altre due.

"la solitudine genera insicurezza, ma altrettanto fa la relazione sentimentale. in una relazione, puoi sentirti insicuro quanto saresti senza di essa, o anche peggio. cambiano solo i nomi che dai alla tua ansia". i protagonisti di questo libro sono gli uomini e le donne nostri contemporanei, che anelano la sicurezza dell`aggregazione e una mano su cui poter contare nel momento del bisogno. eppure sono gli stessi che hanno paura di restare impigliati in relazioni stabili e temono che un legame stretto comporti oneri che non vogliono ne` pensano di poter sopportare.

viviamo in un`epoca caratterizzata da straordinarie innovazioni tecnologiche, organizzative e istituzionali. eppure, la teoria economica dominante si fonda su assunzioni statiche che presuppongono strutture produttive e tecniche date. al contrario, l`economia classica era intrisecamente dinamica. per interpretare il processo di sviluppo economico dei paesi avanzati, ma anche di quelli in via di sviluppo, la teoria economica dominante e` di scarso aiuto. a partire dai "classici" - da smith a ricardo, da malthus a marx - l`autore analizza i problemi del capitalismo maturo dell`occidente e delle aree del mondo che si stanno affrancando dal sottosviluppo.

sanzioni, obblighi, espulsioni, privazioni, fino all`internamento e alla deportazione: l`italia non fu seconda a nessuno per la meticolosita` e la severita` delle misure imposte agli ebrei. enzo collotti, gia` professore ordinario di storia contemporanea presso la facolta` di lettere e filosofia dell`universita` di firenze, e` membro del direttivo dell`istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in italia.

perche` proprio hitler? in che modo e` stato possibile che un individuo cosi` mediocre, un signor nessuno, sia arrivato ad esercitare un influsso tanto drammatico sui destini di uomini e nazioni, a scatenare un secondo conflitto mondiale e istigare il piu` terribile genocidio di tutti i tempi? in questo libro ian kershaw si interroga sulla natura e sui meccanismi del potere dittatoriale di hitler e analizza la straordinaria forza carismatica che dapprima fece di lui il tamburino delle masse nazionaliste, l`uomo capace di offrire a piu` di tredici milioni di tedeschi la speranza della salvezza nazionale, e infine io trasformo` nel fuhrer.

una ricostruzione che diventa un racconto pieno di fascino: siamo sul campo di battaglia, ascoltiamo i suoni, vediamo i colori, odoriamo il fumo. viviamo con i soldati francesi e poi con quelli inglesi e poi con i prussiani in una sorta di ripresa cinematografica a tratti dall`alto, a tratti dal basso, ad altezza d`uomo. questo libro e` il primo ad analizzare la battaglia in una prospettiva europea, dando voce a tutti coloro che vi presero parte, di qualsiasi nazionalita`: le loro emozionanti testimonianze costituiscono il filo conduttore del libro.

le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. in edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del novecento. testo originale nell`edizione dell`accademia delle scienze di berlino, ricontrollato sulla prima edizione del 1797.

la societa` e` sotto assedio: le nuove e`lite organizzate hanno, per riaffermare il dominio del mercato, rotto tutti i legami che la tenevano unita. sono finiti i partiti politici e sono in crisi le associazioni, sono piu` deboli i nostri vincoli con la comunita` religiosa e perfino i legami matrimoniali e familiari sono piu` labili. sedotto dalla pubblicita` e da potenti modelli televisivi, l`individuo e` solo di fronte al mondo globale. in teoria puo` collegarsi sempre e dovunque con tutti. in pratica, i suoi contatti sono momentanei, sempre reversibili e mai duraturi. zygmunt bauman e` professore emerito di sociologia nelle universita` di leeds e varsavia e uno dei sociologi piu` conosciuti a livello internazionale.

la "critica della ragion pura" ebbe, vivente kant, cinque edizioni. importanti sono soprattutto le prime due, del 1781 e del 1787, per lunghi tratti diverse tra loro. alla seconda edizione si rifaceva nel 1904 l`accademia delle scienze di berlino per stabilire l`editio princeps dell`opera, e su questo testo veniva condotta nel 1909-1910 la classica traduzione di gentile e lombardo radice qui ripresentata nella revisione curata da vittorio mathieu.

"un libro vivace e ricchissimo che, ripercorrendo i tempi e i modi del fare pasta e del condirla in estremo oriente e in occidente, offre complessi itinerari culturali e gastronomici". (tullio gregory, "il sole 24 ore") "un`opera importante, che collega la storia dell`alimentazione con la genetica, la botanica, la storia dell`agricoltura e la letteratura e indaga in trattati di geografi e in diari di grandi viaggiatori". (titti marrone, "il mattino"). silvano serventi e` storico dell`alimentazione e delle pratiche alimentari francesi e italiane. francoise sabban e` sinologa e studiosa di storia dell`alimentazione in cina e in europa.

"un grande storico, noto nel mondo degli studiosi come uno dei maggiori eruditi di storia medievale, ha pubblicato un libro di divulgazione, eccezionale per qualita` e interesse. un libro non solo leggibile ma attraente, che al tempo stesso informa e induce a riflettere." (jacques le goff). da odoacre agli alleati, la storia di un paese da sempre terra di conquista e di incontro fra culture, ma anche dotato di un`identita` profonda e sostanziale, acquisita e maturata nel corso dei secoli. girolamo arnaldi e` stato archivista di stato e membro della scuola nazionale di studi medievali e ha insegnato storia medievale nelle universita` di bologna e di roma la sapienza.

Alessandro Barbero presenta una biografia di Carlo Magno. Nel giorno di Natale dell`anno 800 Carlo Magno viene incoronato imperatore. Un poeta rimasto anonimo saluta in lui "il padre dell`europa". Oggi che i popoli del nostro continente sono avviati all`integrazione in un`Europa sovranazionale, la figura di Carlo Magno risulta di sorprendente attualita`. Una biografia che unisce al rigore degli studi un`appassionante scrittura letteraria.

l`"emilio", insieme al "contratto sociale" l`opera piu` famosa e piu` diffusa di jean-jacques rousseau, fu pubblicato nel 1762. trascorsi oltre due secoli, nulla di rousseau e` andato perduto. i temi fondamentali della sua ricerca sono ancora attualissimi; anzi, hanno conosciuto una vitalita` straordinaria anche nei nostri anni, quando si e` avvertita universalmente la necessita` e l`urgenza di difendere la naturalita` dell`uomo dalle sovrastrutture che minacciano di soffocarla.


tra il 1848 e il 1875 l`economia capitalistica estende la sua influenza su tutti i continenti, trasformando o semplicemente subordinando le realta` piu` diverse. l`ideologia liberista si afferma in europa e negli stati uniti che insieme costituiscono il centro propulsore della grande trasformazione. grandi concentrazioni di ricchezza, vasti movimenti di popolazioni, sviluppi straordinari e concrete applicazioni della tecnologia su larga scala caratterizzano questi decenni. sul piano politico, la rivoluzione, che ha dominato la scena nei settanta anni precedenti, scompare dall`orizzonte.

allieva di claude le`vi-strauss, sulla cui cattedra e` salita succedendogli al colle`ge de france, francois he`ritier ripercorre in questo libro le tracce della differenza, dello scarto identico/diverso nelle strutture profonde psicologiche e sociali delle popolazioni tanto della nuova guinea e dell`alaska quando dell`europa occidentale e dell`america. per arrivare alla societa` contemporanea, di cui la he`ritier indaga fenomeni molto attuali quali la scelta intransigente del celibato o le tecniche di riproduzione artificiale.

la millenaria vicenda cristiana costituisce un dato ineliminabile del nostro patrimonio storico e culturale. si puo` guardare a essa in una prospettiva storica sensibile al contributo decisivo che il cristianesimo ha fornito alla formazione di un`europa cristiana. la si puo` accostare in un`ottica sensibile alla situazione religiosa attuale, in cui i valori cristiani paiono sempre piu` emarginati. o si puo` anche decidere di avvicinarsi a questa storia, cosi` complessa e affascinante, nella prospettiva del credente desideroso di approfondire le radici della propria fede. a tale insieme di esigenze e interrogativi risponde la storia del cristianesimo di cui questo volume fa parte.