
alla fine dello scorso volume, abbiamo lasciato harry potter sconvolto, solo e preoccupato. il suo amato padrino sirius black e` morto, e le parole di albus silente sulla profezia gli confermano che lo scontro con lord voldemort e` ormai inevitabile. niente e` piu` come prima: l`ultimo legame con la sua famiglia e` troncato, perfino hogwarts non e` piu` la dimora accogliente dei primi anni, mentre voldemort e` piu` forte, crudele e disumano che mai. harry stesso sa di essere cambiato. la frustrazione e il senso di impotenza dei quindici anni hanno ceduto il posto a una fermezza e a una determinazione diverse, piu` adulte. nella sesta e penultima avventura di harry potter, j.k. rowling arricchisce il suo scenario di indizi e segreti stupefacenti; sospetti e verita` che non offrono risposte ma moltiplicano gli enigmi; nuovi personaggi e nuove magie ma anche inattese rivelazioni su personaggi gia` noti. mescolando la suspense dell`indagine con la passione dell`amore adolescente, harry potter e il principe mezzosangue avvince il lettore e lo lascia, stregato, in attesa dell`ultimo atto. eta` di lettura: da 12 anni.

avete in mano il volume centrale delle avventure di harry potter, il quarto della serie di sette episodi. e un momento cruciale nella vita di harry: ormai e` un mago adolescente, vuole andarsene dalla casa dei pestiferi dursley, vuole sognare la cercatrice di corvonero per cui ha una cotta tremenda... e poi vuole scoprire quali sono i grandiosi eventi che si terranno a hogwarts e che riguarderanno altre due scuole di magia e una grande competizione che non si svolge da cento anni. harry potter vuole davvero essere un normale mago di quattordici anni. ma sfortunatamente harry non e` normale, nemmeno come mago. e stavolta la differenza puo` essere fatale. con questo romanzo j.k. rowling arricchisce di un altro prezioso frammento il grandioso mosaico delle avventure di harry potter. ed e` forse il frammento piu` importante, quello in cui l`affresco delle vicende del mondo magico - esilaranti, affascinanti, travolgenti - acquista una luce piu` complessa e cupa, dove l`infanzia finisce e la maturita` e la consapevolezza attendono i suoi protagonisti. in un intreccio di straordinaria potenza, fra draghi e sirene, campioni di quidditch e giornalisti ficcanaso, la vita di harry e dei suoi amici giunge a un punto di svolta: dopo questo, niente sara` piu` come prima. eta` di lettura: da 12 anni.

. cosi` dice harry potter, giovane studente della prestigiosa scuola di magia e stregoneria di hogwarts, ai suoi amici. e infatti harry non e` al sicuro: un famigerato assassino e` evaso dalla terribile prigione di azkaban e gli sta dando la caccia, deciso a ucciderlo. forse questa volta nemmeno la scuola magica, nemmeno gli amici piu` cari possono aiutarlo, non quando tra loro si nasconde un traditore... in un vortice di emozionanti colpi di scena, tra mappe stregate e ippogrifi scontrosi, zie volanti e libri che mordono, harry potter conduce il lettore nel terzo capitolo delle sue straordinarie avventure. eta` di lettura: da 10 anni.

nove uomini, in diverse eta` della vita, dall`adolescenza alla vecchiaia. un continente, l`europa oggi - da cipro alla croazia, dalle fiandre alla svizzera -, fotografato in una luce cruda, quasi senza ombre. i nove fanno quasi tutte le cose che i maschi sono soliti fare: inseguono donne, le abbandonano, tentano un affare improbabile, cercano un luogo dove vivere un esilio decente, chiacchierano, sognano un`altra vita. e se a ogni capitolo tutto - protagonista, ambiente, atmosfera - cambia, fin dal primo stacco le nove storie sembrano una sola. all`inizio stentiamo a riconoscerlo, il paesaggio che david szalay ci costringe a esplorare, finche`, per ogni lettore in un punto diverso, cio` che abbiamo davanti si rivela per quel che e`, in tutta la sua perturbante evidenza: il nostro tempo, quello che viviamo ogni giorno, in forma di romanzo.

stando al racconto contemporaneo su roma - propugnato tanto dai media quanto dai residenti - la citta` e` prossima al collasso. ogni anno la si ritrova qualche gradino piu` in basso nelle classifiche di vivibilita`. ai problemi di tutte le grandi capitali - turismo mordi e fuggi, traffico, scarto tra centro radical-airbnb e periferie degradate - negli ultimi anni roma sembra voler aggiungere una lista di nefandezze tutta sua: una serie di amministrazioni fallimentari, corruzione capillare, rigurgiti fascisti non piu` minoritari, criminalita` diffusa, mafia. una situazione apparentemente irredimibile che ha trovato il simbolo perfetto nel record mondiale di auto`bus pubblici che prendono fuoco da soli. ma questa narrazione dello sfacelo sembra contraddetta da altrettanti segnali in direzione opposta. la prima cosa che stupisce e` l`assenza dell`emigrazione di massa che normalmente ci si aspetterebbe: la larghissima maggioranza dei romani non si sogna nemmeno per un istante di , e i tanti nuovi arrivati che negli ultimi decenni l`hanno popolata sono spesso indistinguibili dagli autoctoni nelle attitudini e nell`amore profondo che li lega a questa che . a ben guardare sono infinite le contraddizioni e gli opposti conciliati da roma, una citta` . la si pensa grande e invece e` immensa, la metropoli piu` estesa d`europa. i suoi confini si spingono enormemente piu` in la` dei capolinea della metro e ben oltre la cerchia della piu` grande autostrada urbana d`italia, il gra, che ne racchiude solo una frazione. ma soprattutto, in contrasto con lo stereotipo piu` falso di sempre, per quanto fondata oltre 2770 anni fa, roma e` una citta` profondamente moderna, come il 92 per cento dei suoi palazzi, e tutt`altro che eterna, se la sua crescita dal dopoguerra a oggi ha

le famosissime avventure del burattino creato da collodi vengono riproposte in una nuova edizione einaudi, dopo la prima edizione del 1943 nella collana "universale einaudi". il testo e` accompagnato da un`introduzione di stefano bartezzaghi dal titolo "il paese senza balocchi", una prefazione firmata da giovanni jervis, una cronologia della vita e delle opere di carlo collodi, un testo di italo calvino intitolato "ma collodi non esiste", pubblicato nel 1981 su "la repubblica", e da "play it again, pinocchio", firmato da luciano curreri.

la scrittrice racconta la sua vita tra il 1944 e il 1945, quando militava a parigi nei ranghi della resistenza aspettando disperatamente il ritorno del marito deportato. sullo sfondo della guerra mondiale e della guerra civile, due racconti immaginari e quattro racconti in due vecchi quaderni.

vent`anni fa l`aids ha messo a rischio la sopravvivenza di un intero continente nell`indifferenza delle maggiori istituzioni internazionali. dal 1996 le cure per l`aids, in occidente, esistevano. e si poteva sopravvivere in buona salute. all`africa invece le terapie erano negate, sebbene in quell`area i malati si contassero a milioni e non a migliaia come nei paesi ricchi. perche` questo doppio standard? si dubitava della capacita` degli africani di assumere regolarmente le medicine; le fragili sanita` pubbliche africane erano considerate inefficienti; i costosi farmaci antiretrovirali contro l`aids, che in occidente salvavano vite, apparivano un lusso (senza pero` che i corrispettivi farmaci generici, a basso costo, fossero presi in considerazione, per tutelare gli interessi delle multinazionali farmaceutiche). dominava insomma un afro-pessimismo: curare i malati di aids nelle regioni subsahariane veniva giudicato una perdita di tempo e denaro. e intanto, la durata media della vita crollava e le economie collassavano. malgrado gli sforzi di figure come kofi annan, stephen lewis, jeffrey sachs e di tanti medici e volontari sul campo, l`opzione terapeutica si sarebbe affermata in africa lentamente. l`accesso universale alle terapie sarebbe stato convenuto a livello internazionale soltanto intorno al 2015. la storia di come si e` invertita la rotta nel nome della necessita` di salvare il numero piu` alto possibile di vite e` una lezione esemplare che ci puo` aiutare ad affrontare meglio il presente. prefazione di jeffrey sachs.

si fa presto a dire amare, ma quante sono le persone che possono dirsi innamorate sul serio? e quante quelle capaci di andare oltre l`innamoramento? una cosa e` certa: l`amore non puo` diventare un laconico messaggio lanciato nell`universo distratto, ne` puo` contare sulla probabilita` che un`anima ne incroci un`altra nella notte dei giochi tecnologici. l`amore ha bisogno di essere contaminato, anche quando costa, anche quando sa di amaro e di lacrime. sentimento e` l`amicizia, che non conosce sfumature di comodo, che e` tutto o niente, e ha bisogno di ancora piu` coraggio dell`amore, perche` richiede l`assoluta conquista dell`altro e la totale perdita di se`. ultima tappa di questa guida amichevole sul sentiero della maturita` affettiva e` la felicita`: per raggiungerla, dobbiamo impegnarci ad avviare una piccola rivoluzione della gioia e della positivita`. perche` essere felici puo` accadere molto piu` spesso di quanto immaginiamo, dobbiamo solo lasciare che accada.

ale, diciassette anni non ancora compiuti, scontenta, viziata, confusa. lo ha sentito benissimo il rumore del tram, quando ha spiccato un balzo verso le rotaie. e nicola, il medico che l`ha soccorsa appena arrivata in ospedale, non riesce proprio a togliersela dalla testa, quella ragazza piu` vicina alla morte che alla vita. perche` lo scudo professionale certe volte e` di cartapesta, e anche la bellezza puo` essere un coltello che allarga le nostre ferite. davanti a se`, adesso, ha un lungo week-end da trascorrere con la moglie teresa a chamois, a casa di amici. un week-end come tanti, si direbbe. cene, passeggiate, chiacchiere davanti al camino. ma in quei pochi giorni, per lui e per tutti gli altri, il tempo subira` un`accelerazione e procedera` in tutte le direzioni. ognuno sara` costretto a fare un bilancio della propria vita e a portare allo scoperto i segreti che nasconde persino a se stesso. a catalizzare tutto, forse, l`ombra di ale, e per nicola anche un fantasma in carne ed ossa che viene dal passato: il suo vecchio amico matteo che non vede dagli anni del liceo. qualcuno proporra` un gioco innocuo per passare il tempo: ma sara` il tempo invece a passare su ognuno di loro. ha le sue regole: ciascuno deve raccontare l`ultima occasione in cui ha fatto o visto una determinata cosa o persona; valgono sia i ricordi veri sia quelli inventati. c`e` chi parla di una casa in cui ha trascorso le vacanze da ragazzo, chi s`inventa (chissa` perche`) di aver nostalgia di un anello che non ha mai perso, chi si spinge piu` a fondo. come nicola, e matteo, che finalmente a notte fonda si troveranno faccia a faccia per continuare quel gioco da soli. non si vedono da trent`anni: da quando ad amsterdam, dove erano in vacanza insieme, matteo aveva fatto a nicola che li avrebbe segnati per sempre.

"orchidee nere" appare per la prima volta, insieme al racconto "cordialmente invitati a incontrare la morte", nel 1942. mentre il mondo e` sconvolto dal piu` grande conflitto armato della storia, rex stout decide di dilettare i lettori concedendo al suo detective pigro, grasso ed edonista anche un`altra "nobile" manifestazione oltre al suo inguaribile narcisismo: l`invidia. una dolorosa, insopprimibile invidia che nero wolfe nutre per lewis hewitt, il milionario che ha osato creare, e mostrare all`esposizione floreale, tre magnifiche orchidee nere: il sogno o, meglio, la chimera di ogni floricoltore che si rispetti. pur di avere nella sua serra quei fiori preziosi e rari, wolfe non esita a sfidare l`irruente ispettore cramer e a mettere nei guai archie goodwin, occultando le prove di un delitto, nascondendo testimoni e decidendo persino di rinchiudersi in una camera a gas... in "cordialmente invitati a incontrare la morte", invece, e` una letale tossina - stufata, ahime`, anche con gustose animelle fresche di maiale - a determinare il triste destino di bess huddleston, organizzatrice di eventi, caduta in disgrazia presso i suoi facoltosi clienti. introduzione di carlo lucarelli.

e il suo processo piu` importante: quello in cui l`imputato e` lui. ma in un`aula di tribunale anche l`innocenza puo` essere un crimine. e una sera di ottobre a los angeles, e mickey haller, a bordo della sua lincoln, si allontana dal bar dove ha offerto da bere a un nutrito gruppo di colleghi per festeggiare la vittoria in un processo. quando una volante della polizia gli fa segno di accostare, haller e` tranquillo: lui non ha bevuto neanche un goccio, come ormai da molti anni. ma non e` per questo che l`agente milton l`ha fermato. a quanto pare, qualcuno ha rubato la targa della lincoln. lo stupido scherzo di un collega, pensa haller. ma quando l`agente lo costringe ad aprire il bagagliaio, quello che haller si trova davanti e` tutt`altro che uno scherzo. un cadavere non e` mai uno scherzo. specialmente se e` quello di un tuo ex cliente, e serve per incastrarti. haller - con il fedele investigatore cisco e la socia jennifer aronson - comincia cosi` la sua battaglia piu` importante: difendersi dall`accusa di omicidio. nonostante prove schiaccianti e assurde contro di lui, e un avvocato dell`accusa nota come dana braccio della morte, decide di difendersi da solo in tribunale. e al suo fianco avra` un alleato d`eccezione, qualcuno che gli deve un grosso favore e non lascera` che le cose si mettano troppo male: harry bosch. michael connelly riunisce i suoi due personaggi piu` amati in un nuovo thriller, un viaggio mozzafiato dentro un mondo dove la legge e` troppo spesso l`arma vincente dei cattivi. un thriller con mickey haller, "the lincoln lawyer", protagonista della serie tv prossimamente su netflix.

la messa in scena di un ideale paese del galles: una sessantina di personaggi, tutti parecchio strambi, con i loro sogni e i loro pensieri nell`arco di una giornata. c`e` capitan gatto, un vecchio uomo di mare ormai cieco che parla con i fantasmi di tutti i suoi compagni morti in mare. anche mrs ogmore-pritchard, maniaca della pulizia, riceve ogni notte in sogno la visita dei due mariti morti e li costringe a sottoporsi ai medesimi riti di igiene domestica e personale coi quali aveva rovinato loro la vita. e poi c`e` il postino willy nilly che e` abituato ad aprire la corrispondenza dei compaesani e consegna le lettere anticipandone a voce il contenuto. e polly garter che rievoca continuamente l`unico amore della sua vita, il dolce e tenero willy wee, ma si concede a tutti gli uomini del paese ricavandone figli in abbondanza, che cresce tutti amorevolmente. e ancora il piu stravagante di tutti, lord cut-glass: vive in una piccola casa decrepita arredata con sessantasei orologi che segnano ognuno un`ora diversa. spassosissimi i coniugi pugh, lei che tiranneggia sadicamente il marito, lui che coltiva in segreto elaboratissimi progetti di uxoricidio. in questo testo, scritto originariamente come radiodramma da dylan thomas nei suoi ultimi mesi di vita, pubblicato postumo e messo in scena molte volte sia a teatro che al cinema, l`autore mescola prose poetiche, battute comiche, giochi di parole, versi di ascendenza classica, filastrocche: un mix stilistico che ben rende la varia ed eccentrica umanita` rappresentata. a dominare e` un forte senso di pieta` per gli umani, per la loro innocenza perduta, per il destino mortale che li lega insieme.

dan ha buoni motivi per andarsene e buoni motivi per restare. in attesa di decidere, tiene la valigia pronta. nel suo dibattersi, sembra non rendersi conto che, se il problema ce l`hai dentro, non c`e` contesto in grado di salvarti. jamie e` affascinato dallo spazio e sogna di fare l`astronauta, ma vive tra le pecore in una remota comunita` montana. seppure non nel modo in cui sperava, uno scostante ospite di passaggio gli aprira` le porte di quel mondo inaccessibile. evgeny si sente a disagio nell`ufficio di londra in cui ha appena cominciato a lavorare. per sua fortuna e sfortuna, la sostanza capace di trasformarlo magicamente in una macchina infallibile e` in vendita a ogni angolo. in "vie di fuga" naomi ishiguro racconta di persone normali che lottano per liberarsi da vincoli reali e mentali. le loro storie, come quelle di angela carter prima di lei, hanno pero` anche qualcosa di fantastico, che si manifesti in un dettaglio - come un enorme orso giocattolo che con la sua muta ed enigmatica presenza ha il potere di scuotere un matrimonio - o in una conclusione che la razionalita` non puo` spiegare. l`elemento fiabesco diventa centrale nella storia in tre parti che scandisce la raccolta. qui, sullo sfondo di un regno in cui il prototipico palazzo del re convive con la periferia industriale dismessa, l`umile ma distinto acchiapparatti chiamato a porre fine a un`infestazione senza precedenti si trova invischiato in una faida familiare i cui protagonisti, a dispetto del titolo nobiliare, soffrono e feriscono il prossimo come la gente del popolo. in una lingua controllata e precisa, economica ma capace di tocchi poetici, naomi ishiguro racconta di persone in trappola, ma offre a loro, e ai lettori, la liberta` del volo.

"volevo solo giocare a calcio... e vincere, ovviamente. poterlo fare nella juventus e` stato un privilegio assoluto. tredici anni intensi, fatti di battaglie e di gol. di trofei prestigiosi. di corse sulla fascia sinistra e di cross. di trasferte infinite e di uno spogliatoio che ho sempre considerato come una seconda famiglia. di torino che mi ha accolto come un figlio. di una squadra che mi ha permesso di raggiungere il sogno di ogni bambino: vincere i mondiali. la juve mi ha preso per mano e mi ha fatto scoprire il mondo. mi ha dato l`opportunita` di conoscere persone eccezionali: compagni con cui ho condiviso anni indimenticabili, campioni di altre epoche, allenatori e dirigenti che sono stati un esempio in campo e fuori. ve li racconto in queste pagine, insieme a tanti aneddoti, curiosita` e ricordi personali. la lezione e` che se vuoi ottenere dei risultati servono impegno, lavoro, sacrificio. mantenendo pero` sempre un certo stile. perche`, in fondo, siamo pagati per fare il mestiere piu` bello del mondo: giocare a calcio." (antonio cabrini). eta` di lettura: da 7 anni.

con questo esordio, nel 1984, david leavitt si afferma poco piu` che ventenne come scrittore centrale della nuova narrativa americana, testimone di una generazione "scettica e in lutto", devastata dai divorzi e dalle separazioni, alla disperata di ricerca di stabilita` e sicurezza. i nove racconti, arricchiti da un testo inedito, da un`introduzione d`autore e dalla nuova traduzione, esplorano emozioni e inquietudini con gli occhi di un giovane saggio e divertente, malinconico ma non sentimentale, con protagonisti in cerca di una felicita` perduta che non possono piu` avere. una donna sfrutta la malattia per tenersi legato il marito, una ragazza sceglie una nuova forma di solitudine facendo da compagna a una coppia di amici gay, mrs campbell, madre dalla mente illuminata e aperta, scopre quanto sia difficile accettare davvero l`omosessualita` di un figlio quando le porta a casa il suo compagno. i membri di una famiglia "allargata", divisa e ricostruita da molteplici matrimoni, durante una riunione si accorgono di essere indissolubilmente uniti da quegli stessi sentimenti che li hanno separati. durante la festa del diploma lynnette piange nel cerchio dei parenti che danzano stringendosi insieme in una intollerabile recita di felicita`... questi racconti mettono in scena genitori, figli, figliastri, amici e amanti della middleclass americana degli anni ottanta, rappresentanti di una generazione delusa, testimoni di conflitti profondi, in lotta per sopravvivere cercando nuove e scintillanti forme di fuga dal senso di vuoto e di precarieta`.

"ero solo, in una casetta in bretagna, davanti al computer," ha raccontato una volta emmanuel carre`re "e a mano a mano che procedevo nella storia ero sempre piu` terrorizzato". all`inizio, infatti, il piccolo nicolas ha tutta l`aria di un bambino normale. anche se allo chalet in cui trascorrera` la settimana bianca ci arriva in macchina, portato dal padre, e non in pullman insieme ai compagni. e anche se, rispetto a loro, appare piu` chiuso, piu` fragile, piu` bisognoso di protezione. ben presto, poi, scopriamo che le sue notti sono abitate da incubi, che di nascosto dai genitori legge un libro, dal quale e` morbosamente attratto, intitolato storie spaventose, e che, con una sorta di torbido compiacimento, insegue altre storie, partorite dalla sua fosca immaginazione: storie di assassini, di rapimenti, di orfanita`. e sentiamo, con vaga ma crescente angoscia, che su di lui incombe un`oscura minaccia - quella che i suoi incubi possano, da un momento all`altro, assumere una forma reale, travolgendo ogni possibile difesa, condannandolo a vivere per sempre nell`inferno di quei mostri infantili. questo perturbante, stringatissimo noir e` da molti considerato il romanzo piu` perfetto di emmanuel carre`re - l`ultimo da lui scritto prima di scegliere una strada diversa dalla narrativa di invenzione.

ogni mattina, da tutte le case prospicienti la spiaggia denominata, quasi fosse un presagio, le coup de vague (alla lettera: ), avanzano, nella melma e nei banchi di sabbia lasciati dall`oceano che via via si ritira, i carretti dei mitilicoltori che vanno a raccogliere ostriche e cozze. tra loro, jean e sua zia hortense, , quasi fosse . e hortense, insieme alla sorella emilie, con la sua , a mandare avanti la casa e l`azienda. e dalle zie jean si lascia passivamente coccolare e tiranneggiare: gli va bene cosi`, ha una motocicletta nuova, le partite a biliardo con gli amici e tutte le donne che vuole, perche` e` un pezzo di marcantonio, con i capelli neri e gli occhi azzurri. quando pero` la ragazza che frequenta da alcuni mesi gli annuncia di essere incinta, la monotona serenita` della loro vita viene travolta da qualcosa che assomiglia proprio a un`ondata, improvvisa, violenta. a sistemare la faccenda ci pensa, naturalmente, zia hortense: basta conoscere il medico giusto, e pagare. ma qualcosa va storto, e jean e` costretto a sposarla, quella marthe pallida, spenta e sempre piu` malata, di cui le zie si prendono cura con zelo occhiuto e soffocante... rari sono gli scrittori capaci, come simenon, di portare alla luce, sotto la corteccia della rispettabilita` piccolo-borghese, un verminaio di menzogne e di rancori, di ricatti e di ferocie.

. cosi` scrive emanuele trevi in un brano di questo libro che, all`apparenza, si presenta come il racconto di due vite, quella di rocco carbone e pia pera, scrittori prematuramente scomparsi qualche tempo fa e legati, durante la loro breve esistenza, da profonda amicizia. trevi ne delinea le differenti nature: incline a infliggere colpi quella di rocco carbone per le furie che lo braccavano senza tregua; incline a riceverli quella di pia pera, per la sua anima prensile e sensibile, cosi propensa alle illusioni. ne ridisegna i tratti: la fisionomia spigolosa, i lineamenti marcati del primo; l`aspetto da incantevole signorina inglese della seconda, cosi` seducente da non suggerire alcun rimpianto per la bellezza che le mancava. ne mostra anche le differenti condotte: l`ossessione della semplificazione di rocco carbone, impigliato nel groviglio di segni generato dalle sue furie; la timida sfrontatezza di pia pera che, negli anni della malattia, si muta in coraggio e pulizia interiore. tuttavia, la distanza giusta, lo stile dell`unicita` di questo libro non stanno nell`impossibile tentativo di restituire esistenze che gli anni trasformano in muri scrostati dal tempo e dalle intemperie. stanno attorno a uno di quegli eventi ineffabili attorno a cui ruota la letteratura: l`amicizia. nutrendo ossessioni diverse e inconciliabili, rocco carbone e pia pera appaiono, in queste pagine, come uniti da un legame fino all`ultimo trasparente e felice, quel legame che accade quando .

un appuntamento memorabile per i cultori del genere e per tutti coloro che amano la letteratura d`intrattenimento intelligente. da una produzione ricchissima sono stati scelti ventinove racconti di autori importanti, da h. g. wells a robert sheckley, da philip k. dick a ray bradbury, da richard matheson al grande maestro isaac asimov. colpi di scena, dimensioni stravolte, ora grottesche ora caricaturali, interrogano il presente nello schermo deformato del futuribile, facendo di questa storica antologia, pubblicata per la prima volta nel 1959, una galassia di racconti vorticosi e incalzanti, destinati a rimanere nel tempo.

affermatasi a partire dal secondo dopoguerra fra le principali potenze industriali, l`italia rappresenta un caso a se` stante nel quadro delle economie occidentali. tanto differenti, rispetto a quelle di altri paesi europei, sono state, oltre alle matrici del capitalismo italiano, le risorse materiali, le condizioni strutturali e le caratteristiche sociali della nostra esperienza economica. ed evidenti sono tuttora alcune sue rilevanti asimmetrie. sullo sfondo delle vicende della finanza e del mercato internazionale, castronovo ricostruisce il complesso itinerario dell`economia italiana, intrecciandolo sia agli eventi politici e agli orientamenti culturali sia alle trasformazioni di natura sociale. vengono cosi` rievocate, insieme all`opera dei principali attori della vita economica e delle diverse componenti del mondo del lavoro, le fasi piu` significative di un processo di sviluppo e di modernizzazione che non fu ne` univoco ne` lineare, ma molto difforme dal punto di vista del territorio ed estremamente accidentato. dopo aver compiuto rilevanti progressi economici, anche grazie al dinamismo di una miriade di piccole e medie imprese, senza colmare tuttavia il divario fra il centro-nord e il mezzogiorno, l`italia e` oggi di fronte al problema del risanamento di un ingente debito pubblico nell`ambito dell`unione monetaria europea, e a quello della crescente competitivita` di grandi paesi emergenti. nell`epoca della globalizzazione, il nostro paese si trova dunque a percorrere un tornante cruciale per il suo futuro. questa edizione ripensa radicalmente gli eventi degli ultimi decenni aggiornando la trattazione alle sfide del 2020.

primo romanzo di una mai realizzata trilogia del melagrano, "il fuoco" fu pubblicato con grande successo nel 1900. il mito del superuomo vi trova finalmente la sua piu` compiuta espressione: stelio effrena, il superuomo-artista, cosciente dei suoi diritti di individuo eccezionale, si vede riconosciuto come tale anche dagli uomini comuni, a lui subordinati per procurargli piacere e permettergli di creare un`opera d`arte superiore. a questo tema dell`ardore creativo e della potenza distruttrice si intrecciano poi i motivi voluttuosi e malinconici di venezia e della foscarina, personaggio che adombra la duse, in un contrasto che accentua il fascino di un`opera che henry james acutamente defini` .

. quante volte parliamo dei medici come di eroi, martiri, vittime... in verita`, fuor di retorica, uomini e donne esposti al male. appassionati e fragili, fallibili, mortali. paolo milone ha lavorato per quarant`anni in psichiatria d`urgenza, e ci racconta esattamente questo. nudo e pungente, senza farsi sconti. con una musica tutta sua ci catapulta dentro il reparto 77, dove il mistero della malattia mentale convive con la quotidianita` umanissima di chi, a fine turno, deve togliersi il camice e ricordarsi di comprare il latte. tra queste pagine cosi` irregolari, a volte persino ridendo, scopriamo lo sgomento e l`impotenza, la curiosita`, la passione, l`esasperazione, l`inesausta catena di domande che colleziona chiunque abbia scelto di . . ci sono libri che si scrivono per una vita intera. ogni giorno, ogni sera, quando quello che viviamo straripa. sono spesso libri molto speciali, in cui la scrittura diventa la forma del mondo. e questo il caso dell`, che corre con un ritmo tutto suo, lirico e mobile, a scardinare tante nostre certezze. con il dono rarissimo del ritratto fulminante, paolo milone mette in scena il corpo a corpo della psichiatria d`urgenza, affrontando i nodi piu` difficili senza mai perdere il dubbio e la meraviglia. cosi` ci ritroviamo a seguirlo tra i corridoi dell`ospedale, studiando le urla e i silenzi, e poi dentro le case, dentro le vite degli altri, nell`avventura dei tso tra i vicoli di genova. non c`e` nulla di teorico o di astratto, in queste pagine. c`e` la vita del reparto, la sete di umanita`, l`intimita` di afferrarsi e di sfuggirsi, la furia dei malati, la

gli de`i non sono frutto di invenzioni, elucubrazioni o rappresentazioni, ma possono soltanto essere sperimentati>. tale era la prospettiva di walter f. otto, ribadita in questo libro, che si puo` considerare il suo lascito: muovendo da una critica serrata alle , e lasciando poi risuonare direttamente , otto ci mostra come i miti siano in realta` autentiche , in quanto nati non gia` da sogni dell`anima, ma . e ci spiega perche` gli de`i greci continueranno sempre a parlarci: .

mentre la seconda guerra mondiale opprime l`europa, un serpente infesta un sonnacchioso campo di addestramento della campagna svedese e un`altrettanto inoperosa caserma di stoccolma durante la mobilitazione generale. nella sua concretezza di corpo ora si scopre, ora si copre alla vista, ma il simbolo maligno che incarna sa piantarsi nella psiche di chi ci si e` imbattuto. il primo a vederlo e` il sergente bohman, al comando di uno svogliato gruppo in esercitazione, e subito un crampo lo stringe come in un cerchio di ferro. il soldato bill lo cattura a cuor leggero, forse solo per strappare al sergente qualche ora in piu` di libera uscita in cui togliersi una voglia con ire`ne prima di una festicciola a base di ragazze e bevute. ma il serpente che crede di avere al sicuro nello zaino gli infestera` i sogni, gettera` nel panico gli amici e confondera` realta` e fantasia tanto a lui quanto a ire`ne. sotto forma di odore di paura, poi, aleggia pungente in , in cui otto reclute cercano di scacciare l`insonnia raccontandosi storie di vita vissuta. e di strategie contro l`angoscia, con le menzogne che comportano, saranno in cerca tutti i personaggi del libro. tutti tranne scriver, alter ego dell`autore, convinto che il serpente sia sempre li`, manifesto o latente, e che sia responsabilita` di ciascuno prenderne atto, anche fino alle estreme conseguenze. il serpente, che sia un romanzo, come gli entusiasti recensori lo definirono nel 1945 quando usci`, o una raccolta di racconti collegati, mette in campo ricchezza metaforica, potenza simbolica e beffarda ironia, movimentate da arditi salti di registro, per mostrare che la sola via per l`umano e` non aver paura della paura.

auspicata dal ventiduenne gadda con febbrile entusiasmo, la grande guerra sconvolge la sua esistenza, ma fa di lui uno scrittore: lo dimostrano, oltre allo splendido giornale di guerra e di prigionia, pubblicato solo nel 1955, le lettere che invio` ai familiari e di cui si presenta qui un`ampia scelta. lettere che insieme all`apparato iconografico, composto di fotografie per lo piu` scattate da lui stesso, ci consentono di seguire in presa diretta la sua partecipazione al conflitto, sorretta da incrollabili fermezza e senso del dovere: le estenuanti marce notturne, calzato di , sui ghiacciai dell`adamello, sotto il tiro degli shrapnel, alla guida di alpini ma ignari di ogni ; le soste nell`angusta, fradicia e afosa baracca ufficiali, al rifugio garibaldi, dove deflagrano ; i nella pietraia dell`altopiano dei sette comuni, pieni di mosche , con l`acqua che filtra e ; e da ultimo la disfatta di caporetto e la prigionia in germania, che alla disillusione e al senso di inutilita` aggiungono , nonche` la certezza di un destino di e di dolore: .

"hanno questo di proprio le opere di genio, che quando anche rappresentino al vivo la nullita` delle cose, quando anche dimostrino evidentemente e facciano sentire l`inevitabile infelicita` della vita, quando anche esprimano le piu` terribili disperazioni, tuttavia ad un`anima grande che si trovi anche in uno stato di estremo abbattimento, disinganno, nullita`, noia e scoraggimento della vita, o nelle piu` acerbe e mortifere disgrazie (sia che appartengano alle alte e forti passioni, sia a qualunque altra cosa); servono sempre di consolazione, riaccendono l`entusiasmo, e non trattando ne` rappresentando altro che la morte, le rendono, almeno momentaneamente, quella vita che aveva perduta". (g. leopardi).

zazie, una ragazzina ribelle e insolente, arriva nella parigi degli anni `50 dalla provincia. il suo sogno e` vedere il metro; ma se uno sciopero glielo impedisce, nessuno puo` trattenerla dal salire su quella giostra vorticosa che per lei diviene parigi. fugge disinvolta dall`olezzo dello zio, ballerino travestito, per incontrare, grazie alla sua vitalita` straripante, una galleria eterogenea di personaggi: un conducente di taxi, diabolici flic, la dolce marceline, una vedova consolabile, un calzolaio malinconico e un querulo pappagallo.

nell`ottobre del 1928 virginia woolf fu invitata a tenere due conferenze sul tema le donne e il romanzo. e l`occasione per elaborare in maniera sistematica le sue molte riflessioni su universo femminile e creativita` letteraria. risultato e` questo straordinario saggio, vero e proprio manifesto sulla condizione femminile dalle origini ai giorni nostri, che ripercorre il rapporto donna-scrittura dal punto di vista di una secolare esclusione attraverso la doppia lente del rigore storico e della passione per la letteratura.

concetto marchesi, classicista di fama internazionale, portava in se` le tracce dell`idealismo risorgimentale e, insieme, l`energia delle speranze del movimento popolare otto-novecentesco. luciano canfora, curatore del volume, ricollega il suo discorso "perche` sono comunista", tenuto a milano nel febbraio del 1956, la conferenza, "la persona umana nel comunismo", tenuta a roma il 16 aprile del 1945, e l`intervento all`viii congresso del pci del 1956. e con la sua introduzione completa il ritratto di un appassionato intellettuale e apre una finestra sulla comprensione dei tempi difficili sospesi tra la fine della guerra e gli anni della ricostruzione.

pubblicati nel 1947, i "dialoghi con leuco`" appartengono alla singolare categoria dei libri tanto famosi - pavese li volle accanto a se` quando, nella notte fra il 26 e il 27 agosto 1950, scelse di morire e vi annoto` come parole di congedo - quanto negletti. il che non stupisce: nella sua opera rappresentano una sorta di ramo a parte e oltretutto perturbante. si stenta oggi a crederlo, ma all`epoca in italia il mito godeva di pessima fama, mentre pavese, sin da quando, nel 1933, aveva letto frazer, stava scoprendo l`opera di grandi antropologi che in quegli anni si ponevano il quesito: , sulla base di testi sino allora ignorati o poco conosciuti. cosi` era nata, in stretta collaborazione con ernesto de martino, la viola di einaudi, collana che rimane una gloria dell`editoria italiana. e cosi` nacquero i "dialoghi con leuco`". tanto piu` preziosa sara` oggi, a distanza di piu` di settant`anni, la lettura di questo libro se si vorra` acquisire una visione stereoscopica del paesaggio in cui e` nato, dove non mancarono forti reazioni di ripulsa (per la viola) o di elusiva diffidenza (per i "dialoghi con leuco`"). introduzione di giulio guidorizzi. con una conversazione tra carlo ginzburg e giulia boringhieri.

. (orson welles) con uno scritto di tatti sanguineti.

.

nella solitaria e selvaggia brughiera dello yorkshire, invidie, rancori e ossessioni trasformano la storia d`amore tra catherine e heathcliff in un gioco crudele e pericoloso, in una passione assoluta e divorante, destinata a non abbandonarli mai. neppure dopo la morte. a causa dei contenuti troppo forti, del carattere distruttivo del legame tra i due protagonisti e di una costruzione non lineare, "cime tempestose" dovette aspettare il novecento per essere riconosciuto come un capolavoro della letteratura mondiale. a noi lettori di oggi, smaliziati e consapevoli, non resta che continuare a godere di tutto il fascino ambiguo di quest`opera trasgressiva e asessuata: cosi` isolata dalla societa` ed estranea alle convenzioni del suo tempo da risultare, miracolosamente, eterna. con un saggio di virginia woolf.

.

sono gli anni dell`immediato dopoguerra. un avvocato della virginia, peter leverett - si definisce lui stesso -, e` in vacanza a sambuco, piccolo borgo nell`entroterra amalfitano. lo ha invitato un vecchio amico, l`affascinante playboy mason flagg. a sambuco peter conosce anche cass kinsolving, un artista tormentato e passionale, a tratti persino brutale. l`indomani del loro incontro, pero`, dopo una notte di incubi, violenza, follia, mason viene ritrovato morto. un evento che segnera` a lungo la vita di peter e cass. amore e morte, colpa e redenzione, sesso e amore: "e questa casa diede alle fiamme" (1960) e` un romanzo implacabile nel quale l`eterna lotta tra bene e male assume nuovi contorni.

in una serie di folgoranti "piani sequenza" su altrettanti punti topici di new york (da times square al ponte di brooklyn, dalla metropolitana all`aeroporto jfk), caustici ed eloquenti, colson whitehead ci offre una visione nel profondo della grande mela, ne ricrea l`esuberanza, il caos, la promessa e il dolore. un panorama interiore costruito su un alternarsi jazzistico di voci, che e` il modo in cui tutti, residenti e ultimi arrivati, sperimentano questa citta`. e cosi` "il colosso di new york" si trasforma sotto i nostri occhi in un canto d`amore, una vivace, intelligente, intensa "ballata" dedicata alla citta` piu` "disponibile" che si conosca, un poema in prosa dal ritmo spezzato e accattivante. perche` c`e` un poeta dentro queste pagine, capace di posare sulle cose uno sguardo profondo, di penetrare nelle fessure di una realta` sfaccettata e di tradurre il tutto in parole. alla fine, e` il nostro occhio, il nostro modo di guardare a uscirne trasformato.

. questa e` la storia di chi parte e di chi resta. di una madre che va a prendersi cura degli altri, dei suoi figli che rimangono a casa ad aspettarla covando ambizioni, rabbie, attese. e un`incontenibile voglia di andarsene lontano. dopo "resto qui", marco balzano torna con un racconto profondo e tesissimo di destini che ci riguardano da vicino, ma che spesso preferiamo non vedere. un romanzo che va dritto al cuore, mostrando senza mai giudicare la forza dei legami e le conseguenze delle nostre scelte. daniela ha un marito sfaccendato, due figli adolescenti e un lavoro sempre piu` precario. una notte fugge di casa come una ladra, alla ricerca di qualcosa che possa raddrizzare l`esistenza delle persone che ama - e magari anche la sua. l`unica maniera e` lasciare la romania per raggiungere l`italia, un posto pieno di promesse dove i sogni sembrano piu` vicini. si trasferisce cosi` a milano a fare di volta in volta la badante, la baby-sitter, l`infermiera. dovrebbe restare via poco tempo, solo per racimolare un po` di soldi, invece pian piano la sua vita si sdoppia e i ritorni si fanno sempre piu` rari. quando le accade di rimettere piede nella sua vecchia casa di campagna, si rende conto che i figli sono ostili, il marito ancora piu` distante. e le occhiate ricevute ogni volta che riparte diventano ben presto cicatrici. un giorno la raggiunge a milano una telefonata, quella che nessuno vorrebbe mai ricevere: suo figlio manuel ha avuto un incidente. tornata in romania, daniela siedera` accanto al ragazzo addormentato trascorrendo ostinatamente i suoi giorni a raccontargli di quando erano lontani, nella speranza che lui si svegli. con una domanda sempre in testa: una madre che e` stata tanto tempo lontana puo` ancora dirsi madre? a narrare questa storia sono manuel, daniela e angelica, la figlia piu` grande. tre voci per un`unica vicenda: quella di una famiglia esplosa, in cui ci

"il lato fragile", "il fatto viene dopo", "la regola dello svantaggio", "e solo un gioco". sono le prime storie dell`irresistibile coppia di investigatori dilettanti siciliani saverio lamanna e peppe piccionello, nati e cresciuti nei racconti gialli inclusi nelle antologie a tema e riproposti in questa raccolta in occasione dell`imminente debutto in tv che li vedra` protagonisti su rai 1 di una nuova serie con claudio gioe` diretta da michele soavi. quattro casi delittuosi in cui inciampano un po` per caso, un po` tuffandosi dentro come veri segugi. conosciamo cosi` saverio, giornalista disilluso che rimasto senza lavoro e` costretto, dalla roma dei flirt occasionali e dei locali alla moda, a tornare nel suo scoglio siciliano e a rifugiarsi nella villetta di famiglia sul mare di ma`kari. qui lamanna ritrova peppe piccionello, esemplare locale in mutande e infradito, carico di una saggezza pratica e antica, e conosce suleima, laureanda in architettura che, durante la stagione estiva, lavora come cameriera nella locanda di marilu`. per sostenersi inizia a scrivere gialli e accetta qualche lavoro atipico. cominciano cosi` le avventure investigative, i due compari sperimentano un metodo infallibile fatto di analisi irriverenti e schermaglie ironiche e affilate attraverso cui vivisezionano societa` e caratteri umani: saverio, sarcastico e realista, e peppe, spalla al suo umorismo senza sosta, fatto di battute dissacranti, allusioni e controsensi. e insieme, a fustigare tutti i luoghi comuni piu` pop e i pregiudizi che ruotano attorno alla sicilia che in queste storie si fa metafora, specchio di un mondo di disuguaglianze e miserie.

se questo libro fosse un disco, magari uno della leggendaria collezione di murakami, sarebbe un concept album. otto racconti molto diversi ma uniti dallo stesso suonato: la prima persona singolare. un murakami davvero inedito, non solo perche` sono nuove le storie che racconta. e nuovo il modo in cui si mette in gioco: otto diversi modi di dire , per parlare a tutti. (laura imai messina). murakami haruki e` da solo in viaggio nel nord del giappone quando decide di fermarsi per la notte in un ryokan, le tipiche locande di montagna giapponesi. ad accoglierlo un locandiere vecchissimo e di poche parole e un gatto che appare altrettanto decrepito. ma che importa, il posto e` accogliente e poi non c`e` altro disponibile nei dintorni: anzi, murakami decide di approfittare del bagno termale per rilassarsi. ed e` li`, tra i vapori dell`acqua calda, che entra una scimmia: , dice la scimmia, la scimmia ha imparato a parlare dal suo antico padrone, un professore di shinagawa, un quartiere di tokyo, ama ascoltare bruckner (apprezza in particolare il terzo movimento della settima sinfonia) e ha una vita molto interessante alle spalle. la raccontera` al nostro narratore poco dopo, in camera, mentre si bevono una sapporo come due vecchi amici che, complice la notte, aprono il loro cuore intorno al tema dei temi: l`amore, l`amore romantico e quello erotico, la solitudine e il suo opposto, il desiderio e cio` che significa nella vita degli esseri viventi. pare proprio che, con la raggiunta maturita` anagrafica e artistica, murakami haruki abbia deciso di puntare il telescopio della sua arte verso l`interno, verso quella che nelle opere precedenti restava nell`ombra. e per fa

da qualche anno tullio pericoli conduce su se stesso, nel suo studio, una serie di curiosi esperimenti, di cui poi racconta i risultati in forma di libro. l`ultimo - questo - e` per certi versi il piu` audace. si trattava infatti di mettere alla prova gli occhi della fronte (come li chiama pericoli) e gli occhi della mente, chiedendo ai primi di controllare tutto quello che la mano al lavoro faceva, e intanto ai secondi di addentrarsi nei , riportando tutto quello che di inusuale gli accadesse di notare. i risultati della ricerca sono tanti quante sono le pagine di questo libro. in alcuni i lettori riconosceranno l`autore, ma altri hanno sorpreso lui per primo, spingendolo ad esempio a modi nuovi di vedere la pittura. modi che pericoli tenta di mettere definitivamente a fuoco anche per la via che gli e` piu` naturale - ridisegnando cioe` a matita le opere di alcuni suoi spiriti guida, da morandi a saenredam, alla ricerca dei loro segreti.

iniziato il 6 ottobre 1935 durante i giorni del confino politico, "il mestiere di vivere" accompagna cesare pavese fino al 18 agosto 1950, nove giorni prima della sua morte, e diventa a poco a poco il luogo cui affidare i pensieri sul proprio mondo di scrittore e di uomo e, soprattutto, le confessioni ultime su quei drammi intimi che laceravano la sua esistenza. amaro, disperato, violento, ironico, raramente sereno, pavese consegna al lettore una meditazione sulla vita, sui sogni, sui ricordi e sull`arte condotta con rigore intellettuale e morale; e allo stesso tempo, pagina dopo pagina, testimonia con lucidita` la sua incessante autoedificazione poetico-letteraria, l`evoluzione di un personale mestiere di vivere.

un collegio femminile in svizzera, nell`appenzell. un`atmosfera di idillio e cattivita`. arriva una : e` bella, severa, perfetta, sembra che abbia gia` vissuto tutto. la protagonista - un`altra interna del collegio - si sente attratta da questa figura, che lascia intravedere qualcosa di quieto e terribile. e il terribile, a poco a poco, si scopre: e` la terra di nessuno tra perfezione e follia. lo stile limpido e nervoso, l`acutezza delle notazioni, l`intensita` di questa storia fanno risuonare una corda segreta, quella che si nasconde nell`immaginario collegio da cui tutti siamo usciti. e ci lascia toccati da un`emozione rara, fra lo sconcerto, l`attrazione e il timore, come se al centro di un`aiuola ben curata vedessimo aprirsi una voragine.

a un certo punto di questi racconti si parla di una "calma violenta" - e subito si riconosce il timbro e il passo di una scrittrice per cui l`ossimoro e` come l`aria che respira, quasi un segno di riconoscimento, fin dal titolo del suo romanzo piu` famoso, "i beati anni del castigo". del quale iosif brodskij scrisse: "durata della lettura: circa quattro ore. durata del ricordo, come per l`autrice, il resto della vita". non diverso l`effetto di queste storie, talvolta di una brevita` lancinante, talvolta dense come un romanzo. mescolando all`estro fantastico frammenti di ricordi e apparizioni, amalgamati in uno stile dove domina quello che gli etologi chiamano ubersprung, "diversione": quello scarto laterale, apparentemente fuori contesto, che e` un segreto ancora insondato del comportamento. e, come si mostra qui, della letteratura.

nei vangeli i riferimenti allo sguardo di gesu` sono molteplici e certamente non sono casuali o semplici elementi narrativi. lo sguardo e` la nostra finestra sulla realta`, dalla quale possiamo guardare verso gli altri per gettare un ponte e costruire relazioni. lo sguardo per sua natura e` reciprocita` e in questa reciprocita` si realizzano la conoscenza vicendevole, l`intesa, l`amicizia, l`amore. per queste ragioni seguire, secondo un approccio rispettoso dei testi, un percorso attraverso i riferimenti allo sguardo di gesu` significa avere una visione d`insieme sulla sua straordinaria proposta, cioe` il vangelo.

ci sono ferite enormi, insanabili, e piccole lacerazioni nel tessuto del mondo come dentro di noi. ci sono gesti che curano e gesti che distruggono. ci sono storie che parlano da sole. sette grandi scrittori e sette grandi scrittrici festeggiano con un racconto i cinquant`anni di medici senza frontiere, che da sempre s`impegna a curare le ferite degli altri, ovunque si trovino. con l`acquisto di questo libro il lettore sosterra` la causa di msf: tutti gli autori hanno ceduto gratuitamente i loro racconti, la curatrice caterina bonvicini ha rinunciato al suo compenso e l`editore devolvera` l`utile del progetto. racconti di marco balzano, diego de silva, donatella di pietrantonio, marcello fois, helena janeczek, jhumpa lahiri, antonella lattanzi, melania g. mazzucco, rossella milone, marco missiroli, evelina santangelo, domenico starnone, sandro veronesi e hamid ziarati.

bologna, 1992. alex d., diciassette anni, figlio modello della buona borghesia, decide di "uscire dal gruppo", di rompere gli schemi, di fare un "salto" fuori dal "cerchio che ci hanno disegnato attorno". in una parola, cresce. lo fa attraverso le pedalate disperate su in collina, la musica furibonda dei sex pistols e degli hot chili peppers, l`amore di adelaide, la sofferenza per la perdita dell`amico martino... senza gesti eclatanti, alex volta le spalle a tutto e a tutti, in nome di un presente libero e felice, di una umanissima richiesta di autenticita`. "jack frusciante e` uscito dal gruppo" e` ormai un piccolo classico contemporaneo, un libro che ha fatto la storia dell`editoria italiana. nelle pagine di questo romanzo-manifesto adottato da piu` generazioni di adolescenti, un autore giovanissimo ha raccontato gli smarrimenti e gli ardori dei diciott`anni: una storia fresca e intensa, narrata senza filtri da una voce nuova, capace di fondere rabbia e ironia.

l`entusiasmante viaggio nel magico mondo di narnia governato dal leone aslan, popolato di animali parlanti, centauri, gnomi e streghe malefiche impegnati nell`eterna lotta tra il bene e il male. riuniti in un unico volume i sette romanzi della saga che trascende il genere fantasy, ormai riconosciuta tra i classici della letteratura. "il nipote del mago", "il leone, la strega e l`armadio", "il cavallo e il ragazzo", "il principe caspian", "il viaggio del veliero", "la sedia d`argento", "l`ultima battaglia". eta` di lettura: da 11 anni.

alessandro robecchi firma una delle avventure piu` coinvolgenti di carlo monterossi. in un intrigo che lascia senza fiato, coniuga suspense e passione letteraria e racconta una storia lontana, dal passato, di poesia e liberta`, amour fou e resistenza. un inchino al movimento surrealista parigino.

con i versi di una ballata, che a stento riescono a contenere l`impeto affabulatorio, friedrich durrenmatt, come gia` nella morte della pizia, si inoltra sul terreno del mito. il suo minotauro, creatura terrifica e insieme innocente, imprigionato in un labirinto che e` un intricato gioco di specchi, si dibatte alla ricerca di una via d`uscita, in primo luogo da se stesso. e nel turbine di immagini in cui il mostro si perde, e si scopre, il mito rifulge di nuova luce.

"c`era una volta... - un re! - diranno subito i miei piccoli lettori. no, ragazzi, avete sbagliato. c`era una volta un pezzo di legno." il falegname geppetto si fa un burattino con un pezzo di legno speciale, che parla in modo impertinente e si muove. appena il "padre" gli fa le gambe, pero`, pinocchio prende vita e scappa. nel corso delle sue tante avventure racconta bugie, viene derubato da un gatto furbo e da una volpe, finisce nella pancia di un pescecane... e alla fine scopre come realizzare il suo sogno di diventare un bambino vero. un supporto per la scuola: i classici della collana feltrinelli hanno un apparato didattico ricco di note e curiosita` e una mappa concettuale. eta` di lettura: da 8 anni.

la vita di andrea scotto e` tutto fuorche` perfetta, specie quando c`e` di mezzo la famiglia. quarantenne single e ancora ostinatamente immaturo, andrea ha sempre preferito tenersi alla larga dai parenti: dal padre libero scotto, ex comandante di navi, procidano, trasferitosi a napoli con i figli dopo la morte della moglie, e dalla sorella marina, sposata, con due figlie e con un chiaro problema di ansia da controllo. quando pero` marina e` costretta a partire lasciando il padre gravemente malato, tocca ad andrea prendere il timone. e l`inizio di un fine settimana rocambolesco, in cui il divieto di fumare imposto da marina e` solo una delle tante regole che vengono infrante. tallonato da cane pazzo tannen, un bassotto terribile che ringhia anche quando dorme, costretto a stare dietro a un padre ottantenne che non ha affatto intenzione di farsi trattare da infermo, andrea sbarca a procida e torna dopo anni sui luoghi dell`infanzia, sulla spiaggia nera vulcanica che ha fatto da sfondo alle sue prime gioie e delusioni d`amore e tra le case colorate della corricella scrostate dalla salsedine. e in quei contrasti, in quell`imperfetta perfezione che riporta a galla ferite non rimarginate ma anche ricordi di infinita dolcezza, cullato dalla brezza che profuma di limoni, capperi e ginestre o dal brontolio familiare della vecchia diane gialla della madre, andrea trovera` il suo equilibrio.

un inconsueto e inedito legame familiare unisce un grande direttore del corriere della sera, un drammaturgo che ha scritto la tosca e una talentuosa attrice nipote di lev tolstoj. questo e` il romanzo di quelle vite, di quegli intrecci, che coprono molti decenni tra `800 e `900, in una saga storica e letteraria che racconta per la prima volta una famiglia che ha cambiato l`italia.

anno settantadue dalla fondazione del sistema. l`ingegneria genetica divide la societa` in due rigide classi: i perfetti, programmati per l`eccellenza, e gli imperfetti, nati da donna e destinati ai lavori piu` umili. e il momento che tutti attendono: sta per cominciare il gst, il grande talent show che decretera` il migliore tra i perfetti di tutto il sistema. tre ragazzi sono fra i concorrenti selezionati: eira p, bella e spavalda, e` abituata a essere la prima in tutto; maat p, ironico e diffidente, deve dimostrarsi all`altezza delle ambizioni del padre; adon p, calmo e determinato, non puo` accettare niente di meno della vittoria. il successo e` un destino scritto nei loro geni. eppure, ciascuno di loro nasconde un segreto inconfessabile. insieme scopriranno qual e` il vero prezzo della perfezione e quanto costa il richiamo della liberta`. eta` di lettura: da 11 anni.

siamo abituati a pensare alla nostra societa` digitale come eterea, senza sostanza, quasi avvolgesse il nostro pianeta senza impattarvi. non e` cosi`. il digitale e` cannibale: un numero sempre maggiore di informazioni che consuma suolo, energia, risorse e rende necessario un "sostrato" che produce "scarti" in un altro luogo, in altri prodotti e infine torna a noi come un boomerang. ingrid paoletti ritiene che si possa progettare in equilibrio con le risorse, la natura, e la cultura materiale, ridando "senso" alla materialita` delle cose con cui interagiamo quotidianamente e sfumando le categorie di naturale e artificiale, fisico e digitale, uomo e ambiente. scacco: non solo usiamo al meglio le informazioni che oggi possediamo, ma confrontandoci con la nostra comunita` facciamo sbocciare una nuova forma di attivismo. e sbagliato pensare alla nostra societa` digitale come immateriale ed eterea: da qualche parte la materia c`e`. ma se impariamo a rispettarla e non la trattiamo come scarto, allora parlera` alle nostre idee, risvegliera` la nostra progettualita`, incidera` sulla nostra scala di valori. facciamo politica con la materia.

cos`e` il cyberpunk? per scoprirlo, niente di meglio di questo volume che contiene i romanzi di culto dei tre piu` acclamati autori del genere ("neuromante" di william gibson, "snow crash" di neal stephenson e "la matrice spezzata" di bruce sterling) oltre alla piu` leggendaria antologia "mirrorshades", vera pietra miliare nella storia della letteratura sci-fi. il tutto accompagnato da una introduzione di sterling.

che ne e` stato di olive kitteridge? da quando l`abbiamo persa di vista, l`irresistibile eroina di crosby nel maine non si e` mai mossa dalla sua asfittica cittadina costiera, e da li ha continuato a guardare il mondo con la stessa burbera empatia. elizabeth strout riprende il filo da dove l`aveva lasciato e ci narra il successivo decennio, l`estrema maturita` di olive, dunque. ma in questa sua vecchiaia c`e` un`esistenza intera. sono passati gli anni, ma la vita non ha ancora finito con lei, ne` lei con la vita. c`e` posto per un nuovo amore, amicizie profonde e implacabili verita`. perche` in un mondo dove tutto cambia, olive e` ancora lei.

individuare un volto in mezzo alla folla e` cosi` facile che lo si da` per scontato. ma come cio` sia possibile resta uno dei grandi misteri della scienza. la visione e` coinvolta in un`infinita` di azioni compiute dal cervello. spiegarne il funzionamento non svela soltanto il semplice modo in cui vediamo, ma moltissimo altro. richard masland, un pioniere nel campo delle neuroscienze, affronta questioni fondamentali sul modo in cui il nostro cervello elabora le informazioni (come percepisce, apprende e ricorda) attraverso un attento studio della vita interna dell`occhio. prende in considerazione tutto cio` che accade in esso, da quando la luce colpisce la retina fino alle sofisticatissime reti neurali che trasformano quella luce in conoscenza, per definire infine cosa un algoritmo informatico deve saper fare per poter essere definito davvero . lo sappiamo quando lo vediamo e` un`indagine approfondita ma accessibile a tutti su come il nostro corpo riesca a dare un senso al mondo.

amaro e drammatico, grottesco e comico, ironico e appassionato, sempre lucidissimo, "nati due volte" racconta il rapporto di un padre con il figlio disabile. guidandolo attraverso gli scogli della vita, il padre apprende dal giovane l`arte di vivere non per essere , ma per essere solo se stessi. attorno ai due protagonisti si muove una folla di personaggi che incarnano le diverse reazioni di fronte all`handicap: l`impreparazione e il cinismo, l`imbarazzo e la stupidita`, ma anche l`amore sconfinato e la solidarieta` altruistica. perche` i bambini disabili .

come in tutte le sue raccolte poetiche, in "ad no`ta", cioe` la notte, baldini mette in scena personaggi di paese, ma come stravolti, beckettiani. riscatta il bozzetto di provincia con una visionarieta` surreale e con un`affabulazione che provoca continui cortocircuiti mentali. ma proprio in questo libro che sta in mezzo alla sua produzione poetica, dopo "la na`iva" e "furistir" e prima di "ciacri" e "intercity", baldini ha collaudato quel monologo torrentizio senza pause tanto efficace nella recitazione in pubblico (di cui baldini stesso era un campione insuperabile). questi monologhi si strutturano in catene aperte di associazioni che sembrano deragliare all`infinito, ma che invece vengono sapientemente ricondotte al punto di partenza o culminano in una riflessione finale nella quale l`autore, quasi appartato dietro ai suoi personaggi, fa sentire la sua voce ironica e malinconica. tutti i suoi personaggi sono dei falliti, ma con ossessioni geniali. baldini li ama profondamente e li fa amare a tutti i suoi lettori.

biografie minime, rapidi schizzi che disegnano vite di personaggi famosi e di sconosciuti, esistenze anonime ma non per questo insignificanti. un libro che ne contiene innumerevoli altri, almeno tanti quanti i 17 capitoli che lo compongono. ritratti di famiglia, biografie di alienati e alieni, vite parallele, vite maiuscole e minuscole, bestiari. e poi questi fantasmi, i libri, che cambiano i destini delle persone, ma anche persone che cambiano il destino dei libri, non solo leggendoli, ma facendoli entrare in altre opere in una infinita spirale. la letteratura piu` che la storia e` la protagonista di queste vite di carta di eugenio baroncelli.

sono gli anni che seguono la morte della figlia paula. isabel allende adotta la forma "diario" per fare la cronaca della famiglia, faticosamente riunita in california dal 1992 al 2006. i ricordi si intrecciano alle riflessioni sulla vita, sulla sua opera e sul mondo contemporaneo. due leitmotiv danno coesione all`insieme: la relazione amorosa con il secondo marito willie e l`ansia di costituire e difendere una grande tribu` familiare. con intelligenza e autoironia isabel ci mostra le difficolta` di tenere insieme un clan variegatissimo e di dominarlo; in una sorta di messa a nudo delle proprie inclinazioni, ci dice che un`innata generosita` puo` facilmente travalicare in esercizio di potere e controllo nelle altrui vite per modificarne il corso. gli episodi teneri, burleschi si intrecciano a quelli tragicomici o drammatici e la narratrice esibisce una tolleranza imperturbabile per le passioni e un`intolleranza viscerale nei confronti dell`ingiustizia. non mancano le acute riflessioni sull`incombere della terza eta`, sulle proprie debolezze, sulla fatica di sbagliare. si esce dalla lettura con la sensazione di aver attraversato una grande galleria di ritratti familiari, di aver vissuto una cronaca di affetti che ci riguarda da vicino.

ci sono scrittori cosi` affascinanti, ha notato manganelli, che riescono a cambiarti l`umore: scrittori come singer, capace di creare personaggi simili a . e la grandezza che qui sprigiona il seducente e contradditorio hertz grein, tormentato da un`insaziabile sete carnale - si divide infatti fra la virtuosa moglie leah, la minacciosa amante esther e anna, il nuovo amore - e insieme dal richiamo di un`osservanza religiosa al cui rigore non sa sottomettersi, pur riconoscendo che si tratta di . hertz sa bene che un ebreo, per quanto creda di essersi allontanato da dio, non potra` mai sfuggirgli: sta soltanto girando in tondo, . intorno a lui e ai suoi dissennati grovigli amorosi - in una new york che sul finire degli anni quaranta, per chi giunge da varsavia o berlino, ha le irresistibili attrattive di un gigantesco arazzo visionario -, una folla di personaggi in vario modo straziati dalla vergogna di essere vivi: come boris makaver, il padre di anna, occupato durante il giorno dai suoi lucrosi affari ma sopraffatto la notte da una sofferenza terribile quanto ; o come il professor shrage, matematico convertitosi alla parapsicologia, che vive nella speranza di ritrovare la moglie edzhe, trucidata dai nazisti. tutti turbati dal silenzio di dio o - per usare ancora le parole di manganelli - investiti .

il caotico mondo della scuola visto attraverso lo sguardo di un`insegnante precaria, una don chisciotte che non si fa abbattere da burocrazie arrugginite e colleghi demotivati ma prova a cambiare prospettiva per denunciare e allo stesso tempo difendere un`istituzione bistrattata e abbandonata a se` stessa. ad alessandra faggi, professoressa precaria di matematica, sezioni b e l, non piace affatto la fredda burocrazia scolastica. e per questo, dopo aver scritto dettagliatamente l`incipit dei verbali dei suoi consigli di classe, passa a raccontare di se`, la storia della sua prima macchina, la sua prima sigaretta sulla spiaggia, o . lo fa per divertirsi, ma anche per rendere piu` umane e migliori le ore in classe. e alcuni professori, inaspettatamente, parteggiano per lei e per la scuola che vorrebbe. cinque di loro, smarriti e spavaldi, si fanno addirittura coinvolgere in un gruppo di ascolto notturno, con tanto di candele a dare un tocco satanico. per discutere, sfogarsi, sopravvivere, ingaggiando una lotta, silenziosa ma non troppo, alle montagne di scartoffie, alle supplenze indesiderate, ai genitori aggressivi, ai collegi dei docenti interminabili, alle comunicazioni del preside. con una scrittura divertita e divertente, chiara valerio ha scritto un romanzo sovversivo e spietato, che ci consegna un ordine ideale raggiungibile solo con un patto: .

in una lunga conversazione con bruno arpaia, scrittore italiano che per inclinazione letteraria e conoscenza del mondo latinoamericano rappresenta per lui un`ideale sponda dialettica, luis sepu`lveda affronta tutti i temi che lo coinvolgono e lo appassionano: la sinistra ieri e oggi; la sfida dei movimenti no-global; il significato dell`impegno ambientale; la letteratura latinoamericana al di fuori delle schematizzazioni e dei luoghi comuni; cos`e` stato per lui, fin dagli anni dell`apprendistato, lo scrivere, quali sono stati gli autori formativi e quali le affinita`; in che forma si puo` raccontare la lotta, il carcere, l`esilio. una confessione a tutto campo, che si confronta con gli stimoli, le domande, le insistenze, talvolta il dissenso di` un narratore che sposa e verifica nel proprio scrivere un`idea di letteratura non certo lontana da quella dell`autore del "vecchio che leggeva romanzi d`amore".

gli strumenti attraverso cui l`uomo viene dominato e sfruttato sono essenzialmente di tre tipi: giuridici, psicofisiologici e economici. conoscerli e` condizione per diventare liberi e coscienti, soprattutto ora che nuovissime tecnologie consentono ai centri di poteri che le possiedono di "craccare" il cervello e la mente. in uno scenario globale in cui il potere effettivo si concentra sempre piu` nelle mani di pochi, dove liberta` e consapevolezza sono sempre piu` minacciate, e` indispensabile conoscere gli strumenti che le attaccano. neuroschiavi ha questo scopo. il libro descrive i meccanismi di condizionamento adoperati nella storia - dal plagio religioso alla propaganda politica, dal marketing e pubblicita` fino agli strumenti delle neuroscienze - integrando il piano psicologico con quelli fisiologico e socio-economico. un`opera basata su aggiornatissimi progressi scientifici e su conoscenze dirette. questa quarta edizione e` aggiornata con numerosi approfondimenti, frutto del continuo confronto scientifico e professionale tra gli autori, il pubblico e altri ricercatori.

a 100 anni dalla nascita, la biografia di un uomo, felice musazzi, il cui percorso umano e artistico e` straordinariamente unico e particolare. la storia di un personaggio che, senza alcuna preparazione accademica, e` diventato un vero fenomeno in ambito teatrale inventandosi e costruendosi come autore, regista e interprete dei suoi lavori fino a conquistare per anni le platee di tutta italia con i suoi legnanesi. ma non solo. il racconto svela anche, e soprattutto, l`aspetto intimo, nascosto di questo personaggio. ne indaga la dimensione privata all`interno della famiglia, nell`ambito delle vicende che ha vissuto durante l`infanzia, in guerra e sul luogo di lavoro. tutto ricostruito tramite l`affettuosa ricerca che la sua famiglia e alcuni vecchi amici hanno effettuato nell`enorme quantita` di fotografie, lettere, manoscritti, filmati nonche` nei ricordi di chi ha vissuto con lui e ne ha condiviso gran parte della vita. un modo di ricordarlo a chi, avendolo frequentato, lo rimpiange, e a chi, non avendolo conosciuto, potra` scoprirlo.

ci sono romanzi che toccano corde cosi` profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. e quello che accade con "l`arminuta" fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell`altra, suona a una porta sconosciuta. ad aprirle, sua sorella adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. inizia cosi` questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all`altro perde tutto - una casa confortevole, le amiche piu` care, l`affetto incondizionato dei genitori. o meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. per (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova e diversissima vita. la casa e` piccola, buia, ci sono fratelli dappertutto e poco cibo sul tavolo. ma c`e` adriana, che condivide il letto con lei. e c`e` vincenzo, che la guarda come fosse gia` una donna. e in quello sguardo irrequieto, smaliziato, lei puo` forse perdersi per cominciare a ritrovarsi. l`accettazione di un doppio abbandono e` possibile solo tornando alla fonte a se stessi. donatella di pietrantonio conosce le parole per dirlo, e affronta il tema della maternita`, della responsabilita` e della cura, da una prospettiva originale e con una rara intensita` espressiva. le basta dare ascolto alla sua terra, a quell`abruzzo poco conosciuto, ruvido e aspro, che improvvisamente si accende col riflesso del mare.

un uomo che di fronte al proprio inesorabile declino constata l`amara dissipazione delle occasioni ormai perdute e una banda di sgangherati crociati che non arriveranno mai in terra santa: due storie molto lontane fra loro nel tempo e nello spazio, ma che raccontano in fondo la stessa malinconia di vivere, la stessa disperata ricerca di un senso per se stessi e per il mondo. un`ossessione e` cio` che spinge shraga unger, conferenziere nei kibbutz, che racconta a chiunque lo ascolti di un piano mondiale dei bolscevichi per sterminare il popolo ebraico. ma la vecchiaia e la solitudine premono sul suo corpo in disfacimento, e potrebbe non riuscire ad avvertire tutti come vorrebbe. un`ossessione spinge anche il conte guillaume de touron, che nel 1096 cerca la redenzione nella crociata, ma per quanti infedeli lui e i suoi improvvisati compagni guerrieri potranno trucidare sulla strada per gerusalemme, la pace d`animo continuera` a sfuggirgli, e l`idea che un ebreo sia con loro sotto mentite spoglie a perseguitarlo. con il suo sguardo lucido e profondo, amos oz conduce il lettore in una tel aviv e un israele che non esistono piu`, e in un`europa arcaica e crudele: al cuore di tutto c`e` un`umanita` in cui, malgrado la distanza, non si puo` fare a meno di riconoscersi.

uscito nel 1955 e composto da dieci racconti di inarrivabile potenza, "un brav`uomo e` difficile da trovare" impose immediatamente flannery o`connor come scrittrice di grande originalita` ed esponente di punta di quello che sarebbe stato ribattezzato il . unica sua raccolta pubblicata in vita, ha esercitato un`influenza incalcolabile su scrittori, musicisti, filosofi, politici per la ricchezza dell`apparato simbolico, la potenza e originalita` del tema religioso, la perfezione con la quale, di personaggio in personaggio, di storia in storia, o`connor riesce a costruire un microcosmo umano nel quale commedia e tragedia, dannazione e salvezza, coesistono e si completano a vicenda. dal racconto che da` il titolo alla raccolta, con l`esplosione finale di violenza e le parole misteriose con le quali il balordo, capo di una banda di rapinatori e assassini, chiude la storia, all`irruzione di uno straniero nella tranquilla esistenza della di un`altra memorabile novella, fino alla sarcastica rielaborazione del tema razziale nel , o`connor costruisce un piccolo mondo antico e moderno insieme, esemplare e sorprendente, dal quale siamo tentati a volte di fuggire, ma forse proprio perche` ci somiglia e ci svela troppe cose su noi stessi. postfazione di joyce carol oates.

la pechino dei primi anni trenta, con l`invasione giapponese che incombe, fa da sfondo alle vicende di xiangzi, un giovane venuto dalla campagna che lavora come tiratore di riscio`. la parabola della sua vita incarna alla perfezione questo momento incerto e confuso della storia della capitale, spossessata eppure magnifica; ma le vicissitudini della citta` imperiale non sembrano incidere piu` di tanto sulla vita dei personaggi, diseredati, povera gente senza nome, come lo stesso protagonista, che di suo ha solo il soprannome "cammello". ingenuo, onesto, gran lavoratore, uomo di pochissime parole ma di fervidi pensieri, xiangzi rincorre la fortuna. ma nonostante il nome, che significa "fortunato", la sorte non gli sara` amica: la volonta` di migliorare se stesso e il proprio stato, che lo percorre come una febbre in tutta la prima parte del romanzo, lo condurra` all`ineluttabile sconfitta.

chicago, 1985. al giovane yale tishman non manca niente: ha un lavoro gratificante, una relazione stabile, un gruppo affiatato di amici. ma il mondo intorno a lui sta crollando. la nuova epidemia di aids si diffonde rapidamente anche a chicago, e yale assiste inerme alla sofferenza della sua comunita`, legandosi sempre di piu` alla sorella di un amico, fiona. trent`anni dopo fiona segue le tracce della figlia scomparsa. la ricerca l`ha condotta a parigi: qui, tra le avversita` del presente, un inatteso incontro con i ricordi le dara` l`occasione per riconciliarsi con il passato.

questa storia inizia durante l`estate del 1949, un anno dopo la guerra che i palestinesi chiamano nakba, la catastrofe - che ebbe come conseguenza l`esodo e all`espulsione di oltre 700.000 persone - e che gli israeliani celebrano come la guerra d`indipendenza. alcuni soldati israeliani attaccano un gruppo di beduini nel deserto del negev, uccidendo tutti tranne un`adolescente. la ragazza viene catturata, stuprata, uccisa e sepolta nella sabbia. molti anni dopo, ai giorni nostri, una donna di ramallah prova a decifrare alcuni dettagli che aleggiano attorno a quell`omicidio. e colpita da quel delitto a tal punto da trasformarlo in un`ossessione, non solo a causa dell`efferatezza del crimine, ma perche` e` stato commesso esattamente venticinque anni prima il giorno in cui e` nata. adania shibli sviluppa due narrazioni che si sovrappongono e, in trasparenza, evocano un presente che non puo` prescindere da cio` che e` stato. con una prosa tagliente e inquietante, "un dettaglio minore" va al cuore di un`esistenza segnata dall`annullamento e dalla privazione di se`, com`e` la vita nella palestina occupata, rivelandoci quanto sia ancora difficile riunire i frammenti di una narrazione rimasta troppo a lungo nascosta nelle pieghe della storia.

nella pagina con cui si e` concluso il primo volume di questa serie, dopo l`addio di merlino imprigionato dall`amata niniane, e` annunciata al lettore la nascita di lancillotto. cosi` le grandiose vicende narrate nei tre romanzi che introducono il ciclo (storia del santo graal, storia di merlino, seguito della storia di merlino) trovano il loro punto di arrivo in un nuovo inizio. lancillotto sara` il protagonista del romanzo piu` lungo della serie, di estensione mai prima sperimentata nelle letterature in volgare. attraverso la sua vita, la sua infanzia e formazione, le prime imprese e la scoperta del suo nome e del suo casato, l`arrivo alla corte di artu` e l`innamoramento per ginevra, l`entrata nella cavalleria e le infinite prodezze di armi e di generosita` nel nome della regina, l`amicizia con galehaut, il rapporto con gauvain e con gli altri cavalieri della tavola rotonda, le avventure lontano dalla corte, in incognito, le imprese impossibili, i momenti di follia quando pensa di non essere amato da ginevra, il ruolo decisivo nelle guerre di artu`, il concepimento del figlio galaad dalla figlia del custode del graal che lo ha ingannato con un filtro, l`impossibilita` di attingere il graal per il peccato con la regina: attraverso la sua vita si intrecciano tutte le vicende del mondo arturiano, di cui la trilogia iniziale era stata come la preparazione. il lettore e` dunque chiamato a disporsi su una lunghezza d`onda diversa da quella del primo volume. lo aspettano duemila pagine, in cui la traccia principale delle avventure di lancillotto si interseca con altre innumerevoli linee di racconto, tra castelli e foreste, damigelle e draghi. accettando di perdere talvolta il filo dell`intreccio, si entra a poco a poco in un`atmosfera fantastica in cui la potenza dell`amore per ginevra agisce come motore segreto di ogni azione dell`eroe, e determina in modo sotterraneo ogni evento del mondo arturiano. (...) l`andamento della prosa e` regolato da una serie di moduli rico

le ultime ore di vita impegnano virgilio, ormai anziano e di ritorno in italia, in filosofiche meditazioni. attraverso strade rumorose e affollate il poeta va dalla nave al palazzo dell`imperatore augusto a brindisi, e qui decide che l`eneide va distrutta. ma ottaviano lo convince a salvare l`opera e virgilio va incontro alla morte. prefazione di ladislao mittner.

all`inizio e` tutto un gioco innocente dell`immaginazione. nene` ha undici anni. la cugina angela ne ha tredici. sperimentano insieme le prurigini di una recita a turno, ora da medico ora da infermiera. interviene il confessore a rivelare a nene` l`impudicizia del peccato. il racconto e` di una levita` che non porta scandalo ai sensi. e prepara da lontano, mitologicamente, dopo la verifica a quattordici anni del corpo nudo dell`angelica ariostesca illustrato da dore` su quello palpabile di angela, l` di nene` per citera: per l`isola di afrodite, dea della sensualita`. lo svezzamento, la , e` opera di una vedova. questa carta di navigazione, questa progressiva iniziazione sessuale, porta nene` a baciare finalmente . nonostante non abbia ancora compiuto i diciotto anni, con uno stratagemma, lui, insieme a due compagni di liceo, nel 1942, mentre infuria la guerra, e` ammesso a frequentare per un giorno la settimana, di lunedi` che e` giorno di riposo e di chiusura al pubblico, la pensione eva: una villetta, una casa di piacere. la pensione eva sorge a viga`ta in un luogo archeologicamente mitico, la` dove in tempi lontani si erano succeduti un tempio greco, un tempio romano, una . e da questo un giorno le ospiti della pensione salgono a bordo (a loro volta, fuor di metafora e come in controcanto) di una nave militare tedesca per portare consolazione, conforto e caritatevole lenimento contro l`, ai soldati talmente sconciati dalle ferite che le dame in divisa fascista, prese dallo , si sono rifiutate di visitare. nascono storie d`amore nella pensione, che e` una finestra aperta sul mondo. fa . educa alla vita. ed e` piacevolmente visitata da una prodigalita` di racconti stupefacenti: visionari talvolta, e anche ilaro-cavallereschi su base ariostesca o comunque toccati dalla corda pazza. i racconti germinano prodigiosi, in

per ottantaquattro giorni non e` riuscito a pescare nulla: eppure, il vecchio santiago raccoglie le forze e riprende il mare per una nuova battuta di pesca che ha il sapore di un`iniziazione. nella disperata caccia a un enorme marlin, che per due giorni e due notti trascina la sua barca nell`oceano; nella lotta quasi a mani nude contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della maledizione finalmente sconfitta, santiago stabilisce, forse per la prima volta, una vera fratellanza con le forze incontenibili della natura. e, soprattutto, trova dentro di se` il segno e la presenza del proprio coraggio, la giustificazione di una vita intera. il capolavoro di hemingway e` qui presentato in una nuova traduzione, che fa emergere tutta la ricchezza del suo linguaggio, ed e` affiancato dal racconto inedito "la ricerca come felicita`", e da scritti giornalistici e fotografie relativi al mondo della pesca, che dell`universo hemingwayano e` un ingrediente fondamentale.

i musei sono spesso percepiti come entita` statiche, nascoste nei magazzini o intrappolate all`interno di vetrine chiuse. in realta` generano nel tempo una complessa rete di relazioni e una forte influenza sulla societa` civile. speranza e ricordo sono alla base del concetto stesso di museo. l`interazione fra i visitatori, gli oggetti e le istituzioni che li hanno acquistati, collezionati, studiati ed esibiti ha generato nel tempo una complessa rete di relazioni e una forte influenza sulla societa` civile. la cultura lega quindi l`uomo al suo prossimo creando uno spazio comune di esperienze, di attese e di azioni, ma connette anche il passato al presente, modellando e mantenendo attuali i ricordi fondanti, oltre a includere le immagini e le storie di un altro tempo entro l`orizzonte del presente. si generano cosi` speranza e ricordo: questo aspetto della cultura e` alla base del concetto stesso di museo.

. eta` di lettura: da 7 anni.

scrive sait faik abas?yan?k di uno dei suoi tanti doppi che compaiono in questi racconti. . e poi? - e chiedersi: . un incorreggibile flaneur: questo e` stato sait faik, uno dei massimi scrittori turchi del novecento. dopo studi irregolari, una manciata di anni trascorsi in francia, fiacchi tentativi, sempre falliti, di rassegnarsi a un qualsivoglia mestiere, il perdigiorno bramoso di non ha fatto altro che immergersi nell`esistenza brulicante e misera dei quartieri cosmopoliti di istanbul, e osservare avidamente, con gli occhi sempre un po` lucidi per il troppo rak?, non solo gli esseri umani - lo attraggono, in particolare, certi che quasi mai trova il coraggio di abbordare - ma anche i cani, gli uccelli, i pesci, il cielo, il mare, i tram, le chiatte, i taxi... e qui che, tra osterie, bordelli, pasticcerie e alberghetti, vagabonda e beve per tutta la sua breve vita, fino a morire, a soli quarantotto anni, di cirrosi epatica. eppure questo irriducibile sfaccendato riesce a perseguire con indomabile tenacia la propria vocazione letteraria, e a tracciare, un racconto dopo l`altro, una pennellata dopo l`altra, un affresco partecipe e struggente del mondo stambuliota della prima meta` del novecento - - in una prosa asciutta e affilata, e insieme ebbra, franta, trafelata come dopo una lunga corsa, nella quale baluginano, qua e la`, folgoranti accensioni liriche:

essere comunisti a cavriago voleva dire usare testa e mani per costruire tutti assieme il proprio cinema, la propria balera, il proprio futuro, in nome dell`emancipazione dell`umanita`. ma anche spedire un telegramma a lenin e nominarlo sindaco onorario, scontrarsi coi cattolici per il film su peppone e don camillo, disperarsi per la morte di stalin, servire lambrusco e rane fritte alla festa dell`unita`. essere comunisti era prima di tutto un sentimento: sapere di essere dalla parte giusta del mondo. massimo zamboni ci accompagna in questo viaggio nel tempo, a partire da quella piccola pietroburgo nostrana dove ancora oggi campeggia il busto di lenin, facendoci precipitare in un`epoca in cui tutto sembrava possibile, persino la rivoluzione. .