
l`uomo moderno e` raramente consapevole del fatto che dietro gli infiniti segni che lo circondano nella vita di tutti i giorni e dietro i gesti piu` banali che ripete quotidianamente, si nasconde un brulichio di miti semidimenticati e di simboli decaduti. dai segni piu` banali - per esempio stringersi la mano in segno di pace, fare le corna all`indirizzo di chi riteniamo ci abbia fatto uno sgarbo - alle manifestazioni piu` vistose della nostra civilta` - i giganti di cemento che grattano il cielo, il paradiso perduto e ritrovato: di questi e altri simboli eternamente ricorrenti nella storia dell`uomo anche se sotto forme di volta in volta diverse, seminara ripercorre la storia a ritroso fino alle loro piu` remote origini, in quel momento magico che fa da spartiacque tra le tenebre della preistoria e la luce della storia.

quanti segreti, quanti misteri, quanti sogni nascondono le tenebre della notte? quante storie potrebbero raccontare la luna e i pianeti, e il cielo con tutte le sue costellazioni? quali ispirazioni, quali influssi l`umanita` cerca negli astri e nelle fasi lunari? qui, in una sorta di magica full immersion nell`arcano e "stregato" mondo notturno, e` la notte in persona a raccontare se stessa, con tutta la capricciosa, molteplice, ironica femminilita` di una donna e tutta la sapienza, la penetrazione, la lungimiranza, la materna comprensione di una dea. un viaggio tra la storia e le storie, il mistero e la magia della notte nel corso dei secoli e delle civilta` .

commentando alcuni passi significativi delle opere di nietzsche, qui ritradotti, viene proposto un cammino introduttivo, toccando le principali tappe del suo filosofare. i temi della volonta` di potenza, dell`oltre-uomo, dell`eterno ritorno sono illustrati secondo una loro interpretazione innovativa, mostrandone la interdipendenza, anche con quelli delle metamorfosi dello spirito e della misteriosita` del se`, dell`estasi mistica e dell`interpretazione, del pensiero simbolico e della redenzione dal dolore, del nichilismo contemporaneo e della globalizzazione, della non-violenza di gesu` e della grande politica ecumenica a venire.

pavel aleksandrovic florenskij e` un pensatore che incarna, interpreta ed esprime sia la complessita` e la varieta` della cultura del xx secolo, sia l`anima del popolo russo nei suoi aspetti piu` profondi. filosofo della scienza, fisico, ingegnere elettronico, teorico dell`arte e di filosofia del linguaggio, studioso di estetica, di simbologia e semiotica, filosofo della religione e teologo, e` veramente una figura la cui esistenza puo` essere legittimamente considerata emblema degli splendori e delle miserie del novecento.

"avevo 12 anni, ho preso la mia bici e sono partita per andare a scuola..." comincia cosi`, con semplicita` sconvolgente, il racconto di sabine dardenne, sopravvissuta a ottanta giorni di prigionia nel covo sotterraneo di marc dutroux, il "mostro di marcinelle". rapita il 28 maggio del 1996, condotta nel soffocante cunicolo della cantina della "casa degli orrori", sabine ha ancora con se` la cartella di scuola, l`unico, fragile legame con il mondo esterno e la sua infanzia rubata. ed e` nei fogli dei suoi quaderni che sabine trova la forza per non impazzire, scrivendo lettere disperatamente lucide alla madre e annotando l`incubo delle violenze, delle sevizie, delle minacce subite.


leopoldo, critico d`arte e giornalista nomade, incontra a roma in piazza del popolo nina, una modella italo-irlandese che conosce da tempo ma di cui sa pochissimo. e l`inizio di una passione dapprima sotterranea, poi sempre piu` intensa. su un`isola greca, il loro idillio viene interrotto dal ritorno di taddeo, l`ex fidanzato di nina. dopo una lunga separazione, leopoldo e nina si incontrano a tangeri, dove lei gli confessa di essere incinta, ma di non sapere se di lui o di taddeo. incerta sui propri sentimenti, la donna finira` per trasferirsi a venezia con gerard, fotografo gay.

la storia dei filosofi in mezzo alle onde e` caratterizzata da passioni e lotte. ed e` legata piu` che mai al rapporto tra filosofia e politica, a partire da platone e dal tentativo di governare la nave dello stato senza farla affondare. grandi protagonisti del pensiero hanno navigato dialogando con eroi, come l`ulisse di omero e di dante, sbarcando in isole, come utopia, cercando un senso nella storia, come hegel. ripetendo a gran voce che, nei naufragi come nelle tempeste, si parla di noi, dei problemi dell`europa e della politica che stiamo vivendo. introduzione di massimo cacciari.

2010. ivo barrocciai, industriale fallito, scopre di avere un cancro. caterina e` una ragazzina esaurita perche` il suo fidanzato ha pubblicato su internet un video che li ritraeva in intimita`. i due partono insieme perche` ivo vuole recuperare il suo sperma, congelato nel corso dei tentativi di avere un figlio con la ex moglie. vorrebbe ingravidare caterina e in cambio le darebbe il ricavato della vendita all`asta di una testina di bascon salvata dal fallimento. i due procedono come in un sogno in cui passato e presente si mischiano, raccontando il declino italiano e l`eta` dell`oro, un passato che non puo` piu` tornare. un passato individuale, ma anche collettivo che assomma tutte le speranze degli italiani traditi dalla crescita industriale.

questi frammenti catturano il lettore e lo trascinano in un universo personalissimo, affollato di rimandi letterari e filosofici, di immagini lunghe un solo verso, di incanti improvvisi e altrettanto fugaci innamoramenti, di parole e di suoni, di lirismo e ironia in un continuo e apparentemente inesauribile vortice musicale. la lettura di nietzsche e` un`esperienza di immersione totale: la musicalita` dei versi, l`evocazione continua di suoni, personaggi, il fascino di un mondo incantato e cristallizzato in un`immagine di nervosa armonia fanno di questo poema sull`ambiguita` dell`esistere e su coloro che hanno tragicamente pensato tale ambiguita`, un unicum nel panorama culturale italiano.

"caro andrea... in questo tuo libro c`e` tutto: la qualita` brillante della scrittura e l`autenticita` vitale del contenuto, il distacco e la passione romantica, l`ingenuita` e la consapevolezza sconcertante di sapere cosi` poco del mondo e di noi stessi, di quello che stiamo cercando. e l`avventura della scoperta, il viaggio vertiginoso in cui tutto viene messo in gioco, tra stupore, divertimento, paura..." (federico fellini)

macno ha saputo farsi strada nella vita e conquistarsi il potere: si e` servito della televisione come mezzo privilegiato di persuasione; ha costruito, in un paese che ricorda molto l`italia di oggi, una insensibile dittatura; ha scelto di circondarsi di una folla di fedeli e adulatori. ma qualcosa nel suo potere si sta incrinando: quando liza sbarca alla sua corte per intervistarlo, nel palazzo si respira un`aria da ultimi giorni di regime. eppure un sussulto di verita` sta per scuotere macno: il dittatore potrebbe perdere cio` che ha raggiunto, ma anche intrecciare la sua vita a quella di liza.

sulla cima di un monte, saffo e` ormai decisa: soltanto trovare la morte gettandosi dall`alta rupe allontanera` lo spettro della vecchiaia e di un amore infelice. ma prima di compiere il gesto estremo, la poetessa rivede con l`occhio interiore la sua intera esistenza: il rapporto con la schiava prassinoa, l`amore per alceo e il tentativo, compiuto insieme a lui, di abbattere il tiranno pittaco, le avventure erotiche che la porteranno da delfi all`egitto, fino ai confini del mondo antico. l`autrice di "paura di volare" fa rivivere la poetessa greca e la sua poesia, la sua fragilita`, ma anche la sua forza, il suo coraggio.

olli ottolenghi, matriarca di autentica tradizione ebraica, e` morta lasciando un testamento che obbliga una famiglia di ebrei a ricongiungersi a torino. le leggi razziali del 1938 hanno disperso i suoi componenti nel mondo, e ora, se vogliono entrare in possesso dell`eredita` devono ricomporsi, riscoprire le loro origini. destini incrociati e dissonanti si rincorrono nelle pagine, assieme alle schegge del tempo, ai paesaggi di tante citta` del mondo, agli amori, anche a quelli proibiti. nuova edizione del romanzo pubblicato nel 1996.

charles s.h. vane-tempese-stewart, settimo marchese di londonderry, rampollo di una delle famiglie piu` nobili d`inghilterra, cugino di churchill e amico intimo del re, non nascose la sua ammirazione per hitler. un`ammirazione in realta` diffusa tra gli aristocratici inglesi, ma che fece di lord londonderry il capro espiatorio di una colpa che ricadeva su piu` vasti settori dell`establishment britannico: quella mancata opposizione all`anschluss e alle leggi razziali che fu una delle cause dell`immane catastrofe della seconda guerra mondiale.

chiunque, se interrogato su quale sia il dono che piu` ardentemente vorrebbe un giorno ricevere dagli de`i, risponderebbe: "un po` di serenita`." eppure la natura di tale stato d`animo e` quanto mai misteriosa: tutti la desiderano, ma forse nessuno sa bene di cosa si tratti. nulla a che fare con felicita`, gioia, soddisfazione, contentezza: esperienze destinate alla radicale inafferrabilita` dell`attimo fuggente cosi` ben tematizzato da orazio. il sentimento qui interrogato riguarda l`eterno; un eterno perfettamente "immanente", pero`; che non osa strapparci via dal giogo della temporalita`, e incantarci con la favola di una salvezza sempre di la` da venire: che non va confusa con quanto vanamente promesso da troppe utopie, sia laiche che religiose.

in questi racconti dell`autore di "follia" e di "spider", i lettori proveranno il brivido di una discesa nell`universo della narrativa gotica, rivisitata in una nuova chiave postmoderna per accrescere l`inquietudine e renderla piu` attuale, quasi palpabile. casi di vampirismo, ossessioni mentali, delitti crudeli e passionali, manie inconfessabili, strane visioni angeliche e notti senza fine: tredici avventure della mente raccontate da uno scrittore che ha fatto del graduale e inesorabile spostamento verso la follia il tratto distintivo delle sue teorie e dei suoi personaggi. ma con un pizzico di imprevista ironia, per dare sollievo e forse per ricordarci che anche il divertimento puo` trarre alimento dalle regioni oscure dell`essere.

rievocando la passione giovanile per il dialetto che, benche` tabu` nel contesto scolastico, gli era indispensabile per assicurarsi il rispetto dei coetanei e cogliere le sfumature di certe sere, di personaggi bizzarri e di odori e sapori di campagna, diego marani comincia il racconto del proprio approccio alle lingue, un lungo apprendistato che culmina nell`incarico di interprete al consiglio europeo. un tirocinio costellato di esperienze spassose, viaggi rocamboleschi e incontri personali.

le grandiose costruzioni templari, le migliaia di tavolette incise, i tesori delle tombe regali, i poemi epici ispirati a gilgamesh: e` l`eredita` lasciata dal mondo sumerico agli archeologi che da oltre un secolo inseguono le vestigia di un popolo, affascinante e misterioso, di cui sono ancora ignote le origini e l`appartenenza etnica. giovanni pettinato compone una globale immagine che testimonia l`imponente incidenza culturale dei sumeri, i quali costruirono con uruk la prima citta`, inventarono la scrittura, istituirono l`insegnamento scolastico, il sistema bicamerale, lo stato sovrano. l`opera e` completata da ampie citazioni di testi mitologici.

nel 1999, un docente di princeton di origine marocchina decide di assolvere a uno dei doveri fondamentali della fede islamica: il pellegrinaggio alla mecca. per far cio`, egli inizia un`interminabile, e dispendiosa, via crucis burocratica, cominciando a scoprire come intorno al pellegrinaggio rituale sia stata edificata una vera e propria industria di turismo spirituale. formatosi all`interno della cultura occidentale, egli guarda da una distanza sempre piu` insormontabile il pellegrino musulmano che compie i cerimoniali e recita le preghiere, finche`, dopo la contemplazione della pietra nera alla mecca, l`autore capira` che il suo viaggio di ritorno negli stati uniti e` in realta` un commiato dalle proprie origini.

un merito universalmente riconosciuto a vittorio sgarbi e` la sua capacita`, il suo talento nel raccontare sia con la scrittura sia verbalmente, la storia dell`arte. passando da racconti di vita personale a chiacchierate con studenti, a citazioni di leopardi, dickinson, dante e molti altri fino a lezioni su opere d`arte note e meno note, sgarbi vuole qui rendere omaggio ai due maestri della scrittura d`arte che sono stati i riferimenti principali della sua storia di critico.

quest`opera e` l`adattamento teatrale dei demoni di dostoevskij: viene rappresentata nel 1959, un anno prima della morte di camus. e l`opera che lo scrittore ha in mente da sempre, a cui ha lavorato con ostinazione e che considera "uno dei quattro o cinque libri al di sopra di tutti gli altri". "i demoni" e` un libro profetico, non solo perche`, come dice camus, "annuncia il nichilismo dell`uomo moderno, ma anche perche` descrive alla perfezione il disagio dell`uomo ad accettare la finitezza del suo essere nel mondo".

l`autore, rivolgendosi alle due figlie gemelle nate nel 1996, ripercorre quasi diaristicamente le tappe che hanno segnato la scoperta della sua paternita`, e prosegue fino a quando le bambine abbandonano il nido e, ormai "grandi", iniziano l`avventura dell`asilo. il libro ha un tono commosso, a tratti poetico, riflette una sensibilita` diffusa e forte, ma ancora poco affrontata nei testi narrativi. l`autore, invece, riesce bene a descrivere questa esperienza come apertura verso il cambiamento del proprio stile di vita e della propria visione delle cose.


scritto da uno storico inglese che ha insegnato e studiato su entrambe le sponde dell`atlantico, il libro traccia lo sviluppo politico, sociale, economico e culturale di una societa` per certi versi estremamente originale e per altri continuamente e saldamente ancorata alle sue radici europee. ingigantita da un ininterrotto flusso migratorio, la popolazione degli stati uniti si diffuse con straordinaria rapidita` su un vastissimo continente, dando luogo a un nuovo sistema di governo e sviluppando un eccezionale benessere economico. nel descrivere questi temi principali, l`autore si avvale degli indirizzi storici piu` recenti e presenta un quadro delle principali tappe evolutive e delle figure piu` note del pantheon americano.

"storia d`amore e di eresia" racconta la storia di pierre, un giovane ossessionato dal suo fisico deforme, che, nella francia della fine dell`xi secolo, diventa prete per cercare di sfuggire ai tormenti della carne. ma la vita continuera` a offrirgli spietatamente occasioni di tormento: dilaniato dall`amore per la donna di suo fratello, la splendida marquise, pierre inizia un percorso di perdizione che lo portera` a combattere per difendere la propria fede, prima, e la sua stessa vita, poi, quando conoscera` la bella eco, che porta nel sangue e nella carne i segni della sventura. in un mondo cupo, attraversato dai fantasmi dell`eresia e dall`inquisizione, pierre si lascia trascinare in un vortice di sensualita` e tormento che sembra non avere fine.

considerato il romanzo piu` audace di evelyn waugh, "misfatto negro" esprime nell`avventura umoristica e paradossale di un negro uscito da oxford ed elevato al trono di un`isola africana, una critica al colonialismo inglese e allo spirito che lo pervade. quando seth diviene imperatore di azania, si prende come "ministro della modernizzazione" un amico del college, basil seal, un avventuriero londinese di grandi entusiasmi e di incerta moralita`. seth e basil, nella difficile impresa di introdurre tra i cannibali le benedizioni della civilta` moderna, si trovano in situazioni grottesche ed esilaranti che rivelano la rozzezza dei colonizzatori, piu` che quella dei sudditi.

un tentativo di rintracciare l`origine e l`evoluzione del concetto di negazione e le ragioni dell`"oblio del negativo" che ha caratterizzato il pensiero occidentale. da parmenide a hegel, infatti, il concetto di negazione e` stato immancabilmente ricondotto al positivo, rimovendone quindi il senso autentico di privazione, mancanza, assenza. l`autore riscopre i filosofi, gli scrittori e gli artisti che hanno saputo spingersi in prossimita` del "tremendum" rappresentato dalla negazione, mostrando come, accanto alle grandi figure di cartesio e freud, anche manritte e von hofmannsthal abbiano saputo aprire un sentiero alternativo rispetto alla strada maestra imboccata dal pensiero occidentale.

questo romanzo segno` il felice esordio letterario di pasquale festa campanile, regista e sceneggiatore tra i piu` noti della cinematografia italiana. accolto dall`unanime consenso della critica, vincitore del premio corrado alvaro, il libro e` strettamente legato alla novellistica meridionale. dietro la storia di nonna sabella appare infatti, in luce ironica e rivelatrice, l`ambiente borghese del sud dal 1860 alla seconda guerra mondiale, con i fatti storici che fanno da sfondo alla vicenda: avvenimenti che trovano nel racconto una interpretazione nuova e non conformista.


























pubblicato per la prima volta nel 1690, "saggio sull`intelletto umano" e` il capolavoro lockiano. si tratta della prima grande opera moderna sulle capacita`, le funzioni e i limiti dell`intelletto umano e ha inaugurato il fecondo filone di ricerche filosofiche culminato nelle tre "critiche" kantiane. obiettivo principale e` quello di definire i limiti entro i quali l`intelletto puo` e deve muoversi e oltre i quali non deve spingersi. il "saggio" e` tradotto sulla base della quarta edizione del 1700, l`ultima curata personalmente da locke.

















un volume che si propone di ripensare il rapporto tra filosofia e magia alla luce di una generale e radicale rilettura del loro senso originario. una ricerca mossa dalla convinzione secondo cui l`attuale distanza che separa la filosofia dalla magia sarebbe dovuta all`oblio di cio` che i due ambiti sono stati e possono ancora essere, se ripensati oltre i luoghi comuni ormai anche troppo diffusi. la magia e` stata sostituita dalla scienza e la filosofia e` diventata puro gioco delle opinioni. un libro che narra le vicende dei grandi maghi del passato e di quei sapienti che offrivano agli umani cio` che la filosofia ha continuato e potrebbe ancora continuare a offrire, come quando il filosofo e il mago erano figure in qualche modo sovrapponibili.

il rapporto tra scienza e societa` e` sempre stato difficile. la scienza e` stata dominio esclusivo di pochi, mentre la societa`, da parte sua, non ha mai avuto la percezione di un`utilita` diretta, concreta, della scienza nella sua vita. spesso la societa` ha avuto paura della scienza, del suo linguaggio specialistico, delle sue tecniche oscure. dulbecco con questo libro vuole invece spiegare, in modo accessibile, alcune delle piu` discusse questioni scientifiche dei nostri giorni, dal significato del genoma ai cibi geneticamente modificati, dalla clonazione alle cellule staminali.

imprigionato insieme al padre in un gulag siberiano con l`accusa di avere cacciato di frodo, il piccolo ivan si ritrova, dopo l`uccisione del padre, solo. libero dopo la detenzione, ivan entra nel mondo moderno e cerca di sopravvivere nell`unico modo che conosce, vendendo le pelli degli animali che uccide. ma la misteriosa lingua che il ragazzo parla lo identifica ben presto come l`ultimo dei vostiachi, la piu` antica tribu` del ceppo protouralico. l`interesse di olga, una studiosa di linguistica, per il ragazzo, portera` a una serie di drammatiche e sconvolgenti conseguenze, al termine delle quali ivan verra` integrato, ma forse a un prezzo troppo caro, nel mondo moderno.

i sufi, detti anche "dervisci", rappresentano la parte mistica e piu` illuminata dell`islam e sono attivi in tutti i campi delle arti e delle scienze nel rispetto d`ogni cultura e d`ogni religione, diffondendo ovunque la buona parola della bonta` e della pace. gabriele mandel khan, vicario generale per l`italia della confraternita sufi jerrahi-halveti indica in questo libro la via pratica per giungere alla perfezione del sufi. "le componenti della dottrina sufi sono l`amore totale per dio; la gnosi che, superando la conoscenza intellettuale imperfetta e incompleta, unisce direttamente il sufi al divino, da cui la certezza della sua esistenza e dell`impossibilita` di capirlo con le sole forze umane".






l`8 giugno 1870 charles dickens, morendo, lascio` incompiuto il suo ultimo romanzo, "il mistero di edwin drood", e gia` all`indomani della sua prima edizione esso fu definito "la piu` misteriosa storia che sia mai stata scritta". al fascino della vicenda di suspense costruita dalla fantasia creativa del grande scrittore inglese s`aggiunse la curiosita` per il mistero non risolto, l`emozione della ricerca di una soluzione, di un finale, che dickens non aveva rivelato ne` affidato a nessuno dei suoi appunti. tanti provarono a dare una risposta ai molti interrogativi della trama. la risposta piu` convincente venne da leon garfield, lo studioso inglese che piu` di tutti riusci` a penetrare nel mondo dickensiano.