
da un raro libro di gianrinaldo carli, economista e poligrafo istriano, incentrato sull`affascinante moglie paolina, morta a soli venticinque anni. tomizza ha ricavato un romanzo di sorprendente vigore narrativo. energica, pragmatica, ma anche dotata di una dolce femminilita`, "instabile e irragiungibile" e "per nulla apatica con l`altro sesso", paolina e` una figura che sembra essere frutto della pura fantasia mentre la sua storia, come testimonia tomizza, e` vera e documentata. la vita della giovane ereditiera veneziana e` breve ma molto intensa: paolina si prende cura con saggezza e fermezza morale del patrimonio ereditato, senza lasciarsi inaridire, e dopo la gustosa commedia del fidanzamento si sceglie un marito come lo desidera e di cui s`innamora con passione sincera. sullo sfondo di una venezia carnevalesca, un po` reazionaria, un po` illuminista, tomizza ricostruisce la storia di paolina con compostezza di stile, rigore documentario e autentica partecipazione.

"le due storie raccontate da fulvio tomizza in "fughe incrociate" si svolgono tra la fine del cinquecento e i primi del seicento, e hanno per tema la conversione: l`ebreo mandolino da sacile diventa cristiano e il cristiano leandro tisanio da san vito al tagliamento diventa ebreo. sono storie veramente accadute che tomizza, con la sua vocazione a far parlare (come avrebbe detto joseph roth) gli "annali dimenticati", trasforma in avvincente materia narrativa. qui la conversione si stacca dalle folgoranti sfere dell`illuminazione divina e si adegua alle cadenze della vita di due paesi veneti: piu` che altari incontriamo botteghe artigiane e banchi dei pegni, in un turbinio di voci e sospetti che mai assurgono alla violenza del dramma. le stesse ombre dell`inquisizione restano in una cauta distanza, senza la livida ossessione degli spettri. eppure, la conversione di mandolino e di leandro risveglia, per opposti motivi, antiche diffidenze e ostilita` di razze, malinconie di esili e di segregazioni; e solleva partecipazione umana allo sgomento dei famigliari abbandonati, padri e mogli, che di quel distacco e di quell`oblio sembravano farsi una colpa. tomizza non si pone nel ruolo di un giudice che potrebbe sfruttare la distanza del tempo: per tomizza, la storia, le carte, i nomi sepolti negli archivi sono soprattutto romanzo. anzi, nient`altro che romanzo." (giulio nascimbeni)


il filebo rappresenta l`ultima e la maggior opera etica di platone. tuttavia, rientra a pieno diritto anche nel novero dei dialoghi dialettici. tre sono i temi che si intrecciano lungo il dialogo tra protarco e socrate: le domanda su quale sia la "vita buona" per l`uomo; la questione teoretica centrale del bene e della sua natura; e, infine, il tema della vita divina e l`uomo. ma il vero argomento trattato dal filebo e` il "piacere". attraverso una lunga e dettagliata analisi dei vari tipi di piaceri, a partire dalla prima e fondamentale distinzione tra piaceri corporei e piaceri spirituali, platone giunge da una parte a condannare la concezione edonista della vita che identifica senza mezzi termini il piacere sensibile con il bene arrivando a conclusioni assurde; dall`altra, pero`, non respinge tutti i piaceri in blocco. l`uomo, infatti, non e` un sasso: e` necessario, percio`, condurre una vita temperante che consenta di dedicarsi a quelle conoscenze che garantiscono maggiori e piu` elevati piaceri, tanto piu` che non vi puo` essere conoscenza senza godimento del conoscere. tutto e` misto: ma i misti buoni sono soltanto quelli "misurati". quest`edizione e` curata da maurizio migliori, autore di una delle piu` cospicue monografie su questo dialogo (l`uomo fra piacere, intelligenza e bene, vita e pensiero, milano 1993) ed esperto internazionale dei dialoghi dialettici di platone. la sua introduzione e` una guida sintetica e precisa al dialogo. le note al testo sono brevi ed essenziali e rispondono all`esigenza di chiarire i passi e i concetti piu` controversi e difficili. le parole-chiave permettono di entrare in profondita` ma con immediatezza nel nucleo dello scritto. la bibliografia raccoglie gli studi piu` importanti sul filebo degli ultimi cinquant`anni. il testo greco a fronte e` quello dell`edizione critica oggi di riferimento (j. burnet, platonis opera, "scriptorum classicorum bibliotheca oxoniensis"), di cui conserva struttura di riga e numerazione.

i morti viventi camminarono tra noi per la prima volta in una famosa notte del 1968. da allora gli zombi sono apparsi piu` volte per le strade del mondo. quella massa informe di resuscitati un tempo si muoveva lenta e inarrestabile, mossa da un unico stimolo: la fame e il conseguente desiderio di carne umana. oggi le loro motivazioni sono piu` complesse. oggi i morti viventi si sono evoluti e il confine che li separa dagli esseri umani diviene sempre piu` sottile. questa antologia raccoglie i migliori narratori contemporanei di letteratura dell`orrore e ha il merito di aver fatto conoscere ai lettori italiani un genere: lo splatterpunk.

il "times" nell`inchiesta sulle figure essenziali del xx secolo, li ha messi in alta classifica, alla pari, o quasi, di einstein, roosevelt, gandhi, i beatles e picasso. i simpson, per molti versi, rappresentano l`immagine del novecento. un cartoon nato quasi per caso dalla mente e dalla matita dello statunitense matt groening; un serial visto sui piccoli schermi di tutto il mondo in grado di mettere d`accordo giovani e adulti, intellettuali e coatti, apocalittici e integrati; un soggetto tipicamente americano, ma al contempo universale e trasversale: una famiglia media in una citta` di provincia. ciascun episodio di venti minuti e` un concentrato geniale di idee, azioni, battute, colpi di scena, riferimenti al mondo culturale nei molteplici risvolti, dal cinema alla lettertura, dalla musica al video. questo volume, come un vero e proprio dizionario dalla a alla z, racchiude in un migliaio di voci tutto il microcosmo dei simpson: nomi e cognomi dei protagonisti; i divi in carne e ossa messi in caricatura; gli oggetti preferiti; i luoghi tipici; le espressioni ricorrenti; i sentimenti belli e brutti che esternano i vari homer, marge, lisa, bart. (prefazione di aldo nove e postfazione di enrico ghezzi)

nella piramide di khufu, in egitto, piu` di trentatre` secoli fa un uomo, forse uno spettro, si aggira smarrito tra il mondo dei vivi e la terra dei morti. la sua vita gli appare come un lampo: nascita, morte e imbalsamazione, il corpo immerso nel natron, i ferri e gli uncini che svuotano il cranio. con un linguaggio curato fin nei minimi particolari, l`autore ci guida tra i misteri dell`antico egitto, in un mondo di intrighi, passioni, divinita`, magie e orrori.

"`diario europeo` nasce dall`esperienza che moravia ebbe nel 1984 al parlamento europeo, ed e` un resoconto puntuale e scrupoloso del difficile e intenso rapporto dello scrittore con la politica. scrivera`: "la bomba atomica non e` un incidente di percorso della nostra civilta`, ma ne fa parte integrante, e c`era gia` anche quando non c`era ancora: come in una pianta c`e` gia` il frutto che a suo tempo ne nascera`." e ancora: "la storia ha molte caratteristiche; mi limitero` a metterne in luce soprattutto due: assolve ed e` lenta. la storia e` piu` vicina alla natura di quanto si possa immaginare." anche la letteratura ha molta parte nel `diario europeo` e non solo per le frequenti citazioni di narratori italiani e stranieri, ma perche` moravia non dimentica mai che soltanto il suo essere scrittore lo porta a cogliere della vita il senso necessario. e dice con serenita` una verita` dolorosa: "per il vecchio l`avvenire e` una breve, visibilissima spiaggia oltre la quale non si vede nulla perche` cio` che potrebbe esservi da sempre non vuole mostrarsi, si nasconde." (dalla prefazione di enzo siciliano)


il trattato sull`unita` dell`intelletto, che in alcuni manoscritti reca nel titolo l`aggiunta contra averroistas (parisienses), e` rivolto principalmente alla confutazione dell`interpretazione della psicologia di aristotele data da alcuni "avversari", che risultano essere discepoli latini di averroe`. verso la fine del trattato tommaso si lamenta di un maestro che, pur dichiarandosi cristiano, sostiene posizioni inconciliabili con la dottrina rivelata: si tratta di sigieri di brabante, presentato come un sostenitore della tesi dell`unicita` dell`intelletto possibile per tutta la specie umana. il trattato comprende cinque capitoli, raggruppabili in due parti: nella prima parte tommaso dimostra, sulla base dei testi di aristotele e di argomenti razionali, che l`intelletto possibile non e` una sostanza separata nell`essere dall`uomo; nella seconda parte si adducono argomenti contro l`unicita` dell`intelletto per tutti gli uomini. tommaso riferisce anche l`interpretazione peculiare di sigieri circa l`unione dell`intelletto come "motore" del corpo, e la respinge perche` non offre una spiegazione soddisfacente del carattere personale del pensare del singolo uomo. la soluzione proposta consiste nel rivendicare l`individualita` dell`anima intellettiva, la quale e` forma sostanziale del corpo ed e` insieme sussistente, dotata cioe` di autonomia nell`essere rispetto al composto. la tesi, speculativamente ardita, comporta la convinzione che l`essere forma non implica la dipendenza dell`anima dall`essere del composto come accade alle altre forme, per cui l`anima puo` avere una facolta` e un`operazione cui la materia e` estranea. in questo modo tommaso salvaguarda l`immortalita` dei singoli uomini, la cui anima sopravvive alla corruzione del corpo. questa edizione e` curata da alessandro ghisalberti, gia` ordinario di storia della filosofia medievale alla universita` cattolica del sacro cuore di milano. il testo a fronte riproduce l`edizione critica di keeler (1936), accolta con


il dialogo tra un padre e la figlia per uscire dal mondo della droga. ripercorrendo l`intera storia del suo rapporto con la figlia francesca alla ricerca del perche` essa abbia scelto la strada dell`eroina, luciano doddoli fa pubblica ammissione di non aver saputo cogliere le esigenze di una generazione nuova e narra di come ha ricostruito un dialogo che ha contribuito a riportare sua figlia alla vita. un libro che non vuole essere soltanto un racconto autobiografico, ma un appello alla societa` civile perche` riconosca il problema della tossicodipendenza come una sconfitta collettiva e non come un dramma privato. una storia vera di disperazione e salvezza.


la fenomenologia espone "il sapere nel suo divenire", cioe` le varie tappe dell`autodispiegamento dialettico dello spirito nella storia. essa comprende le diverse figure dello spirito come stazioni del cammino mediante il quale lo spirito diviene sapere puro ovvero spirito assoluto. in ogni suddivisione fondamentale di questa scienza vengono considerate: la coscienza, l`autocoscienza, la ragione osservativa e attiva, lo spirito nelle sue varie forme (etico, colto, morale, religioso), per giungere allo spirito assoluto o sapere puro. l`introduzione di cicero mette in evidenza le difficolta`, il significato e i contenuti dell`opera. il glossario, la bibliografia e gli indici analitici completano l`opera. testo tedesco a fronte.

guy haines e charles anthony bruno si trovano per caso a viaggiare nello stesso vagone di un treno diretto verso sud. per vincere la noia del viaggio cominciano a parlare e a raccontarsi vicende sempre piu` personali. e cosi` i due viaggiatori scoprono di vivere due situazioni assai simili. guy vuole divorziare dalla moglie per risposarsi, mentre charles deve liberarsi di suo padre. a un certo punto charles chiede a guy: "hai mai avuto voglia di ammazzare qualcuno?" da questa fatidica domanda prendera` l`avvio un`inquietante vicenda al limite del surreale, il cui esito, secondo il piano preciso di charles, sarebbe stato un duplice omicidio in cui ciascuno avrebbe dovuto uccidere per l`altro.

un villaggio palestinese costruito su un ripido pendio ai piedi del quale si stende l`"inferno", l`accampamento militare israeliano: questo e` il teatro delle avventure reali e immaginarie di djafer `omar isma`yil zaqut, un ragazzo palestinese che l`occupazione ha costretto all`analfabetismo. lettera dopo lettera, con fatica e amore, djafer impara a decifrare il mondo. gli ruotano intorno personaggi magici e imponenti: l`onorevole padre, il fratello pagliaccio, la nonna mangiona, il mistico narratore, ma il loro fascino nulla puo` contro un nemico che conosce solo il linguaggio della violenza. attraverso gli occhi sognanti del protagonista, l`autore racconta, con il linguaggio fascinoso delle leggende arabe, la crudelta` quotidiana dell`intifada.


al centro del romanzo una coppia: russell "crash" calloway, un editor brillante e ambizioso, ma insoddisfatto della propria vita e del proprio lavoro, e la moglie, corinne, una donna affascinante che lavora a wall street ma deve vedersela con le proprie contraddizioni. la loro vita scorre senza un attimo di tregua fra cene animate e party di lavoro, ma il loro matrimonio non va nel verso giusto. russell e corinne si allontanano l`uno dall`altra, lui sempre piu` attratto dal desiderio di nuove speranze sessuali, lei sempre piu` alla ricerca di un senso profondo da dare alla propria vita: un figlio, un lavoro diverso. ma la storia non finisce senza un filo di speranza.

``fra i sensi l`occidente ha privilegiato la vista, da cui e` partito per la sua geometrizzazione dell`esperienza, e ha cosi` svalutato altre sensazioni (auditive, olfattive, tattili eccetera). e` contro tale guasto, o squilibrio, nell`ecologia della sensibilita`, che tanizaki reagisce in ``libro d`ombra``, polemizzando contro gli eccessi dell`illuminazione elettrica e opponendo, a un mondo di nude superfici radiose, un universo acquietante della consistenza e della densita`, avvolto da ombre (di gabinetti, di monasteri, di case delle geishe) descritte a una a una, come un campionario di stoffe pesanti e pregiate. leggendo questo saggio ci si rende conto di come tutta la nostra civilta`, tutta la nostra vita quotidiana, e dunque anche l`idea che ci facciamo del piacere, siano fondate sull`irritazione di alcuni sensi e sull`atrofizzazione di altri, mai su un tentativo di armonizzazione.`` (dalla nota di giovanni mariotti)

quest`ultimo libro di alain elkann e` una breve raccolta di brani e riflessioni dedicate a paesaggi e personaggi di due paesi del vicino oriente, israele e giordania, segnati da una storia travagliata, costellata di grandi eventi, a volte dolorosissimi, e caratterizzati da una cultura e da una religiosita` dalle antiche radici. e` "un cammino alla ricerca delle origini di noi stessi e dei valori che nutrono l`anima e il pensiero di ogni uomo e che ci portano a riflettere sul valore dell`amore".


questo volume esplora il contributo della semiotica allo studio del cinema, in particolare i termini critici che la caratterizzano. diviso nelle cinque aree fondamentali (origini della semiotica, nascita della cine-semiologia, narratologia, psicoanalisi, dibattito sulla natura della rappresentazione filmica), ripercorre le principali linee di sviluppo della teoria del cinema e degli audiovisivi, stabilendo una fitta rete di rimandi ad altre discipline correlate.

la voce degli ebrei-tedeschi trova ora spazio adeguato anche nell`ambito delle scienze della formazione dell`uomo e invita a una rivalutazione dell`umano, letta attraverso una categoria propria della tradizione umanistica (la "bildung"), di fronte al nichilismo della modernita`. il volume propone i piu` importanti interventi articolati nel novecento degli ebrei di lingua tedesca a proposito del concetto di formazione dell`uomo. si tratta di un`opera fondamentale, con testi di th. w. adorno, h. arendt, w. benjamin, m. buber, e. cassirer, m. horkheimer, s. kracauer, k. lowith, g.l. mosse, m. scheler, g. simmel, e. stein.

un romanzo corale animato da personaggi la cui vita e` splendente, frenetica e affaticata. tutti insieme rappresentano una generazione: quarantenni brillanti che hanno perduto, forse per sempre, valori e centri di gravita`. una generazione che, come ha scritto pier vittorio tondelli, "avverte su di se` il destino di un mondo che si sta disgregando".



anni cinquanta, hollywood e los angeles, due mondi opposti che convivono uno accanto all`altro. il cronista della rivista scandalistica hush hush indaga su un omicidio in cui e` coinvolto frank sinatra. e` lui il colpevole? e se non lo e`, quanto conosce della verita`? un racconto bollente, con atmosfere cupe, scandali taciuti, droghe e perdizione.

sette racconti brevi e sei poesie dedicate al natale. due amici che scambiano per errore i regali destinati a due bambini molto diversi. il desiderio di continuare a credere a gesu` bambino anche se si e` gia` cresciuti. il tentato salvataggio da parte di due bambini di un grosso pesce destinato a far la parte principale nel pranzo di natale di un vicino. la delusione di una bimba che si aspetta un regalo vivo e soffice (nientemeno che un sanbernardo) e dovra` inghiottire amaro. e poi altre storie di sentimenti e sensazioni, molte delle quali di chiara impronta autobiografica. eta` di lettura: da 8 anni.







in questo libro si leggono in filigrana l`evoluzione dello spirito religioso nel mondo cattolico, le atmosfere politiche e sociali attraverso i tempi, gli eventi storici, fino all`attuale cammino verso il grande giubileo del 2000.











nazionalismo, letteratura, attrazione per la morte: in questa opera marguerite yourcenar esplora i temi della vita e dell`opera di yukio mishima, lo scrittore giapponese che si diede la morte con uno spettacolare harakiri nel 1970, a soli 45 anni, dopo aver terminato il suo testamento spirituale, la tetralogia de "il mare della fertilita`".


























questo secondo volume dell`opera di giovanni testori raccoglie i piu` importanti testi poetici dell`autore, da "i trionfi" a "nel tuo sangue", e una preziosa rassegna di componimenti oggi introvabili come "a te, alain" e inediti come le due "suite per francis bacon". il lettore trovera` nella raccolta anche i romanzi "la cattedrale" e "passio laetitiae et felicitatis", nei quali testori, sperimentando una innovativa disgregazione delle tradizionali forme narrative, da` magistrale prova della sua eccezionalita` linguistica, e celebri testi teatrali come la "trilogia degli scarozzanti", in grado di mescolare e armonizzare lingua colta e deformazione grottesco-popolare.




l`autore, nell`affrontare l`argomento con entusiasmo, esamina tutte le implicazioni ad esso connesse, dalle piu` attuali a quelle mitologiche, psicologiche, tradizionali... nel contempo, indaga a fondo su temi affini: suicidio, eutanasia, pena di morte...

shell beach, stato del mississippi, profondo sud degli stati uniti: un luogo che quasi nessuno conosce ma che e` popolato da quindici persone stravaganti, sognatrici, lunatiche, pazze e rissose. papa` william e il suo socio (hanno aperto un bar) jimmy snow, un pilota perennemente ubriaco che sparge disinfestante invariabilmente sui campi sbagliati; la signora dot, proprietaria-direttrice-autrice dell`unico giornale locale; il signor honywell e il suo esercito di segretarie addestrate alla guerriglia; ula sour, una misteriosa negra albina; un uomo affascinante che forse e` un assassino...


il volume raccoglie venticinque prose che scandiscono il sofferto cammino dello scrittore: dalle `prime prose` degli anni trenta, dove con un linguaggio ancora poetico l`autore ritrae persone e ambienti, alle `prose del dopoguerra`, che innovano introducendo parti dialogate e monologhi, per giungere fino alle `ultime prose`, dove il poeta `esplora` il terreno della parodia di generi misti. il volume contiene anche un inedito, `bagaglio presso`, uno zibaldone di pensieri, aforismi, brevi racconti e divagazioni scritti con concisione e malinconico umorismo.

