
l`opera di barthes sui segni e sulla "scrittura", la scrittura della moda, del mito, dell`eros, del cinema, della fotografia, della musica, della letteratura... si sottrae programmaticamente alla sua riducibilita` a oggetto. percio` il titolo con roland barthes alle sorgenti del senso a questo libro che intende dare voce a barthes e, con lui, a ciascuno di noi.


la raccolta di liriche che si colloca nel solco della tradizione simbolista ed ermetica, con frequenti richiami ungarettiani, si caratterizza per l`assenza di punteggiatura e la forte tensione espressiva. il volume si compone di tre sezioni a carattere naturalistico e di una maggiormente introspettiva in cui la poesia di immagini che si caricano di connotazioni emozionali, riflette una condizione dolorosa legata ad irrisolti interrogativi esistenziali.

leonard si e` appena trasferito in italia dall`inghilterra. data la sua eta` deve scegliere una scuola superiore da frequentare ma, prima ancora di ambientarsi nella sua nuova casa, viene in possesso di uno strano specchio, grazie al quale scopre di avere delle capacita` del tutto fuori dal comune: in lui si e` risvegliato lo spirito di un evocatore. incantia, la piu` rinomata scuola di evocazione, e` un luogo magico, disperso da qualche parte nella penisola italiana, dove si ritrovano numerosi e promettenti evocatori desiderosi di imparare a controllare alla perfezione il loro elemento favorito. magie, segreti, sacrifici e promesse sono il filo conduttore di questo libro.

un thriller psicologico di nuova concezione e grande impatto, sorprendente per trama e finale. un conto in banca che diventa stratosferico. una donna fatale assassinata. un cuore che batte in un corpo non suo. una girandola di storie travolgenti. un gioco di specchi che complica a ogni passo la ricerca della verita`. riusciranno la poesia e l`amore a redimere l`umanita` dagli abissi dell`aberrazione? un romanzo dedicato a chi e` sicuro di avere in mano il proprio destino.


il 22 agosto 1911, un martedi`, una notizia sconvolgente percorse rapidamente la francia ed il mondo intero: mani ignote, quanto abili erano riuscite a trafugare dal salone carre` del louvre la gioconda di leonardo da vinci...

il volume nasce da un`approfondita analisi condotta direttamente con i dirigenti delle banche di credito cooperativo e fornisce indicazioni specifiche per la direzione delle imprese cooperative. sono messe a fuoco le capacita` direzionali e gli stili di leadership in una visione psicodinamica ed evolutiva dell`esperienza gestionale. particolare attenzione e` poi riservata all`utilizzo del metodo delle competenze per la gestione e la valorizzazione delle risorse umane in questa tipologia di azienda.

le voci dei bambini sopravvissuti al genocidio armeno raccontano storie di una tragedia dimenticata, la prima di un secolo attraversato da una lunga scia di atrocita`. "il variopinto tessuto dei ricordi", scrive antonia arsian nella sua prefazione, e` quello di chi all`epoca era soltanto un bambino. i protagonisti della memoria ritrovata sono i fanciulli le cui straziate verita` riaffiorano nelle faticose, dolenti confessioni dei vecchi che - piu` di sessant`anni dopo - finalmente raccontano la storia della loro sopravvivenza, usando le parole spezzate e la terribile solitudine della loro infanzia martoriata". orrori e violenze si mescolano a sapori, luoghi, culture e tradizioni radicate da secoli e che l`irrompere della tragedia ha cancellato improvvisamente. il ricordo dei sopravvissuti, lucido e spietato, aiuta a ricostruire il volto di una civilta`, lontana e magica, perduta per sempre. le storie dei bambini scampati conducono per mano il lettore in un mondo dove il confine tra giusti e malvagi riserva qualche sorpresa: "se non vi fossero stati dei turchi buoni non sarebbe sopravvissuto nessun armeno". tema oggi essenziale per "riconoscere il bene come si cerca di riconoscere il male, riportando alla luce i giusti, coloro che non guardarono altrove, coloro che salvando almeno una vita, un documento, un`informazione contribuirono a impedire la totale distruzione della civilta` di questo popolo oppresso e dimenticato".

poeti italiani, olandesi e tedeschi che, pur differenti tra loro, paiono trovare un terreno comune in quella che si puo` definire una "poetica dello spaesamento", interiore e fisico, nato dall`impossibilita` di mettere nuove radici laddove si e` sofferto uno sradicamento profondo. spaesamento che si trasforma in qualcosa di piu` grave nei poeti olandesi, nei quali la specifica cifra stilistica - una lingua a volte stralunata, fatta di nonsense o di una reiterazione autoipnotizzante - e` cio` che contraddistingue le descrizioni di luoghi e persone visti e vissuti come attraverso una lente deformante. nei poeti italiani e` l`indagine del passato, proprio o di persone amate, la continua interrogazione, a rappresentare la terraferma in un mondo instabile.

"lisola di ariel" e` anche uno spettacolo teatrale per bambini dai 2 agli 8 anni. dario moretti ha svolto principalmente attivita` rivolte all`infanzia e oltre agli spettacoli ha ideato e realizzato installazioni e percorsi d`arte, laboratori, mostre e libri illustrati per bambini. eta` di lettura: da 2 anni.

quella misteriosa, immensa, sconfinata distesa azzurra che sovrasta le persone, denominata cielo, e` il chiodo fisso di andrea, sempre alla ricerca di scoprirne i misteri, di scorgerne meteoriti, galassie, comete e persine pianeti. solo il pensiero che hubble, il suo telescopio spaziale, possa raccontargli l`universo, lo riempie di eccitazione e felicita`. e proprio insieme ad hubble che, una fatidica sera, andrea diventa testimone di qualcosa di incredibile: prima una montagna di luce... di piu`, una valanga di luce, avente sembianze animali, e poi qualcuno o qualcosa, forse un alieno... poi uno botto fortissimo.

le immagini che raffigurano le madonne in attesa del parto compaiono in toscana pochi anni dopo la soppressione violenta dell`ordine del tempio. secondo l`ipotesi di questo saggio esse rappresenterebbero le confraternite templari disperse, costrette a nascondersi, e la sapienza segreta che queste custodivano. con un`accurata indagine documentaria, l`autore porta indizi convincenti dell`esistenza a firenze di una di queste confraternite: nascosta dietro la facciata di un nuovo ordine monastico, avrebbe avuto fra i suoi accoliti anche boccaccio. come nel seno delle madonne del parto si occulta il verbo, in attesa del tempo per manifestarsi, cosi` gli eredi dei templari celavano il proprio segreto, aspettando una nuova stagione di tolleranza.

filastrocche per correre, saltare, pedalare e nuotare, allenarsi nelle arti marziali e giocare al pallone con ogni tempo e in ogni stagione. tante filastrocche divertenti e fantasiose per giocare con le rime e le parole. un primo approccio alla poesia.


gelsomina e` una topolina con le idee estremamente chiare: lei ama le cose grandi! che si tratti di giocattoli, gelati o libri, ha un unico criterio di giudizio: le dimensioni. quando scopre in un manuale di giardinaggio come fanno a crescere le piante, gelsomina ha un colpo di genio... pianta la casetta delle bambole, l`automobilina e perfino suo fratello ma... non succede niente! pero` la nostra topolina non si dara` per vinta e riuscira` a compiere la sua grande impresa. eta` di lettura: da 5 anni.


dopo la condanna del terribile nogodar, il giudice mi-lo amministra in pace la citta` delle cinque stagioni. egli non sospetta che sua figlia, l`astuta loto-li, possegga da qualche tempo poteri magici che le sono conferiti da una perla viola, il terzo occhio. un bel giorno, un misterioso cavaliere senza volto consegna a loto-li una lettera del suo innamorato, ming-freccia-dei-due-spazi. loto-li e` incaricata di un`importante missione: impedire a kubilai, il gran khan di mongolia, di invadere la cina. con il fido amico yatagan e il grillo fou-fou, un nuovo compagno, la coraggiosa loto-li dovra` scovare e affrontare kubilai. basteranno i suoi poteri magici per salvare l`impero e svelare l`identita` del cavaliere senza volto?


il romanzo narra la vicenda di tre amiche che dividevano la stessa stanza al college ma che poi, finiti gli studi, si sono perse di vista. dopo anni, si ritrovano a trascorrere una vacanza in un lussuoso ranch del wyoming. e` l`occasione per rinsaldare un legame rimasto forte a dispetto del tempo, ma anche per svelare antichi segreti, cancellare vecchie ferite e trasformare quei giorni, segnati da incontri inaspettati, in un punto di svolta delle loro esistenze.

nella boston puritana del seicento, hester, che e` giunta in america prima del marito, un attempato scienziato inglese, da` alla luce una bimba, frutto di una relazione adulterina. interrogata, rifiuta di fare il nome dell`amante e secondo le leggi del tempo subisce prima l`infamia della gogna, poi l`onta di portare sempre sul petto la lettera a (adultera), che lei stessa ha ricavato da un panno scarlatto. nel frattempo il consorte, creduto morto in un naufragio, giunge a boston e comincia, sotto mentite spoglie, a cercare colui con cui sua moglie lo ha tradito.

secondo marq de villiers, il problema della crisi dell`acqua non e` rappresentato dal fatto che la terra si stia prosciugando, come sostenuto dai piu`, ma che l`acqua manchi dove e` piu` necessaria, o non sia presente nella forma in cui puo` essere agevolmente utilizzata. le crisi idriche non sono quindi da intendersi in termini di scarsita`, ma di gestione e distribuzione della risorsa. una situazione che porta a pensare che nel prossimo secolo le guerre si combatterranno proprio per l`acqua. e i paesi coinvolti spenderanno piu` in un singolo giorno di guerra che per bonifiche e desalinizzazioni in grado di rifornire il loro fabbisogno per almeno un decennio.

la pubblicazione della

una pagina di storia mai raccontata: il contributo dei medici alla resistenza partigiana, nelle parole di un protagonista, carlo lorenzo cazzullo. le vicende di un giovane dottore (divenuto poi un psichiatra) che decide di resistere ai nazifascisti senza smettere di esercitare la propria professione. una resistenza fatta di piccoli gesti di eroismo quotidiano e di grandi slanci di generosita`: stabilire i collegamenti, raccogliere fondi e materiale sanitario, aiutare i combattenti nelle valli e i partigiani in citta`, salvare ebrei e ricercati antifascisti proteggendoli negli ospedali cittadini. uno spaccato di vita dei medici durante l`occupazione nazifascista, "eroi borghesi", che hanno contribuito a fare dell`italia un paese libero.

nel 1951 alberto granado, con l`amico ernesto guevara, sali` su una vecchia moto e parti` per un viaggio attraverso l`america latina che avrebbe segnato il destino di entrambi, mettendoli di fronte al degrado e alla miseria di tanta parte della popolazione. al loro ritorno, ernesto avrebbe imboccato la strada dell`impegno rivoluzionario e alberto si sarebbe dedicato alla cura dei lebbrosi. si ritrovano nel 1961 nella cuba conquistata da fidel castro, dove il comandante che guevara si era ormai stabilito. all`invito del compagno, alberto lascio` il suo lavoro all`universita` di caracas e si trasferi` nell`isola, dove apri` una scuola di medicina e partecipo` con entusiasmo alla costruzione di una nuova societa`.

la parabola politica di pietro ingrao coincide con i destini del comunismo e attraversa i grandi avvenimenti del novecento: sulla sua pelle bruciano le passioni, le battaglie e le scelte di intere generazioni che, con i loro sogni, hanno dovuto fare i conti con la storia. eppure, nessun uomo politico in italia e` riuscito, come lui, a esercitare un fascino cosi` costante nel tempo e tuttora integro. la figura di ingrao incarna le ragioni e le speranze che hanno tenuto insieme, sul piano politico e umano, un popolo piu` che un partito. nel ripercorrere la sua lunga esperienza, antonio galdo ci accompagna negli eventi decisivi della storia moderna: le due guerre mondiali, il nazismo e lo stalinismo, il crollo del muro di berlino.



la quiete sonnolenta e monotona di un liceo classico di provincia viene turbata dall`arrivo di eros, giovane professore di lettere che portera` lo scompiglio nelle vite dei giovani a cui insegna, fino alla sua misteriosa scomparsa. al suo allievo prediletto, gabriel, occorreranno vent`anni per giungere alla dolorosa scoperta di una verita` che sarebbe stato meglio non svelare.

il volume raccoglie integralmente i testi dei discorsi, delle omelie, delle preghiere e riflessioni di benedetto xvi in occasione del suo viaggio in baviera (9 - 14 settembre 2006).

il termine eutanasia, molto usato oggi e spesso al centro di numerosi dibattiti, non significa soltanto ``buona morte``, ma indica diverse pratiche mediche spesso confuse tra loro. l`autore nei vari capitoli del volume cerca di spiegare i molteplici aspetti del termine eutanasia, cercando soprattutto di fare chiarezza su un tema assai dibattuto. accanto al tema dell`eutanasia l`autore analizza il concetto di vita, di morte, e di cosa attende l`uomo dopo la morte fisica. parlare di eutanasia e` un modo per parlare dell`uomo, delle sue paure e delle sue speranze, per provare a dare risposte a domande che la ragione pone ma di cui a volte non da` soluzioni facilmente accettate.

in questo saggio luigi negri affronta alcune delle questioni cruciali dell`esperienza cristiana: il rapporto ragione-fede; il nesso tra cristo e la chiesa; il significato e il valore della dottrina sociale della chiesa. negri dimostra che la fede non e` una appendice inutile alla vita ma un esperienza che contribuisce a rinnovarla e a cambiarla in meglio.

questo libro, pubblicato da gillo dorfles oltre mezzo secolo fa, costituisce il compendio decisivo dell`originale concezione estetico-antropologica coltivata dall`autore in un periodo in cui ben altri erano gli orientamenti degli studi italiani sulle arti. rivolgendosi agli aspetti tecnici dei singoli linguaggi artistici, dorfles assume una posizione in netto contrasto con l`idealismo crociano, ancora dominante nell`immediato dopoguerra. lontano da qualsiasi interesse per "l`ineffabile", lo studioso triestino indirizza la sua riflessione alle specificita` tecniche e linguistiche delle varie arti, sebbene propenso a situarle in una prospettiva complessa al centro della quale vi sono il concetto di formativita` e le costanti formative che ne dipendono.

il testo, suddiviso in brevi capitoli di facile consultazione, si propone di fornire un introduzione al progetto sartriano, alla sua penetrante analisi delle possibilita` dell`esistenza, della morale e della storia ed al suo sguardo sul vissuto umano. da esso il lettore puo` trarre utili indicazioni per approfondire i quadri teorici di un pensiero complesso e non riconducibile ad una sola linea interpretativa. il testo, corredato di un`ampia ed approfondita indagine critica, propone un confronto tra la filosofia e le scienze sociali, sottolinea gli aspetti piu` significativi delle opere sartriane, dalla dialettica delle liberta` e delle sue limitazioni alla proposta di una filosofia "in situazione" che anticipano metodi e problemi del quotidiano.

"non so; ma quando sento leggere cosa non bella, m`offende; quando sento cosa ben detta, mi corre un brivido per la persona". cosi` tommaseo scriveva nel suo diario nel 1827. gli scritti qui raccolti sono la testimonianza di una passione sconfinata per la lingua italiana e la sua "mirabile sapienza", ma anche e soprattutto la documentazione di una riflessione sul senso e sulla singolare natura del parlare umano. in questi articoli, saggi e allocuzioni, il grande scrittore affronta molti dei temi che diventeranno i punti cardinali della moderna linguistica e della filosofia del linguaggio: dalla questione dell`origine del linguaggio a quella della nascita della scrittura, dal senso della diversita` delle lingue al significato della grammatica.

"nonostante l`apparenza, quest`opera non e` un libro, ma una presa di posizione: una forma di vita, un modo di pensare, di guardare, di incamminarsi. il motivo conduttore che lo anima trae origine dall`incipit di un`egloga di virgilio, lentus in umbra: chi sta percorrendo la propria esperienza di scrittura e di vita, sa che le parole non sono semplicemente a sua disposizione, ma vanno scoperte "lentamente nell`ombra". poiche` solo chi dona l`ombra alla sua parola le dona anche il senso. questo nuovo libro di handke irradia una forza inafferrabile: essa racchiude tutta l`esperienza poetica che e` all`origine delle opere che ha fatto nascere, cosi` come della vita che avra` fatto pulsare con la loro lettura." (paolo perticari)

dieci studiosi del panorama culturale italiano, espongono da un punto di vista filosofico, politico e religioso i grandi temi del dibattito odierno: la guerra e la pace, la convivenza tra culture diverse, il ritorno alla ribalta delle religioni, i fondamentalismi, i nazionalismi, i localismi, l`ambiente, il mondo islamico, la cina e altro ancora. si tratta di problemi che attraversano e animano ogni giorno le cronache quotidiane, interrogativi etici difficili che nei dieci interventi qui proposti emergono nella loro drammatica concretezza.

dasein inteso come da-sein e`, in heidegger, il segno dell`affrancamento dalla metafisica. la parola pensa dunque in vista di un`umanita` che non sia piu` incardinata, contro la propria indole, nell`animalita` e nel mero vivere. in italia, l`ormai consolidata interpretazione del dasein mediante il conio "esserci" e` ritenuta non solo in se` consona, ma addirittura come la piu` felice fra quelle finora proposte nelle varie lingue. il presente studio - il cui costante riferimento resta la sfera d`incontro fra le lingue madri italiana e tedesca - giunge a una conclusione sorprendente: l`"esserci" non solo non permette di intendere, in italiano, il dasein, ma addirittura riporta - e nel piu` subdolo dei modi - l`intero tentativo di heidegger sul piano del vissuto, mostrando cosi` una singolare capacita` di infirmazione. l`"esserci", insomma, impedisce che un universale seme di liberta` dell`uomo, inizialmente custodito in tedesco, possa infine essere accolto anche nel terreno del pensiero italiano.

"la liberte` carte`sienne" di jean-paul sartre e` uno scritto emblematico nella storia della filosofia del novecento. pubblicato nel 1946, subito dopo la conclusione della seconda guerra mondiale, ripropone il problema del libero arbitrio a ridosso di un momento storico in cui la liberta` era stata soffocata in gran parte d`europa. il saggio apparve nella collana "i classici della liberta`", fondata da un importante studioso dello "spirito borghese", bernard groethuysen. secondo il modello editoriale, cui partecipo` anche lo storico lucien febvre, il saggio introduceva a un autore che documentava con i suoi scritti la continuita` e la trasformazione dell`ideale "classico" di liberta` nella storia della coscienza europea. la nozione di liberta` che sartre delinea trae origine dal recupero del concetto di liberta`, cosi` come pensata da cartesio, caratterizzata dalla possibilita` e dall`autonomia della scelta. al di la` dei confini confessionali, il libero arbitrio e` proposto come un valore "transtorico", "secolarizzato", oggi si direbbe dell`uomo multiculturale. sartre considera cartesio come il filosofo che in un`epoca "autoritaria" pensa la liberta` dei moderni. a lui fa risalire con la dottrina del cogito, la dottrina della democrazia. questo testo sartriano, inedito in italia, viene qui presentato insieme con i brani di cartesio ai quali sartre fa riferimento. l`edizione offre cosi` una lettura comparata e quasi un dialogo tra due maestri del pensiero occidentale.

"se ho imparato qualcosa dopo tanti anni dedicati a questi temi e` che qualsiasi tentativo di costruzione teorica nel nostro ambito deve, fin dall`inizio, assumere un ruolo ausiliario, una condizione secondaria, subordinata alle opere, che sono le autentiche depositarie della conoscenza tanto in architettura quanto in qualsiasi altra attivita` artistica. questo carattere ausiliario che attribuisco alla teoria nel campo dell`arte non diminuisce per niente la sua importanza, ne` nega il suo valore decisivo. e come la ce`ntina che rende possibile la costruzione dell`arco: una volta compiuta la sua missione, scompare e non rientra nella percezione che abbiamo dell`opera finita, ma sappiamo che e` stato un passaggio obbligato e imprescindibile, un elemento necessario a erigere quello che ora vediamo e ammiriamo." (carlos marti aris)

la christian marinotti edizioni si fa promotrice di una nuova iniziativa di grande interesse per gli studiosi e per gli appassionati lettori di jean-paul sartre. si tratta della pubblicazione dei testi letterari giovanili del noto filosofo francese, elaborati negli anni 1922-1927, e per la prima volta tradotti in italiano. romanzi, novelle, un quaderno di pensieri e citazioni, scritti ironici ed autoderisori, offrono un ritratto di sartre poco noto, ma di estremo interesse per comprendere il suo percorso intellettuale davvero singolare, ove il pensiero si intreccia con i ricordi biografici e la storia di una vita. vi si annuncia un programma che sartre inizia a delineare, ma che solo le opere della maturita` consentono di svelare. la lettura di questi scritti offre l`occasione di ripercorrere nel suo divenire tutto l`itinerario della sua vasta produzione, itinerario complesso e, per molti versi, ancora inesplorato.

maurice merleau-ponty (1908-1961) e` stato uno dei mai`tre a` penser che con la sua riflessione critica ha segnato il panorama della filosofia del xx secolo. fondatore con jean-paul sartre della prestigiosa rivista les temps modernes, professore alla sorbona prima e al college de france poi, merleau-ponty ha sviluppato un`originale interpretazione della fenomenologia che lo ha condotto ad approfondire il rapporto tra il pensiero filosofico e la scienza, l`arte e la letteratura, il marxismo e la psicoanalisi fino al limite di una "nuova ontologia" cui stava lavorando prima della morte prematura. la sua opera sfaccettata e aperta, in dialogo continuo con gli aspetti piu` vivi della cultura contemporanea, frammentaria eppure rigorosa e coerente - richiede di essere esplorata con uno sguardo nuovo.

il tema del libro e` l`enigma dell`intesa fra il pensiero, il canto e la pittura. la sua discussione e` affidata al cammino di tre coll-quianti: un logico, un aiutante e un pittore. il cammino, qui, non e` un moto dialettico a tre voci, ma, piu` semplicemente, un corso di parole, pensanti e poetiche, rinvenute e coniate, in una giornata di primavera, dal mattino al tramonto, lungo il sentiero del promontorio del mesco, fra levante e le cinque terre. i colloquianti si accorgono, fin dall`avvio, che il cammino e` il sentiero stesso su cui errano. il titolo "l`inizio e il nulla" ricorda le due dizioni grazie alle quali il colloquio trova il suo cadenzato andamento. l`"inizio", affrancato dal suo significato comune, assumera` il senso poetico dell`avvento. il "nulla", liberato dalla morsa della nullita`, indichera` quella vaghezza che, senza coartare, costringe l`uomo - il poeta, il pittore - a cantare l`inizio. sulla scorta dell`inizio e del nulla cosi` ripensati, i colloquianti giungeranno a un chiarimento delle "indoli prime" del canto e della pittura: la luce, il suono e il colore.

dopo una fuga avvenuta molti anni prima, joey ritorna alla sua terra di origine, la fattoria, con la seconda moglie, una tipica donna di citta`, e vi ritrova la madre, da cui aveva cercato di liberarsi, e la sua stessa infanzia, che la vita metropolitana gli aveva fatto dimenticare. ma il ritorno, che voleva essere quasi nostalgico e commosso, si rivela subito essere uno scontro. le due donne, simboli di due modi di intendere la vita opposti ma entrambi caratteristici della societa` americana, si fronteggiano senza esitazione e, nonostante il fascino della memoria infantile e la mitologia familiare tenuta in vita dalla madre, la scelta di joey e` gia` stata compiuta, una volta per sempre: il ragazzo americano non puo` piu` tornare indietro.

l`ammirazione per il poeta, il libro sul "postino", poi la frequentazione e l`amicizia con l`uomo: raccontando del suo rapporto con pablo neruda, antonio skarmeta ci offre un ritratto e un`antologia personale di uno dei piu` grandi protagonisti della scena letteraria del secolo scorso. lasciandosi guidare dai versi del "maestro", skarmeta propone un itinerario poetico e critico in cui sono le poesie stesse a suggerirgli ricordi e riflessioni, spunti che illuminano la vita e l`opera di neruda, aneddoti di un`amicizia intensa e di una grande passione civile, culminata con la morte di salvador allende e la fine di un`illusione politica.

il teatro e l`impegno politico e civile; il rapporto con milano e quello con la religione; l`interesse per la tradizione popolare italiana e quello per le arti figurative: seguendo il ritmo pacato delle domande postegli dalla giornalista del "corriere della sera" giuseppina manin, il premio nobel racconta se stesso, attraversando in molte direzioni la sua esperienza di attore e autore e offrendo a chi lo ascolta il senso di un percorso intellettuale, una sorta di bilancio ma anche una riflessione rivolta al futuro, piena di curiosita` e di emozione, di intelligenza e anticonformismo.

la giovane lily, "120 chili di donna", vive sola, dopo che il fidanzato ha annullato il loro matrimonio all`ultimo momento. ha pero` un`amica, ninouch, che ha incontrato nella clinica in cui lavora e da cui e` diventata inseparabile; anche se ninouch ha un fidanzato violento, leon, che spesso non la lascia neppure uscire di casa. e allora una sera lily si trova a dover andare al circo da sola, in taxi; e qui, dopo varie peripezie, incontra il giapponese taro, l`uomo che per primo l`aveva sedotta e gli aveva fatto perdere la verginita`, a bordo di un boeing 737 che sorvolava l`atlantico. e taro, diventato domatore del circo, regala a lily un piccolo cucciolo di tigre; e sara` un regalo che le cambiera` per sempre e inaspettatamente la vita.

in una londra autunnale, due tragici eventi concatenati imprimono una svolta improvvisa e radicale all`esistenza di maryam mazar, iraniana di nascita: la morte della sorella a teheran e la dolorosa interruzione della gravidanza della figlia sara aprono uno squarcio nell`apparente tranquillita` della sua vita e del suo matrimonio. rinnegata in gioventu` dalla famiglia d`origine per un peccato non commesso, la donna decide di tornare nella terra che e` stata costretta ad abbandonare per affrontare i fantasmi del passato e cercare cosi` di ricomporre una trama le cui lacerazioni non possono essere rimarginate dalle premure dell`ignaro marito inglese. sara` il piccolo paese in cui e` cresciuta, incastonato fra i paesaggi montani che maryam ha conservato, immutati, nella memoria, lo scenario del riavvicinamento alla figlia. nel tentativo di riannodare i vincoli delle loro vite, di svelare le radici di tanta inquietudine e di riconciliare due culture profondamente diverse, sara segue la madre in iran e scopre quale terribile prezzo maryam ha dovuto pagare per la liberta`.

"cosa c`era nell`animo di mozart? non valgono con mozart consueti metri di misura. la sua genialita` credo consistesse nell`esser lui uomo del tutto comune, uomo qualsiasi, ma di quelli che vivono senza rendersene conto due vite: la vita del volto, con cui si affacciano quotidianamente presso il volto degli altri, e la vita della propria intimita` profonda o della propria verita`. questa rimane loro sempre sconosciuta, o forse gli appare in sogno e, sepolta nelle ore notturne, altrimenti non affiora se non pari a un fortuito e trascurabile trasalire. l`animo di mozart era un abisso: l`abisso della quotidianita` dove ogni differenza sparisce e a galla salgono passioni di breve momento, ricordi casuali, propositi mediocri [...] il delirio di scrittura che imbeve le sue lettere e` fatto apposta per piacerci, affascinarci. mozart vi mette pari seduzione fisica e immaginazione erotica, capacita` stilistica e vezzi ecolalia: potremmo parlare di un rabelais che civetta senza scopi filosofici se, sempre sotterraneamente, non avvertissimo estri infantili, una specie di psicologica timidezza rovesciata in aggressivita`. ho detto fosse uomo comune, ma non ho detto fosse mediocre. esser `comune` vuol dire anche essere pura natura, e l`imprevedibilita` e` sostanza della natura: che e`, di fronte alla ragione che l`osserva, in uno stato di perenne puberta`. il genio di mozart e` confitto in una perenne puberta`: in essa trovava cibo il suo demone dongiovannesco." (e. siciliano)

un capitano dell`esercito franchista, alla vigilia della vittoria, si arrende ai repubblicani che stanno per perdere madrid; un giovanissimo poeta e` in fuga verso la francia con la sua compagna, che muore dando alla luce il loro bambino; un prigioniero cerca di posticipare la propria condanna a morte inventando una vita di onore e prodezza per il figlio del colonnello che decidera` la sua sorte; un intellettuale repubblicano ricercato vive da tempo nascosto dentro l`armadio a muro di casa sua... quattro storie, legate l`una all`altra da sottili richiami, descrivono un desolante destino comune: quello dei vinti - e dei vincitori - della guerra civile spagnola.

lucia e circe sono due amiche cubane. dall`avana entrambe hanno preso un aereo, casualmente lo stesso, per san paolo, e in brasile hanno vissuto insieme per qualche tempo. poi la prima ha sposato un italiano e si e` trasferita a roma. la seconda, invece, dopo il brasile ha vissuto in messico, poi a madrid e a parigi. ogni citta` ha segnato una tappa importante nella sua vita, ma ha comportato anche una serie di addii, senza rimpianti pero`, perche` "la nostalgia e` una droga che in dosi eccessive nuoce al futuro". eppure questa circe si muove proprio per nostalgia, la nostalgia di un posto indefinito sulla terra, una citta` che, come annota a piu` riprese nel suo diario, riconoscera` a pelle. quella che sapra` rivelarle al primo respiro l`anima della sua gente e i suoi colori, senza bisogno "di stradari ne` di giochi di prestigio e tanto meno di artifici come la parola". a roma, ennesima stazione, circe chiedera` ospitalita` a lucia, e proprio la lettura del diario fara` da tramite fra il passato e le vicissitudini delle due amiche ritrovate: tra l`altalenante stabilita` della vita di lucia, il cui matrimonio da qualche tempo e` in crisi, e le evoluzioni e le novita` di quella di circe. come la maga mitologica, anche la protagonista di questo romanzo - ammaliante e seduttiva, irriducibilmente libera e diversa - si rivelera` capace di cambiare i destini di chi le sta vicino, e parallelamente il proprio.

non piu` "detective per caso" come in "fuga di notizie", ma promossa ormai agente operativo del sisde a tutti gli effetti, irene bettini torna a indagare su un nuovo caso, rischioso e ambiguo come il precedente. e attorno a lei gravitano ancora gli stessi personaggi del primo libro: il padre, insostituibile figura di riferimento, l`affascinante roberto taddei, l`agente del sisde di cui e` innamorata, e l`amico tommaso, destinatario di confidenze intime. e mentre l`indagine svela i suoi misteri, e ogni verita` sembra nascondere un doppio fondo di bugie, irene si racconta nel suo vissuto piu` quotidiano, lasciando che il suo personale universo sentimentale si incroci e si mescoli con la descrizione dei grandi mali dell`italia contemporanea.

da roddy doyle a john banville, da andre` brink a jonathan coe; e poi ancora bernard maclaverty, julian barnes, william trevor, margaret atwood, irvine welsh e altri ancora. settanta poeti e narratori, noti o addirittura notissimi, che hanno accettato di raccontare, in brevissimi e spassosi aneddoti, tutte le figuracce, le umiliazioni ricevute in pubblico, tutti i momenti e le occasioni in cui essere uno scrittore famoso si e` rivelata un`esperienza vergognosa e grottesca, a volte al limite del drammatico, e sempre comunque un`esperienza da affrontare con le guance stravolte dal rossore. una serie di quadretti sapidi e divertenti, raccontati con leggerezza autoironica.

un diario di frammenti e illuminazioni, una raccolta di occasioni registrate dalla mente e trascritte dalla penna sul foglio bianco, una raccolta di impressioni fugaci che diventano ognuna un`epifania, una scoperta o riscoperta della bellezza e della bonta`. attraverso un procedere quasi onirico, simile a quello stato di parziale incoscienza che e` tipico del passaggio dalla veglia al sonno, handke trascrive, quasi medianicamente, i segni del risorgere del bello in una serie di aforismi brucianti e luminosi, che alleggeriscono il mondo del suo "peso" e lo riconducono a una levita` che si direbbe originaria.

"il fascino di una bella persona o di un bel posto e` diretto, immediato... tuttavia il concetto in se` di bellezza e` elusivo. e difficile dire che cos`e` la bellezza o perche` per noi e` importante. qual e` il suo mistero? qual e` il suo potere?". a partire da tali interrogativi john armstrong ci guida in un viaggio fra i maggiori artisti di ogni tempo che, con le loro opere e le loro riflessioni, hanno cercato di trovare delle risposte. sulla base di esempi concreti, quali una villa palladiana, un brano musicale, un dipinto o uno scrittoio in stile, l`autore si collega alle idee di bello disposte su un amplissimo arco cronologico che da plotino arriva a kant, winckelmann, heine, ruskin, fino a barthes. in quest`analisi lucida e, a tratti, quasi lirica john armstrong mira a farci raggiungere un atteggiamento piu` consapevole nei confronti della bellezza e della felicita`: l`essere in grado di riconoscere e comprendere il bello nella realta` in cui siamo immersi quotidianamente, sostiene l`autore, rende migliore e piu` profondo il godimento della nostra esistenza.

in un susseguirsi di quadretti variopinti, con uno stile agile e leggero e un tono irridente ma sempre umano, kaminer racconta le avventure dei suoi connazionali russi all`estero: episodi quasi surreali, come quello della giovane coppia in vacanza a parigi che compra tre barattoli di "aria di parigi" convinta che sia marmellata; o l`incredibile avventura dello zio boris che ha vinto un viaggio premio nella capitale francese ma che viene mandato dal regime sovietico in una parigi ricostruita, finta, che non lo esponga ai rischi del capitalismo. e poi l`america, la crimea, la danimarca, la siberia e ovviamente anche berlino: in una serie di disavventure comiche, che ritraggono un`umanita` bizzarra ma anche disarmante nella sua ingenuita`.

pochi poeti come juan gelman hanno attraversato disperazione e orrore. il lettore di questa sua nuova grande raccolta se ne accorgera` subito. conoscera` una sofferenza che niente puo` placare, perche` "non ci sono farmacie dell`anima", e si chiedera` con l`autore se "non / scrissero mai la parola bonta` / nel libro del mondo". eppure pochi poeti come gelman, definito da tempo "voce poetica dell`argentina", comunicano tanto amore per la vita e per la poesia. vita, pieta`, gioia si incarnano spesso in immagini di bambini, che piangono, che mendicano, che giocano, che sognano, che provano desideri innocenti, che vanno alla scoperta della meraviglia delle cose. e tanti sono i poeti convocati fraternamente pagina dopo pagina: auden, rilke, holderlin, dante, cavalcanti, kavafis, celan con la sua morte per acqua, brodskij con il suo esilio, il "compagno" cernuda con il suo ricordarci "la nobilta` umana". piu` volte poi viene evocato catullo. cosi` gelman, questo poeta civile, cosi` attento al riscatto dell`uomo dagli abissi della crudelta` della storia, diventa poeta d`amore: si interroga con catullo su che cosa sono i baci, sul senso dell`amare e dell`odiare insieme, e scrive versi semplici, eterni, bellissimi come questi: "non so perche` ti amo. / so che per questo ti amo".

henry smart, il ragazzo dagli occhi blu che ha fatto impazzire tutte le dublinesi e che pretende di essere stato l`uomo di fiducia di michael collins, e` fuggito in america, inseguito da brutti ricordi e da concretissime minacce per vari conti lasciati in sospeso. ma e` lo stesso ragazzo di sempre, con il suo fascino irresistibile, le sue risposte pronte e velenose, le sue prestazioni amorose quasi surreali e la sua incredibile capacita` di cavarsela, sempre e comunque; e in america lo attendono nuove avventure, altre imprese e altri inverosimili incontri: primo tra tutti quello con louis armstrong.

tra la fine del quattrocento e i primissimi anni del cinquecento un ignoto amico di leonardo da vinci stampa le "antiquarie prospettiche romane", resoconto in versi delle antichita` che si conservano a roma attorno al 1496. il testo fotografa una serie di opere riportate alla luce dal fervore delle ricerche archeologiche degli umanisti e collocate nei palazzi delle grandi famiglie patrizie. per molti reperti oggi perduti si tratta di una testimonianza unica, per altri pezzi e` una formidabile cartina di tornasole per verificare le modifiche apportate nel corso dei secoli. insieme al valore documentario artistico, l`opera ha una rilevanza letteraria per il singolare impasto linguistico, dal sapore fortemente dantesco.

e il sisde il luogo in cui si incrociano i destini di irene bettini e roberto taddei: lei, impiegata scontenta del suo lavoro, single, molto legata al padre; lui, direttore in carriera, sposato, alle prese con un`indagine delicatissima. mentre tra i due protagonisti nasce un difficile legame sentimentale, si sviluppa e si complica la ricerca della talpa che dall`interno degli uffici rivela informazioni segrete alla mafia: e` un`indagine pericolosa che, tra continui colpi di scena, scava nei meandri di una delle piu` discusse realta` nazionali.

john updike esplora, in modo crudo e sottile, facendo assurgere la sessualita` a metafora esistenziale, le tensioni nascoste, le contraddizioni e le nevrosi proprie della middle class americana, convenzionale, colta e perbene, degli anni sessanta in un piccolo villaggio della provincia benestante del new england, tarbox. tra un doppio misto a tennis e una cena a casa di amici, la vita scorre indolente. questo falso paradiso suburbano, innocente solo in apparenza, cela pero` un`intricata rete di adulteri e seduzione collettivi che vedono protagonisti alcune coppie di varia provenienza.

"tracce nella neve", ambientato in bucovina, ripercorre gli anni dell`infanzia e dell`adolescenza di von rezzori. le pagine si popolano di figure famigliari: innanzittutto i genitori e la sua sorellina ma anche cassandra, l`amata balia, e straussi`na, l`educatrice. gregor von rezzori ricostruisce le atmosfere di un mondo entrato in crisi allo scoppio della prima guerra mondiale, e definitivamente cancellato dalle bufere successive.

irlanda 1921: in questo anno cruciale per la sua indipendenza, il paese e` attraversato da tensioni e violenze. il capitano everard gault, reo di aver sposato un`inglese, heloise, decide di lasciare la sua casa a lehardane e di rifugiarsi in inghilterra in attesa che le acque si calmino. a questa decisione si ribella la piccola lucy, la figlia, che decide di fuggire la bambina scompare, lasciando un unica traccia: un indumento che il mare. restituisce ai genitori. credutala morta, il capitano e la moglie decidono di abbandonare precipitosamente l`irlanda. la loro esistenza si trascinera` in un itinerario tra l`inghilterra, l`italia e la svizzera, un esilio forzato, segnato dal rimpianto, fino al compiersi di un destino solo differito.

dopo circa vent`anni trascorsi in inghilterra, bill bryson decide di tornare negli stati uniti, suo paese d`origine. a far scattare la decisione, la notizia che quasi quattro milioni di americani credono di essere stati rapiti dagli alieni. prima di lasciare lo yorkshire, bryson si concede un ultimo viaggio attraverso l`inghilterra. un racconto caratterizzato da un inconfondibile humour, da una curiosita` mai paga e da una grande sensibilita`. il risultato e` un`inghilterra inedita, tutta da riscoprire.

una raccolta di prose e poesie per seguire l`avvicendarsi delle stagioni in compagnia di hermann hesse; spiare con lui lo sbocciare dei fiori in primavera, la luce che una giornata estiva proietta sulle cose del mondo, il trascolorare dei boschi in autunno, i nitidi contorni che l`inverno dipinge. la contemplazione della natura in hesse si arrichisce di profondita` meditativa: la gioia degli incontri, l`amore per la letteratura, le riflessioni sul corso della vita fanno di queste "stagioni" un singolare breviario spirituale.

john nielsen e` un giornalista free-lance quarantenne dal passato turbolento che vive con il suo cane alla periferia di stoccolma. per lavoro viene incaricato di scrivere degli articoli su casi di cronaca del passato riguardanti persone scomparse in maniera piu` o meno misteriosa. l`articolo conclusivo, quello che dovrebbe rappresentare il clou della serie, ha per tema un caso risalente a trent`anni prima e mai risolto: la scomparsa di una ragazza a bracke, una tranquilla cittadina della svezia centrosettentrionale. l`articolo mette in moto una serie di eventi imprevedibili, e nielsen si trova a confrontarsi con una storia che non e` un semplice caso di sparizione.

praga, primi decenni del novecento. quando nell`agiata famiglia borghese del piccolo hugo irrompe la bellissima erna, sua futura istitutrice, il torpore di un`adolescenza troppo protetta si dissolve di colpo e, fra emozioni e turbamenti fino ad allora sconosciuti, hugo comincia a esplorare il mondo. l`infatuazione lo porta a idealizzare tutto cio` che circonda erna, compresi i suoi amanti, dei quali si fa ingenuo complice. e, anche se hugo dovra` accettare il distacco da lei quando le rischiose trame d`amore della ragazza lo porteranno a scontrarsi con le norme di un ordine borghese, quell`incontro avra` lasciato in lui un segno indelebile.

in questo romanzo gli autori si cimentano nell`indagine di un argomento grave, riservato per tradizione agli specialisti, filosofi, preti, scienziati-pensatori, alpinisti, carcerati redenti: il significato dell`esistenza. inizia cosi` una vera inchiesta giornalistica destinata a trasformarsi in un travolgente intreccio: sparizioni, rapimenti, rincorse, fughe, trabocchetti segnano a ritmo vertiginoso l`itinerario di f.& l. verso oriente, dove incontrano e interrogano spie sovietiche, ammalianti avventuriere, pastori anglicani innamorati, efferati capicomitiva, subdoli indigeni.

un biografo francese scopre negli archivi di parigi un`enorme quantita` di lettere di delazione contro gli ebrei scritte dai francesi durante l`occupazione nazista. e, scoperta ancor piu` sconcertante, una di queste lettere riguarda una famiglia di suoi amici ebrei, in gran parte deportata: i fechner, pellicciai da generazioni tuttora attivi e stimati. la delatrice, ancora viva, era una loro stretta conoscente, anzi una assidua cliente. allo shock iniziale subentra l`indignazione, e dopo l`indignazione la decisione di capire. il protagonista comincia a braccare la donna, ormai vecchia, e inizia cosi` una vera e propria indagine.

il volume raccoglie tutte le avventure della famiglia rabbitte. con "i commitments" roddy doyle ha fondato la verissima e inventatissima barrytown, un quartiere popolare nel quale si muove un gruppo di giovani aspiranti musicisti con una grande missione: portare il soul a dublino. il nome del loro gruppo: i commitments; tra i fondatori jimmy rabbitte. in "bella famiglia!" protagonista e` sharon rabbitte, sorella di jimmy. sharon ha vent`anni, lavora in un negozio. un giorno annuncia ai suoi di essere incinta, senza voler dire di chi. in "due sulla strada" il padre di sharon, jimmy sr, e` disoccupato; il suo grande amico, bimbo, pure. eccoli dunque a bighellonare tra casa, pub e il campo di calcio dei ragazzi.

"le poesie contenute in questa raccolta - dice l`autore - testimoniano, e in qualche misura documentano, un tracciato di esperienze psicologiche, emotive e anche molto concrete che, dalla mia infanzia e dagli affetti della mia famiglia di origine, porta all`infanzia dei miei figli e alla necessita` di un ancoraggio esistenziale che sconti, ma augurabilmente imbrigli almeno in parte, il senso di dispersione, di pulviscolarita` del nostro tempo."

giorgio montefoschi ritorna al viaggio, una passione che lo accompagna da lungo tempo. e lo fa con lo sguardo che gli e` piu` consono, ossia quello del narratore. l`india, il nepal ma anche israele o l`iran non sono solo mete geografiche ma soprattutto spunti di riflessione, di conoscenza, di comprensione. e il suo approccio ai fatti, alle cose, ai luoghi, agli uomini e` innanzittutto motivato da una tensione morale, da una necessita` spirituale.

evgenij petrovic, esule russo, non e` piu` un uomo felice: e` irrimediabilmente segnato dal suo male nero, cosi` come una delle sue gemme che ha riscattato dal monte di pieta` si rivela colpita dal "male nero" che la priva di qualunque valore. al centro di un flusso di personaggi e racconti vitali, il protagonista rifiuta di esserne lambito e persegue con tenacia una condizione di indifferenza e distacco. le tappe del suo esilio diventano fughe da legami che si fanno troppo stretti con cose, luoghi, persone: fughe dalla vita. e soltanto nell`epilogo la sua indifferenza si rivelera` per cio` che e`: la commovente fedelta` a una felicita` perduta.

storie tragicomiche, personaggi divertenti e tratteggiati con una naturale simpatia umana: una vera e propria saga dell`immigrazione ebraica, dalla lettonia ancora sovietica degli anni `80 fino a toronto, in canada. bezmozgis, nato in lettonia nel 1973 e trasferitosi in canada nel 1980, narra le vicende della famiglia berman: c`e` il vecchio nonno un po` nostalgico, ci sono roman e bella, che tentano di aprire un centro per massaggi, e poi c`e` il piccolo mark, con i suoi primi tragici approcci alla lingua inglese e il folle amore per la quattordicenne cugina natasha. ma in ogni personaggio vibra un calore che e` quello di tutta la comunita` ebraica locale, che l`autore racconta con una voce piena di verve e commozione.

pauline ha 55 anni, lavora come editor e sta trascorrendo l`estate, caldissima, in un cottage nella campagna inglese. ma il lavoro non riesce a distrarla da quanto sta avvenendo sotto i suoi occhi: sua figlia teresa e` sempre piu` cupa e depressa, divorata dalla gelosia per il marito maurice, scrittore di successo, che nasconde assai male la sua passione per la fidanzata del suo editor personale. pauline osserva e racconta: e la storia della figlia si mescola con quella del suo passato, quando anche lei era stata travolta dalla gelosia per le avventure del marito. penelope lively, nata al cairo nel 1933, e` membro della royal society of literature e vive in inghilterra dal 1945.

dieci racconti che esordiscono con "la citta` degli incubi" - la storia di un uomo giunto completamente ubriaco in una piccola citta` che finisce per risolvere un intricato mistero - e proseguono fra personaggi e vicende che compongono il puzzle dell`universo dell`autore. un mondo fatto di individui impegnati in una dura lotta contro il male, che assume le forme piu` diverse e dilaga nella societa` americana degli anni venti.

una donna passa attraverso uno specchio e accede ad un`altra dimensione; un`altra donna assiste ad una scena di tortura a parigi per poi scoprire che si e` svolta a buenos aires; un uomo indaga sulla scomparsa di alcuni passeggeri sulla metropolitana; un banale rapporto di vicinato viene risucchiato in un vortice di ambigue simmetrie... sono solo alcuni dei dieci racconti raccolti in "tanto amore per glenda", testi nei quali compaiono temi e motivi tipici di cortazar e che, di volta in volta, si configurano come scavo, indagine, svelamento delle pieghe oscure dell`essere e della realta` quotidiana.

e` un grigio mattino di novembre, quando torsten bergman, solitario piastrellista vedovo e in pensione, viene chiamato a finire un lavoro in una misteriosa casa abbandonata in via di ristrutturazione. senza sapere bene quale sia il suo compito, ne` per chi lo debba svolgere, si mette all`opera. ma in quella strana abitazione compaiono, tra il sogno e la realta`, bizzarri personaggi che popolano le stanze con le loro storie e si mescolano ai ricordi affioranti dal passato dell`uomo. un normale lavoro occasionale diventa cosi`, per il piastrellista, un momento di riflessione su se stesso, un viaggio a ritroso alla ricerca delle ragioni della propria sconfitta. e forse l`occasione di ritrovare il senso perduto della propria vita.

le vite di due uomini nell`europa degli anni trenta e quaranta: il primo, il filosofo ebreo tedesco walter benjamin, e` fuggito dalla germania e conduce una vita stentata a parigi, mentre scrive la sua opera piu` importante, fino a quando, allo scoppio del conflitto mondiale, e` costretto a scappare. il secondo, il giovane laureano, combattente nella guerra civile spagnola, viene fatto prigioniero in francia, poi riesce a fuggire e a nascondersi in un paesino dei pirenei dove diventa contrabbandiere. qui i loro destini si incrociano e il filosofo gli affidera` il manoscritto, prima di togliersi la vita.

l`originalita` della poesia di atxaga sta nella posizione del poeta che vede le cose che ha davanti da un punto di vista di completa innocenza, come un bambino, cercando di capire, senza influenze ne` pregiudizi, come funzionano. in tutta la sua opera atxaga si presenta come un narratore nascosto dietro il sipario, creando una distanza che fa si` che il poeta non s`intrometta nel modo in cui si accostano le immagini o si intrecciano i ragionamenti.

elegante come un dandy, con l`eterna sigaretta tra le labbra, jacques pre`vert attraversa la cultura e la storia francese del novecento e lascia il segno. voce nuova nel mondo delle lettere, difficile da codificare: conversatore instancabile, ispiratore del surrealismo, poeta, autore di canzoni, testi teatrali, sceneggiatore. un uomo contro: anticapitalista, anticlericale, anti-istituzionalista. e un artista che non si ferma: anche quando finalmente non ha piu` preoccupazioni economiche ed e` amato dal pubblico, continua a inventare, fonda locali, smuove il sottobosco intellettuale. in questa biografia courrie`re, intende restituire tutta la ricchezza e la complessita` del personaggio.