
"aveva piovuto a dirotto durante quell`ultimo giorno a verona e il cielo aveva cominciato a schiarirsi solo nel pomeriggio. comprai un mazzolino di lavanda per ricordo e prima di partire sorseggiai un caffe` in piazza dei signori. le pietre erano ancora bagnate, ma il cielo era ormai sereno. umide nubi salpavano sopra le torri, i colombi torraioli beccavano sui marciapiedi e volavano dentro le fessure dei palazzi, le rondini emettevano strida mentre, nascosto dietro ai tetti, il sole stava tramontando". vernon lee, seguace del movimento estetico di walter pater, apparteneva a quella generazione di viaggiatori sensibili, al pari dell`amico henry james, alle inquietudini soprannaturali, spirituali, paganeggianti dei paesaggi soprattutto italiani, nei quali trovare vestigia e sopravvivenze degli antichi dei: spiriti dei luoghi di cui dare avvertenza a una classe di viaggiatori privilegiati e lenti, in resoconti di scrittura elegante e sottile mali`a, come questi "paesaggi di trame e enigmi". il fascino del paesaggio e delle citta` italiane ed europee: vernon lee incanta raccontando antichi borghi e territori plasmati da civilta` secolari. luoghi densi di miti, di divinita`, di entita` misteriose che non hanno perso la loro anima.

nato in provenza nel 1812 joseph arnaud lascia la francia nel 1833 per l`egitto, dove, conoscendo un po` di medicina, di chimica e di storia naturale trova un`occupazione come aiuto farmacista nell`esercito egiziano. nel 1843 arnaud riesce a raggiungere marib, l`antica capitale del regno di saba nel sud della penisola arabica. la relazione del viaggio in yemen di joseph arnaud si snoda come un romanzo d`avventure e l`autore non risparmia particolari su incontri nel deserto, imprevisti, descrizioni di rovine e di antiche iscrizioni.

"rapri` l`occhi, si susi`, anno` alla finestra, spalanco` le persiane. e la prima cosa che vitti fu un cavaddro, stinnicchiato di fianco supra la rina, immobile. la vestia era tutta `nsanguliata, gli avivano spaccato la testa con qualichi spranga di ferro, ma tutto il corpo portava i segni di una vastoniatura longa e feroci..." il commissario ha appena il tempo di convocare i suoi uomini e il cavallo e` sparito, rimane solo il segno del corpo sulla sabbia. quello stesso giorno una donna "forestiera", rachele estermann, denunzia al commissariato di vigata il furto del suo cavallo mentre nelle scuderie di saverio lo duca, uno degli uomini piu` ricchi della sicilia, un altro purosangue e` svanito nel nulla. lo scenario della vicenda e` il mondo delle corse clandestine, passatempo preferito di una certa aristocrazia terriera che scommette forte. e in quest`ambiente dorato che montalbano deve indagare, perche`, dopo il cavallo, viene trovato cadavere anche un custode delle scuderie. fra maggiordomi in livrea, baroni e contesse montalbano sta un po` a disagio, mentre "ignoti" entrano una, due, tre volte nella casa di marinella: non rubano niente ma mettono tutto sottosopra, sembrano cercare qualcosa; ma cosa?

un`epopea, se non l`unica del popolo italiano certo la piu` travolgente di vite individuali e destini di comunita`, e` stata l`emigrazione di milioni di lavoratori; mai celebrata a livello ufficiale e nemmeno dalla cultura di popolo o di massa, e che rischia oggi la completa rimozione dal sentimento comune a causa della trasformazione dell`italia da terra di bastimenti che partivano a meta di immigrati stranieri. percio` raramente si trovano, nella storia della letteratura italiana, esempi di storie di emigranti. uno di questi pochi, il poema triste di vilardo che agli inizi degli anni settanta, dalle colline della sua delia nel cuore della sicilia, trasformava in canto corale tante storie di piccoli comuni eroi. una spoon river siciliana di cui leonardo sciascia scriveva nella prima edizione per l`editore garzanti: "vilardo e` nato a delia, in provincia di caltanissetta, e a delia e` vissuto per tanti anni, insegnando nelle scuole elementari. poeta, per cosi` dire, in proprio (un paio di volumetti pubblicati in edizione limitata: poesie di idillio, poesie d`amore), ad un certo punto si e` dato a raccogliere e ricreare queste storie (alcune ne ha pubblicate sul numero 15, luglio-settembre 1969, di "nuovi argomenti"). e non e` stata un`operazione facile. per quanto, leggendole, non sembri, la mediazione del poeta c`e` stata. e che non sembri, e` il maggior merito di questo libretto".

i maneggi di un fratello tronfio di vanagloria e una sorella spiritualmente isterilita dalle molte astuzie, per accaparrarsi una ricca eredita`, ai danni della madre, grettamente egoista, e dell`altra sorella, dal carattere solare e in fondo distratta. ma al di sotto dei disegni segreti, dei complotti sotterranei, delle miserie e delle vigliaccherie inconfessabili, delle alleanze e delle strategie, che movimentano il racconto e coinvolgono il lettore in un crescente desiderio di vendetta, si sviluppa quella che puo` definirsi la tragedia delle migliori intenzioni: la falsita` si insinua nascosta dalla certezza di essere in buona fede; l`odio prende il sopravvento come reazione al sentirsi poco amati; l`affetto protettivo verso chi sembra indifeso diventa giustificazione della piu` cinica avidita`. viene in scena la dinamica del familismo, la cui angustia si rivela il laboratorio ideale per distillare veleni micidiali dagli effetti tardivi. un romanzo che appartiene al tema della letteratura familiare, segnato da una lucidita` antisentimentale e dissacrante, ma con un tono lietamente umoristico e crudele che regala un finale libertino.

bernardo maestrelli, comandante di velieri, e` costretto a ormeggiare il suo "eliseo": ne` lui ne` la sua barca hanno piu` l`eta` per andare per mare. sceso a terra la sua casa diventa l`ospizio del paese, nato proprio per accogliere i vecchi marinai. li` trascorre le sue giornate, sempre uguali, fra l`orto e il molo, d`estate costretto dalle suore a chiedere l`elemosina tra i villeggianti, d`inverno a scrutare il mare. ma un giorno sulla linea dell`orizzonte appare un`ombra, la vela di un bastimento. quella sagoma in mezzo al mare accende la curiosita` e poi la speranza del capitano maestrelli e degli altri uomini di mare dell`ospizio. il veliero giunge al porticciolo; ha compiuto il suo ultimo viaggio ed e` destinato alla rottamazione. ma la ciurma dell`ospizio, capitanata da maestrelli, ogni sera di nascosto sale a bordo: l`imbarcazione viene rimessa in sesto: ripulita, verniciata, sostituite le vele strappate, riparato l`albero maestro. si`, e` vecchio quel veliero, ma puo` ancora prendere il mare. radunati i suoi uomini, una notte di vento propizio il capitano abbandona l`ospizio e mollati gli ormeggi prende il largo, verso un destino che finalmente gli appartiene.

lo scrittore e saggista inglese sebastian faulks descrive cosi` l`esperienza di lettura di un libro della fitzgerald: "leggere un romanzo di penelope fitzgerald e` come salire su un`automobile per una corsa un po` speciale. ogni cosa e` al massimo della qualita` il motore, la carrozzeria, gli interni, tutto vi da` un senso di affidamento. poi, dopo qualche chilometro, qualcuno scaglia il volante fuori dal finestrino". l`impressione puo` estendersi immediatamente ai suoi racconti. ne scrisse pochi preferendo la forma romanzo, composti per occasioni e riviste e questa raccolta, pubblicata postuma, li riunisce quasi tutti. spesso, come scrive masolino d`amico nell`introduzione, sembrano contenere un intero romanzo compresso, tanta e` la ricchezza di temi e personaggi. tutte le sfumature e le volute ammalianti della sua scrittura, e tutta l`originalita` delle sue situazioni sono presenti, e soprattutto la sua curiosa attenzione ironica ma convincente per lo straordinario, per renderlo al lettore come domato e sommamente naturalizzato: la magia, che ritroviamo in tutta la sua narrativa, dell`understatement applicato alle situazioni piu` contorte e ai personaggi piu` bizzarri. scritti a distanza di tempo, alcuni di questi racconti mostrano l`interesse per il soprannaturale e l`invisibile, e potrebbero definirsi quasi neri; altri, gli ultimi della raccolta, appagano un anelito di poesia.

richard strauss ha osservato che dirigendo il primo tempo della terza di mahler finiva con l`immaginare "interminabili schiere di lavoratori in marcia verso il prater per celebrarvi il primo maggio". e un`idea largamente condivisa che la grande vienna sia stata uno dei cruciali laboratori del novecento. questo studio, che mette assieme la storia, la storia della musica e la musicologia, la storia della cultura e quella sociale, lo riafferma. ma lo riconsidera, guardandolo dalla prospettiva del tentativo da parte della socialdemocrazia e dei teorici dell`austro-marxismo di fare del proletariato l`erede della tradizione musicale viennese e, attraverso questo, erede della cultura classica tedesca. un`utopia intellettuale germinante intorno all`organizzazione dei cosiddetti "concerti sinfonici dei lavoratori viennesi", voluta da david j. bach - responsabile culturale del partito socialdemocratico, figura ancora poco esplorata della grande vienna - il cui obiettivo era quello "di creare con e per il proletariato una tradizione del moderno che avesse "mahler come perno e webern come suo interprete". secondo piero violante quest`esperimento ha subito una censura e una cesura. la cesura e` consistita nel fatto che la sua violenta interruzione ha creato una frattura nella storia dell`interpretazione e della ricezione del canone musicale a datare dall`avvento dell`austrofascismo. da quel momento i "concerti sinfonici dei lavoratori viennesi" sono stati rimossi.

sin da quando era ragazzo dino si era messo in testa di imparare a giocare a biliardo. voleva lezioni da cirillo, il piu` bravo ed esperto del circolo, carpirne il segreto, la magica misteriosa alchimia con cui riusciva a carezzare quelle sfere lucide e colorate. ma cirillo non voleva saperne, almeno sino a quando dino non fosse riuscito a far tornare la palla esattamente al punto di partenza, ne` un millimetro piu`, ne` un millimetro meno, e non una sola volta - il caso avrebbe potuto aiutarlo - ma proprio tutte le volte. gli ci vogliono tre anni; ma alla fine dino ottiene che cirillo diventi il suo maestro, anche se a quel punto, posseggono entrambi la magia del biliardo. gioco fatto di lunghi silenzi, di riflessioni e ragionamenti, metafora della vita: le geometrie perfette che si disegnano sul tavolo verde rimettono le cose in riga, cosi` come il lavoro di dino, pavimentatore di strade. incastrare i ciottoli nella terra, cacciarli a martellate nella rena, uno dopo l`altro, milioni di ciottoli. anche loro, cosi` ben allineati, corrispondono all`ordine che regna nella vita di dino, fatta di piccole felicita`: la moglie sofia, i viaggi che fanno ogni sera, restando seduti in soggiorno, i pochi amici. poi giani, il funzionario del comune, gli annunzia che "arriva l`asfalto": dino e la sua squadra dovranno dimenticare il mosaico dei ciottoli. e accadono altre cose, che avvisano dino che il suo idillio di vita era cosa troppo fragile.

l`ipotesi analitica che guida questo libro e` che ciascuno scrittore ha una sua cucina, cosi` come ha una sua lingua personale. una lettura rivolta alle ricette, ai cibi, agli ingredienti, alle abitudini culinarie che traspaiono dai testi, e` idonea a fornire una chiave interpretativa e critica dei caratteri, delle situazioni sociali, dei rituali mondani, dei sostrati culturali. e forse proprio perche` un autore nel parlare di cibi tende ad allentare le briglie dell`autocontrollo, una tale analisi puo` talvolta fornire sorprese, puo` gettare raggi di luce sul non detto. "come le case e gli abiti scrive l`autrice - il cibo descrive e colloca: antropologicamente, psicologicamente, ritualmente. e temporalmente e spazialmente. e se il cibo, la cucina definiscono gli individui, a rovescio gli individui modellano la cucina". sicche` la prospettiva culinaria, che per di piu` si offre per sua natura a essere divertente e lieve, permette di correre dal testo alla ricetta, ripescata nei libri di cucina del tempo com`era dettata e nelle cronache com`era eseguita, di andare dal personaggio alle biografie e agli ambienti. e stupisce come ogni autore, non solo quelli che ci si aspetterebbe, la austen, o kipling, o saba, o pearl s. buck, ma perfino quelli apparentemente piu` lontani dai fornelli, da dostojevskij a fitzgerald a sartre indugi, molto significativamente ma non sempre consapevolmente, sui cibi, le cucine e le tavolate.

il volume contiene tre parti, fra loro collegate dalla stessa domanda sullo stato del mondo - piu` esattamente: sulla fine del mondo - e sulla combinazione fra memoria e smemoratezza. un capitolo si chiede che cosa sia davvero quella "eterogenesi dei fini" che, nonostante l`astrusita`, e` diventata cosi` ricorrente nella pubblica conversazione. e che conseguenze abbia l`idea che i risultati delle azioni umane non corrispondono, e spesso tradiscono e rovesciano, gli scopi da cui sono partite, sul modo di pensare alla politica, e di praticarla. un capitolo si interroga sull`ottimismo, dunque sul pessimismo. sull`effetto che la lontananza e la vicinanza, e la grandezza e la piccolezza, esercitano sulla compassione per le sciagure umane. un ultimo capitolo ripubblica la "lettera a un aspirante terrorista" (maggio 2007) ed esamina i commenti turbolenti che ha suscitato, raccontando una serie sorprendente di precedenti, e mostrando i capricci della memoria pubblica e privata.

questo libro "e` un romanzo - scrive andrea camilleri nella prefazione - ma, anche un saggio storico, un poema in prosa, un racconto epico". da leggere "con piena, totale disponibilita` a seguirlo nei suoi percorsi, nel suo libero trascorrere da una storia all`altra, nei suoi sbalzi di tono, abbandonandosi al fluire ora disteso ora tumultuoso di un narrare che pare voler mimare il corso imprevedibile e capriccioso della storia". il narratore, segretario di una camera del lavoro di un paese pugliese che racconta a un giornalista dei suoi avi e di se stesso, porta un antico soprannome: scrivano ingannamorte. e rappresenta una specie di eterno popolano meridionale, lo spirito umanamente perenne della movimentata, a tratti ferina e grottesca, vicenda della lotta di classe nel sud. come un eternauta del ribellismo disperato dei cafoni, va avanti e indietro nel tempo, incarnandosi di volta in volta nel seguace del cardinale ruffo antifrancese e antigiacobino, o nel brigante in lotta contro l`occupante sabaudo amico dei signori, o nel capopopolo delle leghe socialiste contro la prepotenza proprietaria, o nel sindacalista agrario alla di vittorio negli anni del secondo dopoguerra. libero di fluttuare nel tempo, mostra la dimensione picaresca, materialistico-visionaria di una parte importante della storia sociale e civile. scritto di getto nel 1977 fu scoperto dopo la morte di francesco laudadio, che fu giovanissimo responsabile del "lavoro nelle campagne" del pci barese e sceneggiatore e regista cinematografico.

siamo nei paesi bassi, alla fine del seicento. cornelius van bearle sta per creare un fiore meraviglioso, un tulipano nero. isaac boxtel, suo vicino, cerca in ogni modo di appropriarsi dei preziosi bulbi. per raggiungere il suo scopo entra nella serra di cornelius, poi per liberarsi del rivale lo denuncia e lo fa incarcerare con l`accusa di aver nascosto delle lettere affidategli da corneille de witt, governatore della provincia. van bearle riesce con uno stratagemma a portare con se` in prigione i preziosi bulbi incartandoli in un foglio che contiene un messaggio del governatore... cornelius e` in pericolo ma aiutato dalla giovane rosa, figlia del guardiano della prigione, riesce a far fiorire i bulbi. protagonista del romanzo e` proprio il fiore, il tulipano nero, sullo sfondo le lotte dei paesi bassi nel travagliato periodo della fine del seicento.

soldati viaggiava in terza classe, non per fare esperienza o raccogliere materiale, ma per risparmiare. eppure nei grandi scompartimenti pieni d`aria e di luce, dove ogni segreto era impossibile e capitavano mille incontri e mille incidenti, sono nati personaggi e storie di alcuni dei suoi racconti piu` belli. come quelli raccolti ne "l`amico gesuita", l`antico compagno di scuola diventato padre della compagnia di gesu`, che soldati riconosce nello svolazzo della veste, nella letizia contenuta e tranquilla, nella mimica tutta speciale del gesuita contento, che solo chi e` stato in collegio dai preti puo` cogliere. poi gli altri racconti racchiusi in tre quaderni: "quaderno di viaggio" (il poliziotto del sud che lavora a torino, "un uomo anche lui"; il pregiudicato che ritorna a casa dopo una vita di galera...), "quaderno di malato": quattro racconti su medici e medicine che potrebbero essere stati scritti oggi, e "torinesi", narrazioni ambientate nella aristocratica capitale sabauda dove le signore sono felici di parlare ogni tanto in francese e di mangiare la erre. soldati si muove "nello spirito della commedia ma avvistando o sfiorando il tragico".

una riflessione sui rapporti tra politica e morale, sorretta dal rimando a filosofi e pensatori, con lo sguardo rivolto all`indietro, alla storia dell`italia repubblicana, ma anche in avanti, al futuro che sapremo costruirci. nell`italia democratica che nasceva dalle macerie della guerra la moralita` della politica risiedeva nella solidarieta`. la classe dirigente, la classe politica, aveva come obiettivo il potere non la ricchezza ed era un potere povero (come dimenticare il cappotto rivoltato con cui de gasperi si reco` negli stati uniti?). poi il miracolo economico, il protagonismo dei giovani, delle donne, i cupi anni settanta e i rampanti anni ottanta, la nascita della questione morale. fino a oggi. "quello che manca alla politica e` un verso; il senso della sua missione, il traguardo alto e lontano a cui cercare di tendere. e quando manca un traguardo, tutto si riduce allo scambio". l`essere "sfibrati" moralmente alla fine, pero`, consente straordinari recuperi. come quando l`italia del pallone, travolta dal colossale scandalo di calciopoli, fini` col vincere i mondiali in germania. perche` non provare ad assecondare il futuro di un`italia nuova, capace di una misurata, gentile e riflessiva virtu`?

mila stella ritrae persone che hanno attraversato la sua vita, figure in movimento cui non fa mancare il suo sguardo a volte melanconico, a volte divertito, sempre sincero. si va indietro nel tempo, al dopoguerra, al primo impatto con la sicilia, e poi agli anni iniziali di insegnamento via via fino all`oggi. e lungo la strada che la adorno percorre volti piu` noti e meno noti: anna banti, direttrice della rivista "paragone" insieme al marito roberto longhi; carlo muscetta, l`insigne italianista; luciano dondoli, filosofo crociano; rosario assunto, professore di estetica; niccolo` gallo, filologo e critico; gugliemo petroni, poeta e scrittore. tutta la nostra vita, sembra dire la adorno "e` presente in noi in ogni momento, il passato e` sempre `adesso` indipendentemente dal fatto che lo sappiamo o no" (k. brandys) . su tutto e tutti svettano i paesaggi della adorno, i suoi "luoghi dell`anima", pisa, e la toscana, roma, ma soprattutto la sicilia e catania, "fu proprio quel mondo, cosi` diverso dal mio, in cui mi trovai, a esasperare il bisogno di raccontare che da sempre espletavo a voce".

per la convalescenza di sua figlia appena guarita dalla tubercolosi, primo casadei, cinquantenne scrittore dal passato irrequieto, sceglie i luoghi della sua infanzia, in romagna: aria buona, vecchie conoscenze, qualcuno della sua sterminata parentela che vive ancora in paese. giunto in paese primo fa presto ad ambientarsi, tra una visita al farmacista, un incontro col parroco e col ragioniere adamo che gestisce l`equivoco albergo del luogo. una atmosfera cordiale e amabile dove tutti si conoscono, che viene improvvisamente turbata dal rapimento di una bambina, ofelia, nipote di una parente di primo. le indagini partono svelte, affidate al vicequestore fusaroli. ma e` primo il vero investigatore. osserva, ascolta, intuisce. al primo rapimento, ne seguono altri. e ciascun abitante del paese sembra custodire un segreto: il maestro, assiduo frequentatore della sagrestia ma che si professa ateo; il parroco, don vittorio, dai sermoni forbiti ma dall`aria tormentata; il cavaliere tumidei, che conduce certe sue indagini storiche, e poi un pittore che si aggira tra i boschi alla ricerca di scenari suggestivi e un veterinario senza troppo lavoro. gli eventi precipitano, primo si muove con calma: razionale e intuitivo, solitario e incline a lunghe conversazioni, sa trovare la strada giusta per arrivare alla soluzione.

una idea di letteratura come conversazione di tipo enciclopedico e` alla base di questo saggio di giuseppe mazzotta. la prima fondamentale fase di ogni vera forma di sapere - dice con forza mazzotta - e` la lettura. "leggere rappresenta l`esatto contrario dall`affidarsi ad astratti concetti generali circa i testi e i periodi storici presi in esame". la letteratura dunque come elemento centrale per la comprensione dei periodi storici. e il periodo che mazzotta pone al centro del suo saggio e` il rinascimento, quando i maggiori pensatori inventavano i loro mondi attraverso utopia, magia, scienza, arte e teatro. il rinascimento tradizionalmente e` letto come un tempo di individualismi ed e` analizzato in termini di idee e forme astratte. mazzotta evidenzia la necessita` di studiare quel secolo in termini di dialogo tra arte e scienza. il suo e` un approccio enciclopedico che prende in considerazione letteratura, politica, storia e teologia.

"ehi, giuliano. hai colto, con la prontezza di riflessi che accompagna la tua intelligenza come il palo accompagna il ladro, l`occasione dello slogan: moratoria dell`aborto. che cosa significa? niente, direi. e uno slogan, appunto, reso efficace dal calco capovolto di quell`altro, moratoria della pena capitale, al quale rubasti lestamente la scena e guastasti la festa. alla lettera, non significa niente: le donne non possono sospendere a tempo indeterminato gli aborti, a differenza dagli stati, che possono sospendere le esecuzioni capitali. c`e` una sovranita` territoriale. il corpo delle donne appartiene alle donne, e non c`e` diritto di ingerenza umanitaria che possa violare questa sovranita` personale fino a che la creatura che cresce dentro il corpo materno non se ne sia staccata. l`ingerenza umanitaria sa che uno stato non esaurisce in se` i cittadini individui. madre e nascituro sono invece due e tutt`uno. senza questa ammissione, l`habeas corpus non esiste, se non come diritto dei maschi per i maschi" (adriano sofri).

arrivano alla polizia di una cittadina del sud dell`inghilterra due informazioni molto riservate: che un sergente ormai alla soglia della pensione e` nel libro paga di un boss locale, e che il figlio ritardato di questo boss e` stato rapito per vendetta da una banda rivale. il sergente corrotto, hubert scott, disperato congegna un ricatto ai danni dei colleghi; mentre il boss, detto "tenerezza", muove tutte le sue pedine, in un misto di ferocia e pieta`, per riavere il figlio amatissimo. lo sforzo della polizia sara` quello di minimizzare il danno dei due corsi di eventi, giocandoli in qualche modo l`uno contro l`altro, infischiandosene delle conseguenze umane. gestori del disordine (o registi della cospirazione) sono il soprintendente harpur e il suo superiore assistente commissario capo iles, i due personaggi che si ritrovano in tutta la serie poliziesca cui appartiene questo romanzo. opposti in tutto: harpur, il "buono", e` velenoso e insieme adulatore verso il suo superiore le cui azioni punta a moderare; iles, "desiderava con tutto il cuore di essere una persona buona e responsabile", ma l`egocentrismo distrugge le intenzioni; "sono l`angelo gabriele e il satana dei ragazzi in blu". "protezione" fa parte di una serie poliziesca ambientata nell`inghilterra sud occidentale. il tema della serie e` la zona grigia tra legge e crimine: informatori, infiltrati, poliziotti disposti a farsi corrompere, delitti insabbiati e inchieste "aggiustate".

"mio padre mori` giovane, era un serio musicista dal carattere allegro che aveva avuto molto successo nel mondo della lirica per il dono d`una voce eccezionale, stando almeno a quanto raccontavano le persone che lo avevano conosciuto e ascoltato nei piu` importanti teatri del mondo. nella mia prima infanzia e anche nei miei ricordi piu` lontani qualsiasi gioia e ogni avvenimento accaduto e` sempre adombrato da quella morte e da quell`assenza di un uomo che non solo non conoscevo, ma di cui si continuava sempre a parlare, intorno a me. possibilmente a voce proprio bassa". un`ombra e` il primo ritratto di questa galleria che colloca personaggi sullo sfondo di una grande casa e di una infanzia insolitamente circondata da adulti. l`ombra del padre, grande e famoso cantante lirico, morto giovanissimo quando la figlia era ancora nella culla. e lei lo conosce e lo ricorda per indizi indiretti e lasciti, oggetti personali, fotografie, biglietti in una tasca, profumi, sensazioni aleggianti nella grande dimora. un`ombra dunque conosciuta. e questa sua sostanza quasi contagia le altre figure che circondavano l`infanzia, rendendole, tutte, di una materia onirica, di fantasma.

nel 2011 - in occasione dell`anniversario dell`attentato terroristico alle torri gemelle - un anziano professore italiano che si trova in una universita` americana, inizia ad annotare giorno dopo giorno impressioni e vicende (l`atmosfera di paura, la morte di un amico, gli incontri con una giovane donna e l`amore che nasce). sono le notizie di una difficile vecchiaia e insieme quelle di un mondo diventato inesorabilmente vecchio. viene cosi` a profilarsi l`autoritratto impietoso di una generazione, l`ultima autenticamente novecentesca.

"il mio scopo e` esaminare le continuita` e creare connessioni - dichiara margaret doody annunciando le intenzioni di questa analitica storia del romanzo che sovverte radicati luoghi comuni -. questo libro e` la rivelazione di un segreto molto ben tenuto, e cioe` che il romanzo come forma di letteratura in occidente ha una storia continua lunga circa duemila anni. questo, ovviamente, non e` affatto un `segreto`. qualsiasi testo che proponga una storia completa del romanzo cita i romanzi dell`antichita`, ma di solito con noncuranza, spesso semplicemente con note in calce. a quanto pare abbiamo fatto un grande investimento esibendo trionfalmente il romanzo come la forma dei tempi moderni, e per di piu` tutta occidentale. negli ultimi duecento anni, nel raccontare la nostra storia, non siamo stati del tutto sinceri in europa occidentale e in america. un`analisi riveduta del romanzo significhera` una visione riveduta di cio` che costituisce il concetto occidentale di `personalita``".

nel corso di questo nuovo caso - "la piu` marina delle indagini di montalbano" l`ha definita camilleri - che si svolge tutto nel porto di viga`ta, tra yacht e cruiser, il lettore restera` colpito dal cambiamento che si e` verificato nel commissario, come se camilleri avesse voluto scavare piu` intensamente dentro i sentimenti del suo beniamino. una mattina viene trovato nel porto di viga`ta un canotto, all`interno il cadavere sfigurato di un uomo. l`ha riportato a riva un`imbarcazione di lusso, 26 metri, abitata da una disinvolta cinquantenne e da un equipaggio con qualche ombra. proprietaria e marinai devono trattenersi a viga`ta fino alla fine dell`inchiesta sul morto (ammazzato col veleno, stabilisce l`autopsia), ma intanto e` proprio su di loro che montalbano vuole indagare.

il libro di fallada, pubblicato nel 1932, racconta le vicende di un giovane commesso, di sua moglie, del loro bambino. una famiglia come tante della piccola borghesia che si ritrova alle prese con le crescenti difficolta` economiche e con lo spettro della disoccupazione in una germania in cui e` imminente l`ascesa al potere di hitler. "e da gente come questa, come i freschi sposi pinneberg - modesti, pazienti, onesti - che sono venuti fuori i nazisti?" si domanda ralf darendorf il sociologo tedesco che ha evidenziato per primo l`importanza di una lettura del romanzo in chiave sociale e politica. proprio dietro la trama apparentemente semplice - fare i conti con la vita di ogni giorno, la poverta` crescente, le incertezze del futuro in un misto di impotenza e di rassegnazione - si coglie il drammatico quadro sociale in un momento cruciale della storia della germania che portera` all`olocausto e alla seconda guerra mondiale.

"l`adolescente giurla` e` un mandriano di capre. proviene dalla costa. e un ottimo nuotatore, e ha rischiato di diventare un altro cola pesce. ha sfiorato pure il pericolo della deportazione nelle terre calve: poteva diventare un caruso, un nuovo (pirandelliano) cia`ula negli antri infernali e nelle tenebre di una zolfara. come guardiano di armenti, sugli altopiani, poteva toccargli in sorte il destino di solitudine di jeli il pastore. giurla` approda invece in una prateria. si immerge e galleggia nell`erba, o nelle acque sciapide di un lago, ora. sente l`allarme dei sensi. e cerca calore nel pelliccione di una capra, tra una musata e una sgroppata. la capra, beba, e` solitaria: ostinata e fedele; oltre che di permalosa gelosia. sa battere gli zoccoli, al momento opportuno, e imporsi, dopo i lagni di un belare querulo e dolente. beba e` ferina e misteriosamente umana. sa amare e farsi amare. giurla` e` un amante che non sopporta la distanza; e neppure l`attesa. la favola della capra-donna e` di nuda tenerezza; assai diversa dalla cronaca della continuata violenza, che "arma`li" piu` grossi dei becchi consumano intanto su una innocente "pupa" fatta di carne. beba e` diversamente innocente, pur nella sua selvaggia rustichezza". (salvatore silvano nigro)

la detective che narra in prima persona la sua inchiesta e` un travestito, giovane, benestante, di successo, passabilmente felice. di giorno progetta sistemi antihacker per i computer di ditte importanti, di notte dirige un suo club, nel cuore di bodrum, il quartiere della vita notturna di istanbul. un mattino, una delle ragazze, la piu` elegante e ricercata del suo club, viene a trovarla e sconvolta le rivela il pasticcio in cui s`e` infilata. un uomo potente, che non puo` essere compromesso in nessun modo, teme lo scandalo e la minaccia: e chi potrebbe aiutare una come lei? la ragazza nei guai si chiama buse, che significa "bacio" e, prevedibilmente, dopo quella disperata richiesta e` scomparsa. l`amica inizia a cercarla, presto scopre che buse e` stata uccisa, e a spingerla a improvvisarsi detective sono le circostanze, ovvero l`indifferenza della polizia e la caccia che aprono contro di lei certe organizzazioni, criminali e di nazionalisti tradizionalisti. da questo momento inizia per il lettore un itinerario alla maigret negli interni di un`umanita` varia, nel loro piccolo tran tran e nei divertimenti, nelle confessioni e nei loro sogni: l`umanita` parallela, a suo modo integrata, dei travestiti e degli omosessuali di una grande e intricata istanbul.

un uomo sulla soglia dei settant`anni confessa il proprio stato d`animo di fronte al mondo. lo fa in soliloqui mentre percorre ossessivamente, quasi in un incubo di ripetizione, le strade della sua citta`, diventata - com`e` ricorrente rappresentazione della citta` della narrativa di ferriera - una sorta di non luogo imprevedibile e carico di eventi casuali e inspiegabili, comici o disperati, affettuosi o violenti, indifferentemente. il suo andare e` cadenzato da ripetute cadute, un fastidioso continuo inciampare dei passi incerti che fa irrompere il protagonista, osservatore soggettivo, perentoriamente dentro i fatti cui assiste, trasformandolo da narratore a personaggio narrato. i suoi sono pensieri brevi, interrogano dubbiosamente su fatti e situazioni comuni, oppure narrano insignificanti avvenimenti che improvvisamente virano nell`emblematico: in parte considerazioni di un`ispida e incerta saggezza, in parte espressioni di smarrimento infantile, in parte disperate nostalgie e rimproveri al passare del tempo o scintille di speranza nel futuro; in parte sogni, visioni, forse deliri. e in ognuno di essi si sente riecheggiare in effetti la recita dell`assurdo di un grande uomo di teatro, come in un ultimo nastro.

e la sera della vigilia di natale del 188... il console americano a venezia da` una festa nel palazzo che occupa sul canal grande. a fare gli onori di casa la sorella: e` lei a tenere le fila del consolato, suo fratello non sa parlare l`italiano, e non intende impararlo a 57 anni. tutto e` pronto, cinque musicisti attendono di fare il loro ingresso in sala dove svetta un immenso albero di natale illuminato e circondato di doni, il vecchio cuoco giorgio e` ai fornelli, i gondolieri attendono gli invitati all`ingresso, - tutti gli americani residenti a venezia, alcuni inglesi, italiani e russi, e tanti bambini - la domestica carmela, piccola, snella, vivace che ha il compito di sovrintendere a tutta la casa non ha lasciato nulla al caso. i canti, l`albero splendente, i regali, i dolciumi, la serata sembra svolgersi all`insegna di quella ospitalita` tutta italiana riscaldata dalla vigilia di natale. ercole il gondoliere, travestito da clown, si improvvisa uno splendido acrobata e si esibisce in meravigliose piroette e capriole, tanto da far entusiasmare non solo il pubblico infantile, ma anche gli adulti. a rompere l`atmosfera di festa sopraggiungono quattro poliziotti. portano cattive notizie, un uomo e` stato ucciso in un caffe` vicino al ponte di rialto e alcuni indizi portano proprio a casa del console.

questo libro nasce quasi per caso: una figlia che va via di casa chiede alla madre qualche ricetta per la sua nuova famiglia, segreti culinari condivisi nella loro vita complicata, a volte conflittuale e dolorosa. una richiesta che fa esplodere, in maniera imprevedibile, incontrollata e percio` forse piu` libera, la memoria dell`autrice. annotare i piatti di famiglia diventa l`occasione per ripensare al proprio passato, riflettere su quelle origini che sono il nodo delle nostre esistenze. il padre ungherese che in italia non si e` mai sentito a casa sua; la madre sofferente sprofondata in una depressione da cui si liberera` soltanto con la morte, le tradizioni magiare che si combinano con la tradizione abruzzese fatta di cibi poveri e sempre troppo uguali, i piatti di cetriolo e yogurth con cui la nonna, nata a costantinopoli, alimentava il suo esilio e la sua memoria, il sapore acre della marmellata di rose, la lussuria appiccicosa del locum, lo strudel ai semi di papavero della zia rosa, transfuga nel 1956 di una ungheria di cui conserva gelosamente segreti preziosi. e la cucina il luogo della memoria, i ricordi si affollano, si sovrappongono, scanditi da quei piatti, sei in tutto, che fanno da titolo ai capitoli di questo libro e comprendono una intera esistenza.

"grand hotel", della austriaca vicki baum, e` stato uno dei primi best seller internazionali. pubblicato in germania nel 1929, presto tradotto in tutta europa, gia` nel 1932 era diventato quel film da oscar (con greta garbo e john barrymore) che oggi ricordiamo meglio del romanzo che ne era all`origine: con la battuta finale -"grand hotel, gente che va, gente che viene" - che volgarizzava la fine del libro: "si entra, si esce... si entra, si esce... si entra, si esce... d`altro canto, e` cosi che e` la vita". difatti e` l`ambientazione - il grand hotel, appunto, in quegli anni simbolo popolare di vita privilegiata e moderna, sogno di massa -, il principale fattore, forse, del grande successo di lettori. "gli hotel offrono opportunita` infinite asserisce la scrittrice monica ali -. ogni ospite potenzialmente ha una storia. altre storie nascono quando gli ospiti interagiscono. basta il ruotare di una porta girevole. "grand hotel", di vicki baum, dimostra questo principio alla perfezione. sei persone si fermano in un albergo e nei successivi cinque giorni le loro vite si intrecciano. il romanzo si muove tra personaggi storie e luoghi diversi e solo il "grand hotel" fa da collante a tutti questi frammenti. un movimento frenetico, che trascina il tragico passato di ciascun personaggio in un`apparente pausa del presente in cui al contrario i destini si compiono.

"dovunque arrivassi, mi sono trovata a dover convivere con questo mio doppio. non si limitavano a mandarmelo al seguito, succedeva anche che mi precorresse. benche` sin dall`inizio io abbia scritto sempre e soltanto contro la dittatura, il mio doppio continua fino ad oggi a battere la sua strada per i fatti propri. si e` reso autonomo". solo dopo insistenti richieste e ripetuti tentativi nel 2004 herta muller ha potuto visionare il suo doppio, ovvero il fascicolo che la securitate di bucarest aveva costruito ai suoi danni. nome in codice "cristina", novecento pagine di un dossier incompleto, sottoposto ad accurata "pulizia" da parte dei nuovi servizi rumeni, quelli non piu` comunisti. e seguendo il fascicolo l`autrice ha scritto questo, da lei stessa definito "racconto autobiografico". lucida testimonianza letteraria sull`arma piu` micidiale in mano al potere opaco, che domina mediante il possesso esclusivo dell`informazione: l`arma della disinformazione. piu` sottile della semplice calunnia che agisce soprattutto tra i nemici, la disinformazione invece punta a distruggere le vittime nel campo degli amici, seminando quei dubbi e sospetti che proprio gli amici debbono temere. herta mu`ller ne fu vittima, perche` tedesca in terra rumena e perche` scrittrice "ai margini".

gertrude stein condivideva, con gli esponenti delle avanguardie di ogni epoca, l`ammirazione per la narrativa poliziesca, vista come gioco con la morte, imperio di regole severe sulla creazione fantastica, e perche`, grazie al delitto, il personaggio tradizionalmente romanzesco esce subito di scena lasciando il campo all`osservatore. "sangue in sala da pranzo" e` l`unico racconto con delitto che la scrittrice abbia prodotto: con tutti gli elementi del genere presenti, a partire da una morte enigmatica, ma destrutturati, ridotti a nervosi brandelli di storia fissati in alcune visioni, come un quadro surrealista. poiche` la stein, nell`anno del grande e inatteso successo dell`"autobiografia di alice toklas", intendeva, come avrebbero fatto in tanti nella letteratura del novecento, seguendo le orme di una trama gialla e frugando nelle sue convenzioni, combattere la sfida con il mistero della scrittura.

la prima cosa che viene in mente e` di avvertire: elsa morante (1912-1985) e` stata lo scrittore - cosi` preferiva dire lei - piu` importante del novecento italiano. pero` e` meglio lasciar perdere i superlativi relativi. elsa morante e` stata una grandissima scrittrice. se non l`avete mai letta, beati voi: potete leggerla per la prima volta, e sara` bellissimo. se l`avete letta - "la storia" o "l`isola di arturo", "menzogna e sortilegio" o "aracoeli", "il mondo salvato dai ragazzini" o "cateri` dalla trecciolina"... - avrete una gran voglia di sapere che persona era, che donna era. ecco: qui si pubblicano le testimonianze di alcuni dei suoi amici piu` stretti. sono poeti e scrittori, netturbini e insegnanti e attori, donne e uomini. ("ti diro` un segreto: gli uomini sono donne, e le donne sono uomini"). e rileggerete un suo testo poetico che sembra scritto domani, perche` ogni giorno di nuovo il mondo e` popolato di felici pochi e infelici molti.

2300 pagine, 50000 voci latine. marcatura dei 1600 vocaboli di maggiore frequenza nella lingua latina. indicazione precisa dei passi citati come esempi. etimi latini e greci. 336 riquadri riassuntivi di nuova concezione e grandi dimensioni per sintetizzare le voci piu` complesse. 200 segnalazioni di pericolo di errata traduzione. appendice storico-antiquaria articolata in 11 glossari, con disegni e carte. all`opera e` allegato un cd-rom, leggibile in ambiente windows, che contiene le voci latine del vocabolario cartaceo, funzioni di ricerca selettiva e di analisi grammaticale automatica di parole e di frasi latine, 3000 schede lessicali di approfondimento etimologico, 100 schede sintattiche su questioni di carattere grammaticale o semantico.


il volume presenta il racconto della straordinaria avventura terrena di giovanni xxiii. non e` un`agiografia, un`icona devozionale, e` il ritratto di un uomo in carne e ossa con i suoi pregi e i suoi difetti. un uomo calato nel proprio tempo, negli eventi della storia, nella storia della chiesa. con videocassetta.

la collaborazione di gadda alla rai risale al 1947, quando un suo testo appositamente scritto per la radio viene trasmesso nella rubrica `l`approdo`. ma il vero e proprio rapporto di lavoro con l`ente radiofonico inizia nell`ottobre 1950, quando e` assunto come praticante giornalista. in questo libro si riproducono, accanto ai testi delle interviste da lui rilasciate, alcuni suoi inediti radiofonici. dai materiali proposti e dalla minuziosa esplorazione del contrastato rapporto fra la rai e lo scrittore, si delinea un singolare capitolo della storia di gadda, un capitolo ricco di sorprese, di suggestioni, di coincidenze.

marco dolcetta compie in questo breve saggio un excursus attraverso le avanguardie del novecento: futurismo, dadaismo, surrealismo fino alla fine della seconda guerra mondiale, ponendo l`attenzione anche su aspetti meno conosciuti.

le ragazze di miss italia hanno collaborato con gli autori di questo volume proseguendo alcuni racconti iniziati da catalano, fasulo e russo. in il "tuffo" si mescolano elementi davvero "tipici" delle ragazze della porta accanto, flirt, amori, grinta e seduzione sulle spiagge dello jonio. "compagni di classe" racconta passioni da liceali, dal disegno al supplente. entrando nell`"appartamento" i lettori incontreranno un`esilarante e tragicomica convivenza, nella vita universitaria di una grande citta`, di due amiche provenienti dallo stesso paesino. "la scelta" pone al centro la maternita` e la crescita di una giovane madre, di un giovane padre e di una nuova vita. il libro raccoglie anche altre storie di questo genere.

in questo secondo volume giuseppe bigazzi e ciro vestita presentano altre 79 "voci" di prodotti importanti e utili per la salute e l`alimentazione, proponendo ricette e indicazioni per alimentarsi e curarsi. concludono il libro un indice alfabetico delle piante, un indice per malattie e un glossario.

una raccolta di saggi vigorosi, dove trova espressione una teologia pubblica, che individua luoghi e modi per parlare di dio nel mondo della globalizzazione, ma anche dell`esclusione.

quest`opera della teologa cattolica elizabeth johnson affronta per la prima volta in modo sistematico e radicale, l`arduo problema del discorso su dio in linguaggio inclusivo, nel vasto contesto del dibattito teologico contemporaneo.

in occasione dell`anno mozartiano (1991, secondo centenario della morte), hans kung, da ascoltatore impegnato, ha steso in due conferenze delle riflessioni sulla musica di mozart. sono riflessioni che mirano a rendere visibili le `tracce della trascendenza` nella musica di mozart. non si deve fare di wolfgang amadeus mozart un missionario musicale e tuttavia nella sua musica si puo` avvertire cio` che il linguaggio religioso indica con la parola `dio`. detto con le parole di george bernard shaw:

l`inizio della filosofia occidentale consiste nella domanda dei primi pensatori greci sul fondamento originario del tutto che essi riconoscono come dio o come il divino. la metafisica classica approda con dio all`elemento primo e supremo che nel pensiero tardo antico e` considerato come l`uno originario. il pensiero cristiano e` guidato, dalle sue origini al medioevo, dall`idea di dio che viene giustificata razionalmente e sviluppata. oggi si vive e si pensa come se dio non ci fosse. e tuttavia la fede possiede in tutte le religioni una potenza che, nuovamente risvegliata, puo` divenire nelle sue forme estreme addirittura minacciosa. a maggior ragione la questione di dio deve essere filosoficamente ripensata a partire dalla sua storia.

come i grandi maestri della pittura antica erano pienamente consapevoli del comportamento dei materiali che impiegavano, anche la cultura odierna del restauro deve possedere quelle cognizioni, arricchendole del contributo conoscitivo che viene dalla scienza: in questo modo e` possibile intervenire con metodologie e con materiali che assicurino durata nel tempo e compatibilita` con i substrati originali dell`opera d`arte. questo volume offre dettagliate conoscenze relative alle proprieta` dei materiali pittorici, alle loro possibili ed eventuali trasformazioni, alle loro interazioni con l`ambiente. sono inoltre prese in considerazione le sostanze tradizionali e quelle piu` moderne utilizzate per il restauro, inquadrandole secondo il profilo delle piu` ricorrenti tecniche conservative. il libro si propone obiettivi essenzialmente operativi ed e` finalizzato a creare un efficace terreno d`intesa tra chimica e restauro. per favorire la comprensione del testo anche per i non esperti, la seconda parte del volume presenta una facile ed esaustiva trattazione dei concetti e delle nozioni di chimica generale.


una guida originale per dare un significato e "indirizzare" i propri sogni. le spiegazioni e i consigli per concentrarsi e arrivare a controllare i propri sogni. un`opera completa per ricordare i propri sogni, migliorare la conoscenza di se` e trovare l`ispirazione, la creativita` e il benessere.

questa guida illustra come costruire simpatici oggetti per decorare la casa nel periodo natalizio. con attrezzi di lavoro semplici e comuni e materiali di riciclo o di origine naturale, e` possibile realizzare decorazioni che rendono l`atmosfera natalizia piu` ricca e suggestiva: centrotavola e segnaposti, festoni e portacandele, piccoli oggetti per rendere piu` bello e luccicante l`albero.

colorato e affascinante, il mondo subacqueo e` divenuto oggi piu` facilmente accessibile. attrezzature sicure e abbigliamento adeguato, uniti ad allenamento e addestramento di alto livello, possibili esperienze davvero uniche. senza voler sostituire le esercitazioni pratiche assolutamente necessarie, questo libro si propone di accompagnarvi come una guida completa che offre le informazioni necessarie per praticare questo sport divertendosi in assoluta sicurezza. la scienza delle immersioni viene trattata partendo dagli argomenti base, illustrando non solo gli ambienti marini e quelli delle acque dolci, ma anche l`attrezzatura necessaria, la fisiologia, l`addestramento in piscina o in acque profonde. vengono illustrati anche gli elementi di primo soccorso e le tecniche fondamentali di salvaggio.

questo libro vi mostrera` la tenuta e gli accessori necessari alla pratica del savate. vi dara` le informazioni utili sulla preparazione fisica e alimentare che precede un corso. questo corso dettagliato vi mettera` in grado di entrare in contatto e di praticare una disciplina sportiva che non smette di affascinare numerosi neofiti ogni anno.

storia, tecnica produttiva, tipologie, degustazione: un grande repertorio per individuare subito la grappa di vostro interesse e conoscerne produttore, vitigno d`origine, grado alcolico, caratteristiche visive, olfattive e gustative. con un`ampia rassegna di acquaviti d`uva, di mele, pere, ciliegie e altri distillati.



Ricerche e domande d'impiego, corrispondenza ordini e spedizioni, reclami e contestazioni, contabilità, fatturazione e pagamenti, lettere di presentazioni e circolari..

questo libro vuole essere uno strumento di lavoro moderno, di facile consultazione per coloro che devono impostare correttamente una lettera commerciale in tedesco, usando di volta in volta il modello giusto. l`incluso dizionario fornisce un ulteriore supporto per trovare il termine corretto e adatto a ogni specifica situazione.







un volume per conoscere la cucina indiana e realizzare ricette semplici, gustose, utilizzando ingredienti che si trovano facilmente nei supermercati o nei negozi specializzati. oltre al ricettario, il libro offre suggerimenti per una cena in stile, indicazioni sulle bevande tipiche e schede per tutti i prodotti tipici utilizzati.

ogni padrone che tiene davvero al proprio compagno a quattro zampe si impegna ad allevarlo al meglio, cercando di conoscere, prevenire e curare tutti i problemi di salute, come quello dell`obesita`, spesso sintomo di vizi eccessivi e principale causa dell`insorgere di nuovi disturbi: affaticamento delle articolazioni, difficolta` respiratorie e di movimento. questa pratica guida nasce proprio per presentare e approfondire tale problema e proporre consigli utili di prevenzione e per una corretta rieducazione alimentare del cane; obiettivo e` quello di risolvere il problema e contrastarne una possibile ricomparsa.

i disturbi del comportamento animale sono diventati la preoccupazione piu` assillante dei proprietari di cani. forse la piu` diffusa e sicuramente la piu` esasperante tra queste anomalie e` l`eccessiva aggressivita`. un cane agitato, che abbaia, ringhia e si dimostra ostile, costituisce un serio problema per il proprio padrone e presenta difficolta` di relazione con gli altri cani e le persone; costituisce un pericolo e spaventa inutilmente chi gli si avvicina. questa guida pratica si propone come valido aiuto per la rieducazione di cani eccessivamente aggressivi e maleducati; offre utili consigli ai padroni descrivendo in modo dettagliato cause e soluzioni di tali comportamenti.

i motivi per cui volere un cane di razza sono numerosi, anche se si riconducono tutti alla scelta di alcune caratteristiche fisiche e psicologiche ben determinate e stabili. perche` si vuole un compagno sicuro, affidabile e - perche` no - anche bello, in sintonia con il proprio modo di essere. la scelta della razza piu` idonea passa quindi attraverso un severo esame che dovrete fare a voi stessi, per capire di quale cane avete bisogno e quale potrebbe essere piu` adatto alla vostra vita.


una guida che insegna come svolgere correttamente la potatura per "cambiare" il comportamento di una pianta e ottenere i risultati che si desiderano. la potatura modifica sia in tempi brevi sia per tutto l`arco di vita della pianta la sua crescita e il suo sviluppo e, successivamente, l`equilibrio tra vegetazione e fruttificazione.

prezzemolo, salvia, rosmarino, sedano, alloro e anche timo, melissa, coriandolo, cerfoglio e tante altre piante aromatiche che profumano e danno carattere ai nostri piatti preferiti. un libro con tutte le indicazioni per coltivare semplicemente e con successo gli aromi, gustandone appieno tutte le caratteristiche intatte. in questo libro, l`autrice ci da` tutte le informazioni per coltivare correttamente le erbe aromatiche nell`orto di casa o sul balcone. le date in cui effettuare semina e trapianto e i consigli per un buon raccolto, la conservazione e l`utilizzo.

un manuale che individua e mette a disposizione di orticoltori e giardinieri il punto d`incontro fra i consigli dettati dall`antica tradizione contadina, secondo cui la luna influirebbe sul comportamento di piante e fiori, e le moderne norme agronomiche. una guida pratica che illustra le principali operazioni da eseguire nell`orto e in giardino con indicazioni, consigli e schede mensili per conoscere cio` che occorre fare con luna calante o luna crescente.

il libro di roberto tresoldi propone uno schema graduale nel tempo per migliorare in modo significativo le proprie capacita` mnemoniche in campo professionale, scolastico e nella vita di ogni giorno. il testo e` suddiviso in 10 lezioni, ognuna delle quali e` a sua volta composta da teoria, pratica ed esercizi. alla fine di ogni lezione e` previsto un riscontro dopo un certo numero di giorni. il cd audio propone una serie di esercizi guidati che completano il corso. l`autore ha svolto attivita` di formatore (dupont e roche) e di divulgatore sui temi del pensiero tradizionale e filosofico.

il volume fornisce ogni tipo di informazione per conoscere l`acquario e i suoi abitanti e mantenerlo in piena efficienza. le schede sono suddivise in quattro sezioni, secondo i tipi di acquario fondamentali: marino tropicale, d`acqua dolce tropicale, mediterraneo, d`acque dolci fredde. ogni scheda, dopo la descrizione morfologica e comportamentale, da` ampio spazio a consigli utili quali la temepratura ottimale dell`acqua, la densita`, la compatibilita` con altre specie, l`alimentazione. le appendici trattano gli acquari di sole piante e gli acquari pubblici piu` interessanti.


una guida completa alla conoscenza delle piante medicinali, aromatiche e velenose. 350 schede consentono di conoscere tutte le piante officinali e le loro proprieta`. il testo e` completato da 300 fotografie e 50 disegni a colori. dall`indice: le piante officinali, ricette fitoterapiche, le piante spontanee commestibili, le piante aromatiche, le piante aromatiche in cucina, guida alla consultazione delle schede, le erbe dalla a alla z, appendici, gli alberi officinali spontanei, glossario farmacologico, indice. per ogni pianta c`e` una breve descrizione e sono indicati: la diffusione e l`habitat, la raccolta e la conservazione, le proprieta` terapeutiche, i sinonimi con cui e` conosciuta.

lidia storoni mazzolani ha il dono di far diventare un problema filologico racconto borgesiano. come borges sa giocare col tempo, stabilire ardue rispondenze, creare sottili rapporti tra il passato e il presente, tra la nostra condizione e quella degli antichi. al rigore dello studio, alla precisa e minuziosa ricostruzione di un testo (e di un`epoca), unisce la qualita` che pochi storici e fiologi possiedono: la qualita` dello scrittore, la capacita` visionaria e fantastica di vivere col personaggio, coi personaggi. e cosi` e` in queste pagine, racconto storico-filologico che nasce da un`epigrafe lungamente studiata e discussa, ma solo ora restituita alla sua umana verita`.





