Albert Castiglia, ormai al suo sesto disco, è un chitarrista blues americano che si sta facendo sempre più notare. Infatti la produzione di questo album è di Mike Zito ( come d'altronde nel disco precedente ) che ha registrato il disco in Louisiana, ai Dockside Studios. Ci sono i sapori del sud, miscelati in modo appassionato da Castiglia. E la presenza di Zito, uno che si muove solo se ne vale la pena, è sintomatica. E, dulcis in fundo, c'è anche Sonny Landreth che rende il piatto più saporito con la sua partecipazione a 95 South.
Ristampa in edizione giapponese di un album edito, nel 1970, dalla Atlantic.
Fratello del ben più famoso ( e compianto ) Stevie Ray Vaughan, Jimmie Vaughan ha comunque una sua carriera.
Indubbiamente bravo ed eclettico, non ha mai sfruttato il nome di Stevie Ray, ma ha sempre fatto la sua musica, previlegiando comunque il blues. Questo album, registrato in un fumoso club di Austin, Texas, è sostenuto da Vaughan, con Mike Flanigin, organo, e Frosty Smith, batteria, dietro le spalle. Il repertorio varia da brani blues e riletture di classici rock ( Can't Buy Me Love dei Beatles), in chiave night jazz. Otto brani medio lunghi per creare una atmosfera molto particolare, tra fumo, alcool e night time, che ben si adatta alla fluidità della musica.
In risposta al recente blues album dei Rolling Stones, Blue & Lonesome, un gruppo di bluesmen di Chicago, guidati da Buddy Guy, registra un album di brani degli Stones in versione blues. E Mick Jagger appare ospite in Doo Doo Doo Doo Doo (Heartbreaker), interpretata da Buddy Guy. Poi abbiamo John Primer (Let it Bleed ed Angie), Billy Boy Arnold (Play With Fire), Ronnie Baker Brooks (Satisfaction), Billy Branch (Sympathy For The Devil), Leanne Faine (Gimme Shelter), Jimmy Burns (Beast of Burden e Dead Flowers), Mike Avery (Miss You), Omar Coleman (I Go Wild), Carlos Johnson (Out of Control). Il disco di blues più venduto del 2018, finalmente a prezzo di distribuito.
2 CD. Diventati decisamente popolari ( numero uno in Germania, in classifica in vari paesi europei, Italia esclusa ) con il disco precedente, Lady in Gold, gli svedesi Blues Pills approdano al disco dal vivo. Un disco che celebra la loro opera più nota e che è stato registrato nell'Ottobre 2016 a Parigi. Sotto l'edigida dell'affascinante singer Elin Larsson, la band mischia rock e blues con veemenza, proponendo 15 canzoni piene di forza che rispecchiano in toto il loro live act. Brani come You Gotta Try, Rejection, Gone So Long, Lady in Gold, High Class Woman, Bad Talkers, Bliss, Black Smoke.
Una band proveniente dal Northeast degli Usa, completamente sconosciuta. Si sono fatti notare lo scorso anno a South By Southwest ed hanno firmato un contratto per fare un disco. Disco che hanno realizzato con la produzione di Constance Hauman. Miss Velvet & The Blue Wolf sono una vera sorpresa: una band aggressiva dal suono vibrante, tra blues e funk, con Janis Joplin come principale fonte di ispirazione. Infatti Miss Velvet si ispira alla Joplin, vocalmente è potente (alla fine c'è una bella versione di Summertime), e sa cantare in modo veemente. Il disco mischia blues e funk, contiene una manciata di canzoni solide e si mette in lista come una delle sorprese di questa fine anno.

Una big band, formata da stagionati musicisti di Memphis, sotto la direzione di John Nemeth. La band celebra proprio il big band sound di Memphis, quello di BB King e Bobby Blue Bland, con le loro Orchestre. Dove l'orchestra si mischiava al blues, con ritmo e molta vivacità. Riletture di classici ma anche di soul songs ed altre leccornie dell'epoca d'oro del Memphis sound.
Personaggio fuori dagli schemi, bluesman atipico, rocker quasi psichedelico, Langhorne Slim è una figura di indubbio interesse. In questo disco, denso di ballate e blues, Langhoren regala il suo messaggio diretto e disossato, chiamando in causa Junior Kimbrough e Ted Hawkins, e lasciando una manciata di canzoni di peso dove si mischiano bellamente tutte le sue infleunze. Ma il blues, quello rurale e più vero, viene maggiormente alla luce in questo disco.
Lucky Peterson, di professione bluesman, è uno dei musicisti più attivi, sulla scena blues, e non solo. A conferma di questo fatto, Peterson confezione un tributo a Jimmy Smith non dimenticato organista jazz e grande interprete tra gli anni cinquanta e sessanta. Tra jazz e blues, prevalentemente strumentale, Peterson rilegge i classici di Smith accompagnato da un trio con saltuarie apparizioni di tromba e chitarra, nelle mani di Kelly Crapp, giovane e promettente chitarrista californiano, e Nicolas Fulmer, trombettista transalpino.
Storica band rock blues canadese. Una band con all'attivo almeno 18 dischi che ora si propone di nuovo con un album grintoso di classico rock blues elettrico. Donnie Walsh è il leader indiscusso di questa band che, facendo sempre grande musica, tiene alto il vessillo del classico blues in Canada.
Malford Milligan, già voce solista e co-leader nei texani Storyville, è un cantante soul-blues di Austin molto considerato, al punto di venire paragonato a musicisti del calibro di Al Green ed Otis Redding, Milligan è dotato di una grande voce. In questo nuovo album, MVP ( Milligan Vaughan Project ) Malford fa coppia con Tyrone Vaughan, figlio di Jimmie Vaughan e nipote di Stevie Ray. MVP sono depositari di un sano rock blues, con venature soul, che si sviluppa attraverso nove brani potenti, tra cui citiamo Soul Satisfaction, Dangerous Eyes, Little Bit Of Heaven ed Here I Am. Completano il disco due esibizioni dal vivo. Reperibilità molto scarsa.
Pianista e vocalist, Hans Chew è a capo di un quartetto molto agguerrito. Il suono sta tra rock, blues e rhythm and blues, con coloriture southern rock. Chew è al suo quarto album ed il disco rappresenta una soddisfacente evoluzione, sia in ambito sonoro che nella struttura delle canzoni. Sei canzoni, lunghe e medio lunghe, che vanno dai 6.10 di Give Up The Ghost agli oltre nove di Freely. Notevoli anche le lunghe digressioni di Open Sea ( 7.00) e Cruikshanks, più 8 minuti. Potremmo definirli una southern jam bluesy band. Di nuovo disponibile.
Laurence Jones è un chitarrista blues che, malgrado la giovane età ( ha 25 anni ) ha già un solido seguito, anche al di fuori della nativa Inghilterra. Questo album, il quinto della sua carriera, è stato registrato in Usa, a Miami, con la sua attuale band. Un disco piacevole e diretto, che mette in evidenza le qualità di Laurence, chitarrista essenziale, senza fronzoli. Classico blues elettrico, ben suonato, decisamente piacevole, anche ad un primo ascolto.
Ormai sulla scena di diversi anni e qui affiancata da musicisti come Jason Ricci e Malorie Leogrande, la Jay Willie Blues Band mischia blues e soul con forza e convinzione. Come conferma questo album dove, come nel passato, brani scritti per l'occasione e cover d'autore trovano posto nello stesso disco. Roosevelt Sykes e Blind Willie Johnson., con due brani degli anni trenta, fanno bella mostra assieme a Wish I Hadn't Called Home di Dale Hawkins.
Robusta band rock blues che proviene dal New Jersey. Walton e la sua band sono on the road da dieci anni ed hanno già alcuni dischi alle spalle. Il nuovo lavoro propone brani scritti dal gruppo, tra blues e rock, con variazioni soul, ed anche un paio di covers, John Fogerty e Noah Lewis.
Già chitarrista nella band di Clarence Gatemputh Brown, Ellison si è messo in proprio, quando Brown ci ha lasciato. Ha inciso alcuni dischi e questo lavoro, Good Morning Midnight, è il più recente. Good Morning Midnight è un album di blues, venato di sonorità New Orleans, accarezzato con il soul, insomma un lavoro maturo e diretto in cui Ellison è affiancato da musicisti di prim'ordine: Chris Campbell e Marcy Levy alle voci, Chuck Blackwell alla batteria, Gary Gilmore al basso.
Oscar Benton è un bluesman europeo che, negli anni ottanta, ha raggiunto la fama mondiale grazie al singolo Bensonhurst Blues, Poi ha avuto un incidente ed è addiruttura andato in coma, Sono passati alcuni anni e, miracolosmente, Benton è però riuscito a guarire ed è tornato a fare musica. Questo nuovo lavoro, inciso assieme al bluesman Johnny Laporte, ripropone il classico Bensonhurst Blues, in una nuova versione, ma anche altri brani, sempre blues oriented. Deciso, intenso, anche innovativo, Benton torna al meglio delle sue possibilità. Solido blues rock elettrico.
Bel tributo al genio ed alla musica del grande Elmore James, uno dei bluesmen più famosi in assoluto, grandissimo slide guitarist. 13 canzoni che celebrano la grandezza di James ed a farlo sono musicisti molto noti che hanno partecipato senza alcuna retribuzione, data la natura benefica del progetto. Warren Haynes, Billy Gibbons e Mickey Raphael eseguono Mean Mistreatin' Mama. Altri musicisti coinvolti sono: Tom Jones (Done Somebody Wrong), Keb' Mo' (Look On Yonder Wall), Bettye Lavette (Person to Person), quindi Rodney Crowell, Jamey Johnson, Shelby Lynne & Alison Moorer, Chuck E. Weiss, Elayna Boynton ed altri.
Armonicista blues di Chicago, disco del 1996.
Armonicista blues di Chicago, disco del 1991.
Nick Moss, chitarrista blues e bandleader, è uno dei musicisti migliori in anzione in questo periodo in Usa. Indipendente fino a poche settimane fa, ha firmato per la Alligator, una label che è garanzia di qualità, per il suo nuovo lavoro. The High Cost of Low Living si avvale dell'armonica di Dennis Gruenling, diventato sempre più importante all'nterno della band di Moss. Il nuovo album presenta 13 tracce, tra cui notiamo Rambling on My Mind, All Night Diner, Crazy Mixed Up Baby, The High Cost of Low Living, Note on The Door. Chicago blues, elettrico e potente, con l'armonica di Grueling a dare il tocco in più. This Is The Best Damn Chicago Blues Album in Years ( Buddy Guy ).
Jason Ricci, armonicista Blues Americano, è un innovatore. Ha diversi dischi a suo nome ed ha fatto parte delle band di altri ( Johnny Winter ad esempio). Ma questo nuovo lavoro, sotto il suo nome, è decisamente il più importante. Ricci sta reinventando l'armonica Blues e, più di una volta, è stato paragonato al grande Paul Butterfield. Questo disco, in cui Jason suona con la sua nuova band, Bad King, originari di New Orleans, è il più bello e convincente della sua giovane carriera.
Delta Blues, riletto in chiave rock. Con Tommy Stinson, Replacements.
Texano, amante del Blues, Walker si è spostato a vivere a New Orleans. E, come ogni musicista che si rispetti, ha subito l'amosfera della Crescent City. Questo è il suo primo disco dal vivo, dopo parecchi album registrati in studio. Un disco dove Seth Walker, assieme alla sua band, rilegge brani dal recente Gotta Get Back, ma anche da altri lavori precedenti. Blues raffinato e corposo al tempo stesso, blues d'autore, come lo ha definito la stampa Usa.
Concerto di blues, con la partecipazione di alcune delle più note chitarre nel genere. Robert Cray esegue tre canzoni tra cui il classico Phone Boot. Albert Collins, devastante in Ice e Mr Collins & Mrs Collins, Steve Cropper e Robert Cray assieme in The Dock of The Bay, mentre Dave Edmunds sostituisce Cray in Green Onios E, ancora, Bo Diddley con I'm a Man e Who Do you Love,Gran finale tutto per BB King con Movin On, Back to L.A. ed una splendida The Thrill is Gone.
Figlio di Muddy Waters ( il sui vero nome era McKinley Morganfield) Mud ha iniziato a fare musica parecchio dopo la morte del padre, avvenuta nel 1983. Prima lavorava come camionista. In questo nuovo lavoro, Chicago blues mischiato a robuste dosi di soul, che replica il titolo di un vecchio disco di papà ( They Call Me Muddy Waters) Mud recupera due canzoni del padre: Howling Wolf e Can't Get No Grinding. Poi ci aggiunge dieci nuove composizioni, firmate di sua mano. Il disco è stato inciso a Chicago e, tra i musicisti coinvolti, troviamo: Studebaker John, Mike Wheeler, Billy Flynn, Billy Branch, Sumito Ariyo Ariyoshi, E.G. McDaniel e Melvin 'Pookie Stix' Carlisle.
Tyler Morris è un giovane chitarrista blues, che proviene dall'area urbana di Boston. Già al terzo disco, malgrado abbia solo 19 anni, Morris mostra forza e continuità. La stampa Usa dice un gran bene di lui e questo disco, in cui è supportato da gente come Joe Louis Walker e gli Uptown Horns, conferma il suo talento.
Non ci sembra vero, ma vengono pubblicati più dischi inediti di Michael Bloomfield adesso, che quando era in vita. Formidabile chitarrista, bluesman appassionato, Bloomfield era un interprete straordinario, sia della tradizione di Chicago che di certe forme di blues, acustico ed elettrico, con cui era cresciuto. Da quando Norman Dayron ( il suo produttore storico) ha aperto gli arichivi abbiamo sempre più materiale, Come questo spendido concerto (Old Waldorf, San Francisco, 18 Aprile 1977), dove Michael esegue una bella serie di classici: Kansas City Blues, Eyesight to The Blind, Uncle Bob's Barrelhouse Blues, Jockey Blues, Linda Lou, Wee Wee Hours. So long Michael. Copia nonn sigillata.
Myles Goodwyn è il leader ed anche il membro fondatore degli April Wine, celebre rock band che arriva dal Canada. Con il passare degli anni ha cresciuto il suo amore per il blues e, finalmente, ha pubblicato un intero disco dedicato al blues elettrico. E si fa anche aiutare da un bel gruppo di amici, tra i quali ricordiamo Rick Derringer, Frank Marino, Garret Mason, David Wilcox, Amos Garret, Kenny "Blues Boss" Wayne, Joe Murphy, Shaun Verreault, Bill Stevenson ed altri. Classico rock blues, elettrico e pulsante.
Registrato dal vivo nel 1976 alla Opry House, Austin, Texas. Tra le canzoni eseeguite, abbiamo: Meet Me in The Morning ( Bob Dylan ), Sweet Home Chicago ( Robert Johnson ), il classico Hideaway e Ain't Gonna Worry No More ( Sleepy John Estes ).
Il nuovo album, 2018, del chitarrista blues di New Orleans, prodotto da Carlo Ditta.
Un nome decisamente improbabile per una band di blues elettrico, proveniente dall'area urbana di Chicago. Ma i Claudettes, che hanno già qualche disco alle spalle, sono decisamente particolari. Infatti fondono il blues Chicago Style con il piano in bella evidenza, con elementi rock, punk e deviazioni anche jazz e classica. Energia pura con la voce di Berith Ulseth ed il piano di Johnny Iguana a dettare legge, in una band che cerca di rinnovare il blues, fondendo il classico suono con elementi di altri generi musicali.
Nuova band blues rock, 2018

Riprendendo il suono Americano, filtrato con il British Blues, e con una voce che sta tra blues e soul, il chitarrista inglese Alex Haynes presenta il suo terzo lavoro, Howl. In questo album in bilico tra blues, rock n’ roll, R&B sino al British Blues degli anni 60’, Haynes non perde di vista il suo progetto originario, cioè quello di rivitalizzare il blues elettrico e chitarristico di matrice anglosassone. Prodotto da Haynes stesso con Alex John, il disco conta ospiti come Andy J. Forest all’armonica, lo storico pianista Rich Coulson, l’organista Ernesto Ghezzi, ed una sezzione ritmica poderosa.

2 CD. The Chicago Blues All Stars sono una formazione che raccoglie musicisti che, per diversi anni, hanno suonato nella band di Willie Dixon. John Watkins, Freddie Dixon ( figlio di Willie), Jimmy Tillman, Arthur Dixon, Maurice john Vaughn ed altri. Queste registazioni, dal vivo, sono state unite alcune fatte in studio alla fine del 2017, a Chicago. Il doppio CD, 23 canzoni, conferma la solidità della band e le radici, affondate nel più classico Chicago Blues.
Fre Chapellier and the Gents, featuring Dale Blade. Nuovo album, 2018
Super gruppo formato da assodati ed esperti musicisti blues dell'area urbana di Chicago. Infatti, sotto la guida di Steve Freund, uno dei migliori chitarristi blues in azione sulla piazza di Chicago, abbiamo anche Tad Robinson, Ken Saydak, Harlan Terson e Marty Binder. Classic Chicago electric blues: Boogie in The Rain, Blues For The Hard Times, Lonesome Flight, Dream, Have You Ever Told Yourself a Lie, Rich Man, For A Reason, le cose migliori.
2 CD. Tutti singoli, pubblicati dal grande bluesman tra il 1951 ed il 1962, per le etichette Trumpet, Ace ( Usa) e Checker. 51 canzoni.
Chitarra solista nella band di Linsey Alexander per diversi anni, Breezy Rodio esordisce per la Delmark. Rodio ha la voce, è un chitarrista notevole ed ha una band di tutto rispetto. La Delmark non si smentisce.
Una vita di prima classe. Mike Zito spiega le sue origini e la sua crescita, dalla povertà della giovanizza, alla solidità data da un lavoro ben retribuito. Zito ha una bella famiglia ed una vita che gli piace. Fa il mestiere che vuole fare, è un musicista, un grande musicista e suona il blues. Quello vero. Ha fatto anni di gavetta, ma ora gira il mondo suonando la sua musica, con pieno merito. First Class Life è un bel disco, anche migliore del precedente Make Blues Not War. E' un disco di vero blues, senza tentennamenti di sorta. Un disco da musicista di classe.
New York Blues. Chris Barnes, con una band in cui suona gente del calibro di Jimmy Vivino, Steve Guyger,Will Lee, Shawn Pelton e Bette Sussman, porta a termine un solido album di blues elettrico, come da tempo non sentivamo.
Red hot blues guitar
Deb Ryder è una bionda chitarrista, che fa del blues e che in questo nuovo album si fa accompagnare da una serie di musicisti da indubbio valore. Cominciando dalla Phantom Blues Band con Johnny Lee Schell, Mike Finnigan, Ric Ryder (marito di Deb e) che si alterna al basso con Kenny Gradney dei Little Feat e James 'Hutch' Hutchinson. Il disco contiene brani scritti dalla Ryder, nobilitati dalla presenza di musicisti come Coco Montoya, Chris Cain, Kirk Fletcher e Debbie Davis.
Ex chitarrista degli Alligator Stew, Jeffries esordisce con un disco a metà tra southern rock e downhome swamp blues.
3 CD /DVD. Curato da William Ferris, l'Alan Lomax del Mississippi, questo box retrospettivo è quanto di più approfondito ed esaustivo sia mai stato edito sul blues, per quanto riguarda la zona che gravita attorno al Mississippi River. Due CD contengono registrazioni blues e gospel ( 1966-1978), un CD interviste, miti e leggende ( 1968-1994). Il DVD contiene documetari, interviste, spezzoni sui musicisti ( 1972-1980). Un libro rilegato di 120 pagine accompagna l'opera con annotazioni canzone per canzone, scritte da Scott Barreta, David Evans e Tom Rankin. Tra gli artisti coinvolti nel progetto: Mississippi Fred McDowell, James "Son Ford" Thomas, Wallace Johnson, Sam Myers, Scott Dunbar, Sonny Boy Watson, James Hughes, Lovey Williams, Walter Lee Hood, Rose Hill Church, Southland Hummingbirds, Church of God in Christ e molti altri.
La Delmark celebra il suo 65° compleanno pubblicando un CD molto interessante. Infatti artisti attuali, che sono sotto contratto con l'etichetta di Chicago, eseguono brani classici che sono stati pubblicati dalla stessa Delmark tra gli anni 60 e 70. Omar Coleman esegue Junior Wells, Lurrie Bell suona Carey Bell, Jimmy Johnson e Dave Specter suonano Magic Sam e via di questo passo. Altri artisti coinvolti: Ken Saydak, Mike Wheeler, Corey Dennison, Lil Ed e Dave Weld, Demetria Taylor, Linsey Alexander e Billy Flynn, Shirley Johnson.
Ne hanno fatta di strada Chris Vos e la sua band.Due anni fa,
al loro esordio con Give it Back to You, erano un trio di belle speranze. Suonavano nei locali minuscoli, anche nei bar. Adesso, e sono passati solo due anni, si esibiscono di fronte a diecimila, anche ventimila persone. Ed hanno la possibilità di crescere ulteriormente. Sono freschi e creativi, mischiano rock e blues in scioltezza, scrivono buone canzoni e non hanno paura di niente.Vos è un talento, su questo non c'è dubbio, ma anche gli altri due se la cavano egregiamente. E All of This Life segna un ulteriore passo avanti, sempre in nome della buona musica.
Vengono dal South i Little Boys Blue, da Memphis per la precisione. mischiano blues elettrico con accenni southern rock e quelche riff rockabilly. Il cantante, JD Taylor, è un rodato working class man e la band ( Mark Brooks Dave Mallard, Kid Memphis e Alex Taylor ) ci dà dentro di brutto. Niente di nuovo, è vero, ma musica decisa, sapida e vibrante. Quanto basta per risvegliare i nostri sensi.
David Clayton - Thomas ( ex voce solista dei Blood Sweat & Tears), canadese, a 71 anni sta vivendo una seconda giovinezza. Grazie alla sua voce inconfondibile, David continua a sfornare dischi di qualità, in bilico tra blues, jazz e rock. Mobius continua dove i precedenti lavori ( The Evergreens, A Blues For The New World, Canadiana ) avevano lasciato.
Dopo avere cantato le canzoni di Gary Davis, Mississippi John Hurt, Bukka White, Fred McDowell, Son House e Robert Johnson, la lady del blues per antonomasia, rivolge la sua attenzione a Bessie Smith. Suprema interprete del blues primigenio, la Smith ha avuto una carriera tanto importante quanto tragica, ma ha lasciato il segno con una serie di canzoni formidabili. Come dimostra Rory Blcok, regalando emozioni vere attraverso brani che hanno contribuito a creare la storia del blues.
Sono passati due anni dal debutto discografico degli Apocalypse Blues Revue: la band, formata da Tony Rombola e Shannon Larkin ( entrambi dei Godsmack) piu' Brian Carpenter ed il vocalist Ray Cerbone, torna in pista con un disco ambizioso con l'idea di rimodellare il blues.Si tratta di una idea ben lungi dal diventare realtà. La band fa del blues elettrico, talvolta molto hard rock, poco blues e molto rumore, cercando di trovare una propria via, ma riuscendoci a fatica.
Con questo disco Boz Scaggs completa la sua ideale trilogia, inziata con Memphis e proseguita con A Fool to Care. Un omaggio alla musica nera,a trecento sessanta gradi, partendo dal soul per finire con il Blues. E proprio al blues è dedicato questo nuovo lavoro. Scaggs, con una super band alle spalle ( Jim Keltner, Doyle Bramhall, Charlie Sexton etc ), mette sul piatto una serie di blues classici, infleunzati da Bobby Blue Bland,Jimmy Reed e Magic Sam. Pure blues, suonato alla grande e cantato con estrema forza espressiva. Out of The Blues è il più bello dei tre, grazie alla scelta dei brani ( c'è anche una versione bluesy di On The Beach di Neil Young ) ed al suono stesso.
Originario di St. Louis, Missouri, Jeremiah Johnson è un chitarrista rock blues potente, che mischia al suo suono forti componenti southern soul.
Primo disco, da 24 anni a questa parte, per il chitarrista degli Heartbreakers ( quelli di Johnny Thunders ). Walter Lure è però a capo di una band rock blues, che sta mietendo consensi a non finire sulla scena di New York. Suono deciso, chitarre in gran spolvero, una paio di brani degli Heartbreakers ripresi con gusto (London Boys e Take A Chance on Me ), altri classici minori riletti in modo appassionato (Damn Your Soul, Wham Bam Boo) e tanto feeling. Walter Lure & The Waldos riprendono un suono che ora non esiste sulle scene, ma lo fanno con passione e grande mestiere
Tom McGuinness, già membro originale dei Manfred Mann, di McGuinness Flint e della Blues Band, ha anche una carriera come solista, in cui ha inciso diversi dischi. Dischi di blues, di cui Tom è un maestro. Questro nuovo lavoro segue di un anno Playing For Time e contiene tre canzoni scritte a quattro mani con Graham Lyle ( Gallagher & Lyle).
Bob Malone, rocker e bluesman, è anche il pianista nella band di John Fogerty. Quando suona dal vivo è solito rendere al cento per cento delle sue possibilità, Questo disco lo conferma appieno. Registrato a San Pedro, California, nel 2015, questo album vede Malone, pianista e cantante, dirigere molto bene una super band formata da Mike Baird, Jeff Dean, Marty Rifkin, Chris Trujillo e Bob DeMarco. Malone mischia alla grande rock, blues e soul in modo fluido e creativo. Il chiodo fisso è la musica di New Orleans, ed i pianisti a cui fa riferimento sono Dr. John, James Booker, Fats Domino e Professor Longhair. Anche Randy Newman è tra i suoi favoriti. Come dimostrano le canzoni che compongono questo Live, che vanno da brani di Muddy Waters (She Moves Me), Faces (Stay With Me), ma anche canzoni sue, di tutto rispetto, come I Know He's Your Hand, Watching Over Me e la splendida Rage and Cigarettes. Prezzo speciale per la prima settimana.
Per il suo nuovo disco, il seguito di Blues of Desperation, visto che si tratta di canzoni nuove, Bonamassa cambia alcune cose. La produzione è sempre di Jerry Shrlrey che questa volta affianca due chitarre a quella del leader ( e si sente ): Doug Lancio e Kenny Greenberg. Quindi mette degli ospiti come Jamey Johnson, country singer di grande forza espressiva. E, ancora più interessante, il team dei compositori si allarga aggungendo gente di valore come Tom Hambridge, Dion Di Mucci, James House, Gary Nicholson. Il disco sta tra rock deciso ( l'apertura con Evil Mama, molto Zeppeliniana ) ed il rock blues. Il risultato è un disco solido, potente, decisamente godibile che dimostra che l'egocentrico Bonamassa è ormai un musicista vero, a tutti gli effetti. Di nuovo disponbile l'edizione limitata con libro di 56 pagine, rilegata stile libro.
Sempre sotto la guida dei due membri fondatori, il cantante e chitarrista Tom Gray ed il guitar master Mark Johnson, i Delta Moon ci consegnano un disco solido e ben costruito, a metà tra rock-blues e radici. Ci sono dei brani nuovi, ma anche riletture molto personali e decisamente coinvolgenti di brani di Tom Petty, Howlin' Wolf, Marvin Gaye ed R.L.Burnside. Il bassista Franher Joseph ed il batterista Vic Staff completano la formazione del quartetto.
Molto popolare in Canada, relativamente poco conosciuto al di fuori dei confini canadesi, Colin James è un bluesman coi controfiocchi. Ha inciso più di 15 dischi a suo nome e, solo lo scorso anno, ha vinto fiori di premi e venduto tonnellate di dischi con l'album Blue Highways. Miles to Go presneta le sue nuove composizioni, unite ad una serie di cover di brani di gente come Muddy Waters, Howlin' Wolf, Blind Willie Johnson e T-Bone Walker. Guitar blues at his best.
Tony Joe White, lo swamp rocker per eccellenza, questa volta fa un disco di blues. Un disco vero, solido, molto vicino a certe cose di John Lee Hooker. Riprende alcuni brani scritti quando era ancora un ragazzo, 54 anni fa. Una serie di canzoni a carattere blues che, finalmente mette su disco. Assieme al alcune covers d'autore, canzoni di John Lee Hooker, Lightnin' Hopkins, Jimmy Reed, Big Joe Williams e Charley Patton. Asciutto, scarno, solido come una roccia, Bad Mouthin è un disco di blues vero, fatto da un musicista unico. Purtroppo è l'ultimo disco di Tony Joe White, che ci ha lasciato improvvisamente. E' morto nel sonno per cause naturali. So long Tony Joe.
Il meglio di Buddy Guy. Antologia con il meglio della sua carriera: 17 canzoni. Ci sono brani Live, con Junior Wells ed altre chicche. Rimasterizzato
Di recente, prima che gli capitasse l'incidente che quasi gli è costato la vita, Dickey Betts aveva invitato Damon Fowler a fare parte della sua band. Lo aveva fatto dopo avere ascoltato questo disco, dove Fowler mischia bellamente sapori blues con accelerazioni sudiste. Blues elettrico, nella migliore tradizione a stelle e strisce, suonato in modo deciso, ma con passione e competenza. D'altronde Fowler aveva alle spalle una manciata di dischi di indubbio valore, a cominciare da Sugar Shack.
Il nuovo album del chitarrista rock blues canadese. Contiene alcuni dei suoi brani più noti, tra cui una strepitosa Moanin' At Midnight, quasi 10 minuti, That's Allright e I Might Not Come Home At All, entrambe superiori ai cinque minuti.
Il leggendario Geoff Muldaur ha chiamato a sè un mucchio amici per formare i Texas Sheiks, e tutti hanno risposto all'appello: Stephen Bruton, Johnny Nicholas, Cindy Cashdollar, Suzy Thompson, Bruce Hughes e Jim Kweskin, jugband music man extraordinaire. Riflettendo sulla musica della Golden era dell'American songbook, le sessions di Austin dei Texas Sheiks, sono diventate un vero evento. Brani oscuri e string band songs, Texas swing songs e jump blues sono eseguiti da maestro. Un disco, a detta di T- Bone Burnett, di grandissimo valore.
Dopo Into The Sun, torna Robben Ford. Disco solido, rock blues elettrico, diretto e senza fronzoli. 9 canzoni come da tempo Ford non ci faceva sentire.
Tributo in chiave blues a Gary Moore. Con la partecipazione di Steve Lukather, Don Airey, Steve Morse, Glenn Hughes, Joe Lynn Turner, Doug Aldrich ed altri.
Il disco finale del leggendario sassofonista blues/jazz/R&B, registrato all'inizio di quest'anno, solo qualche mese prima della sua scomparsa, il 16 Settembre scorso. Si tratta del primo disco di blues di McNeely e contiene delle riflessioni sulla sua vita. I primi anni a Watts (Way Back In The Old Days), i suoi amori (You Never Miss The Water, Once I Had A Woman), la sua carriera (I'm Still Here e Still Got A Long Way To Go). Musicista formidabile, McNeely era anche un sassofonista di grande forza e questo disco lo dimostra appieno, coniugando alla perfezione il suono che lo ha reso celebre.
Arkansas Dave si è fatto un nome girando come musicista nella band di Guitar Shorty, dove ha imparato a mischiare blues e radici. Il suo primo lavoro da solista, un solido album di blues e southern boogie, contiene una manciata di canzoni ben costruite Nel disco suonano The Swampers - the legendary Muscle Shoals Rhythm Section..
Performance inedita, registrata nel Gennaio del 1974 al Quiet Knight di Chicago. Sul palco Willie Dixon con la sua band: Freddy Dixon basso, Lafayette Leake piano, Buster Benton chitarra, Clifton James batteria, Carey Bell armonica. Un concerto bello, inciso benissimo, dove Dixon, in bella forma, esegue una manciata dei suoi classici più altre canzoni: Crazy' Bout My Baby, Rock Me, I Don't Trust Nobody, 29 Ways, Wang Dang Doodle, Hoochie Coochie Man, Little Red Rooster, I Think I Got The Blues, My Baby, Spoonful, Closing Boogie.
Walter Trout è un sopravvissuto, in tutti i sensi.Ha superato la malattia, il tumore al fegato, ed è rinato a nuova vita.La sua storia è nota a tutti i fan del blues e di Walter, ovviamente.
Da cui il titolo di questo nuovo eccellente album, Survivor Blues.Un disco di cover, ma non il solito disco di cover, con brani noti ma, come farebbe anche Van Morrison, di brani oscuri.Di autori anche noti, ma con titoli sconosciuti ai più, anche ai fans più incalliti di blues.Abbiamo brani di Jimmy Dawkins. JB Lenoir, Otis Rush, John Mayall, Sunnyland Slim, Houd Dog Taylor, Mississippi Fred McDowell.Brani molto belli, ma assolutamente sconosciuti: una scelta coraggiosa. Ma Walter è un sopravvissuto e, sopratutto, un grande amante del blues.Sicuramente uno dei dischi più belli di quest'anno, e non solo di blues. Il disco più venduto, per ora, nel 2019.
Il Bostoniano Watermelon Slim, veterano di mille battaglie, ha fatto le cose in grande su questo disco. Ci sono brani suoi ma anche delle cover molto interessanti, tratte dai repertori di Allen Toussaint, Muddy Waters, John Mayall,Rory Gallgaher, Howlin Wolf e Shuggie Otis. E, in studio con lui, troviamo Bob Margolin, Albert Castiglia, Joe Louis Walker, John Nemeth e Sherman Holmes, tra gli altri. Un disco di classico blues, molto old school, come si usa dire adesso. Ma Watermelon Slim ha un suo stile e le canzoni vengono tracciate sulla sua personalità.
Nel giro di un paio di anni Ian Forsman è passata molto velocemente dell'essere il segreto meglio custodito della Finlandia ad una della top musician della Ruf Records, etichetta specializzata in musicisti ( e musiciste ) blues. Prodotto dallo specialista Kaz Kazanoff, Been Meaning to Tell You si presenta in modo sorprendente con brani classici ma anche canzoni in stile diverso, come la latineggiante Every Single Beat.
Rockin' The Blues. Nuova band, formata da musicisti inglesi e belgi. Disco dal suono elettrico e potente, con brani quali Train 66, So Sad and Lonely e Ain't Got Nobody to Come Home.
Nuova band rock blues, 2019
Sakis Dovolis è greco, ma risiede da tempo in America. Fa del rock blues in trio diretto e grintoso. Si ispira a Rory Gallagher e Stevie Ray Vaughan ed ha uno stile molto interessante. 11 canzoni, tra cui All Over You, Cross The Line ed I'm No Angel. Reperibilità difficoltosa.
Willie Buck è una delle poche figure del periodo d'oro del Chicago Blues, ancora in azione. Supportato Billy Flynn, Johnny Iguana, Bob Stroger, Mervyn Hinds, Willie Buck ci dà un saggio del suo suono più classico: infatti regala momenti di puro blues, sulla scia di Muddy Waters ed di altri grandi del suono di Chicago. Il disco è edito dalla Delmark, l'etichetta regina in ambito Chicago Blues.
Originaria di Belgrado, Katarina Pejak è venuta in Usa, in Texas, ed ha cominciato a suonare nei locali di Austin e dintorni. Chitarrista interessante, bella presenza, la Pejak ha subito trovato un contratto con la Ruf, etichetta specializzata in chitarriste blues al femminile. Road That Cross è il suo biglietto da visita.
Barry Goudreau, già chitarrista dei Boston, ha di recente fondato il suo primo gruppo Blues: Engine Room. Assieme a lui, il gruppo è un quartetto, ci sono Brian Maes, voce solista e tastiere, e Tim Archibald al basso, oltre a Tony DiPietro alla batteria. Maes ed Archibald sono stati membri dei Peter Wolf’s House Party Five, la band dell'ex J. Geils. Rock blues classico, con James Montgomery ospite all'armonica.
Are You Open ? è il nuovo lavoro, il suo decimo album, per il bluesman Seth Walker. Un disco imbevuto dalla musica che Walker ha assorbito nelle sue recenti visite all'Avana ed a New Orleans. Un disco aperto, con elementi dei Wood Brothers in session e sonorità legate ancheal soul di Memphis. Un disco aperto, come si domanda il titolo dell'album, dove canzoni come Giving It All Away, Inside, Are you Open ?, No Bird, Magnolia ed Underdoog, indicano la via senza mezzi termini.
Duo rock blues, chitarra e batteria, stili primi Black Keys. Vibrante.
