
maria ha superato da poco i quarant`anni, vive a napoli, lavora come insegnante in una scuola serale e un giorno, al sesto mese appena di gravidanza, partorisce una bambina che viene subito ricoverata in terapia intensiva neonatale. dietro l`oblo` dell`incubatrice maria osserva le ore passare su quel piccolo corpo come una sequenza di possibilita`. niente e` piu` come prima: si ritrova in un mondo strano di medicine, donne accoltellate, attese insensate sui divanetti della sala d`aspetto, la speranza di portare sua figlia fuori da li`. nei giorni si susseguono le mense con gli studenti di medicina, il dialogo muto con i macchinari e soprattutto il suo lavoro: una scuola serale dove camionisti faticano su dante e leopardi per conquistarsi la terza media. la circonda e la tiene in vita un mondo pericolante: quello napoletano, dove la tragedia quotidiana si intreccia con la farsa, un mondo in cui il degrado locale e` solo la lente d`ingrandimento di quello nazionale.

walter e patty erano arrivati a ramsey hill come i giovani pionieri di una nuova borghesia urbana: colti, educati, progressisti, benestanti e adeguatamente simpatici. fuggivano dalla generazione dei padri e dai loro quartieri residenziali, dalle nevrosi e dalle scelte sbagliate in mezzo a cui erano cresciuti: ramsey hill (pur con certe residue sacche di resistenza rappresentate, ai loro occhi, dai vicini poveri, volgari e conservatori) era per i berglund una frontiera da colonizzare, la possibilita` di rinnovare quel mito dell`america come terra di liberta` "dove un figlio poteva ancora sentirsi speciale". avevano dimenticato pero` che "niente disturba questa sensazione quanto la presenza di altri esseri umani che si sentono speciali". e infatti qualcosa dev`essere andato storto se, dopo qualche anno, scopriamo che joey, il figlio sedicenne, e` andato a vivere con la sua ragazza a casa degli odiati vicini, patty e` un po` troppo spesso in compagnia di richard katz, amico di infanzia del marito e musicista rock, mentre walter, il timido e gentile devoto della raccolta differenziata e del cibo a impatto zero, viene bollato dai giornali come "arrogante, tirannico ed eticamente compromesso". siamo negli anni duemila, anni in cui negli stati uniti (e non solo...) la liberta` e` stata come non mai il campo di battaglia e la posta in gioco di uno scontro il cui fronte attraversa tanto il dibattito pubblico quanto le vite delle famiglie.

i venticinque saggi delineano la storia economica del ruolo delle banche in italia. la prima parte studia il primato mondiale della finanza italiana del medioevo e dell`eta` moderna e si chiude con la descrizione della formazione delle reti di credito e della "rivoluzione finanziaria" ed economica dell`italia negli anni precedenti e subito successivi all`unita`. nella seconda parte viene individuato l`apporto della finanza internazionale all`avvio del sistema bancario unitario e sono descritti il rapporto tra banche e industrializzazione in eta` giolittiana e la raccolta del risparmio da parte del settore pubblico. la terza parte studia gli anni di espansione, crisi e innovazione istituzionale degli anni contemporanei tra i due conflitti mondiali. l`ultima parte si apre con la situazione del dopoguerra, segnala l`emergere di mediobanca, l`azione della banca d`italia e la graduale apertura al mercato internazionale, fino a descrivere gli assetti bancari dell`ultimo decennio.

john c., un celebre scrittore australiano d`origine sudafricana, e` invitato a collaborare a un volume di saggi intitolato "opinioni forti". e per lui l`occasione di trattare una serie di temi che gli stanno a cuore (alcuni di attualita`, altri universali): l`origine dello stato, la figura di machiavelli, l`anarchismo, al-qaeda, il disegno intelligente, harold pinter, la vita in australia, la musica... in quegli stessi giorni, dedicati con passione all`elaborazione dei testi, l`anziano scrittore conosce anya, un`attraente filippina di ventinove anni che vive nel suo stesso stabile. la ragazza e` in cerca di lavoro, e cosi` john c. chiede un aiuto nella trascrizione a computer del manoscritto. la comparsa di alan, il pragmatico e geloso fidanzato di anya, dara` un`inaspettata piega al rapporto della giovane con lo scrittore. diario di un anno difficile, con tono intimo ed esatto, disseziona emozioni complesse e disegna un atlante delle miserie (e della dignita`) dell`animo umano.

meta` degli anni ottanta in un`imprecisata citta` romena: tornando a casa da scuola, l`undicenne dzsata fa appena in tempo a salutare il padre scienziato che sta partendo per un lavoro urgente fuori citta`. all`inizio arriva qualche cartolina, poi le notizie si diradano, tendono a scomparire del tutto. e un giorno dzsata scopre, nel piu` brutale dei modi, che il padre non sta lavorando in una stazione di ricerca in riva al mare ma alla costruzione del canale danubio - mar nero, uno dei faraonici progetti di ceausescu, che per realizzarlo utilizzo` migliaia di prigionieri politici, molti dei quali morirono. dzsata cerca di alleviare il dolore e la solitudine della madre. la protegge come puo`, sino dove gli e` possibile, dalla realta` in cui lui stesso si trova a vivere: che se da un lato e` quella di tutti i ragazzini di questo mondo, dall`altro e` pero` anche lo specchio di un paese che sembra ormai essere privo di qualsiasi legge morale, dominato com`e` dalla meschineria, dalla crudelta`, da una violenza politica e privata che ha permeato anche la lingua. cosa pensare dell`allenatore che costringe i ragazzi a giocare a pallone nonostante la nube radioattiva di cernobyl, degli operai che crudelmente deridono dzsata dopo avergli fatto credere che il padre lavora li con loro, del nonno "compagno segretario" che gli regala una vecchia luger e lo esorta a esercitarsi sui gatti del giardino, dei compagni abbrutiti e violenti, sempre pronti a estrarre il coltello, a massacrare di botte i "nemici"?

finlandia, primi anni settanta: due pedofili uccidono una ragazzina di tredici anni. passano trentatre anni, il caso non e` mai stato risolto, l`ispettore di polizia che allora indagava va in pensione. qualche giorno dopo, nello stesso punto scompare un`altra ragazza. la nuova indagine e` affidata a kimmo joentaa, che procede con molta prudenza e sensibilita`. nonostante passato e presente sembrino dolorosamente convergere, la polizia spera di ritrovare ancora in vita la ragazza. i due assassini, che dai tempi del primo omicidio non si erano piu rivisti, iniziano a controllarsi, l`uno angosciato dai rimorsi, l`altro indifferente a quanto gli accade intorno. e quando joentaa chiudera` il caso, non sara` lui, ma solo il lettore, a conoscere la verita`.

nel caldo degli ultimi giorni d`estate, prima di riaprire lo studio psichiatrico e ricominciare a insegnare all`universita`, michele si dedica alla stesura di un libro che dovra` rappresentare il lavoro di tanti anni. i giorni trascorrono uguali, ma le sue certezze scientifiche vacillano, e` ossessionato dai possibili errori compiuti. roma sembra immobile: michele passeggia nel quartiere del vaticano, si siede in piazza san pietro, trova un ristorante solitario in cui cena ogni sera e stringe amicizia con hiroshi, un restauratore di origine cinese che subito lo affascina. hiroshi gli racconta una vicenda che ha dell`incredibile: il volto del cristo nel giudizio universale di michelangelo e` in realta` un falso, forse e` stato lui a cancellarne i tratti, forse altri. con meraviglia e orrore la presunta colpa di hiroshi si affianca alle incertezze di michele e lo coinvolge; la costante ripetitivita` delle giornate tutte uguali si rompe in violente sensazioni, in una sensualita` imprevista e in un amore che lo allea alla dolcezza e al dolore. con una voce inconfondibile, capace di rendere gli ambienti e i personaggi in tutti i loro chiaroscuri, francesca sanvitale conduce il lettore in un percorso narrativo ricco di false piste e agnizioni: la solitudine del protagonista e` quella dell`uomo contemporaneo, confuso e oppresso dal suo egoismo e dalla sua debolezza, come se un naufragio fosse nascosto sotto la calma apparente di tutti i giorni.

pillole iconografiche si propone di mettere a suo agio il visitatore di una mostra, di un museo. la prima parte del volume e` dedicata ai gesti in codice: come attraverso le dita, la posizione delle braccia e delle gambe si possano comunicare situazioni ed emozioni; alle convenzioni iconografiche riguardanti gli edifici e le loro relazioni con i personaggi: come veniva resa la tridimensionalita`, la prospettiva, il dentro e il fuori, il dietro e il davanti. un capitolo e` dedicato alla rappresentazione del diverso, a tutti i modi con cui si declinava l`antisemitismo e l`avversione per le persone di colore. due capitoli sono consacrati a maria e a cristo (alla vita di maria, al suo rapporto con il figlio bambino; a cristo nella sua vita terrena con una particolare attenzione al ciclo della passione, fino al ritorno nei cicli dove sale anche la madre, regina della corte celeste); in essi e` spiegato anche il significato di frutta, fiori e fauna (dal leone al pettirosso), associati alle loro rappresentazioni. l`ultimo capitolo e` dedicato ad alcuni tratti simbolici, come ad esempio alla differenza fra nimbo a raggi e nimbo tondo intorno al capo, al significato del nimbo esagonale, al signum viventis. completa il volume un indice analitico particolarmente minuzioso e un dizionarietto delle parole tecniche.

passiamo un decimo della nostra vita da svegli completamente ciechi. solo l`un per cento di cio` che vediamo e` a fuoco nello stesso tempo. viviamo in un mondo che e` sempre mezzo secondo indietro rispetto a quello reale. le vespe non possono vedere, ma sono in grado di mappare il mondo che le circonda in un modo simile a quello che noi impieghiamo quando ascoltiamo la musica: attraverso relazioni temporali. l`occhio deve sempre essere in movimento: un occhio immobilizzato diventa cieco, ecco perche` i polli, il cui occhio non puo` muoversi autonomamente, sono costretti a ruotare continuamente la testa. e se il pensiero fosse una risposta evolutiva all`atto di vedere? perche` gli uomini hanno la sclera nell`occhio e le altre specie no? ecco soltanto alcuni fra i tantissimi temi toccati da questo libro dedicato all`occhio e alla visione. l`organo della vista, lungi dall`essere strumento di misurazione "oggettiva" del mondo, permette d`interpretare soltanto una frazione della realta`. vedere e` un problema di relazioni tra le cose, ed e` un`attivita` differenziata e complessa, adattata a diversi scopi, negli adulti, nei bambini, negli uccelli o negli insetti. alla "storia naturale" dell`occhio simon ings associa un mix di ricerca scientifica, matematica, fisica, filosofia, storia culturale, neuroscienze, teoria del linguaggio ed esperienze personali.

poche citta` al mondo vantano caratteristiche simili a quelle di pechino, capitale quasi ininterrottamente per piu` di mille anni, sede dell`impero mongolo, degli imperatori delle dinastie ming e qing e palcoscenico degli avvenimenti salienti dell`era comunista; una metropoli di piu` di quindici milioni di abitanti, al centro di un immenso e caotico sviluppo economico e commerciale. questo volume ne offre per la prima volta una storia completa dai tempi della fondazione a oggi. mette a fuoco la vita quotidiana, le istituzioni e gli apparati di potere e considera la controversa distruzione di interi quartieri e la febbrile costruzione di nuove zone residenziali e commerciali: intense mutazioni urbanistiche imposte dalle accelerazioni dell`economia e in vista delle prossime olimpiadi. il volume e` accompagnato da riproduzioni artistiche e fotografie assai originali, che documentano aspetti particolari del passato e del presente della citta`.

"questo libro nasce da un sentimento semplice. dal vuoto che lascia il troppo pieno. di politica parliamo tutti, in parlamento come nei bar, e viceversa. ma lo spazio che riempiono le parole, immenso, e` direttamente proporzionale al vuoto di senso che lasciano dietro di se`. tanto che oggi e` frequente vivere la politica come un territorio da cui tenersi lontani. eppure non e` sempre stato e non e` sempre cosi`. la politica, oltre che il principio della guerra con altri mezzi, e`, soprattutto, il fare che ha per interesse la vita in comune. senza retorica e senza la retorica del cinismo. con questa idea, abbiamo provato allora ad affidare la politica a chi non ne fa in un modo o nell`altro una professione. il linguaggio della letteratura, il suo sguardo che disloca, forse, avrebbe potuto mostrarci o farci recuperare un senso nascosto o perduto anche della politica. forse, avrebbe potuto farci ricominciare a capire. ne e` venuto fuori il libro spietato e fantasioso che ora il lettore, cui spetta il giudizio ultimo, ha fra le mani. ci sembra di poter dire, pero`, che di certo non trovera` in questi racconti le formule che la politica sembrava dover necessariamente portare con se`. infine va detto che il titolo del libro proviene da una frase contenuta in un ormai antico discorso di enrico berlinguer". (dalla nota dell`editore)

"conservare lo spirito dell`infanzia dentro di se` per tutta la vita vuol dire conservare la curiosita` di conoscere, il piacere di capire, la voglia di comunicare". tutta l`anima di bruno munari e` racchiusa in questa frase: si pensi alla volonta` di comunicare che lo spinse a occuparsi del laboratorio per bambini della pinacoteca di brera nel 1977, o alla curiosita` di cui e` testimone il suo interessamento, ad esempio, verso le dottrine orientali dello yin-yang o alle scritture illeggibili di popoli sconosciuti. di questi svariati interessi di bruno munari e della voglia di comunicare quanto scoperto e` documento questo libro, nel quale opere figurative, commenti d`autore, poesie ne scandiscono l`itinerario artistico.

adorno affianco` agli studi di filosofia, sociologia e scienze politiche quelli di composizione musicale, intrapresi sotto la guida di alban berg. i suoi numerosi scritti musicali hanno esercitato una grande influenza sui giovani compositori del dopoguerra, sia europei sia statunitensi. superando il punto di vista nietzschiano - che dedico` numerose pagine all`analisi comparata dei drammi musicali wagneriani con i capolavori classici e all`analisi del tristano - theodor w. adorno intraprende in questo saggio la revisione radicale, e spietata, del "caso" wagner, utilizzando le discipline piu diverse: la teoria e l`analisi musicale, l`estetica, la filosofia, la sociologia e la psicologia. deducendo dai dati intrinseci della composizione wagneriana - timbro, melodia, armonia, forma -, i parametri di giudizio estetico-storico sull`autore.

nel 1962 rossana rossanda viene inviata dal partito comunista italiano nella spagna franchista - dove si avvertivano i primi segni di sgretolamento del regime - con l`incarico di riannodare i fili dell`opposizione, non piu` ricomposti dopo la guerra civile. ma la peregrinazione, peraltro clandestina, si rivela priva di senso. le risposte degli esponenti delle organizzazioni illegali sono ambigue, diffidenti, immature. e il centro-destra a porsi concretamente come forza di ricambio, proponendo un`esperienza storica nuova, cioe` la liquidazione del fascismo dall`interno della stessa classe che l`ha creato. l`esperienza frustrante di tale inutile viaggio, che questo libro racconta con ironia e sapienza narrativa, diventa per rossanda un punto di snodo, che ritornera` piu` volte negli anni: "e` la storia di quando, per la prima volta, a me membro del comitato centrale del partito comunista, i conti non tornarono".

"il manicomio e` un condominio di santi. so` santi i poveri matti asini sotto le lenzuola cinesi, sudari di fabbricazione industriale, santa la suora che accanto alla lucetta sul comodino suo si illumina come un ex-voto. e il dottore e` il piu` santo di tutti, e` il capo dei santi, e` gesucristo". cosi` ci racconta nicola i suoi 35 anni di "manicomio elettrico", e nella sua testa scompaginata realta` e fantasia si scontrano producendo imprevedibili illuminazioni. "raccolgo memorie di chi ha conosciuto il manicomio un po` come facevano i geografi del passato. questi antichi scienziati chiedevano ai marinai di raccontargli com`era fatta un`isola, chiedevano a un commerciante di spezie o di tappeti com`era una strada verso l`oriente o attraverso l`africa. dai racconti che ascoltavano cercavano di disegnare delle carte geografiche. ne venivano fuori carte che spesso erano inesatte, ma erano anche piene dello sguardo di chi i luoghi li aveva conosciuti attraversandoli. cosi` io ascolto le storie di chi ha viaggiato attraverso il manicomio non per costruire una storia oggettiva, ma per restituire la freschezza del racconto e l`imprecisione dello sguardo soggettivo, la meraviglia dell`immaginazione e la concretezza delle paure che accompagnano un viaggio". (ascanio celestini)

una notte d`estate del 1860. in un`elegante casa georgiana del wiltshire tutti dormono. all`una il cane abbaia. il mattino l`orribile scoperta, la culla del piu` piccolo dei sette figli, saville kent, e` vuota. un brivido percorre tutta la casa e inizia una disperata ricerca, si valuta la possibilita` di un sequestro, si interrogano i domestici. nel salone una finestra e` aperta: e` l`unica pista. poche ore dopo, il cadavere del bambino viene trovato sgozzato in giardino. tutti i membri della famiglia kent sono sospettati e l`assassino e` certamente fra loro. l`ispettore di scotland yard jack whicher viene mandato sul posto a indagare. e il primo a usare metodi di indagine che poi diventeranno famosi, anche grazie a scrittori come wilkie collins, charles dickens, o arthur conan doyle che si ispireranno alla sua figura reale per i loro personaggi immaginari. il caso occupa per anni le prime pagine dei quotidiani, tutta l`inghilterra segue il delitto, ne e` affascinata e terrorizzata. nessuno accettera` le conclusioni di mr. whicher, che solo in un secondo tempo si riveleranno esatte. kate summerscale ricostruisce l`intera vicenda servendosi di documenti e fonti giornalistiche dell`epoca, con una forte capacita` di padroneggiare le tecniche del racconto giallo.

il "seminario viii" e` uno dei piu` centrali dell`opera lacaniana. freud aveva cominciato a definire il transfert come forma "artificiale" di amore che fungeva nel contempo da supporto all`atto interpretativo e da ostacolo che la cura dovra` appunto consentire di superare. lacan conduce una sottilissima reinterpretazione della prospettiva freudiana, tesa a smarcare il transfert dalla sua natura di artificio usato strategicamente dall`analista, e a identificarlo a tutti gli effetti con una forma di amore autentico, al contrario dell`amore ordinario nutrito di inganno, dato che e` rivolto a un oggetto che ne riflette in realta` un altro: alcibiade, secondo lacan, desidera agatone, nonostante creda di desiderare socrate. il filosofo greco funziona, in un certo senso, come un analista, ovvero come colui che ha il "potere" di rivelare la verita` intorno all`oggetto del desiderio. pero`, a differenza della struttura amorosa in cui l`amato e` l`oggetto che manca, l`analista indica con la sua presenza che cio` che manca e` una mancanza in atto.

con piu` di 70 prose - e una storia - pamuk mette in scena nelle pagine di questo libro un singolare autoritratto intellettuale costruito con sequenze di frammenti autobiografici, pensieri e "momenti d`essere". al centro mette la sua citta` e la sua attivita` preferita (oltre a quella quasi compulsiva di leggere e scrivere): "guardare fuori dalla finestra", perche` le finestre di istanbul contengono tutte le storie della citta` - un gesto che da` il titolo al racconto che chiude il volume. lo scrittore turco riunisce in un continuum narrativo situazioni, idee e immagini che quasi inspiegabilmente non sono mai confluite nei suoi romanzi.

questo libro offre una visione inedita dell`impressionismo inquadrandolo nella cultura parigina di fine ottocento ed esplorando il fitto intreccio di temi storico-artistici, economici, politici, filosofici, linguistici e letterari dell`epoca. schapiro esplora i tratti comuni e le intenzioni radicali di una comunita` artistica profondamente consapevole di se stessa. monet, manet, pissarro, degas, bazille, renoir, sisley scelsero di esporre sotto la medesima sigla; si opposero all`arte tradizionale e pur sviluppando uno stile personale trovarono ognuno la propria ispirazione nell`opera degli altri. l`autore studia lo specifico modo impressionista di vedere "fisicamente" al fine di scoprire fondamentali peculiarita` di questo movimento artistico: in tal modo, perfino le analisi di celebri capolavori riservano al lettore illuminanti intuizioni. nella prospettiva di schapiro, un singolo dipinto diventa il luogo di discussione della pennellata impressionista, della citta` in turbinosa espansione, dei nuovi caratteri della vita cittadina e del profondo influsso esercitato dalla fotografia. intrecciando lo studio dei dettagli a quello di ampie tematiche storiche, risalendo alla storia dell`ottocento e spingendosi fino all`espressionismo astratto, schapiro offre un resoconto dell`impressionismo come punto di svolta della storia dell`arte.

dopo decenni nei quali il papato romano aveva preteso di attingere autorevolezza dall`uso dell`autorita` e su questa esigeva e otteneva devoto plauso. angelo giuseppe roncalli attingeva alla dimensione spirituale e su questa costruiva un consenso "miracoloso". quello che era stato per quasi trent`anni uno dei piu` efficaci diplomatici della santa sede, faceva della "santita`" del papa non un attributo intimo e distinto dal potere di governare e d`insegnamento, ma la sostanza della professione cristiana e della funzione di vescovo. nessuno lo sapeva, ma dietro questo rilievo della dimensione spirituale stava una scelta e uno stile: cio` che aveva tenuto vivo da quasi settantenni il fascicolo di appunti, esercizi ed esami di coscienza raccolti poi ne "il giornale dell`anima", i lunghi diari e le agende che sono una quotidiana verifica del proprio stile. e da questo stile che nasce l`obbedienza del concilio, apparso inatteso fra le cose (un segretario di stato, la lista dei cardinali e una santa morte) che tutti si aspettavano da lui.

"sono stato un uomo giovane, ho vissuto con pienezza e allegria, prima o poi dovro` morire". e questo il pensiero naturale e spaventoso al centro del nuovo libro di domenico starnone. un pensiero che rimbalza di testa in testa, da un personaggio all`altro, dettando gesti e comportamenti, muovendo la vita e la sua "spoglia dolciastra", la letteratura, in direzioni diverse. perche` se di fronte alla morte la letteratura e i suoi infiniti giochi sfarinano, se la scrittura mette la vita "sotto spirito come le ciliegie", la paura di morire puo` diventare vero oggetto di racconto. lo scrittore che inventa la storia e l`uomo che e` al centro di quella storia, pietro tosca, sceneggiatore sessantanovenne che sente che "sta cominciando la vecchiaia vera" e forse qualcosa di peggio. lo avverte dalla "sindrome del corpo sfiduciato", e poi da un segno che ha la forza di una rivelazione: qualche goccia di sangue nell`urina. mentre intorno a lui la vita scalcia, soprattutto nella piccola cerchia dei giovani pronti a rubarsi le idee a vicenda, a imporsi nel mondo con un`autentica e inguardabile furia di vita, tosca forse sta per morire. e all`idea della morte reagisce inventandosi una strategia di elusione. ma all`improvviso lo scrittore che sta scrivendo questa storia si ammala anche lui. sdraiato nel suo letto di ospedale continua a scrivere, e piu` scrive piu` sanguina.

una specie di "apriti sesamo": cosi wilhelm worringer volle poi definire la sua opera prima, meditando su quell`enorme e inaspettata fortuna di pubblico che fece di una tesi di dottorato uno dei libri di teoria dell`arte piu` letti del novecento. contemporaneo del primo kandinskij astratto e delle sperimentazioni del cavaliere azzurro, questo scritto matura nella monaco a cavallo fra otto e novecento. le avanguardie lo adottano come manifesto, trovando nelle pagine dedicate a primitivi, egizi, bizantini e gotici l`albero genealogico del loro stesso operare. nel confronto fra gesti artistici cosi diversi, e cosi radicalmente estranei alla cultura figurativa greca e rinascimentale, quel che a worringer preme soprattutto e` comprendere l`intima affinita` che lega il sentimento del mondo all`espressione figurativa di un popolo, il nesso profondo tra anima collettiva e stile. capace, grazie alla potente antitesi del titolo, di dare la parola a una intera costellazione di problemi avvertiti come urgenti dalle nuove generazioni, "astrazione e empatia" ha saputo parlare ai filosofi, da spengler a ortega, da luka`csa bloch, fino a deleuze e guattari. la teoria dell`immagine dell`intero novecento ne e` stata permeata: la sua riproposizione oggi ai lettori, a cento anni dalla sua pubblicazione e in pieno dibattito sullo statuto (filosofico, artistico, sociale) delle immagini, e` nutrita dalla convinzione che questo classico possa continuare a parlare a lungo anche al xxi secolo.

nathan mirsky vive a boston, e` un medico quarantenne sofferente di attacchi di rabbia, per i quali e` in cura da un analista. riceve la notizia che suo fratello maggiore daniel - a cui era molto legato, ma che aveva perso di vista da anni - e` morto a san francisco ucciso da un`arma da fuoco, probabilmente in uno scontro tra gang rivali. giunto in california con il padre sol, un ebreo europeo sopravvissuto ai campi di concentramento che si impegna a ricostruire il destino di coloro che si sono salvati dallo sterminio e a tenere i rapporti coi rispettivi familiari, scoprira` che daniel viveva con una ragazza e il figlio di lei. nathan e sol dovranno confrontarsi con i motivi che li hanno allontanati l`uno dall`altro, isolandoli senza il conforto di una famiglia, consapevoli di doversi misurare con uno dei sentimenti piu` indispensabili, il perdono.

siamo all`inizio degli anni ottanta, in malesia. i rajasekharan hanno appena messo alla porta la domestica chellam per un non ben precisato crimine. ma alla causa di questo allontanamento si accavallano ben presto altri interrogativi: in che circostanze e` morta paat, la nonna matriarca? perche` l`amata nipote urna e` partita improvvisamente per andare a studiare a new york, senza nessuna intenzione di tornare indietro? cos`ha visto davvero la piccola aasha? perche` sua madre vasanthi ce l`ha a morte col marito? per rispondere a tutte queste domande il romanzo scava nel passato della famiglia, da quando i rajasekharan si stabilirono a ipoh, nella "big house", una prestigiosa ex casa coloniale. tutto inizio` quando raju, tornato dagli studi di legge a oxford, decise di sposare una vicina di casa bellissima ma di umili origini.

"l`impresa irresponsabile" non e` un titolo metaforico. se l`intervista a gallino che aveva per tema la concezione dell`impresa di adriano olivetti si intitolava "l`impresa responsabile", questo graffiante libro sul capitalismo deregolato dei nostri anni non poteva che ribaltare il precedente titolo. perche` per l`autore un`azienda diventa irresponsabile quando non risponde ad alcuna autorita` pubblica o privata e soprattutto quando si afferma una concezione dell`impresa fondata sulla massimizzazione del suo valore in borsa, a qualunque costo e a breve termine. dietro i principali scandali finanziari del nuovo secolo, non c`e` infatti tanto la disonesta` del singolo, quanto l`esito di un governo d`impresa che ha preso sempre piu` piede.

fino a poco tempo fa, nel villaggio si viveva bene. si facevano feste, si mangiava di tutto. agu e il suo amico dike giocavano per strada, davanti al sorriso delle donne e dei vecchi. la mattina andavano a scuola, la domenica in chiesa. e ogni sera, agu si faceva leggere da sua madre qualche pagina della bibbia, affascinato dalle mille storie che conteneva. poi, pero`, e` arrivata la guerra. agu, costretto a diventare soldato per i ribelli, deve ora obbedire agli ordini di uomini-belva come comandante. deve uccidere nel piu` brutale dei modi, per non essere ucciso. impara tutte le atrocita`. solo la fantasia, l`amicizia, la nostalgia della famiglia gli permettono di resistere alla violenza e alla fame. gli permettono di sopravvivere, come una bestia braccata, una bestia senza patria. con un linguaggio tagliente come la lama di un machete eppure capace di improvvisi squarci di poesia, "bestie senza una patria" racconta una storia di vita e di morte, la storia di un bambino obbligato a crescere, e a perdere l`innocenza, nel peggiore dei modi (e dei mondi) possibili.

un intellettuale marsigliese passato dalla resistenza alla malavita, un pappone indolente e un pastore sardo scampato a una pesante condanna organizzano il furto di un carico di merce preziosa. tre uomini provenienti da diverse latitudini ed esperienze che il destino riunisce a genova per il "colpo" della vita. due donne, una timida prostituta dell`angiporto e un`affascinante istriana, attraversano indenni lo spettacolo del disastro. ma saranno fabrizio e alessandro, personaggi fino a quel punto marginali, a rintracciare e raccontare gli esiti delle avventure degli altri.

la saga comica e poetica di scatorchio, che per fare dispetto al suo rivale in amore aiuta il sindaco a trasformare il paese in una discarica di rifiuti. un libro originale e commovente, scritto in una lingua sapientemente primitiva che da` voce allo scacco creaturale di fronte ai guasti dell`universo.

questo volume raccoglie oltre un centinaio di monologhi di shakespeare; si indirizza a tutti gli amanti della poesia teatrale (e della bellezza che essa, a dispetto dell`oltraggio del tempo, continua, dopo secoli, con intatta vigoria, a esprimere) ma, in particolare, a quei giovani che, nelle varie facolta` universitarie, seguono con passione gli studi teatrali e a quei loro coetanei, che, in altre scuole, si preparano ad intraprendere la carriera dell`attore. la traduzione e` quella realizzata per einaudi da cesare vico lodovici, i cui primi campioni videro la luce nel 1950.

tutte le mattine un padre accompagna la figlia a scuola, e quando passano davanti all`orologio lei fa "den" e vuole che lui le racconti una storia. le favole che il padre s`inventa sono piene di fantasia, delicate e divertenti: sono il commento fantastico alle piccole avventure di ogni giorno. la bambina e l`adulto si incontrano in un momento difficile e irripetibile delle loro vite. la piccola maria sta uscendo dall`infanzia e si prepara a entrare nell`adolescenza, suo padre sta uscendo da un periodo cruciale della sua vita, e dissimula le sue amarezze dietro la comicita` e la delicatezza per non gravare o ferire la persona piu` piccola e indifesa. insieme sviluppano un piccolo romanzo, con la storia della loro relazione e delle reciproche difficolta` che risuona attraverso le vicende del principe cagaquattro e della strega orecchiamolla, le peripezie della lettera y, le tecniche per mangiarsi la scuola...

e questo il terzo dei tre volumi che compongono il "dizionario dei registi del cinema mondiale", una "grande opera" che va ad aggiungersi ai sei volumi della "storia del cinema mondiale" del catalogo einaudi. all`interno dei tre volumi troveranno spazio circa milletrecento schede, dedicate ad altrettanti registi, analizzati criticamente da centoventi esperti internazionali. ogni voce comprende un`analisi critica dell`intera opera del regista, una bibliografia e la filmografia completa.

nello zimbabwe di mugabe la comunita` di proprietari terrieri bianchi vive nella paura, sa che e` solo questione di tempo e la loro terra verra` requisita dal governo e redistribuita a qualche nero vicino al potere. cosi` e` accaduto ai genitori di davey. un giorno un`enorme donna nera ha detto ai baker che la loro immensa proprieta` era sua, lasciando loro solo una settimana di tempo per fare i bagagli e andarsene. il padre di davey l`ha scacciata in malo modo e quella stessa notte alcuni uomini armati, mentre il sedicenne si nascondeva in solaio, hanno fatto a pezzi i due genitori. tre mesi dopo, davey fugge dal collegio con un unico pensiero in mente: vendetta. lungo la strada verso casa incontra derelitti ed emarginati, un universo che non conosceva, e gli uomini armati della milizia che vanno in giro a torturare e a dar fuoco ai villaggi. ma chi lo ha preceduto non lo appoggia davvero. agli occhi della comunita` cui appartiene, davey incarna la minaccia incombente e il monito contro una colpevole passivita`, e percio` va allontanato. persino marsha, tutrice dell`orfano, in fin dei conti l`ha tradito. e cosi` suo marito mike. per tutti costoro e` tempo di scendere dalla soffitta e guardarsi intorno, per iniziare un percorso di consapevolezza e di espiazione che potra` avere come unico premio la riconquistata capacita` di provare dolore.

una caratteristica fondamentale della modernita` e` consistita nella sua capacita` di creare spazi imprevedibili in cui attivare sia nuovi processi di sacralizzazione e di incantamento sia situazioni propizie a una nuova centralita` delle religioni tradizionali. i processi di globalizzazione hanno rovesciato il noto paradigma weberiano del disincanto e della secolarizzazione ineluttabili, generando una serie complessa di fattori che stanno favorendo, su scala globale, un rinnovato ruolo centrale, sia a livello individuale che collettivo, del fattore religioso. l`immenso fiume dei processi di modernizzazione si e` alimentato a molteplici sorgenti: grandi scoperte nel campo delle scienza, l`industrializzazione della produzione, epocali cambiamenti demografici, il diffondersi di nuovi sistemi di comunicazione, la nascita degli stati nazione e delle rispettive burocrazie, non per ultimo il trionfo di un`economia di mercato che ha finito per prevalere su ogni forma concorrente. questi e consimili processi, anche se hanno caratterizzato in particolare l`occidente europeo e nordamericano, hanno finito nel corso del novecento per imporsi anche agli altri paesi, condizionandone in modo profondo tradizioni culturali e vita religiosa.

il terzo volume di "le religioni e il mondo moderno" e` dedicato al rapporto tra islam e modernita`. si tratta di un tema oggi al centro dell`attenzione dell`opinione pubblica occidentale per una serie di motivi troppo noti per insistervi, i cui effetti in ogni caso toccano sempre piu` i vari paesi europei. anche se il confronto dell`islam con la modernita` e` ben piu` antico e meritevole di adeguati approfondimenti e di un`adeguata contestualizzazione storica, la centralita` che questo confronto ha assunto nel villaggio globale negli ultimi trent`anni spiega la scelta, a differenza dei due volumi precedenti, di privilegiare una "storia presente" di questi rapporti.

il secondo volume di "le religioni e il mondo moderno" indaga la "via alla modernita`" che ha conosciuto l`ebraismo. e questo, sia dapprima come minoranza religiosa diasporica, ghettizzata e perseguitata, in un`europa in via di modernizzazione che solo lentamente e drammaticamente doveva creare le condizioni perche` gli ebrei europei potessero, a partire dall`emancipazione, reagire anch`essi a questa sfida, dando un loro contributo alla costruzione di una modernita` aperta al pluralismo religioso; sia, come tragico effetto della shoah e della nuova situazione che si e` venuta a creare a partire dalla nascita dello stato di israele nel 1948.

a quali condizioni la compassione e` un motivo appropriato per l`eutanasia? in quali circostanze puo` essere un atto di benevolenza responsabile? e soprattutto, si puo` almeno discutere della possibilita` di dare la morte a chi si trovi in uno stato di sofferenza estrema e senza speranza? da sempre la morale e la religione si interrogano sull`eutanasia. oggi la discussione si e` fatta pubblica e appassionata, lungo linee di contrapposizione che attraversano la nostra societa` in modo spesso manicheo. goffi guida il lettore attraverso i dilemmi etici e morali dei quali si compone la contesa sull`eutanasia, rendendoli comprensibili a chiunque si interroghi sul valore della vita e sul senso del dolore.

mirabelle, la commessa del titolo, se ne sta tutto il giorno dietro il bancone di un grande magazzino. se fosse a una festa, si direbbe che "fa tappezzeria": nessuno che noti lei o la sua merce. mirabelle e` giovane e carina, ma e` anche troppo timida, ha un`aria vagamente de`mode` e indossa abiti poco appariscenti. e proprio perche` "non e`" (non e` all`ultimo grido, non e` aggressiva, non si da` arie, non cerca di apparire diversa) finisce per essere attraente. con la sua spontaneita` incanta un uomo d`affari ricco di soldi e potere, che ha il doppio dei suoi anni. per entrambi innamorarsi significa imparare un linguaggio sconosciuto con conseguenze ora comiche ora serie.

colto e citazionistico, ma immediato alla lettura, autobiografico e "vero" nei contenuti. romantico e sentimentale nella tonalita` di fondo, ma attraversato da un`ironia che si incastona negli snodi strutturali del libro, oltre che nelle sue pieghe piu` visibili. testimonianza di un`ossessione privata, ma anche lucida analisi dei mostri che possono dominare la mente dell`uomo.

in questo suo primo libro di poesie, il grande talento di haddon nel narrare storie e la sua incontenibile immaginazione si fondono e danno vita a una raccolta audace e coinvolgente, sospesa tra tenerezza e malinconia. in questo libro si trovano canzoni d`amore venate di amarezza, liriche costruite sullo humour, ninnenanne, ironici scherzi postmoderni e un intero romanzo di john buchan condensato in cinque pagine.

docenti di storia moderna in universita` statunitensi, anthony cardoza e goeffrey symcox restituiscono in questo volume l`immagine di torino attraverso i secoli. della citta` sono ricostruite le vicende del tessuto sociale, delle strutture politiche ed economiche e i salienti episodi culturali. si e` voluto offrire un racconto cronologico che privilegia l`agilita` argomentativa e la scorrevolezza. il libro esce in concomitanza con le olimpiadi invernali 2006.

una donna, sola sulla scogliera, guarda verso il mare. il vento le agita lo scialle. sta aspettando qualcuno, una figura irreale: il tenente francese, di cui in paese si dice sia lei l`amante. sarah, sfuggente e malinconica, e` una donna mossa dall`amore, ma la cui posizione nel mondo le proibisce di spartire quest`amore con un altro essere umano. pinter ha ridotto senza distorsioni la lunga complessita` del romanzo omonimo di john fowles, dando vita a un`opera di intensa drammaticita`.

non si era fermata a uno stop, ecco tutto. alex halter andava di fretta quella mattina: l`appuntamento dal dentista, i compiti da correggere, la cena con bridger, la vita normale di una ragazza trentenne, insegnante d`inglese in una scuola per non udenti, e sorda a sua volta. una giornata come tante, insomma: fino a quello stop, al poliziotto che le urla di scendere, che l`ammanetta come se fosse la piu` pericolosa delle criminali - un`assassina, una terrorista - all`ingiustizia di tre interminabili giorni in prigione. e poi l`assurdita` delle accuse: assegni scoperti, droga, rapina a mano armata e altri reati in giro per gli stati uniti, in posti che prima d`allora non aveva mai neanche sentito nominare. quello che alex non sa e` che negli ultimi anni lei e` stata l`inconsapevole vittima di un furto d`identita`: c`e` un altro "alex halter" la` fuori, un truffatore che si e` appropriato dei suoi dati anagrafici, della sua patente, delle sue carte di credito, della sua vita. ormai e` una questione personale e alex, aiutata dal fidanzato, decide di risalire al misterioso individuo che le ha clonato l`esistenza. inizia una caccia all`uomo adrenalinica attraverso gli stati uniti, un inseguimento senza pause in cui i ruoli non smettono di ribaltarsi: il truffato diventa truffatore, l`inseguito inseguitore, le identita` sempre piu` liquide e intercambiabili.

marcello fois racconta la vita di uno dei banditi sardi piu` spietati - l`uomo su cui mussolini mise la taglia piu` alta - e attraverso la storia di una vita che in molti modi fu eroica, racconta anche il sacrificio di una terra che negli stessi anni era in cerca un`identita`. da bambino samuele stocchino sa molte cose, anche della sua vita futura; ma le ha dentro, senza una lingua per esprimerle. da soldato in trincea recita silenzioso l`eroe senza macchia e torna in patria italiano e decorato. dopo aver disertato a caporetto e` rispedito a morire: ritorna cambiato. i compaesani si sono spartiti i suoi averi e la sua vita: nasce il bandito, l`ultima deriva di un morto vivente.

quando perde la madre, alla minorenne jamie hall non restano altri affetti del cane meticcio e senza nome con cui si accompagna. per evitare di finire in un istituto che la separerebbe anche da lui, jamie fa rotta verso la tetra cittadina industriale di dyers corners. l`atmosfera di degrado e privazione del luogo si riflette ora nei suoi abitanti. nell`abiezione del rigattiere jake e nella scelleratezza del bracconiere harlan, nel rimpianto paralizzante del direttore dell`ufficio postale da sempre innamorato della nonna di jamie. jamie prende servizio come custode presso la casa estiva di margaret, un`anziana fotografa segnata dal dolore ma ancora capace di uno sguardo lucido e solidale, e la` conosce galen, cacciatore di pelli reduce del vietnam che ha scontato in carcere una lunga condanna per una colpa mai commessa, rifugiandosi poi in una solitudine sconfitta e rassegnata. con loro, con lui, jamie sembrerebbe finalmente avviata a una nuova serenita`, ma ancora una volta il destino non accenna a distrarsi. ha le fattezze di un ragazzino, un essere arcano e insensato, piu` animalesco che umano. jamie, di ritorno a casa insieme al cane, lo trova legato a un albero come una bestia, e senza starci a pensare lo slega. e il primo atto di una catastrofe imminente che la costringera` presto a una fuga all`ultimo respiro.

e una calda estate di tripoli del 1979, la libia e` stretta nelle maglie della dittatura militare del colonnello gheddafi. il piccolo suleiman, in vacanza dalla scuola, passa le giornate insieme all`adorata madre ed e` ignaro degli avvenimenti che turbano il paese e che ben presto sconvolgeranno la sua vita famigliare. suo padre e` un uomo d`affari sempre in viaggio per il mondo, ed e` anche uno dei dissidenti piu` in vista. sua madre non va molto d`accordo col marito e spesso si ubriaca di nascosto. un giorno gli agenti del comitato rivoluzionario arrestano il padre del suo migliore amico. anche il padre di suleiman e` costretto a nascondersi. gli uomini che stazionano davanti casa cominciano a fare strane domande. il bambino, credendo di salvare la propria famiglia, con ambigua ingenuita`, tradisce gli amici, il padre e in definitiva se stesso.

ricardo conosce la "ragazza cattiva" da adolescente, a lima, e per trent`anni la rincorre in lungo e in largo per il mondo, colpito da un amore folle e sconsiderato. lei ama nascondersi sotto false identita`, e` sempre in fuga da qualcosa, irretita da ideali politici, alla ricerca di liberta`, ma anche di patrimoni da depredare. la rincontra a parigi, dove lei e` di passaggio, guerrigliera della mir destinata all`addestramento a cuba: sull`isola seduce un capo castrista, poi un diplomatico francese che la riporta con se` in europa. seduce poi un benestante inglese, per poi finire con un mafioso giapponese, che la devasta nel morale e nel fisico con ripetute, terribili violenze sessuali. ogni volta ricardo e` li` a proteggerla. e ogni volta lei riprende la sua via di fuga.

un venerdi` santo nella chiesa di nostra signora della necessita`, il giudice della corte d`appello marcantonio muscara` viene pubblicamente segnato a dito dal sospetto. i due giovani giornalisti dell`"ora" sono li`, a sparare flash in faccia. c`e` anche la figlia di muscara` che riconosce in uno dei due un suo vecchio (e amato) compagno di universita`, e non lo perdona... intorno a lei sottile ricostruisce quel "teatro palermitano delle evanescenze" dove si rappresentano drammi e misteri di una borghesia che si crede al riparo da ongi contaminazione e puntualmente si ritrova, legata mani e piedi, dentro il gioco mafioso.

il "regno" di camillo ruini a guida della conferenza episcopale italiana ha coinciso con la stagione di massima confusione della politica italiana: cattolici dislocati in entrambi gli schieramenti, la transizione tra un papa forte e un papa dalla fama conservatrice. l`autore riflette sulla dimensione pubblica della chiesa italiana e sul suo rapporto con la politica, nel momento in cui, in assenza di un unico partito cristiano, la chiesa sembra sempre piu` decisa a entrare direttamente e senza mediazioni nel dibattito politico, impegnata nella conquista dell`immaginario, dei media, della politica. cardinali e laici, vecchie associazioni e nuovi movimenti, integralisti e disubbidienti. la forza e la debolezza, la resistenza e gli accomodamenti, le piccole manovre e le visioni epocali. in gioco c`e` la sopravvivenza stessa del cristianesimo.

questa narrazione si muove in lungo e in largo per le strade di bombay, e ritrae la citta` attraverso le mille storie dei suoi abitanti, dai piu` famosi (compresi gangster e attori) alla gente comune. metha ricerca nella brutale bombay di oggi quella che ha abbandonato vent`anni prima e la ritrova moltiplicata e smembrata. e a poco a poco mette a nudo i fili tesi tra gli attici scintillanti affacciati sull`oceano e il mare di baracche dove milioni di persone vivono una vita durissima.

nel 2003 l`associazione russa memorial (che si occupa di diritti civili e di testimonianze di ex prigionieri dei gulag) ha indetto un concorso tra le scuole cecene per il miglior tema sulla guerra. il libro raccoglie i venti componimenti piu` efficaci, attraverso i quali la tragedia della cecenia viene rappresentata con una straordinaria miscela di crudezza e freschezza. le violenze del quotidiano, le morti piu` ingiuste, le vessazioni delle truppe russe e il fanatismo islamista dei guerriglieri vengono rappresentate sullo sfondo di una storia nazionale segnata da decenni di sofferenze. i temi dei bambini sono preceduti da una introduzione della curatrice e seguiti da una cronologia del conflitto ceceno.

il 2 settembre 1859, al largo delle coste cilene, il vascello americano southern cross in servizio tra boston e san francisco si trovo` immerso, nel bel mezzo di una violenta tempesta, in un`aurora australe color rosso sangue, insolitamente intensa, mentre lampi elettrici dello stesso colore avvolgevano lo scafo e i pennoni. nello stesso istante, un po` ovunque nel mondo, le cabine telegrafiche smisero simultaneamente di funzionare; alcune andarono in fiamme. qualcosa di invisibile aveva colpito violentemente la terra. l`unico uomo che sapeva cosa era successo si chiamava richard carrington, un astronomo dilettante che nel suo osservatorio privato, a sud di londra, era stato in quelle ore il primo testimone di un brillamento solare e aveva subito intuito il significato dell`evento. quella del 1859 fu probabilmente la piu` intensa tempesta magnetica solare che abbia mai investito il nostro pianeta. se accadesse oggi, in un inondo che non usa piu` il telegrafo, bensi` la radio, i satelliti per le telecomunicazioni, internet, il gps, l`effetto sarebbe imprevedibile e forse disastroso. ma fortunatamente dal 1859 ad oggi, grazie alle intuizioni di carrington e di quanti presero il suo posto nello studio del magnetismo solare e dei suoi effetti sul nostro pianeta, sappiamo molte piu` cose.

due epoche ben distinte hanno attraversato l`interpretazione storico-critica di rembrandt. alla prima, che aveva costruito il mito di un rembrandt genio isolato, solitario, incompreso dai contemporanei e che tuttavia, con i suoi dipinti avrebbe rivoluzionato l`arte contemporanea, si ando` sostituendo con il tempo la visione degli esperti, che riattribuirono molti dei capolavori che si credevano eseguiti da rembrandt: quei quadri, alcuni dei quali tra i piu` famosi, non sarebbero stati che il frutto del lavoro di allievi. si distinse allora la pittura di rembrandt e quella della sua scuola, l`opera unica del maestro e la moltiplicazione, ad opera del suo atelier, di opere eseguite alla maniera di rembrandt. il libro di svetlana alpers consente di ricostruire la situazione paradossale di un artista che affermo` il carattere unico e singolare della propria arte grazie alla riproduzione, per mano altrui, dei propri temi e del proprio stile. tutto ha luogo nell`atelier di rembrandt, mondo in cui regna sovrano l`artista, piegando i desideri dei clienti alla propria volonta` di creare valori artistici per lui irrinunciabili. rembrandt rifiuta di adeguarsi ai gusti e ai canoni rappresentativi dei mecenati. la sua opera pittorica costituisce l`affermazione originale dell`autonomia dell`artista, della sua liberta` che fonda e nutre la produzione per il mercato, dato che proprio lo scambio o la vendita al pubblico stabiliscono ormai il valore di un`opera.

l`occidente ha sempre inseguito il sogno di carpire i segreti della cina, della sua prodigiosa vitalita` e ricchezza. e la cina non ha mai amato troppo l`interesse degli stranieri, ai quali ha spesso fatto credere cio` che volevano credere. cosi, in un raffinato gioco di schermi e di specchi, e` nato un altro paese: la cina degli occidentali. rappresentato bene da un nome - cina - che viene utilizzato solo in occidente. di volta in volta, questa cina immaginaria e` stata terra di immense ricchezze (xvii secolo), modello di ogni buona amministrazione (xviii), pronta all`occidente e alla cristianita` (xix), rivoluzionaria pacifica e virtuosa (negli anni della rivoluzione culturale maoista). oggi quel paese appare interessato solo al denaro e all`economia. ma esiste un`altra cina, al di questo luogo sognato nello specchio occidentale? e come riconoscerla? zhou enlai non avrebbe dubbi, come disse a henry kissinger: "i misteri cinesi scompaiono in un solo modo, studiando".

il paesino di downe, nel kent, ospita down house, la casa dei darwin. oggi e` un museo, alla periferia sudorientale di londra, ma nel 1842 si trovava a due ore di carrozza dalla capitale, "all`estremo limite del mondo". charles darwin vi giunse con la moglie emma wedgwood, in attesa del terzo figlio, e non se ne ando` piu`. sul terreno della casa c`e` ancora il sentiero sabbioso, sul quale darwin passeggiava ogni giorno, meditando e tentando di venire a capo dei molti problemi che la sua teoria della selezione naturale gli poneva. su quei prati sono cresciuti i suoi numerosi figli, tra i quali la piccola annie, la piu` amata. e proprio annie, morendo a dieci anni, ebbe forse un ruolo importante nell`elaborazione del pensiero metafisico del grande naturalista inglese. l`interpretazione radicalmente naturalistica del male, del bene, della sofferenza o del posto per nulla privilegiato dell`uomo nella natura, sono il frutto del suo lavoro teorico e sperimentale, ma in parte anche della sua vita privata. questo libro e` una biografia intima di darwin, della piccola annie e dell`intera "tribu`" dei darwin-wedgwood, scritta da un loro diretto discendente. ma e` anche un affresco a tutto tondo dell`inghilterra vittoriana, con le sue poesie, le sue chiese, i suoi paesaggi, l`incedere tumultuoso della scienza e dell`industria e i contrasti che certe idee, proprio come quella "pericolosa" di darwin, hanno portato nelle coscienze dell`epoca. per giungere fino a noi, ancora sature della loro dirompente carica innovativa.

ono, narratore e protagonista della vicenda, e` stato in gioventu` un pittore famoso, ma al mondo estetizzante dell`arte per l`arte aveva preferito quello piu` concreto del dovere verso la patria, legando cosi` la sua sorte a quella del nascente nazionalismo giapponese. nel dopoguerra, pero` tutto e` cambiato. ono ripercorre con un senso di incredulita` e incertezza le tappe della sua vita, mentre nel romanzo si intrecciano i temi che lo hanno segnato: l`arte, la politica, l`ambizione, l`incomprensione tra generazioni.

banham, visitando il deserto del mojave, si accorge un giorno che il "puro deserto" non esiste: ovunque, anche in quella landa smisurata e letale che e` l`america desertica, la vita ha lasciato nei millenni impronte, modificazioni, architettura. in una parola "civilta`", capace di ispirare un resoconto - meta` libro di viaggio e meta` trattato, ma con modi da romanzo - che nel suo girovagare tra sentieri, piste, binari abbandonati, villaggi indiani, finisce per parlare di tutto il mondo, e della vita, e del suo senso.

dieci personaggi tanto vivi da balzare fuori dalla pagina, dieci storie di una sicilia senza tempo, insieme mitica e reale. angiolina la cappellaia, nata con difetto, ha lavorato tutta la vita per dimostrare di essere migliore degli altri: la manina di ferro come un`insegna di guerra, "il sangue ci aveva messo in quel negozio". non lascera` certo che suo figlio, fortunato di nome e di fatto, metta a repentaglio "l`altamoda del cappello". "per non perdersi la luna", ninofocu dorme all`aperto anche d`inverno. se le nuvole sono basse accende un fiammifero dopo l`altro, cosi la luna puo` ritrovare la rotta... angelo figlio della madonna, "un aiace in panni da pescatore", non lascia mai il lago, che un novembre di tanto tempo prima ha inghiottito il suo amore impossibile. la`, da sessant`anni, aspetta aurora, che forse arrivera` di notte camminando sull`acqua. dieci piccoli racconti, una scrittura che travolge il lettore illuminando sentimenti struggenti e disamori, sfide senza limite, volonta` di riscatto dalla "natura matrigna" e dall`infinita aridita` del potere e del denaro. dieci storie che rappresentano l`intemperante esuberanza della vita non senza amarezza, ma con uno sguardo che sorridendo giudica e commuove.

un libro di racconti sull`insegnamento, il suo fascino, le sue ambiguita`, le sue sorprese. siamo abituati a pensare al rapporto professore-allievi come a una strada a senso unico, dove l`adulto va avanti nelle sue spiegazioni e il ragazzo tace e impara, o si dilegua. in realta`, dice con forza lodoli, tutti hanno qualcosa da raccontare agli altri, e anzi spesso sono proprio i giovani (piu` liberi? piu` innocenti?) a fornire soluzioni esistenziali a chi da troppi anni si e` incagliato dentro una lezione stanca e avvilita.

due storie scorrono e si intrecciano su due piani diversi: una vicenda reale, ambientata nel sudamerica della guerriglia, e una vicenda fantastica, cinematografica, sullo sfondo di una hollywood anni trenta. anita, una donna fuggita dall`argentina e ricoverata in un ospedale a citta` del messico, e` la protagonista della prima. la "donna piu` bella del mondo" e` il personaggio dell`altra storia, proiettata in una dimensione favolistica, fra avventure di spie e splendori kitsch.

tutto comincia con una partita a tennis dove nicolas e thierry s`incontrano per la prima volta. poco dopo, fra quattro chiacchiere innocenti davanti a un bicchiere, le loro vite cambieranno per sempre. infatti, scambiandosi poche, basilari, informazioni sulle reciproche esistenze, entrambi si accorgono di non aver realizzato nulla di cio` cui aspiravano. allora thierry lancia una sfida: entro tre anni diventera` "qualcun altro". inizia cosi` una metamorfosi, piu` o meno voluta, che spinge uno a intraprendere la vagheggiata carriera di detective e l`altro verso un inarrestabile abbandono alcolico dai risvolti inattesi.

ne "i cuccioli" tutto ruota attorno a un episodio drammatico letto su un giornale, protagonisti un bambino e un cane. le conseguenze saranno terribili, e il bambino portera` il loro pesante fardello anche nella vita adulta. ai "cuccioli" segue "i capi", una raccolta di racconti del 1959 che si pone come punto di partenza di una ricerca che si concretizzera` piu` avanti ne "la citta` e i cani" e "conversazioni nella catedral". racconti in cui sono presenti molti dei "luoghi" dell`autore: gli studenti, la politica, gli spazi urbani delle citta`, tra poveri sibborghi e quartieri della borghesia, l`interno del paese, la miseria.

il gusto per il perverso e il sinistro, la seduzione e il fascino del male, il culto della donna bella e sadica e il masochismo autodistruttivo dell`uomo nell`ultimo romanzo di uno dei piu` conosciuti scrittori giapponesi.

il bene e il male abitano insieme nel cuore di ogni uomo. una donna ingenua puo` essere un`abile ladra, un pittore e` posseduto da forze soprannaturali e un uomo in preda a un folle istinto assassino ricalca l`immagine di un inquietante angelo sterminatore. forse per questo, mentre compie i suoi massacri, tiene sotto il braccio una copia di un libro scelto non a caso: "lo strano caso del dottor jekyll e del signor hyde". il volume e` il romanzo d`esordio del colombiano mendoza.

questo testo, ritrovato postumo fra le carte di pavese, e` il romanzo incompiuto di un amore e di un segreto, scritto a quattro mani con un`amica (la stessa cui sono dedicati i "dialoghi con leuco`"). un gioco di specchi a due voci dove si rifrange una sola storia, una delle piu` forti e aspre narrate da pavese. silvia ritorna a maratea dopo lungo tempo, accompagnata da giovanni, con cui ha una relazione. ad attenderla, pero`, c`e un segreto di famiglia fino ad allora assai ben conservato. con un procedimento davvero originale per la nostra letteratura, cesare pavese e bianca garufi raccontano, a capitoli alterni, il punto di vista di giovanni e quello di silvia. i fatti sono i medesimi, le versioni divergono.

le vicende della banca nazionale del lavoro sono strettamente intrecciate alla storia d`italia del novecento. valerio castronovo ripercorre il complesso itinerario della banca nazionale del lavoro dal decollo industriale in eta` liberale all`interventismo autartico durante il regime mussoliniano, dal "miracolo economico" alle esperienze riformiste negli anni della prima repubblica, dal processo d`integrazione nella comunita` europea alla svolta delle liberalizzazioni e del mercato globale.

gli ultimi centocinquantamila anni della nostra storia, letti alla luce delle scoperte genetiche, ci raccontano un passato che fa risalire tutti gli antenati dell`uomo moderno a una culla africana e che nega l`esistenza di qualsiasi differenza genetica fra i diversi tipi umani. il dna ci fornisce la cronaca della diversificazione dell`uomo "anatomicamente moderno" nei "gruppi etnici" che distinguiamo oggi. le ricerche di genetica stanno dimostrando che i gruppi umani sono strettamente correlati e le differenze sono soltanto superficiali. olson ripercorre la storia dell`africa, del vicino e medio oriente, di asia e australia, dell`europa e delle americhe, con un capitolo finale sulle hawaii.

per claudio fratta disegnare giardini significa progettare uno spazio in cui arginare la natura, tentare di dare un ordine alla vita, ma anche curvare la propria esistenza secondo geometrie segrete. per questo sentire al telefono la voce di elisabetta renal, una sera di marzo, sara` come vedere un`incrinatura su di un vetro: lei era ferma come lui nel buio di un parcheggio, la sera in cui un uomo e` stato ucciso. un uomo che entrambi desideravano morto, ma che nessuno dei due avrebbe avuto la determinazione di uccidere. claudio sa da sempre di dover chiudere i conti con l`uomo che ha rovinato suo padre, e scoprire che elisabetta segue una strada parallela alla sua, significa sentirla immediatamente vicina.

giovanni della casa possedeva una raffinata educazione umanistica, che gli consentiva di padroneggiare le rime latine come quelle italiane, cui univa un`indiscussa perizia tecnica, il gusto di accostamenti lessicali spesso inattesi e una grande capacita` di far incontrare il senso del suo scrivere con la forma metrica prescelta. le sue "rime" sono finemente lavorate e dimostrano attenzione per la musicalita` delle singole parole e dei versi nel loro insieme. questa edizione, curata da stefano carrai, ridiscute filologicamente il testo e ne propone un commento ricco di riscontri con la lirica precedente e coeva.

un manipolo di persone si dirige a redun, localita` abbandonata in fondo a una sconfinata pianura, apparentemente per una missione archeologica. ma ciascun membro del gruppo ha uno o piu` obiettivi nascosti. il malinconico marchese jan pedrewcky ne ha uno politico e uno privato: trovare le carte che inchiodino alle sue colpe passate il nuovo governatore del regno e uccidersi con la stessa pistola con cui aveva concluso la sua vita il padre, il vecchio signore del cratere. al suo secondo romanzo, bettini, latinista "prestato alla narrativa", costruisce una spy story ambientata in un luogo fantastico fra polonia, lituania e sassonia, in un passato indefinito che somiglia alla nostra epoca.

il racconto ravvicinato dell`imponente rivolta avvenuta nel carcere di san vittore a ridosso del secondo dopoguerra. bevilacqua ritrae un ribelle, ezio barbieri, costretto da sempre a recitare se stesso, alla ricerca dell`impossibile rivalsa contro un destino fallimentare, sullo sfondo di un carcere che ribolle di piccoli e grandi delinquenti. un possibile punto di svolta, un momento cruciale per il futuro dell`italia osservato dall`alto delle celle degli sconfitti, attraverso il risentimento di un uomo solo accerchiato dall`esercito e dal suo passato.

un caso giudiziario che nel 1953 fece grande scalpore nella repubblica federale tedesca costituisce il nucleo centrale di questo romanzo dello scrittore e giornalista hettche. hans aborgast, rappresentante di tavoli da biliardo con il debole per le belle donne, aveva raccolto in strada una ragazza in fuga dalla germania dell`est. appartatisi in un bosco la ragazza gli era morta tra le braccia: accusato di omicidio l`uomo si era dichiarato innocente, ma era stato condannato all`ergastolo. solo sedici anni dopo fu possibile riconsiderare il suo caso e rimetterlo in liberta`. l`autore ricostruisce il clima sociale delle due germanie, ma soprattutto il dramma psicologico di un detenuto innocente.

una fiaba nera e misteriosa che si svolge tutta in una notte, fino all`alba. l`incanto sospeso della fiaba si affianca alla capacita` del romanzo di andare fino al fondo dell`animo di due adolescenti di fronte alla morte della madre. che vorra` dire per loro la perdita di ogni sicurezza, compresa la casa dove trascorrono questa inquieta vigilia del loro destino, che e` la veglia funebre definitiva della fanciullezza. la notte e il bosco sono l`ambiente in cui i due fratelli affrontano le proprie paure, in un`atmosfera misteriosa in cui gli inserti della fiaba modulano su variazioni minime l`attesa e l`angoscia, ma anche le speranze per il futuro.

in un futuro molto vicino, il gioco globale ha soppiantato hollywood. non e` matrix, e` peggio. nuovi idoli sono acclamati da un pubblico globale. non piu` calciatori, attori o rockstar. sono ragazzini esasperatamente "cool", videogiocatori professionisti. skin, il campione dei campioni, possiede lo skill, l`abilita`. sara` lui, riuscendo a visualizzare le sfaccettature della realta` che il gioco nasconde, a svelare la verita` passando attraverso una quantita` di dolore e di violenza che non avrebbe mai immaginato.

nell`estate del 2001 la redazione di un giornale riceve una notizia che potrebbe trasformarsi nello scoop della stagione: il primo amore di rodolfo valentino e` ancora vivo. la donna sarebbe l`unica in grado di testimoniare l`educazione sentimentale della prima icona del mondo del cinema. un giornalista senza prospettive, un regista minacciato dai creditori e una studentessa partono alla caccia di questa leggenda vivente. percorrono la penisola da roma a milano, fino a napoli e poi a castellaneta. un viaggio simile a un film, attraverso un paese ossessionato dall`ansia di apparire.

"tante cose ci arrivano dal medioevo: il libro, i nostri abiti, il calendario, il genere letterario del romanzo, gli atteggiamenti nei confronti dei poveri, le reazioni di fronte alle epidemie. ma il medioevo e` anche lontano da noi. ci e` spesso estraneo e questo charme esotico costituisce una parte importante del fascino che esercita. il miracolo e il diavolo non sono piu` onnipresenti, la morte improvvisa non e` piu` considerata la peggiore possibile e, a dispetto dell`arte astratta, il nostro occhio si e` abituato sin dal rinascimento a concepire la pittura e osservare la realta` secondo le regole della prospettiva". jacques le goff sintetizza cosi` il senso del volume conclusivo di un`opera che introduce al mondo medievale e ai suoi echi immaginari.

una critica radicale all`idea di guerra preventiva a cui berber oppone il modello di una democrazia del futuro, questa si` "preventiva". l`autore ripercorre la storia della politica e della diplomazia americana e condanna la scelta di bush di ricorrere all`uso delle armi come risposta al terrorismo. barber evidenzia la tendenza a confondere la propaganda di un modello di societa` democratica con la reclamizzazione di una miscela seduttiva di libero mercato e marchi americani: il cosiddetto "mac world". a tutto cio` si contrappone l`idea di un`america esportatrice di alti valori democratici e civili, perche` come la legalita` e l`impegno civile dei cittadini garantiscono la liberta` interna alle nazioni, cosi` la possono garantire fra stati diversi.

si tratta del primo reportage sul campo di prigionia di guantanamo dove sono reclusi oltre seicento uomini di quarantadue paesi, ritenuti affiliati di al qaeda catturati nella guerra al terrore. bonini, giornalista di "repubblica", ha qui ripreso i reportages pubblicati sul quotidiano integrandoli con un`ampia narrazione inedita. ne risulta un quadro contraddittorio e vivissimo, dove nulla appare scontato e tutto e` da scoprire, dal dettaglio sulla confezione del cibo alle confessioni dei carcerieri. ogni capitolo contiene un`appendice documentale spesso inedita. "guantanamo e` il non-luogo dove l`america ha imprigionato l`incubo di un nemico inafferrabile, dandogli un volto. non e` terra di redenzione, ma laboratorio di punizione senza speranza."

due uomini anziani, protagonisti di vite importanti e per certi versi straordinarie, raccontano le loro esistenze, un capitolo l`uno, un capitolo l`altro. a distanza, senza conoscersi ma quasi sfiorandosi, ripercorrono la storia del secolo passato e le loro storie personali, che si snodano lungo vie parallele eppure diversissime. i protagonisti del romanzo sono due uomini realmente esistiti (un famoso art-director e un notissimo scrittore), le cui vite si sono lambite ma mai incontrate. dopo i racconti di "naufragi", lo psichiatra e sociologo crepet si cimenta con la forma del romanzo breve.

un viaggio in versi e in prosa nella storia e nelle mitologie della scienza. un ritratto affascinante dei suoi protagonisti, dai grandi del passato agli "scienziati sciamani", ai "golpisti in laboratorio". dalla matematica agli automi, dalla meccanica celeste alla scienza della vita, da leibniz a turing, a taylor, a spallanzani, a darwin, a reich, una raccolta di saggi, poesie e interventi che testimoniano la passione dell`autore per le questioni scientifiche e i loro protagonisti. un interesse che dagli esordi negli anni sessanta arriva fino ad oggi, insieme ad un`analisi sottile e battagliera. "penso - sostiene l`autore - che il progetto scientifico vada difeso contro gli che fanno promesse che non si possono mantenere".

nella prima meta` del novecento, il mondo viene investito da un potente processo di arruolamento nella nazione, nelle politiche di potenza, nella mobilitazione bellica, nell`organizzazione del consenso allo stato totalitario. la nazionalizzazione dei bambini e degli adolescenti costituisce un tassello fondamentale e un modello della nazionalizzazione delle masse, ugualmente considerate infantili, immature, bisognose di suggestioni e raggiri. tali fenomeni si intrecciano con l`emergere dei bambini come nuovo segmento del mercato e con l`irruzione prepotente della loro immagine nella pubblicita` commerciale. il libro cerca di esplorare il punto di vista dei bambini e di rivisitarne le emozioni, i sogni, i percorsi dell`immaginario.

anand ha dodici anni, vive a calcutta e lavora in un chiosco di te` per aiutare la famiglia. suo padre infatti, andato a dubai per garantire un futuro ai figli, e` misteriosamente scomparso. anand e` rimasto con la madre e la sorellina, meera, che dopo aver assistito a un omicidio per la strada ha smesso di parlare. un giorno vede arrivare al chiosco un vecchio vagabondo e, mosso a compassione, gli offre da bere. non sa che e` una specie di santone appartenente a una confraternita di guaritori, partito da una valle sull`himalaya, la valle d`argento, per recuperare un oggetto di fondamentale importanza: una conchiglia magica da cui dipendono le sorti dell`intera umanita`.